CONDOR : “ L’imperatore del male“
Comandante dei cavalieri neri, signore delle terre del caos, l’ unico uomo rispettato da Ekans; a diciassette anni uccise suo padre Mortor, che era riuscito per la prima volta dalla notte dei tempi a creare un codice tra guerrieri del caos e a formare un solido esercito tra le file del male.
Preso il suo posto, dopo otto anni di allenamenti ed organizzazione bellica, affrontò le forze del bene capeggiate da Alexander il grande ( coalizione tra paladini dell’ impero ed eroi bretonniani ) : in palio vi erano le sorti del mondo.
Condor fallì clamorosamente poiché l’ unione tra le forze del bene era più salda mentre l’ Impero del caos contava mercenari e guerrieri poco motivati ( causa della sconfitta furono i guerrieri che lui definì fuggiaschi e codardi ).Si ritirò per ultimo dal campo di battaglia e giurò vendetta ; così fu : passò un anno ad uccidere i traditori che scapparono il più lontano possibile ma le leggende narrano che “non esiste traditore che riuscì a sfuggire alla sua furia”.
Passarono ancora due anni e si ripresentò nelle terre centrali con un esercito dalle proporzioni che nessuno aveva mai visto ; tra le sue fila contava, oltre alle sue guardie nere, mezzi - vampiri, maghi, elfi oscuri, orchi, goblin, olifanti e macchine belliche innovative. Il bene tuttavia non si fece trovare impreparato ed al proprio fianco erano scesi in guerra anche il popolo antico, gli alti elfi e i difensori nanici ; accanto ad Alexander, questa volta, c’era un giovane ragazzo promettente, avvolto nella leggenda ( la gente mormorava da tempo che fosse un eletto del dio PELOR ) : suo figlio, “Luce“.
La battaglia fu molto più equilibrata rispetto alla prima, e alla fine, il rimanente di migliaia di combattenti fu una manciata di uomini, tra cui ALEXANDER, LUCE e CONDOR : l’imperatore del male si batté contro tutti e due e riuscì ad uccidere Alexander sotto gli occhi del figlio. Il diciassettenne, ormai orfano non si diede per vinto e combatté con cuore e onore : Condor cadde al suolo dopo un inaspettato duello mortale, era stato umiliato e sconfitto da un guerriero più giovane e più inesperto, ma senza dubbio superiore.
Luce distrusse la sua spada magica “Lingua di drago rosso”, lo sfregiò in volto con l’ acido e gli concesse la grazia; Condor era logorato da questa bontà dimostrata dal figlio dell’ uomo che aveva ucciso, e mentre i superstiti delle sue file lo portarono via, gridò : “Il tuo cuore, un giorno, ti costerà la testa”. Il comandante dei cavalieri neri è ancora oggi il guerriero più temuto ed in questi ultimi anni è stato avvistato in pochissime situazioni : c’è chi dice di averlo visto allenarsi e c’è chi dice di averlo visto notevolmente ringiovanito.