Sto arbitrando la prima avventura della serie “Rise of the runelords “ della Paizo e il gruppo, pur avendo completato con successo la trama principale , ha incontrato in una stanza segreta un outsider, per la precisione un “advanced elite greater barghest”, che è brutto, grosso, picchia come un fabbro e tira pure gli spell.
Il barghest è confinato in quella stanza da millenni ed è uscito di capa, e da modulo non può lasciare la stanza.
. I PG che hanno la chiave per entrare nella stanza, la prima volta hanno preso un sacco di sberle e si sono ritirati.
Si verifica quindi la sindrome da mostro immobile, dove i PG devono entrare nella stanza e provare a mazzuolare il barghest fino a che non ci riescono . Io voglio evitare tutto ciò , perché risulta alla lunga noioso e troppo videogiocoso per i PG andare a tentativi, anche se potrebbero rinunciarci e lasciarlo lì un altro secolo o due .
Sottopongo alla vostra attenzione quest’idea : il barghest, che è tutt’altro che stupido (ha INT 18 e SAG 21) capisce che il metodo per uscire sta nella chiave speciale ( stiracchiando un po’ il modulo ) , quindi la prox volta che i PG entreranno nella stanza il barghest si fionderà verso il presunto possessore della chiave e si farà strada a sberle per arraffarla oppure morire nel tentativo . Poi il mostro uscirà dal dungeon per andare a fare danni, fornendo così ai PG una valida motivazione per sconfiggerlo di nuovo .
Che ne dite ? Sono aperto a qualsiasi suggerimento