Quando ho fatto la mia osservazione, mi muovevo nel campo delle ipotesi.
La stanza è 3x3? Allora un'idra non può starci. Dovrebbe mettersi in obliquo (misurato è 21,21 piedi, sufficiente), ma non avrebbe alcuna possibilità di muoversi. Inoltre, una stanza di siffatte dimensioni a cosa è connessa? Non lo sappiamo. Se il corridoio è stretto, allora non ha modo di muoversi (e voi avrete modeste possibilità di spostamento). Vista da qualunque punto di vista il master ha avuto l'accortezza di guardare i generosi bona offerti dal mostro ma non ha guardato una parte sfiziosa: quella della descrizione fisica. Per me è un errore, e non si fugge da questa cosa. Se un master al volo, accortosi della porcheria mi dice che l'idra è in realtà più piccola del dovuto, la prima cosa che penso è che il master sta cercando di quadrare il cerchio, insomma, di fare il paraculo. Che poi sia vero o meno, lo reputo una pura questione di diverse situazioni e quello sta a voi deciderlo. Se i miei giocatori mi facessero notare che l'idra è troppo grande per stare in una simile spelonca, sarebbe sufficiente dire:"Mi correggo, la stanza è grande 50 piedi e alta almeno una trentina, sufficienti per tenerci dentro la creatura, scusate" e chiunque dei miei giocatori accetterà la nuova descrizione e anche il mio errore, divenendo una cosa da niente.
Questa è la differenza fra correggersi e pararsi il didietro.
Se dobbiamo invece fare processo ogni qualvolta io espongo il mio punto di vista, e questo porta sempre a deragliare altrove e divenire di pure interesse personale, allora questo è un altro discorso.