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Ti rendi conto vero che la seconda delle varianti proposte è una variante dove l'aasimar alla fine diventa uguale a quello del MM? Qualcosa non torna... XD Sì, ma sai che nel momento in cui introduci un'HR tutto il mondo di gioco cambia di conseguenza? Se decidi che i troll non esistono, nessuno potrà trasformarsi in un troll. Se decidi che i troll nascono di taglia Media e solo pochi esemplari eccezionali arrivano ad essere di taglia Grande (ovvero, ciò che implica l'HR a meno che non concedi che si trattino di un "unusual race"), allora l'average troll diventa di taglia Media. Quindi un troll che parte con 1 DV non deve farsi svariate sessioni di avventura, fare esattamente le stesse imprese eroiche dei suoi compagni per arrivare ad essere un colosso di non so quanti metri? Credo che tu non abbia capito il significato della mia affermazione: tu hai detto che non si dovrebbe concedere una cosa del genere, perché il PG potrebbe a quel punto trasformarsi in una forma A o in una forma B con gli stessi identici poteri di A+extra, senza alcuna differenza. Io ti ho detto che non è quello che invalida questa interpretazione di cantastorie, perché ciò è già possibile (lo svirfneblin ha le stesse identiche caratteristiche dello gnomo base, più simpatici extra). Ciò non vuol dire che questa interpretazione sia valida, ma lo è per un altro motivo, che ho indicato prima del tuo post.
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Non è per fare il bastian contrario ma... Hellfire, che è un incantesimo che ha le stesse caratteristiche, ed è di invocazione. E poi invocazione è già bistrattata e fare danni dovrebbe essere la sua specialità! Questa non l'ho proprio capita. Se decidi di tenere la caratteristica migliore (raggio di azione medio), potenzia ulteriormente l'incantesimo aumentando l'area a 9 metri? Ma perché? Magari giocandolo mi ricrederei, ma io non lo potenzierei ulteriormente. Va bene che resistenza al freddo 10 ti protegge, però rimane sempre un incantesimo senza tiro per colpire, senza tiro salvezza, senza RI... Mica tutti hanno resistenza al freddo. A parte che, vabbè, una componente somatica in più o in meno non cambia poi molto.
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I must say, the difference is astonishing... Gli stessi creatori della variante ti spiegano che lo scopo è esattamente lo stesso! È esattamente quello che sto dicendo. O mi concedi che sono mostri diversi, gli uni che nascono già sviluppati gli altri che crescono piano piano, oppure... Non è più irrilevante nel momento in cui, per arrivare a quella forma deve guadagnare svariati PE, rendendo il mostro presentato nel MM non più un esemplare tipico della sua specie, ma un esemplare eroico, esattamente come il guerriero umano di 10º livello. Lo stesso Savage Species dice che con questa variante il DM può far incontrare ai suoi PG versioni inferiori rispetto ai mostri indicati nel MM, suggerendo che siano alquanto diffuse e smentendo che sia una variante intesa per i soli PG. Notare che il manuale dice che dove si usano i lesser aasimar, tutti gli aasimar dovrebbero essere lesser aasimar. Se però magari facessi esempi che c'entrano con quanto ho sostenuto sarebbe meglio. La possibilità che assumere la forma di un mostro con livelli di classe (anche se mostruosa) sia possibile l'ho liquidata al mio primo post.
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A livello di ottimizzazione il maestro del sapere non è il massimo. Ma neanche ti depotenzia. Sia il mago sia il chierico cenobita vanno benissimo. I migliori per me sono i maghi con la variante Spontaneous Divination e i chierici che possano lanciare spontaneamente incantesimi di divinazione. Siccome la prima opzione è migliore della seconda, secondo me i maghi sono un tantino migliori come maestri del sapere. L'archivista, al contrario, non ha alcuna opzione di lancio spontaneo. Come background ci sta e anche i segreti dell'archivista sono in tema, ma per me un personaggio che non ha a disposizione l'incantesimo di divinazione giusto quando gli serve è un PG "nerd" si serie B.
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Secondo me può andare bene come incantesimo. Il fatto che l'incantesimo non abbia un tiro per colpire è un bel miglioramento rispetto a globo di freddo, però il fatto di non avere effetti secondari e il fatto che sia composto da più dardi compensa. Infatti, visto che si tratta di dardi separati, ognuno verrà ridotto dalla resistenza al freddo separatamente, quindi alla fine basta avere resistenza al freddo 10 per essere completamente immuni all'incantesimo. Paragonalo con l'incantesimo hellfire del Fiendish Codex II. Infligge fino a 5d8 danni, non riducibili in alcun modo, ad area, senza TS, senza RI. In compenso è un incantesimo solo di dominio e con raggio d'azione vicino. Magari, visto che il tuo incantesimo è un normale incantesimo accessibile a chiunque, potresti tenere il raggio di azione a vicino.
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Forse è meglio partire dalla domanda: a che cosa serve l'interpretazione? Se ammetti che i criteri che ho spiegato possano essere adoperati in casi in cui "la lettura normale non basta a chiarire", allora non puoi che non concludere che, rispettivamente, l'intenzione di chi ha scritto la regola (criterio storico), la coerenza dell'insieme delle regole (criterio logico-sistematico) e la finalità della regola (criterio teleologico) sono tutti elementi importanti per arrivare all'interpretazione giusta. Ma se lo sono, lo sono sempre. Per esemplificare, se esistono due interpretazioni letteralmente corrette, eppure viene attribuita la qualifica di "interpretazione corretta" a quella che meglio rappresenta l'intenzione di chi ha scritto la regola, vuol dire che l'interpretazione mira anche a ricostruire questa intenzione. Ma allora, tale intenzione va tenuta sempre in considerazione nell'interpretare. Idem per gli altri elementi. Interpretare letteralmente le regole può essere un simpatico gioco intellettuale, ma l'interpretazione nasce perché si ha bisogno di applicarle queste regole. E qui nasce il paradosso: i più grandi sostenitori del metodo RAW sono i primi a dire di non usarlo quando si tratta di applicare concretamente le regole nelle sessioni di gioco. Per la serie, tanta fatica per nulla.
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Il Draconomicon esiste anche in italiano. Sfogliatelo e trova la classe più brutta del manuale: quello è il cavaliere dei draghi.
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Perché, il lesser aasimar non è stato ideato per eliminare un MdL scomodo a beneficio dei giocatori? No, sono sicuro che i lesser aasimar nei Forgotten Realms sono stati caratterizzati a dovere: hanno una società distinta, nascono in circostanze diverse e ben delineate e i rapporti tra aasimar e lesser aasimar sono chiaramente descritti. Quello che ti contesto è che se un minotauro parte come una creatura di taglia Media e avanza accumulando PE, allora il minotauro di taglia Media diventa lui l'average member of its kind. Così come l'average member è l'umano combattente di 1º livello e non l'esemplare umano di 3º o che so io. Questo per amore della discussione. Per quanto mi riguarda, secondo me né il minotauro di SS né il lesser aasimar sono forme eleggibili per metamorfosi, in quanto entrambi sono varianti atipiche rispettivamente del minotauro e dell'aasimar del MM.
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Solo se vuoi applicarci dei talenti di metamagia, altrimenti il tempo di lancio è lo stesso.
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bonus intelligenza temporanei e punti abilitÃ
Fenice ha risposto alla discussione di vampirello in D&D 3e regole
Finalmente! Non so da quanto tempo avevo questo dubbio.:clapclap: -
Ma infatti io non ho detto questo! Ho solo detto che non conosciamo che statistiche abbiano bambini o neonati, perché tutte le regole del MdG e dei manuali seguenti si riferiscono ad umani che sono già arrivati per lo meno alla categoria di età "matura". Siccome non si conoscono le statistiche di un neonato, mi è impossibile dire quale sia l'effetto di trasformarsi in un neonato con metamorfosi. Ovviamente laddove il DM sopperisca a questo vuoto e decida che statistiche abbia, non ci sarebbe nessun problema a trasformarsi in un neonato. Il punto è che non sono ancora sicuro che il troll del MM e il troll di SS siano la stessa creatura. Anche se hanno lo stesso nome, i loro tratti razziali sono diversi. D'altronde tu stesso non hai appena sostenuto che l'aasimar e il lesser aasimar sono due creature diverse perché... hanno tratti razziali diversi? E l'aasimar base?
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Veramente non conosciamo le statistiche di un umano di 5, 8 o 10 anni. Il Manuale del Giocatore chiarisce infatti che i personaggi umani hanno un'età iniziale di minimo 16 anni. E questo vale sia che tu la scelga sia che tu la tiri casualmente (PHB 109). Il manuale poi mostra che esistono diverse fasce di età dell'umano, ognuna con caratteristiche proprie: adulthood (15-34), middle age (35-52), old (53-69), venerable (da 70 in avanti). Visto che ogni categoria di età ha caratteristiche diverse dalle altre e che sappiamo che prima di adulthood c'è almeno un'altra categoria di età, è ragionevole pensare che gli umani con meno di 15 anni hanno caratteristiche diverse, anche se non le conosciamo. Accantonato questo problema e per rispondere alla tua domanda. È possibile trasformarsi in un umano venerabile? Non vedo perché no. Il lesser aasimar e l'aasimar sono la stessa creatura o no? Se per te sono creature diverse, allora concordo con la tua interpretazione, ma mi trovo in difficoltà a definire cosa sia il lesser aasimar. Altrimenti, mi sembrano casi analoghi.
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Ce n'è qualcuna anche in Cityscape e Drow of the Underdark
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Sei cosciente che i chierici malvagi (e generalmente i cattivoni lo sono) non possono lanciare spontaneamente cura ferite, vero? Comunque la soluzione è modificare gli incantesimi preparati dei cattivoni. Ti faccio presente che è possibile lanciare spontaneamente un sacco di incantesimi: nel caso di cura ferite forse un piccolo bonus in più o in meno può contare poco, ma quando iniziamo ad avere a che fare con i chierici che lanciano spontaneamente i propri incantesimi di dominio come la mettiamo?
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"Interpretazione estensiva" vuol dire che laddove sono possibili più interpretazioni, tutte compatibili con il significato letterale del testo (a differenza dell'analogia, che vuol dire invece applicare una norma simile), si applica quella con il significato più ampio. Esempio. Dappertutto in giro per i forum si sostiene che i coboldi dragonwrought possono scegliere talenti epici prima del 21º livello, basandosi su questo: Questa è interpretazione estensiva. Sappiamo tutti infatti che "dragon" in D&D ha due significati: è un tipo di creatura (come umanoide) e una serie di mostri (vedi l'entrata nel MM). È quindi perfettamente compatibile con un'interpretazione letterale sia sostenere che tutte le creature di tipo drago di età vecchia possono selezionare talenti epici, sia che lo possono fare solo i draghi puri. La scuola di pensiero che ha inventato il RAW questo problema non se lo pone nemmeno, e automaticamente applica l'interpretazione estensiva, ovvero quella che interpreta la parola "dragon" nel senso più ampio possibile. Questo tipo di problemi andrebbe invece risolta applicando gli altri criteri di interpretazione, oltre quello letterale che in questo caso non è sufficiente a risolvere la questione. E questi altri criteri sono in giurisprudenza, semplificando: il criterio storico (il contesto storico in cui è stato scritto il testo), il criterio logico-sistematico (il rapporto tra la regola in questione e tutto il resto delle regole) e il criterio teleologico (la ratio della regola). Applicando questi criteri abbiamo: - Criterio storico: Al tempo del Draconomicon, il coboldo dragonwrought non esisteva. Gli sviluppatori quindi, quando hanno scritto questa regola, non potevano pensare a un coboldo di 1º livello che selezionava talenti epici. - Criterio logico-sistematico: La maggior parte delle volte che si parla di "draghi" e basta in D&D, ci si riferisce ai draghi puri. - Criterio teleologico: I talenti epici sono stati pensati per essere accessibili ai personaggi a partire da un certo livello. Tutti i draghi adulti non hanno MdL. E se ce l'avessero, sarebbe talmente alto che li porterebbe ad avere un LEP ben superiore 21. È evidente, quindi, che la ratio della regola non era rendere accessibile talenti epici prima del 21º livello. Conclusione: La frase quotata è riferita ai draghi puri. Come si vede, questa interpretazione non è in contrasto con il criterio letterale, semplicemente lo applica insieme ad altri criteri. Questo a proposito è un altro esempio di come "le regole" possano essere interpretate in vari modi, e sostenere che esista un'interpretazione oggettiva è alquanto azzardato. Generalmente io cerco di adeguarmi al trend interpretativo che vedo da queste parti. E l'ho fatto anche in questo caso: Bomba ha aperto questo topic perché io nell'altro thread gli avevo detto che grazia divina è cumulabile, visto che generalmente viene considerata tale. Sono intervenuto in questa discussione non per dire che l'interpretazione di grazia divina che fate sia sbagliata, ma per criticare i principi interpretativi che si applicano in D&D, tanto che ormai se non applichi quelli sembra che non stai nemmeno più interpretando le regole ma inventando. Mi aveva stuzzicato infatti la frase di Maldazar che diceva che non esistono "basi regolistiche" per un'interpretazione diversa.
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Quali sono le sue statistiche? Tu hai detto che usando il metodo di cantastorie c'è un problema perché ci si può trasformare tranquillamente in una creatura con tot DV e in una creatura con gli stessi DV ma MdL maggiore, senza alcuna differenza di trattamento. Io ti ho risposto che tale problema non sussiste, perché è già possibile. Il fatto che lo gnomo delle rocce e quello delle profondità siano due razze diverse (in realtà sono due sottorazze diverse, ma vabbè) in che modo inficia quello che ho detto?
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Ses, se non ti è piaciuta la mia interpretazione del VoP non hai che da replicare. Per me l'unica cosa inaccettabile è interpretare il VoP in base a fonti che non sono D&D, ovvero codici o regole di povertà del nostro mondo. Per il resto, mi va bene qualsiasi discorso. Tra l'altro, se leggi l'interpretazione che ho dato, ho espressamente scritto che ho interpretato applicando il criterio interpretativo (RAW) che a voi piace tanto. In più la discussione chiedeva come mettere in difficoltà un PG con VoP, quindi ho mostrato come interpretare in modo rigoroso il VoP. Se poi mi chiedi di interpretare il VoP applicando tutti i criteri interpretativi, e non solo quello letterale, allora ti darò anche un'interpretazione diversa che ritengo più corretta di quella che ho scritto. Quello in contraddizione non sono io. A me non piace il c.d. RAW, ma sono capacissimo di applicarlo se voglio. C'è dall'altra parte invece la tendenza a parlare di RAW solo quando si tratta di ampliare le opzioni o i bonus che vanno a beneficio del giocatore, mentre quando si tratta di applicare un'interpretazione stringente o limitatativa per i PG allora si diviene improvvisamente dei fondamentalisti.
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3) Gli fai prendere il talento Spirito Eroico dallo stesso manuale, che ti dà punti azione anche se non li hai.
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Maldazar, il punto è che io studio giurisprudenza e sono abituato ad applicare certi criteri quando interpreto. In D&D è nata una certa scuola di pensiero, che pretende di essere l'unica corretta. Questa scuola di pensiero è fondamentalmente basata su tre principi interpretativi: 1) L'interpretazione letterale del testo è l'unica corretta, il resto sono HR; 2) Laddove una regola può essere interpretata in più di un modo, si applica un'interpretazione estensiva del testo; 3) Se non c'è scritto espressamente che una cosa non si può fare, allora si può fare. Personalmente non condivido neanche uno di questi principi, ma ormai nei forum specializzati in D&D se non li applichi non ti caga nessuno neanche di striscio. Sappi almeno però che l'interpretazione delle regole in base a questi principi non sono "le regole", sono le regole interpretate in un certo modo. Per quanto riguarda l'analogia, siamo seri. Indomitable soul funziona allo stesso identico modo di grazia divina, ma ha un campo di applicazione più ristretto. Non esiste alcuna ragione razionale per cui grazia divina debba essere cumulabile con benedizione oscura e non con indomitable soul. Evidentemente gli sviluppatori quando hanno proibito la cumulabilità di grazia divina e di indomitable soul volevano evitare che un paladino/crusader sommasse due volte il Carisma ai tiri salvezza sulla Volontà. È evidente che, se questa era la ratio, essa vale ancora di più in una situazione dove si potrebbe sommare il Carisma due volte a tutti i tiri salvezza e non solo quelli sulla Volontà. E questa interpretazione è confermata dall'incompabilità tra loro delle varie classi che forniscono benefici simili con il paladino. A questo sommiamo ulteriormente il fatto che situazioni simili (bonus Sag alla CA) sono state rese non cumulabili ed ecco qua il trend interpretativo corretto. Esiste un solo controargomento a questa argomentazione, ed è il molto fantasioso "Là c'è scritto, qua no". Che però vale solo a condizione di ritenere valido il principio 3) sopra, che a sua volta implica la non applicabilità dell'analogia in D&D. Io non lo ritengo un principio valido. Per me, applicando un criterio interpretativo logico-sistematico, è possibile concludere che da regole non si può applicare due volte lo stesso modificatore di caratteristica allo stesso tiro a meno che questo non sia espressamente previsto.
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Si chiama analogia. Poi ovvio che se uno spegne il cervello e considera una cosa non esistente a meno che non sia scritta a chiare lettere sul manuale, allora non gliene fregherà niente. Notare che anche quei paladini hanno un allineamento incompatibile con il paladino del MdG. XD Sì, ma qui si era finiti a disquisire se benedizione oscura e grazia divina debbano essere considerati la stessa fonte o no. In realtà è talmente oggettiva che saltano fuori sempre interpretazioni contrastanti, come è giusto che sia. L'interpretazione oggettiva non esiste.
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In realtà, le basi regolistiche ci sarebbero. La capacità indomitable soul del crusader non è cumulativa con grazia divina del paladino. Da questo fatto si può evidentemente trarre qualche conclusione sull'intenzione degli sviluppatori. Se poi ci fate caso, praticamente tutte le classi che forniscono grazia divina (o altra capacità che fornisce bonus ai ts basati sul Carisma) hanno un allineamento incompatibile con il paladino (ed è risaputo che gli sviluppatori prendono quasi sempre in considerazione solo i core): la lama iettatrice non può essere buona, la guardia nera è malvagia, il sacro liberatore CB, il soldato della luce NB... Evidentemente gli sviluppatori si sono impegnati per evitare che possano essere cumulabili. L'unica eccezione penso sia l'uccisore di Domiel. Il problema è che in D&D si è inventato questo termine, RAW, e lo si spaccia come l'unica interpretazione corretta delle regole. In giurisprudenza il criterio sintattico come unico criterio di interpretazione della legge è stato abbandonato da un bel po' di tempo, avendo dato prova di essere impraticabile. Ma che ci vuoi fare, essendo così di moda ci si adatta! C'è chi sarebbe pronto a sostenere che indomitable soul e la grazia divina di qualsiasi altra classe diversa dal paladino sono cumulabili, perché c'è scritto espressamente "paladin's divine grace ability".
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Perché scusa, quando ti trasformi in un umano con metamorfosi come ti comporti? La maggior parte degli umanoidi non hanno Dadi Vita razziali e trattano un livello da combattente come il loro Dado Vita razziale. L'unica differenza tra il tipico umanoide e i mostri di Specie Selvagge è che per i primi usi la classe del combattente mentre per i secondi la loro classe mostruosa (visto che non possono prendere livelli in altre classi finché non la completano). Notare che in entrambi i casi non guadagni alcun privilegio di classe: serve solo perché abbiano 1 DV. Se ti trasformi in un troll da 1 DV, non guadagni i privilegi di classe del primo livello da troll. Ma la variante di mostri di Specie Selvagge non ha solo privilegi di classe, ogni mostro parte anche con tratti razziali. Vedi ad esempio il minotauro di pag. 28: ha dei tratti razziali, e diversi sono i privilegi che ottiene al primo livello di classe. Quello non lo vedo come un problema. Anche tra trasformarsi in uno gnomo delle rocce (MdL +0) o in uno gnomo delle profondità (MdL +3) non c'è alcuna differenza.
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Vabbè, anche il simulacro di un ladro di 4º livello può leggere una pergamena!
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Le capacità del sacro liberatore sono un tantino ridondanti con quelle del paladino della libertà. In compenso puoi ottenere due volte grazia divina, per il doppio del bonus normale. Se lo fai, fermati al 6º livello, perché dopo è inutile: il bello del compagno celestiale è che le sue capacità si basano sul tuo livello del personaggio, e non su quello di classe.
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Un simulacro non ha i PE richiesti per lanciare simulacro e non ne può accumulare.