Per inciso: gli atei non ammettono l'esistenza del divino, non si tratta di fede, ma di un mancato riscontro fisico dell'esistenza delle divinità.
Questo, nel mondo di D&D sembra poco probabile, o, alla meglio, dipende dal tipo di ambientazione giocata.
Ad ogni modo, se un personaggio assiste a una chiara opera di matrice divina e persiste in un atteggiamento del genere, è gnucco e basta. Anche S.Tommaso ammette l'evidenza di fronte alle prove.
Dall'altra parte è possibile che un personaggio decida di non riporre la sua fiducia in nessuna divinità, dipende sempre dall'ambientazione (vedi cosa succede nei Forgotten Realms), ma in linea di massima (IMHO) dovrebbe avere una personalità molto spiccata o delle convinzioni veramente salde per permettersi una condotta del genere.