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Curte

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Curte

  1. Ed ecco la 4a di copertina (strizzando gli occhi scoprirete cosa contiene il manuale e il suo prezzo al pubblico) Aloa Curte
  2. Ed ecco... l'immagine che non ti asetti! Una striscia del fumetto per bambini di grande successo nella Germania del IV Reich! By Thomas Liera Estratto dal manuale IV Reich: ...Le strisce in questione raccontano le avventure di un giovane Ariano di nome Otto Besser, generato dal progetto Sigfrido, che milita nelle SS. La trame delle storie ruotano sempre attorno a misteri irrisolti, nei quali il furbo Otto Besser viene chiamato a investigare. I nemici sono sempre Inferiori, Traditori, Papalini, poliziotti corrotti o altri nemici del Reich che Otto smaschera. Il finale di ogni storia vede sempre Otto puntare la sua pistola contro il vile nemico, oramai battuto, mentre altre SS guardano con approvazione all’operato del giovane Sigfrido. La cosa, paradossalmente, che ha aiutato il diffondersi della striscia è proprio la tecnica del disegno, appresa da "Tom" negli Stati Uniti, che è risultata di grande impatto per le masse del Reich... Aloa Curte
  3. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ci sarà un ultimo capitolo, subito prima di Lucca Games... per ora vi sparo news nell'altro modo per mostrarvi cose che, altrimenti, resterebbero fuori (in primis copertina, indice, layout...) Restate in agguato!
  4. Ovvia su... andiamo avanti. So che volete saperne di più sulla Chiesa Teutonica, ma adesso ci vuole un bel crostino saporito al sapor di carne morta, tanto per gradire... beccatevi dunque un assalto di Morti in piena regola!! Illustrata dal grande Andrea Sorrentino!! Aloa Curte
  5. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Esiste un'alternativa alla morte in una qualunque vita? Qualunque sia stato il percorso, chiunque ci abbia accompagnato, qualunque risultato si sia potuto raggiungere... il finale è scritto. In Sine Requie dopo la parola fine ci potrebbero essere altri capitoli. Ma la Morte è sempre L'Unico finale:bye:
  6. Bene... iniziamo da oggi a mostrare qualcosa di più del manuale in uscita a Lucca Games 2009 per Sine Requie: Anno XIII... e cioè IV Reich: Anno XIII! Innanzitutto avverto deboli di cuore, persone sensibili e moralisti dell'ultima ora che nel manuale saranno presenti molte immagini forti, visto che il manuale rappresenta una realtà immaginifica dominata da un nazismo fantarealistico ancor più feroce e folle di quello che infiammò l'Europa e il mondo ottant'anni fa. Ricordo inoltre che Sine Requie è un GIUOCO, e come tale deve essere preso. Non è nostra intenzione trasmettere messaggi politici o storici di alcun tipo. Inoltre, anche all'interno del gioco, il Nazismo è visto come il male contro cui combattere e non certo come un'ideale da perseguire. OK? L'argomento di IV Reich passeggia allegramente sulla lama di un rasoio sospeso su di un bel campo minato, di conseguenza in questo Topic non saranno tollerati commenti fuori luogo o offensivi verso etnie, idee politiche, o conoscenze storiche di sorta. Detto questo diamo inizio alla nostra abbuffata, assaporando un gradevole aperitivo tratto dal capitolo "La Chiesa Teutonica" in cui vedrete raffigurati, nel giardino dell'Eden, Adolf ed Eva (Braun), che vengono ingannati dal serpente (giudeo)... -----------------------------------------by Alberto Bontempi--- Che ne dite? andiamo avanti? O__O Aloa Curte
  7. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita sta per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trascinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. … … … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. Ci sono dei dottori che osservano un essere rinchiuso in una specie di cella, guardi ancora la foto… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Führer? Che LUI sia ancora … vivo? Morto? cosa? O si tratta di un sosia? O è una marionetta creata in laboratorio? O cosa? I tuoi occhi guardano attentamene, senza sapere cosa stanno guardando. Poi, un tuffo al cuore. Un rumore sordo nella stanza accanto. Qualcuno ha urtato una sedia. Un’asse cigola come sotto il peso di un corpo. Un ladro? O qualcuno del partito sa che hai queste foto? Scendi dal letto facendo meno rumore possibile. Ti muovi lentamente, ti sembra di metterci una vita. I rumori di la sono cessati, ma questo vuol dire soltanto che chi si trova in casa tua adesso sta facendo molta più attenzione. Afferri la Luger che hai sul comodino e apri la porta di scatto, puntando l’arma davanti a te. E la vedi… …è Kora, in piedi in fondo alla stanza, fuma come se niente potesse turbarla, neppure un uomo mezzo nudo, armato di pistola, svegliato di soprassalto in casa propria. -Sanno che le hai tu.- ti dice. -Cosa?- -Le foto.- -E tu che ne sai?- -Ti ho lasciato un indirizzo, sul tavolo.- -Che ci fai qui? Rispondi!- -Vacci, se ci tieni a vivere- parla come se quello che dici non avesse nessun peso. -Kora… spiegami, oppure ti sparo.- Ride e si avvicina alla porta. -Kora…- La sua mano si ferma sulla maniglia. La tua trema, stretta sul manico duro della tua luger. Poi entrambe si abbassano, l’arma cade e la porta si apre. E lei se ne va. Così com’è apparsa, così come fa sempre. Sul tavolo un foglietto scritto in bella grafia, con sopra scritto un indirizzo. Lo afferri e lo infili nella tasca dei pantaloni, prendi tutte le foto, ti vesti, ed esci, diretto al luogo indicato nel foglietto. E lo fai velocemente! Esci in strada, Kora è scomparsa, mescolata tra la gente che si affretta, camminando a passo lesto e a testa bassa. Guardi ancora l’indirizzo, è una villa della periferia, roba da ricconi… Che #@%$… proprio davanti a te ci sono due agenti della Gestapo che giocherellano nervosamente con i loro manganelli. Il sangue ti si gela nelle vene, mentre ti avvicini a loro come se nulla fosse, come se non avessi con te quelle foto. Senti la fronte farsi di ghiaccio mentre non puoi impedire a piccole perle di sudore di affacciarsi su di essa. La tua mente cerca preghiere antiche, rivolte a un Dio dichiarato, anch’egli, fuorilegge. Ma i tuoi pensieri vengono interrotti da grida. Un tafferuglio nel giardino privato di un’abitazione sta calamitando l’attenzione di tutti. Ne approfitti per allontanarti, dai solo uno sguardo. Non sembra un Morto… non lo è… c’è un uomo in piedi che picchia e morde dei ragazzi… la follia, ormai, serpeggia per le strade. Arrivi a un bivio… puoi passare dal centro, ma rischi di trovare altri controlli… oppure entrare i questo vicolo cieco e scavalcare il muro, qua è facile, non ti vedranno. Potresti arrivare alla tua méta passando dalle macerie dei quartieri abbandonati… zona rossa... Meglio i Morti, sono lenti, e poi non è detto che ce ne siano... e magari questa è Zona Gialla... ma sì, meglio rischiare un pò fuori che imbattersi in un controllo. Scavalchi e sei tra le rovine della città vecchia. Non fai molti passi tra le macerie prima di imbatterti in un gruppo di Morti, intenti a straziare un uomo agonizzante. Non sei l'unico che rischia delle passeggiate fuori dal Borgo... #@%$! Il fatto che una persona prima di te fosse qui ha attirato molte di queste bestie affamate, inolte la loro vittima sta spirando... presto saranno su di te! Fuggi più veloce che puoi, mentre da vecchie case distrutte, tra trade impolverate e invase dalle macerie, i resti di un antico popolo maledetto ti si fanno incontro, per divorarti. In lontananza una divisione della Feuerbrigade sta contenendo alcuni Morti che avanzano verso di loro. Silenziosamente, senza farti prendere dal panico, mantieni le distanze e cerchi di raggiungere la tua meta... fuggire per sopravvivere, un'arte in cui sei maestro! Come un gatto ti muovi tra le macerie sfuggendo agli artigli dei Morti e agli sguardi dei vivi, finchè non raggiungi un'alca cancellata in ferro battuto: alcune travi di legno marcio ti facilitano nello scavalcarle ma proprio mentre sei ametà della salita il legno cigola e si spacca fragorosamente. Metti una gamba in fallo e per poco non cadi. I Morti si fanno davvero vicini, gli agenti sono sommersi da cadaveri che tengono a distanza con i loro lanciafiamme. Se anche ti hanno sentito, hanno di meglio da fare che farti delle domande: devono sopravvivere. Finisci di salire e passi oltre la cancellata di metallo, tornano in strada. I pochi cittadini nelle vicinanze fanno finta di non vederti, meglio evitare guai. Sai che un giorno, forse, ricorderanno tutto e useranno ciò che sanno contro di te. Quel giorno non è oggi. Segui le indicazioni del bigliettino e attraversi un maestoso giardino che porta all'entrata di una vecchia villa ricostruita dopo i bombardamenti dell'ultima guerra. La grande porta di legno è socchiusa. La spingi ed entri. Ti ritrovi in un grande salone, con un'atmosfera surreale. Sembra esserci una festa a base di esoterismo e alcool. E sembrano esseci molte più divise di quanto ti saresti aspettato.#@%$! Mentre ti muovi spaesato, senza sapere bene quale mossa fare, un uomo elegante e dai capelli brizzolati sembra riconoscerti: ti fa un cenno con la mano e cammina velocemente verso di te. La sua faccia è corrucciata, i suoi occhi sembrano voletri trasmettere un messaggio. E' visibilmente preoccupato. Fa un cenno affermativo con la testa mentre scansa donne eleganti e ragazzotti alticci per raggiungerti. Le sue mani sono aperte come a indicare un gesto di pace. Ma quando è a tre passi da te senti un uomo tirati per il braccio -Ehi! non senti che ti sta chiamando? Sveglia, *****!- Un uomo sgarbato, basso e dal fiato simile al peto di un maiale ti indica il palco, su cui un mentecatto vestito con una toga colorata e una ridicolo cappello ti fa cenno di salire. Stai al gioco, meglio non destare più sospetti di così. Dopo il giochetto dell'idiota sarai nuovamente libero e dal palco avrai una bella visuale della stanza. Forse potrai vedere Kora. Sì, è la scelta giusta. Ti allontani dalla calca e dall'uomo che veniva verso di te e sali sul palco. L'uomo con la toga ha un faccione rosso imperlato di sudore e occhi azzurri arrossati dai fumi degli incensi che bruciano sul piccolo palco. Piroettando e gesticolando avvicina la sua bocca al tuo orecchio: -Stavi per farti fottere eh?- ti volti di scatto e lo gaurdi: -Chi diavolo sei?- sussurri. L'odore di incenso è veramente forte e fastidioso. Mentre l'uomo estrae un legnetto contorto da una manica continuando a salmodiare improbabili benedizioni vedi un movimento tra la folla di astanti. Qualcosa è entrato dalla porta, e si sta avvicinando. La stanza, le persone, sembrano cambiare. Odore di urina offende le tue narici, ti volti e vedi che il pagliaccio che forse era il tuo contatto è immobile. Ghiacciato dal terrore, mentre si piscia addosso. Che ***** ha visto? Poi anche tu vedi... la gente non si sta semplicemente spostando... sta cambiando, stringendosi e allungandosi per lasciare un corridoio libero tra la porta e il palco. Le colonne attorno alla sale sembrano piegarsi su sè stesse, come fossero fatte di cera e una tetra oscurità cala sulla scena. Poi lo vedi avanzare verso di te. By Maichol Quinto E' Fremmenen, uno dei Tredici. Ogni speranza abbandona il tuo cuore. Le tue gambe vorrebbero portarti via da lì, ancora lontano, in salvo, vivo. Ma restano ferme a guardare il volto coperto di bende che ti scruta con le due lenti rosse dei occhi artificiali. Senti freddo e paura, come se la tua anima stesse morendo di fronte a quell'essere. Poi i tuoi occhi lascaiano Fremmen, come per un'altrui volontà, e si posano su un punto preciso della sala, su un volto in particolare: Kora. Il suo sguardo è freddo e deciso. Forse ti ha tradito, nel IV Reich nessuno può bluffare e tradire il partito senza mai offrire un dono ai propri nemici per riacquistare credibilità. Non dovevi fidarti. Sapevi la prima regola: non fidarsi di nessuno! Eppure per Kora l'hai infranta, ignorata, calpestata. Kora abbassa lo sguardo. No, non ti ha tradito, non puoi crederlo. Lei non sapeva, lei è innocente. lei non ha colpe. Questo è solo il tuo destino, nient'altro. Poi la tua mente viene violata e violentata da una serie di immagini terrificanti. Rivedi tutti gli orrori di questo mondo piagato prima di cedere al nulla... ... ... ... ... la tua storia finisce qui? ________________ESTRATTO DA IV REICH -8-_________________ … Fremmen SS Oberstgruppenführer (Colonnello-Generale) Gran Cavaliere Sterminatore – II Grado Comandante della SS Totenkopf Homo Mortuus Diabolicus Aspetto: il volto di Fremmen è coperto da bende che ne lasciano scoperta solo la bocca, le cui labbra sono rinsecchite dai segni delle ustioni. Al posto degli occhi vi sono due lenti che si muovono su un congegno meccanico costruito dal dott. Denkanov. Fremmen veste con la divisa da alto ufficiale e porta sempre lunghi guanti di pelle. Emana costantemente un acre odore pungente, dovuto alla formalina che utillizza per conservare il suo corpo martoriato e in putrefazione. L’aspetto minaccioso e innaturale di questo individuo lo rendono uno degli uomini più temuti e spaventosi del Reich. … _____________________________________________________ Nonostante la Lega -B: Picchia il suino!- che siè formata su Tana dei Goblin e che ha votato compatta per il pugno in faccia, direi che anche stavolta A ha vinto a mani basse: 38 a 14! E ancora un volta Dragon's Lair ha apportato una quantità incredibile di voti, confermandosi il forum più attivo, davati ai secondi a parimerito AsterionPress e 5°Clone e, staccati, GdrItalia e Tana dei Goblin. MA CHE SUCCEDE ADESSO? Succede che Lucca GAmes si avvicina e avrete molte più informazioni e immagini, con cadenza più alta dell'attuale ritmo settimanale... e prima della fiera avrete il finale della vicenda, raccolto in un'unico file di testo contenente le immagini delle scelte fatte come un piccolo racconto illustrato. Le news saranno postate in giorni e ore casuali (sì, anche perchè sono davvero incasinato) quindi tenete d'occhio il vostro forum di fiducia! Ma ora tenetevi forte perchè, da questa settimana, vi mostrerò i veri orrori del manuale in uscita: SINE REQUIE ANNO XIII: IV REICH Aloa Curte
  8. Se avete amato la Casa, la Casa 2, L'armata delle Tenebreo, o in generale se siete amanti dell'horror, ma quello vero, quello duro e puro senza seghe mentali, teen-ager in amore, morali idiote, psicologia da due soldi, effetti brilluccicosi e giapponesine dai capelli stopposi... insomma se amate essere spaventati, scioccati, disgustati e nel contempo divertiti ma alla grande... ANDATE A VEDERLO!!!!!! Erano anni (ma tanti) che non vedevo un Horror con l'H maiscola! p.s. è un horror davvero, la mia girl se l'è fatto quasi tutto con una mano sugli occhi e l'atra pronta a colpirmi se vedeva qualcosa di orribile... e ne ha vista tanta a giudicare dai lividi che ho sulla spalla:lol: Aloa Curte
  9. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita sta per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trascinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. … … … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. Ci sono dei dottori che osservano un essere rinchiuso in una specie di cella, guardi ancora la foto… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Führer? Che LUI sia ancora … vivo? Morto? cosa? O si tratta di un sosia? O è una marionetta creata in laboratorio? O cosa? I tuoi occhi guardano attentamene, senza sapere cosa stanno guardando. Poi, un tuffo al cuore. Un rumore sordo nella stanza accanto. Qualcuno ha urtato una sedia. Un’asse cigola come sotto il peso di un corpo. Un ladro? O qualcuno del partito sa che hai queste foto? Scendi dal letto facendo meno rumore possibile. Ti muovi lentamente, ti sembra di metterci una vita. I rumori di la sono cessati, ma questo vuol dire soltanto che chi si trova in casa tua adesso sta facendo molta più attenzione. Afferri la Luger che hai sul comodino e apri la porta di scatto, puntando l’arma davanti a te. E la vedi… …è Kora, in piedi in fondo alla stanza, fuma come se niente potesse turbarla, neppure un uomo mezzo nudo, armato di pistola, svegliato di soprassalto in casa propria. -Sanno che le hai tu.- ti dice. -Cosa?- -Le foto.- -E tu che ne sai?- -Ti ho lasciato un indirizzo, sul tavolo.- -Che ci fai qui? Rispondi!- -Vacci, se ci tieni a vivere- parla come se quello che dici non avesse nessun peso. -Kora… spiegami, oppure ti sparo.- Ride e si avvicina alla porta. -Kora…- La sua mano si ferma sulla maniglia. La tua trema, stretta sul manico duro della tua luger. Poi entrambe si abbassano, l’arma cade e la porta si apre. E lei se ne va. Così com’è apparsa, così come fa sempre. Sul tavolo un foglietto scritto in bella grafia, con sopra scritto un indirizzo. Lo afferri e lo infili nella tasca dei pantaloni, prendi tutte le foto, ti vesti, ed esci, diretto al luogo indicato nel foglietto. E lo fai velocemente! Esci in strada, Kora è scomparsa, mescolata tra la gente che si affretta, camminando a passo lesto e a testa bassa. Guardi ancora l’indirizzo, è una villa della periferia, roba da ricconi… Che merda… proprio davanti a te ci sono due agenti della Gestapo che giocherellano nervosamente con i loro manganelli. Il sangue ti si gela nelle vene, mentre ti avvicini a loro come se nulla fosse, come se non avessi con te quelle foto. Senti la fronte farsi di ghiaccio mentre non puoi impedire a piccole perle di sudore di affacciarsi su di essa. La tua mente cerca preghiere antiche, rivolte a un Dio dichiarato, anch’egli, fuorilegge. Ma i tuoi pensieri vengono interrotti da grida. Un tafferuglio nel giardino privato di un’abitazione sta calamitando l’attenzione di tutti. Ne approfitti per allontanarti, dai solo uno sguardo. Non sembra un Morto… non lo è… c’è un uomo in piedi che picchia e morde dei ragazzi… la follia, ormai, serpeggia per le strade. Arrivi a un bivio… puoi passare dal centro, ma rischi di trovare altri controlli… oppure entrare i questo vicolo cieco e scavalcare il muro, qua è facile, non ti vedranno. Potresti arrivare alla tua méta passando dalle macerie dei quartieri abbandonati… zona rossa... Meglio i Morti, sono lenti, e poi non è detto che ce ne siano... e magari questa è Zona Gialla... ma sì, meglio rischiare un pò fuori che imbattersi in un controllo. Scavalchi e sei tra le rovine della città vecchia. Non fai molti passi tra le macerie prima di imbatterti in un gruppo di Morti, intenti a straziare un uomo agonizzante. Non sei l'unico che rischia delle passeggiate fuori dal Borgo... *****! Il fatto che una persona prima di te fosse qui ha attirato molte di queste bestie affamate, inolte la loro vittima sta spirando... presto saranno su di te! Fuggi più veloce che puoi, mentre da vecchie case distrutte, tra trade impolverate e invase dalle macerie, i resti di un antico popolo maledetto ti si fanno incontro, per divorarti. In lontananza una divisione della Feuerbrigade sta contenendo alcuni Morti che avanzano verso di loro. Silenziosamente, senza farti prendere dal panico, mantieni le distanze e cerchi di raggiungere la tua meta... fuggire per sopravvivere, un'arte in cui sei maestro! Come un gatto ti muovi tra le macerie sfuggendo agli artigli dei Morti e agli sguardi dei vivi, finchè non raggiungi un'alca cancellata in ferro battuto: alcune travi di legno marcio ti facilitano nello scavalcarle ma proprio mentre sei ametà della salita il legno cigola e si spacca fragorosamente. Metti una gamba in fallo e per poco non cadi. I Morti si fanno davvero vicini, gli agenti sono sommersi da cadaveri che tengono a distanza con i loro lanciafiamme. Se anche ti hanno sentito, hanno di meglio da fare che farti delle domande: devono sopravvivere. Finisci di salire e passi oltre la cancellata di metallo, tornano in strada. I pochi cittadini nelle vicinanze fanno finta di non vederti, meglio evitare guai. Sai che un giorno, forse, ricorderanno tutto e useranno ciò che sanno contro di te. Quel giorno non è oggi. Segui le indicazioni del bigliettino e attraversi un maestoso giardino che porta all'entrata di una vecchia villa ricostruita dopo i bombardamenti dell'ultima guerra. La grande porta di legno è socchiusa. La spingi ed entri. By Francesco Graziani Ti ritrovi in un grande salone, con un'atmosfera surreale. Sembra esserci una festa a base di esoterismo e alcool. E sembrano esseci molte più divise di quanto ti saresti aspettato.*****! Mentre ti muovi spaesato, senza sapere bene quale mossa fare, un uomo elegante e dai capelli brizzolati sembra riconoscerti: ti fa un cenno con la mano e cammina velocemente verso di te. La sua faccia è corrucciata, i suoi occhi sembrano voletri trasmettere un messaggio. E' visibilmente preoccupato. Fa un cenno affermativo con la testa mentre scansa donne eleganti e ragazzotti aticci per raggiungerti. Le sue mani sono aperte come a indicare un gesto di pace. Ma quando è tre passi da te senti un uomo tirati per il braccio -Ehi! non senti che ti sta chiamando? Sveglia *******!- Un uomo sgarbato, basso e dal fiato simile al peto di un maiale ti indica il palco, su cui un mentecatto vestito con una toga colorata e una ridicolo cappello ti fa cenno di salire. A) Stai al gioco, meglio non destare più sospetti di così. Dopo il giochetto dell'idiota sarai nuovamente libero e dal palco avrei una bella visuale della stanza. Forse potrai vedere Kora. *******! se salgo sul palco tutti mi vedranno! E poi quel ciarlatano che vuole? se trovasse le foto? e se fosse davvero un mago? Meglio chiudere la bocca di fogna con un bel pugno e sfruttare la confusione per darsela a gambe! ________________ESTRATTO DA IV REICH -8-_________________ …Molti uomini influenti vedono nelle riunioni della Società un modo per ampliare le proprie amicizie e di conseguenza la propria influenza, coloro che lavorano nello spettacolo trovano utile farsi fotografare dai giornalisti nelle riunioni del gruppo per veder aumentare la propria fama. Far parte della Società di Thule è oggi un segno di distinzione per coloro che vogliono entrare nell’elite culturale del Reich e c’è anche chi si indebita pur di pagare la costosa quota annuale di iscrizione. La Società, un tempo molto ristretta e segreta, oggi, appare molto cambiata, ma alcune cose non sono mutate. La glorificazione del razzismo e il culto della razza Ariana sono ancora oggi al centro del credo della Società che, come si può immaginare, è del tutto allineata alle idee del regime. Basti pensare che il motto della Thule-Gesellschaft è: “ricorda che sei un tedesco. Conserva il tuo sangue puro!”… _____________________________________________________ Questa settimana la vittoria di A è stata schiacciante come l'attacco di un orso Atrox idrofobo con tre moduli biomeccanici contro un budino di riso. Un vero macello! Ancora una volta Dragon's Lair si dimostra il forum più attivo, seguito a ruota da Asterion Press, 5° Clone e, staccati ma non domi nello spirito, GdrItalia e Tana dei Goblin! Saranno quindi i ragazzi-drago a decidere le sorti della storia in caso di parità! Appuntamento a sabato prossimo (più o meno... magari sarà domenica ) con una nuova trance del gioco più sinerequiato dell'estate. Aloa Curte
  10. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita sta per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trascinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. … … … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. Ci sono dei dottori che osservano un essere rinchiuso in una specie di cella, guardi ancora la foto… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Führer? Che LUI sia ancora … vivo? Morto? cosa? O si tratta di un sosia? O è una marionetta creata in laboratorio? O cosa? I tuoi occhi guardano attentamene, senza sapere cosa stanno guardando. Poi, un tuffo al cuore. Un rumore sordo nella stanza accanto. Qualcuno ha urtato una sedia. Un’asse cigola come sotto il peso di un corpo. Un ladro? O qualcuno del partito sa che hai queste foto? Scendi dal letto facendo meno rumore possibile. Ti muovi lentamente, ti sembra di metterci una vita. I rumori di la sono cessati, ma questo vuol dire soltanto che chi si trova in casa tua adesso sta facendo molta più attenzione. Afferri la Luger che hai sul comodino e apri la porta di scatto, puntando l’arma davanti a te. E la vedi… …è Kora, in piedi in fondo alla stanza, fuma come se niente potesse turbarla, neppure un uomo mezzo nudo, armato di pistola, svegliato di soprassalto in casa propria. -Sanno che le hai tu.- ti dice. -Cosa?- -Le foto.- -E tu che ne sai?- -Ti ho lasciato un indirizzo, sul tavolo.- -Che ci fai qui? Rispondi!- -Vacci, se ci tieni a vivere- parla come se quello che dici non avesse nessun peso. -Kora… spiegami, oppure ti sparo.- Ride e si avvicina alla porta. -Kora…- La sua mano si ferma sulla maniglia. La tua trema, stretta sul manico duro della tua luger. Poi entrambe si abbassano, l’arma cade e la porta si apre. E lei se ne va. Così com’è apparsa, così come fa sempre. Sul tavolo un foglietto scritto in bella grafia, con sopra scritto un indirizzo. Lo afferri e lo infili nella tasca dei pantaloni, prendi tutte le foto, ti vesti, ed esci, diretto al luogo indicato nel foglietto. E lo fai velocemente! Esci in strada, Kora è scomparsa, mescolata tra la gente che si affretta, camminando a passo lesto e a testa bassa. Guardi ancora l’indirizzo, è una villa della periferia, roba da ricconi… Che merda… proprio davanti a te ci sono due agenti della Gestapo che giocherellano nervosamente con i loro manganelli. Il sangue ti si gela nelle vene, mentre ti avvicini a loro come se nulla fosse, come se non avessi con te quelle foto. Senti la fronte farsi di ghiaccio mentre non puoi impedire a piccole perle di sudore di affacciarsi su di essa. La tua mente cerca preghiere antiche, rivolte a un Dio dichiarato, anch’egli, fuorilegge. Ma i tuoi pensieri vengono interrotti da grida. Un tafferuglio nel giardino privato di un’abitazione sta calamitando l’attenzione di tutti. Ne approfitti per allontanarti, dai solo uno sguardo. Non sembra un Morto… non lo è… c’è un uomo in piedi che picchia e morde dei ragazzi… la follia, ormai, serpeggia per le strade. Arrivi a un bivio… puoi passare dal centro, ma rischi di trovare altri controlli… oppure entrare i questo vicolo cieco e scavalcare il muro, qua è facile, non ti vedranno. Potresti arrivare alla tua méta passando dalle macerie dei quartieri abbandonati… zona rossa... Meglio i Morti, sono lenti, e poi non è detto che ce ne siano... e magari questa è Zona Gialla... ma sì, meglio rischiare un pò fuori che imbattersi in un controllo. Scavalchi e sei tra le rovine della città vecchia. Non fai molti passi tra le macerie prima di imbatterti in un gruppo di Morti, intenti a straziare un uomo agonizzante. Non sei l'unico che rischia delle passeggiate fuori dal Borgo... *****! Il fatto che una persona prima di te fosse qui ha attirato molte di queste bestie affamate, inolte la loro vittima sta spirando... presto saranno su di te! Fuggi più veloce che puoi, mentre da vecchie case distrutte, tra strade impolverate e invase dalle macerie, i resti di un antico popolo maledetto ti si fanno incontro, per divorarti. In lontananza una divisione della Feuerbrigade sta contenendo alcuni Morti che avanzano verso di loro. A) silenziosamente, senza farti prendere dal panico, mantieni le distanze e cerchi di raggiungere la tua meta... fuggire per sopravvivere, un'arte in cui sei maestro! sono troppi. Chiedi aiuto agli Agenti, potresti raccontare di essere intervenuto per salvare quel povero disgraziato che ti sei lasciato alle spalle... forse... oddio sono tutti attorno! By Alberto Bontempi ________________ESTRATTO DA IV REICH -7-_________________ …Era il 6 giugno 1944 quando l’umanità entrò nel regno dell’orrore. Da quel giorno, durante la più terribile delle guerre, i Morti iniziarono a dare la caccia ai vivi. Sono passati tredici anni da allora. La Germania Nazista, grazie a enormi sacrifici e alla ferrea disciplina basata sul terrore, è sopravvissuta al Giorno del Giudizio. Nel 1957 il centro Europa è governato dal IV Reich, nato dalle ceneri del III Reich di Adolf Hitler. La nuova Germania si estende da Parigi Est a Varsavia, dal confine col Sanctum Imperium sulle Alpi, fino alle inesplorate distese di terra e neve nel nord della penisola scandinava. Tutto il perimetro di questo immenso territorio, tranne che all’estremo nord delle installazioni petrolifere della Norvegia, è costellato di torrette di avvistamento, reti di filo spinato, muri di pietra, palizzate e, nelle zone più nevralgiche, di campi minati e abili cecchini. Nessuno può attraversare il confine del IV Reich senza rischiare la vita. Inoltre molto spesso intere aree del confine con le Terre Perdute pullulano di Morti affamati, che premono sul filo spinato per raggiungere l’unica cosa che bramano: carne umana viva. Gli unici luoghi del territorio tedesco veramente abitati da esseri umani sono i Borghi: città, paesi o semplici ville… _____________________________________________________ A e B hanno lottato duramente e B ha vinto di un soffio: 27 a 30! Il forum più attivo è stato Dragon's Lair, seguito da Aterion Press, 5° Clone, GdrItalia e Tana dei Goblin! Quindi anche questa volta, in caso di parità, saranno i draghetti a scegliere le sorti della storia! Votate gente, votate! Appuntamento a sabato prossimo con una nuova trance del gioco più sinerequiato dell'estate. Aloa Curte
  11. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Chiedo scusa, ma per problemi personali oggi e domani non avrò tempo per postare, quindi il nuovo capitolo è rimandato a lunedì... abbiate pietà... appena possibile faccio la conta e posto il continuo della storia più Sinerequiata dell'Estate:bye:
  12. Curte

    Pathfinder Core Rulebook

    credo che Lucca esca in Italiano
  13. Curte

    Mythos

    Qui c'è! http://shop.ituoigiochi.it/product_info.php/cPath/3_10/products_id/475 Aloa Curte
  14. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita sta per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trascinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. … … … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. Ci sono dei dottori che osservano un essere rinchiuso in una specie di cella, guardi ancora la foto… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Führer? Che LUI sia ancora … vivo? Morto? cosa? O si tratta di un sosia? O è una marionetta creata in laboratorio? O cosa? I tuoi occhi guardano attentamene, senza sapere cosa stanno guardando. Poi, un tuffo al cuore. Un rumore sordo nella stanza accanto. Qualcuno ha urtato una sedia. Un’asse cigola come sotto il peso di un corpo. Un ladro? O qualcuno del partito sa che hai queste foto? Scendi dal letto facendo meno rumore possibile. Ti muovi lentamente, ti sembra di metterci una vita. I rumori di la sono cessati, ma questo vuol dire soltanto che chi si trova in casa tua adesso sta facendo molta più attenzione. Afferri la Luger che hai sul comodino e apri la porta di scatto, puntando l’arma davanti a te. E la vedi… …è Kora, in piedi in fondo alla stanza, fuma come se niente potesse turbarla, neppure un uomo mezzo nudo, armato di pistola, svegliato di soprassalto in casa propria. -Sanno che le hai tu.- ti dice. -Cosa?- -Le foto.- -E tu che ne sai?- -Ti ho lasciato un indirizzo, sul tavolo.- -Che ci fai qui? Rispondi!- -Vacci, se ci tieni a vivere- parla come se quello che dici non avesse nessun peso. -Kora… spiegami, oppure ti sparo.- Ride e si avvicina alla porta. -Kora…- La sua mano si ferma sulla maniglia. La tua trema, stretta sul manico duro della tua luger. Poi entrambe si abbassano, l’arma cade e la porta si apre. E lei se ne va. Così com’è apparsa, così come fa sempre. Sul tavolo un foglietto scritto in bella grafia, con sopra scritto un indirizzo. Lo afferri e lo infili nella tasca dei pantaloni, prendi tutte le foto, ti vesti, ed esci, diretto al luogo indicato nel foglietto. E lo fai velocemente! Esci in strada, Kora è scomparsa, mescolata tra la gente che si affretta, camminando a passo lesto e a testa bassa. Guardi ancora l’indirizzo, è una villa della periferia, roba da ricconi… Che merda… proprio davanti a te ci sono due agenti della Gestapo che giocherellano nervosamente con i loro manganelli. Il sangue ti si gela nelle vene, mentre ti avvicini a loro come se nulla fosse, come se non avessi con te quelle foto. Senti la fronte farsi di ghiaccio mentre non puoi impedire a piccole perle di sudore di affacciarsi su di essa. La tua mente cerca preghiere antiche, rivolte a un Dio dichiarato, anch’egli, fuorilegge. Ma i tuoi pensieri vengono interrotti da grida. Un tafferuglio nel giardino privato di un’abitazione sta calamitando l’attenzione di tutti. Ne approfitti per allontanarti, dai solo uno sguardo. Non sembra un Morto… non lo è… c’è un uomo in piedi che picchia e morde dei ragazzi… la follia, ormai, serpeggia per le strade. By Alberto Bontempi Arrivi a un bivio… puoi passare dal centro, ma rischi di trovare altri controlli… oppure entrare i questo vicolo cieco e scavalcare il muro, qua è facile, non ti vedranno. Potresti arrivare alla tua méta passando dalle macerie dei quartieri abbandonati… zona rossa... A) Meglio la Gestapo, magari riesci a cavartela a parole. Meglio i Morti, sono lenti, e poi non è detto che ce ne siano. ________________ESTRATTO DA IV REICH -6-_________________ …d’un tratto, stando a quello che raccontano i sopravvissuti, l’uomo ha afferrato la bambina per la nuca, l’ha sollevata da terra e l’ha scagliata oltre la cancellata di un giardino privato. Prima che gli increduli passanti potessero intervenire l’uomo ha scavalcato il cancello, ha raggiunto la piccola Gretel e l’ha sbattuta violentemente contro il tronco di un albero, fracassandole il cranio. Mentre alcuni cittadini chiamavano aiuto, un gruppo di ragazzi dal cuore di leone e dallo spirito ariano accorrevano in aiuto della bambina. L’uomo ha quindi raccolto un bastone da terra e ha colpito uno dei soccorritori, ferendolo a un braccio e alla testa, e ha poi aggredito a morsi e pugni gli altri due giovani che tentavano di bloccarlo a terra… _____________________________________________________ Stavolta A ha vinto per 42 voti a 7… e Asterion Press si aggiudica il premio per essere il sito maggiormente attivo…. Votate gente, votate! Appuntamento a sabato prossimo con una nuova trance del gioco più sinerequiato dell'estate. Aloa Curte
  15. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    No. Questa sarà un caratteristica permeante dell'ambientazione di IV Reich... chiunque può essere una spia, chiunque può denunciarti perchè ricattato a sua volta o perchè ritiene di averne un vantaggio... ogni persona può essere un traditore del Reich... ogni persona può essere un bastardi infiltrato col partito, la gestapo, le ss, la chiesa teutonica... è bene che ognuno tenga per sè i propri segreti.... e spesso anche le proprie opinioni. Questa è la paranoia che farà da filo conduttore per tutta l'ambientazione Tedesca.
  16. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita sta per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trascinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. … … … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. Ci sono dei dottori che osservano un essere rinchiuso in una specie di cella, guardi ancora la foto… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Führer? Che LUI sia ancora … vivo? Morto? cosa? O si tratta di un sosia? O è una marionetta creata in laboratorio? O cosa? I tuoi occhi guardano attentamene, senza sapere cosa stanno guardando. Poi, un tuffo al cuore. Un rumore sordo nella stanza accanto. Qualcuno ha urtato una sedia. Un’asse cigola come sotto il peso di un corpo. Un ladro? O qualcuno del partito sa che hai queste foto? Scendi dal letto facendo meno rumore possibile. Ti muovi lentamente, ti sembra di metterci una vita. I rumori di la sono cessati, ma questo vuol dire soltanto che chi si trova in casa tua adesso sta facendo molta più attenzione. Afferri la Luger che hai sul comodino e apri la porta di scatto, puntando l’arma davanti a te. E la vedi. By Alberto Dal Lago è Kora, in piedi in fondo alla stanza, fuma come se niente potesse turbarla, neppure un uomo mezzo nudo, armato di pistola, svegliato di soprassalto in casa propria. -Sanno che le hai tu.- ti dice. -Cosa?- -Le foto.- -E tu che ne sai?- -Ti ho lasciato un indirizzo, sul tavolo.- -Che ci fai qui? Rispondi!- -Vacci, se ci tieni a vivere- parla come se quello che dici non avesse nessun peso. -Kora… spiegami, oppure ti sparo.- Ride e si avvicina alla porta. -Kora…- La sua mano si ferma sulla maniglia. La tua trema, stretta sul manico duro della tua luger. Poi entrambe si abbassano, l’arma cade e la porta si apre. E lei se ne va. Così com’è apparsa, così come fa sempre. Sul tavolo un foglietto scritto in bella grafia, con sopra scritto un indirizzo. A) Lo afferri e lo infili nella tasca dei pantaloni, prendi tutte le foto, ti vesti, ed esci, diretto al luogo indicato nel foglietto. E lo fai velocemente! Non ti fidi di quell’attricetta che usa gli uomini come giocattoli. Come ha fatto a entrare? Come faceva a sapere delle foto? No, se lei vuole che tu esca e vada a quell’indirizzo sarà meglio che tu faccia tutto l’opposto … ora uscire dalla finestra, armato e vestito, sembra un’opzione ancor più allettante di prima … ________________ESTRATTO DA IV REICH -5-_________________ Kora è considerata una delle donne più avvenenti del Reich. Alta, bionda con grandi occhi azzurri, questa ventitreenne è divenuta la vera icona della bellezza Ariana dopo che è stata scelta per far parte di una serie di film mitologici incentrati sul personaggio della dea Freyja. Kora è sempre vestita all’ultima moda e i suoi abiti sono confezionati personalmente dagli stilisti più quotati del Reich, come ad esempio la storica ditta di sartoria di Hugo Boss, la stessa che si occupa di disegnare e confezionare le divise della SS. _____________________________________________________ Stavolta A ha vinto per 33 voti a 13… e Dragon’s Lair è ancora il sito maggiormente attivo…. Votate gente, votate! Appuntamento a sabato prossimo con una nuova trance del gioco più sinerequiato dell'estate. Aloa Curte
  17. Curte

    Sine Requie anno XIII

    Grazie
  18. continua? continuacontinuacontinuacontinuacontinuacontinuacontinuacontinuacontinua! p.s. no potta, no orgasmo....... cmq continuaaaaaa!!!
  19. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita sta per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trascinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. … … … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. Ci sono dei dottori che osservano un essere rinchiuso in una specie di cella, guardi ancora la foto… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Führer? Che LUI sia ancora … vivo? Morto? cosa? O si tratta di un sosia? O è una marionetta creata in laboratorio? O cosa? I tuoi occhi guardano attentamene, senza sapere cosa stanno guardando. By Maichol Quinto Poi, un tuffo al cuore. Un rumore sordo nella stanza accanto. Qualcuno ha urtato una sedia. Un’asse cigola come sotto il peso di un corpo. Un ladro? O qualcuno del partito sa che hai queste foto? Scendi dal letto facendo meno rumore possibile. Ti muovi lentamente, ti sembra di metterci una vita. I rumori di la sono cessati, ma questo vuol dire soltanto che chi si trova in casa tua adesso sta facendo molta più attenzione. A) Afferri la Luger che hai sul comodino e apri la porta. Afferri i vestiti in fondo al letto ed esci dalla finestra. ________________ESTRATTO DA IV REICH -4-_________________ Progetto “Messia” Cod. 01S. Il progetto Messia è il più grande segreto del Reich, custodito nel massimo riserbo e conosciuto solo dal Consiglio dei 13 e da alcune SS. Il progetto è nato nel 1944, quando Reichmann, ancora Colonnello… _____________________________________________________ Votate gente, votate! Questa settimana la risposta A ha totalizzato 34 voti, mentre la B… solamente 15… bleeeehhhaaaa! Gnè gnè gnè… B perdente, B perdente gnè gnè gnè-è Bene, ora che abbiamo sbeffeggiato i perdenti andiamo avanti, annunciando che Dragon's Lair riacciuffa lo scettro di forum più attivo e sarà nuovamente l’ago della bilancia in caso di parità. E con negli occhi l’immagine inquietante di Maichol, sicuramente una punta di diamante del parco artisti di Sine Requie, vi do appuntamento a sabato prossimo con una nuova trance del gioco più sinerequiato dell'estate. Aloa Curte
  20. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Problemi di manutenzione su 5°Clone mi impediscono di ultimare i conteggi... riproverò più tardi, se ce la faccio... altrimenti la news slitta a domani! Parziale: A 29 B 14 Secondo me vince A... ma non si sa mai... Aloa Curte
  21. Curte

    Sine Requie anno XIII

    Giuro, non partecipo alla tana dei gobbi (anche perchè tornando a firenze mi farebbero il **** a strisce)
  22. cattivi vussiete! malavitosiiii! Pr d&d 4... tieni conto che non abbiamo mai giocato alla 3.x perchè ci sembrava troppo meccanica e videogiocosa... quindi probabile che la 4a sia migliore... ma cmq non ci è piaciuta gran chè... tutto il nostro grupppo l'ha giudicata divertente, ma inadatta per farci gdr... che te devo dì? Lasciamo correre che la discussione diventerebbe infinita visto che no nesiste una definizione di cosa voglia dire "farci gdr"... diciamo che è un gioco distante dai nostri gusti... Mi incuriosisce molto il pg di Sanctum, invece...

  23. Curte

    Sine Requie anno XIII

    in reatltà è una trappola per attirarvi, sorridenti, nella nostra ragnatela di follia e poi farvi a pezzi e mangiarvi quando meno ve lo aspette:mad:... ops... ora ve lo aspetterete? Merd... dobbiamo cambiare piano:banghead: Aloa Curte
  24. Curte

    IV REICH: il gioco delle news!

    Ti svegli improvvisamente... non sei nel tuo letto! Apri gli occhi e sei sdraiato sul freddo pavimento di un laboratorio. Il cadavere del tuo collega ricercatore è gettato a terra al tuo fianco... l'esperimento è fuggito, ha ucciso... e il cadavere che hai davanti può risvegliarsi da un momento all'altro. Resti immobile, trattieni il respiro, perché nelle ombre e nei riflessi delle lenti del tuo collega vedi la sagoma della creatura che, barcollando, si allontana. Un essere imperfetto, figlio di una medicina ancora sperimentale, ma già così pericoloso. Sudi e tremi, mentre ti senti schiacciato tra due possibilità di morire: da un lato il corpo del Morto che inizia a tremare, il Risveglio sta iniziando, dall'altro i passi strascicati della creatura che si allontanano nel corridoio alle tue spalle. Devi scegliere bene i tempi. Fuggire prima del Risveglio, ma non quando la creatura sia ancora troppo vicina per poterti cacciare. Aspettare. Aspettare. Chiudi gli occhi. Pensi alla tua casa, che ora sembra così dannatamente lontana. Il corpo morto a pochi centimetri da te sussulta e la sua testa batte freneticamente sul pavimento, mentre dalla sua bocca esce un gorgoglio accompagnato da sangue e una densa bava bianca. Le tue gambe fanno quello che la tua mente non ha il coraggio di decidere. FUGGI! Esci nel corridoio e svolti a sinistra, dal loro opposto verso cui è andata la creatura. Il lato opposto a dove senti venire il suono di urla e spari. Ci sono delle rampe di scale... potresti salire in superficie... ma non sai neppure dove ti trovi, sei stato portato qui bendato per salvaguardare la segretezza del sito... potresti anche essere in una Zona Rossa... me**a. Oppure potresti scendere più in profondità. Laggiù dove non ti è consentito andare. ma dove forse troverai degli alleati. Guardi le scale e decidi che l’unica cosa da fare è scendere, chiedere aiuto… fuori potresti trovare solamente una morte orribile tra le braccia dei Morti. Lentamente inizia a scendere le scale di ferro, il rumore dei tuoi passi rimbomba nel silenzio e nell’oscurità. Il rumore di grida e spari uditi solo pochi secondi prima sembra appartenere a un altro mondo. L’oscurità diventa totale mentre le scale non accennano a finire. Dove stai andando? Non lo sai, sai che quaggiù non è permesso scendere… ma una punizione sarà sempre meglio della violenza della creatura fuggita dal laboratorio o, peggio, di quel che potrebbe esserci là fuori. Scendi ancora, aggrappandoti al corrimano come ad un’ancora di salvezza mentre il buio totale confonde i tuoi sensi, poi finalmente la tua scarpa poggia su un pavimento di pietra. Lentamente la tua vista si è abituata all’oscurità e ora percepisci una leggera luminosità in alto, distante molti metri da te. Attorno non vedi altro. Cammini a piccoli passi, cercando un muro laterale per poterti muovere a tastoni, ma non lo trovi. Senti un rumore di catene mente la luce in lontananza diventa più forte e disegna la sagoma di una finestra, chiusa da sbarre, oltre la quale una pallida luna fa capolino. Dove ti trovi? Perché sei sceso? Questi non sono laboratori, quaggiù non c’è… nulla… Poi il suono di catene diventa il rombo di una cascata che ti travolge e il tuo corpo viene dilaniato con una ferocia inumana. Il dolore e la paura invadono la tua mente e per un ultimo secondo vedi l’essere che ti sovrasta e che fa scempio delle tue carni. E ogni tuo ricordo, subito prima della fine, urla all’unisono un solo nome: Garmr! La tua vita stà per finire… ma d’un tratto non senti più dolore, e Garmr se ne va. Il tuo corpo è a pezzi, sei poco più di una testa attaccata ai resti di un tronco con le viscere sparse sul freddo pavimento di pietra … ma puoi ancora gridare aiuto! -Aiutooooo, aiuuutoooo, sono qua!- urli con il poco fiato che hai in corpo -Aiutatemi, vi prego…- balbetti mentre piangi, tentando di trasinarti con i moncherini delle braccia sbranate dalla belva… -vi prego… vi prego…- Ma l’unica cosa che vedi uscire dalle ombre è un essere che sembra partorito da un incubo, un intrico di braccia e lame che si dirige verso di te con la velocità e la precisione di un ragno. L’ultima cosa che vedi sono delle baionette che tagliano tranci del tuo corpo e li portano alla sua bocca inumana…. Nessuna pietà. Nessuna tregua. Solo cieca ferocia. by Roberto Pitturru … Ti svegli in un lago di sudore. Sei nel tuo letto, con i postumi di una bella sbronza. Sul lenzuolo c’è una distesa di foto… sei un reporter, sì… ora ricordi… il progetto Messia, i mostri genetici… ieri avevi incontrato quel fotografo… come si chiamava? Che foto ti aveva mostrato? La cerchi tra le lenzuola inzuppate di sudore e paura mentre nella mente hai ancora le immagini terribili della tua morte. Poi la trovi e il tuo fiato muore per un attimo nei recessi della tua gola. A) Ci sono dei dottori che osservano un essere in una cella… possibile che sia proprio lui? Che sia davvero il Messia Furer? È la cosa più spaventosa che tu abbia mai visto, un gigante di pura ferocia… possibile che le industrie belliche tedesche abbiano prodotto un mostro del genere? ________________ESTRATTO DA IV REICH -3-_________________ Progetto “Spinne”: dai laboratori in cui vengono prodotti i Ragni sono usciti, finora, solo sette esemplari. Queste creature umanoidi hanno caratteristiche veramente mostruose. La testa, glabra come il resto del corpo, è incassata nelle spalle e sarebbe invisibile se non fosse per i due grandi occhi azzurri. La pelle è bianca, lattea, untuosa e spessa. Un numero variabile di arti si apre a raggiera dall’ampio torace. Dei sette esemplari ve ne sono due con cinque arti ben formati e qualche abbozzo, altri con quattro braccia e quattro gambe e uno con ben undici arti ben formati. Questi arti sono lunghi e forti e terminano con mani e piedi prensili molto simili tra loro. Questa creatura è intelligente e astuta ed è stata usata come spia e come assassino. Tre esemplari di Ragno sono stati inviati nel Sanctum Imperium… _____________________________________________________ Votate gente, votate! Per la cronaca questa volta la risposta B ha UMILIATO la A per 44 voti a 5… un lago di sague! Sia Dragon's Lair che Asterion Press hanno totalizzato lo stesso numero di voti, quindi giusto perché sono caotico nell’anima e amo il cambiamento, sarà il forum di Asterion, la prossima settimana, l’ago della bilancia in caso di voti pari. Vi lascio ad ammirare l'opera di Roberto, neo-acquisto in casa Sine Requie, e vi do appuntamento a sabato prossimo con una nuova trance del gioco più sinerequiato dell'estate. Aloa Curte
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