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GIORNO 122: PARTENZA VERSO 5000000 DI CREDITI L’incontro col Generale Tarth si è quasi concluso e mancano da definire solo alcuni dettagli: “…il luogo dove potrete rintracciarmi, sia per ricevere l’acconto, sia per aggregarvi alla squadra di recupero, sia in definitiva per portare la nave recuperata è il pianeta Yavin… si tratta di un gigante gassoso, la nostra base è su una delle sue lune che è abitabile…” con queste parole il contratto è concluso. A questo punto è Geego-Gin che richiede un colloquio privato col Generale che non ha motivi per rifiutare. “Avrei tre cose da dirle.” esordisce il twi’lek. “Avanti!” “Due richieste da farle ed un… vogliamo chiamarlo avvertimento?” Il generale sembra un po’ dubbioso su quest’ultima affermazione ma invita il suo interlocutore a continuare il suo discorso. “Primo: dato che voi avete u ottimo sistema per la ricerca di informazioni, vorrei avere informazioni su questi twi’lek “ e dalla mano di Geego-Gin spunta la foto della sua presunta famiglia… “Secondo: esiste un “elenco” di tutti i jedi? O un modo per scoprire se una certa persona era uno jedi? E sarebbe possibile per me avere accesso a queste informazioni!” e qui spunta fuori la foto del twi’lek jedi che l’inquisitore Tarkin ha asserito essere il padre si Geego-Gin. “Terzo: se anche stavolta finiremo in pericolo perché lei ci ha nascosto qualcosa verrò a cercarla, la prenderò a calci in ****, e la consegnerò all’impero… sono certo che c’è una bella taglia sulla sua testa!” con questa frase minacciosa il twi’lek conclude ed attende le risposte del suo interlocutore. Il generale si fa pensieroso: “Beh per la prima cosa non ci sono problemi; reperire informazioni su Ryloth dovrebbe essere abbastanza facile… La seconda questione è più complessa; esisteva una banca dati con registrati tutti i jedi in servizio fino ad una trentina di anni fa ma se esiste ancora, e sottolineo il se, è nelle mani dell’imperatore… Forse conosco qualcuno che può aiutarti… uno storico, o meglio una specie di storico; ma sarà difficile trovarlo e solo allora sapremo se sarà disposto ad aiutarci e quale sarà eventualmente il suo prezzo. Infine… sappi che non mi piace essere minacciato. Capisco il vostro risentimento anche se non so bene a cosa sia dovuto di preciso. Ti assicuro che non ho mai fatto nulla con al deliberata intenzione di mettervi nei guai. E comunque, si c’è una taglia sulla mia testa!” “E, per curiosità, a quanto ammonta?” “Circa 100000 crediti…” “Non mi sporco le mani per così poco…” aggiunge il twi’lek ridendo. Il colloquio termina con una atmosfera un po’ più distesa ed in breve la Exxodus è di nuovo pronta a volare in hyperdriove verso il pianeta boscoso Sal’aaha alla ricerca del relitto di una potente e gigantesca nave spaziale. GIORNO 124: IL PIANETA BOSCOSO. Bastano due giorni di hyperdrive ed i nostri eroi giungono in vista di Sal’aaha un grosso pianeta boscoso che riporta alla memoria di Highbecca il suo lontano Kashyyyk. Il sole è una gigante rossa che ha evidentemente già inglobato i pianeti più interni rendendo vivibili quelli adatti ma più esterni. Si cominciano le ricerche della nave “atterrata” sul pianeta; la strumentazione della navetta non è adatta a questo compito e questo prolunga i tempi: ci vogliono una quarantina di ore, ma alla fine i nostri eroi individuano il relitto. La grossa nave (NdSM: la corazzata è lunga oltre 1000 metri) giace ricoperta da un leggero strato di vegetazione al termine di una “strisciata” nella foresta lunga una decina di kilometri. “Evidentemente l’atterraggio non è stato dolce.” commenta Highbecca; “Noi dovremo fare meglio di così!”. GIORNO 126: SI SCENDE. La discesa è ben gestita dall’ormai esperto pilota wookie, e per facilitare l’atterraggio i nostri eroi decidono di cannoneggiare una parte di foresta per crearsi un varco e non rischiare di rovinare la navetta; se ne occupa Geego-Gin con buoni risultati. L’atterraggio non è dei migliori, ma sono tutti a terra sani e salvi e senza danni alla nave. “La nave è da quella parte… l’atmosfera è respirabile… andiamo!” E seguendo gli ordini del twi’lek, il gruppo sbarca e in marcia. A pochi metri dal “relitto” due strane lucertole arboricole (NdSM: grandi come una pantera o un altro grosso felino; si tratta di due Katarn) saltano giù dagli alberi andando ad attaccare il primo malcapitato che passa sotto di loro (il twi’lek). Il combattimento è inevitabile e mentre i nostri eroi aprono il fuoco per consentire a Geego-Gin di portarsi fuori dalla portata degli artigli delle due creature e di fare fuoco a sua volta, il giovane jedi si fa sotto. È spavaldo ed avventato e bastano un paio di assalti ben eseguiti dai due lucertoloni per farlo cadere a terra ferito e stordito. Tuttavia gli altri sono abbastanza abili da mettere fine alla minaccia (uccidendo entrambe le creature) in pochi secondi. “Due semplici predatori… dovremo stare attenti ce ne saranno altri simili, o peggiori, in giro!” è il commento dell’esperto wookie. Curato alla buona il giovane jedi si riprende e finalmente si comincia l’esplorazione del relitto: usando la vegetazione per agevolare la scalata verso la cabina di guida (NdSM: una trentina di metri) i nostri eroi penetrano all'intero del veicolo. NdSM: Geego-Gin fa il pigro, e lo "sborone" utilizzando il suo jetpack per volare fino alla cabina di guida invece di lanciarsi in una agevole scalata. La nave è gigantesca; non vi è la minima traccia di energia, i nostri eroi ci mettono quasi un’ora (una volta entrati) per raggiungere la sala macchine. Qui Jere Mee Kohlson ed Highbecca riescono a riattivare un po’ di energia: “Qualcuno prima di abbandonare la nave ha fatto di tutto per preservare un minimo di energia arrivando fino a costruire un interruttore con il quale ha spento tutto; l’energia è troppo poca per un decollo, ma per attivare qualche sistema ce n’è per almeno una quindicina di giorni.” Riattivata un minimo l’energia si ricomincia a dare un’occhiata in giro per scoprire cosa sia successo alla nave e per vedere cosa si possa “recuperare” per il proprio tornaconto. Geego-Gin analizza un po’ i computer: gran parte delle informazioni è stata cancellata, ma pare che la nave sia fuggita verso questo sistema per sfuggire ad una battaglia rischiosa e che qui sia precipitata, o meglio abbia dovuto fare un atterraggio di emergenza sull’unico pianeta abitabile per mancanza di carburante e quindi di energia. Notizie in un certo senso rassicuranti: la nave non deve essere molto danneggiata. Il twi’lek esamina anche quello che rimane delle note di carico: lo incuriosisce un misterioso "progetto dragonfly" i cui risultati sono ancora stivati in uno dei compartimenti di uno degli hangar; decide quindi di avviarsi verso gli hangar per controllare cosa sia rimasto: poco e niente una ventina di vecchi “walker” troppo grossi e malandati per essere portati via; la delusione scompare in fretta: guidato dalle indicazioni verso il misterioso progetto “dragonfly”, in un piccolo hangar il nostro eroe scova uno strano caccia monoposto: due paia di ali ed un monoreattore piuttosto possente spingono una aereo che sembra costruito attorno ad un unico cannone turbolaser. “Meglio avvertire Highbecca”. Lo wookie accorre in tutta fretta dopo aver ricevuto la notizia; le sue prime impressioni sul velivolo sono buone… la cabina di pilotaggio si apre: “Sembra in perfette condizioni, il serbatoio del carburante è quasi pieno, le armi sono il linea, per quel che ne so potrebbe volare anche adesso!” è il commento eccitato dello wookie. “Teniamocelo!” ribatte Geego-Gin. “Perché no!? Dobbiamo solo smontare il lanciamine della nostra nave e riadattare un minimo la zona cargo e potremmo per lo meno portarlo con noi. Ci vorrà del tempo, qualche giorno… ma direi che si può fare!” è la conclusione di Highbecca. E così per quattro giorni i nostri eroi si dividono i compiti: lo wookie ed il jawas lavorano alla nave per costruire un alloggio per il piccolo caccia; nel frattempo gli altri tre (NdSM: eh si, Nova è ancora col gruppo) si dividono tra il cercare altre “cose utili”, il dare un po’ di aiuto ai due meccanici, ed il ripulire la pista di decollo che servirà per far uscire il piccolo caccia. GIORNO 130: DI NUOVO IN VOLO L’hangar provvisorio è pronto, i controlli sulla nave da recuperare sono finiti; non resta che caricare le merci recuperabili e partire verso Yavin. Highbecca si siede alla guida del piccolo caccia, è un po’ scomodo per lui ma non avrebbe lasciato a nessun altro il piacere e l’onore di provarlo per primo. Il motore si accende. I comandi rispondono perfettamente. In breve è in volo. “Eccezionale! Ha una manovrabilità superba…anche un idiota potrebbe pilotarlo in modo decente e farne buon uso.” L’atterraggio vicino alla Exxodus è perfetto… in breve il caccia è imbarcato. “Deve trattarsi di qualcosa di poco diverso da un prototipo… non ho mai visto né pilotato un veicolo simile… è veramente spettacolare… anche se avrà bisogno di parecchia manutenzione temo… sembra delicato!” così commenta Highbecca dopo il volo di prova. In breve sono tutti di nuovo a bordo della Exxodus pronti ad un nuovo viaggio in hyperdrive; dalal nave sono stati prelevati: - Il prototipo del caccia Beta-wing “dragonfly”. - 4 droidi (tutti da riprogrammare): - Un droide medico 21B. - Un droide protocollare piuttosto malconcio (serie TC). - Un droide Gonk standard. - Un droide astromech di tipo R4. - Una cassa di vecchi fucili (vendibile per circa 4500 crediti) - Una cassa di vecchie pistole (vendibile per circa 2500 crediti) NdSM: un buon bottino mi sembra… Ci vorranno dieci giorni di Hyperdrive per raggiungere Yavin. GIORNO 131 – 140: ALLARICERCA DEL MAESTRO PERDUTO. Finalmente Paul raggiunge il misterioso pianeta dove pare viva ancora (nascosto) un vecchio maestro jedi. Un mondo arido, illuminato da diversi soli che lo hanno trasformato in una palla desertica: Tatooine. “Da dove cominciare le ricerche?” Il jedi decide di svolgere allo spazioporto le sue prime indagini: deve corrompere un paio di funzionari (non grandi cifre, per la verità, ma sembra che la prassi sia quella) per avere accesso ad alcuni registri delle navi atterrate e partite dal pianeta. In base a queste ricerche scopre che parecchi anni prima una nave si è schiantata al suolo: uno dei passeggeri ha medicato alla meglio tutti gli altri, salvando loro la vita e poi è l’unico risultante scomparso. Paul si procura una lista di coloro che erano a bordo e comincia una nuova indagine: “…è una traccia molto labile… ma è pur sempre meglio di niente… ed è pur sempre una traccia!”. Gli ci vuole una settimana per trovare un barlume di speranza: il vecchio proprietario di un bazar sembra essere l’unico dei sopravvissuti ancora residente nei dintorni. Il colloquio col vecchio negoziante non è particolarmente fruttuoso; il vecchio si ricorda l’accaduto e si ricorda di una figura incappucciata che dopo averlo medicato si è allontanata verso il deserto e verso i soli al tramonto. Insomma una conferma della veridicità della storia e poco più. “Bene… la prossima tappa sarà il deserto!” In parte per venire incontro alle sue necessità, in parte per ringraziare il vecchio commerciante Paul si equipaggia un minimo per affrontare i pericoli del deserto… e proprio mentre compra queste cose viene informato dal vecchio umano che farebbe meglio ad aggregarsi ad una carovana mercantile. Così la decisione è prese ed in capo ad un paio di gironi paul è pronto a partire con una carovana verso il deserto; prima di andarsene il jedi va a salutare i due rodian che sono stati suyoi compagni di viaggio, in questa occasione riceve da una dispiaciuta Stella Impazzita (NdSM: è dispiaciuta ma non lo dà a vedere; è una vera rodian!) uno strano com-link per poterli contattare in caso di bisogno (NdSM: ovviamente il com-link ha una portata ridotta e funzionerebbe solo se i due rodian fossero nelle vicinanze; ma è pur sempre un aiuto). Finalmente si parte con Paul, assunto come scorta per una carovana, che fa affidamento sulla FORZA per “sondare” il territorio alla ricerca del maestro jedi perduto.
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Book OF VIle Darkness è un manuale da e per i DM più che per i giocatori. d'altra parte non è necessario che applichi la regola ma almeno hai un esempio (una misura) di cosa fare e cosa ottenere in cambio. Poi puoi sempre dire al tuo master che glihai dato un'occhiata per curiosità e per essere sicuro di non esagerare con le richieste.
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A parte il caso del paladino, quali benefici particolari dà una cavalcatura? Voglio ride è un animale (o qualcosa di simile) semplicemnte molto ben addestrato... Quindi secondo me le risposte sono: 1) SI 2) Direi di SI
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Per qualche informazione sui rituali diCyric puoi dare un'occhiata sul LORDS OF DARKNESS e sul più recente CHAMPIONS OF RUIN. per i rituali malvagi in se (con tanto di sacrifici umani ecc ecc) controlla sul BBOK OF VILE DARKNESS :evilhot: :evilhot: :evilhot: :evilhot:
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Non mi è molto chiaro.... Ma come inizio sembra promettente...
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Domanda sciocca ma... E per chi a Lucca non potrà esserci (purtroppo)? Sarà possibile acquistarla anche in seguito? E se si come?
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Vai di corellian transport che fa sempre la la sua porca figura... magari non proprio il modello del Millennium Falcon ma quello con la cabina "dritta"... Inoltre faccio notare 2 cosucce: 1) non è strettamente necessario che siano tutti nella stessa cella. --> se partono separati dovranno imparare anche a fidarsi di loro stessi e non daranno per scontato che siano "tutti buoni" 2) e gli altriche erano con loro sulla nave abbordata? che fine hanno fatto?
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Prova a guardare tra i FLAWS di Unearthed Arcana... magari non trovi lo specifico ma qualcosa che ti ispiri e ti aiuti a trovare soluzione...
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personaggio Classi inesistenti o troppo deboli: Quello che D&D 3 non vi ha mai dato
Kursk ha risposto alla discussione di Urizen- Obsidian Lord in D&D 3e personaggi e mostri
I primi due non li conosco (rimedierò) Iron kingdoms non era proprio il genere che cerco... E comunque... Non intendevo dire che NON ESISTE MATERIALE SIMILE... ma che è una mancanza della nostra cara Wizzy! -
Per la cronaca.... se avete dei dubbi assicuratevi di legegr euna manuale 3.5 e non 3.0 o fate rieferimento al più recente...
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Non ne sono convinto... Certo dipende per almeno un buon 80% dal giocatore 8o meglio dal gruppo e dal modo di giocare collettivo)... Ma sono convinto che un sistema possa spingere al poco o al troppo ruolo almeno per il restante 20%... PS: si secondo me esiste anche il troppo ruolo. Non è che i giocatori di D&D siano ossessianti dal PP... è che nessuno o pochi ti chiederanno mai "come RUOLO (o interpreto) il mio paladino?" . l'interpretazione è soggettiva... il numero (dai danni della spadata alla DC degli incantesimi, ecc) è oggettivo ed è più facile scoprire come migliorare il proprio PG in tal senso semplicemne chiedendo a chi gioca da più tempo... Per questo esisto le migliaia di topics pseudo-powerplay o che chiedono lumi su coem costruire un persoanggio XXX superpotente, mentre scarseggiano quelli che chiedono aiuto per il ruolo.... Io almeno la vedo così.
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personaggio Classi inesistenti o troppo deboli: Quello che D&D 3 non vi ha mai dato
Kursk ha risposto alla discussione di Urizen- Obsidian Lord in D&D 3e personaggi e mostri
Esagerati! L'unica cosa che ho trovato mancante è un po' di tecnologia... Mi spiego: in Forgotten Realms o Dragonlance è logico che non ci stiano motori a vapore e/o cose simili... ma quando è uscita Eberron c'ho sperato... invece si tratta solodi una diversa (o distorta?) cvisione di un che di magico... Insomam per me manca una ambientazione alla ARCANUM ... più che un tipo di PG irrealizzabile... Non so se mi spiego -
Non hai tutti i torti... In effeti il d20 system sembra adatto sia al ruolo (pur non obbligandoti a ruolare) sia alla bottissima... se poi la maggior parte degloi utenti "nuovi" ci si avvicina per emulare WOW o NWN è chairo che giocheranno in modo poco "ruoloso"... e da qui si arriva alla creazione della 4ed che sembra un sistema per riporater NWN sulla carta... è un drago che si morde la code...
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Beh è una cosa che si è sempre vista... giocatori che chiedono come rendere più potente il loro guerriero-mago-chierico-druido-barbaro-chediavolosoio, giocatori che scartano l'idea di giocare una razza o classe (tipo il bardo) perchè non è ababstanza potente, giocatori che sommano "1d10 da dio" e cose così... Ed una cosa che, almeno per me, è sempre stata evidente è che quelli che si comportano così sono in genere "giovani" (intendo tra i 14 ed i 20 anni a spanne)... Quindi direi che SI E' COLPA DEI GIOCATORI o meglio che è colpa del modo di alcune persone di intendere il gioco "di ruolo"... se loro si divertono così... magari crescendo troveranno più divertente interpretare un personaggio normale con pregi e difetti invece di avere tra le mani la scheda delal controparte fantasy della corazzata yamato! Mas il punto è... finchè si divertono e non mi costringono a giocvare in un modo che non mi va... che male c'è?
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Non ci sono i bikini... Ma quello a destra pare sia una donna... pare
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più che altro... con tutte le figate che ci sono in STARSHIPS OF THE GALAXY è un peccato perdersi l'occasioen di metetrle in pratica...
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Ma stai vendendo sul serio il pane sul forum (e quindi ti mando la neuro) o è una bufala e quindi ti manda Aerys a svuotarti la dispensa?
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Un momento di pazienza.... sono riuscito a "fare i punti" solo ieri pomeriggio..
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comic Fate/stay night
Kursk ha risposto alla discussione di Zell The Phoenix in Libri, fumetti e animazione
Io l'ho preso.. ma devo ancroa leggerlo... una volta che avrò letto magai ti saprò dire qualcosa di più -
GIORNO 112: DI NUOVO NELL’ARENA. È ancora stanco e dolorante dopo lo scontro col tozzo e violento rettiloide, ma Paul sa che non ha altra scelta se non apprestarsi ad un nuovo duello: due ore di pausa sono poche ma dovrà farsele bastare. Giunge il momento del secondo scontro. Cigolando l’ascensore solleva il nostro eroe al livello dell’arena. Paul si guarda in giro: nell’altro ascensore non riesce a distinguere chi sarà il suo avversario, anche perché è distratto dalla presenza di uno strano personaggio che levita (a circa 50 metri d’altezza) sopra l’uscita dell’altro ascensore. Finalmente il suo avversario esce allo scoperto: si tratta di un Kel-Dor, la maschera fissata al volto che gli permette di sopravvivere in una atmosfera normale non lascia dubbi. A prima vista è disarmato: “Che sia un esperto di arti marziali?” si chiede il nostro eroe. È proprio così. Ed il rispettoso inchino rivolto al “levitante” identifica questo ultimo come il suo maestro. “Che stranezza!” Paul si prepara, in attesa della mossa dell’avversario. L’avversario non si fa attendere un paio di rapidi balzi di lato prima da una parte e poi dall’altra e svanisce. Svanisce nel nulla! Paul non lo vede e non lo sente; non gli resta che ricorrere alla forza. Niente da fare! Il suo avversario è scomparso e Paul non sa cosa fare. Decide di avanzare lentamente ed in guardia verso il centro dell’arena… non riesce a fare che pochi passi. Il Kel-Dor riappare davanti a lui come un fantasma e come se niente fosse e lo colpisce con un violentissimo colpo dato col palmo della mano: un colpo che avrebbe tramortito una persona normale, ma non il nostro jedi che, anzi, ha il sangue freddo di reagire proprio facendo uso della forza sua alleata ricorrendo ai suoi trucchi mentali. Dapprima tenta di spaventare il suo avversario; Paul ottiene un mezzo successo lasciandolo in uno strano stato di trance. Poi prova a convincerlo alla resa… il secondo tentativo di fare breccia nella disciplinata mente del combattente kel-dor scatena in lui una strana reazione violenta: con uno sforzo sovrumano si sdoppia ed attacca contemporaneamente dai due fianchi lo smarrito Paul. L’attacco va a segno ma è troppo debole: Paul è ancora in piedi. La furia svanisce ed il kel-dor sanguinante e stremato cade a terra privo di sensi. La vittoria è per l’umano, ancora sorpreso dallo strano combattimento. In breve lo strano alieno si rialza in piedi barcollante e, senza nemmeno sollevare lo sguardo da terra, si dirige verso il suo "angolo”. Il levitante atterra sopra la torre che sostiene l’ascensore, estrae una lunga lancia lucente e la scaglia contro il suo allievo, urlando una singola parola, uccidendolo sul colpo. Paul non sa cosa volesse dire di preciso, ma l’idea che si è fatto è che avesse il senso di INDEGNO! L’ascensore lo riporta al suo spogliatoio con una vittoria in più e con la sensazione che ci sia un altro utilizzatore della forza nascosto tra i partecipanti a queste strane lotte. Passano altre due ore tra medicamenti ricevuti, pensieri contraddittori su come stanno andando le cose e preoccupazione per gli eventi futuri. È ora del terzo ed ultimo scontro. L’ascensore sale, cigolando come sempre. Il cancello dell’arena si apre e questa volta Paul non deve sforzarsi per capire chi sia il suo avversario: una lama di luce bianca illumina parzialmente un umanoide ricoperto di una strana armatura (un elaborato elmo ne cela le fattezze). Un breve istante di concentrazione per averne la conferma: è un utilizzatore della forza. Lo scontro ha inizio immediatamente. Paul esordisce coi soliti trucchi mentali ma contro questo disciplinato jedi (che jedi non è – NdSM: si tratta di un Jenserai Defender) non hanno effetto si passa allo scontro tra spade laser ma qui viene fuori la notevole esperienza di combattimento dell’altro a dispetto dei talenti mentali di Paul. In breve, dopo pochi colpi scambiati, dopo uno stritolamento con la forza tentato da Paul e dopo un colpo di pura forza messo a segno dell’essere in armatura, il combattimento ha termine: l’umano è a terra svenuto; Paul ha perso. Quando riprende i sensi si trova di nuovo negli spogliatoi: è stato medicato in modo da salvargli la vita, ma è debole ed è ancora frastornato. Si guarda intorno e vede l’ormai solito medico assieme a Stella Impazzita e Nebbioso: sorridono. “Alzati forza!” intima la donna rodian, “Jak-Thal è ansioso di vederti!”. Paul tenta di replicare che ci deve essere uno sbaglio, in fondo ha perso; la rodian, per contro, gli spiega che i jedi sono rari e per questo anche un nobile potente come Jak-Thal è curioso di poter scambiare quattro chiacchiere con uno di essi: "...quindi sii educato, asseconda il nobile Jak-Thal nelle sue richieste, e soprattutto non fare mosse azzardate; ne va della vita di tutti e tre!" Mentre si dirige verso la terrazza dove il nobile rodian lo attende Paul riprende lucidità e finalmente realizza una cosa: la sua spada laser (NdSM: la psada laser che fu del suo maestro morto per salvargli la vita, unico ricordo tangibile del maestro in questione) è sparita. Facendosi coraggio non dice niente e spera di poter scoprire qualcosa proprio dal vecchio e nobile Jak-Thal. L’incontro è piuttosto formale: Jak-Thal è un vecchio (e non lo nasconde) seduto su una specie di trono, al suo fianco, sulla destra, un giovane rodian (uno dei figli del nobile secondo Stella Impazzita) e sulla sinistra lo strano guerriero "jedi che jedi non è" che ha vinto il torneo appena conclusosi. Paul ha il buon senso di mantenere un “profilo basso” assecondando il senso di superiorità manifestato dal nobile rodian; così facendo riesce ad intavolare un dialogo proficuo ed a venire a conoscenza di molti più dettagli rispetto a quello che si sarebbe aspettato sulle fantomatiche Lune Gemelle di Rodia “Si trattava delle due lune più vicine al pianeta… Erano molto simili ed orbitavano lungo la stessa orbita ma in posizione diametralmente opposta rispetto al pianeta… oltre un secolo fa qualcosa, nemmeno io so cosa, le ha fatte uscire dall’orbita e le ha allontanate per sempre dal pianeta… ora vagano nello spazio… nessuno sa di preciso dove siano o anche se semplicemente esistano ancora… questa è la verità sulle lune gemelle di Rodia! Qualsiasi altra cosa tu possa sentire a riguardo è una bugia o nel migliore dei casi un’esagerazione.” Il colloquio dura oltre un’ora durante la quale Jak-Thal si informa lungamente sull’identità di Paul e sul cosa voglia dire essere un jedi; il rodian arriva persino ad offrire all’umano un lavoro come sua guardia del corpo, da svolgere assieme al misterioso guerriero in armatura. Paul cortesemente rifiuta, spiegando al vecchio che lo scopo della sua vita è quello di crescere come jedi, come aveva promesso al suo vecchio maestro tanti anni prima. Per tutta risposta Jak-Thal indica a Paul il luogo ove potrebbe risiedere un vecchio jedi suo amico: il rodian lo ha tenuto nascosto per qualche tempo dall’impero, ma poi il jedi (un umano) ha voluto a tutti i costi andarsene per evitare brutte sorprese all’amico rodian così disponibile nell’offrirgli riparo. La rotta presa dal vecchio jedi era quella verso Spoiler: NdSM: dato che questa destinazione la conosce solo Phate (il padrtone di Paul), non me la sento di renderla pubblica: non vorrei "rovinare" il resrto della storia al gruppo! . Dopo aver parlato col nobile Paul ha anche l’occasione di scambiare poche parole col guerriero in armatura; l’elmo è fatto in modo da alterare in modo metallico la voce di chi lo indossa ed il nostro eroe fatica addirittura a stabilire se il suo interlocutore sia maschio o femmina (NdSM: Paul non ha ancora nessuna idea di quale sia la sua razza!); il colloquio è freddo: l’essere in armatura tratta Paul con la stessa freddezza e superiorità con cui un uomo adulto tratterebbe un bambino impertinente. Alla fine una cosa è chiara la spada del nostro eroe ora brilla tra le mani dello strano jedi in armatura; dopo poche parola a riguardo quest’ultimo lancia a paul un’altra spada (quella bianca usata contro di lui nello scontro) commentando “…e se rivuoi la spada che fu del tuo maestro, sai dove trovarmi!”. Tuttavia anche questo colloquio è tutt’altro che inutile; rispondendo alle domande di uno stranamente curioso Paul, il "jedi che jedi non è" in armatura indica al nostro eroe un lontano pianeta (chiamato Jessen): qui in un monastero insegnano a seguire le vie della forza in modo “nuovo”; qui è dove lo strano jedi in armatura ha imparato. Finiti i colloqui Paul se ne va con Stella Impazzita e Nebbioso e con una nuova spada laser (bianca) indeciso su quale delle due piste seguire: cercare un monastero perduto (dove Paul potrebbe perdere la vita nel solo tentativo di raggiungerlo) o seguire le diafane orme di un maestro jedi forse ancora in vita? La decisione è presto presa: i due rodian che lo accompagnano sono diretti, per seguire i loro affari personali, proprio verso la presunta dimora del maestro jedi: Paul non può far altro che aggregarsi al loro viaggio. La partenza è fissata per l’indomani. GIORNO 113: UN NUOVO VIAGGIO. È così ora di una nuova partenza per Paul. Lascerò Rodia assieme ai due “amici” (oltretutto la nave è la loro) che ha incontrato qui per partire alla ricerca di un maestro jedi scomparso. NdSM: ci vogliono ben 18 giorni di viaggio per arrivare a destinazione (magie dell’hyperdrive)! Il viaggio è lungo ed il nostro eroe ha tempo sia di guarire completamente dalle ferite, sia di chiacchierare coi suoi due compagni (in particolare con Stella Impazzita), sia di scoprire che altro non sono se non contrabbandieri. GIORNO 112 – 118: L’INQUISITORE TARKIN. Veniamo ora agli altri. Sono appena ri-attraccati alla stazione spaziale dopo aver chiarito lo spiacevole equivoco con l’inquisitore. È ora di riscuotere i propri crediti e di pensare a rimettere in sesto la navetta. L’incontro con gli ithorian proprietari della fabbrica “disinfestata” è proficuo. È Geego-Gin a gestire le trattative ma gli ithorian sono dei clienti “facili” e ben presto ci si accorda su un cospicuo risarcimento pari a 25000 crediti (i 10000 pattuiti più altri 15000 per le indagini svolte ed i dati “extra” recuperati dai computer dei mandanti). L’incontro va così bene che gli ithorian si informano anche sulla disponibilità dei nostri eroi per un nuovo lavoro di tipo del tutto diverso: un semplice trasporto e scorta; visto l’interesse dimostrato dal twi’lek e dallo wookie, viene stabilito un nuovo incontro di lì a pochi giorni (NdSM: tanto con la nave ridotta in quelle pessime condizioni dove volete che vadano i nostri eroi?!). Così i giorni passano tra le riparazioni alla nave, la ricerca di equipaggiamenti e gli incontri romantici di Highbecca con la cameriere dal famoso locale di cucina wookie “La Tana Pelosa”. Durante il secondo giorno di sosta alla stazione spaziale, ai terminali da cacciatori di taglie dei nostri eroi arriva una segnalazione: Una nuova opportunità di guadagno. anche se sorgono leciti dubbi sul perchè di una tagli atanto generosa per un criminale "da poco" e poco pericoloso come questo sembra essere; tali dubbi vengonmo tuttavia liquidati garzie alle spiegazioni forntite da Jere Mee Kohlson sulle abitudini degli Hutt: "... è normale che offrano tanti soldi; per loro è più importante dimostrare di aver ricatturato un uomo che gli è sfuggito piuttosto che questi pochi spiccioli! Eh già... per loro 12000 crediti non sono nient'altro che spiccioli!" Qualche giorno dopo, invece, è il solo Geego-Gin ad avere una sorpresa: l’inquisitore Tarkin lo invita a bere qualcosa ed a fare quattro chiacchiere “tra amici”, dopo averlo incontrato “casualmente” per strada. Le chiacchiere sono, al principio, abbastanza amichevoli, ma ben presto risultano sconcertanti per il twi’lek. L’inquisitore, infatti, dopo essersi fatto raccontare tutto il possibile sul passato del nostro eroe ed averlo ascoltati con grande interesse, gli rivela alcuni dettagli che per il twi'lek erano oscuri: per prima cosa gli rivela che suo padre era uno jedi (una bella foto di un twi’lek che impugna una spada laser fa la sua comparsa davanti agli occhi di Geego-Gin - il nostro eroe non è molto convinto e rifiuta categoricamente l'idea; ma ormai il duibbio ha messo radici), ed è per questo che era stato “tradito ed ucciso” mentre era in missione su Kashyyyk per conto del vecchio governo della repubblica; quindi aggiunge che il nostro eroe ha ancora una famiglia su Ryloth: una madre e tre sorelle (l’inquisitore fornisce anche ora una foto come prova - e questa volta Geego-Gin sembra molto più colpito). Il twi’lek, come detto, non sembra del tutto convinto; continua a negare le notizie appena ricevute ma è chiaro che lo hanno segnato; anzi si può dire che sia senza dubbio sotto shock. A questo punto l’inquisitore cala la mannaia: “…inoltre, stando alle nostre ultime indagini, anche un uomo che viaggiava con voi risulta essere un jedi!” e qui è una bella foto di Paul a finire tra le mani del twi’lek ancora sconvolto. La foto di per se non prova nulla ma le reazioni di Geego-Gin vengono valutate attentamente dall’inquisitore che aggiunge: ”Domani dirameremo una segnalazione di taglia ufficiale. Per ora te la lascio, ci tenevo che tu l’avessi in anteprima!” Detto questo l'inquisitore Tarkin si alza dal tavolo, saluta velocemnte il twi'lek e se ne va (pagando da bere), soddisfatto di aver messo in crisi il nostro eroe. Geego-Gin è sconvolto. L’unica cosa che riesce a fare è bere. Così continua… fino a ridursi ad uno straccio. Riesce a malapena a trascinarsi alla navetta ed a chiudersi nella sua cabina; non prima di aver lanciato uno stentato “Il nostro amico jedi ci ha messo nei casini di nuovo!” verso i suoi compagni. Il giorno dopo arriva la conferma e la taglia diventa ufficiale. Nessuno però ne parla. Ed il gruppo decide di non darle peso… almeno per il momento. Arriva in compenso il famoso nuovo incontro con gli ithorian. La nuova missione sarebbe trasportare una parte di un grosso carico e, nel frattempo, scortare la nave da trasporto del capitano Barnaba (un umano con un braccio cibernetico) che trasporta la parte più consistente. Il premio sarebbe di 10000 crediti. La destinazione un piccolo pianeta chiamato Maetin che si trova vicino a Coruscant. I destinatari della spedizioni sono altri ithorian che sono anche incaricati del pagamento. Dopo la consegna ed il pagamento i servizi dei nostri eroi non saranno più richiesti. Dato che la taglia sul jawas è a Coruscant, i nostri eroi accettano l’incarico. GIORNO 118 – 122: SPEDIZIONI. La partenza è fissata e le due navi decollano come da programma. Dopo qualche semplice manovra per sincronizzare il viaggio, si entra in hyperdrive e tutto sarà tranquillo fino a destinazione. Il viaggio è stranamente breve: quattro soli giorni. Quattro giorni durante i quali i nostri eroi (ancora accompagnati da Nova) non perdono l’occasione di discutere in pace dei nuovi sviluppi che coinvolgono il loro vecchio compagno. Geego-Gin non fa nessun accenno alle notizie sulla sua famiglia che ha ricevuto; è più taciturno, silenzioso e scontroso del solito, ma nessuno ha l’ardire di chiedere spiegazioni (nemmeno papà-wookie). GIORNO 122: PACCO A SORPRESA. Finalmente Maetin è in vista. In breve i destinatari si fanno trovare ed inviano ai nostri eroi le coordinate per l’atterraggio per la consegna di quanto pattuito. La voce alla radio suona stranamente famigliare ai nostri eroi, ma nessuno la riconosce. Solo una volta a terra arriva la sorpresa: davanti a loro non ci sono ithorians ma ribelli guidati dal solito generale Tarth. Il generale fa fatica a trattenere i nostri eroi ma, se non altro per il tempo necessario a scaricare le merci dalla loro nave, riesce a convincerli a fare quattro chiacchiere con lui. L’atmosfera è tesa, dopotutto li ha abbandonati nei guai su una stazione spaziale imperiale dopo un attentato, ma i 10000 credi ti pattuiti aiutano la distensione. Il generale non perde tempo: “Avrei un lavoro per voi. Una operazione di ricerca ed eventualmente recupero. In premio ci sarebbero molti soldi.” “E vorrei ben vedere… visto come si è conclusa l’ultima operazione di recupero a cui ci ha destinati!” commenta sarcastico Geego-Gin. “Già… ma questa volta è diverso. Non dovrebbero esserci grandi rischi abbiamo avuto notizia del ritrovamento di un relitto di nave spaziale “Venator Class Corvette” su un pianeta boscoso chiamato Sal’aaha… il vostro compito sarebbe quello di andare lì e controllare se le informazioni che abbiamo ricevuto sono vere ed eventualmente qual è lo stato della nave… dopotutto è abbandonata là da quasi 30 anni… riportateci queste notizie ed avrete 25000 crediti.” Propone il generale. “Troppo poco… ma possiamo accordarci… noi facciamo le indagini e voi installate un bacta tank pieno e funzionante sulla nostra navetta…e se la nave fosse recuperabile? Ci spetterebbe un premio vero?” rilancia il twi’lek. “Un bacta tank eh? Affare fatto; lo smonteremo dalla mia nave per rimontarlo sulal vostra... questo è l'unico modo in cui potremmo fornirvene uno! Comunque, se la nave sarà recuperabile e se riuscirete a portarla alla base che vi indicherò, avrete un grosso premio cinque milioni di crediti!” Di fronte a questa cifra i nostri eroi non hanno dubbi: “Affare fatto!”.
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Non vorrei essere negativo ma.... quello che vuoi non è per niente chiaro. Sebbene sembri che tu abbia già una idea precisa in testa, non riesco a capirla da come l'hai descritta. e se si tratta di cominciare con una "tabellina word" perchè non te la fai? Non vouole essere un attacco ma se si parte con un lavoro già abbozzato poi si fa prima sia a capire di cosa si tratti sia a migliorarne l'estetica. Dai un'occhiaa questa: http://www.dragonslair.it/index.php?categoryid=7&p13_sectionid=25&p13_fileid=99 che magari ti torna comoda.
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Non è detto che il maestro debba essere il loro MAESTRO vero e proprio.. basta che si accorga delle loro potenzialità.... e cher li guidi un minimo.... tutto qui...
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Ma sono scemi? Lo so già che tra due settimane ci sarà lòa foto di Phate accanto alla loro!
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Dunque.... un compare spacemaster... (o dovrei dire space-hamster? ) Cominciamo con i commenti seri: 1) non vietare ai PG di fare i jedi... sarebbe una pretesa troppo grande, magari convincili a non farne 2 su 3 ma uno potrebbero anche gestirlo. 2) Meglio la seconda ipotesi (partono come prigionieri). Si tratta di un inizio classico, ma niente di meglio per mettere insieme tre sconosciuti. Non ho capito se sono tenuti prigionieri sui un pianeta o dentro un'astronave; io opterei per la seconda ipotesi. Puoi sempre fare in modo che grazie ad un traditore dei Sith vengano liberati ed equipaggiati quel tanto che basta per prendere il comando della nave. sulla quale potrebbe eanche essere tenuto prigioniero un vecchio jedi che li possa guidare ad una base sicura della repubblica e che possa magari fungere da pre-maestro per coloro che volessero diventare jedi... che te ne pare? Comunque per qualsiasi cosa... chiedi pure! PS: @ Silver.... lascia... stare... i... miei... puntini|!