Non sono i giocatori di ruolo a dire questo.
Giocare di ruolo spesso aiuta ad avere una mente aperta a molte possibilità, dopotutto giocare di ruolo ti mette di fronte a scrupolose analisi psicologiche, studiare la mente di vari esseri (seppur immaginari) aiuta molto in questo senso.
Detto questo, in realtà non è nella narrativa che esistono generi differenti di vampiro, è nella tradizione popolare da cui derivano che esistono specie differenti di creature classificate sommariamente sotto il capitolo "vampiri".
Esistono qualcosa come 140 tipi diversi di vampiri nelle tradizioni popolari di tutto il mondo e non sono certo tutti dei succhiasangue: esistono (si fa per dire) vampiri olandesi (mi pare di ricordare... prendete con le pinze i luoghi che cito, sto andando a memoria) che mangiano esclusivamente pesce. Vampiri classificati come tali solo perchè nella tradizione africana, alcune persone si risvegliavano dalla morte e sviluppavano un forte legame con le creature notturne.
Certo, esistono (si fa sempre per dire) vampiri "cattivi": si va dal classico succhiasangue, ai malvagi un pò più sinistri, che entrano nei sogni delle donzelle per poi stuprarle e nutrirsi della paura prodotta.
Mi pare che lo abbia sottolineato in qualche intervista...
Detto questo, il classicismo non esiste per i giovini. I fondamenti di tante cose non sono materia interessante, è il risultato che conta.
Sbattersi per capire cosa c'è dietro a un certo argomento o a una certa storia non è un'attività contemplata nei cervelletti ristretti dei teenager di oggi.
(badate bene, ve lo dice un teenager... certo, un teen estremamente differente dalla marmaglia che passeggia per le strade, ma pur sempre un teen)