Capita alcuni giorni, come oggi, di tornare a casa.
Capita di aver passato alcune ore in compagnia di buon cibo e di ottimi commensali.
Poi torni a casa, parcheggi e ti guardi in giro.
Vedi le stesse cose, eppure qualcosa non va.
Il giardino ha gli stessi alberi, c'è sempre l'uggiolio del cane ad accoglierti ed un paio di gatti a chiedere qualcosa da sgranocchiare.
Il garage dove parcheggi è la stessa confusione di sempre, libri e cianfrusaglie sparsi dal pavimento al soffitto.
Le pareti di casa hanno lo stesso colore, il mobile dove appoggi le chiavi non è cambiato, appendi il cappotto all'armadio che da sempre ti porge i vestiti.
Il letto è lo stesso, la scrivania la solita, ogni superficie orizzontale o vicina ad esserlo è carica di lettere, giornali, libri, oltre alle varie cianfrusaglie di cui non ci si riesce mai a liberare.
Eppure qualcosa non va.
Ti siedi e provi ad ascoltare. I vicini sembrano litigare come al solito, qualcuno guarda la televisione all'usuale volume esagerato.
La tua stanza ha il suo solito odore, un mix di biancheria fresca, carta e deodorante.
Il copriletto è liscio come lo era la prima volta, un paio di decine di anni fa o giù di lì.
Poi arrivi a capire cos'era quella strana sensazione. Niente intorno è cambiato.
Quello che è cambiato sei tu.