Non è una questione di confusione, è questione di dimostrare che le due forme di accesso agli incantesimi sono diverse fin dall'origine.
E il fatto che sono diverse potrebbe giustificare l'applicazione di una regola ad uno e non all'altro.
Ma li sceglie e li prepara in modo completamente diverso. L'approccio alla magia è assolutamente diverso.
Non è chiaro, secondo me, il fatto che non se ne possa liberare. E, cmq, se prendessimo alla lettera il testo quotato da Dusdan (compreso il "buco" di regole che lui ha segnalato), sarebbe giustificato che il mago possa e il chierico no, proprio perchè usano due sistemi completamente diversi.
E' appunto quella che stiamo ricercando.
Non suffrago la tua tesi proprio perchè in base al testo quotato da Dusdan prescinde dal momento di studiare (nonostante sia eccessivamente sintetico).
E poi che legame c'è tra il metodo e un aspetto peculiare come l'abbandono di un incantesimo? Solo quello che vuoi leggerci tu...
Non essendo Elayne non posso rispondere al suo posto. Ma temo che ormai non sia molto interessato a proseguire con la discussione, dato che ogni suo possibile punto di vista viene abbattuto senza ricercare un minimo di dialogo.