Dopo il post sull'iPhone e su alcuni problemini di prezzo (oltre che di contenuti del prodotto, che è sempre meno killerapp di quanto sembrasse tempo fa), è arrivato il momento anche per altri di provare a entrare nelle nostre tasche.
Ma in questo caso fa notizia il nome dietro alle nuove manovre: Google.
- quest'immagine è probabilmente un fake, ma mi piaceva... -
Pare infatti che manchi poco al lancio del GooglePhone o GPhone. I rumors si sprecano, ma sono riuscito a trovare queste informazioni (tutte da verificare): sarà incentrato sul Wireless (e si troverà a fare a pugni, tra gli altri, con il Blackberry), potrebbe essere semplicemente un rebrand di qualche prodotto esistente o in uscita, l'obiettivo è più vicino al laptop di Negroponte che all'iPhone (dovrebbe dunque costare poco ma vivere di contenuti pubblicitari), dovrebbe contenere tutte le Google Application, dovrebbe essere basato su Linux, dovrebbe avere un GPS legato a GoogleMaps, dovrebbe integrare un VoIP basato su Google Talk, dovrebbe, dovrebbe dovrebbe...
Stareamo a vedere... ... ma per quelli che affermano che sia tutta una bufala, bisognerebbe riflette sul fatto che c'è già una voce su Wikipedia... (http://en.wikipedia.org/wiki/GPhone).
Siamo continuamente bombardati da notizie sul caro-greggio.
Al momento siamo oltre i 90 dollari al barile sui derivati, e ci si attende che i prezzi continuino a non scendere almeno fino alla prossima riunione dell'OPEC (metà novembre).
Sono convinto che la componente speculativa sia notevole, soprattutto quella legata al valore del dollaro, ma non cambia il discorso pragmatico legato alla cosa: comunque le cose evolvano, evolveranno più o meno velocemente verso il peggio.
Quello su cui volevo riflettere è una linea che unisce i seguenti puntini:
- nel 2001 eravamo a circa 20-25 dollari al barile (vado a memoria);
- in un anno (2007) il petrolio è aumentato di circa il 35-40% (e se non fosse che anche il dollaro è aumentato, sarebbero state sprangate sui denti per tutti quelli che usano molto l'auto);
- se prendiamo il prezzo del petrolio ai tempi delle crisi petrolifere degli anni '70 e lo aggiustiamo per l'inflazione, otteniamo un intorno di 70-80 dollari al barile...
Come dicevo nel titolo, tutti i presupposti ci sono per tornare alle bici di domenica...
Mi sono sempre chiesto quanto tempo ci sarebbe voluto, e perchè non si è spinto di più in questa direzione. Le basi tecnologiche ci sono, le potenzialità dello strumento vastissime... eppure...
Vado con ordine.
Una nota compagnia di assicurazioni italiana ha recentemente proposto in prova un congegno, grande più o meno come un libro, che si installa sulle auto e permette, attraverso il satellite, di registrare informazioni sulla posizione del veicolo in ogni momento. Non solo: oltre a data, luogo e ora è in grado di registrare se avviene un urto e le velocità prima e dopo di questo.
Quali le potenzialità? Eccone alcune:
- risparmio del 20% sulla polizza RC: i dati servono alla compagnia per calibrare meglio la propria conoscenza del guidatore;
- risparmio del 50% sulle polizze Furto/Incendio, dato che è possibile conoscere in ogni momento la posizione del veicolo in caso i soliti ignoti entrino in azione;
- ovviamente, nessun costo aggiuntivo (perchè è anche interesse della compagnia).
Veniamo ora alle vere figate:
- il dispositivo riconosce gli incidenti che coinvolgono la vettura, e automaticamente chiama il cellulare del guidatore: se nessuno risponde, attiva i soccorsi indicando il luogo dell'incidente; ottimo in caso di perdita di conoscenza;
- il dispositivo registra le informazioni in caso di urto:
- il dispositivo ha già risparmiato multe ad alcuni utilizzatori: un tizio che ha ricevuto multe ha potuto dimostrare che all'ora e nel giorno della contravvenzione la sua auto era altrove;
- stesso discorso per i limiti di velocità: si può dimostrare la velocità a cui andava il veicolo dove e quando è stata elevata una contravvenzione;
- calci nel sedere ai soliti furbetti, che fingono danni da catastrofe spaziale per una spintarella allo stop: è già successo che un tamponatore ha potuto dimostrare l'esorbitanza delle richieste di risarcimento del tamponato perchè la velocità registrata al momento dell'urto non era idonea a provocare gravi danni a cose o persone.
Paura per la privacy? I dati sono registrati da una centrale ma è possibile solo per il cliente richiederli, non per altri soggetti.
Mi chiedo cosa aspettino tutte le compagnie ad adottare sistemi simili, oppure cosa si aspetti a rendere un sistema come questo obbligatorio (lo si è fatto per altri sistemi di sicurezza, non vedo cosa osterebbe).
Mi vengono in mente altri utilizzi al momento non sviluppati:
- possibilità di multare chi va a velocità curvatura in zone con limiti di velocità molto bassi (200 in autostrada, 90 in centro abitato, eccetera);
- possibilità di multare i non autorizzati che entrano in zone a traffico limitato;
- possibilità di avere finalmente delle polizze che si attivano solo ed esclusivamente quando si usa l'auto, con notevoli risparmi per chi la usa poco (e incentivo ad usare i mezzi pubblici, ad esempio).
Che ne dite? Ve ne fareste installare uno?
A dire la verità io sto meditando di cambiare compagnia, al momento...
Arriva, prima del previsto, anche per noi europei...
Nel Regno Unito da inizio novembre, anche se ancora non si sa quando in Italia, sbarca l'iPhone.
Dopo le pericolose sbandate sui prezzi (con la polemica della riduzione di 200 dollari in un paio di mesi, con chi l'ha acquistato subito furibondo, con la Apple che offre un buono acquisto, e questi che si incazzano ancora di più), dopo le svirgolate sulla sicurezza (con gli smanettoni che l'hanno smontato pezzo per pezzo, bit per bit, per farci stare sopra qualsiasi operatore e non solo quelli con l'esclusiva), il modello da 8 Gb arriva in UK a circa 390 euro.
Anche qui si rischia la sbandata. Negli USA il prezzo è di 399 dollari. Ora, se tanto mi da tanto, il cambio euro dollaro non è un'opinione, ma un dato di fatto: al cambio di oggi sono 285 euro. Eccheccacchio... ho le palle piene del cambio schifoso che applicano ai prodotti oltreoceano: 1€=1$, nella migliore delle ipotesi... o anche meno, se guardiamo ai prezzi di Uinzozz... che schifo.
A questo si aggiunge che pare arrivi pure in Francia, a fine Novembre, a 300 euro. Perchè questi prezzi ballerini? Mah...
Ma non venga in mente a qualcuno che mettere un banner (anche se carino) sul proprio blog e scrivere quattro righe possa mettere pace alla propria coscienza...
Soprattutto perchè, personalmente, mi pare ridicolo l'obiettivo "sensibilizzare". Qua siamo tutti sensibili se per andare al mare dobbiamo schivare le macchie di petrolio, se il picnic lo facciamo in una montagna di rifiuti o se tirare una boccata d'aria in centro città accorcia la vita di qualche ora...
Ma poi via a gettare carte dal marciapiede, a comprarci il 2000 turbo sgasando perchè "fa figo", a usarlo per fare 1 km di strada, a tenere 15 gradi d'estate e 30 d'inverno in casa, e chi più ne ha più ne metta.
Qui non si tratta di fare a gara a chi scrive la frase più bella, ma di FARE. Nel piccolo come nel grande.
Volevo, come non fosse mai stato fatto, richiamare l'attenzione su queste semplici righe:
Amendment 2 - Right to Bear Arms. Ratified 12/15/1791.
A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed.
Una frase che, inclusa nella Costituzione americana, ha avuto parecchie conseguenze dal 1791, ma che oggi ha portato anche a questo:
Oltre alla notizia della scomparsa di Abe, ho letto per caso oggi una notizia che risale almeno a metà settembre (non sono riuscito a risalire alla data esatta).
E' morto Indiana Jones.
Prima che andiate a prendere una corda per farvi del male: sto parlando del vero Indiana Jones, al secolo Gene Savoy.
Forse non tutti sanno che (io non lo sapevo) è stata la vita di quest'uomo a dare ispirazione a Lucas e a Spielberg per il celebre personaggio interpretato poi da Harrison Ford. Ironia del destino, è proprio degli stessi giorni l'annuncio del previsto capitolo 4 della saga cinematografica, con un ormai attempato Ford alle prese con Atlantide e i teschi di cristallo.
Un infarto si porta via una leggenda, a 80 anni e dopo 50 anni passati a fare l'archeologo e l'avventurriero. Ha scoperto oltre 40 città precolombiane, tra cui una ha riscritto i libri di storia in quanto legata ad una civiltà che si credeva mai esistita (oltre ad essere la più grande metropoli antica mai ritrovata, con oltre 20.000 edifici).
Due soli rimpianti nella sua carriera: non aver scoperto l'Eldorado e non aver trovato la fonte dell'eterna giovinezza, che da sempre hanno animato le sue ricerche.
Ai limiti della follia avventurosa, ha fatto qualche migliaio di chilometri in zattera (di canne) per dimostrare che Inca e Aztechi avrebbero potuto avere contatti commerciali e cambiare anche quel pezzettino di storia.
Di lui, oltre a Indiana Jones, alle scoperte sensazionali e al ricordo, rimangono una dozzina libri in cui racconta (alcuni dicono esagerando) le sue avventure.
Oggi che è il mio compleanno sono rimasto folgorato da diversi annunci alla radio a proposito dell'omeopatia (tre in 35 chilometri di strada!).
Una nota casa farmaceutica sostiene che la propria produzione abbia effetti straordinari (o straordinEri) su diversi disturbi (disturbetti, per carità: i dentini dei bambini, qualche dolorino...).
Ora, non è possibile che nel 2007 qualcuno riesca a pagare acqua e (nelle migliore delle ipotesi) altra acqua sperando che abbia non si sa quale effetto miracoloso.
Dunque... in cosa consiste l'omeopatia (dal greco, "sofferenza simile")?
Verso la fine del XVIII secolo un certo Hahnemann propone la seguente cosa:
E qui nasce il primo problema: oltre un certo grado di diluizione la chimica - che è una scienza - prova che nella boccetta non ci può essere più nemmeno una molecola della sostanza originariamente inserita. Quindi il potere dell'omeopatia viene lasciato alla capacità dell'acqua di "ricordare" la sostanza con cui è entrata in contatto e curare attraverso quella. Ridateci Sai Baba.
Non solo. Gli stessi sostenitori del metodo omeopatico si sono guardati bene dal tentare di dare una prova scientifica della validità dei loro prodotti, tant'è che recentemente un famoso articolo ha dato un'altra mazzata scientifica sulla capacità di questa forma moderna di stregoneria di fare anche solo un po' meglio del placebo. Trovate l'articolo su The Lancet, che ribadisce che sono 150 anni che emergono solo risultati CONTRO...
Nel nostro piccolo (Italia), si è pronunciata anche l'omeopatia. Un mito italiano (Piero Angela) si è trovato a doversi difendere da una verità che ha affermato (in pratica, "attenti: è una baggianata") di fronte all'associazione italiana degli stregoni della materia. Il tribunale ha così sentenziato: "l'omeopatia non ha validità scientifica e se un programma televisivo di informazione scientifica afferma che non si tratta di una cura seria e che curarsi con essa è molto rischioso non si può, per tale motivo, condannarlo per diffamazione.".
Dove voglio arrivare? A qualcosa di molto più pratico, anche se riferito al mercato inglese (che per analogia potremmo cominciare a valutare anche per casa nostra).
A questo punto, liberi tutti di curarsi con l'acqua, ma che i prodotti omeopatici escano dai negozi in cui ci dev'essere un certo crisma (per non rubare dai farmaci veri altra credibilità) e che vengano venduti facendo sapere esattamente quello che sono...
Sono appena tornato da un viaggetto di lavoro (5 giorni) a Belgrado, con un po' di foto e un po' di pensieri in testa...
Innanzitutto comincio con la città: ci sono diverse cose carine da visitare, ma il tutto appare come sospeso in una sorta di limbo, quasi che non ci siano ancora i turisti necessari ad alimentare l'indotto di monumenti e bellezze naturalistiche.
Il Danubio e la Sava che si incrociano sotto alla fortezza hanno indubbiamente un fascino irresistibile, e infatti è il punto più bello della città.
Tutto sommato, gente cordiale e disponibile, non particolarmente attraente (almeno, per quel che ho potuto vedere delle donzelle) se paragonata alla media che è possibile incontrare in altre capitali europee.
Vengo brevemente alla parte un po' più dolente. Le ferite degli avvenimenti degli ultimi vent'anni (anche se si potrebbe benissimo dire sessanta) sono evidenti, non solo nei palazzi in centro ancora scheggiati dalle granate o frantumati dalle bombe (tutt'ora visibili), ma soprattutto nell'aria che si respira e negli sguardi della gente. Si nota che c'è una larga fetta della popolazione che non se la passa bene, e se in qualcuno vedi un profondo rancore e uno spirito di rivalsa (molto molto pericolosi), dall'altro vedi chi vuole passare con il cancellino sul passato, sugli errori di altri che ancora pesano sul presente, e fare del proprio Paese un posto nuovo, dimostrare a tutti cosa sono in grado di fare, ma soprattutto garantire un futuro decoroso ai propri figli.
E sono stato felice di notare quanto sia questo secondo spirito quello dominante, ancora diviso da retaggi del passato (in cui la CocaCola era bandita, ed ecco comparire la YugoCockta) e da invasioni prepotenti del presente (Gucci, Armani, McDonald, Vattelapesc', ...).
Rimane ancora un sapore amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere oggi di questo Paese senza alcuni errori del passato... ma la fantastoria non è uno sport utile se non per i romanzi...
Riassunto tutto in una frase, non è un posto in cui, al momento, ci si va appositamente per una visita... ma è di sicuro un posto diverso da tutti gli altri, che se vi capita di attraversare vi lascia qualcosa di nuovo...
Stranamente, dopo aver passato il sabato a sgusciare fra la folla del Friuli DOC e la domenica a guardare Heroes prima e il film dei Simpson poi, il ritorno in ufficio non è stato traumatico.
Risveglio un po' più tardi del solito (le 7-8 ore sindacali di sonno non me le toglie nessuno), qualche lavoretto a casa ancora in pigiama, e poi si parte.
Graziato dal fatto che il capo fino a domani non torna, mi godo un po' la pioggia che c'è fuori, pensando che alla fine l'estate è finita.
Ormai con le maniche corte si rabbrividisce un po'. Non sarebbe stata proprio un'idea malvagia portarsi un ombrello. Non serve aspettare 5 minuti per poter bere il caffè della macchinetta.
Praticamente, una rivoluzione rispetto agli ultimi 4-5 mesi.
Visto che ho un attimo di respiro, preparo un po' il viaggio a Belgrado, butto giù qualche idea per un paio di regali di compleanno, poi mi metto a lavorare sulla tesi...
Il titolo vuol dire tutto ma anche niente.
Semplicemente, sembra che in questo periodo, al lavoro, sia scattato il tiro al bersaglio. Molti tiratori, un unico centro possibile: il mio deretano.
Certo, ci sono tiratori buoni (che centrano al primo colpo) e cattivi (che sono li a sparare da settimane chiedendosi come riesca a sgusciare via, manco fossi un'anguilla immersa nell'olio), ma per pura questione di probabilità, ho il sedere come un puntaspilli ormai.
Non che faccia qualcosa per aiutarmi, anzi... continuo a dire "Sparate pure", e ancor di più metto in mano arco e frecce a quelli che ancora non si sono sentiti pronti a fare fuoco.
Beh... l'importante è sopravvivere fino a Natale. Poi nel 2008 sarà tutta un'altra musica: chiudo un capitolo e ne apro un altro... purtroppo, a parametro zero.