Non è l'unico modo esistente per potersi pronunciare su un tema. Leggere, come nel caso di Dusdan, e aver giocato a tutte le edizioni precedenti (oltre che ad altri sistemi), consente di farsi un'idea.
Che poi sia diversa, non vuol dire che sia sbagliata.
Non c'è nulla di male né nel trovare una edizione più piacevole rispetto ad un'altra, né a sottolinearne le pecche. D'altra parte le pecche si possono pezzare, e non notarle vuol dire rinunciare a migliorarle.
D'altra parte, qui entra a gamba tesa il gusto personale, per cui la domanda fatidica "Meglio questo o quello?" è un totale nosense.