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Capitolo Due – Un nuovo inizio a Thalindor
DM Dralium condivide, oltre alle sue preoccupazioni, anche il fatto di aver percepito diversi tipi di entità nell’area: draghi, aberrazioni, immondi, folletti e non morti paiono presenti nel raggio di dieci chilometri dal Draghiere dalle scaglie verdi. E se sui primi non vi sono dubbi, se non altro già per il solo fatto che vi sono i suoi compagni, il resto delle presenze (con l’eccezione dei folletti) sono presenze piuttosto sinistre ma che di per sé sono comunque “fisiologiche” almeno per quanto riguarda un’area così vasta. La percezione del drago verde, difatti, non può stabilire se gli immondi percepiti possano essere un esercito di gelugon o un semplice imp famiglio, né la loro direzione. Un dato vago, ma sufficiente a mettere sul chi va là i presenti. La prudenza spinge quindi il gruppo a rimanere compatto, almeno per un altro po’ e la processione di draghi e cavalieri (aspiranti e non) plana infine sopra Thalindor. Il passaggio sopra la città, per fortuna, spazza via i timori del gruppo quando diverse persone sollevano lo sguardo in aria e qualcuno addirittura solleva la mano in un educato cenno di saluto. I draghi riescono perfino a intravedere un giovanissimo esemplare di drago bianco, intento in una fitta conversazione con un mercante ambulante. Il gruppo riesce infine ad atterrare pesantemente davanti all’ingresso del grande Castello della Guardia, il punto dove trova la sua sede il Consiglio dei Guardiani. Alcune guardie del castello sollevano istintivamente le alabarde, ma non notando degli atteggiamenti immediatamente ostili, le abbassano. Uno di loro fa quindi cenno al gruppo, notando i cavalieri in sella Per favore, aspettate un attimo! prima di dirigersi all’interno del castello. Tempo cinque minuti e ad emergere dal castello vi è un anziano sulla cinquantina, dai grigi capelli radi e vestito con una lunga tunica blu Grazie dice al soldato, per poi dirigersi verso il gruppo Vedo forse davanti a me il gruppo di Draghieri che aspettavamo? domanda Il mio nome è Edwin Bluespire, segretario per il Consiglio dei Guardiani corruga la fronte osservando i presenti Ammetto che mi aspettavo vi fosse qualcuno un po’ più vissuto con voi, senza voler mancare di rispetto si affretta a dire, osservando la stazza dei draghi e il giovane Spalo, per poi riservare delle occhiate verso Zekaun e Idrifal, coloro che meglio di tutti possono non tradire la propria vera età Ma forse i miei occhi mi ingannano, ancora una volta sospira Ad ogni modo sono lieto di vedervi, vi sono annose questioni che stanno infastidendo i mercanti della zona e laddove alcuni gruppi di Guardiani sono stati respinti, forse la possanza dei draghi potrà essere in grado di sbaragliare anche pericoli come la Banda del Randello o… si interrompe, quando Gramok si lascia andare a un sonoro colpo di tosse Temo che la questione non sia così semplice commenta il mezzorco, lasciando quindi la parola ai Draghieri. X tutti
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All'ombra della frontiera
Mondravexis Ma tu pensa se devo proprio portarmi dietro io Amon penso tra me e me, sbattendo furiosamente le ali e sfruttando le correnti ascensionali più che posso per cercare di avvertire meno il peso del possente alieno. Quando infine intravedo la base della Nuova Alba, tiro un udibile sospiro di sollievo per poi atterrare pesantemente, lasciando cadere Amon a un paio di centimetri dalla superficie, prima di atterrare io stesso. A quel punto un imponente comitato d’accoglienza ci raggiunge, presieduto da quello che è un evidente graduato militare. Ho difatti appena il tempo di poter ammirare le similitudini tra la base del regno di Lusia con quella dalla quale provengo, che vengo tirato in ballo. Dato che però gran parte delle domande vengono rivolte a Gixcaririxien, mi limito a dare le informazioni essenziali Il mio nome è Mondravexis, figlio di Vossirtath, figlia di Kallionastiryne! dichiaro, sollevando il mento E sì, vengo dal distaccamento che ha sede nella Repubblica di Balto, signore. La mia missione era un’operazione di ricognizione presso il confine, dato che anche dal fronte della foresta che si trova all’interno dei territori difesi dal nostro distaccamento giungevano le medesime notizie spiego, per poi guardare Hana e risponderle Abbi pazienza, Hana, per favore. Presto potrete rifocillarvi rassicuro, per poi lasciare a Gixcaririxien il grosso delle spiegazioni.
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Capitolo Due – Un nuovo inizio a Thalindor
Capitolo Due – Un nuovo inizio a Thalindor Il fatto di avere quattro draghi in grado di volare al di sopra di quasi ogni barriera naturale esistente si è rivelato uno dei più grandi vantaggi nel viaggio in direzione di Thalindor. Nonostante ciò, e anche mantenendo un ritmo molto sostenuto e con brevissime tappe per cercare di distanziare la ormai non più sicura Orlanis, il gruppo composto dai cinque draghieri, i due apprendisti e il giovane stalliere ha impiegato otto giorni per raggiungere il confine ovest, attraversando le pianure temperate settentrionali di Solstice e giungendo infine a oltrepassare i primi rilievi del territorio montano che sancisce i confini di Thalindor. Le vette dei monti, per quanto non capaci di competere con le ciclopiche vette di Frostholm, sono in buona parte innevate e i ghiacciai non mancano alle altitudini più generose. Il resto della nazione è invece in larga parte composto da foreste fredde, tra pini, betulle olmi e querce, una materia prima che abbonda in quel territorio. Essendo proveniente da quelle zone, Gixcaririxien non ha problemi a catechizzare il gruppo sulla loro meta, l’omonima capitale della nazione. La città, la quale ospita circa cinquemila abitanti, è costruita in armonia con l'ambiente naturale circostante. Gli edifici sono realizzati con materiali locali come pietra e legno, e spesso sono decorati con dettagli intricati che richiamano la natura e la cultura della regione. Thalindor è conosciuta anche per la sua ricca storia e cultura, legate principalmente all’onore dei suoi abitanti e dei Guardiani, un ordine cavalleresco famoso per il suo valore in battaglia contro le creature più disparate. Le strade della città, circondate da una cerchia di mura in una valle posta in una zona centrale della nazione, sono teatro di mercati e trattative di mercanti che vendono oggetti artigianali unici, come armi, armature, gioielli, tessuti e sculture. I residenti sono conosciuti per essere un popolo all’inizio prudente e diffidente, ma pronto ad accogliere con calore gli amici come fossero parenti stretti, fieri delle loro tradizioni, e spesso organizzatori di feste per celebrare le occasioni speciali più disparate. A sorreggere questo centro del commercio settentrionale vi è il Consiglio dei Guardiani, un consiglio di stampo politico-militare che ha guadagnato l’approvazione del popolo a discapito dei nobili delle regioni delle quali è composta Thalindor. Il gruppo atterra presso un promontorio situato su una piccola altura, la quale si affaccia in una vista sulla città. Le persone, piccole come formiche, sono intravisibili mentre girano tra le vie e le arterie principali di Thalindor, mentre il castello, sede del potere, sorge al centro della città come punto di raccolta in caso di attacchi. Ma quel giorno non vi è alcun segnale di pericolo e la vita, in quella fredda mattina, sembra proseguire normalmente Ohiohiohi… mugola Spalo, scendendo da Gixcaririxien e massaggiandosi gli interni coscia. Per lo stalliere, purtroppo, l’inabitudine ai viaggi in arcione e senza sella si è fatto presto sentire, regalando un piccolo sorriso anche agli altri cavalieri presenti Coraggio, Spalo. Siamo quasi arrivati lo incoraggia Idrifal, con un leggero tocco della mano sulla schiena, sufficiente però a far raddrizzare il giovane a quel contatto con l’elfa S-sì! esclama, l’infatuazione per la compagna di viaggio ormai evidente anche al più cieco Dunque quella è Thalindor commenta invece Gramok, più serio e pensieroso fin dalla morte di Idat. Incrocia le braccia, avvicinandosi al ciglio del promontorio, osservando la città Non vedo draghi in cielo, ma d’altronde non ce ne sono moltissimi da queste parti. O sì? domanda rivolto a Gixcaririxien. Idrifal invece si rivolge ai presenti Come vogliamo muoverci? Avevamo intenzione di cercare subito un rifugio per l’ordine o volevate sentire prima le autorità? domanda l’elfa Io non sono riuscita a portarmi nulla dietro dall’incendio ammette Scusate se mi rivolgo così tanto a voi cinque, ma tecnicamente siete i nostri più diretti superiori in comando anche Gramok annuisce a quell’affermazione. Una catena di comando decisamente semplice. X tutti
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
Sia Adezia che Barola accolgono sollevate la decisione di riaccompagnarle a Vinhas, così come Spalo si illumina alla possibilità di seguire il gruppo Grazie! dichiara il giovane stalliere Farò in modo di non esservi d’intralcio promette. I draghi e Zekaun, sebbene non a maggioranza, decidono infine di allontanarsi più che mai da Orlanis, dirigendosi verso Thalindor, la nazione montana dalle temperature più generose rispetto alla più rigida Frostholm Sarà un viaggio lungo commenta Gramok, pur non avendo nulla da ridire sulla scelta intrapresa. Dopo aver stabilito i turni di guardia, il gruppo si riposa quindi, pronto a ripartire all’alba per iniziare quel lungo viaggio. Su suggerimento di Dralium e Xrovinsharaz, l’arrivo a Vinhas avviene in sordina. I draghi atterrano a una distanza sicurezza dalle case in vista degli incolti abitanti del villaggio di collina. E’ in quel primo frangente che Spalo decide di accompagnarle, ma solo per aiutare le due donne a poter meglio trasportare le cibarie, in quanto essendo anch’egli del luogo darebbe meno nell’occhio rispetto anche a una Idrifal o Gramok. Il piano sembra funzionare, con il giovane che riporta provviste a sufficienza per i quattro cavalieri, mentre i draghi avrebbero potuto procacciare prede più adatte alla loro mole strada facendo Adezia e Barola ci hanno regalato il cibo spiega quindi Spalo, mostrando loro una gerla con pane, formaggio, cipolle, mele, zucchine e funghi Non so se le rivedremo, ma hanno davvero apprezzato il vostro gesto commenta, pronto quindi a risalire con i compagni in direzione della loro prossima meta. A Thalindor, dunque! dichiara Gramok, preannunciando lo slancio in cielo dei quattro draghi e il loro veloce allontanamento da una Orlanis dalla quale la fuga pare la decisione migliore. Il male si è risvegliato ed essi devono riorganizzarsi.
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Tds - La Nuova Alba
Non so mica io se riesco a portarmi Amon che peserà una tonnellata
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM Il suggerimento di Dralium di atterrare e cercare riparo all’interno di una grotta viene accolta con notevole trasporto, soprattutto da parte dei civili. Ed è proprio il drago nero a trovare una formazione rocciosa ideale in quell’area spoglia che costituisce buona parte delle propaggini settentrionali di Orlanis, una terra di nessuno resa inospitale dalla frequente presenza di precipitazioni e forti raffiche di vento, una ragione che invece aveva reso ideale quel luogo all’addestramento dei Draghieri, in quanto capace di sfidare i draghi in particolare nell’apprendere le migliori tecniche di volo in situazioni difficili. Proprio questo tipo di informazioni è ciò che Tleuggheshaggar può fin da subito snocciolare, in una prima consultazione dei libri recuperati, mentre il resto della compagnia cerca di sistemarsi alla bell’è meglio all’interno dell’angusto (almeno secondo la prospettiva dei draghi) spazio in quella grotta. La notizia di non poter consumare un tardo pasto caldo abbassa un po’ il morale, ma la prudenza vige sovrana in quel frangente e tutti i non draghi non tardano ad accalcarsi vicino alla mole di Gixcaririxien, una stufa vivente per quell’occasione. Vengono quindi distribuite le ultime razioni di quel giorno, unitamente alla poca carne secca rimasta. E sebbene il pane raffermo e la frutta secca (non è rimasto altro, ormai) non siano il meglio delle mense, il gruppo trova almeno di che impegnare le mascelle prima di affrontare l’annoso problema principale: come procedere. Se lor signori sono così pazienti interviene per prima, a sorpresa, l’anziana Adezia Per me e Barola forse sarebbe più opportuno tornare a Vinhas. Noi… beh, eravamo delle serve, non penso potremmo esservi d’aiuto per qualcosa come ricostruire l’ordine dei Draghieri proferisce. Barola conviene con lei, ma nonostante ciò Spalo non commenta, meditabondo. Non è però dello stesso parere Gramok, che dalla morte di Idat si trova infine a parlare Potremmo rischiare di essere intercettati. Dovremmo lasciarle altrove, in un altro villaggio nel corso del viaggio commenta il mezzorco, lo sguardo spiritato e la mascella serrata E’ il villaggio dal quale provengono si oppone invece Idrifal E potremmo fare rifornimento lì di cibo, che ci serve al che la risposta di Gramok è semplice Abbiamo tra i più pericolosi cacciatori che esistono in natura nel gruppo. Il cibo non può essere un problema con dei draghi. Meglio procedere per le terre selvagge fino… anche lui però non aggiunge nulla. Ancora non è stato deciso un dove. Secondo il tomo trovato da Tleuggheshaggar, le condizioni meteorologiche idali per l’addestramento dei giovani draghi (sempre che essi riescano ad addestrarne) sono riscontrabili in praticamente tutte le nazioni che compongono Erra. La decisione, a quel punto, verte a livello personale su ciò che il gruppo ritiene il luogo più adatto. Gramok fornisce il suo punto di vista Presupponendo di cercare in ogni caso una struttura lontana dalla capitale asserisce Helmsworth ha uno dei climi più miti e marittimi spiega E ci metterebbe ad avere a che fare con molti mercanti. Solstisce , nel deserto, è un clima invece più estremo e una terra piena di magia elementale commenta con l’esperienza di chi proviene da lì. E’ a quel punto che Idrifal dice la sua Se è la magia che cerchiamo, Avaloria potrebbe fare al caso. Le terre dei miei antenati elfi custodiscono le creature più uniche di Erra fin dall’apertura dei Portali commenta Invece Thalindor potrebbe appagare la voglia di montagne pur rimanendo a contatto con una società onorevole di cavalieri spiega. Spalo solleva quindi un indice, ricevendo uno sguardo collettivo Ahem… io ho sentito parlare da alcuni cavalieri di Frostholm. Anche lì ci sono le montagne, è davvero molto freddo e ci sono sfide interessanti… ecco… abbassa lo sguardo, imbarazzato da tutta quella attenzione Se poi servisse aiuto… ecco… io posso provarci. Ma non so combattere ammette, arrossendo un poco. Barola prende una mappa del mondo conosciuta, recuperata anch’essa dall’armeria, per poi appoggiarla sul terreno roccioso, dispiegandola mentre attorno ad essa si assiepano i presenti in quella visione generale di Erra. Ognuno di quei territori presentava opportunità, vantaggi e svantaggi. Quale sarebbe diventata la loro casa, essa sarebbe stata una decisione di gruppo. Poiché ormai era chiaro che solo uniti avrebbero avuto una speranza di ricostruire l’Ordine dei Draghieri. X tutti
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Tds - La Nuova Alba
Basta che non sia una cucina A BASE di bipedi
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Tds - La Nuova Alba
Beh si un pò di riorganizzazione ci vuole. Io poi nemmeno l'ho mai visitata 😆
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All'ombra della frontiera
Mondravexis Sbuffo una lieve esalazione velenosa, compiaciuto dal timore che questi umani provano di fronte alla mia presenza e alle mie minacce. Un momento più che mai draghesco per me, ma che non mi ottenebra più di tanto la mente E' bastato poco per farli rigare dritto penso E sia, allora vi darete ai servizi sociali sentenzio, sollevando il mento Andate da loro, supplicate il loro perdono e avvisateli che vi manda la Nuova Alba per rimediare ai vostri erroracci spiego Badate bene, questa è la vostra unica occasione. Se saprò che avete combinato qualche altra marachella... non aggiunge nulla, voltando il capo verso Hana e Amon, in una minaccia silenziosa. Non intendo davvero darli in pasto agli alieni giunti nel nostro mondo (per quanto essi lo apprezzerebbero) ma a volte uno sprono ulteriore male non fa. Sistemata la questione morti viventi (almeno per il momento) e la merenda per Hana e Amon, è anche a loro che mi rivolgo oltre al sempre affidabile Gix Dunque, anche questa è stata sistemata. E' evidente che il nostro "collega" ringhio Ama davvero dare una porzione del potere del disco di pietra a chicchessia, se non altro per metterci i bastoni tra le ruote commento A questo punto dovremmo scegliere attentamente dove dirigerci, se non altro per non incappare in altri agguati. Non so voi, ma comincio ad essere un poco affaticato ammetto.
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM Per molti il termine di quello scontro ha un sapore particolare: per Xrovinsharaz è amaro come fiele, carico della perdita di colui che era un membro di una squadra e che si era rivelato sotto una luce diversa che non aveva mai visto. Per Gixcaririxien invece ha un gusto leggermente piccante, speziato e forse eccessivamente grasso, in particolare all’altezza delle guance e del doppio mento. La caduta dei tre cavalieri traditori porta però l’occasione di salvare i superstiti e informarli dell’accaduto. Gramok sbianca come un cencio, per poi uscire dal magazzino. Poco dopo le sue grida angosciate sono ben udibili anche dall’interno. L’espressione afflitta di Idrifal accompagna il suo silenzioso raccoglimento del sacco di iuta, il quale all’interno porta quello che è un piccolo (o anche più di piccolo) tesoro. Loot dall’armeria Oltre a ciò, l’elfa mostra loro alcuni volumi Sono tattiche militari dei Draghieri, da quel poco che ho potuto leggere. Non so se saranno utili a ricostruire l’ordine, ma è meglio di niente immagino spiega L’armeria era sotto assedio delle forze nemiche, ma il nostro fronte era stato quasi del tutto decimato. Abbiamo potuto raccogliere solo questo prima che venisse comandata la ritirata sospira. Ma la raccolta da parte del gruppo non si ferma lì. Anche Cowboy, Joker e Palla di Lardo erano in possesso di alcuni ninnoli, probabilmente trafugati a qualche cavaliere o drago caduto. O forse ceduti loro dai membri dell’Ordine degli Oscuri. Quale che fosse la verità, essi erano a disposizione di alcune risorse da battaglia e non. Loot da Cowboy, Joker e Palla di Lardo La decisione di andarsene da Orlanis viene accolta con sollievo da parte dei presenti, in particolare da parte di Spalo Oh, grazie al cielo sì! Per favore! esclama, in maniera udibile, per poi aiutare i draghi, Zekaun e Idrifal ad assicurare nelle bisacce tutti quegli oggetti raccolti, senza disdegnare più di qualche occhiata all’elfa, la stessa che ci si potrebbe aspettare da un giovane ragazzo della sua età. L’unica esitazione del giovane avviene quando egli realizza di dover di nuovo salire in groppa a Gixcaririxien, con gli altri (Gramok, Idrifal, la lavandaia Adezia e la coppiera Barola) che si sarebbero anch’essi equalmente distribuiti tra i presenti. x tutti La scelta di Zekaun e Dralium si rivela corretta. La consapevolezza che Tobias è infine caduto diventa palese quando nel cielo appaiono i cinque grandi draghi, imperversando su ciò che resta del campo di battaglia aereo e facendo cadere i pochi draghi rimasti, l’ultimo atto di quella tragica caduta dell’Ordine. Seguendo le indicazioni di Gixcaririxien, il gruppo procede verso il mare, per poi ridiscendere verso le caverne dove i draghi abitano. L’unica resistenza incontrata, alcuni giovanissimi draghi traditori, vengono abbattuti in fretta, ma non prima che essi ruggiscano un allarme. La raccolta dei pochi averi dei draghi e di Zekaun porta quindi il gruppo ad allontanarsi da Orlanis in una fuga disperata verso l’orizzonte marittimo. La strategia adottata dai draghi, in quella manovra evasiva imparata durante le lezioni, consiste quindi in un volo di circa mezz’ora in mare aperto, prima di effettuare una virata verso nord e quindi procedere per altrettanto tempo, prima di tornare verso ovest. Per quanto esso sia un giro lungo e logorante (specie per i cavalieri improvvisati) il volo li porta dopo quasi due ore a rivedere la costa e iniziare a costeggiarla a nord. Molto, molto in lontananza, l’incendio di Orlanis sembra essere calato. Forse perché vi è sempre meno che possa bruciare in quella che un tempo era la loro casa. Sembra… che ce l’abbiamo fatta? domanda Spalo. Gramok non dice nulla. Non ha emesso una parola fin dalla loro ripartenza da Orlanis. Idrifal guarda verso Orlanis, per poi sospirare Forse commenta La notte è vecchia, ma penso che dovremmo riposare. Conoscete un posto dove potremmo farlo in sicurezza? domanda l’elfa ai loro salvatori I-io…. la giovane coppiera Barola H-ho f-freeddo… mugola tremebonda, lei che è vestita non di certo per i voli ad alta quota. Anche Adezia non sembra passarsela meglio, ma rimane stoica come solo gli anziani sanno essere. E’ quindi di nuovo Spalo a parlare, rivolgendosi a Gixcaririxien come a tutti gli altri Che cosa ne sarà dell’Ordine dei Draghieri e di quello degli Oscuri? domanda. X tutti
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All'ombra della frontiera
Mondravexis Ascolto il racconto del bandito sdentato e con la benda, il quale pare quello un attimino più sveglio del gruppo. La mia concentrazione viene rotta solo dalle rimostranze di Bertone e dalla frustrazione del capo Posso capirlo, in fondo anche io e Gix sappiamo che cosa voglia dire avere a che fare con dei compagni problematici rifletto, il pensiero che vola subito alla folle Doom Queen. Dopodichè soppeso le sue parole, per poi ascoltare le giuste domande di Gixcaririxien e dare il mio parere Credo tu abbia ragione solo parzialmente, mio amico dalle scaglie color rubino commento Da quello che credo di aver capito, dopo la visita del Direttore, dietro la soglia dei nostri banditi qui presenti si è presentato nientemeno che il burattinaio di questa vicenda, il nostro simile spiego E credo che siamo proprio noi i "traditori" dei quali parlava sospiro, per poi annuire Giusto, la questione del disco è molto importante faccio eco a Gixcaririxien Ma permettetemi di aggiungere qualcosa. Voi siete dei banditi, ma non mi sembrate tanto bravi nel vostro mestiere. Di norma dovremmo severamente punirvi o magari lasciarvi in pasto ad Hana e Amon accenno ai compagni alieni presenti Tuttavia forse potremmo trovare il modo di arrangiare una soluzione. Unitevi a noi per riscattarvi del vostro crimine e seguiteci per affrontare e sconfiggere colui che sta creando tutti questi disastri. Ora non dico che potrei farvi assumere nella Nuova Alba, ma almeno potreste ripulire un pò la vostra fedina... cerco di convincerli Potremmo finire per combattere un esercito con un esercito! penso E poi sai mai che non possano diventare dei sottoposti per il mio futuro insediamento in questa foresta. x il DM
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM La lotta è senza quartiere in quel magazzino, ma la potenza dei draghi e del numero, oltre alla morte di Cowboy, porta infine il gruppo a soverchiare i cavalieri traditori. Laddove Gixcaririxien si avventa su Palla di Lardo, il drago rosso trova conferma del fatto che le fiamme sembrino ora un elemento nel quale il suo grasso ex cavaliere paia sguazzare con piacere, irrorando il campo di battaglia di principi di incendi. Tuttavia, egli non sembra immune alle zanne sul collo, né alla decapitazione. E così come accaduto poco prima per Cowboy, con un grido di dolore misto a una risata amara, Palla di Lardo vede la sua testa strappata dal corpo, il collo che zampilla sangue come una fontana cremisi, prima di afflosciarsi a terra in un lago di sangue dell’ordine degli oscuri NOOOOOO!!! grida Joker, sollevando la propria spada per difendersi da un combattimento che nessun Draghiere vorrebbe affrontare, ovvero contro tre draghi inferociti. L’assalto di Xrovinsharaz, Dralium e Tleuggheshaggar è un turbine di artigli e zanne, un ciclone di morte affilata al quale il più robusto ed esperto dei tre può fare ben poco. Pur riuscendo a deviare alcuni degli attacchi di Dralium e un feroce morso di Xrovinsharaz, egli si ritrova con un braccio lacerato, lo sterno contuso, un taglio che ne ha accecato l’occhio sinistro e un lungo taglio lungo la gamba destra. Questo prima ancora che il drago d’argento incomba su di lui, dilandiando il petto di Joker e scoperchiando la cassa toracica, il cavaliere traditore che crolla infine a terra, in una posizione scomposta e con la spina dorsale spezzata. Quello scontro con i traditori si è infine concluso. Un conato di vomito accoglie la reazione di Spalo alla vista di quello sfacelo, la lavandaia che cerca di coprire gli occhi alla figlia di fronte a quel necessario massacro. Pure Gramok e Idrifal, che sono stati addestrati a combattere, fanno fatica a tenere troppo a lungo lo sguardo, loro che ancora non erano stati in grado di sostenere il loro esame finale. Ma la gratitudine è evidente nei loro volti Siete… siete stati efficienti ammette il mezzorco sciamano, avvicinandosi a loro Che cosa è successo? Avete trovato superstiti? Com’è la situazione fuori? Come sta Idat? Perché non è venuta ad aiutarci? domanda, la preoccupazione evidente sul volto. Idrifal, dal canto suo, nota subito lo stato non eccezionale di diversi dei presenti Siete feriti! esclama Che cosa possiamo fare? Abbiamo provato ad andare all’armeria e abbiamo raccolto qualcosa, pensando che potesse esserci d’aiuto accenna a un sacco di iuta lì poco distante Rirvym ha insistito e dopo che mi sono ripresa ho fatto loro compagnia per un piccolo raid dice loro con un mezzo sorrisetto, per poi farsi di nuovo seria Ma non abbiamo trovato pozioni e… beh, avete visto come eravamo messi. Ad ogni modo, prima di tutto, ci tenevo personalmente a ringraziarvi dice, congiungendo le mani al ventre e compiendo un piccolo inchino Se non fosse stato per voi sarei morta carbonizzata nella caserma. Il debito che ho nei vostri confronti è incalcolabile! commenta. Ahmmm… ehm… si intromette Spalo, sollevando un indice tremante Ora che facciamo? Riepilogo X tutti
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM I miei genitori… ride Palla di Lardo e pure quando sia Gixcaririxien che Dralium si gettano sul suo corpo, dilaniandolo con morsi e artigli, il grasso ex aspirante Draghiere non perde quel sorriso perverso, anche quando sangue esce dalla sua bocca e dalle numerose ferite riportate Io non posso più morire, Gix! declama quindi, inspirando ed esalando una nuova fiumana di fiamme contro Zekaun e Dralium, per poi parare un artigliata del drago rosso e dargli una testata che però cozza contro le scaglie del drago rosso. Il soldato incespica, ma è ancora in grado di combattere ed essere pericoloso, i pugni sollevati pronti al confronto e l’armatura intrisa di sangue, contusioni e graffi dall’assalto dei due draghi congiunti. AAAAAHHHH!!! grida quindi Joker, quando però in questo caso egli deve assistere alla caduta di Cowboy, il quale viene coraggiosamente e con efficacia affrontato da Tleuggheshaggar, il quale tiene alto l’onore dei draghi d’argento esibendosi in una carica da fermo che cinge i fianchi con gli artigli e il collo con il proprio morso, portando alla brutale decapitazione della testa di Cowboy, la quale rotola in un angolo della stanza in un sibilo finale di maledizioni MUORI! MUORI!! tuona Joker, cercando di affondare di nuovo la propria spada nel fianco di Tleuggheshaggar e osservando con sguardo omicida lo Xrovinsharaz selvatico sotto di lui. Ma è chiaro che la mancanza di un partner incide molto sullo stile di Joker, il quale era difatti celebre per dare il meglio sfruttando la sola presenza di Dralium come distrazione nel corso degli addestramenti, così da farsi bello anche a discapito del suo stesso compare. I colpi rimbalzano contro le scaglie di Tleuggheshaggar, conferendo al drago d’argento una nuova apertura… Mappa X tutti
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All'ombra della frontiera
Mondravexis Sospiro di sollievo al vedere Amon e Hana darsi al saccheggio di cadaveri, salvo poi rimanere interdetto dal basso livello culturale mostrato dai nuovi quattro arrivati Forse dovevo lasciarglieli mangiare... penso, per poi lasciarmi andare a un leggero suono gutturale di gola e volgere il capo verso Gixcaririxien Hai parenti di umili origini lo provoco un poco, per poi tornare a prestare l'attenzione al gruppo quando quello leggermente più assennato degli altri distribuisce scappellotti e punizioni Sì, mi sembra il caso di vuotare il sacco... dico, per poi precisare Intendo di dirci tutto Sia mai che questi si mettano davvero a svuotare le bisacce penso Qual'è il vostro coinvolgimento con i cadaveri ambulanti? Mi sembra che questa foresta sia un vero pandemonio di poteri assegnati a destra e a manca!
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM Il rumore della battaglia torna a farsi sentire nel magazzino, con Dralium che per primo esala un copioso getto di acido, il quale raggiunge in pieno Joker, il quale ha appena il tempo di sollevare le braccia e schermarsi il viso con gli schinieri dell’armatura scura che indossa. Il colpo, pur riuscendo a corrodere parte degli stessi e creare qualche segno sul viso dell’ex cavaliere del drago nero, risulta però meno efficace del previsto e lo sguardo dell’ex compagno di Dralium è di sdegno Patetico, come lo sei sempre stato! commenta. Si va però da un estremo all’altro nel gruppo e Tleuggheshaggar, spiccato un breve volo nel poco spazio a disposizione, investe il loquace Cowboy con una cortina di vento gelido, il quale avviluppa il suo corpo come un sudario, il quale però viene spezzato dalla muscolatura del calvo ex cavaliere di Xrovinsharaz, pur guadagnando però svariati danni sulla pelle del traditore Niente male, prova a vedertela con questo però! dichiara, spiccando quindi anch’egli un volo con le eteree ali violacee che sorgono dalla schiena dei membri dell’Ordine degli Oscuri. Cowboy si getta quindi contro Tleuggheshaggar, il quale è costretto a uno scarto di lato per evitare la mano destra di Cowboy, magra e bianca, dalle lunghe unghie nere. Ma se il drago d’argento può tirare un sospiro di sollievo, esso è di breve durata. Dietro di lui infatti compare, veloce come un fulmine, Joker. L’ex cavaliere occhialuto solleva quindi la propria spada per calarla contro il fianco sinistro di Tleuggheshaggar in due colpi AAAHHHH!!! grida, il volto deformato dal dolore ECCO COME SI COLPISCE!! urla, scavando ferite profonde e intrise di un potente corrosivo il quale brucia come alcol puro, dilaniando le carni della cavalcatura di Zekaun. E se il drago soffre, il suo cavaliere non ride. Palla di Lardo muove i suoi pesanti passi, facendo quasi tremare il pavimento di quel magazzino mentre raggiunge il gruppo con la stessa violenza di un carro in piena corsa. Ma se essi si aspettano un attacco improvviso, rimangono sorpresi quando Palla di Lardo apre le fauci per eruttare una vampata di fuoco che colpisce sia lui che Dralium, investendoli di fiamme Gix…. Vedi? domanda quindi rivolto anche al suo drago Ora anche io ho le fiamme… come te… non mi sei più superiore sghignazza, per poi sollevare i pugni contro il proprio ex compagno di addestramento Allora, sei pronto a morire? domanda. Mappa X tutti
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All'ombra della frontiera
Mondravexis Con il termine dello scontro, osservo preoccupato le condizioni di salute di Gixcaririxien Gix, sei in condizioni pietose. Ce la fai a volare? Potremmo provare a tornare al villaggio dei coboldi per- ma non vi è molto tempo per discutere che un quartetto si presenta poco dopo. Per fortuna essi sembrano altrettanto intimoriti dalla nostra presenza di come noi lo siamo del rischio di dover fronteggiare nuovi avversari. Trattengo un filo di veleno corrosivo tra le labbra, mentre mi rivolgo brevemente a Hana e Amon Non sono da mangiare.... credo. Per favore, aspettate un attimo! li invito, per poi corrugare le scaglie sopra gli occhi nel sentire le parole del drago rosso Vi conoscete? domando, rivolgendo il mio sguardo a Narguldrid per un attimo, scuotendo la testa Sono arrivato dopo per poco... penso, per poi guardare di nuovo gli ultimi arrivati Siamo membri della Nuova Alba e le nostre intenzioni sono semplici: fermare il caos che sta imperversando in questa foresta racconto in breve Le due persone che ci accompagnano sono alleati nostri e come tale protetti. Siete con noi o contro di no?
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Capitolo Uno – Una nuova minaccia
DM Riepilogo azioni Il brutale e incolto Shagar solleva le braccia, schermandosi dal getto di sabbia di Braccoraldo, unico ad opporsi ormai allo strapotere dell’orco, che pur nella sua modesta presenza sembra aver completamente annichilito ogni speranza di veder qualcuno correre in soccorso di uno dei suoi più promettenti giovani ALLORA TU SARAI IL PRIMO!! esclama inferocito, roteando lo spadone in aria e abbattendolo su Braccoraldo. Il colpo genera un lungo squarcio che parte dalla spalla sinistra del giovane falegname, fino al fianco destro, creando una sinistra diagonale rossa. L’ultima cosa che egli ha modo di sentire, prima di crollare a terra sotto lo sguardo atterrito dei cittadini, è la risata di Shagar inframezzata a un grido di terrore di Nocina. La caduta di Braccoraldo non tarda però ad essere accompagnata da quella di Giambecco, il quale semplicemente si arrende in quello scontro all’ultimo sangue, una condanna che l’orco esegue con spietata efficienza, trapassando il collo dell’allevatore di capre e decapitandolo brutalmente, ultimo di coloro che avevano provato ad opporsi a questa nuova minaccia. Bene! tuona l’orco Sembra che sia bastato farne fuori un paio per mettervi in riga! Brave pecorelle! sghignazza, ricevendo un coro di scherno dai suoi scagnozzi. La morte di Giambecco e Braccoraldo colpisce come un maglio la cittadinanza, in quanto sebbene i due fossero giovani, erano ormai diventati parte del tessuto sociale di Biadagialla, parte del territorio che nessuno si sarebbe aspettato veder sradicato da un giorno all’altro. Con la loro dipartita e la tacita accettazione dei cittadini di quella condanna, il villaggio cade in una apatia per giorni. Sebbene le attività abituali proseguino, un silenzio di morte è calato tra i cittadini. A peggiorare la situazione, pochi giorni dopo, vi è l’arrivo di un contingente di una decina di orchi, i quali si stanziano presso la casa dei Caprera, facendone la loro nuova caserma. Con lo stanziamento del nuovo contingente, ogni rimasuglio di speranza è infine del tutto perduto. Conquistata dalle truppe di Golgomath, Biadagialla diventa il primo avamposto di pianura dell’esercito del gigante delle montagne, uno snodo da dove egli conta di far partire la sua successiva conquista. Troppo distanti dalla capitale e con le pattuglie dei mostri in giro per quelle terre lontane, i cittadini sono infine costretti a fare la fame per sfamare le pance dei soldati di quell’esercito, sprofondando nella miseria più assoluta. Un destino amaro per quello che era nato come un villaggio in una terra fertile, ma vulnerabile per la sua mancanza di difensori. Se Biadagialla era stata a un certo punto in grado disporre di eroi, essi erano morti provando o avevano rinunciato a cogliere l’occasione per diventarne. FINE
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM Joker solleva la propria spada, pronto a intercettare l’arrivo di Dralium Fatti sotto! esclama Forse sarai più utile da morto, con quella corazza scagliosa che hai da offrire, patetico verme di palude! lo provoca. L’espressione di Palla di Lardo invece non si smuove da quella maschera di follia che ha presentato fin da quel sinistro incontro Deluso… oh, Gix, la mia vita è fatta di delusioni. Delusione per la mia famiglia che sperava di vedermi tra i migliori Draghieri. Delusione per il mio capo istruttore che mi vede come un patetico rifiuto. Delusione del mio drago… sghignazza, sbavando un poco Ho messo di preoccuparmi di essere una delusione. Farò a pezzi tutti coloro che vorranno pisciarmi in testa… compreso te! esclama, pronto ad accogliere il proprio ex drago, i pugni sollevati più compassato rimane invece Cowboy, il quale solleva leggermente il mento alle parole del confuso Xrovinsharaz Perché? Per Joker era il desiderio di essere più forte. Per Palla quello di non essere più considerato un inetto spiega Puoi condannare la nostra decisione, ma l’Ordine degli Oscuri ci ha dato ciò che volevamo. Io volevo il potere perché il fatto di essere scelto dai Draghieri mi rende al di sopra della gente normale. E speravo un giorno di poter trarre da ciò una posizione politica, come sarebbe di merito per una persona superiore dichiara Ma ho scoperto ben presto che così non sarebbe stato, anzi l’aspettativa più probabile era quella di un giorno morire per gli altri. Sono rimasto per vedere che cosa mi avrebbe dato il futuro e quando l’occasione è giunta… l’ho colta flette le dita ad artiglio della mano sinistra, facendosi avanti Non ce l’ho con te, sei stato un buon compagno. Ma purtroppo i nostri destini ci portano a combattere. Addio, Xrovinsharaz! esclama Mi premurerò di seppellirti, in segno di rispetto per il tempo passato assieme il trio si apre quindi a ventaglio, conscio delle potenzialità dei draghi… e pronto ad affrontarli di conseguenza! Mappa X tutti
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM Il gruppo si volta, ripartendo con un cenno d'intesa di Tobias e il suo grido di battaglia è tutto ciò che riescono a sentire mentre si allontanano a rotta di collo dal fulcro del potere nemico. La scelta di dare la priorità alla difesa degli innocenti, anche a costo di mettere a rischio la salvezza di importanti oggetti magici, si rivela non solo la decisione più etica e in linea con lo spirito dei Draghieri, ma anche quella giusta per salvare molte vite. Persi di vista i figuri gettatisi per primi in volo dal palazzo, schizzati verso il resto di Orlanis a una velocità incredibile, il gruppo si affida al proprio istinto e il volo che ne consegue è carico di tensione. Tale tensione diventa quindi terrore e preoccupazione quando l’arrivo al magazzino porta subito ai loro occhi una vittima: Idat, la dragonessa verde di Gramok, la cui testa è stata recisa dal collo e il corpo martoriato di colpi e segni di bruciature, la grossa mole stesa ora inerte sopra il tetto della struttura posta come rifugio temporaneo per i pochi che ancora sperano di salvarsi da questo inferno sceso su Orlanis. Ma se la vista di Idat sembra far perdere tale speranza, le grida all’interno del magazzino portano con sé almeno una opportunità, il clangore delle armi che testimonia la presenza di almeno un superstite. E quando i cinque neo- Draghieri si precipitano all’interno, la battaglia per la sopravvivenza che si sta svolgendo è senza quartiere. I volanti assassini dell’Ordine degli Oscuri vestiti con corazze nere e tuniche viola, i quali sono con buona probabilità la causa della morte di Idat, stanno infatti mettendo alle strette Gramok e Idrifal, mentre Spalo e le due serve sopravvissute sono rannicchiate in un angolo, tremanti alla vista di quella battaglia. Sebbene coraggioso e fomentato dalla perdita della propria compagna draconica, la furia del mezzorco sembra appena sufficiente a impedirgli di soccombere agli attacchi del proprio avversario, mentre l’altro ha quasi messo all’angolo una Idrifal ancora gravemente ferita e armata solo con un pugnale, ma pronta a vendere la pelle. Uno schiocco sinistro accoglie invece il collo spezzato del giovanissimo drago di bronzo Ryrvim, il quale viene brutalizzato dal più grosso dei tre killer alati. Ma se tale spettacolo è raccapricciante, la scoperta di chi sono i tre risulta ancora più sconvolgente. A combattere Gramok vi è infatti Joker, il compagno di addestramento di Dralium, il volto deformato in quella che si potrebbe definire una vera faccia da guerra Joker AAAAHHHH!!! grida, assestando un violento colpo con il proprio spadone e tramortendo Gramok, per poi rivolgersi verso Dralium Sei qui! tuona Finalmente ho l’occasione di liberarmi di un peso morto una volta per tutte! Possibile che doveva toccare a me il drago più debole? a fargli eco giunge quindi Cowboy, l’avversario di Idrifal, il volto impassibile di una sfinge mentre osserva Xrovinsharaz Cowboy Penso potrebbe giocarsela con il mio in quanto a ingenuità in quel senso commenta, freddo come la morte, sollevando le proprie mani, le cui unghie sono ora lunghe e nere Mi stupisce che TU dice al suo drago Più di tutti non possa aver capito che il vero potere non risiede tra i buoni samaritani! Possibile che non hai avuto nemmeno una occasione per tradire i tuoi stolti compagni? lo rimprovera, come farebbe un genitore con un figlio discolo. Ma più imponente e minaccioso di tutti è quello che un tempo era oggetto delle prese in giro del gruppo e dell’intero corpo di Orlanis, vale a dire Palla di Lardo. Il volto bonaccione ora è deformato da una espressione di folle malvagità e si può notare come quello sia lo sguardo di un uomo che ha abbracciato per sempre il male Palla di Lardo Mi avete sempre pisciato in testa sibila, facendo schioccare le grandi mani con le quali ha appena ucciso il piccolo drago di bronzo Ora ho il potere, ho la forza, posso volare… possiamo volare… ridacchia perversamente Perché dovremmo avere bisogno ancora di voi? la bocca semiaperta, egli si passa la lingua sul palmo della mano destra, assaporando il sangue della creatura appena uccisa, una voluta di fumo che gli esce dalle narici Gix… tu mi hai sempre detestato, vero? Ora però ti vedo timoroso? Forse finalmente rispetti la mia forza? ridacchia di nuovo, maniacalmente. X tutti
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Capitolo Uno – Una nuova minaccia
DM Nelle aule dei filosofi delle città più ricche, il fenomeno noto come “effetto spettatore” prevede che più persone si ritrovano ad essere testimoni diretti di un crimine contro una vittima davanti ai loro occhi, meno possibilità ci sono che esse intervengano. Tali ragioni possono variare dal timore di coinvolgimento, sebbene il più delle volte ciò sia attribuibile a un riflesso di “scarico di responsabilità” ovvero la tendenza a pensare che qualcun altro debba farsi carico di quel problema e intervenire anche in vece della persona che rimane ad osservare. Di solito, le uniche vere vittime di questo fenomeno sono le persone innocenti coinvolte nel crimine che viene portato contro di loro. Biadagialla non è una della città più ricche. Per essere precisi non è nemmeno ricca. E se proprio si volesse spaccare il capello in quattro, non sarebbe nemmeno una città. Non stupisce quindi che non vi siano aule o filosofi adatti a spiegare il fenomeno e spronare una cittadinanza paralizzata dall’effetto spettatore, con la sola Saranna che pare trovare lo spunto necessario a muovere le mani. E stavolta non per impastare farina, ma per avvelenare uno dei suoi pugnali. Ma aldilà di ciò, la cittadinanza sembra accettare passivamente quella che sembra una esecuzione già scritta e sancita. Giambecco si getta su Shagar abbracciandolo con l’intento di bloccarlo in una delle sue famose prese di lotta. Ma è chiaro che l’orco è ben più pericoloso di qualsiasi altro contadino o ubriacone e una ginocchiata allo sterno lo costringe a spezzare la presa Facciamo rotolare la prima testa!! esclama, Shagar, facendo calare il proprio spadone con un colpo di taglio orizzontale. Solo grazie a uno scatto di adrenalina l’allevatore riesce a fare un balzo indietro, sollevando istintivamente le mani per schermarsi. L’azione gli salva la vita, ma costa però cara: Shagar gli procura un lungo taglio orizzontale sulla spalla sinistra e l’avambraccio sinistro, ferite profonde dalle quali subito fuoriesce una copiosa perdita zampillante di sangue, imbrattando la camicia del Pipa. Una scena che fa imbestialire Cornelia E due camicie che mi rovinano in una settimana! Che faccio la stilista di mestiere? tuona la vecchiaccia, irrompendo nel campo di battaglia. Riepilogo azioni X tutti
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All'ombra della frontiera
Mondravexis Emergo con la testa, lanciando un ruggito di trionfo quando gli sforzi collettivi miei e di Narguldrid garantiscono il successo contro il cavaliere Ora non sei più tanto forte, eh? penso, per poi osservare per un attimo il confronto tra titani, vale a dire il minotauro e Gixcaririxien. Ancora una volta prendo un profondo respiro, ma invece di esalare un soffio, cerco di mantenere la calma e dirigere l'azione come un direttore d'orchestra Nargu, vai ad aiutare Gix! In due avrete facile vita, io provo a coprire il fianco della foresta! esclamo, per poi sbattere le mie ali e fare una curva in cielo per ridiscendere ed affiancarmi ad Amon e Hana Beh, mi sembra se la stiano cavando alla grande penso, notando il muro che hanno creato e offrendo il mio supporto, gettandomi sul primo avversario a disposizione Ottimo lavoro! esclamo, cercando di chiudere quella potenziale breccia con la forza degli artigli e dei denti Ah, non vedo l'ora di lavarmi per bene dopo questo scempio! penso, con l'amaro sapore di cadavere in decomposizione in bocca. Azione
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM La battaglia con le truppe a difesa dell’ingresso del palazzo principale è senza quartiere e, mentre nei cieli si consuma una disperata battaglia per la sopravvivenza, con draghi di ogni fazione che cadono come meteoriti su una Orlanis in fiamme, gli aspiranti Draghieri flagellano i bastioni e le carni macilente dei loro ex compagni, portati loro malgrado a vivere una esperienza di guerra e morte che avrebbero preferito forse non vedere mai. Gli artigli di Gixcaririxien e le zanne di Xrovinsharaz dilaniano, mentre l’impatto del volo radente di Tleuggheshaggar porta uno degli scheletri a volare in aria per decine di metri. Dralium riesce infine ad abbattere l’ultimo degli zombie nemici e il quartetto di draghi, coadiuvato da Zekaun, si getta sul Becchino e i suoi scagnozzi rimasti con la violenza del loro quadruplo soffio. Un colpo incredibilmente forte, o forse il Becchino era tutto fumo e niente arrosto (tranne che dopo essere stato colpito dal soffio di Gixcaririxien, quello sì che è garanzia di un arrosto) fatto sta che egli e gli ultimi zombie vengono ridotti a carni macilente e carbonizzate (con un interno però ancora gelido) liberando infine la via per l’ingresso del palazzo principale, dove empietà oltre ogni dire si stanno consumando. E’ allora però che come una cascata che proceda all’incontrario, la colonna di fumo si innalza con uno sbuffo ancora più trionfane nella parte più alta, scoperchiando il tetto e l’ultimo piano, per poi far detonare un muro e far cadere una cometa dorata sul pianoro di fronte a loro. Quando il fumo e la polvere sollevati dall’impatto si dissolvono, ciò che essi trovano è il corpo privo di vita e martoriato di ferite della dragonessa d’oro Fimmandelir. Ma della vita è ancora presente dentro di lei. Un sussulto porta gli artigli a contrarsi e la figura di Tobias, ferito gravemente, emerge dal corpo che l’ha protetto. L’elfo perde sangue da una ferita sulla fronte, un suo orecchio è stato tranciato da un colpo di taglio, presenta numerosi lividi ed è sudato, l’armatura insozzata di sangue al punto da non farne riconoscere il colore originale S-scappate… hanno… hanno preso tutti i Doni… Un ruggito possente fa la sua comparsa da ciò che resta dell’ultimo piano e un gruppo di sinistri figuri, accompagnati da cinque draghi, fa bella mostra di sé. E’ difficile stabilire la natura e il colore di tali draghi, ma i tre incappucciati visti all’inizio si gettano dalla cima della torre, per poi planare per mezzo di ali violacee in direzione della città, dove si sta consumando quella guerra. Tobias si rivolge quindi agli aspiranti draghieri, dopo aver preso una spada da uno degli zombie uccisi Io devo trattenere quei cinque… morirò, ma forse avrete tempo si rivolge a loro, dopo aver visto la devastazione Con l’autorità… di Anziano… e alla luce del vostro merito in battaglia… io… io vi investo del titolo di Draghieri! declama Il vostro primo e unico ordine è quello di recuperare quanto potete e salvare quanti più Draghieri, aspiranti e non, per portarli in salvo! dice loro, mentre i draghi nemici sulle mura dispiegano le proprie ali e i loro nefasti oscuri cavalieri salgono in groppa, pronti a gettarsi su quell’ultimo baluardo Allontanatevi da Orlanis, dirigetevi a uno degli altri regni e provate… provate a ricostruire ciò che è stato distrutto Tobias tossisce Se voi draghi non riuscite a trovare i vostri cavalieri, valutate se cercarne altri, ma… tossisce di nuovo Ormai il futuro è incerto. Sarete voi a valutare cosa è meglio per l’ordine dei Draghieri i draghi nemici, di una statura ben più possente dei giovani lì presenti, si gettano al volo ANDATE! NON POTRO’ TRATTENRLI A LUNGO!! In cielo, i draghi continuano a cadere, mentre le fiamme avvolgono la città. Orlanis è perduta in una atmosfera desolante . Iniziativa e azioni X tutti Checkpoint nella notte tra il 13 e il 14 gennaio.
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Capitolo Uno – Una nuova minaccia
DM Lo sguardo di Braccoraldo sembra promettere le peggiori torture a Prippo, il quale fa istintivamente un passo indietro dalla persona che ha appena gettato in pasto ai lupi. Dal canto suo Giambecco fa risuonare la propria voce, deciso a vendere cara la pelle e magari pure a incitare qualche volontario a farsi avanti, contando nell’alleanza maturata nel corso della lotta con i lupi, al benvolere del suo popolo e alla volontà dei suoi amici di battaglie e bevute di sostenerlo in quel momento di grande difficoltà. Dopotutto, loro sono in tanti e gli orchi al massimo solo in quattro. Di sicuro qualcuno farà sentire la sua voce, no? Silenzio di tomba a Biadagialla. Ironia della sorte, l’unico che si vede bisbigliare per valutare qualcosa è proprio Prippo, che da buon falegname del villaggio è anche l’addetto alla misurazione e alla creazione delle bare per i defunti, che vengono per necessità deposti da Sangio, l’ubriacone del villaggio e becchino in tempi di sobrietà Io direi che quella di Giambecco la farei formato maxi, che è un omone. Sempre che non venga tagliato a fettine commenta Prippo A Braccoraldo possiamo trovare una sistemazione standard o magari lasciarlo sepolto con un braccio e una gamba fuori, a beneficio dei lupi… come dire, oltre al danno pure la beffa per Braccoraldo, il quale non può fare altro che lottare per la propria vita. MUAHAHAHAHAH!!! Eccoli i coraggiosi di questo postaccio! dichiara un ridanciano Shagar, gli occhi lucidi dalle risa a quella scena. Egli estrae lo spadone Non temete, farò prestissimo!! Esclama, facendo ruotare la lama e disegnando un arco, per poi iniziare a rotearla con tale velocità sopra la testa da far pensare che potrebbe iniziare a fluttuare per aria, lo spostamento d’aria talmente marcato da sollevare le gonne delle più giovani Marco! esclama Patrigna, stringendo il braccio del fratello Devi fare qualcosa! Giambecco morirà, così! Non può morire per causa mia! lo supplica. Cornelia si districa dai suoi avversari, pronta a intervenire nello scontro e Shagar avanza pronto ad abbattere la sua trave contro i suoi avversari, a cominciare da Giambecco… quando un’improvviso luccichìo distrae l’orco. La fascia di Frigirberto di illumina di un violetto acceso, niente più che un debole bagliore ma sufficiente per mandare in sbandamento l’attenzione dell’orco Che cos- un oggetto magico? Un trucchetto? tuona, gli orchi suoi attendenti che si scaldano a quella vista. Quale che sia la verità, Giambecco ha finalmente modo di lanciarsi per primo contro il proprio destino. Ma basterà ciò a salvarlo da quel colossale e pericoloso nemico? Riepilogo azioni X tutti
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Capitolo Uno – Una nuova minaccia
DM Alle parole di Giambecco, il silenzio cala sull’Asino Bagnato. Ortello e Patrigna non dicono una parola. Frigirberto e Marcolfo sono ammutoliti. Fra Crispino, sempre prodigo di buone e astute parole, rimane basito. Perfino la birra smette di schiumare, facendo calare il gelo assoluto all’interno della stanza. Braccoraldo cerca di trainare via l’allevatore di capre, non senza una certa resistenza da parte del coraggioso Giambecco, il quale sembra pronto ad aggiungere un Hey tu porco, levale le mani di dosso! e magari a colpirlo con un ben assestato sganassone. FERMO LI’! tuona la voce di Shagar, il quale si alza in piedi, oscurando per un attimo la luce dei candelabri. Giambecco è un pezzo d’uomo tra la gente di Biadagialla, ma pure lui pare diventare piccino rispetto ai due metri e rotti dell’orco, i cui bicipiti e pettorali danno l’impressione che egli sradichi giovani abeti a mani nude nel tempo libero Altro che vino e inverno, questo è uno che ha le idee chiare gli orchi dietro Shagar sghignazzano, mentre egli avanza verso Giambecco, facendo stridere il cuoio della sua armatura, lo spadone appeso alle spalle che oscilla. Il tentativo di trainarlo via del compagno, purtroppo, ha il solo effetto di portare fuori da lì la conversazione e davanti alla facciata dell’Asino Bagnato si forma un tremebondo largo semicerchio di villaggeri, spettatori di quel confronto tra colossi. Se non altro, Braccoraldo non deve andare troppo lontano per trovare Prippo e Nocina e il suo discorso, sussurrato al falegname per tenere il tutto lontano da orecchie indiscrete, viene accolto da un lieve cenno del capo da parte di Prippo, l’espressione di pietra e un rivolo di sudore che cola dalla sua tempia destra E’ vero… urgono drastiche decisioni ammette. Ma anche se Braccoraldo si fosse messo a limonare con Nocina nel bel mezzo della strada, nessuno avrebbe prestato loro attenzione. Marcolfo sente la stretta al braccio da parte di sua sorella maggiore, immobile sulla soglia assieme a lui, mentre Frigirberto stringe a sé il proprio bracciale, ricevendo un’occhiata ingorda da parte di uno degli orchetti Ma che bell’oggettino, mi sa che dopo me lo prendo! dichiara. DUNQUE, DUNQUE, DUNQUE! esclama Shagar ABBIAMO UN CORAGGIOSO, QUI! tuona, affinchè tutti possano sentirlo, prima di avvicinarsi a Giambecco ed abbassare lo sguardo sull’allevatore E’ buffo come ce ne siano sempre in ogni tribù. Quelli che pensano di potersi opporre. Tsk! sbuffa Braccia sprecate, che farebbero comodo alla guerra. Ma tenere in vita questi soggetti, come Golgomath ha insegnato, rischia di fomentare problemi a quel punto, Shagar estrae il proprio spadone, una lama di pregevole fattura che risplende alla luce del mattino Avanti, affrontami! COMBATTIMENTO ALL’ULTIMO SANGUE!! esclama, ricevendo un assenso collettivo da parte dei suoi attendenti, i quali ululano di gioia a quel possibile spettacolo extra. A quel punto, Shagar si guarda attorno SE VI SONO ALTRI CHE DESIDERANO FARE COMPAGNIA AL LORO AMICO, FACCIANO PURE UN PASSO AVANTI!! come a sfidare la folla. Un lieve mormorio percorre la folla. Diverse persone stringono i pugni, Cornelia viene trattenuta a forza dai coniugi Molinecchi mentre bercia un Che te lo faccio vedere io! Se qualcuno deve spaccare la faccia a mio figlio, quella sono io! Io l’ho fatto e io lo disfo! ringhia, portando Shagar a prendere nota del nome della madre di Giambecco Sia mai che possa servirci un nuovo capitano… E’ allora che Braccoraldo sente una spinta dietro di sé, trovandosi a fare qualche passo in avanti per evitare di ruzzolare sul terreno reso scivoloso dall’umidità AH, ME L’ASPETTAVO!! esclama Shagar MOLTO BENE, ARMATI PURE TE E PREPARATI! Ruggisce l’orco. Dietro Braccoraldo, seminascosto ora dalla folla, l’autore di quel gesto, Prippo, lo guarda con sussiego. Nessuno, nemmeno la spaventata Nocina, pare essersi accorto del gesto del falegname. Gli orchi attendenti di Shagar iniziano a riscaldarsi, indecisi se unirsi o meno allo scontro, mentre il capo di quel gruppo si rivolge ancora alla folla ALTRI VOLONTARI? E’ L’ULTIMA CHIAMATA, POI INIZIERO’ A FARE PULIZIA! Mappa X tutti
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Capitolo Uno – Il risveglio del male
DM L’assalto del gruppo è inclemente sulle orde di quelli che un tempo erano commilitoni, conoscenze e amici. La consapevolezza della loro orrenda condizione di morti viventi, forse, è uno sprono ulteriore a porre fine alle sofferenze dei corpi di quei disgraziati e su tale slancio, Gixcaririxien plana sopra l’arco principale dell’ingresso del palazzo, sventrando e lanciando i corpi degli scheletri, i quali si infrangono come marionette senza fili contro la nefanda barriera fumosa attorno al palazzo. E se Zekaun mantiene attiva la sua melodia, alimentando la magia della sua trama che ha inebetito e paralizzato alcuni dei nemici, tra cui il sinistro Becchino, il suo fedele compagno Tleuggheshaggar dispiega le ali per un abbassamento di quota. Egli scivola su una corrente di vento, piombando infine sullo scheletro di dragonne che ancora stava serrando le sue mascelle esposte contro la coda di Xronvisharaz, decapitando la nuca delle essere e mandandola a rotolare a diversi metri di distanza. Più in difficoltà vi è però il fianco sinistro con Dralium, con i morti viventi che mantengono il loro terreno contro Dralium. Le zanne e gli artigli del drago, difatti, si scontrano con la natura fisiologica diversa di quelle creature, per le quali le normali ferite non sono sufficienti. E se il rosso della compagnia era pronto a raggiungerlo, una freccia lo costringe ad abbassare il muso, mentre un morto vivente emerso dalle balaustre finisce la sua risalita, per poi scagliarsi con la propria spada contro la zampa sinistra del coraggioso drago, le cui scaglie resistono. La situazione è di certo positiva, ma come previsto i nemici non sembrano provare paura o reminiscenze umane, tali da indurli alla fuga. Iniziativa e mappa X tutti