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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in L'unica luce di speranza
DM La doppia calamità scatenata turbò solo una parte dei Guardiani Planari. Osymannoch, dal par suo, era ben pronto a proseguire e la sua unica preoccupazione era la spesa per gli ennesimi diamanti, oltre a dove acquistarli. D’altro canto, sia lui che i suoi compagni si abbandonarono all’inedia, rimuginando sugli errori compiuti ma non prendendo iniziative dirette. Fu su tale slancio che la giornata passò alla ricerca di una nuova direzione, la quale forse sarebbe giunta al termine della riunione dell’Assemblea presso l’anfiteatro. Con la uscita di scena dei Demoni Circensi oltre che del Patto Silvano, i posti a sedere furono abbondanti per tutte le fazioni presenti e, almeno per una volta, non ci furono burle o ritardi sulla tabella di marcia. Quando Lord Fnut prese la parola, lo fece comunque con un tono più burbero del solito, un atteggiamento forse dovuto a coloro che erano al centro di quella riunione La Legione del Reame Imponderabile a chiesto di rivolgersi a tutti noi per parlare di un artefatto che potrebbe essere l’origine dei nostri problemi, tale Occhio di Igrath. Ascolteremo cos’hanno da dire, dopodichè su richiesta della Trenodia in Velluto chiedo anche un rapporto ai Guardiani Planari circa il Bastone della Rovina esordì, per poi rivolgersi ai membri della Legione Dunque parlate, poiché io mai ho sentito parlare di tale oggetto… o creatura disse lasciando la parola al misterioso gruppo in armatura nera. Fu un membro femminile (almeno a giudicare dall’inflessione della voce) della Legione a parlare Non si sa se Igrath venne creato nel multiverso o venne convocato in maniera accidentale da una realtà alternativa di caos assoluto. Alcuni pensano che egli venne condotto nel nostro multiverso da una breccia temporale da un tempo in cui non vi era ancora un’ordine nel creato. Si dice che, prima che i piani venissero stabiliti, intere dinastie di terribili creature esistessero e si combattessero l’un l’altra guidate unicamente da una fame di dolore e un desiderio innato di distruzione. Secondo la leggenda essi erano figli di Tharizdun, l’Oscurità primordiale, ed essi in tale oscurità vivevano, combattevano e morivano. Essi erano conosciuti come Tenebrae. L’ultima di queste protodivinità fu distrutta eoni addietro, prima che il Piano Astrale si sovrapponesse a quello Materiale e a quello Etereo. La loro esistenza fu testimoniata solo dalle tracce che essi lasciarono. Echi delle loro voci sono ancora udibili in lontani piani e immagini dei loro scontri possono essere visti tra le scie delle nubi stellari. In verità, nessuno sa che aspetto avessero i Tenebrae, ma una popolare teoria sostiene che gli Uvuudaum e le creature protonaturali siano gli esseri a loro più vicini, pericoli planari generati dai residui dei loro sconfinati poteri magici. Il più vecchio di tutti i Tenebrae era Igrath il quale, a differenza dei suoi simili, era in parte immortale. In parte, poiché il suo occhio (e solo quello) è ancora vivo, chiuso in un letargo millenario. Secondo le voci, esso dovrebbe trovarsi tra le correnti aeree di Serabbanin, un piano del caos, difeso da un gruppo di devote creature in attesa del giorno in cui esso si sarebbe riapaerto. E’ stata la paura di queste creature, oltre alle tempeste naturali che flagellano quell’area di Serabbanin, a dissuadere i cacciatori di artefatti. Si dice che l’occhio non abbia alcuna funzione, se non quella di causare distruzione indiscriminata. Quando l’occhio di Igrath si aprirà, dicono i saggi, il caos dell’alba dei tempi ritornerà e trascinerà tutto con sé. E’ nostra opinone che ciò possa coincidere con la crisi che stiamo vivendo spiegò la Legionaria. I suoi compagni rimasero in silenzio, gli elmi rivolti verso la platea. La rappresentante quindi concluse E’ nostra opinione sia imperativo controllare lo stato dell’Occhio e, a questo punto, recuperarlo affinchè non possa finire in mani sbagliate. Richiediamo pertanto l’intervento dell’Assemblea, preferibilmente dei Guardiani Planari, per questo compito. Un brontolìo infastidito giunse telepaticamente da Ao Senzacorpo Non ho mai sentito parlare di questo artefatto e mi pare folle che IO non sappia della sua esistenza lamentò il demilich. Dopo qualche secondo egli aggiunse Ma non vi terrò il broncio. E poi ho già comprato gli ovetti di cioccolato con la sorpresa. Il consenso è concorde nell’affrontare questa minaccia entropica commentò Sobrilik Tuttavia vorremmo sapere quali sono i piani per la sua distruzione chiese. Un Broooooooo preoccupato di uno dei drow interruppe la risposta della Legione Cioè Ragno disse uno degli elfi oscuri Ma voi pensate a distruggere tutto ciò che non è rigido? Cioè ma che fate se allora vi svegliate tardi la mattina? Vi terminate? la risposta di Sobrilik fu lapidaria Noi non abbiamo bisogno di dormire. E non arriviamo MAI in ritardo puntualizzò. La Regina Jasmeera entrò nel discorso, cercando di placare i due gruppi Immagino che questo aspetto possa essere discusso dopo averlo recuperato disse, cercando quindi con lo sguardo i Guardiani Planari. Dello stesso avviso furono anche Lord Fnut e i suoi Concordo, per una volta che la Legione decide di condividere qualcosa disse l’anziano sapiente, scoccando occhiate sospettose alla Legione. Quindi anche egli si rivolse ai Guardiani Ma la scelta di andare alla fine è vostra. Checchè ne dicano i Legionari, non siete obbligati se non ve la sentite fu a quel punto che Lady Myonatix sollevò una mano Io! Io! gridò Ci possiamo andare noi! Siamo moralmente più affidabili dei Guardiani Planari! disse, per poi tossicchiare quando notò l’espressione severa di Hygrave e i suoi uomini a quelle parole Mi correggo, non sono cattivi… solo a volte combinano un po’ troppi casini. Tipo liberare un abominio, più volte i compagni della mezzelfa proruppero in sospetti colpi di tosse a quell’affermazione E quel piano è difficile da percorrere, serve un mezzo o una capacità assoluta di volare Auberil flettè le sue poderose ali, sollevando il mento con un che di tracotante. Lord Fnut non sembrava riporre fiducia nelle capacità del Seguito di Lady Myonatix, ma annuì all’ultima frase e si affrettò a dare spiegazione ai Guardiani E’ un mondo fatto di isole fluttuanti in un cielo infinito e attraversata da tempeste magiche. Un luogo di caos e disorganizzazione gli elfi della Trenodia strabuzzarono gli occhi arrossati a quella descrizione così intrigante. Tarzi si portò una mano sulla fronte, sconsolato. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM E me lo dite così? domandò Tarzi strabuzzando gli occhi, tale fu la sua reazione alla freddezza tombale di Osymannoch, il quale comunicò il lutto con la stessa naturalezza con cui avrebbe parlato del tempo. Il cordoglio offerto da Maxillium parve stemperare un pochino la tensione, ma il leader della Trenodia fu udito brontolare anche dopo che essi si furono allontanati in direzione del loro appartamento. Tuttavia il riposo fu di breve durata. Maxillium sperava in un’ultima, disperata carta. Essa era l’ampolla di Zephet che avevano recuperato su Muzziomone, di cui sapevano solo che ciò che conteneva era capace di porre fine al piano. L’idea che ciò potesse rappresentare un mezzo capace di contrastare la potenza straripante dello Scaldri fu come un tarlo nella mente del cacciatore di taglie ed egli cercò di convincere il gruppo a sostenere questo estremo tentativo. La proposta fu accolta e sostenuta da Osymannoch, molto spesso d’accordo con le iniziative e le preferenze dell’Ivarstill. Ben presto i due elaborarono un piano di arrivo, apertura e rapida fuga. Giusto per non rischiare di trovarsi invischiati troppo nelle conseguenze che potevano scaturire dalla misteriosa ampolla. Come scoprirono ben presto, le precauzioni furono sagge e assai utili. Ritornati nel deserto di Loshim grazie a un portale di Maxillium, il gruppo recuperò l’ampolla e ripartì alla ricerca dello Scaldri. Ritempratosi sottoterra, l’abominio sembrava aver ripreso la via della superficie, percorrendo il deserto in direzione delle città più vicine, distanti svariati chilometri. Arrivati a una distanza di sicurezza, fu allora che Osymannoch stappò la bottiglia, la quale iniziò a vibrare e ronzare, prima di sputare il suo contenuto. Il cielo parve oscurarsi all’uscita di una moltitudine di insetti, superiore a quella di qualunque sciame di insetti che avesse mai calcato Arth. Essi sembravano (anche nelle ridotte dimensioni) un incrocio tra calabroni e locuste, dalle ali nere ronzanti come una segheria in piena attività e muniti di mascelle seghettate di un color rosso rubino. La fuoriuscita di queste creature terminò con un forte schiocco nel momento in cui l’ampolla si ruppe nelle mani del lich, il quale fu il primo ad essere avvolto dalle pericolose creature. Ma la sua natura da non morto sembrò ancora una volta una manna dal cielo per il lich, il quale evidentemente non costituiva un pasto abbastanza appetibile. Fu anche grazie a lui se il resto dei Guardiani ebbe il tempo di scappare via da quella nuova pericolosa entità. Essa infatti era uno sciame di rovina, un flagello che nella storia era riportata negli antichi tomi, come testimonianza della desolazione e del massacro che queste creature portavano divorando tutto ciò che poteva essere consumato, fosse essa vegetazione… o carne. Il lich fu l’ultimo a fuggire e l’ultimo a notare come, oltre a lui stesso, lo sciame ignorò lo Scaldri (la cui natura fiammeggiante lo rendeva assai pericoloso), spingendo quindi la nube di insetti in direzione del centro abitato più vicino. Garwyth ora si trovava a fronteggiare due cataclismi invece di uno. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM La spaventosa creatura di magma non riemerse dal sottosuolo nei secondi che passarono… ma neanche nei minuti successivi, lasciando il gruppo senza indizi sulla sua posizione. Privi di due di loro e costretti a volare per aver salva la vita, i Guardiani Planari non avevano mezzi per inseguire lo Scaldri pure nel sottosuolo. Un’azione che pure fosse stata possibile avrebbe presentato diversi rischi, primo tra tutti la potenza straripante dell’essere. Sebbene ormai reso folle, Teshtukku era stato sincero quando aveva definito lo Scaldri come Immensamente più forte una verità di cui tuttavia, forse, i membri dell’Assemblea avrebbero fatto volentieri a meno. Presa la difficile decisione di allontanarsi, i Guardiani in forma di draghi lasciarono quindi Garwyth per riposarsi al Teschio di Paithah. Il breve ritorno fu accolto dapprima con una certa preoccupazione da parte di Hygrave DRAGHI! DRAGHI CROMATICI!! gridò a squarciagola, estraendo Ombra Fugace, la sua lancia intelligente che iniziò a lanciare saette a destra e a sinistra. Quando l’identità degli alleati fu palesata, egli tirò un sospiro di sollievo Riposo, uomini! disse ai suoi, per poi riporre la propria arma Guardiani, per favore la prossima volta almeno uno di voi rimanga riconoscibile. Siamo già rimasti in pochi, noi di Arkossa, e rischiamo di calare ancora di più se mi verrà un infarto disse tra il sollevato e lo spaventato. Egli non rimarcò comunque a lungo lo spiacevole episodio: il leader dei Cacciatori infatti sembrava avere delle nuove per i nativi della superficie di Arth La Legione del Reame Imponderabile parlerà stasera in una riunione dell’Assemblea. A quanto pare hanno deciso di contribuire con delle informazioni circa un possibile artefatto che potrebbe essere la causa dei terremoti spiegò Se ci siete, il ritrovo è all’anfiteatro dopo cena disse. A quanto pare l’incontro avrebbe visto la presenza di tutte le fazioni ancora affiliate con l’Assemblea. Buona parte di esse, comunque, si palesò ai Guardiani quando furono attirate come falene dalle urla spaventate di Hygrave Amici! disse Lady Myonatix giungendo a cavallo di Auberil Si può sapere che razza di scherzi sono? Mi pare un po’ cattivello far paura ad Hygrave li ammonì, mentre il drago prismatico squadrò con disprezzo le forme cromatiche assunte dalla maggior parte dei campioni di Arth, ad eccezione di Sophia la cui forma parve suscitare un malcelato apprezzamento del prismaico. Un rollìo di monopattini e lo scalpiccìo di infradito anticipò di breve i Brooooooo di un gruppo di una mezza dozzina di elfi oscuri della Trenodia, vestiti come sempre con colori sgargianti e cannette alla mano Cioè, ma che roba ha preparato tuo cugino? Cioè, ci vedo i draghi! domandò un elfo trasandato a Tarzi, unico degli elfi oscuri a procedere a piedi Zitto, sciocco! disse, per poi rivolgersi ai Guardiani State bene? domandò preoccupato Che cos’è successo? Dove sono Quendar e gli altri? Giuro che se hanno creato dei disastri gli faccio ingoiare le loro cannette! disse flettendo le dita delle mani, come a strangolare un collo invisibile. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Il cielo si oscurò per un attimo quando Sophia assunse una nuova forma, quella di una gloriosa dragonessa d’argento, sventagliando l’aria con le sue possenti ali e torreggiando sui draghi bianchi sotto di sé. Ma il suo soffio non fu diretto contro le creature cromatiche, nemiche per natura, bensì contro l’abominio che si trovava sotto di lei, il quale fu investito da una pioggia di brina che si sciolse in gran parte contro il corpo bollente dell’essere. Quando lo Scaldri in risposta spalancò i propri pseudopodi, egli parve come un uccello che stesse per prendere il volo. Forse il più brutto uccello mai visto nella storia del creato, un orrore che sarebbe stato rigettato anche dai Reami Remoti che si trovavano oltre le stelle, aldilà di dove chiunque sano di mente avrebbe osato posare il suo sguardo. Ma egli non spiccò il volo. Come avrebbe potuto, con una mole simile? Il breve terrore dei Guardiani Planari passò, ma non per molto. Quando anche Maxillium scagliò contro di lui uno dei suoi incantesimi migliori, il terribile essere che aveva affrontato gli dèi respinse il colpo come un adulto avrebbe fatto con una palla di pezza, mantenendo ben forte il timore degli eroi nei confronti dell’avversario che si trovavano contro. Fu allora che l’elementale scatenò una colonna di fuoco nerastro dal cielo, simile al giudizio di un dio vendicativo. Tale colonna di crepitanti braci investì la porzione di cielo dove si trovavano Maxillium e il neo-drago bianco Gunnar, il quale più tra tutti soffrì le feroci fiammi sacrileghe richiamate dallo Scaldri, capaci di oltreassare anche le difese erette dal mago dei pugnali incantati. Lo Scaldri, comunque, parve avvedersi dei limiti del suo corpo, motivo per il quale non insistette in quella lotta a distanza, preferendo scivolare brevemente sul terreno e inglobare anche i corpi degli ultimi due elfi oscuri (infradito comprese) e poi iniziare a bruciare e ardere come non mai, le fiamme che assunsero una tonalità più tendente al bianco mentre egli si scavò una via nel sottosuolo, bruciando la sabbia sotto di sé ed entrando dentro Garwyth come un verme avrebbe fatto su una succosa mela. Dietro di lui, la sabbia del deserto di Loshim coprì piano piano la sua figura, in discesa forse verso il centro di quel mondo? Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Laddove la terra era pericolosa per i Guardiani, forse i cieli sarebbero stati più clementi. Questa fu l’idea di Osymannoch quando egli spronò il gruppo a solcare i venti per allontanarsi dalla minaccia che rappresentava lo Scaldri. Sophia accolse quell’idea con grande favore, specialmente perché l’abbraccio dell’abominio del fuoco le stava rischiando di spezzare le fragili ossa da ninfa. Assunta la forma di una arcontessa tromba, ella si teletrasportò in aria, flettendo le ali per mantenersi ad alta quota. Altrettanto spettacolare fu la fuga di Gunnar, il quale impossibilitato a planare fece un balzo temporale a fianco del lich in forma di drago bianco, per poi salirgli con una certa concitazione in groppa, stringendosi sul suo collo e sulle escrescenze delle sue scaglie più esposte. Dal canto suo il lich si teletrasportò a fianco dell’alleato Maxillium, offrendogli la stessa forma di drago, prima di salire ad alta quota, destreggiandosi nonostante la stretta che il combattente orso gli stava serrando attorno alla gola nel tentativo di non cadere. Il cacciatore, imitando il compagno, lo raggiunse per poi scagliare ancora una volta un globo che colpì lo Scaldri laddove si sarebbe potuto trovare il suo volto, scavando un buco che si rimarginò molto in fretta. Lo Scaldri non perdonò il gesto. Ma invece di prendersela con chi non sembrava poter raggiungere, egli portò il suo solido pseudopodo ad avvolgere il corpo fiammeggiante di Bainzu, più lento degli altri nella sua ritirata. Il lento scontro tra i due appariva già di suo a senso unico e la sensazione trovò conferma quando lo Scaldri incombette sull’esperto di natura del gruppo, sopravanzandolo con sul corpo e portando i suoi psedupodi a percuoterlo senza pietà, mentre le fiammate del corpo del druido si sparsero nell’aria di quel deserto reso ancora più incandescente. Seppur coraggioso, anche Bainzu fu infine sconfitto e assorbito dalla terribile melma magmatica primordiale, la quale si prese perfino il tempo di scivolare e aggiungere alla sua orrenda mole anche i cadaveri di due degli elfi oscuri della Trenodia in Velluto. Già un terzo dei Guardiani Planari era caduto sotto i colpi di quel bestio apocalittico. Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Quando Gunnar fu avvinto dallo Scaldri, anche il corpo privo di vita di Celeste venne raggiunto dalla poderosa mole dell’essere, la quale avviluppò come un guanto l’elocatrice, trascinandola all’interno della massa e consumandola nel suo fuoco soprannaturale. Fu allora che una scarica di energia simile a una tempesta proruppe da quel punto, scatenando una serie di lampi violacei dal fianco della creatura. Quel fenomeno non era un segno del ritorno in auge di Celeste, tuttavia rappresentava comunque una notizia positiva per i Guardiani Planari in quanto essi compresero ben presto che il corpo fiammeggiante dello Scaldri doveva aver colpito gli oggetti in possesso della Borealis, tra i quali figurava anche il Bastone della Rovina. Quella incredibile invenzione dell’artefice Zaun era stata infine distrutta una volta per tutte, sebbene forse non nella maniera che l’eroina della Xorvintaal si sarebbe aspettata. Pur tale evento non sembrò smuovere o indebolire, almeno in apparenza, il possente Scaldri. Anzi, uno dei suoi pseudopodi si avvicinò al punto per poi toccarne la superficie, come una persona che si gratti un prurito sulla schiena. Tale visione, e gli ordini di Bainzu, furono sufficienti a motivare gli elementali della pietra circa una rapida fuga nel sottosuolo. Una ritirata strategica durante la quale i Guardiani Planari, secondo le istruzioni di Osymannoch, sarebbero dovuti salire di quota per raggiungere nuove vette e tentare un assalto dall’alto contro lo Scaldri. Una realtà che purtroppo si rivelò ben diversa. Sebbene uno dei globi di Maxillium raggiunse il poderoso essere, e Sophia lo imitò, lo Scaldri parve rimarginare buona parte dei solchi creati dagli avventurieri. Peggio ancora, i tentativi di volo dei Guardiani si rivelarono esagerati per la disponibilità dell’incantesimo. Le scarse informazioni fornite dal lich, infatti, portarono a una eccessiva fretta di allontanarsi e tale fretta si rivelò, come si soleva dire, cattiva consigliera. Usciti dall’area che legava i membri del gruppo coinvolti, per Maxillium, Bainzu e Osymannoch stesso la caduta fu rovinosa a terra. La punizione giunse invece pesante per Sophia quando lo Scaldri la raggiunse. Senza nemmeno un ostacolo davanti a sé, e dimostrando di possedere in realtà una velocità prodigiosa per la sua taglia, l’elementale ribelle raggiunse i fianchi colpì subito la ninfa con uno pseudopodo, dandogli assaggio della stessa potenza che Celeste aveva assaggiato poco prima. E quando ella si trovò avvolta dalla stretta della creatura, capì come mai la sua compagna era caduta sotto tutta quella manifestazione di potere. Il Bastone della Rovina era stato distrutto, ma quale prezzo avrebbero pagato Garwyth e i Guardiani stessi? Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Sebbene in numeri già ridotti rispetto all’inizio, la caduta dei membri della Trenodia in Velluto non scoraggiò i Guardiani Planari, i quali guidarono la carica con gli elementali di Bainzu, i quali si gettarono tra le sabbie del deserto, scivolando in certi punti come se si trattasse di acqua, e sferrando i propri pugni alla base di quella colossale montagna che era la mole dello Scaldri. Sebbene i ceffoni e i colpi delle creature di pietra evocate dal druido fossero capaci di tramortire svariati uomini, essi sembrarono come una manciata di ciottoli lanciati all’interno della caldera di un vulcano attivo, un vulcano purtroppo vivente e ben deciso a proseguire la propria avanzata. Fu allora che l’arsenale magico dei membri dell’Assemblea provenienti da Arth piovve dal cielo (nel caso della cometa) o sibilarono per aria sotto forma di globi di energia (nel caso di Maxillium e Osymannoch) staccando piccoli pezzi di magma dal brontolante Scaldri, ma non riuscendo a fermare la sua avanzata. Il muro improvvisato formato dagli elementali fu però di grande aiuto per Celeste e Gunnar, quando essi si teletrasportarono alle spalle del progenitore del fuoco e lo assaltarono in un attacco coordinato, l’alabarda di Celeste che affondò più e più volte sulla mole dell’essere, lanciando schizzi di magma incandescente per tutto il campo di battaglia. Gunnar artigliò la creatura, scavando un solco profondo e non doloroso per il suo corpo immunizzato al fuoco. I due colpi, che avevano messo in difficoltà pure un infernale come Teshtukku, non servirono però a smuovere o far ricredere lo Scaldri, se non forse a renderlo ancora più furibondo nella sua missione di consumare l’intero piano di Garwyth. Con un ruggito che scosse tutta la sua mole e la terra attorno a sé, lo Scaldri parve volgere la sua massa cranica senza viso dietro di sé, ignorando i tentativi degli elementali della pietra e focalizzando la sua attenzione su Celeste e Gunnar. Fu allora che lo Scaldri sollevò un grosso braccio colante di magma, grande come una torre, e lo abbattè sulla Borealis. Celeste aveva affrontato innumerevoli avversari nella sua vita, ma nessuno di essi l’aveva mai colpita così duramente. L’impatto creò un cratere attorno a lei e le sue ossa scricchiolarono come la sua arma al colpo… cui ne seguì un secondo, un terzo, un quarto e così via! La furia dello Scaldri si abbattè su di lei come il maglio di un dio, gli stessi che l’essere aveva millenni fa sfidato. E la potenza che stava scatenando sulla Furia Bianca bastava a dimostrare che egli aveva di certo dei mezzi validi per farsi sentire. Gli impatti piegarono dapprima sulle ginocchia l’eroina della Xorvintaal, per poi fracassare le sue ossa e i suoi muscoli, lasciando di Celeste solo una massa distrutta dalla furia dello Scaldri. I colpi non si arrestarono però lì e investirono ben presto anche Gunnar, il quale si sentì come un bambolotto di pezza contro gli assalti del mostro. Sebbene un tentativo disperato di artigliarlo ancora una volta andò a segno, egli si trovò ben presto stretto tra due di quei terribili pseudopodi e stritolato con una pressione tale da poter scalfire il diamante. La situazione stava precipitando in fretta. Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Mentre Bainzu evocava elementali della pietra dallo sguardo truce e dai grossi corpi tozzi color mattone, gli elfi oscuri annuirono alla richiesta di Gunnar Broooooo ma certo, abbiamo qualche bottiglia, qualche cannett- Ah, dici per gli incantesimi? fu la risposta. Quando essi furono protetti dal calore per merito del druido, ed essi si riunirono per un breve conciliabolo, i quattro stregoni della Trenodia elargirono delle distorsioni ai membri della compagnia Brooooooo commentò Quendar Siete tutti sfocatissimi! commentò L’incantesimo è andato benone, oppure quella botta è scesa davvero alla grande… per fortuna dei Guardiani Planari, la salute di Quendar non era in pericolo ed essi avevano una difesa in più al proprio arsenale. In compenso a Trelthan servì un ricostituente una volta che Sophia assunse un aspetto da ninfa che la rendeva molto simile a sua madre, l’incantevole ninfa Lorelai. Armati, ispirati e preparati oltre ogni dire il gruppo si apprestò presso la cupola all’interno della quale si trovava recluso l’essere per cui erano giunti fin lì. X tutti Sebbene la chiave avesse un aspetto simile a molte altre nel multiverso (seppur in formato un po’ più grande) la sua forma era evidentemente solo un memento. Quando essa toccò con la punta la grande volta, essa si schiuse di colpo, senza bisogno di usare toppe o lucchetti, orpelli forse considerati inutili dalle divinità che avevano imprigionato il potente essere. Una grande luce proruppe dall’interno prima che due possenti psedupodi, grandi come piccole case e fatti di magma, sostenessero l’uscita del temibile Scaldri dalla sua lunga prigionia. Grande come una collina, l’essere aveva una forma vaga, il corpo che all’occorrenza creava nuove protuberanze artigliate per spingere la possente mole, simile a un grande cumulo di lava il cui scopo era consumare e distruggere, riflettendo una luce bianco-blu che emanava un calore superiore a quello del cuore del vulcano più grande del multiverso. Un grosso moncone si trovava laddove ci si poteva aspettare di trovare un volto, un viso privo di occhi che si guardò a destra e a sinistra prima di trascinarsi in direzione dei Guardiani Planari. Un ribollire attraverso la superficie incandescente dello Scaldri prima che uno dei suoi pseudopodi si sollevasse ed evocasse una pioggia di braci roventi sui Guardiani, gli elementali di Bainzu e i membri della Trenodia. Gli elementali di Bainzu gridarono in Terran, avvinti dalla potenza del titanico essere mentre dei Broooooooo!!! Bruuuuuciaaaa!! giunsero dagli elfi oscuri. Saggiamente premuniti contro l’elemento simbolo dello Scaldri, i Guardiani ne emersero illesi, sebbene fosse evidente che gli elementali non se la fossero passata altrettanto bene. Quanto al punto in cui poco prima si trovavano i membri della Trenodia, ora si trovavano solo quattro corpi completamente carbonizzati, le sole infradito scampate a quell’assalto letale per i compagni di Tarzi An’Drasta. Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Il ritorno di Ao Senzacorpo e Jasmeera, dopo la loro indagine planare, fu l’occasione per l’Assemblea di riunirsi e prendere una decisione riguardo i fatti accaduti su Arth. L’iniziativa del Seguito di Lady Myonatix e la conseguente cacciata dei Demoni Circensi di Hecke avevano lasciato l’amaro in bocca a tutti e, su richiesta dei Guardiani Planari era stato improvvisato un “processo” ai danni dei membri di Halcya. I Guardiani furono chiamati come teste, sebbene le versioni offerte da loro e dal Seguito sembravano provenire da due punti di vista abbastanza diversi, che comunque essi avevano già notato nel modo di fare dei loro alleati celestiali. La votazione che seguì fu piuttosto tesa, poiché tutti i gruppi erano consci che al momento i loro numeri si stavano riducendo sempre più Ma un crimine è un crimine, specie se dovuto a troppa entropia disse Sobriliki Voto per l’allontanamento del gruppo di Lady Myonatix fu il suo voto. Ad imitarlo giunsero anche Hygrave e i Filosofi Ma broooooo disse uno della Trenodia, prendendo la parola al posto di Tarzi che lo fulminò con lo sguardo Cioè, gli errori capitano. E poi siamo amici di cannette. Io dico che rimangano con noi votò, con non poco scorno dei Ragni Planari Se i Guardiani hanno ritenuto di preferirli ai Circensi, direi di tenerli. Come prime linee, dato il loro fervore sul campo di battaglia suggerì Jasmeera. Anche la Legione si mostrò a favore del perdono Avremo bisogno di tutto l’aiuto disponibile, sebbene non condoniamo del tutto queste azioni. E gli schiamazzi notturni precisò l’anonimo membro. Lasciato per ultimo, Ao Senzacorpo lanciò un gridolino, trasalendo come se si fosse appena svegliato Come? Che succede? esclamò. Quando gli fu ripetuto tutto ciò che era successo, il demilich si lasciò andare ad un laconico So ragazzi… per stavolta gliela si perdona… il processo non fu però del tutto un successo per il gruppo di Halcya. Myonatix e i suoi furono costretti a versare una multa che sarebbe andata come fondo di ricostruzione per la città di Primarosa Ok, ma non li abbiamo subito… ve li manderemo tra un po’ si affrettò a dire Lady Myonatix. Lei e i suoi, per i successivi giorni, furono destinati alla difesa del Teschio con il divieto assoluto di allontanarsi senza aver prima avvisato uno tra Jasmeera o Lord Fnut. La mattina della ripartenza del gruppo vide finalmente Celeste rialzarsi senza che le sue ossa scricchiolassero e i muscoli chiedessero pietà, una guarigione aiutata sia dal riposo privo di interruzioni come di solito avveniva, sia grazie alla ripresa dal possente potere dell’elocatrice. Oltre a ciò, il ding dong e il ling lang del campanello (che ancora non si capiva dove si trovasse) preannunciò l’arrivo del corriere mezzo-drago in divisa che portò i numerosi acquisti del gruppo, compreso i bracciali nuovi fiammanti di Gunnar, freschi di disinfettante e candeggina, probabilmente per lavare via il sangue di coloro che erano morti cercando di affrontare chi li possedeva. Il nuovo e rimpinguante rifornimento di oggetti preparò quindi lo squadrone, sebbene prima di ciò giunsero dei rinforzi, selezionati dal gruppo per questa particolare impresa su Loshim. Il rumore di ruote di monopattini e infradito raggiunse le orecchie dei Guardiani Planari, quando quattro elfi oscuri maschi, vestiti con abiti dai colori sgargianti e con gli addominali in bella vista, si fermarono davanti a casa loro Broooooooo! esclamò uno di loro, che si presentò confusamente come Quendar Cioè, eccoci qua. Tarzi ci ha detto che avete chiesto il nostro aiuto e, cioè, siamo venuti a darvi i poteri e seguirvi per lottare contro il male disse, stropicciandosi gli occhi iniettati di sangue Cioè, pensate che noi abbiamo vissuto per anni con tipe matriarche che ci frustavano dalla mattina alla sera e veneravano una dea infame. Cioè, se noi possiamo fare qualcosa per redimire il nome della nostra razza lo faremo un altro drow di nome Kalandar, frattanto, sembrava non staccare gli occhi da Celeste Cioè, sorella, ma ti sei schiarita troppo! Ma, cioè, hai un sedere che parla. Cioè, se dopo vogliamo farci una bevuta insieme… io e te… uno dei suoi compagni, un certo Krenaste, gli spiegò l’errore che avevano compiuto già svariati altri membri della sua fazione Ahhh… cioè, quindi sei umana? disse Kalandar Cioè, sei comunque una sventola. L’offerta resta sempre valida stranamente questo stesso fascino che emanava la Borealis, non pareva suscitato allo stesso modo da Sophia, un evento più unico che raro. O almeno fu ciò che si pensò finchè l’ultimo drow, di nome Trelthan, non si rivolse a lei per chiederle candidamente se aveva era in cerca di uno schiavetto Cioè brooooo… la nostra società odiava le dominatrici, però da te mi farei legare… Lo squadrone di Arth, sia superficie che Sottosuolo, si diresse quindi verso il deserto di Loshim e l’antica città dove il gruppo aveva affrontato Teshtukku AAAAAHHHH!!! I MIEI OCCHI!!! I MIEI OCCHI!!! esclamarono i drow alla vista del sole cocente del deserto BROOOOO!!! MA CHE CALDO E’??? esclamarono, avvinti sia dalla luce che dal caldo Cioè broooooo disse uno agli altri Non possiamo usare i monopattini! commentò uno seguito dai Nuoooooooo!!!! dei suoi simili, che però constatarono ben presto come Però le infradito sono adattissime! affermazione che portò il gruppo di drow a farsi grasse risate. Tra una imprecazione al sole e la promessa di fare dei quadri delle rovine di quell’antica civiltà, gli elfi oscuri accompagnarono comunque i Guardiani all’interno di quel luogo carico di potere, con Kalandar e Trelthan che si offrirono cavallerescamente di portare gli abiti di Celeste e Sophia Cioè brooooo, se avete caldo non ci offendiamo se avete bisogno di spogliarvi disse Kalandar, mentre Trelthan aggiunse un Posso chiamarla padrona? rivolto a Sophia. Quelle propote proseguirono fino alla grande cupola, all’interno della quale doveva trovarsi il tanto decantato Scaldri. Fu allora Quendar domandò Cioè, broooooo, qual è già la missione? X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Sebbene non fosse più l’autorità massima sul proprio regno, avendo egli ceduto al figlio Dorian la corona, Derbel Von Gebsatell non rimase inoperoso di fronte ai bisogni del suo popolo. Già il giorno successivo alla tragica mattinata, artigiani e carpentieri arrivarono in massa a Primarosa per offrire la loro consulenza, la manodopera e i progetti necessari per imbastire un piano di ricostruzione della città. Il rischio che tale situazione ristagnasse richiedeva un intervento immediato e già nel pomeriggio, dai villaggi limitrofi, giunsero carri carichi di materie prime mentre per le strade iniziava la lenta opera di ripulitura dai detriti. Non fu difficile per Gunnar trovare spazio di manovra per la sua immensa forza, tale da permettergli di spostare intere travi e macigni come fossero fuscelli. E sebbene egli cercò di mantenere un profilo basso, o perlomeno in linea con il resto del contado, non potè non notare diverse donne del villaggio osservare la sua statura e possanza con sguardi ammirati. In più di un’occasione una popolana si offrì di detergergli il sudore o gli offri acqua o una fetta di pane dolce per ristorarsi dalle fatiche della giornata. Tra di essi, come scoprì ben presto il barbaro, si trovava anche un’amica d’infanzia di Celeste, Eloisette. Sebbene non disponesse del fascino esotico e il fisico statuario della Guardiana, la locandiera della città era una quarantenne ancora piuttosto attraente, dai lunghi e luminosi capelli ramati, dalla schiena ben dritta e dal florido seno ancora ben sollevato, una caratteristica che aveva contribuito all’ottimo bilancio della sua attività Gli amici di Celeste sono anche amici miei disse sorridendo al barbaro Spero potrete passare anche alla mia locanda quando potrò riaprirla in sicurezza. Il primo giro lo offre la casa disse. La donna, salvata da un inconsapevole Maxillium, fu ben felice di riabbracciare Celeste nonostante le circostanze difficili. Peraltro fu in grado di aggiornarla sullo stato di sua figlia Rakayah non era in città stamani. L’ho incrociata e mi ha detto che andava a dormire da uno dei suoi schiavetti per un paio di giorni. Ha detto che… beh… “Aveva parecchia fame” disse con una punta di imbarazzo Almeno per una volta le sue abitudini sono state… un bene. Certo, vederla vestita in abiti da dominatrice e armata di frustino è stato un po’… estremo commentò l’amica. Non più un giovincello, Bainzu ottenne comunque il rispetto della quasi totalità del villaggio e l’approvazione del sindaco Remolo D’accordo, questa decisione le rende onore fu la sua risposta. Il commiato al momento della ripartenza del gruppo fu carico di abbracci e promesse di rivedere una migliore Primarosa al ritorno dei membri dell’Assemblea alla loro Arth. In verità il ritorno al Teschio fu rinviato di circa una mezz’ora, il tempo necessario per accompagnare l’anziano Osy all’ipermercato noto come Emporio dei Sogni dove, dopo essersi quasi incastrato tra i carrelli all’ingresso, l’anziano fu in grado di portarsi a casa una nuova cintura e una action figure del principe Dorian Von Gebsatell a cavallo di Sovrano Nero, la sua inquietante e spietata cavalcatura. Buona parte del tempo dei Guardiani Planari sul Teschio, nei giorni seguenti, fu passata a spostare il mobilio e gli arredi acquistati presso il nuovo complesso ottenuto, quello che fino ad allora era stato occupato dai membri della Legione del Reame Imponderabile. I cinque membri in armatura nera non avevano nulla da spostare, avendo scelto una totale assenza di oggetti all’interno della loro serie di cinque bolle create dalla magia di Ao Senzacorpo. Ciò non impedì comunque al gruppo di dare una mano ai Guardiani per liberare il loro complesso, mentre il Seguito prestava la propria attenzione ai nuovi arrivati Amici della Legione, spero potremo conoscerci meglio, finalmente! Sono curiosa di sapere come sono i vostri volti sotto quelle maschere! disse la mezzelfa mentre li scrutava con curiosità, mentre Ashbet porgeva loro un cesto pieno di biscotti, bignè e dolcetti vari Se volete stasera diamo una piccola festa con vari giochi da tavolo, mi farebbe piacere se ci foste… offrì, ricevendo in cambio un ambiguo Le faremo sapere di una dei membri. Nassin-Frost fu invece ben felice di fornire a Osymannoch dei preventivi per i suoi ordini Tre giorni? Sì, posso far arrivare tutto per tempo… cercò subito di accordare il mercane, scartabellando tra i suoi appunti Mi faccia fare solo una chiamata disse per poi portarsi indice e medio della mano destra al rispettivo orecchio Sua mostruosità! Come sta la sua progenie? ai Guardiani parve di udire un blaterare gorgogliate in risposta Sono lieto per lei… mi dispiace per quel regno di halfling. Come ha detto? No, no… sì, esatto, quel mantello… ah, benissimo! Manderò uno dei miei mezzi-draghi disse per poi riagganciare e rivolgersi a Osymannoch Sì, posso garantire un ottimo mantello per 720mila monete d’oro. Per quanto riguarda il diadema devo solo fare un’offerta e ungere un po’ di ingranaggi per parlare con il gioielliere di Union che me lo può dare. 730mila monete d’oro e la situazione sarà risolta. Per quanto riguarda l’anello ho avuto una soffiata circa una reliquia in mano a un tetro assassino che terrorizza le vie di una metropoli. Con 840mila monete d’oro posso garantire i mezzi a un gruppo di eroi davvero super che possano scalzarlo e portare l’anello qui per tempo spiegò il mercane, offrendo una stretta di mano a Osymannoch per suggellare il patto Abbiamo un affare? domandò. X tutti -
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DM X Gunnar e Bainzu Laddove la gioventù tentennava, l’esperienza e la laboriosità scendevano in campo. A Primarosa ciò avvenne per mezzo delle braccia di Gunnar, sempre pronte a sollevare grossi pesi come fossero fuscelli, e le arti magiche di Bainzu, ideali in un contesto di necessità quale era quello in cui giaceva la città. Sebbene la cittadinanza non fosse esposta a pericoli nemici, la sopravvivenza era diventato l’imperativo e la necessità di procacciarsi del cibo fu da subito uno dei problemi più impellenti. Laddove Bainzu pensò di benedire il terreno per garantire un futuro anche nel lungo periodo, l’arcidruido fu assai produttivo anche nell’immediato. Unendo la sua coscienza a quelle delle piante e degli alberi che lo circondavano, egli seguì la voce della natura per condurre gruppi di donne verso cespugli di bacche e frutti di stagione fuori dai sentieri solitamente battuti, e gruppi di uomini in aree dove erano sorti funghi commestibili. Ad aiutarlo intervenirono anche i ciarlieri unicorni che egli ormai conosceva bene, sebbene il loro arrivo fu funestato da un loro timore reverenziale, memore dell’ultimo spaventoso incontro ODDIO, SENTO IL SUO ODORE E QUELLO DEL SUO AMICO DRAGO! LEI NON E’ QUI, VERO? domandò uno, terrorizzato, le narici che si dilatavano dal terrore. Quando lui e i suoi compagni furono rassicurati del fatto che Myonatix e il suo Seguito fossero fuori città, le creature dei boschi furono ben felici di aiutare la cittadinanza a reperire cibo ben più edibile di quello per animali, il quale fece però la gioia delle capre, delle mucche e dei palmipedi scampati a quella battaglia mattiniera Da quella parte, in quella radura, percepisco dei deliziosi meleti da cui potrete attingere a piene mani disse uno degli unicorni Oh, ma fate attenzione! Percepisco anche l’odore di un cinghiale piuttosto grosso. Penso possiamo evitarlo passando… un sonoro CRACK anticipò l’incontro con Gunnar, il quale recava in spalla la carcassa dell’animale, salutando gli uomini e lasciando l’unicorno in uno stato di profondo cordoglio per quella perdita per il regno animale. La ricompensa di ciò furono però i sentiti ringraziamenti degli abitanti di Primarosa, le lacrime dei bambini asciugate sui loro volti alla vista del cibo genuino e campagnolo offerto, oltre alle strette di mano e i baci che le persone più anziane rivolsero loro (con l’eccezione di Osymannoch, per ovvie ragioni) Celeste è sempre stata… speciale spiegò l’anziano sindaco Remolo Ma siamo contenti che abbia buoni amici. Adesso la situazione è un po’ da sistemare, penso potete capire bene. Ma una volta che Primarosa sarà di nuovo come prima vorrei consegnarvi le chiavi della città. E’ solo un titolo onorifico, ma spero possa esprimere almeno quanto vi siamo grati per il vostro aiuto spiegò Oltre a ciò vorremmo intitolare la piazza principale a lei, signor druido disse rivolto a Bainzu. Sebbene il villaggio natale di Celeste avesse subito un duro colpo, la speranza nel ricevere presto aiuti e la fiducia nel genere umano erano ancora ben presenti. Calma, calma! Qui c’è tutto fuorchè speranza e fiducia! esclamò Hygrave, frapponendosi tra Maxillium e il Seguito, i cui membri ridussero i propri occhi a fessure alla spiegazione di Maxillium, benchè assolutamente veritiera Mi hai offesa. Questo è malvagio. Ma d’altronde tu devi essere proprio un gran malvagio, ho sentito che tutta la tua famiglia lo è. Normalmente dovremmo preoccuparci anche di loro e di te commentò Myonatix in tono aspro, per poi sollevare le mani Ma ti perdono, per stavolta fu allora che Lord Fnut cercò una conferma nel racconto offerto dal cacciatore di taglie, al che la stregona rispose con un Max non sa descrivere bene le cose, ci fa passare per malvagi disse con occhi improvvisamente lucidi Ma è vero, siamo colpevoli di aver aiutato a debellare del male dall’Assemblea, laddove ormai era impossibile la convivenza. E voi lo avete visto. Pure di fronte alle loro minacce non abbiamo nemmeno ucciso nessuno, come sapete i demoni vengono esiliati nel loro piano. Quindi appunto, nessuno ha tecnicamente ucciso nessuno spiegò, con vari gesti della mano e cenni di assenso dei membri del suo gruppo. Lord Fnut brontolò a mezza bocca prima di rispondere Ma questo non vi autorizzava a decidere da soli! ribattè, alchè subentrò Auberil I Guardiani Planari hanno fomentato la tensione con i loro comportamenti scostanti. Li conoscete, vanno a destra e a sinistra cercando di fare gli amici di tutti… quando è evidente che ci sono punti di vista molto diversi tra alcuni di noi commentò aspro, scoccando un’occhiata gelida a Maxillium. A quell’affermazione, Lord Fnut non rispose, mentre gli occhi di Sobrilik brillarono di luce rossa e verde Il consenso ha in effetti riscontrato una certa entropia nei comportamenti dei Guardiani Planari, sebbene il consenso non sia d’accordo nell’attribuirgli una responsabilità per i fatti accaduti replicò. A quel punto Fnut fece un gesto con la mano Questa situazione richiede analisi! In questi giorni studieremo i fatti e, quando torneranno Ao e Jasmeera, prenderemo una decisione. Nel frattempo voi del Seguito rimarrete qui sul Teschio, con il divieto di uscire dal piano! disse Fnut, ricevendo un assenso da Hygrave Io e i miei uomini li sorveglieremo puntualizzò. A quel punto il leader dei Filosofi diede una voce alla Legione, una delle rare volte in cui ciò accadeva Potete scambiarvi di abitazione con i Guardiani? Un po’ di distanza può solo aiutare il silenzioso quintetto parve prendersi qualche secondo prima che uno di loro rispondesse Non è un problema per noi. La nostra dimora è praticamente vuota disse con una profonda voce telepatica. Myonatix si portò una mano al petto Accetteremo la decisione dell’Assemblea, ma voglio sia chiaro che non portiamo rancore verso i Guardiani Planari, che per il loro contributo consideriamo come nostri spiriti affini e grandi amici disse, per poi rivolgersi a Maxillium Sono più che pronta e concentrata per salvare il multiverso dalla minaccia dei terremoti planari. E sono convinta che potremo cooperare e unire le forze per sistemare questa faccenda, insieme come amici disse. Lord Fnut corrucciò la fronte a quelle parole Mmm… ne terremo conto sebbene non sembrasse del tutto sicuro del proclama della mezzelfa. Fazioni attualmente presenti nel Teschio e relativa attitudine X tutti -
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DM Lady Myonatix parve percepire la leggerissima ostilità da parte dei Guardiani Planari, ma si limitò a scuotere la testa quando le fu chiesto di fornire una compensazione per i danni subiti E’ impossibile! spiegò Non possiamo stare dietro a tutti i danni collaterali nella nostra lotta contro il male… e poi quando mai si è sentito di un buono che risarcisce e ripara! disse con un sorriso, come se i nativi di Arth avessero fatto una battuta comica La nostra morale è comunque più alta della vostra, fatta di così brutte e colorite espressioni, e non chiederemo una ricompensa… come scommetto voi già stavate per fare! disse annuendo, come se avesse scoperto un potenziale vero scopo dei suoi interlocutori. Quando il pugno di Celeste la raggiunse, abbastanza forte da farle saltare gli incisivi, Myonatix dapprima urlò, parecchio a dire il vero, prima che Ashbet accorresse al suo fianco per infonderle energia divina a badilate e farle ricrescere i denti perduti Questo. E’. Malvagio. disse in tono lapidario, fissando Celeste con ostilità per tutto il discorso che ella le rivolse Celeste, puoi posare il libro dei poemi. Avete preso una decisione, quindi vedete di non fare i soliti schizofrenici che ci ripensano. Noi siamo i buoni e gli unici eroi di questa storia, è evidente. Voi siete solo gregari che possono ringraziare di aver avuto un’occasione da parte nostra. Saremo amici e combatteremo assieme, che vi piaccia oppure no. Questa cosa ve la farete andare giù per la gola e o vi costringeremo di nuovo, se servirà tagliò corto, mentre Auberil flettè le poderose zampe, come se fosse pronto a balzare sulla compagnia di Arth al primo passo falso. Ma l’assalto non partì, bensì vi furono solo altre parole E’ vero che avevamo detto che avremmo tollerato alcuni di voi, ma per il bene le promesse possono essere accantonate. Se vorrete chiederci dei favori vi consigliamo CALDAMENTE di lasciare a casa Osymannoch e Maxillium, le cui anime sono ormai perdute suggerì Auberil, puntando i suoi occhi e le sue fauci in direzione degli interpellati. Miri fischiò sonoramente e Bombus si affrettò a tradurre Miri dice che nessuno gli dice dove può e non può andare. Se vorrà tornare su Arth anche domani lo farà e basta. Meglio ancora se con altri delfini fu la sentenza dell’animale fluttuante. Su quelle dichiarazioni, Myonatix e i suoi si allontanarono sotto gli sguardi corrucciati della cittadinanza Che gente commentò il sindaco, truce in viso a quella dimostrazione dei nativi di Halcya. Egli non si pronunciò dapprima sui Guardiani, ma con il passare delle ore il suo cipiglio si spianò, tale fu il fervore con cui Celeste e i suoi compagni guidarono la lenta ripresa di Primarosa dopo quella terribile mattinata. Il principe Derbel promise subito aiuti e sovvenzioni Per rendere Primarosa ancora più bella di prima comunicò, chiedendo a Celeste se necessitasse di altro, mentre Oceiros rispose in tono asciutto che avrebbe fornito i suoi incantesimi per i giorni successivi, sebbene con un tono ben poco adatto a un santo e più in linea con qualcuno che svolgesse tale compito controvoglia. La notizia dell’imminente arrivo del Santo bastò a mandare in estasi la popolazione e il sindaco promise che la seconda piazza della città sarebbe stata rinominata in suo nome. Nassin-Frost, convocato ancora una volta in emergenza per quel giorno, si presentò alla cittadinanza con educato distacco, riservando il consueto calore per i più facoltosi acquirenti Dunque il necessario in diamanti? domandò inarcando le grandi sopracciglia udendo la quantità necessaria Posso farlo, ma devo avvisarvi che di questo passo molto presto vi sarà una stagflazione nel mercato dei diamanti. Ormai… ne avete fatto incetta disse con un sorriso complice Vi sono altri ordini che intendete fare, nel frattempo? domandò, ormai un’abitudine nei loro incontri. Con l’aiuto della forza e della magia del resto del gruppo furono ben presto istituite tendopoli temporanee, sebbene ancora non fosse stato deciso come assicurare un pasto caldo per ognuno dei presenti. D’altro canto, sebbene Primarosa si fosse fermata nelle sue attività, il futuro sembrava perlomeno promettere una rapida ricostruzione. Il ritorno al Teschio di Paithah di Maxillium, invece, fu segnato da una certa tensione, la quale fu ben visibile anche nei volti dei presenti dei restanti gruppi, riuniti all’anfiteatro dopo la scabrosa notizia ricevuta da parte del gruppo di Halcya. Lord Fnut, una quarantina di Filosofi, Hygrave e i suoi Cacciatori, Tarzi e la Trenodia, i Ragni Planari al completo (richiamati da Sobrilik dalla propria missione) e perfino la Legione del Reame Imponderabile attendevano le due processioni Si può sapere che accidenti è successo? domandò truce Lord Fnut, la bocca serrata e di malumore come mai nessuno lo aveva visto Siamo un’alleanza, non vi è alcuna logica nello sbranarci tra di noi! con uno sbuffo di fumo, uno dei drow di Tarzi interruppe il gruppo Broooooooo, i Demoni a volte sono un po’ scemi, ma cioè broooooo erano comunque i nostri scemi Sobrilik, in piccionaia con i suoi, commentò Questa azione rappresenta una infrazione del patto stabilito tra le parti. Un’entropia che richiede correzione disse, gli occhi che brillarono di rosso e verde. Hygrave annuì Sono d’accordo, ma prima vorrei sapere che cosa è successo e perché è successo disse cercando una risposta nei volti dei gruppi al centro dell’attenzione. Solo la Legione rimase in silenzio. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Kashtari Damakka, Teshtukku, Baneliness, il Carnifex. Nemici il cui nome riportava alla mente dei Guardiani una serie di lotte ardue, in cui essi si erano dovuti spingere al limite per fronteggiare nemici di una caratura in alcuni casi semi-divina. L’eco di quegli scontri forse risuonavano ancora da qualche parte nel multiverso, a memoria di quei combattimenti epocali, lunghi e insostenibili per certi casi. Tutto il contrario di quello che si vide a Primarosa. I Demoni Circensi avevano forse delle armi segrete pronte, ma Auberil il drago prismatico piombò sul campo di battaglia con un impatto devastante, eruttando con il suo Ruggito Arcobaleno un fiume di colori dalle sue fauci e avvolgendo i demoni di quel caleoidoscopio di potere celestiale. Hecke e i suoi, alla vista di quella fiabesca esplosione di potere, fecero versacci indicandosi il fondo della gola. Ma ben presto le urla di alcuni di loro divennero autentiche: Wrenchwort ululò con le chele in fiamme, Zimmergin si lasciò andare ad un NOOOOOOO mentre veniva spedito in una crepa spaziale. Lo stesso destino toccò anche alla marilith Mavreen, la quale ebbe appena il tempo di dire SUCCO D’ARANCIA E ARANCIATA SONO LA STESSA COSA! SVEGLIATEVI GENTE! e scoppiando in una risata demenziale prima di sparire anch’essa da qualche parte nel multiverso. Con i loro numeri dimezzati, Gunnar e Celeste si gettarono su Mr Hecke come barboni su una bistecca succulenta. Ma il capo di quella spedizione demoniaca non sembrava pronto a farsi prendere gratuitamente a sberle Fermo lì, orsacchiotto del cuore! sghignazzò vedendo Gunnar correre verso di lui e intercettandolo con le sue braccia elastiche, più lunghe perfino degli artigli del combattente orso Fatti dare un bell’abbraccio da Zio Hecke! Osy potrà confermarti che sono stupendi! disse avvolgendo i propri arti come pitoni attorno al collo e al busto di Gunnar. Il breve trionfo del clown fu presto interrotto da Celeste, la quale spedì gambe all’aria il demone-clown prima di arretrare portando dietro con sé Gunnar. Bainzu si preoccupò quindi di erigere una foresta di spine sui presenti, avviluppandoli nei viticci colmi di spine. Hecke sputò alcuni denti prima di rimettersi in piedi, districandosi tra i rovi, bestemmiando nel frattempo i nomi di diversi signori dell’Abisso, e far apparire una viscosa torta compota da una strana crema giallo-verdastra sulla mano destra E’ L’ORA DELLA TORTA!! sghignazzò pronto al lancio, il braccio però bloccato dalla succube Karla Hecke, sono troppi! Non possiamo farcela! E abbiamo perso anche Zimmergin! il glabrezu Wrenchwort annuì preoccupato, muovendo gli artigli come il più improbabile dei lottatori di kung fu. Hecke digrignò i denti, senza però smettere di sorridere, prima di portarsi una mano al volto in tono drammatico PER QUESTA VOLTA VE LA SIETE CAVATA, DEMENTI PLANARI! MA UN GIORNO CI VENDICHEREMO! Wrenchwort bisbigliò qualcosa all’orecchio del capo, il quale quindi aggiunse Certo, sempre se la causa dei terremoti non ci faccia fuori prima, in quel caso non potremmo organizzarci Karla bisbigliò qualcosa all’orecchio del clown, il quale si trovò a specificare Ah, già. Karla chiede se potete dire a Max che ella gli augura che gli caschi l’uccello Karla annuì, scoccando un'occhiataccia ai nativi di Arth ed Auberil. Terminato quel commiato, Hecke sollevò un pugno al cielo I Demoni Circensi ripartono alla velocità della luce con un teletrasporto! prima di sparire alla vista. L’eco dell’ultimo Ba-dum tsssss di Wrenchwort risuonò nell’aria carica di fumo di Primarosa. I Demoni Circensi avevano abbandonato la scena oltre che l’Assemblea. Riepilogo Non ve la siete cavata malaccio disse loro Auberil, per poi puntare il muso verso il centro della città Ma ora andiamo, c’è molto da fare e salvare! ordinò, per poi librarsi in volo verso uno degli incendi. In verità il fuoco fu un nemico più ostico degli abitanti dell’Abisso, molti dei quali alla vista dei Circensi in fuga (o in rotta planare) decisero di levare le tende e i tendoni da circo. Myonatix guidò i suoi Celestiali verso i fuggitivi e alla fine solo scarpe lunghe e nasi rossi rimasero a testimonianza del passaggio degli invasori di Carnevale Trasandato. Maxillium, dal par suo, era stato in grado di aiutare molti dei civili e con il supporto del resto del Seguito in un paio d’ore anche l’ultimo incendio fu domato. Una sessatina buona dei duecento abitanti di Primarosa, tuttavia, erano morti e Myonatix si autoattribuì il compito di dare la notizia al sindaco della città, l’anziano Remolo che era ormai al suo quinto mandato Mi dispiace darle questa terribile notizia, ma molti dei suoi sono morti. Una sessantina stimiamo Ashbet e Bombus fecero in corso un verso afflitto So che però sul vostro piano potete riportare in vita le persone, quindi sorrida! disse la mezzelfa dai capelli svolazzanti. Ashbet e Bombus fecero un YEEEEE!!! in coro. Myonatix quindi aggiunse Vorrei non se la prendesse troppo con Celeste, anche se la responsabilità di questa situazione è sua e dei suoi amici. In fondo ci hanno aiutato a rimediare… AMICI! esclamò quindi vedendo arrivare i Guardiani Planari Che bello vedere che alla fine il bene ha prevalso e l’amicizia è tornata! Possiamo dirlo: VITTORIA! esclamò avvicinandosi per dare abbracci a tutti E Max è pure vivo! Un successo assoluto! disse con un gran sorriso A proposito, ho mandato un inviare a Fnut per dirgli del nostro successo. Non so voi, ma ho avuto la sensazione che fosse leggermente alterato. Ha detto di dirvi che dobbiamo tutti raggiungere il Teschio il prima possibile Ashbet e Bombus si portarono le mani alla bocca in un gesto confuso Magari è solo infastidito che non abbiamo chiesto anche a lui di aiutarci… disse Myonatix ponendosi i pugni sui fianchi Essere gelosi però non è molto buono disse scuotendo la testa. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Sebbene Osymannoch avesse delle riserve e le parole non furono cordiali nei confronti dei nativi di Halcya, alla fine i Guardiani si schierarono con i membri del Seguito Sì, sì… il solito vostro bla bla, come se foste davvero voi gli eroi in questa crisi… disse la mezzelfa dai capelli fluttuanti, muovendo le dita della mano destra come a mimare una bocca. Ella però annuì e sorrise alla loro risoluzione finale Beh, era ora che faceste la scelta giusta! Non ci voleva così tanto, visto? Magari la prossima volta cercate di svegliarvi prima di ridurvi a far dei morti… esclamò Lady Myonatix, guardandoli con uno sguardo da madre severa e scendendo da Auberil per lasciare che il drago si unisse allo scontro con i Guardiani Piuttosto di blaterare, druido, vedi di combattere invece di fingerti un santo che non sei e non sarai mai gli fece eco Auberil notando l’estremo tentativo di pace offerto dall’anziano del gruppo Ma dato che hai fatto la scelta giusta, per stavolta ti perdono. Lady Myonatix approfittò di quell’occasione per planare a terra dalla casa su cui si era appostata, raggiunta ben presto anche da Ashbet, Bombus e Miri Auberil, conto su di te! Voi Guardiani, cercate di impegnarvi! Noi andiamo ad aiutare i civili! Figuratevi se Max può farcela mai da solo! disse, con i suoi compagni che annuirono. Miri fischiò un paio di volte in direzione di Osymannoch Miri dice che dopo faremo i conti per la tua titubanza si affrettò a tradurre Bombus, prima di accodarsi al resto della brigata celestiale in direzione della battaglia. Per tutta risposta al ramo di ulivo di Bainzu, Hecke sputò a terra Falsi eroi razzisti! Se questa è la vostra idea di alleanza per salvare il multiverso, torneremo nell’Abisso inveì, per poi sorridere Ma non prima di avervi rotto qualche dente! Tanto anche se perdiamo riappariamo nell’Abisso disse sghignazzando mostrando la chiostra di denti simili a una tagliola Compagni, siete pronti? esclamò rivolto ai suoi. Fomentati dal combattimento in programma, i cinque si misero in fila e a turno, ognuno di loro gridò il proprio nome Wrenchwort! esclamò il glabrezu ponendo le braccia verso la sua sinistra Zimmergin! gridò l’hezrou dopo una grassa risata, spostando le sue braccia nella direzione opposta Aaaaaah! Mavreen! gridò la marilith serpeggiando e puntando le braccia in alto. Con una risatina isterica, la succube del gruppo si mise anch’essa in ginocchio Karla! gridò. Di spalle, la figura grassa e ciondolante del loro leader si chinò per far sbucare la tua testa da sotto le gambe divaricate Mr Hecke! urlò. A quel punto il quintetto gridò Tutti! Per! Uno! Uno! Per tutti! prima di cambiare ancora le proprie posizioni e porsi in una strana posa al grido di Demoni Circensi di Hecke in azion- AAAAAHHH!!!! ARRIVANOOOO!!!! urlarono infine in coro, quando i non abissali si gettarono su di loro, ben meno propensi a perdere tempo in pose da battaglia. Riepilogo X tutti -
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DM Il tempo rallentò per Celeste, quel tanto che le bastò per fiondarsi nei pressi della trave portante di un’abitazione demolita da un goristro e spostarla da sopra la schiena del panettiere del villaggio, rimasto incastrato sotto. Un salvataggio a tempo di record che avvenne quasi in contemporanea a quello della sarta e di suo marito, bersagli di una pioggia di schegge da una finestra rotta dall’incantesimo di una eladrin zelante, che la elocatrice fermò sollevando il tavolo della cucina, schermando così i suoi possessori. In ultimo uno dei giovani del villaggio, che si trovava tra il martello e l’incudine, o per meglio dire la sferzata letale di un babau e la spada di un mezzelfo celestiale, si vide protetto nel momento in cui un barile lo avvolse proteggendolo. Piccoli aiuti, che tuttavia furono appena sufficienti ad arginare quella difficoltà dei suoi concittadini, in difficoltà come aveva visto solo gli abitanti di Pescalia dopo il primo passaggio di Azariaxis il Terrore Cremisi. Tutto ciò senza contare che la Borealis non notò indizi circa la presenza o meno della sua figliastra Rakayah. D’altro canto né i suoi compagni né le altre fazioni presenti parvero avvedersi della sua brevissima assenza. Oh, divini! esclamò Myonatix in risposta alla sfuriata di Gunnar, rossa in viso. Ma fu Auberil a rispondere al combattente orso Risparmiati il falso buonismo, te che passi la metà del tempo a sbavare dietro a Jasmeera! Se pasteggi con una tiranna, abbi un po’ di umiltà il drago non fu comunque delicato nemmeno con Bainzu E taci pure tu, che non sai nemmeno ascoltare la sofferenza di una bestia! Ma d’altro canto voi Guardiani Planari venite da Arth, il piano dei falsi eroi, quindi se c’è qualcuno che deve cospargersi il capo di cenere siete proprio voi! ribattè. Myonatix, dal par suo, accolse parecchio male le accuse e le parole di Celeste Io non sono ritardata! esclamò Che io e te siamo molto simili è vero, ma quella più tarda mi sembri proprio te, Celeste! ribattè I demoni sono un cancro che va estirpato, diamine… sono malvagità incarnata! Anche te li odi! Tu più di chiunque altra dovresti farli fuori! Compi il tuo destino da eroina e noi faremo la nostra parte! D’altro canto neanche i demoni furono particolarmente lieti degli appellativi e dalle minacce ricevute HEY! ringhiò Hecke in direzione di Osymannoch Noi ci abbiamo provato a fare squadra! Ma non siamo noi quelli che sono stati razzisti fin dall’inizio! Voi ci avete sempre sputato sopra, negando qualsiasi favore! Come se tutti i demoni possano essere solo degli str**i voltafaccia pronti a ingannare e pugnalare alle spal- il demone pagliaccio si interruppe quando Karla la succube andò a sussurrargli qualcosa all’orecchio. A quel punto il leader dei Circensi abbassò leggermente il tono di voce Sono appena stato informato del fatto che in effetti potrebbe esserci qualche leggerissimo pregiudizio sulla mia razza. Ma noi però ci siamo spaccati la schien… Hecke si grattò la testa Abbiamo dato un contr…. infine espirò rumorosamente Abbiamo portato i ciottoli! E la maionese! Zimmergin annuì convinto all’ultima frase del loro capo. Le parole dei Guardiani Planari sembravano aver animato ancora di più la disputa tra le due fazioni. Auberil ruggì, artigliando il tetto in cui si era appostato e Miri fischiò Miri dice che è giunta l’ora di fargli il bagno nell’acquasanta e spargere il loro sangue alle porte dei loro patroni demoniaci! si affrettò a tradurre Bombus, sventolando un bastone dorato. Lady Myonatix si rivolse un’ultima volta ai Guardiani Planari Questi demoni sono solo degli idioti e una minaccia! Io non aspetterò che ci pugnalino alle spalle! Se avete del senno rimasto, unitevi a noi! Vi aiuteremo a salvare la città da questi mostri e tutto ciò che il passato potrà aver portato di tensione tra di noi verrà dimenticato e tollererò perfino la presenza del vostro lich, avete la mia parola! disse in tono solenne, battendosi il pugno sul petto E anche la mia, nel nome del Drago di Platino! aggiunse Auberil. Miri fischiò qualcosa e pure Bombus e Ashbet, disarmata ma con le mani crepitanti di luce, annuirono Non potete davvero pensare che questi qui siano meglio di noi sibilò la donna-gatto Se servite il bene non avete altra scelta che aiutarci! Possiamo fare anche noi gli eroi, eh! ribattè Hecke, rivolgendosi anch’egli ai Guardiani Planari Di sicuro siamo più eroi di questi qua! Una parte di me ammira come sono usciti fuori di melone e come i loro amici stanno protando distruzione come i miei… e direi che la dice lunga su come ormai per voi siamo il male minore sghignazzò, mostrando i suoi lunghi e affilati denti giallastri Aiutateci a decapitarli e vi aiuteremo a salvare la città da questi schizzati! Uniamo le forze per questo multiverso pizzoso e il rispetto diventerà amicizia con tutti voi! disse prorompendosi in un inchino che lo portò a sbattere la testa a terra e procurarsi un taglio sanguinante. Zimmergin si affrontò ad aggiungere Prometto che vi insegnerò a fare le pose da battaglia prima di uno scontro! Normalmente dovreste essere in cinque, ma contando che Max muore sempre non dovrebbe essere un problema! Karla si limitò a fare gesti osceni con la mano e la bocca. L’unico momento in cui le fazioni si trovarono d’accordo fu quando esse si ritrovarono a gridare in coro verso i Guardiani Planari E’ GIUNTA L’ORA! PRENDETE LA VOSTRA DECISIONE! X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Primarosa era un piccolo villaggio immerso nella campagna verdeggiante del sud di Glantria, a poca distanza dal confine che segnava il passaggio nella ricca regione di Arcoria. Quel piccolo angolo di civiltà di circa un duecento abitanti era stato per tanti anni una perfetta rappresentazione del borgo pulito, ordinato e tranquillo in cui potevano nascere nuovi eroi. E tale fama era divenuta realtà grazie alla loro eroina locale, la quale era un simbolo al punto da essere nominata nel cartello d’ingresso della città. Villaggio di Primarosa Luogo di nascita di Celeste Borealis La tranquilla atmosfera che quel piccolo luogo doveva aver posseduto fino a pochi mesi prima era però stata spezzata prima dal terremoto planare avvenuto settimane prima e ora… dal secondo conflitto in atto. Della cinquantina di casette in legno con il tetto di paglia molte erano in fiamme, i campi di grano erano macchiati di sangue e le grida degli abitanti squarciavano l’aria mentre il fumo rendeva difficile la visibilità. Ma pure il più miope avrebbe potuto notare demoni dell’Abisso e celestiali quali guardinal e animali di sangue sacro combattersi tra le vie della città. Uno scenario già visto nel corso dell’infido terremoto planare, sebbene tuttavia un grosso particolare balzò subito agli occhi dei Guardiani: non vi era infatti nessuno squarcio in cielo, su una parete o in qualche altro bizzarro punto, quelle che erano state le prime testimonianze dello strano fenomeno che stava mettendo in pericolo il multiverso. Questo e la maggiore organizzazione dei gruppi che si fronteggiavano portò subito a valutare come le creature dovessero essere giunte tramite altri mezzi. E la possibile spiegazione a ciò giunse dopo una prima sghignazzante (e familiare) risata. E’ QUI LA FESTA?! esclamò Mr. Hecke, spalancando le braccia al centro della via principale, contemplando la distruzione che i suoi sgherri e svariati altri demoni stavano portando agli immobili del villaggio (si udì un Ba-dum tssss! a breve distanza, mentre Wrenchwort il glabrezu sradicava il tetto di una rimessa per attrezzi) e ai celestiali giunti per fronteggiarli (una sonora scoreggia di Zimmergin l’hezrou fece vomitare quattro cani intermittenti in contemporanea). All’arrivo dei colleghi dell’Assemblea, Hecke puntò il dito contro Celeste Era ora! Mi domandavo quante altre case avremmo dovuto distruggere prima di farvi uscire allo scoperto! Hecke sghignazzò, il ventre da pagliaccio che sobbalzò Sono quasi certo che me lo stiano buttando in c**o ma vediamo… il demone-pagliaccio lanciò al gruppo una pergamena scritta con eleganza Leggete pure consigliò loro. All’interno, in una grafia svolazzante e contornata di cuoricini sulle i era scritto il seguente testo E’ giunta l’ora della resa dei conti! Il vostro tempo è concluso! Se avete gli attributi venite a Primarosa, su Arth, e fronteggiate la vostra sconfitta per mano dei Guardiani Planari! Firmato Lady Myo Celeste Borealis” Un ruggito nel cielo preannunciò a quel punto l’arrivo di Lady Myonatix in persona, in groppa ad Auberil e accompagnata dai suoi compagni Ashbet, Bombus e Miri Combattete, figli di Halcya! Estirpiamo questo male demoniaco! esclamò Lady Myonatix. Ella si rivolse quindi ai Guardiani Planari Mai fidarsi di un demone, ve lo avevo dett- le espressioni eloquenti dei Guardiani Planari portarono Auberil a sussurrarle qualcosa all’orecchio D’accordo, forse ho un po’ forzato gli eventi… ammetto che quella lettera l’ho scritta io, in realtà ammise Ma è colpa vostra, amici di Arth! si affrettò a dire L’Assemblea non può andare avanti con quelli come loro disse indicando i demoni, che risposero con una salva di pernacchie Troppi equilibri sono a rischio e noi non possiamo cooperare. Voi avete creduto nella vostra disgustosa neutralità, ma non funziona e non funzionerà! esclamò irata Ve l’avevo detto che vi avremmo COSTRETTO a decidere e questo è il momento! Tentennare significherebbe mettere a rischio altri innocenti, quindi DOVETE aiutarci. Quando avremo finito con Hecke e i suoi allora ci sarà pace e tranquillità. E dopo salveremo il multiverso tutti insieme, come un gruppo coeso! Auberil annuì per poi ringhiare verso Hecke e i suoi. Bene, bene… beh, mi immaginavo una cosa del genere commentò Hecke, venendo subito spalleggiato dai suoi Avevo pensato di parlarne con Fnut prima di venire qui e capire l’inganno, ma insomma… il demone-pagliaccio lasciò qualche secondo di suspense prima di scoppiare in un CHE DIVERTIMENTO CI SAREBBE STATO? scoppiò a ridere, per poi spruzzare dal fiorellino posto sul suo petto uno schizzo di acido su un mane che si rotolò a terra dal dolore. Zimmergin si battè il petto con i pugni Io mi sono rotto i c******i di questi qua! disse indicando Myonatix e i suoi Facciamola finita! E voi Guardiani… disse occhieggiando i nativi di Arth O siete con noi o contro di noi! Mavreen la Marilith fischietto un Fiu-Fiu-Fiuuuuuu! mentre faceva giochi di equilibrismo con le proprie spade. Le due fazioni più impulsive dell'Assemblea sembravano infine giunte alla resa dei conti. E i Guardiani si trovavano esattamente in mezzo. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Sconfiggerlo solo se egli si dimostrerà una minaccia precisò Tarzi in direzione di Celeste Non ritengo corretto giudicare qualcuno solo sulla base di una leggenda, per quanto tetra possa essere disse il leader della Trenodia, presumibilmente spinto dalla nomea poco felice che il suo stesso popolo possedeva. Sobrilik vide i suoi occhi illuminarsi di varie sfumature di rosso, per poi passare al blu mentre si rivolgeva ai Guardiani Sulla base delle informazioni ricevute il consenso ha calcolato una probabilità del 96% che lo Scaldri sia ostile e pericoloso. Qualora scegliate noi non ci saranno esitazioni precisò, attirandosi una serie di sbuffi di fumo da parte dei drow offesi. Sebbene tra le due fazioni non scorresse buon sangue, esse però non si presentarono per il resto della giornata. Giunse però voce alle orecchie dei Guardiani che essi battibeccarono diverse volte a distanza e in più di un’occasione Hygrave e i suoi dovettero intervenire per evitare lo scoppio di conflitti interni. Parte della riorganizzazione del gruppo, come ormai i Guardiani erano abituati, passava per Nassin-Frost il mercane. Convocato ancora una volta dai membri dell’Assemblea, egli non tardò a presentarsi Benritrovati, amici di Arth disse in tono ossequioso, offrendo strette di mano con le sue che erano grandi come caschi di banane State bene? Come posso aiutarvi oggi? domandò. Il mercane passò quindi la mattinata valutando la rassegna di richieste dei clienti e spesso e volentieri le sue risposte furono positive e accondiscendenti Ma certo, nessun problema! commentò controllando gli oggetti magici che potevano essere reperiti anche sul loro piano d’origine Bacchette non hanno molto successo, signor Bainzu, sa… per via delle tempistiche di lancio… ma ho di certo quel paio di pergamene alternativo concordò Vi farò recapitare il tutto per domani tramite corriere, come sempre disse, per poi storcere appena la bocca su uno degli elementi richiesti Ah, signor Gunnar… è sua la richiesta per questa coppia di bracciali, vero? valutò Ne aveva già comprato un paio da me, un bell’impegno doverne trovare un altro paio… ammise Mi dia un attimo Nassin-Frost quindi si portò l’indice e il medio destri all’orecchio e iniziò quella che sembrava una serie di conversazioni private a distanza Sì, carissimo… che dici, niente? D’accordo… annuì Generale, come sta? Ha sentito per caso qualche voce? No? per poi sorridere Sua sordida malignità, quando la sento le campane suonano a festa… si fa per dire ovviamente… certo, a buon rendere! disse per poi chiudere quel giro di chiamate Allora signor Gunnar, l’affare è possibile. Dovrò solo fornire abbastanza protezioni magiche a un gruppo di spedizione, nulla che il denaro non possa comprare. Se lei è pronto a garantirmi 820mila monete d’oro glieli farò avere in tre giorni. Se ha urgenza possono farglieli pagare solo 850mila monete d’oro e farglieli avere entro un giorno spiegò. Una volta raccolti gli ordini, egli strinse la mano ai clienti Se vi serve qualche lavoro potete chiedere a me. Sono riuscito a sbrigare la questione delle scaglie di drago di forza, ma sono ancora in cerca di potenziali ladri in casa del dio della pestilenza. E ho un committente che cerca un gruppo disposto ad andare in un contorto regno fatato per recuperare la Corona della Luce, un antico artefatto, dalla Cripta del Progenitore, un LeShay che si dice fosse all’origine della razza elfica. Posso garantire 1 milione di monete d’oro di credito più tutti i tesori che potrete recuperare dalla tomba per una simile impresa, se vi interessa propose Nassin-Frost Ad ogni modo, per qualsiasi cambio degli ordini non esitate a contattarmi concluse infine, congedandosi dal gruppo. Il giorno successivo fu l’occasione del gruppo per riunirsi con Maxillium e la colazione con egli, favorita dalla presenza della credenza offerta da sua sorella e dal principe di Firedrakes, fu l’occasione per aggiornare il mago dei pugnali incantati sulla sconfitta di Teshtukku e il recupero della chiave che conteneva l’ancora prigioniero Scaldri. Per Celeste anche le spiegazioni risultavano ancora difficoltose, fasciata per poter arginare il dolore che il suo corpo gli restituiva anche per azioni semplici come recuperare gli oggetti ordinati dal corriere mezzo-drago che suonò quella mattina. La Borealis era comunque ottimista, se non altro perché ella prevedeva che il dolore sarebbe passato del tutto nel giro di altri tre giorni. Tuttavia sembrava che i pericoli non volessero aspettare l’eroina della Xorvintaal, non quando una chiamata mentale giunse da Primarosa, dal sindaco per essere precisi. A quanto pareva creature demoniache e celestiali erano comparse di nuovo nella città natale di Celeste e stavano mettendo a ferro e a fuoco la città. X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Una volta recuperata la grande chiave dal suo corpo, finire Teshtukku fu possibile solo grazie a Bandisci Inferi, la quale per la prima volta potè uccidere effettivamente un immondo. E non poteva esservi debutto migliore per l’alabarda della Borealis se non con uno dei più potenti nel multiverso, una creatura di sangue divino che fu decapitata selvaggiamente nel corso del suo coma e il cui corpo ribollì come fosse fatto di olio messo a cuocere per mezz’ora, prima di liquefarsi tra la sabbia del deserto e non lasciare infine più traccia di Teshtukku, il Carceriere. Il Bastone della Rovina, nonostante un tentativo di muovere Celeste come un burattino, fu infine posto all’interno della borsa conservante dell’elocatrice. Dopo aver effettuato l’annosa decisione circa il destino dell’infernale, il gruppo si diresse quindi con le ultime forze verso il Teschio di Paithah, dove potè riprendere fiato presso la loro abitazione. Posato il corpo di Maxillium al sicuro, il gruppo potè quindi valutare le prossime mosse. D’altro canto per loro il resto della giornata passò in compagnia delle altre fazioni, tale fu l’iniziativa che il gruppo prese per sondare la possibilità di cercare un supporto efficace tra i gruppi che con loro costituivano la cosmopolita Assemblea. Unici veri assenti erano la Legione del Reame Imponderabile, Ao Senzacorpo e la Bambina Avorio, impegnati con Jasmeera nel corso della loro missione presso la Clessidra di Argentovivo. Per fortuna presso la sua villa il gruppo potè trovare in Nindrol, il primo elfo conosciuto dal gruppo al loro arrivo, un rappresentante della parola della sovrana delle Terre Oscure. La mia signora è al momento impegnata in missione, come certo sapete disse Nindrol prendendo un sorso del tè alle bacche lunari che aveva offerto loro Certo, diversi della sua guardia sono qui presenti. Tuttavia ella è rimasta molto dispiaciuta nel vedere che il favore che vi aveva chiesto, nel corso dell’increscioso incidente con la Fredda Domestica, sia stato da voi ignorato spiegò l’elfo androgino sbattendo le ciglia Ella è pronta ad aiutarvi in futuro, ma notando come gestite la parola data su Arth ella sarà pronta a fornirvi il suo supporto quando compierete per lei un compito. Tornate al termine di questa impresa e chiedetele udienza. Di certo troverà il modo di permettervi di riscattare il vostro onore concluse. Purtroppo devo difendere il Teschio spiegò Hygrave mentre sellava il suo maestoso stallone planare Capite bene come la sicurezza sia più importante che mai, specialmente dopo l’ultima battaglia che abbiamo dovuto sostenere disse con un cenno d’intesa Ma avete tutto il mio rispetto per cercare di distruggere quel pericoloso oggetto. Solo cercate di vincere in un colpo solo, temo altrimenti per il destino di quel piano! Non ritengo saggio disporre altre forze per fronteggiare lo Scaldri commentò Fnut offrendo ai Guardiani del tè verde E per noi purtroppo l’ultimo scontro ha già richiesto un pesante tributo. Così tanta conoscenza perduta… disse Lord Fnut, scuotendo la testa Se siete determinati a provarci non ve lo impedirò, potreste anche riuscire a farcela, forse. Tuttavia non me la sento di mettere in pericolo altri del mio ordine dopo le pesanti perdite subite per mezzo dell’atropal. Spero comprenderete. Distruggere il Bastone? Che pizza!! esclamò Mr Hecke, il corpo che si gonfiò e sgonfiò al ritmo delle sue risate, mentre Zimmergin l’hezrou passò attorno al tavolo del loro soggiorno per offrire a ognuno una tazza di maionese Datelo a noi! Sapete quanto possiamo divertirci? propose Hecke, allungando le mani e flettendo le dita, come aspettandosi di ricevere subito l’artefatto Possiamo trovare delle carabattole da darvi in cambio, anche roba potente. O se volete possiamo prendere a calci chiunque vogliate… propose con sguardo avido Se proprio però dovete scatenare un altro mostro per il multiverso, per favore, fatelo apparire sopra casa di Myonatix stavolta, vi va? sghignazzò. Scatenare un altro flagello per il multiverso? domandò Lady Myonatix sgranando gli occhi Certo, se almeno facesse a pezzi i demoni nel mentre… valutò, incoraggiata dai fischi del delfino celestiale Miri, mentre Ashbet la donna-gatto passò a offrire un tè al limone annacquato e biscotti all’anice Io non sono d’accordo ad aiutarvi fu il voto decisivo di Auberil Per me finirete per compiere ancora un disastro. E comunque nel frattempo abbiamo già un’altra questione da dipanare disse non aggiungendo altro. La non eccellente striscia di risposte negative ricevute ebbe termine all’alveare dei Ragni Planari, dove Sobrilik (rientrato per un breve aggiornamento di sistema) era in compagnia di Echo e Intel, già conosciuti nel corso della distruzione dell’Anello del Carnifex Il consenso non è unanime nell’idea di liberare lo Scaldri disse il leader, gli occhi che si illuminavano di blu e verde Le scarse informazioni in nostro possesso ci portano a stimare la minaccia in una fascia che và da Alta ad Omega Echo si illuminò di una serie di colori e Sobrilik aggiunse Tuttavia la distruzione di un artefatto di tale proporzione entropica potrebbe aumentare l’equilibrio universale e, come tale, siamo pronti a fornire il nostro supporto nell’impresa Echo e Intel fecero due passi avanti Siamo pronti a unirci alla vostra spedizione dissero. Ma se alcuni dei Guardiani erano ottimisti sulla risposta dei nativi meccanici di Coax, anche un’altra fazione, a sorpresa, fornì la propria volontaria assistenza. Una nube grigiastra si avvicinò davanti all’alveare, simile a una Nube Mortale che avesse raggiunto coscienza di sé. Ma i Broooooo! che si udirono provennero dagli elfi oscuri della Trenodia in Velluto, giunti scalpicciando con delle infradito, a bordo di strani costrutti metallici a due ruote Cioè sorella, vuoi andare in missione con questi Ragni e non con noi? domandò un Mhorannan dagli occhi iniettati di sangue a Celeste, cercando di carezzarle una guancia Non è una di noi, cugino tagliò corto Tarzi, unico a piedi (sebbene anche egli indossasse le calzature estive) Ma siamo pronti ad aiutarvi, se volete. Il Bastone potrebbe scatenare molti problemi nelle mani sbagliate e al contempo siamo d’accordo a liberare lo Scaldri. Rimanere imprigionati per millenni è un destino che nessuno merita le parole di Tarzi scatenarono un breve tafferuglio con i Ragni Planari, i quali sciorinarono una lista molto precisa di cinquanta punti in cui spiegavano le ragioni legislative di una simile condanna, mentre i drow replicarono sventolando bandiere arcobaleno e con numerosi sbuffi di fumo dalle loro strane sigarette. Sebbene entrambe le fazioni fossero pronte a fornire il loro supporto, era chiaro che esse insieme non sarebbero mai state in grado di collaborare. Fazioni attualmente presenti nel Teschio e relativa attitudine X tutti -
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DM FOLLE IO? FOLLI VOI… POTETE ANCHE AVERMI BATTUTO… MA MORIRETE TUTTI MOLTO PRESTO! furono le parole dell’infernale prima di ricevere l’ultimo colpo. Come un angelo esiliato dai cieli per i suoi peccati, Teshtukku volteggiò in una picchiata a spirale prima di abbattersi sul terreno sottostante, scavando un largo cratere all’impatto della sua mole contro la sabbia del deserto. Lo scenario apocalittico di nuvole nere, saette violacee e vento forte, al termine di quello scontro, a poco a poco si calmò e in pochi minuti il clima parve tornare quello usuale del deserto di Loshim e delle sue antiche rovine. Il Bastone della Rovina, conficcato sul terreno a fianco di Teshtukku, rimase silente dopo la sua dimostrazione di forza, ricordo dell’antico potere di cui era imbevuto e che si era abbattuto sui Guardiani per un brevissimo lasso di tempo. Quanto all’infernale, il gruppo scoprì presto che egli era ancora vivo, a giudicare dall’ampio petto che si alzava e abbassava nel suo silenzioso coma in cui era scivolato. Cinta dalla pesante catena, la chiave grande come un braccio era appoggiata sopra i pettorali della creatura, in attesa di essere presa da un nuovo proprietario per la prima volta dopo millenni, unico strumento in grado di liberare lo Scaldri e consentire l’unico metodo per la distruzione dell’infido artefatto recuperato dal tesoro di Re Ambric. Sebbene quella vittoria fosse giunta dopo innumerevoli fatiche e sacrifici, ancora una volta i Guardiani erano stati in grado di compiere un’impresa degna degli dèi non più presenti su Garwyth. X tutti -
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DM Il momento in cui Osymannoch estrasse il Bastone della Rovina fece scorrere un brivido collettivo tra i presenti, mentre un sibilo sinistro si levò dall’artefatto simile all’urlo di mille anime intrappolate sotto una frana. Le mani grifagne di Teshtukku verso l’oggetto misero in allarme Celeste, abbastanza da farla accorrere contro l’infernale e colpirlo con una scarica di colpi senza precedenti PUAH! SPUT! furono alcuni dei gemiti dell’essere mentre l’alabarda lo colpiva, il sangue nero che colava dalle ferite del guardiano dello Scaldri, messo in ginocchio dalla potenza straripante della psionica al massimo del suo potere NO… TU… CHI ACCIDENTI SEI TU? domandò per un attimo alla Furia Bianca. Ma la coda dell’occhio di Teshtukku vide infine l’opportunità di una vita quando Osymannoch inciampò sul pugnale di Maxillium, l’arma caduta dalle mani del mago al momento della sua caduta. Sebbene costretto a terra, le grandi mani dell’immondo furono leste a serrarsi sull’impugnatura dell’artefatto e strapparlo dalle mani del lich con la stessa facilità con cui un adulto avrebbe rubato una caramella a un bambino E’ MIOOOOAAAARGGHHH!!!! strepitò Teshtukku, i palmi della mani che emisero fumo al contatto con l’oggetto, mentre scariche di energia violacea crepitarono dal suo corpo in preda agli spasmi. Ma sebbene il corpo dell’infernale soffrisse a quel contatto, egli ululò anche di trionfo al percepire tutto quel potere alla sua portata DISTRUZIONE! DISTRUZIONE! urlò, per poi balzare in piedi, lanciando un grido che rimbombò per tutto il deserto e portando le rocce a creparsi, mentre i lampi nel cielo si fecero violacei e piccoli turbini si sollevarono da terra. La voce cavernosa di Teshtukku, se possibile, si fece ancora più inquietante con un riverbero, simile a un eco che ora si protendeva dalla sua voce MISERI VERMI! NON VI PERMETTERO’ DI DISTRUGGERCI! LA DISTRUZIONE E IL CAOS NON POSSONO ESSERE FERMATI! sbraitò prima di spiccare un rapido volo in cielo e titaneggiare sul gruppo prima di scatenare la potenza del bastone, la cui punta si illuminò di un viola funebre, un attimo prima che la mano destra dell’infernale scagliasse un contraccolpo di energia tale da mandare in frantumi qualsiasi potere di cui i Guardiani si fossero avvinti, un riverbero talmente forte da infrangere il dweomer che teneva insieme perfino diversi dei loro oggetti LA VOSTRA MAGIA E’ DISTRUTTA! NON POTETE BATTERCI! urlò Teshtukku, coperto del suo stesso sangue ma ora dotato del potere che si diceva fosse bastato a uccidere gli dèi. Riepilogo X tutti -
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DM Nel deserto di Loshim il combattimento infuriava, con i Guardiani Planari e Teshtukku che si scambiavano colpi forti come montagne, capaci di risuonare per tutta la città abbandonata e mettendo in fuga quei pochi animali del deserto che si erano ritrovati a fare capolino tra quelle rovine COFF… COFF… EFF… GLURG!!! gorgogliò Teshtukku, quando fu buttato ancora una volta a terra da Celeste e la sua alabarda lo colpì alla gola, un attimo prima che Gunnar si fiondasse su di lui, cercando di smembrarlo ma trovandosi ancora ad aver a che fare con la cotenna incredibilmente dura dell’essere, che dava ad Artigli di Sangue la sensazione di mordere una cassaforte in adamantio E vattene! esclamò l’infernale sferrando un calcio al muso del combattente orso, distanziandolo per non venire ghermito dalla sua presa. Quell’accerchiamento sul nemico, una tattica che di solito ben rendeva ai membri dell’Assemblea, fu però allentato nel momento in cui Celeste si dovette allontanare per elaborare una nuova strategia, lei che ora vedeva nella sua malandata arma un elemento di cui non poteva privarsi. E seppur coraggioso, Gunnar non sembrava in grado di arginare lo strapotere del guardiano dello Scaldri ARANCIATA E SUCCO D’ARANCIA SONO LA STESSA COSA! SVEGLIATEVI GENTE!! ululò Teshtukku, prima di portare la sua furia sugli incantatori con un salto carpiato in volo che lo portò a piombare tra Osymannoch e Bainzu. Il druido, nonostante l’astuta idea di ridursi di taglia per distanziarsi dall’essere, fu ancora una volta preda delle zanne dell’infernale, talmente algide e feroci da scavare una vita pure nella pelle angelica del solar di cui aveva assunto le sembianze. Ma sebbene la pratica di sbudellare druidi trasformati fosse cosa gradita all’infernale, gli occhi dell’essere furono ben presto attratti da qualcosa di molto più interessante: il Bastone della Rovina CHE COS’E’? HA UN’AURA POTENTISSIMA! DAMMELO!!! esclamò rivolto al lich. Riepilogo X tutti -
Salve a tutti. Ancora una volta chiedo un brain storming generale su una delle meccaniche della 3.5, in questo caso la quantità di vita a disposizione di un'arma. Pur avendo infatti ben a mente la tabella relativa degli oggetti base, la parte che pone in dubbio me e @Organo84 è la quantità di pf e la durezza in virtù delle diverse componenti magiche dell'arma. L'arma in questione è un'arma ad asta (un'alabarda) +5 Sacra e della Collisione Il manuale del master indica che per ogni +1 di bonus di potenziamento l'arma ottenga un aumento di +2 nella durezza e di +10 per i pf complessivi. Ma ciò si applica anche al bonus speso per aggiungere le abilità speciali? (In questo caso Sacra e Collisione). Di norma la logica mi porterebbe a pensare che un'arma come quella dell'esempio abbia ricevuto un trattamento più intenso rispetto a una sua "omonima" ma che sia solo +5. Però ci sono anche delle definizioni del manuale che mi mettono la pulce nell'orecchio tipo "A weapon can’t actually have a bonus higher than +5. Use these lines to determine price when special abilities are added in." che sembrano voler marcare un confine tra i due "mondi" del potenziamento e delle abilità speciali. Chiedo dunque lumi a chi magari si è trovato in una situazione simile (o comunque ne può sapere più di me)
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Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM E CHI DIAVOLO SAREBB-?! Teshtukku non ebbe nemmeno il tempo di parlare che Celeste piombò al suo fianco, spingendo l’asta della sua alabarda sull’incavo della gamba destra dell’infernale e facendolo inginocchiare, prima di scoccare un colpo di taglio che aprì uno squarcio sul suo petto SI PUO’ SAPERE CHE RAZZA DI UMANA SEI? esclamò l’immondo, sputando sangue, prima di venire assaltato anche da Gunnar, il cui artiglione impattò contro la guancia dell’essere, forte dell’energia e del coraggio ridonategli da Bainzu. L’infernale sputò un grumo di sangue a terra, per poi lasciar andare Osymannoch, il quale per buona premura aveva ripreso la sua forma originaria BAH! NON POSSONO FERMARMI GLI STUZZICADENTI! ruggì, rialzandosi in piedi con un colpo di reni. Ignorando Gunnar, egli si gettò su Celeste, scambiando una serie di colpi. L’alabarda però stavolta si trovò ad affrontare non un’altra arma, ma fieri artigli e ali dalle punti feroci come lame di rasoio, le quali si infransero contro la struttura dell’arma della Borealis GUARDA COME TE LA SPEZZO! inveì l’infernale E TU VORRESTI VEDERTELA CON LO SCALDRI? LUI E' IMMENSAMENTE PIU' FORTE DI ME! E COMUNQUE LA VERA ARMA E’ LA SPADA LUNGA! berciò O IL FALCHION SE PROPRIO DEVI COMPENSARE PER DELLE MANCANZE! guaì, per poi accucciarsi leggermene e scartare di lato per affondare i denti, come un serpente che colpisse all’improvviso, in direzione della coscia dinosauresca di Bainzu, intento a ruggire una sua litanìa. Il druido sentì non solo il dolore della carne, sufficiente a fargli perdere il filo dell’incantesimo che stava tessendo, ma anche un vero e proprio risucchio della sua magia, come se una terribile sanguisuga si stesse nutrendo del suo potere magico UN SAPORE… DIVINO! commentò l’infernale, schioccando la mascella dopo quell’assaggio. Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM Osymannoch aveva ormai brevettato una tecnica di fuga tutta sua, il tipo che se fosse stato possibile avrebbe tramandato ai figli per renderlo un simpatico tormentone. Ma non solo l’impossibilità di riprodursi impedì questo scenario, a metterci lo zampino ci pensò anche la manona di Teshtukku che artigliò la gola dell’Inatteso, strangolandone il collo VIENI QUI! ululò il demone, scuotendo quindi il lich con la stessa forza con cui un bambino avrebbe scosso un bambolotto di pezza, sebbene questo scricchiolasse ad ogni scossone. L’infernale avvicinò il viso del lich al proprio per poi vomitare improperi che dimostravano tutta la sua follia LE CURE SONO INUTILI! UCCIDERE DEMONI INFANTI E’ UN’AZIONE BUONA E LEGALE! LE RIVOLUZIONI SONO MEGLIO DELLA DIPLOMAZIA! berciò, gli occhi fuori dalle orbite ormai, per poi bersagliare Gunnar con un assalto mentale che infranse svariati dei suoi incantesimi al punto… da rimpicciolirlo. O perlomeno riportarlo alla dimensione di un tempo. Pur in quella ripetuta sfortuna, sebbene le dita del lich non riuscirono mai a raggiungere Gunnar, i Guardiani furono però in grado di liberarsi dall’assalto blasfemo ricevuto, pronti a soccorrere il lich ghermito. Riepilogo X tutti -
Capitolo Sei - Semi della distruzione, Parte 2 - Il Bastone
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DM La morte di Maxillium pose fine a qualunque velleità, almeno da parte dei Guardiani Planari. Osymannoch prese tempo assumendo una forma assai meno suscettibile all’energia positiva, ma Sophia colpì Teshtukku alla guancia, sciogliendone parte e scatenando un altro urlo dell’essere, sebbene non fosse chiaro se ciò fosse dovuto alla follia dell’infernale o all’effettivo dolore inflitto dalla giovane incantatrice di Arth. Laddove Bainzu invece decise di diventare un tirannosauro e benedire Gunnar più di quanto avesse mai fatto con qualunque altro animale, Artigli di Sangue e Celeste circondarono Teshtukku per poi investirlo con una gragnuola di colpi una volta che egli fu sgambettato per l’ennesima volta a terra. Il rumore dei colpi dell’alabarda e degli artigli dell’orso che si infrangevano contro le difese magiche e fisiche dell’essere erano talmente forti da rimbombare per la città in rovina, che era diventata teatro di uno scontro degno dei suoi precedenti abitanti, mentre le nubi nere in cielo non rilasciavano pioggia, ma crepitavano di fulmini e saette. ORA BASTAH!! gridò Teshtukk, balzando in piedi una seconda volta con una piroetta da terra e respingendo con le braccia gli assalti dei due arieti dei Guardiani Planari. La mascella dell’immondo dalla pelle rossa si spalancò oltre i limiti di qualunque essere umano per poi eruttare un fiume di improperi nella Lingua Oscura, talmente carichi di malizia e malvagità nel descrivere gli orrori che egli avrebbe perpetrato sui loro corpi al punto da far sanguinare le orecchie degli ascoltatori e fiaccare il loro spirito …E QUESTO CONCLUDE LE CINQUANTA TORTURE CHE VI INFLIGGERO’! esclamò infine, gli occhi che fissarono folli gli avversari. Ma un avversario dal cuore altrettanto nero era pronto a portare avanti le manovre dei Guardiani. Ancora una volta per Osymannoch le blasfemie erano solo parte dei riti mattutini da lich FATTI SOTTO! FOLLE! IO FOLLE! TUTTI FOLLI! lo sfidò Teshtukku, muovendosi verso il lich in forma umana a una velocità sorprendente per la sua mole. Riepilogo X tutti