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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM Si sarebbe potuta definire in molti modi la confusione che proseguì in quella caverna, ma per usare i termini più semplici essa sarebbe stata chiamata una lotta senza quartiere. Da un lato Osymannoch lanciava incantesimi che evocavano sempre più tentacoli (sebbene la maggior parte di essi indugiassero su Sophia), dall’altro Gunnar sbatteva a terra la testa di un gargoyle stritolandola con le proprie mani. In tutto questo trambusto gli elfi urlarono, presi di mira dalle magie del lich (HEY! esclamò Vesphian, livido in volto) come anche i mostri alati che difendevano quello spazio all’interno del Teschio di Paithah. A prendersi una soddisfazione per primo fu Gunnar, il quale vide soccombere il proprio avversario, la lingua di fuori e gli occhi spappolati e sanguinolenti. Quando egli però si alzò, il gargoyle parve rianimarsi balbettando un Th-Threeen… fino a quando una voce Tiro sicuro! Anticipò una freccia che trafisse l’essere da tempia a tempia. L’elfo che lo aveva colpito fece appena in tempo a fare un cenno ad Artigli di Sangue prima di concentrarsi su un altro degli avversari. Ma per Gunnar le sorprese non finirono lì, il rischio di colpire il soffitto lo raggiunse quando egli crebbe sotto la magia del Capobranco Vesphian Salva quella povera tigre! chiese il leader del Patto Silvano. Sul fianco sud, sebbene la maggior parte degli elfi riuscì a liberarsi dai tentacoli, quanto bastò per sollevare i pugni contro Osymannoch, uno di essi fallì, trovandosi a tu per tu con uno dei gargoyle altrettanto in trappola, con solo gli pseudopodi preferiti dai pervertiti del Katai a separare uno scontro diretto. Questo almeno finchè non giunse Celeste, compiendo un balzo degno dei migliori guerrieri dei racconti orientali e armata (ironia della sorte) da un’arma insolitamente grande e sproporzionata per la sua taglia. Ma pure i più puristi dello zweihander sarebbero rimasti MUTI alla processione di botte che Celeste elargì, ancora forte come ai suoi tempi migliori dopo un costante allenamento che costituiva il metodo educazionale più efficace con la sua figliastra succube Rakayah. Forse fu il pensiero di lei a spronarla, fatto sta che quando ella si abbattè sul gargoyle il suo urlo fu tremendo THREEEEEEENNNN!!!!! e nemmeno i tentacoli di norma invulnerabili furono in grado di resistere, il colpo talmente forte da infrangere in parte il Velo e insozzare il soffitto, le pareti, il pavimento, i tentacoli, l’elfo, sé stessa e i propri stivali del sangue nemico, il quale parve quasi esplodere in mille pezzi sotto la potenza di Celeste Borealis. In quello che si potè definire un forte scontro tra gargoyle e animale, Pisittu non si tirò indietro dalla lotta, combattendo contro un avversario più con le unghie che con i denti, rincuorata dal proprio padrone e dalla situazione intralciata del nemico. E quando esso si liberò e la minaccia della morte potè palesarsi su di lei, la tigre trovò conforto nell’arrivo delle grandi mani di Gunnar, che afferrarono la testa del gargoyle, per poi svitarla letteralmente dal collo a colpi di artiglio Threeeeennnn... le ultime parole che le sue labbra furono in grado di articolare. Con un ultimo ruggito di trionfo, il combattente orso aveva ribadito la forza dei Guardiani Planari e la vittoria in quel feroce scontro all’interno del Teschio. Quando i tentacoli si ritirarono, sebbene con la perdita di Sophia e Maxillium, tutti i presenti poterono esultare per il loro trionfo Shhheeeee! Si unì l’elfo della Trenodia, sventolando un otre Brindiamohhh! Vinooohhh!! Nonostante l’entusiasmo del momento, il termine dello scontro portò ben presto a una serie di emozioni contrastanti: gioia per la vittoria sì, ma anche dolore e cordoglio per le perdite. I membri del Patto Silvano erano preoccupati, soprattutto Vesphian. In silenzio in principio, egli si rivolse però ai Guardiani Planari Una persona deve ammettere quando sbaglia e questo è il mio caso disse Vi chiedo scusa per avervi accusato per la morte dei miei compagni. Pensavo foste codardi che erano fuggiti al primo pericolo, ma quelle creature sembravano possedute da demoni e voi avete dimostrato il vostro coraggio oltre alla vostra forza l’elfo con la corona di spine Non mi sento di perdonare la fine che avete fatto a Rhozaaur, ma avete il mio rispetto come combattenti. E mi dispiace per le vostre perdite, spero che la vostra magia possa salvarli in silenzio, gli altri elfi sopravvissuti iniziarono a recuperare i corpi dei propri compagni e quello carbonizzato di Mhorannan, oltre agli averi e le armature dei caduti. La stanza nella quale si trovavano non aveva suppellettili e i gargoyle, tolte le armature di proprietà degli elfi di Ardentia, non portavano con sé orpelli o monili. L’unica via percorribile, quella che essi sembravano pronti a difendere con tutte le loro forze, era un tunnel che scendeva ripido verso l’interno del cranio di Paithah, immerso nel buio più totale Non so che cosa avete intenzione di fare disse uno degli elfi rivolto a Celeste, che ella riconobbe come quello che aveva salvato all’ultimo minuto Ma noi ci ritireremo per portare i caduti di sopra. Se volete possiamo portare di sopra i vostri amici, a meno che non vogliate riportarli in vita come avete detto. Ad ogni modo noi non rimarremo qui, se questi gargoyle erano una prima linea di difesa di un territorio ostile, non oso immaginare che cosa possa essere in agguato lì sotto confessò. Egli quindi tossicchiò Comunque… grazie. Se ci sarà l’occasione vorrei sdebitarmi… Riepilogo X tutti
  2. DM Celeste era nuda. Tre parole che avrebbero pubblicizzato a dovere qualunque lettura, ma che non descrivevano appieno la situazione. La Borealis era stata spogliata sì, ma di buona parte dei propri poteri. Il colpevole, che si trovava ingaggiato con Gunnar, ebbe però poco tempo per gioire: Artigli di Sangue, in preda alla sua frenesia da battaglia (e forse pure istigato dalla morte di Sophia e Maxillium) ringhiò il proprio sdegno e buttò a terra il gargoyle, il quale tentò invano di dimenarsi ma senza esito. Le grandi mani artigliate di Gunnar si serrarono sulla sua testa, stritolandola con forza nel tentativo di farla saltare THREN! THREN! THR- Glurg! la disperata richiesta di aiuto del mostro rimase inascoltata quando egli fu soffocato dal proprio sangue e dalla stretta del combattente orso dei Fiordi, che lo dominava come una vera e propria montagna. Sebbene le ferite del gargoyle si rimarginassero, la sua guarigione sembrava non tenere il passo del barbaro psionico. Il tempo questa volta era dalla SUA parte. Sebbene il tempo di Sophia fosse finito, il Katai visse ancora dopo la sua morte. Osymannoch richiamò dal terreno i tentacoli più famosi delle terre orientali di Arth, famosi tra le corti di nobilotti pervertiti i quali furono i primi a sviluppare tale incantesimo. Ben più morigerato, l’Inatteso convocò i bulbosi tentacoli per uno scopo ben più costruttivo, vale a dire sfruttare quello che sembrava uno dei pochi punti deboli dei gargoyle Thren! Thren! gridarono i gargoyle, i quali furono investiti assieme ad alcuni dei compagni dal tappeto di propaggini che si avvolsero (o tentarono di avvolgersi) attorno ai presenti. Si sarebbe potuto discutere in seguito su come l’assalto dell’incantesimo offrì uno spettacolo nello spettacolo quando essi avvilupparono Sophia, e ancora di più quando fu Celeste a trovarsi imprigionata, ma al momento l’attenzione fu maggiormente concentrata sui mostri alati, i quali furono stretti, imprigionati e bloccati dalla magia del lich. TIRATE! ordinò il Capobranco Vesphian. Una salva di frecce investì il gargoyle che si era macchiato di Maxilliumcidio, così come un fulmine si abbattè dall’alto per punire il killer di Sophia Ma che diamine… disse sorpreso il capo del Patto Silvano quando i nemici ringhiarono irati (e illesi!) al loro indirizzo Thren! Thren! Thren! inveirono, come a promettere le peggio torture. Gli elfi guardarono preoccupati il loro leader, il quale però non parve perdere più di tanto il sangue freddo Arretrate! Piazzatevi dietro l’orso e fornitegli tutte le cure del caso! gli elfi si apprestarono ad eseguire la manovra di supporto. Come le legioni degli eserciti meglio organizzati, che attaccavano per poi richiudersi a testuggine e fiaccare il nemico, i Guardiani Planari utilizzarono tattiche di guerriglia. In difficoltà nella sua posizione svantaggiata, il monolito non fu in grado di unirsi al tentacolo, ma il gargoyle in trappola si vide ben presto ricevere un ben assestato sganassone elementale, talmente forte da far saltare due incisivi, quattro molari e una delle corna del bestio. D’altro canto Pisittu non si dimostrò meno pericolosa, artigliando senza pietà il petto del guardiano più sfortunato, colui che si trovava tra le mani di Gunnar. Sebbene la magia fosse in grande difficoltà, l’incantesimo di Osymannoch si rivelò fondamentale per rubare tempo al killer di Maxillium. Sebbene il suo partner fu in grado di liberarsi e aggredire selvaggiamente Pisittu, la quale iniziò a grondare sangue dalle numerose ferite, l’altro fu costretto ad attardarsi e perdere secondi preziosi. Egli neanche si avvide dell’arrivo di Celeste alle sue spalle e, quando egli provò a muoversi in direzione degli elfi in movimento un rumore di colonna vertebrale incrinata lo avvisò della presenza della Furia Bianca nelle vicinanze: Cuore Nero si era preso un altro tributo di sangue. I tre superstiti (con l’eccezione di quello immobilizzato) mormorarono Thren! Thren! Thren! ma stavolta non vi era beffa, né arroganza, né sicurezza. I tre sentivano il fiato dei nemici sul collo e il pericolo della morte (già giunta per uno di loro) in agguato. Nel mentre lo stregone drow della Trenodia si affiancò a Osymannoch Ma che shcontro…. Vuoi che fashioooo le mie magieeee? tentò di articolare, l’alito che puzzava di vino del Sottosuolo. Riepilogo X tutti
  3. DM Il putiferio che si scatenò all’interno della caverna fu impressionante, una vera rissa contornata di urla e schiamazzi mentre i membri dell’Assemblea invadevano la stanza e assaltavano i gargoyle che incombevano su Celeste e Sophia. L’intero teschio parve tremare quando dal nulla apparve un monolito di terra, un vero e proprio titano elementale che sbattè ben presto contro il soffitto, la sua mole troppo grande per quel piccolo ambiente. I gargoyle gridarono spaventati Thren! Thren! ma per loro fortuna i movimenti della creatura risultarono facili da prevedere per i lesti difensori di quella caverna, che evitarono le grandi mani dell’elementale. Chi ottenne ben più risultati fu invece Gunnar, che afferrò per le zampe una delle creature e la strinse nel proprio pugno da orso prima di infierire su di essa come un predatore avrebbe fatto sul guscio di una tartaruga rintanata al suo interno. Lo scontro tra orso e gargoyle si trovò ben presto in una situazione di stallo, laddove la sovrastante forza di Gunnar si trovò in difficoltà contro la dura scorza dell’essere, che codardamente cercò di divincolarsi dalla sua presa senza successo. Se Osymannoch poteva sbagliare, di certo non lo faceva due volte. Conscio che i propri incantesimi avevano buone probabilità di venire respinti dagli sgherri alati, egli cercò una strategia alternativa, aggirando il problema e colpendo con un assalto di forza. L’idea si rivelò in parte vincente, laddove la mira lo tradì nel primo tiro che colpì la spalla destra di Gunnar (sia lich che orso udirono un terribile rumore di un osso spezzarsi), mentre il secondo colpì in pieno volto il gargoyle che parve inveire contro di lui THREN! THREN! THREN! il coraggioso assalto del lich non fu però rischiato dal Patto Silvano Prendete posizione per un tiro sicuro! Non colpite gli alleati! ordinò Vesphian mentre i suoi elfi riprendevano posizione all’interno della stanza. Egli stesso iniziò a cantilenare in elfico, pronto a scatenare il potere della natura molto presto. Se Gunnar era forse la forza della natura (sia letteralmente che figurativamente) più in forma al momento, Celeste era forse la vera definizione di una Forza Inarrestabile. Se vi era ancora qualcuno che volesse sapere che cosa succedeva quando una Forza Inarrestabile si scontrava contro un Oggetto Inamovibile, la curiosità fu soddisfatta al momento del confronto con il gargoyle che aveva preso di mira Sophia. La Celeste che riemerse dalla frattura temporale era la Furia Bianca, colei che aveva cambiato le sorti di una guerra e le bastò un colpo per tagliare a metà il gargoyle color giallo pallido, il colpo talmente rapido da non poter neanche essere visto ad occhio nudo e di certo ben più veloce delle abilità rigenerative di quelle creature. L’energia che la Borealis sprigionò fu talmente forte da lasciare un solco nel muro anche oltre la portata dell’arma stessa. Per i nemici era giunto pane per i loro denti. La risposta dei gargoyle fu però spietata: al grido unanime di THREEEEEN!!!! Che rimbombò nelle gallerie dei tunnel, i tre superstiti si dibatterono come fiere braccate in un angolo, con le spalle al muro ma più pericolose che mai. Maxillium si avventò su uno di essi, trafiggendolo ad un ginocchio con la propria ascia, ma venendo a sua volta sollevato da terra dagli artigli del mostro, il quale strinse la presa sui fianchi fino a far piovere sangue sul pavimento, le mascelle che si avventarono sul Nairdal fino a spegnerne la vita. D’altro canto, nemmeno il monolito di Bainzu fu una distrazione sufficiente per il gargoyle che vendicò il proprio caduto prendendosi la vita di Sophia Zhuge, la quale ebbe appena il tempo di urlare quando gli artigli del nemico le aprirono a metà la cassa toracica, il corpo della barda che si afflosciò senza vita a terra. L’ultimo, forse il più vigliacco o il più infido, non sfogò la propria rabbia su Gunnar ma fece tutto il possibile per rallentare il più possibile Celeste, colei che fino ad ora si era dimostrata la minaccia per eccellenza per quelle creature. L’elocatrice si trovò ancora una volta a fare i conti con la magia divorante dei gargoyle, i quali la privarono di buona parte dei suoi poteri, in un momento in cui le sue risorse cominciavano a scarseggiare, un evento che aveva ben pochi precedenti nella sua vita piena di avventure THREN! gridò il gargoyle tra le grinfie di Gunnar, puntando il dito su Celeste e chiamando l’attenzione dei propri compagni THREN! THREN! THREN! Riepilogo X tutti
  4. DM All’ordine di Bainzu, Pisittu ringhiò e si mise in posizione di combattimento, pronta a scattare contro qualunque nemico avesse raggiunto i suoi artigli, pronta a dimostrare il suo valore ancora una volta Guardateli! disse Vesphian Loro sono coloro che hanno ucciso i nostri fratelli e compagni di mille battaglie! Che essi paghino per aver rubato le loro vite, le Terre Estive non perdonano mai! gridò. I suoi compagni elfi esultarono ed estrassero i propri archi e le proprie frecce, pronti a sgominare quella banda di gargoyle. Celeste, dal canto suo, parve ben pronta a dire la sua. L’eroina di Arth, salvatrice dei deboli e orgoglio di Primarosa si lanciò contro uno dei gretti esseri alati, mulinando con sicurezza il proprio spadone e proiettandosi su di esso. I racconti circa l’apparente invulnerabilità di questi esseri furono fugati dalla potenza con cui Celeste piombò su di loro, simile a un meteorite che si abbattè sulla carne del gargoyle THREN!!! urlò l’essere, lo spadone che affondò tra le piastre dell’armatura in mithral che si era arrogato, ma abbastanza robusta da sostenere quasi tutti i successivi attacchi. Quasi, poiché la manovra preferita dell’elocatrice scavò un solco dal basso verso l’alto, che strappò un altro THREN! al mostro, che non sembrava dire altro. Raggiunta da Sophia, le parole della barda crearono un’interdizione magica che investì tutta la compagnia di nemici. Il piano della mezza-ninfa parve procedere alla perfezione: quando il primo gargoyle puntò il proprio dito contro Celeste, egli si trovò a digrignare i denti e una scarica di elettricità lo costrinse a ritirare il braccio, la mossa fallita Thren! Thren! imprecò l’essere, sconfitto dall’astuzia della Zhuge. La gioia fu però di breve durata. Sebbene il loro vocabolario fosse limitato, gli esseri sembravano estremamente intelligenti e dotati di una capacità di adattamento e logica superiore forse a quella di uno stregone minotauro. Il nemico che era stato colpito da Celeste e segnato dalle gravi ferite che gli aveva inflitto, vide rimarginarsi buona parte di esse prima di ignorare la coraggiosa elocatrice e scagliarsi sulla incantatrice dei Guardiani Planari. Gli artigli si conficcarono sulle spalle nude di Sophia, scavando ferite profonde e minacciando di dislocarle le spalle. Ella fu appena in grado di evitare che il mostro le mordesse la giugulare, ma non abbastanza da impedire che dalla sua scapola sinistra venisse strappato un grosso pezzo di carne e la stessa spalla venisse trafitta da una delle corna del mostro. La musica bardica cessò, morendo nella gola colma di sangue della cantrice di Radura Arcobaleno THREN! ghignò beffardo il mostro. Se Atene piangeva, Sparta non rideva. Pronta a salvare la compagna Guardiana, Celeste sollevò la propria spada prima di venire investita dall’incantesimo divorante di un altro di quegli infidi avversari, che parve risucchiare buona parte del suo potere psionico Thren! osservò il mostro, spalancando gli occhi nella consapevolezza del potere di cui si era agghindata la Furia Bianca Thren! Thren! parve ridacchiare mentre indeboliva sempre più Celeste. Come se non bastasse, l’ultimo degli abitanti di quella odiosa caverna agitò una mano e tutti e quattro parvero ora muoversi ancora più veloci di prima. Le due donne si trovarono ben presto circondate da quella quadrupla minaccia. Se non fossero giunti aiuti al più presto, per esse forse non ci sarebbe stato scampo. Riepilogo X tutti
  5. DM X Maxillium La tensione tra i Guardiani Planari e il Patto Silvano era palpabile, tali furono le frecciate che volarono tra i potenti coinvolti Non pagherò una singola moneta d’oro per un servizio che dovrebbe trovarsi tra i membri di una alleanza, se è ciò che avete voluto formare a tutti i costi rispose Vesphian rivolto anche a Lord Fnut. Il Capobranco abbassò quindi la voce Ma pagherò il dovuto per quello che è richiesto da un incantesimo, fatta condizione che sia presente al momento del lancio e che esso mi venga spiegato nei dettagli prima di agire. Le Terre Estive mi hanno riconosciuto il potere della natura e io stesso sono in grado di padroneggiarlo, come l’uomo che chiamate Bainzu qui presente il leader del Patto Silvano quindi fece un passo avanti Verrò anche io con la spedizione disse infine, dardeggiando con lo sguardo Sophia. Quattro dei suoi attendenti elfi giurarono altrettanto, insistendo per avere quell’opportunità di vendicare i propri compagni. Io ho un impegno urgente, è l’onomastico di mio cugino disse Hecke. L’hezrou, il glabrezu e la marilith si portarono le mani alla bocca, ridacchiando sommessamente. Karla la succube non parve però ridanciana come gli altri, più intrigata da uno dei membri del gruppo. Ella si avvicinò a Maxillium, che sembrava essersi riattaccato con lo spago per il nuovo scontro e si avvicinò al suo orecchio. X Maxillium Dopo la perdita subita, Tarzi optò invece per una linea rigorosa per la Trenodia in Velluto Manderò con voi solo uno dei miei, scelto tra di loro disse il leader degli elfi oscuri di Arth Non voglio che fraintendiate il mio gesto, solo da quello che ho capito i miei stregoni non sono forti a sufficienza per quei gargoyle. Colui che verrà con voi si premurerà però di darvi una via di fuga sotto forma di un teletrasporto, sia in caso di fuga che di successo ma con la necessità di riportare indietro qualcuno velocemente il consulto tra gli avvinazzati membri della Trenodia durò diversi minuti, il quale culminò infine con una morra cinese e l’aggiunta al gruppo di un elfo che sembrava aver trovato il proprio coraggio in fondo all’otre pieno di rum Vi theeeleporto ioooo…. Tarzi si mise una mano sul volto. Fu comunque la Trenodia in Velluto a offrire un passaggio di andata sicuro (oltre a una possibile via di fuga) alle numerose persone (più una tigre) che sarebbero andati nelle profondità del pericoloso Teschio Buona fortuna disse uno dei drow. Quando la compagnia giunse sottoterra(?), essa finì in parte all’interno del corridoio scavato all’interno del cranio di Paithah, in parte nella grande grotta in cui si era consumato il massacro. Per coloro che non erano ancora stati lì essa apparve subito macabra, i corpi di quattro elfi e quello carbonizzato di Mhorannan impilati al centro come monito e avvertimento Thren! Thren! Thren! gridarono quattro voci ruggenti in un coro da incubo. I gargoyle erano sul chi va là, non ozianti o gongolanti ma pronti alla battaglia. Non diversi dai loro parenti che si trovavano su Arth, questi esemplari avevano una pelle di un color giallo pallido che ben si sposava con la “muratura” di cui era composta quel luogo, illuminata fiocamente dalla luce prodotta dalla magia del gruppo. Essa però trovò modo di rifrangersi su un nuovo orpello che gli assalitori ostentavano. Sebbene non si fossero impossessati degli archi o delle spade degli elfi, ora i gargoyle indossavano le corazze di piastre in mithral dei caduti Thren! gridò uno di loro. La battaglia ebbe inizio. Riepilogo X tutti
  6. Sophia Zhuge Concordo, dovremmo prepararci. Rispose a quanto detto dai suoi compagni. Se trovassimo il loro punto debole sarebbe l'ideale e come proposto, forse tra I Filosofi e Ao qualcuno potrebbe aiutarci. Tempo di chiedere qualche informazione e radunare chi vuole aggiungersi e ci ritroviamo all'ingresso dei tunnel. Che ne dite? chiese Sophia prima di avviarsi dal gruppo di ricerca per sapere se conoscerlo creature simili. DM L’arrivo di Celeste e Bainzu non interruppe il forte chiacchiericcio che si era scatenato. Uno dei drow annuì alle parole di Maxillium sui problemi di stazza di Gunnar Sì, siete un po’ troppo grosso per i tunnel, ma di certo potreste muovervi all’interno della grotta dove c’erano quelle creature… egli non aggiunse altro, ricordando fin troppo bene i secondi di terrore vissuti poco prima. Uno dei suoi compagni però aggiunse A parte Sillavana ed Elemir, noi abbiamo ancora i nostri teletrasporti nel caso vogliate tornare lì… Sophia non ebbe bisogno di smuoversi troppo, in quanto Lord Fnut raggiunse di persona l’anfiteatro A che cosa è dovuto tutto questo baccano? Perché quel drow si sta versando dell’alcol addosso? il capo dei Filosofi di Arithmea ascoltò con crescente preoccupazione il resoconto del gruppo Eravamo immersi nello studio delle leggende, ma non mi immaginavo fosse successo tutto ciò osservò l’anziano professorone ascoltando la Zhuge Ao al momento è indisponibile. Si è indispettito quando ha sentito tutto il trambusto e ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine se non foste usciti dal suo giardino. Quando gli abbiamo spiegato che non c’era alcun giardino egli ci è parso un po’ confuso, quindi si è messo a fare un pisolino. La Bambina Avorio sta vegliando su di lui spiegò Quelli che mi descrivete sembrano effettivamente gargoyle, ma di certo più forti della media. La loro refrattarietà agli incantesimi in particolare mi fa pensare che siano eletti della propria razza, il risultato di una selezione che elevi gli esemplari più forti in assoluto. Se essi sono i sopravvissuti di un tale procedimento sono dei clienti pericolosissimi. Essi hanno comunque un punto debole: tendono ad essere dei pessimi incassatori, se si riesce a colpirli. Il cordoglio e la tensione dopo la fallimentare spedizione parvero dilatare i tempi di attesa, tuttavia passarono pochi minuti prima che il Patto Silvano giungesse all’anfiteatro di gran carriera. Il leonal, gli uomini-lupo e gli elfi della scorta erano lividi in volto, ma nulla avrebbe potuto eclissare la rabbia nel volto del Capobranco Vesphian, che sventolò il proprio bastone come un invasato CHE ACCIDENTI E’ SUCCESSO?? COME AVETE POTUTO PERDERE QUATTRO DEI NOSTRI?? chiese folle di rabbia E voi sareste i Guardiani Planari? Vedo che ci siete tutti, quindi di sicuro siete bravi a guardare le vostre di vite! Uno degli elfi si avvicinò per cercare di calmare Vesphian, che per tutta risposta lo spinse via di malagrazia e puntare un dito contro i nativi della superficie di Arth. Lord Fnut si interpose subito Capobranco, no! Non sei l’unico ad aver perso una vita importante disse Tarzi An’Drasta, quando raggiunse l’anfiteatro. Tarzi sembrava aver visto momenti migliori, il volto stravolto dallo shock. Il suo vestiario però tradiva la presenza di tracce di rossetto, mentre un forte alone di fumo e alcol trasudava in abbondanza dal rappresentante della Trenodia, dal resto dei membri e dall’intero gruppo dei Demoni Circensi di Hecke, che erano giunti lì insieme dal loro festino privato (Celeste avrebbe potuto giurare di udire uno dei drow canticchiare qualcosa di simile a HEYYEYAAEYAAAEYAEYAA). Solo Hecke e i suoi sembravano però mantenere un certo grado di umorismo dopo le notizie che erano giunte Guardiamo il lato positivo disse Mr Hecke Se Ao aprirà una mensa aziendale avremo meno fila da fare! il resto dei demoni (e solo loro) scoppiarono a ridere, il glabrezu che si fece avanti per mimare un tamburellamento con le dita Badum tssss! Tarzi volse lo sguardo verso il gruppo di demoni e per un attimo gli astanti avrebbero potuto notare un lampo di bieco e freddo odio negli occhi del più lucido della Trenodia. Ma egli scosse la testa Se recuperiamo i corpi possiamo riportarli in vita, abbiamo giorni di tempo disse. Lord Fnut li guardò confuso, ma prima che egli potesse parlare qualcun altro lo interruppe DI CHE DIAVOLO STATE PARLANDO? ruggì Vesphian, come un leone in gabbia. Nonostante la sua rabbia, egli aveva compreso le parole della Trenodia, tuttavia fu chiaro che tra i piani vi erano differenze più grandi di quanto inizialmente i Guardiani Planari avessero immaginato Su Ardentia nessuno è mai tornato in vita disse il Capobranco La morte è inevitabile e assoluta! spiegò. Sembrava ora che la sorpresa per quella rivelazione avesse sopito i sentimenti tumultuosi di Vesphian Nemmeno i servi di Jasmeera hanno questo potere, come neanche gli abitanti degli altri piani spiegò Credevo fosse così anche da voi Hygrave annuì, parlando per i superstiti di Arkossa E’ vero confermò Lord Fnut Credo sia un tratto esclusivo del vostro piano quanto ai Demoni Circensi, Hecke fece spallucce Non credo che nessuno abbia mai provato a riportare in vita un demone per scoprirlo, ma se volete ho una cugina sexy morta per aver fatto troppe domande! il glabrezu ridacchiò ed esclamò Badum tssss! Karla la succube fece l’occhiolino a Maxillium, per poi passarli la lingua sulle labbra. Hygrave si passò una mano tra i capelli In principio pensavo che il recupero dei corpi sarebbe stato più un gesto di rispetto, ma non credevo che per qualcuno ci fosse l’opportunità di tornare in vita, con l’eccezione di Ao Senzacorpo e Osymannoch… sempre se di vita si può parlare… osservò E’ chiaro che se ci sono giorni di tempo la questione può essere affrontata da un altro punto di vista… Potreste… Potremmo… disse rivolto anche alla Trenodia in Velluto e al Patto Silvano …aspettare qualche giorno, vedere se intanto i Filosofi hanno trovato qualche indizio per le cause dei terremoti planari, che ricordo essere il motivo principale per cui siamo qui. Io e i miei uomini non ci sposteremo, rimanendo a guardia del Teschio per controllare che i gargoyle e altre schifezze non escano e minaccino il resto di noi. Ah, sì! esclamò uno dei drow, che sembrava ubriaco fradicio E’ come quando devi salvare una terra del nord da un antico dio drago, ma hai sempre tempo per tornare in seguito ad aiutare la gilda di ladri a tornare ai propri fasti di un tempo berciò. L’elfo della Trenodia rimase per un attimo interdetto dal silenzio che ne seguì Beh, è vero, succede sempre! Le sotto… cose… imbarazzato egli trasse il proprio otre per berci su. X tutti
  7. DM X Bainzu X Celeste X Sophia, Osymannoch, Gunnar e Maxillium X tutti
  8. DM X Celeste X Sophia, Osymannoch e Maxillium X Gunnar, Sophia, Maxillium e Osymannoch X tutti
  9. DM X Sophia, Maxillium e Osymannoch X Celeste X Gunnar X tutti
  10. DM X Bainzu X Sophia, Osymannoch e Maxillium X Celeste X Gunnar X tutti
  11. DM Quando egli fu di ritorno con la propria tigre, le parole che Bainzu rivolse furono al veleno, ma così decise che Pisittu ringhiò. La tigre guardò il suo padrone con complicità, come se quel gesto di fargli eco potesse amplificare quelle del suo padrone in quello scambio verbale. Solo allora il druido e la tigre si accorsero che non c’era nessuno ad ascoltarli. I membri del Patto Silvano, parte della Trenodia, i suoi compagni e il resto delle fazioni erano già entrati all’interno dello scheletro attraverso i passaggi indicati dalle loro guide o erano andati altrove, per discutere delle prossime mosse per affrontare quella crisi. Erano rimasti solo loro due lì, da soli nell’anfiteatro. Pisittu miagolò. X Sophia, Osymannoch e Maxillium X Gunnar X Celeste X tutti
  12. DM La congrega formata da Ao Senzacorpo, i Filosofi e a Corte di Jasmeera parve concorde sulla linea da seguire Discutiamone dunque presso la nostra sede disse Lord Fnut, guidando quella piccola processione di sapienti e studiosi. Gli altri anziani dell’ordine parvero a disagio, sebbene ciò sembrò più dovuto al numero di accompagnatori che non per le loro sinistre origini. Ao Senzacorpo fu particolarmente loquace Ah, qualcuno di voi ha dietro le carte? Mi farei volentieri una partita a poker. Scommetto che non capireste mai i miei bluff, mi ci gioco il corp- ah, già… la Bambina Avorio rimase impassibile come una sfinge. Dal canto suo, Celeste non si unì a quella bizzarra compagnia per prendere un'altra strada, la stessa percorsa dall'enigmatica Legione del Reame Imponderabile. Se il Patto Silvano sembrava iniziare a prendere in simpatia i drow della Trenodia in Velluto, le loro espressioni furono assai poco lusinghiere nei confronti dei Guardiani Planari Riuscite anche a essere alleati, se vi conviene? Domandò uno degli esploratori con una frecciata per niente velata. Vesphian fece un fischio e gli disse di chetarsi, per poi squadrare i volontari che si erano uniti a loro. Tuttavia non disse nulla. Hygrave invece prese Gunnar a parte quando egli si rivolse a lui. X Maxillium, Sophia e Osymannoch X Gunnar X Celeste X tutti
  13. DM Le spiegazioni di Celeste circa il destino del Collettore di Anime parvero portare una ventata di speranza all’interno dell’Assemblea Quindi uno è escluso disse Lord Fnut, predendo appunti Molto astuto e saggio da parte vostra osservò. Il Patto Silvano non prese note, ma in compenso guardò con malcelato disprezzo Osymannoch. Gli uomini-lupo fecero un gesto con le dita, puntandosi a turno indice e medio agli occhi per poi indicare con gli stessi il non-morto dei Guardiani Planari. Gli elfi della Corte di Jasmeera non nascosero le loro risatine alla frecciata del lich, che raccolse un timido applauso per la sua impertinenza. Anche i Demoni Circensi di Hecke parvero apprezzare Ordine, per favore richiamò Lord Fnut. Quando Sophia offrì la sua ipotesi sulla potenza necromantica che aveva percepito a Sakurafu, Hygrave le fece eco Non è da escludere, anzi! Io e i miei cacciatori siamo sopravvissuti alla distruzione del nostro mondo perché in quel momento eravamo all’inseguimento di Azrique Malfaisance, una lich che stava devastando il nostro mondo con una terribile pestilenza raccontò Ella ha sterminato migliaia di persone con i suoi oscuri artifizi, quindi non escluderei che possa aver distrutto Arkossa e gli altri piani, se ne ha trovato i mezzi l’uomo strinse i pugni, mentre i visi dei suoi compagni si fecero truci, al ricordo del loro mondo perduto. Diversi di essi osservarono Ao Senzacorpo e Osymannoch con ostilità. Uno strano rumore venne prodotto telepaticamente dal teschio che portava in grembo la Bambina Avorio. Fu presto evidente che Ao Senzacorpo stava russando. X Maxillium Il richiamo di Gunnar e Sophia a più solerti azioni fu accolta con forza anche da altre fazioni. Auberil chiese come poteva contribuire e allo stesso modo il Patto Silvano chiese quale linea di azione diretta si poteva seguire. Lord Fnut richiamò i gruppi alla calma, prima di rivolgersi alla platea Sì, abbiamo di che discutere ancora per un punto. Siamo in tanti e c’è bisogno di agire. Quindi rivolgo la domanda a tutti per un consulto, che cosa possiamo fare in questa fase dei terremoti? Lady Myonatix scattò in piedi, agitando la mano Che domande! Dovremmo salvare più persone possibili, metterle al sicuro qua al Teschio! esclamò Per quanto ne sappiamo i loro mondi potrebbero essere in procinto di venire distrutti anche in questo stesso momento! Ashbet, la donna-gatto annuì Dobbiamo salvare i bambini! il delfino celestiale lanciò un forte fischio, sventolando la propria coda dorata in aria E i delfini, dice Miri! tradusse Bombus, l’uomo dalla pelle blu. Jasmeera scosse la testa Se volessimo fallire sì, sarebbe un’ottima idea! disse la regina del lato oscuro di Ardentia Potremmo perdere tempo per salvare persone che morirebbero in seguito, in una catastrofe ben peggiore che non avremmo impedito l’elfa fece un gesto svolazzante con la mano, che raccolse i sorrisi complici dei suoi servitori Gli atti di pietà non porteranno a nulla di concreto in questa situazione. Quello che secondo me è necessario è raccogliere informazioni. Mhorannan diede un colpetto di gomito a Tarzi, che si alzò in piedi Proporrei il leader della Trenodia si interruppe quando un’elfa del suo gruppo trillò come una scolaretta mentre veniva baciata al collo da un suo compagno. Tarzi rimase in silenzio qualche secondo, lo sguardo livido a quella scena poco costruttiva Come stavo dicendo… proporrei di ragionare come il nemico. Se volessimo causare il maggior danno possibile, quali piani dovremmo distruggere? Mi piace questo ragionamento! approvò Vesphian del Patto Silvano, battendo le mani Se sappiamo dove colpiranno possiamo anticiparli e preparargli un agguato proprio mentre si preparano a fare la loro mossa ruggiti e ringhi di approvazione giunsero dal leonal e dagli uomini-lupo. I cacciatori elfi bisbigliarono, lanciando di tanto in tanto occhiate all’estroverso gruppo proveniente dal Sottosuolo di Arth. Un brontolìo raggiunse i presenti, quando Ao si svegliò dal suo sonno e rimbeccò le parole del Patto Silvano Mi sembra un’idea sciocca. Insomma, potremmo capitare lì al momento della distruzione del piano… o peggio ancora, nel bel mezzo di un pic-nic! la Bambina avorio rimase impassibile. Uno degli elfi del corteo di Jasmeera, un uomo dai tratti femminili e dal viso lungo e sottile, sollevò un indice Senza contare che potrebbe risultare impossibile trovare l’esatta posizione del malfattore.I piani tendono a essere larghi, sapete? disse sollevando il mento. La sua regina ascoltò in silenzio, per poi osservare la platea. Tuttavia l’opposizione non giunse dalle vicinanze, ma dall’alto Incorretto disse Sobrilik, mentre il resto dei Ragni vicino a lui fece schioccare appena le mascelle meccaniche, come un invito ad ascoltare le parole del rappresentante del loro consenso Secondo i nostri dati i piani che sono stati distrutti non erano eccezionalmente larghi. Erano anzi sufficienti ad accogliere un unico mondo. Lord Fnut indicò gli ultimi oratori con il proprio martelletto Questa direi che è una informazione di grande importanza! osservò l’anziano capo dei Filosofi Propongo di stilare quanto prima una lista dei possibili piani che possano essere bersaglio di chi si cela dietro tutto ciò. Confido che non ci vorrà molto, il tempo di occuparci del Teschio e di organizzare un primo studio sulle leggende. Una volta stilata questa lista invieremo squadre di esplorazione e investigazione che possano fare rapporto su ciò che scopriranno i membri dell’Assemblea mormorarono dando il loro assenso per quella proposta Bene, immagino che ci sia già abbastanza su cui lavorare. Per qualsiasi altra domanda i gruppi possono rivolgersi al sottoscritto disse Lord Fnut, sancendo il termine della prima riunione dell’Assemblea. La conclusione di quell’assembramento portò presto le varie fazioni a dividersi o riunirsi in gruppetti più piccoli. Come Lord Fnut scese dal palco, egli venne raggiunto dal resto dei Filosofi Ho giusto un paio di storie dimenticate… accennò uno di essi, un arzillo dalla lunga barba bianca, quando essi vennero raggiunti da Ao Senzacorpo (sorretto dalla Bambina Avorio) Voi giovinastri con le vostre ballate moderne, ai miei tempi sì che c’erano vere leggende! e dalla Corte di Jasmeera Vorrei unirmi a voi, per unire le nostre conoscenze e trarre le soluzioni più corrette… disse. Ben più belligeranti sembravano invece il Patto Silvano, i Cacciatori di Hygrave e i volontari della Trenodia in Velluto, i cui combattenti scelti si stavano consultando circa la formazione da tenere. Mhorannan si stava rivolgendo agli elfi Quindi voi sareste arcieri, giusto? Allora magari teniamo una formazione prudente, come stregoni siamo forse gli unici più fragili di voi disse. Uno dei cacciatori si grattò la testa, mentre i suoi simili provarono la tensione dei propri archi lunghi (uno di essi fu in grado di far saltare un bossolo nel caricare l’arma). I drow controllarono di avere sufficiente alcol e sostanze psicotrope per il viaggio. Vesphian e Hygrave erano lì vicino, intenti a discutere di sicurezza Quindi noi ci divideremo e condurremo i nostri destrieri della rovina per circondare il Teschio, mentre voi agirete all’interno, giusto? Ma se ci saranno guai? Vesphian scosse la testa Non ci saranno guai! dichiarò. Non tutti i gruppi rimasero però all’anfiteatro: i Demoni Circensi di Hecke sbadigliarono a più riprese Che noia tutte queste parole, chi vuole divertirsi un po’? con l’eccezione di coloro che sarebbero andati all’interno del Teschio, i membri della Trenodia in Velluto parvero intrigati dalla proposta Avete qualcosa in mente? chiese Tarzi, affiancandosi a Mr.Hecke. Il pagliaccio demoniaco gli diede delle pacche sulle natiche Oh, fidati di noi! il resto dei demoni ghignarono sinistramente. Lady Myonatix osservò con disgusto i demoni, per poi chiamare con un fischio i suoi. Con un balzo ella fu in groppa ad Auberil e i due si avviarono volando verso la propria dimora di ossa, seguiti a ruota da Ashbet, Bombus e Miri. Quest ultimo fischiò in direzione dei demoni Vi conviene non far del male a nessuno, o vi trapasserà con il suo muso! tradusse Bombus. I Demoni Circensi non risposero, limitandosi a diti medi e altri gesti osceni. Anche i Ragni Planari iniziarono a incamminarsi verso il lato opposto del Teschio, dove si trovavano le ampie bolle atte a contenere la loro mole E’ necessario uno scambio di dati interni e lo stesso valse per i membri della Legione del Reame Imponderabile, i quali se ne andarono senza dire una parola. X tutti
  14. DM La volontà di Bainzu di partecipare alla spedizione non fu l’unica a manifestarsi. Oltre a sei membri della Trenodia in Velluto, tra cui figurava anche Mhorannan, anche il Capobranco Vesphian offrì il suo contributo. Il leader del Patto Silvano si alzò in piedi e fece cenno al suo seguito Non sarete da soli! Avrete sei dei miei migliori cacciatori ad aiutarvi disse solennemente. Hygrave non parve prendere bene le parole del druido, limitandosi a rispondere con un Noi pattuglieremo l’esterno, così da intercettare eventuali fuggitivi che rischiate di far scappare. X Maxillium Il patto tripartito che parve formarsi per quella situazione così particolare parve sufficiente per le restanti fazioni, che parvero soddisfatte So che voi giovinastri siete agili e tutto il resto rimbeccò Ao Senzacorpo Ma se avrete problemi a farvi strada posso crearvi un’apertura tra le ossa. O magari insegnarvi come farla. Ora però vorrei che passassimo a una questione davvero importante: quand’è che passa l’infermiera con le medicine? E’ già da un po’ che non mi sento i piedi! la Bambina Avorio chiuse gli occhi e sospirò. Lord Fnut tossì, per poi riordinare alcuni dei fogli che aveva sul leggìo, prima di rivolgersi di nuovo alla platea Passiamo ora alla questione più pressante: i terremoti planari. Tra di voi vi è qualcuno con delle teorie su che cosa possa aver causato tutto ciò? Mr.Hecke ridacchiò Che ci importa? Se aspettate abbastanza prima o poi lo scopriremo! un coro di risa si sollevò dal suo gruppo di demoni, con il glabrezu che si alzò in piedi Ba-dum tssss esclamò. Tarzi si alzò in piedi Alcuni dei membri della mia razza erano parte di un ordine di cultisti votati a una divinità della follia nota come Tharizdun. Uno dei membri dei Guardiani Planari può confermare la loro volontà e i loro precedenti piani volti allo sfruttamento di un antico artefatto noto come Collettore di Anime il cui potere era tale da poter distruggere un piano spiegò. Un dio folle? Io una volta ho incontrato un dio folle esclamò Ao Senzacorpo, comunicando con la mente Ai miei tempi sì che sapevano essere folli sul serio! Assunse la forma di una banana gigante e solcò i cieli guidando un carro trainato da meloni fiammeggianti! Ah, quelli sì che erano bei tempi! Jasmeera sollevò un indice Vorrei osservare la questione da un altro punto di vista: è davvero sicuro che questi eventi siano di origine dolosa? Per quanto siano eventi rari, potrebbero essere comunque casuali. Anche una minima possibilità può verificarsi, no? Un Incorretto! proruppe dalla piccionaia dove si trovavano i Ragni Planari. Sobrilik fece da portavoce per il suo gruppo Il nostro consenso ha lavorato mantenendo costante la comunicazione tra gli effettivi. Dopo le riparazioni ho analizzato i dati e tra di essi figurano segni di danni intenzionali. I dati si sono tuttavia rivelati insufficienti per determinarne la causa scatenante. Lord Fnut annuì con il capo prima di riprendere la parola Abbiamo dunque le prove che c’è un qualcuno dietro a questi eventi. Penso però sia opportuno pensare anche al come egli abbia operato. Riprendiamo il discorso iniziato dalla Trenodia in Velluto. Qualcuno dei presenti sa di poteri abbastanza forti da poter distruggere un intero piano? Guardiani Planari, sapete dirci qualcosa sull’artefatto nominato dalla Trenodia in Velluto? Prima gli anziani! berciò Ao Senzacorpo Sì, esistono artefatti che possono avere poteri quasi illimitati. Tra di essi posso di certo nominarne uno, l’Anello d’Ebano del Carnifex, il più potente oggetto di potere tra i non-morti. Secondo la leggenda esso è talmente potente che quando fu utilizzato al suo massimo potere fu in grado di ridurre in polvere il mondo di Emacia il demilich quindi aggiunse Probabilmente è stato un bene così. Era un piano abbastanza ridicolo. Anche io ho sentito parlare di questa leggenda disse Jasmeera, unendosi al discorso Ma non è l’unica che conosco. Quando ero ancora giovane udii la leggenda del Bastone della Rovina, creato dall’Artefice Zaun che lo impugnò per affrontare gli dèi del proprio mondo. Da quello che ricordo, la manifestazione di tale potere fu in grado di infrangere la realtà e portare cataclismi senza precedenti. Un altro potente artefatto la voce profonda e atona che proruppe pochi secondi dopo fu difficile da identificare, almeno finchè uno dei membri della Legione del Reame Imponderabile non si alzò in piedi E’ l’Occhio di Igrath. Si dice che se egli verrà aperto, sarà in grado di portare distruzione in qualsiasi mondo, trascinando il multiverso nel caos. Lord Fnut accolse tutti i discorsi emersi Sembra che non ci sia penuria di armi di distruzione di massa… e di piani. Propongo l’avvio di un’indagine su queste leggende con lo scopo di scoprire che cosa è stato di questi artefatti i membri dell’Assemblea parvero d’accordo su questa idea. Il capobranco Vesphian si alzò in piedi e sputò per terra Tra di voi ci sono tante teste d’uovo che lanciano incantesimi. Possibile che nessuno abbia previsto questo casino? I Filosofi osservarono con freddezza i modi di Vesphian, ma Lord Fnut non parve offeso E’ un punto di vista da non sottovalutare. A questo scopo vorrei indire un gruppo di studio tra i più sapienti e i più studiosi tra di noi, così da raccogliere tutte le leggende, ballate e racconti con fondo di verità che possano riguardare l’argomento. Se qualcuno aveva previsto questo disastro, magari ha lasciato qualche indizio su come contrastarlo questa aggiunta parve soddisfare i presenti, con Ao Senzacorpo e Jasmeera che si offrirono subito per contribuire. X tutti
  15. DM La presenza di nuove conoscenze in un assembramento già di per sé numeroso portò a un piccolo ritardo per l’inizio della riunione. I Guardiani Planari, e la Trenodia in Velluto, furono oggetto di attenzione per le nuove fazioni e alcune di esse non mancarono di rispondere quando furono interpellate. Bainzu ricevette un fischio ammirato dalla succube Karla, questo vecchio sa il fatto suo osservò Hecke, alchè la succube ribattè con un Un minuto di silenzio per la vagina di tua moglie lo scambio di battute parve piacere molto ai Demoni Circensi, che scoppiarono in fragorose risate, sebbene in un clima più scherzoso che non canzonatorio Badum tsss mormorò il glabrezu. La regina Jasmeera sorrise a Gunnar E Gan Scarrow ha parlato a me di voi, con molto riguardo rispose rivolta a Gunnar. Nonostante il titolo e la processione regale, ella non pretese inchini, né salamelecchi Sono lieta di vedere che la collaborazione tra le nostre forze sia stata proficua. Confido che potremo rendere ancora più salda la nostra nascente amicizia, con il tempo le parole da diplomatica della regina parvero alterare non poco il Patto Silvano, che fu assai poco consolato dalle parole di Sophia Come no! Avete scelto bene che amici farvi! ringhiarono gli uomini-lupo. Gli elfi delle Terre Oscure finsero a malapena di nascondere le proprie risate a quella scena. Ah, ma che fai? esclamò gioviale Myonatix a Maxillium, per poi stringerlo in un abbraccio che portò il corpo della mezzelfa ad aderire completamente a quello del nobile Un abbraccio e passa tutto! disse strofinando la guancia sul petto del nativo di Arth. Auberil era un drago dalla taglia considerevole e dai modi più formali (seppur educati) rispetto a Myonatix, eppure la sua voce giovanile fece intendere che egli fosse comunque molto giovane… il che era tutto un dire vista la sua mole! Il nostro gruppo viene da Halcya rispose Auberil, sventolando le ali che brillarono di mille colori E’ un piano morfico allineato al bene, dove il paesaggio può essere plasmato in base alla fantasia Lady Myonatix sorrise annuendo Dovete venire a trovarci: potremmo creare giochi di luci, raccontarci storie, inventare enigmi e solcare nubi color zucchero filato in groppa a creature alate! il delfino dorato lanciò un acuto fischio. I Demoni Circensi di Hecke fecero finta di vomitare a quelle parole. Credo che si ora di pensare al motivo per cui siamo qui interruppe infine Lord Fnut, concludendo quelle brevi presentazioni. La mormorante platea prese posto per poi chetarsi quando il leader dei Filosofi raggiunse il palco e richiamò l’attenzione dei presenti Sono lieto di vedere che siamo tutti presenti. Voglio essere molto chiaro: capisco che vi possano essere delle tensioni e molti di voi non sono abituati a collaborare, ma solo unendo le forze saremo in grado di poter salvare tutti i mondi e ritornare alla normalità che abbiamo vissuto prima di riunirci qua. E’ scientificamente provato che la soglia di attenzione della maggior parte delle creature viventi per un discorso o un testo può variare, ma rimanendo comunque piuttosto limitata il capo dei Filosofi diede un colpetto con un martelletto sul leggìo, dando formale inizio alla prima riunione di quell’epico (in tutti i sensi) assembramento di potenti Come tale penso sia giusto non perdere tempo e andare subito al primo ordine del giorno, che mi è stato suggerito da Hygrave. Per quanto certi che il Teschio di Paithah sia al sicuro dagli effetti del terremoto planare, possiamo ritenerci al sicuro in questa posizione? Hygrave si alzò in piedi e si voltò per rivolgersi alla maggior parte dei presenti Io e i miei cacciatori abbiamo pattugliato l’esterno e possiamo mantenere una continua sorveglianza nei cieli, ma non abbiamo avuto modo di esplorare l’interno del… cranio. La voce telepatica di Ao Senzacorpo, simile a quella di un vegliardo che avesse preso troppo sole, raggiunse i presenti Quando creai le dimore, ho percepito diverse persone al di sotto di noi. E ve lo dico con certezza, giovinastri! Ho mille e novantotto anni, sapete? Lady Myonatix alzò la mano, come una scolaretta al primo giorno di scuola, per poi alzarsi e lisciarsi il vestito Io non vogli-Myonatix si interruppe quando i BUUUUUU!!! ESCILE O VATTENE!!! dei Demoni Circensi di Hecke la raggiunsero. Myonatix storse il naso e strinse gli occhi in direzione dei demoni, per poi proseguire con un tono serio una volta che le risate dei demoni si spensero Io non voglio darti del bugiardo, Ao, ma magari qualcuno potrebbe andare a controllare? La suadente voce di Jasmeera si intromise nel discorso. L’elfa accavallò le gambe e sollevò il mento, senza degnarsi di alzarsi ma guardando con superiorità Myonatix Anche io ho percepito delle presenze, creature viventi che si trovano al di sotto di questo livello. Ao Senzacorpo non ha motivo di mentire. Myonatix battè le mani alla risposta della regina delle Terre Oscure Oh, è davvero bello vedere che qualcuno sta già iniziando a fare amicizia! Lord Fnut battè il martelletto sul leggìo Ordine, per favore. Concentriamoci sulla questione. Ad alzarsi fu Tarzi, della Trenodia in velluto Io e la mia gente siamo abituati ad esplorare tunnel angusti e poco illuminati. Potremmo investigare, se lo ritenete necessario uno dei suoi drow lo guardò in tralice, gli occhi arrossati Tarzi, è stato solo una volta! Ti giuro che non sapevo fosse un masc- ah, intendi le caverne del Sottosuolo? Scusa… se lo sguardo avesse potuto fulminare, quello di Tarzi An’Drasta avrebbe di certo incenerito il sottoposto. Lord Fnut annuì con movimenti lenti alle parole del rappresentante della Trenodia in Velluto. Nella platea si udì un brusìo, con gli elfi di Ardentia che parlottarono tra loro e uno degli uomini-lupo che si avvicinò a Vesphian del Patto Silvano per sussurrargli qualcosa all’orecchio. Alla fine il conferenziere dei Filosofi si rivolse a tutti i presenti Se tra i membri dell’Assemblea vi sono volontari interessati, indico la formazione di un gruppo per una missione esplorativa negli angusti spazi all’interno del Teschio, al fine di assicurarsi che non ci siano minacce attive nei confronti dell’insediamento che abbiamo stabilito. Se non ci sono altri suggerimenti o opinioni proseguirei per il prossimo punto sull’agenda… X Maxillium X tutti
  16. DM X Osymannoch, Sophia e Gunnar Lord Fnut aveva appena finito di disquisire con Osymannoch, Gunnar e Sophia, quando anche Bainzu, Celeste e Maxillium li raggiunsero Ah, il resto della vostra simpatica combriccola! Felice di incontrare il resto dei Guardiani Planari disse. L’anziano capo dei Filosofi di Arithmea sembrava un vecchio professore universitario ritiratosi a una vita di tranquillità, sebbene le sue eleganti vesti e il piglio acuto lasciavano intravedere più di quanto egli non volesse lasciar trasparire. Di lì a poco furono raggiunti da Tarzi, Mhorannan e il resto della Trenodia in Velluto. I membri della congrega di drow sembravano essersi messi a loro agio, ma non sembravano aver investito il tempo per lavarsi, a giudicare dal pesante odore di sostanze psicotrope che li seguiva, che unito all’aroma di vino contribuiva a giustificare l’aspetto trasandato della maggior parte di essi Benritrovati disse Tarzi, l’unico tra loro (oltre a Mhorannan) ad aver mantenuto una certa lucidità. Essi comunque non furono i primi a giungere: con l’approssimarsi della riunione, ad uno ad uno, tutti coloro che avevano risposto all’invito dei Filosofi ed avevano colonizzato il Teschio di Paithah iniziarono a raggiungere l’anfiteatro. I Guardiani Planari e la Trenodia ebbero quindi modo di conoscere le fazioni con cui avrebbero dovuto collaborare. Le prime creature che raggiunsero l’anfiteatro sembravano uscite dall’incubo di un paesano che avesse passato tutto il giorno a bere ed assumere sostanze psicotrope I Demoni Circensi di Hecke commentò Lord Fnut in tono piatto Almeno stavolta si sono degnati di arrivare in orario. In effetti essi erano davvero demoni, riconoscibili nelle loro infide sottospeci: una era una succube, la quale non faceva alcuno sforzo per nascondere il proprio aspetto naturale, mentre gli altri erano un hezrou, un glabrezu e una marilith, la quale fischiettando lanciava in aria i propri pugnali in elaborati movimenti da giocoliere. Tutti erano vestiti con sgargianti abiti colorati degni di una grottesca parata carnevalesca. Il loro leader, se possibile, era qualcosa di ancora più inquietante, una creatura che nemmeno Celeste aveva mai visto. Egli appariva come un grottesco clown, con una faccia truccata con un fondotinta bianco avorio e curata nel labbra e negli occhi con matita nera. I denti del clown erano affilati al punto da far sembrare l’immensa bocca più simile a una trappola per orsi. Ogni suo movimento, oltretutto, faceva sobbalzare ventre e fianchi in maniera innaturale, come se l’interno fosse colmo di un qualche gas Ma guarda, nuovi ospiti commentò il sinistro pagliaccio esibendo la propria chiostra di denti affilati Potremo forse tappare le crepe planari con i loro cadaveri, se non sono abbastanza forti. O magari potrei inghiottirli tutti, sembrano davvero personcine deliziose suggerì. Il resto dei demoni proruppe in un coro di risa, l’hezrou che giocherellò con alcune spesse corde in mano. La succube guardò i sei passando la lingua sulle labbra Guardiani Planari? Spero siate più bravi a letto che non a proteggere il multiverso, visto come stanno andando le cose! la marilith si piegò in due dalle risa, iniziando a lacrimare Ba-dum tssss commentò il glabrezu. Mr.Hecke, per favore prenda posto assieme ai suoi disse Lord Fnut Agli ordini, Lord Flatulenza commentò Mr.Hecke, con un inchino esagerato che lo portò a sbattere la fronte a terra. I suoi sottoposti si sganasciarono dalle risa, prendendo posto e piazzando in qua e in là dei palloncini gonfiabili per finte flatulenze. Essi però calmarono i loro spiriti quando una coppia fece il suo ingresso nell’anfiteatro. A condurre la più piccola delegazione, con passo lento e un’espressione solenne sul viso, era una bambina dai capelli biondi, di circa dieci anni, vestita con una tunica bianca, simile a quelle che erano visibili nei cori delle chiese. La bambina portava davanti a sé un cuscino di velluto nero, sopra il quale era visibile un teschio umano, ormai marrone scuro dalla vecchiaia. Eppure uno scheletro più sfarzoso non si sarebbe mai potuto trovare altrove, laddove preziosi rubini rossi erano posti all’interno delle orbite oculari e diamanti erano incastonati nei denti. Seppur piccolo in dimensioni, il potere che era percepibile in quel teschio sembrava superiore a quello di qualunque avversario che i campioni avessero mai affrontato Ao Senzacorpo e la Bambina Avorio presentò formalmente Lord Fnut ai campioni di Arth. La bambina degnò appena di uno sguardo il gruppo, ma il demilich appoggiato sul cuscino tra le sue mani non attese di parlare ai nuovi arrivati Oh, Rebecca! Melissa! Tesori miei! esclamò telepaticamente in direzione di Celeste e Sophia Siete più belle che mai, ma non vi offendete se vi dico che stasera tutti gli occhi saranno su di me. Oh, sì! Prendetemi la parrucca e le perle, sarò la regina del ballo! Lord Fnut osservò gli avventurieri di sottecchi, scuotendo con lentezza la testa, come chi aveva già visto strano comportamento diverse volte. Per fortuna di Celeste e Sophia, la Bambina Avorio portò a sedere sé stessa e il demilich in grembo senza bisogno di parrucche e perle. Un forte squillo di trombe proruppe dall’ingresso dell’anfiteatro La Regina Jasmeera, sovrana di Ardentia! annunciò una voce elfica effemminata. Un gruppo di alti, aggrazziati abitanti dalle orecchie a punta fece la propria comparsa con una grazia tale che essi sembravano non toccare nemmeno terra. Essi erano gli elfi che avevano intercettato la Trenodia, Sophia e Maxillium al loro ingresso, riconoscibili per gli abiti diafani di un viola scuro che sembrava ammantarli come nebbia, i maschi androgini appena distinguibili dalle donne (alcune delle quali avevano però rispettabili davanzali), entrambi i sessi truccati sui visi dalla pelle candida con trucco scuro sulle palpebre e sulle labbra. Talvolta intenti ad acconciarsi i capelli tra loro, essi lanciarono più di una volta uno sguardo ai campioni, come un invito silenzioso a raggiungerli. Nindrol, tra i presenti, fece l’occhiolino ai sei. La leader di questa compagnia era la femmina più alta e statuaria, i capelli scuri che le ricadevano come una cascata attorno al viso color alabastro e dagli occhi dorati e simili a quelli di un gatto. Sebbene in apparenza sembrasse cinta da un’armatura, una seconda occhiata permise di capire che ella in realtà non indossava nulla se non una elaborata pittura color argento e nero su tutto il corpo, applicata con tale precisione da sembrare piastre di metallo. Alla vista dei nativi di Arth, le sue labbra si schiusero in un sorriso dolce e allo stesso tempo complice. Jasmeera osservò con curiosità i nativi di Arth, lo sguardo che passò a turno su ognuno di loro con una tale intensità da farli sentire trafitti da parte a parte E’ un piacere fare la vostra conoscenza disse con un sorriso, prima di sedersi assieme alla sua nutrita scorta. Ella accavallò sensualmente le gambe, lo sguardo che però spesso tornò a indugiare sui nuovi arrivati. Se l’elfa potè impressionare per la sua presenza, lo stesso non si potè di certo dire per la sua attendente, un’altra elfa il cui corpo e capelli erano di un color bianco come quello di un blocco di ghiaccio. Circondata da una nebbia gelida che la seguiva, la sua espressione priva di sentimenti venne interrotta solo quando ella provò a sorridere. Ma a differenza del suo intento, la maschera di orrore che si dipinse sul volto lasciò solo percepire un timore per quella grottesca creatura. X Sophia Se Jasmeera sembrava non lasciar trasparire troppo di ciò che pensava, ella era comunque ben più espressiva di chi giunse dopo di lei. Con un passo marziale e senza alcuna traccia di emozione ad entrare nell’anfiteatro fu un quintetto di creature completamente cinte da pesanti armature nere. Di taglia simile a quella di un alto essere umano, essi erano tutti della stessa altezza e indossavano protezioni identiche tra loro, tra cui elmi di un color onice lucido che coprivano l’intera testa per terminare con una punta sulla testa simile alla coda di una goccia, oltre a guanti che terminavano con tre dita E’ la Legione del Reame Imponderabile disse Lord Fnut, a beneficio di chi ancora non li aveva incontrati. I cinque figuri si voltarono quasi come un sol uomo verso gli eroi, chinarono a malapena il capo in un cenno di saluto e presero quindi posto tra il pubblico. La processione che giunse in seguito era originaria di Arithmea Il resto dei Filosofi di cui sono a capo spiegò il loro Lord. Essi erano costituiti interamente da anziani uomini che ormai avevano rimasto ben pochi capelli in testa. Canuti e in alcuni casi leggermente ingobbiti sotto le vesti di colori sgargianti, essi lasciavano però intravedere una scintilla di conoscenza negli occhi, accentuata dai pesanti libri che essi portavano con loro tramite dischi di forza magica su cui essi erano impilati e pronti ad essere consultati in caso di necessità. Tomi di antico sapere perduto, alcuni di questi volumi erano talmente antichi che il metallo di cui erano composte le pagine aveva cominciato a irrugginirsi, motivo per il quale era spesso possibile udire i Filosofi di Arithmea battibeccare sulla necessità di un lavoro di copisteria Per preservare la conoscenza con la massima sicurezza erano soliti ripetere. Come molti anziani di qualunque mondo, essi non si sperticarono in grandi presentazioni, preferendo prendere posto borbottando sugli altri ospiti presenti. Fu un riconoscibile clangore metallico a precedere l’ingresso di otto grossi ragni meccanici, dagli occhi fatti di vetro e dal corpo illuminato da una forte luce rossa Questi sono i Rag- Lord Fnut venne interrotto da quello più distinguibile dagli altri, vista la propria luce blu sul corpo La presentazione è superflua. I soggetti qui presenti hanno già interagito con la unità 46 presso il piano di Arth. Dato l’approccio pacifico il nostro consenso non ha necessità di ulteriori dettagli sul motivo del loro arrivo spiegò Qualora sia vostra necessità rivolgervi a noi, potete chiamarmi Sobrilik a quel punto il leader. Il loro approccio educato però non durò a lungo Allarme, rilevata minaccia di livello critico! esclamò Sobrilik alla vista della Trenodia in Velluto. Il resto dei Ragni Planari si schierò, pronta per la battaglia fino a che Lord Fnut non si pose in mezzo a loro e chiese lumi ai nativi di Coax La loro razza ha precedenti nei tentativi di distruzione a livello planare, essi costituiscono una seria minaccia per l’Assemblea furono necessari parecchi minuti a Tarzi e ai suoi per spiegare le loro origini e convincere Lord Fnut Se è così allora avete diritto di rimanere Sobrilik tuttavia non fu altrettanto aperto Rimaniamo contrari alla loro partecipazione e nanterremo monitorata la situazione. Se la minaccia verrà confermata essi verranno terminati quindi rivolto ai Guardiani Planari Consiglio un distaccamento da soggetti di tale minaccia, che può compromettere la vostra posizione nei confronti dell’ordine egli, come il resto dei Ragni Planari, iniziarono a scalare le pareti dell’anfiteatro per prendere posto in piccionaia. Ben più colorata e allegra fu la delegazione che giunse dopo i Ragni Planari, la quale sembrava uscita da una fiaba per bambini. Tra di essi vi erano un paffuto uomo dalla pelle blu scura e con un cravattino giallo, una donna nuda con la testa di felino e ali piumate, oltre ad un delfino dorato che volteggiava in aria come avrebbe fatto in acqua. Eppure nessuno di essi avrebbe potuto abbagliare alla vista come l’immenso (taglia Mastodontica) drago prismatico che adombrò per un attimo la luce della gemma verde, proiettando un arcobaleno di colori ovunque (Mr.Hecke e i suoi fecero versi disgustati indicandosi l’interno della bocca) Questi simpatici signori sono i membri del Seguito di- Lord Fnut si scostò appena in tempo per evitare di venire travolto dalla mezzelfa che piombò dalle spalle del drago prismatico. Ella era una graziosa fanciulla sorridente, vestita con abiti dai colori accesi tenuti assieme da una trama di placche metalliche che mandavano bagliori dorati e rosei Lady Myonatix! disse la mezzelfa con un largo sorriso, i lunghi capelli castani che vorticavano liberi nell’aria come se ella fosse stata immersa in acqua E questi sono i miei amici disse indicando in ordine il drago, il paffutello blu, la donna-gatto e il delfino Auberil, Bombus, Ashbet e Miri! Scusate il ritardo! Spero potremo andare d’accordo! dopo calorose strette di mano e abbracci che andavano contro ogni legge sul distanziamento sociale, Lady Myonatix e i suoi presero posto tra il pubblico. Non vi erano grandi sorrisi tra le creature che giunsero poco dopo, una processione formata da una ventina di elfi dall’aspetto selvaggio e vestiti di pelli di animali (alcuni dei quali armati di arco o scimitarre), oltre a un paio di uomini dalla testa di lupo e un leonal. Anzi, se possibile le loro espressioni si fecero ancora più ostili quando essi video i nativi di Arth E voi sareste i nuovi aiuti? ringhiarono gli uomini lupo e il leonal, cui fecero eco gli elfi silvani Queste persone hanno già recato male a noi, privandoci di uno dei nostri Guardiani di Bestie! Lord Fnut parve sorpreso e si volse verso i nativi di Arth Ci sono per caso dei precedenti tra voi e il Patto Silvano? domandò. Il leader dei rappresentanti della parte soleggiata di Ardentia, un elfo dai capelli scuri e con una corona di spine sulla fronte insanguinata, guardò con sufficienza il capo dei Filosofi Essi hanno aiutato i servi della tiranna Jasmeera, riducendo a prigioniero uno dei miei. Sono persone non gradite, ma per il momento possiamo tollerarne la presenza e non esigeremo subito vendetta. Io, capobranco Vesphian, ho parlato i restanti membri del Patto Silvano presero quindi posto tra il pubblico, non mancando però di scoccare occhiate truci al gruppo che aveva sconfitto il tarrasque. Uno dei leonal ruggì all’improvviso, quando al suo sedersi proruppe una trombetante flatulenza. I Demoni Circensi di Hecke iniziarono a ridere sguaitamente mentre l’uomo leone afferrò e fece a brandelli il palloncino gonfiabile su cui era finito. Quando per ultimi giunsero i Cacciatori di Hygrave, come a verificare che tutti fossero giunti, Hygrave annuì ai viaggiatori. Non c’era bisogno di presentazioni, mentre i sette smontarono dai propri poderosi stalloni, il leader del gruppo che osservò i Guardiani quanto bastò per notare l’assenza di Pisittu e annuire leggermente, soppesando la propria lancia. X Maxillium X tutti
  17. DM No, non ci sono persone che temono i grossi felini rispose Hygrave rivolto a Bainzu Ma la mia lancia, Ombra Fugace, è un flagello per le bestie magiche e arde dal desiderio di trafiggere quella tigre Pisittuo soffiò irata, il pelo dritto. Il cavaliere quindi tirò le redini del proprio cavallo Se non vuole che gli succeda nulla di male, le consiglio di tenerla lontana da me Hygrave quindi si incamminò verso l’anfiteatro, mentre i suoi cacciatori ripartirono per pattugliare il perimetro del Teschio di Paithah. I sei eroi si divisero quindi in base alle proprie preferenze. X Gunnar, Sophia e Osymannoch X Celeste, Maxillium e Bainzu X tutti
  18. DM Cacciatori di Hygrave corresse piccato uno dei cavalieri, udendo le parole di Osymannoch. Hygrave rimase in ascolto, prima di rispondere Non saranno necessari travestimenti, gli artifizi possono essere fraintesi e comunque non siete il primo morto vivente che giunge qui rispose Hygrave, il quale annuì alle parole di Gunnar In questo caso vi scorteremo da loro. Tutto l’aiuto possibile è il benvenuto in questo momento, poiché l’esistenza dei piani mette a rischio la vita di chiunque, a discapito dei suoi scopi. Gli uomini a cavallo furono di parola. Disponendosi ai lati della compagnia essi li accompagnarono in direzione del teschio, ormai divenuto una piccola città per coloro che erano giunti per risolvere quel fenomeno Quindi anche voi avete superato l’Ordalia della Sfera? Me ne compiaccio disse Hygrave Non tutti sono giunti qui, altri hanno usato potenti divinazioni e hanno parlato direttamente con i Filosofi. Penso che in molti non avrebbero superato la prova, specialmente al momento del conto alla rovescia disse il comandante dall’aspetto emaciato Il vostro arrivo comunque giunge con una buona tempistica: Lord Fnut si trova all’anfiteatro disse indicando una piccola figura vestita con un abito color pavone che si aggirava solitaria nella grande struttura E sta organizzando l’ordine del giorno per la prima riunione tra tutti i rappresentanti giunti tra i vari mondi. Con voi e la Trenodia Hygrave fece un rapido conto Siamo un totale di dieci fazioni, in quella che i Filosofi chiamano per comodità Assemblea. Lord Fnut preme affinchè sia formata un’alleanza planare formale, anche se al momento dobbiamo capire quanto è possibile cooperare tra di noi. Ci sono grosse divergenze tra alcuni di noi disse freddamente, senza però fare nomi. Quando il gruppo ridiscese tra le bizzarre strutture fatte d’osso, i quattro viaggiatori, la tigre e il coure scoprirono che esse erano abitazioni costruite modellando la materia ossea stessa. Di forme prevalentemente sferiche, simili a bolle giganti, esse si diramavano in abitati di varia complessità che andava dalle tre alle sei bolle. In alcuni casi, come in una struttura poco distante, esse erano sovrapposte per formare rudimentali torri Se ne è occupato Ao Senzacorpo disse in tono piatto uno degli uomini di Hygrave, il quale sollevò una mano quando in lontananza vide un elfo accompagnare nella loro direzione Sophia e Maxillium. Come ebbero modo di scoprire, la barda e il nobile erano stati fermati quasi subito da una pattuglia di pallidi elfi dai capelli scuri e ben truccati, i quali li avevano tempestati di domande. Quando fu chiaro che le loro intenzioni erano pacifiche, e magari pure favoriti dalla comune presenza di orecchie a punta, i nuovi arrivati erano stati accolti con grande calore Dovrete raccontarci tutto del vostro mondo, dunque disse uno degli elfi… o forse era un’elfa, difficile dire tale era la femminilità androgina che essi (o esse emanavano). Con carezze e inviti equivoci rivolti anche a Sophia e Maxillium per “conoscersi meglio”, i due erano stati quindi riuniti presto al loro gruppo originario La Trenodia ha già preso posto presso una delle abitazioni disse un elfo (o elfa?) dal pesante trucco scuro sugli occhi e sulle labbra, vestito con un abito viola piuttosto diafano, che non nascondevano però lo stocco e l’arco lungo che portava con sè Direi che i nostri nuovi pregiati ospiti possono alloggiare vicino al lobo destro, tra Myonatix ed Hecke Hygrave sospirò Così magari non si scanneranno tra loro? Speriamo… quindi rivolto all’appartenente al popolo degli elfi Potresti accompagnarli? Io devo conferire con Lord Fnut. Se qualcuno di voi rivolto agli avventurieri Volesse seguirmi è libero di farlo, anche se è ancora presto per l’udienza. Altrimenti siete liberi di riposarvi in attesa di ciò. Se venite con me però… Hygrave tossicchiò Vi chiederei di non portare dietro quella creatura disse indicando Pisittu. La tigre soffiò offesa. Ma certo, Hygrave. Spero ci onorerai di una tua visita, una queste sere… quindi rivolto agli avventurieri Perdonate la fretta. Non ho fatto le dovute presentazioni, il mio nome è Nindrol disse la guida per gli appartamenti con un formale inchino Se volete seguirmi vi porterò ai vostri alloggi, che potrete arredare come meglio preferirete. Altrimenti se vorrete andare subito alla riunione vi darò delle indicazioni su come raggiungerle. A vostra discrezione. X tutti
  19. Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale La prospettiva di un viaggio interdimensionale con destinazione un teschio fluttuante nel vuoto era forse ciò che più si discostava dalle previsioni dei singoli membri del gruppo di eroi che erano partiti da Arth quella mattina. Dopo la breve sosta ad Arithmea, dove erano stati in grado di superare l’Ordalia della Sfera e ottenere le indicazioni da parte dei Filosofi circa la loro base, i viaggiatori raggiunsero il piano in cui si trovava il Teschio di Paithah il Creatore. La sensazione di vuoto assoluto fu la prima cosa che i nuovi arrivati provarono, in quanto circondati da un buio assoluto simile a una notte senza luna e stelle, benchè per fortuna non deleterio come l’oscurità fredda e divorante che aveva sostituito il trascurabile piano di Sakurafu. Consci di potersi muovere fluttuando in quel vuoto, la loro unica destinazione fu subito visibile a svariati chilometri di distanza. L’Opale, grande come il palazzo reale di Garnia (e forse anche di più), illuminava di una pallida luce verde un grande teschio, che via via fu più vicino e più fu in grado di impressionare i nuovi giunti per le sue dimensioni fuori scala. Il Teschio di Paithah il Creatore, seppur scoperchiato, crepato in vari punti e privo di mandibola, era grande come una piccola città, reliquia di un dio le cui dimensioni dovevano essere titaniche in vita e che ora ospitava al suo interno di nuovo della vita. Essa però non era vita divina, ma un gruppo di persone che si aggiravano tra strani rigonfiamenti ossei simili a grandi bolle dotate di piccole aperture, che di certo non dovevano essere state presenti in origine. Un grosso dirigibile lungo circa sessanta metri, costruito con pelli cucite, era ancorato vicino ad una delle strutture, sospeso a circa una trentina di metri d’altezza. Poco distante, vicino alla fronte, si trovava quello che non poteva essere altro che un anfiteatro costruito interamente in osso. Un rumore insolito per quel luogo raggiunse i quattro eroi che erano giunti fin lì: uno scalpitare di zoccoli. Il gruppo che dal teschio li raggiunse, fluttuando come loro in quello spazio, era composto da sette uomini dall’aspetto marziale, sebbene i loro capelli fossero ora lunghi e le barbe incolte. Le loro armature, che un tempo dovevano essere sfarzose, erano ora sporche e bisognose di riparazioni. Ognuno di essi aveva l’aspetto di cavalieri nel corso di una avventura senza fine o di veterani di una guerra per loro in corso quando ogni speranza era perduta. I cavalli su cui ognuno di loro sedeva erano creature uniche, poderosi stalloni dal manto nero dagli occhi vuoti, completamente ciechi e guidati solo dai loro cavalieri. L’uomo in testa, dai capelli corvini e dagli occhi penetranti, era pallido al punto da sembrare quasi malato. Eppure la sua voce fu inflessibile quando si rivolse ai nuovi giunti Fermi, stranieri! Siete avvisati! Noi siamo i pugni di ferro che mantengono la pace in questo luogo, poiché esso è un santuario per tutti. Benchè proveniamo da mondi differenti, e alcuni di noi sono nemici giurati, abbiamo raggiunto l’accordo di non versare sangue all’interno del Teschio di Paithah. Se venite qui con pacifiche parole di consiglio, siete i benvenuti. Se siete qui per muovere guerra allora io, Hygrave, e i miei cacciatori vi combatteremo! lo sguardo del cavaliere, che reggeva tra le mani una magnifica lancia dalla punta sfolgorante, fissò ad uno ad uno i vari presenti, per poi stringere i denti come se stesse soffrendo. Egli chiuse gli occhi, per poi prendere un profondo respiro e quindi attendere con ritrovata calma la risposta dei nuovi venuti. Uno degli uomini di Hygrave si portò istintivamente un dito all’orecchio sinistro Sono stati trovati degli intrusi nei pressi dell’anfiteatro! il loro comandante voltò la testa preoccupato Ci sono vittime? Feriti? il suo attenendente scosse la testa No, i servi della regina li hanno intercettati subito. Sembrano comunque essere anche loro elfi, un gruppo con intenti pacifici proveniente da Arth di nome Trenodia in Velluto… e un paio di umani, che sembra essere già stato adocchiati… sempre dalla servitù… Hygrave annuì lentamente, per poi sbuffare all’ultima affermazione prima di rivolgersi a Celeste, Osymannoch, Bainzu, Gunnar e compagni magici Voi da dove provenite? Rappresentate anche voi un gruppo? Come vi chiamate? X tutti
  20. DM Dopo aver rantolato per il dolore, Mhorannan strinse la manone di Gunnar in quello che era un formale saluto tra i due, sebbene i due si sarebbero reincontrati di lì a breve. Nonostante le parole distratte di Bainzu, che sembravano più un vago ed educato modo di liberarsi di un candidato scomodo ad un colloquio di lavoro, gli elfi oscuri della Trenodia in Velluto non si offesero per la decisione del gruppo di affidarsi a Celeste Comprendiamo, la vostra guida ha di certo più esperienza in questo senso disse Tarzi, forse come gli altri sollevato di non trovarsi almeno per un po’ lo sguardo severo della Borealis addosso, come se ella li avesse continuati a scrutare per tutto il tempo ad una distanza di circa un centimetro dalla faccia. Il fatto che Maxillium e Sophia decisero invece di unirsi a loro li colmò di orgoglio e i due gruppi si predisposero per quel viaggio su due corsie. Da un lato Tarzi tracciò dei segni per terra prima di aprire un portale su una delle pareti, dove uno alla volta gli elfi entrarono, seguiti poco dopo dalla barda e dal nobile. Dall’altro lato Celeste formò un cerchio con tutti i viaggiatori, chiedendo ad ognuno di tenersi per mano (o per zampa nel caso di Pisittu) mentre ella richiamava il suo potere di manifestazione unico. Infine, quando tutti i preparativi furono ultimati, sia il quartetto con Pisittu e Pan, sia la Trenodia effettuarono il loro salto in direzione del Teschio di Paithah il Creatore, dove li attendevano i saggi Filosofi di Arithmea.
  21. DM Maxillium, Gunnar e Bainzu avrebbero potuto giurare di vedere la sfera aumentare la sua visibilità per tre volte, in corrispondenza delle loro risposte mentali. Se tale effetto avesse potuto influire su ciò che accadde dopo, essi avrebbero avuto difficoltà a dirlo. Tale radiosità parve mettere in crisi i drow, i quali mantennero le loro coperture per rimanere schermati a sufficienza. Sebbene con toni diversi, tutti i sei campioni partiti da Garnia furono concordi nell’esporre la loro causa senza mezzi termini, chi ragionando con la logica come fece Osymannoch, chi esponendo le proprie virtù come fece Sophia e chi mettendo in evidenza chi li raccomandava, come fece Celeste. Tutti sarebbero stati pronti a una fuga (più o meno) rapida qualora il conteggio fosse proseguito, ma ciò non fu necessario. La sfera interruppe il proprio conteggio. Furono due secondi quelli che passarono in silenzio, eppure ai viaggiatori parvero anni tale era la tensione che si era creata. Dopo di essi un rumore crepitante proruppe dalla sfera, le cui placche iniziarono a spostarsi con movimenti meccanici e precisi. Come un intricato puzzle, le parti che componevano la sfera si ridisposero mantenendo la loro forma, ma rivelando l’interno del congegno, dentro il quale si trovava una lastra di pietra. Incisi al suo interno vi erano simboli che parvero in principio incomprensibili, ma che sotto lo sguardo dei sei presero a vorticare come impazziti per poi ridisporsi e formare un testo in Comune “I Filosofi di Arithmea salutano i degni viaggiatori che hanno superato l’Ordalia della Sfera. Siamo spiacenti di informarvi che il nostro piano natìo è diventato instabile e ciò ci ha costretti a trasferire le nostre operazioni presso una nuova base. Se, voi, come noi, avete sofferto dai recenti terremoti planari, siete invitati a unirvi a noi in pace. Il nostro interesse è quello di salvaguardare ogni vita senziente e per fare ciò riteniamo giusto che i migliori di noi uniscano i propri intelletti per lavorare insieme. Potete trovarci, viaggiatori, presso il Teschio di Paithah il Creatore.” X Sophia Sophia aveva sentito parlare di quel posto, una storia sinistra che era parte di una antica ballata il cui testo era ormai rimasto obliato. Forse solo la Zhuge e pochi altri bardi al mondo potevano ancora conoscere tale storia, un monito per le divinità, che condivise con i presenti. Paithah era un tempo una divinità, il portatore dell’Opale, il signore del suo piccolo pantheon. La sua gente, che lo venerava, non era eccezionalmente numerosa o forte, ma era la sua. Credevano che egli avesse generato ogni cosa e tale credo lo sosteneva e gli dava il potere di proseguire le sue genesi. Egli si intratteneva nel creare mondi, modellandoli in modo da riflettere il proprio potere. Assorbito dal suo lavoro, Paithah iniziò a ignorare i propri discepoli. Non forniva incantesimi con regolarità, né rispondeva alle preghiere. Il suo popolo rimase fedele al suo credo, sebbene nei propri cuori sapessero che egli li stava abbandonando. Rimasti privi di protezione divina, il popolo di Paithah rimase vittima dei pericoli della vita. Non vi era nessuno che li curasse o li guidasse, mentre i sacerdoti pregavano invano. Le altre divinità del pantheon di Paithah lo abbandonarono, lasciandolo solo nel vuoto e unendosi ad altri pantheon, dove assunsero nuovi nomi e ruoli come divinità minori, per essere quindi adorati di nuovo. Quando la fame, le pestilenze e la guerra decimarono il suo popolo, Paithah cominciò ad accorgersi che il suo potere stava esaurendosi. Tuttavia non si allarmò, temendo che ciò fosse solo stanchezza dal suo lavoro. Egli si coricò per riposarsi e lì giacque per anni. Quando si svegliò, egli ebbe subito un tremito di paura. Troppo tardi, come un bambino che si accorgesse che il suo animale domestico era rimasto senza cibo, egli si ricordò dei suoi discepoli. Nessuna preghiera lo raggiungeva, nessun potere lo raggiungeva. Attraverso l’Opale che brillava sulla sua fronte egli vide come i suoi mondi ora erano privi di vita, vittime della negligenza del loro creatore. Paithah pianse, lanciando un urlo per la sua gente e i suoi mondi morti. Nella sua rabbia egli iniziò a divorarsi da solo. Con un morso si staccò le mani, per poi masticarsi i piedi e staccarsi la colonna vertebrale a morsi, strappando sempre più carne divina dal suo corpo. Alla fine, ciò che rimase di lui era solo una testa cieca e folle, che vagava nello spazio. Quando in seguito un gruppo di viaggiatori planari raggiunse il reame di Paithah trovò solo un teschio senza mandibola, il cranio scoperchiato. Sopra di esso fluttuava l’Opale, illuminando l’area come un sole verde che si rifletteva nelle cavità che un tempo ospitavano il cervello del dio. La Trenodia in Velluto rivolse un grande applauso a Sophia, ammirata dalla sua conoscenza Sapevo che aspetto avesse il Teschio e stavo per parlarvene, ma non conoscevo la sua storia spiegò Tarzi E’ un pezzo di arte che ci porteremo nel cuore, oltre che un importante anticipo di ciò che ci aspetta. A quanto so è un piano con una innata stabilità planare, quindi ha senso che i Filosofi si siano spostati lì, dove è più sicuro. Se volete, potete unirvi a noi mentre attraverseremo il portale che aprirò direttamente per quel piano. Per noi della Trenodia è necessario, visto il nostro numero. Ma se preferite arrivare con altri mezzi, lo capirò disse. Mhorannan si avvicinò a Gunnar Maestro, io seguirò la Trenodia. Sono il mio popolo e ho un dovere verso di loro in questo momento disse Ma se ci sarà l’occasione, sarà per me un piacere collaborare ancora con voi, pur con i miei modesti mezzi. X tutti
  22. DM Quando fu evidente che il gruppo voleva occuparsi personalmente della sfera, sul viso di Tarzi si disegnò un leggero sorriso Nessun problema disse, per poi dare un ordine al resto della Trenodia affinchè prendessero una distanza di sicurezza. La compagine di elfi oscuri si divise quindi in piccoli gruppetti: alcuni volarono fuori dalla stanza osservando dall’esterno, altri si nascosero in stanze attigue rimanendo in ascolto, Tarzi e pochi altri si misero al limite delle scale, in un’area al riparo. Solo Osymannoch, Sophia, Celeste, Bainzu, Gunnar e Maxillium rimasero per capire lo scopo di quel misterioso oggetto. Sophia cercò un approccio più eidetico, cercando in tutti i modi di ricordare se prima d’ora un simile oggetto fosse stato progettato, utilizzato o anche solo pensato da qualcuno, allo scopo di capire il meccanismo che potesse celarsi dietro la domanda posta e alla quale lei decise di non rispondere, per il momento. Tuttavia le sue indagini la portarono a capire solo che essa poteva essere un artefatto costruito con uno scopo in linea con chi l’aveva posta lì… sebbene non potesse essere sicura che potesse trattarsi dei Filosofi o di qualcun altro. Tuttavia essa reagì, sebbene non al suo studio. X Bainzu X Gunnar X Maxillium Per tre volte la sfera pulsò di energia, aumentando la sua luminosità al punto da riflettersi nelle pareti e cancellando ogni possibile ombra in quella stanza. Se la sfera aveva comunicato in altro modo non era dato saperlo, ma ciò che tutti furono in grado di udire fu una voce non telepatica, con lo stesso timbro, emessa dalla sfera Ditemi perché non dovrei distrugervi sentenziò per poi iniziare un inquietante conto alla rovescia 20… 19… 18… 17… 16… X tutti
  23. DM Vuoi per chiarire la situazione, o per sondare il terreno, l’Inatteso si rivolse ai drow in cerca di domande sulle sue origini, risvegliando dal torpore anche alcuni dei più intossicati tra gli elfi. Dopo le brevi presentazioni di rito, la richiesta di Osymannoch non rimase inascoltata E’ una giusta richiesta iniziò Tarzi Non molti conoscono a fondo il ruolo della mia razza nella scorsa guerra. Membri dell’Ordine Sinaptico, sì, ma con la presunzione di ritenerci al di sopra anche dei nostri compagni di Ordine. Nella nostra cultura viene generalmente venerata Lolth, ma da diversi decenni la venerazione di Tharizdun ha preso piede tra le sacerdotesse della nostra razza, il dio in catene visto come la piena espressione della completa oscurità che avrebbe avvolto il multiverso per generare un nuovo mondo che le due divinità avrebbero riplasmato generando loro stessi le nuove fondamenta del multiverso sotto le preghiere della nostra razza il leader della Trenodia in Velluto incrociò le braccia Tutti questi piani dovevano iniziare con la conquista di Arth, ma gli eroi tra cui Celeste furono in grado di opporsi a ciò e a eliminare la maggior parte dell’Ordine. Non tutto, però. L’Ennead, il concilio dei nove drow più potenti, ha per anni cercato di tenere il nostro popolo in ordine, con la convinzione che l’occasione per riportare in auge il piano assoluto sarebbe giunta. Io ed altri giovani fummo tra coloro che ci distaccammo da questa filosofia, ritenendo l’operato della gente di superficie la salvezza delle nostre anime. Siamo diventati dei reietti, abbandonando simboli di ragni e piramidi nere, veleni e i costumi che hanno contraddistinto la nostra perversa società per secoli. Ora vogliamo cambiare pagina per il nostro popolo, aiutando i vostri disse solennemente. X Celeste Quando l’argomento ricadde sui Filosofi, Tarzi scosse la testa in direzione di Maxillium No, ma come detto siamo arrivati da poco. Nonostante le speranze di Sophia di trovare una soluzione rapida, il gruppo di superficie sembrava pronto a iniziare una ricerca a tappeto. A quella vista Tarzi non fu da meno e si rivolse ai suoi accompagnatori Mettete a posto le fiasche e le pipe! ordinò Chiunque disponga di incantesimi per vedere il non visibile, evocare sensori magici o contattare altre entità planari non malvage si dia da fare! Troviamo i Filosofi! X Bainzu La ricerca dei Filosofi si dimostrò fin da subito assai difficile. La speranza di reincontrarli al ritorno dalla propria pausa pranzo (sebbene fosse mattina) fu spenta quando la ricerca agli interni degli edifici attigui non diede vita al ritrovamento di alcun indizio circa la presenza di esseri viventi, con gran disappunto di Mhorannan che era pronto a rendersi utile Per una volta che Scrutare poteva tornare utile! maledisse. Quando perfino Pisittu non rilevò tracce olfattive, i due gruppi iniziarono a sparpagliarsi nelle zone attigue. Gunnar tirò fuori la propria lanterna, proiettando fasci di luce che si riflessero sul marmo bianco senza risultato, mentre Celeste e Maxillium scandagliarono il solido terreno alla ricerca di indizi, allo stesso tempo in cui i drow più lucidi lanciarono individuazioni per percepire anche la minima scintilla di magia, ma l’unica scoperta che fecero furono alcuni piccoli residui delle fratture planari che dovevano aver colpito Arithmea tre giorni prima, ma ormai talmente piccole da non permettere nemmeno a un imp di passare oltre. Bainzu operò in maniera diversa, cercando di comunicare con la natura stessa del piano, ma pure gli elementi del cielo e della terra non poterono nascondere la totale assenza di indizi all’interno di Arithmea. I Filosofi sembravano scomparsi dall’esistenza. O almeno questo fu ciò che credettero finchè alcune delle vedette mandate da Tarzi non tornarono con una notizia interessante: era stato rinvenuto uno strano congegno. Affrettatisi a raggiungere la villa in cui ciò era successo, i due gruppi si accalcarono su una scalinata che conduceva all’interno di un salotto in una delle residenze poste verso il margine occidentale di quel pacifico piano. Lì trovarono l’unico elemento che stonasse con il resto dell’architettura. Essa era una grande sfera larga circa un metro di diametro, la quale sembrava composta di precisi blocchi color grigio scuro. La peculiarità di tale oggetto era la sua mancanza di punti di appoggio, in quanto essa fluttuava a mezz’aria, roteando in senso orario sull’asse verticale. Non ci volle però molto a capire che la misteriosa sfera poteva rappresentare un pericolo: ai suoi piedi si trovavano i resti carbonizzati di tre creature, di cui non sembrava rimanere nulla se non i becchi e le ossa rese nere dal calore Vrock disse Tarzi notando i cadaveri. Quando ci siamo approcciati ad essa ci ha chiesto chi eravamo disse uno dei drow che avevano effettuato il ritrovamento Usa una specie di forma di telepatia, domandando a ognuno dei presenti a cominciare chiedendo “Chi sei?”. Noi… siamo scappati subito tossicchiò. Tarzi fulminò la vedetta con lo sguardo Idioti, perché vi siete avvicinati così tanto? Avete idea del rischio che potevate correre? quindi si rivolse agli avventurieri Non mi piace come siano stati ridotti i vrock. Se c’è un qualche meccanismo, rischiare tutti assieme sarebbe sciocco. Possiamo provare noi della Trenodia, mentre voi rimanete a distanza di sicurezza, nel caso attivassimo qualche trappola. Oppure, se ve la sentite, potete tentare voi. Voi ci avete permesso di unirci a voi e siamo pronti a rischiare per ricambiare il piacere, la scelta è vostra il cugino di Mhorannan rimase in attesa di risposta. X chi si approccia alla sfera X tutti
  24. DM La decisione di aspettare tre giorni per la partenza diede ai sei convocati l’occasione di prepararsi al meglio, chi scambiando messaggi con la propria famiglia, chi valutando acquisti e soppesando le risorse a disposizione. Come promesso da Re Augustus Mac-Tir, essi poterono soggiornare presso le sfarzose stanze del suo palazzo e incontrare talvolta il sovrano, il quale coordinò il ristabilimento dell’ordine nel suo potente regno. Come i sei vennero presto a sapere, gli squarci finirono per cessare su Arth, fosse tramite l’opera dei meticolosi Ragni Planari o per mezzo della naturale ricucitura che essi manifestarono. Sebbene molti di essi fossero di grandi dimensioni e difficili da controllare per il tempo che fu necessario, gli angeli fornirono un aiuto essenziale. Piano piano, nonostante un prezzo alto di vittime, sul piano venne ristabilita una parvenza di pace, per quanto la minaccia di Frondargentea fosse ancora tangibile anche dopo il terremoto planare. X Osymannoch Sebbene non del tutto concordi sul coinvolgimento della Trenodia in Velluto, Mhorannan parve molto contento della prospettiva di contattare i suoi. A quanto ebbero modo di sapere, nei giorni seguenti Mhorannan ebbe un acceso scambio di messaggi con Tarzi An’Drasta, il loro leader. L’allievo di Gunnar provò anche a supplicare il Mac-Tir per avere un incontro, ma tutti i suoi tentativi furono seccamente respinti dal sovrano, con la minaccia di essere messo agli arresti Non dimentico ciò che è successo e solo in virtù della presenza di Celeste e Gunnar non ti trovi in ceppi fu la lapidaria risposta del re di Garnia. Mhorannan non sembrò lasciarsi abbattere dalla sconfitta ed egli comunicò in seguito come una delegazione della Trenodia li avrebbe incontrati Ci raggiungeranno direttamente ad Arithmea, con Tarzi in persona a guidarli. Voglio comunque che sappiate che vi ringrazio molto di questa opportunità disse Insomma, non è che stiamo per accoltellarvi alle spalle ridacchiò Non… non è divertente nemmeno questa? X Celeste La mattina della partenza, Augustus ebbe alcune parole per i sei eroi che avrebbero rappresentato Arth in quella pericolosa situazione Vorrei potervi dare di più che ospitalità, purtroppo la guerra con gli elfi ci prende nel momento peggiore. Ma se sarete in difficoltà, venite qua a riposarvi. Ci sarà sempre chi crederà in voi, poiché voi siete il meglio che Arth ha da offrire. Dimostrategli come, pur non essendo forse la civiltà più potente del multiverso, siamo comunque materiale da leggenda su queste parole il gruppo partì, dopo che Celeste manifestò il proprio potere psionico, il quale andò a buon fine. Se ciò fosse stato merito dei ridotti danni che ora si trovavano per il multiverso, o per la straordinaria abilità dell’elocatrice, ciò non fu al momento noto. Fu ben chiaro invece come il viaggio avesse condotto il gruppo nel posto giusto, visto lo scenario che esso si trovò di fronte. La prima impressione che i viaggiatori ebbero di Arithmea fu di una visione piacevole per gli occhi, con un limpido cielo azzurro e un mare di un acceso color blu cobalto che si stendeva a perdita d’occhio, punteggiato qua e là da sparute isolette che sorgevano dall’acqua in un'atmosfera pacifica. Queste erano di un color bianco avorio e spuntavano al di sopra del livello dell’acqua mostrando le proprie abitazioni costruite nella roccia stessa su cui sorgevano. La struttura di questi edifici era tale da proseguire anche sotto il livello dell’acqua, dando l’impressione che una grande alluvione avesse sommerso una antica città, di cui ora rimanessero visibili solo le strutture più alte. D’altro canto, le isole sorgevano senza uno schema preciso, un arcipelago di abitazioni sparse e accomunate solo dall’architettura e dal fievole suono pacato che emetteva il terreno, talmente flebile da essere appena udibile. X tutti La compagnia si trovò a finire sull’ampio terrazzo di una lussuosa villa candida come la neve, con un paio di sdraio per prendere il sole e alcuni tavolinetti con sedie su cui forse i Filosofi si scambiavano pareri sui grandi misteri del Multiverso. Dei grandi sapienti, tuttavia, non vi era traccia in quel momento. In accordo con Mhorannan, il gruppo non dovette attendere molto per incontrare la Trenodia in Velluto. Furono infatti essi ad avvistarli e a raggiungerli in volo, una ventina di sagome scure intente a schermarsi gli occhi da quell’eccesso di luce a cui non erano abituati. Quando la compagine raggiunse la terrazza, l’impressione di diversità di Mhorannan fu amplificata dal vedere così tanti suoi giovani simili. Anche i drow della Trenodia in Velluto tenevano i capelli lunghi e spesso acconciati con elaborati dreadlock come Mhorannan, tutti indossavano abiti dai colori accesi e portavano fiasche di vino alla cintola. Un paio di essi si sedettero sul cornicione e iniziarono a inalare fumi da alcune strane pipe in vetro e argento Che cielo… e che azzurro… mormorò uno. L’altro tirò su con il naso Non ho mai baciato una ragazza disse con tono cupo. Ben più concentrato parve il più anziano del gruppo, un maschio adulto che vestiva con un gilet aperto a mostrare il fisico asciutto e in forma, il quale abbracciò subito Mhorannan con calore Non ti sei cacciato nei guai, vero? domandò con voce rauca, per poi rivolgersi agli avventurieri Mi chiamo Tarzi An’Drasta, capo della Trenodia in Velluto. Sono felice di avere l’occasione di conoscervi. Spero che il mio cuginetto non vi abbia messo nei guai, a volte tende a essere un po’ troppo sopra le righe e a fare battute stupide. Mi fa piacere vedere che ha messo la testa a posto Mhorannan lanciò un’occhiata supplichevole ai sei. Tarzi quindi proseguì So che la mia razza ha compiuto gravi atti nell’ultima guerra e io stesso ho fatto la mia parte, ma vogliamo cambiare e se questa crisi può avere un aspetto positivo è nel darci questa occasione il gruppo potè notare come, con l’eccezione di Tarzi, il resto dei membri non sembravano in grado di sostenere lo sguardo degli eroi troppo a lungo Se avete domande non esitate a farmele, qui con me non c’è tutta la Trenodia, ma alcuni dei nostri migliori elementi. Come me, siamo tutti esperti di magia e possiamo mettere le nostre esperienze peggiori a vostra disposizione quindi il capo della Trenodia passò al motivo di quel posto come ritrovo Noi siamo arrivati circa una decina fa e abbiamo esplorato alcune di queste ville, ma non abbiamo trovato nessuno dei Filosofi. Vogliamo proseguire la ricerca insieme? X tutti
  25. DM Melandrith annuì con pazienza alle domande della Borealis E’ un’ipotesi che abbiamo paventato, tra le tante che ci si sono presentate nel corso dei viaggi nei numerosi piani di esistenza. Tuttavia siamo sicuri che il Collettore di Anime non sia più una minaccia attiva essendo andato distrutto. Confido però che possiate esporre a Lord Fnut la vostra tesi. Egli saprà quale miglior registro tenere per questa situazione senza precedenti confermò il solar Quando Celeste si oppose alla proposta di Mhorannan, il drow non parve stupito. Tuttavia quando la Borealis chiese un confronto alla luce del sole, egli si passò una mano dietro la nuca Temo che non sia possibile esordì Abbiamo provato alcune volte di contattare dei regni, ma le nostre domande sono sempre state disattese. C’è molta ostilità nei nostri confronti e nella persona che abbiamo eletto come nostro leader, Tarzi An’Drasta. Egli è un genio della magia arcana ed un tempo è stato uno dei più importanti comandanti dell’Ordine Sinaptico, di rango quasi alla pari del celebre Mordecai, ma di superiore potere arcano. Dalla fine della guerra però egli è cambiato, come tutti noi, ed egli ci guida in quanto il più lucido e capace di portare a compimento ciò che si prefigge Mhorannan serrò la bocca alla proposta di Sophia, non sicuro su come rispondere, aspettando il giudizio finale della compagnia. X Osymannoch Nonostante i pareri non concordi su alcuni punti, gli eroi furono concordi nel voler sapere di più sul piano su cui risiedeva Lord Fnut. Le informazioni che Osymannoch fu in grado di condividere con il gruppo riguardo ad Arithmea parvero rincuoranti: esso era un piano allineato alla neutralità, di dimensioni ridotte (circa un’ottantina di chilometri di diametro), dove la magia divinatoria era magnificata (massimizzata) dal potere innato di quel piano, il quale si presentava come un grande mare calmo su cui sorgevano isole di pietra bianca su cui erano scavate le abitazioni in cui vivevano i Filosofi, schivi sapienti dalla cultura sconfinata. Caratteristica peculiare di quelle zone di insulari era la magia infusa nella pietra, capace di placare gli stati di animo più belligeranti (effetto di Calmare Emozioni attivato in ogni parte terrena del piano) e rendendolo un posto in cui l’aggressività veniva spesso sopita sul nascere. Le informazioni furono sufficienti per permettere al lich di procurarsi la componente materiale necessaria, una forchetta di ferro, e sintonizzarla sulla frequenza necessaria per permettere lo spostamento verso quel piano. Approfittando della mappa planare a disposizione dei reali di Garnia, l’Inatteso fu in grado di calcolare gli eventuali danni che il terremoto planare poteva aver procurato ad Arithmea, memore delle condizioni in cui avevano trovato Sakurafu, epicentro del precedente. La verifica fu in grado di sfatare ogni dubbio: Arithmea si trovava più lontana dall’area critica, quindi doveva aver subito meno danni di Arth. Con l’eccezione dei rischi di errore generati dal terremoto planare, il viaggio sembrava sicuro. X Celeste X tutti
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