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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM Melaxes strabuzzò gli occhi all’atteggiamento poco gentile di Vassilixia, che si scagliò contro di lui come una furia Io mi sono presentato, perché tu no? domandò in risposta alla Draconis. Il presunto bastardo dall’intelletto ridotto parve però ben più aperto nei confronti di Ragnar, tanto da provare a spremersi le meningi Zale ha nominato qualcosa tipo Drakharis, ma non ha detto nomi come Clint o Credenza. L’ho detto, Zale ha detto che il piano era troppo raffineria per me e che era meglio se sapevo poco il mezzelfo si grattò la testa, in imbarazzo di fronte a quella situazione Zale ha detto che io sono il fante come in un gioco, dice che voleva usare nomi di città ma che era già stato fatto da altri ladri… I viaggiatori non ebbero molte necessità prima della partenza, che avvenne in sordina e senza troppe cerimonie. Le guardie all’ingresso li squadrarono torvi e un paio di esse bisbigliarono tra di loro, ma nessuno impedì al gruppo allargato di lasciare Mylmanor e le sue peculiarità, prima vera grande città che avevano visitato da quando erano partiti da Frondargentea. La ciclopica foresta che si stagliava attorno a loro li ingoiò nuovamente, rigoglioso mare verdeggiante in cui gli insediamenti elfici parevano isole dallo stampo dittatoriale. I timori di Astrid circa la possibilità che Melaxes infrangesse il suo giuramento e si fiondasse sulle donne, come Damien avrebbe fatto su una fanciulla priva di sensi, furono smentiti. Il mezzelfo bastardo, che montava un appaloosa marrone molto mansueto, non allungò le mani. In verità si mostrò piuttosto silenzioso durante il viaggio, a parte alcune domande che rivolse ad alcuni dei viaggiatori partecipanti Come mai hai le ali? Non ho mai visto un nano con le ali… mi piacerebbe volare, ho sempre voluto volare domandò a Mulroht, osservando ammirato le sue Hai la pelle dorata, ma non hai le scaglie! Come mai? chiese ad Eoliòn Ange, perché la ragazza con le scaglie blu mi odia? Chiese alla Draconis E’ per il permesso? Ma io non l’ho baciata anche se è molto bella… chiese alla rossa Draconis Come ti senti? Riesci a dormire? chiese a Forgrim. Che fosse per fortuna personale, o per semplice coincidenza, il gruppo non trovò ostacoli per quel giorno di viaggio e anzi ebbe l’occasione di incrociare una pattuglia di scorbutici elfi provenienti da Mael Thalor, che gli chiesero le ragioni del loro viaggio State andando verso sud, siete diretti a Illelthyr? domandò il loro comandante Se sì, siete fortunati. Un orsogufo più grande della norma si trovava nell’area, ma lo abbiamo già abbattuto. Per un paio di giorni non dovreste avere problemi a circolare, almeno finchè non ci saranno nuovi predatori avvisò. Il permesso firmato da Dravicov ricevette un grugnito di assenso, come neanche nessuna risposta ad aventuali domande dei viaggiatori. Le due formazioni furono quindi liete di dividersi nuovamente. La sera di quel giorno, prima di doversi preoccupare delle protezioni notturne per le quali Deborah aveva già elaborato piani, il gruppo potè istituire un campo base nella foresta, all’interno di un piccolo spiazzo in cui gli alberi non erano ammassati abbastanza da permettere di accendere un falò e istituire un paio di tende per una maggiore privacy nelle relazioni tra uomini e donne. Laddove ancora non era stato scelto chi avrebbe raccolto la legna, chi avrebbe acceso e tenuto vivo il fuoco e chi avrebbe cucinato, Melaxes si assentò per andare a raccogliere fiori da un campo lì vicino e ritornare dopo poco portando diversi mazzetti di settembrini, ciclamini e narcisi che offrì alle donne della spedizione, Vassilixia compresa Per voi disse, offrendone uno ad ognuna delle viaggiatrici. Ma l’apparente allegria di quella sera parve scemare quando i viaggiatori ebbero modo di notare che uno di loro non sembrava in grande forma: Ragnar Bjornsson sembrava febbricitante, spossato e privo di forze, i movimenti pesanti come se avesse indossato un’armatura completa. Senza averne la competenza. x Ragnar X tutti
  2. DM X chi effettua prova Ahia! gridò Melaxes quando Luna lo colpì in testa, il mezzelfo che si voltò verso Luna con un’espressione sbalordita e sofferente M-ma… Ange aveva detto che c’era la concezione… l-le elfe sospiravano sempre… cercò di dire, salvo ammutolirsi all’espressione della figlia della Dama del Lago, ignaro di aver scampato il pestaggio della vita da parte delle figlie di Gardia. Il sangue di drago rosso si strofinò la cima della testa, spettinandosi un poco i capelli, ascoltando in silenzio le spiegazioni di Ragnar su come comportarsi con dovere con il gentil sesso che lo aveva percosso più di molti uomini. A ciò fece da ulteriore motivatrice Deborah, la quale parve emanare ondate di energia negativa tale era il terrore che voleva ispirare nel cuore di Melaxes, la cui espressione vuota non offrì molti margini di comprensione… sebbene il suo “drago” paresse ora assai più cheto Scusate disse infine, con sguardo afflitto e abbassando il capo. Il paragone con Nithmeya parve aprirgli gli occhi Non voglio essere un cattivo, non lo farò più… dopo quell’episodio, Melaxes si fece silenzioso e non si avvicinò ulteriormente alle donne, se non per raggiungere Kat e Astrid fuori e rivolgere a loro direttamente un Rag mi ha detto che sono stato cattivo, non sapevo che dovevo chiedere il permesso. Mamma mi ha insegnato che non bisogna essere cattivi con le donne. Non volevo esserlo. Mi dispiace si limitò a dire, rimanendo a una relativa distanza di sicurezza da possibili sganassoni dalle callose mani di Astrid. Se il presunto Draconis era stato in grado di catalizzare l’odio giustificato di diverse delle partecipanti di quella spedizione, la possibilità di scambiare quattro parole con Damien gli diede l’occasione di rendersi utile, laddove il mezzo-immondo cercò informazioni su Nithmeya tramite il fante Se Zale è cattiva, Nith è tanto cattiva spiegò il lento mezzelfo Nith non dorme tanto quanto Zale, ma ascolta sempre Zale e fa tutto quello che le dice. Ma penso che non le voglia tanto bene, quando Nith mi ordina di pensare alla sua amichetta si lamenta sempre di Zale, dice che lei dovrebbe essere la regina e Zale l’asso sulle sue capacità combattive, Melaxes dovette riflettere per quasi un minuto, la mente impegnata in quella difficile opera di riflessione Nith ha sempre con sé una borsa, piena di giocattoli strani. Ma non so come possa difendersi con essi spiegò. Sulla descrizione, la ricostruzione che diede offrì un bilancio accettabile, alla luce della particolare fisicità della scherana di Zaleria Nith è bella come Deb (Apparenza 15), ha le corna come Arv e Rag spiegò, per poi portare le mani a coppa sul petto Ha molto più seno di Luna, forse come Ange. E bei occhi e capelli di lato nonostante le limitazioni, un’indagine più approfondita potè offrire un quadro piuttosto riconoscibile della tiefling (l’immagine è disponibile su Discord). X Ragnar e Vassilixia X tutti
  3. DM X chi effettua prove Kat Po non ebbe bisogno di guardare negli occhi Melaxes per capire che aveva tutta la sua attenzione, già altre parti oltre alle sue orecchie a punta sembravano essere interessate alla ninfa mezza-felinide, che percepì un certo calore emanato dal corpo del sangue di drago rosso, come se la sua temperatura fosse più alta del dovuto Zale è cattiva? Nith… Nith sì, ma Zale… Melaxes abbassò lo sguardo, perso nei suoi pensieri di fronte a tali pesanti concetti da digerire Zale ha detto di essere mia amica, perché dovrebbe fare delle cose cattive? domandò guardando prima Ragnar e poi Kat negli occhi Se tutti facessimo solo cose buone non ci sarebbero persone cattive, no? insistette Mamma mi raccontava sempre storie sulle principesse, i buoni le salvano, i cattivi le rapiscono. Se Zale l’ha rapita allora è cattiva… il mezzelfo storse la bocca, per poi alzarsi in piedi Io non sono cattivo! Non sono come Nith… o Zale! Voglio salvare la principessa, è quello che fanno i buoni dichiarò Voglio aiutarvi, per favore… Un piccolo conciliabolo si svolse in quella stanza, i viaggiatori intenti a decidere il futuro di quello che i sospetti portavano a ritenere un Draconis perduto Saremmo forse più al sicuro, se lo uccidessimo… commentò Dorian alle parole di Vassilixia E credo che mia madre non esiterebbe. Tuttavia non credo che mio padre o mia zia lo farebbero mai… dèi, non credo a quello che sto dicendo, ma sembra davvero innocuo… il Von Gebsatell si adeguò alla maggioranza, che sancì con molti voti non solo la salvezza del sangue di drago rosso, ma anche il suo ingresso all’interno del gruppo. L’entusiasmo fu molto percepibile da parte del presunto Draconis Grazie Kat! Sei tanto buona oltre che bella! esclamò, per poi suggellare la sua ammirazione per la ninfa felinide, prima a proporre quel nuovo ingresso. x Kat Po La felinide non riuscì nemmeno a capire come e quando Melaxes era riuscito ad avvicinarsi così tanto oltre le sue difese naturali, tuttavia fu con naturalezza che ella si trovò le labbra del sangue di drago rosso sulle sue. E laddove quel gesto avrebbe ottenuto in qualsiasi altro caso la dislocazione di diverse ossa, il primo pensiero relativo a quel bacio alla francese ricevuto da una persona così lenta fu spazzato via dalla qualità dello stesso, un turbine di calore, passione e desiderio che fluirono come un nettare caldo dalle labbra della ninfa, percorrendo il suo corpo fino a risvegliare dal suo torpore anche la parte più intima e irraggiungibile della Po, accendendo il desiderio come un braciere e ovattando la sua mente in quei micidiali secondi Sai di miele! commentò Melaxes, iniziando a baciare il collo della ninfa che si trovò per la prima volta nella sua vita a non controllare le fusa del suo corpo. Se non fosse stato per la presenza dei suoi compagni di viaggio, il sangue di drago rosso avrebbe forse avuto la strada spianata per avanzare oltre Adesso scendo, alle elfe piace tant--Ah, non posso? domandò quando gli avventurieri interruppero quella scena fuori del comune che stava per assumere contorni erotici. Quando Ragnar domandò a Melaxes circa il potersi permettere i servigi del “Piacere del Sottosuolo”, Melaxes annuì L’ho detto, Zale ha detto che Nith avrebbe pensato alle monete il sangue di drago si leccò le labbra, come a riassaporare un gusto particolarmente buono Non ho visto Nith, ma Arv dice sempre che va tutto bene e riceve tante buste da lontano il presunto Draconis si grattò la testa alle domande di Damien, contando quindi con le proprie dita Zale tre settimane fa ha detto che dovevo aspettare, che il piano era troppo… raffineria per me e che era meglio che sapevo poco gli occhi dalle iridi rosse si spalancarono alla domanda di Angelica Nith? Io vorrei fare il papà, ma Nith odia i bambini, li chiama mostri e fa sempre brutte espressioni quando ne vede. Mamma mi ha spiegato come nascono i bambini e Nith mi chiede spesso di occuparmi della sua amichetta, ma non ha mai parlato di fare bambini insieme. Non credo sarebbe una buona mamma come la mia. La domanda che parve trarre maggiore interesse da parte di Melaxes fu quella posta da Luna, la quale ricevette un’espressione contrita di Melaxes, come se all’interno della sua testa fosse partita una ricerca senza precedenti di neuroni Zale non è elfa, tiene i capelli a coprire le orecchie ma non sono a punta. E’ bella, ma non quanto te o Kat o Deb o Ange o la bella rossa disse indicando Astrid O la bella blu disse indicando Vassilixia (le due avventuriere non si erano ancora presentate a lui) E non sa di miele come Kat. Non è sporca ma puzza di uova marce disse storcendo la bocca Sempre Quando la conclusione delle domande portò alla ricompensa attesa, Melaxes fu contento di ricevere il proprio premio al grido di Cioccolata! e chiudere le proprie fauci con piacere sulle dita di Astrid che glielo porse. x Astrid Non fu chiaro ad Astrid come Melaxes fosse riuscito ad arrivarle così vicino, fatto sta che un brivido di piacere le percorse la schiena quando ella percepì il proprio indice tra le labbra di Melaxes, il quale succhiò da esso ogni stilla di dolcezza, prima di scivolare su per lo stesso in un gioco erotico che mai aveva immaginato nemmeno nei suoi più profondi sogni in cui Ragnar era il protagonista assoluto Anche tu sai di miele! commentò sorpreso E il tuo seno è più grande di quello di Luna, ma meno di Ange Melaxes fu richiamato all’ordine quando era già risalito fino al petto della Winnsdòttir, che sembrava in balìa degli eventi e percepiva nelle proprie parti più delicate una sensazione che di solito provava nei sogni in in cui compariva il tiefling che ballava sulle punte Oh, sì! Vorrei essere vostro amico! esclamò con gioia, riprendendosi da quella trance sessuale in cui sembrava aver indotto la povera barbara, lieto di stringere con vigore la mano a Damien (con cui sembrava aver già deposto l’ascia di guerra) e Malik Hai tantissime scaglie!! esclamò Sei un drago? Fuori dal locale, Mulroht ottenne dalla vecchina ambulante ben tre amuleti Gli ultimi che avevo, spero sappia dare bene il suo amore disse, per poi completare la transazione porgendo al nano i tre amuleti con pendaglio a forma di piovra dai molti tentacoli e sussurrare alcune raccomandazioni sull’uso specifico e concludere con un bisbigliato Hail Hydra un commiato in un oscuro dialetto elfico. La scena fu osservata distrattamente anche da Eoliòn e Alucard, prima che la venditrice uscisse dal mercato, completato il suo lavoro e non disponendo più di nulla da offrire. Fu lì che infine furono in grado di ritrovarsi tutti, una volta usciti dal Cuscino di Velluto e riunitisi davanti alle bancarelle, una volta che Melaxes ebbe finito di vestirsi, ora libero dalle manette e parte integrante del gruppo Possiamo dire di esserci occupati di uno degli elementi di Zaleria commentò Dorian Ma ora come ci muoviamo? era da poco passata l’ora del pranzo, l’agguato a Melaxes che aveva occupato meno di un’ora, la giornata ancora disponibile lì a Mylmanor, nel quartiere dei drow come in superficie. Avendo già passato diverse notti nella città elfica, essi avevano ormai una discreta conoscenza del luogo e stava a loro solo decidere come gestire le informazioni che avevano in possesso, in quello sfrenato inseguimento nella terra elfica di Frondargentea. x tutti
  4. DM x chi effettua delle prove Se da principio il gruppo si era prodigato a prepararsi allo scontro, già immaginandosi a cercare di catturare il fante di Zaleria al termine di uno scontro leggendario, la realtà dei fatti che si presentò in quella squallida camera di motel fu assai diversa. Su indicazione di Angelica, Damien e Dorian lasciarono andare Melaxes, il quale rimase seduto sul letto, nudo e scaglioso come mamma lo aveva fatto, il sangue di drago rosso che tirò su col naso, impossibilitato ad asciugarsi a causa delle manette che serravano le mani dietro la sua schiena. Dorian si limitò a uno Scusa, continuando a guardare con sospetto il prigioniero, mentre Damien diede qualche parola in più adducendo ai rischi per le ragazze Mamma mi ha sempre detto che le donne non si toccano neanche con un fiore rispose Melaxes, una punta di stizza nella voce. Il fante sembrava comunque rilassato, anche la sua parte di solito più attiva cheta dopo tutta quell’azione. Conoscete Zale? E’ la mia amica! esclamò facendo eco all’ipotesi di Angelica Non la vedo da tanti giorni, mi ha detto di aspettare in quel bel posto dove ho incontrato Ange e Deb. Non so quando arriva, ma mi ha detto che non devo mai dire il suo nome e che se farò ciò che mi dice non dovrò più vivere nella capanna nell’albero e che avrò tanti amici e persone che baderanno a me spiegò Ma voi la conoscete, siete voi? domandò, con rinnovato interesse. Il timore e la paura sembravano un ricordo, il viso del mezzelfo illuminato dalla curiosità mentre scrutava con occhi nuovi quelle persone che una dopo l’altra avevano riempito quella stanza. Se Melaxes pronunciò un Oooooh alla vista di Shaun, il sangue di drago rosso parve incantato alla vista di Vassilixia Hai tante scaglie come me! esclamò Ange e lui (disse guardando Shaun) ne hanno tante ma tu ne hai di più! Chi sei? Sei tanto bella anche te, come le farfalle quando escono dal guscio Melaxes arricciò le labbra, ricordandosi la sua condizione, sebbene ora una parte di lui fosse di nuovo sveglia Il mio amichetto è contento, ti va di passare del tempo assieme? Le elfe sospirano sempre quando faccio alcune cose quando Vassilixia domandò sui sollazzi di cui godeva, Melaxes aggrottò la fronte Cosa sono i solstazzi? domandò confuso Zale mi ha detto che Nith avrebbe pensato alle monete, io dovevo solo stare lì e aspettare. Mi piace questa serie di buchi, la gente non mi tratta male come sopra, le elfe sono tanto belle e Arv sorride sempre. Melaxes sbattè le palpebre confuso alle parole di Ragnar Usi parole tanto difficili disse. Tuttavia il tiefling parve farsi capire a sufficienza, il viso di Melaxes che si illuminò alle domande sulla sua vita, come un bambino che si trovasse al centro dell’attenzione Mamma si chiamava Leena, aveva lunghi capelli arancio come lei disse guardando Astrid, rapito Mi piaceva tanto fargli le trecce e aveva un bel sorriso. Sì, mi piacciono i cioccolatini! disse con un sorriso alla ninfa Posso farti le trecce, poi? domandò. Una volta che venne ricondotto a parlare di sé, chinò il capo Scusate. Sono cresciuto con lei nel bosco a nord, in cima a un albero lontano dai mostri raccontò Non ho mai visto papà, ma mamma mi ha sempre detto che si chiamava Magn… Melaxes strinse i denti Accidenti! brontolò sbuffando una linea di fumo dalla bocca, facendo fatica a ricordare Era un uomo tanto bello e buono e che anche lui aveva le scaglie, ma del colore delle monete di… argizio Melaxes scosse la testa, confuso Scusate, faccio fatica con le parole lunghe o strane…. Mamma però diceva che avevo più cuore io di tutti gli elfi… non ho mai capito cosa volesse dire, è perché sono più grosso? domandò guardando con espressione interrogativa i suoi interlocutori Mamma piangeva spesso per papà, lui aveva detto che sarebbe tornato ma non lo ho mai visto. Quando mamma è andata in cielo con gli angeli sono stato per tanti anni solo il sangue di drago rosso contò nelle dita della mano Due volte dieci e uno. Non mi piaceva stare solo, ma papà aveva detto a mamma che sarebbe passato e ho aspettato. Un giorno Zale è arrivata alla capanna sull’albero e mi ha chiesto di me. E’ stata molto carina, mi ha ascoltato tutto il tempo come voi… gli elfi non mi ascoltano mai, mi guardano male o mi tirano i sassi disse Zale mi ha detto che ero di una cosa Melaxes strinse i denti, concentrato in un notevole sforzo mentale Nobullità o una cosa simile, che potevo avere tante monete e una casa grande. Io gli ho detto che ero contento della casa di mamma e lei si è arrabbiata e ha detto che ero tonto e mi ha fatto tanto male Dorian lo guardò perplesso E non ti sei difeso? Mamma mi ha sempre detto che le donne non si toccano neanche con un fiore ripetè Melaxes irritato Le ho chiesto di fermarsi e si è calmata. Mamma ha sempre detto che ero tanto bravo a calmare le persone, che era una cosa… un tallerento che aveva anche papà. Le ho chiesto se invece della casa grande e delle monete poteva dire a papà che lo aspettavo e lei ha detto di sì, che eravamo amici e che se avessi fatto quello che diceva ne avrei avuti tanti di nuovi e poco tempo dopo mi ha presentato Nith Melaxes corrucciò il viso Nith però non mi piace, è tanto bella, bella come Deb disse con un piccolo sorriso alla tiefling, per poi proseguire Ma è cattiva con me, mi ordina sempre di fare delle cose alla sua amichetta e mi chiama sempre stupido, scemo e buono solo a una cosa. Melaxes scosse la testa quando Forgrim le chiese la posizione di Zaleria Non so dove vive Zale, ma quando veniva era sempre da nord. Ma Zale non è elfa obiettò quando i viaggiatori si riferirono a lei in quel modo Zale non ha il sapore delle elfe, è elfa ma non lo è spiegò per poi storcere la bocca, in difficoltà nell’esprimere i suoi concetti Non è elfa si limitò a dire, per poi incoraggiare il giovane fanatico di Bahamut Zale però è molto brava con i sogni, una volta si è addormentata nella capanna di mamma e non si è più svegliata anche quando la scuotevo forte e le tiravo le guance. Si è svegliata solo dopo ore, quando stavo per metterla in una buca vicino a dove avevo messo mamma e mi ha picchiato, ha detto che ero uno stupido e che se lo avessi rifatto non saremmo stati più amici disse afflitto, quando il suo sguardo incrociò quello di Kat, che lo osservò come un gatto avrebbe osservato un topo Da allora ho fatto come diceva, non mi piace più vivere nel bosco da quando mamma è andata con gli angeli. Voglio vedere papà e capire perché non è venuto prima, anche solo per salutare mamma. E’ p-perché sono t-tonto? Io ci p-provo a capire le c-cose, ma… f-faccio f-fatica… singhiozzò. Nuove lacrime cominciarono a scorrere sulle scaglie rosse sul viso del giovane mezzelfo P-perché è t-tutto d-difficile? X tutti
  5. Dragons Lair Forum, Aprile 2020 - Ragnar Bjornsson mescola moderno e combattivo nel corso del suo viaggio a Frondargentea. Il tiefling, pur mantenendo parte dell'attire sfruttato a Verderovere, non rinuncia infatti all'essenziale per eseguire la sua Snowflake Wardance qualora necessario, intrattenimento appreso nel corso delle lezioni di danza classica al nord in cui era, straordinariamente, l'unico maschio della classe.
  6. DM x chi effettua delle prove Un noto proverbio era solito dire “Niente va mai secondo i piani”. Se il piano di Ragnar, che Astrid aveva fatto suo come avrebbe fatto con il resto del tiefling era proceduto finora bene, fu proprio la barbara a complicare la situazione all’interno della sala d’attesa. Dorian si avviò verso il corridoio, mentre la ninfa cercò di staccare il rubinetto per creare una innocente distrazione ed appagare il suo ego forzuto. Ciò che ella non sapeva era che quei rubinetti del sottosuolo non erano comuni rubinetti, ma capolavori artistici prodotti dalla emergente ditta Iron&Adamantium, specializzata nella produzione di impianti idraulici famosi più che per l’affidabilità per l’alta tenuta, tale da non poter essere divelte dalle delicate mani di una ninfa… né da quelle callose e tozze della Winndsdòttir Mi scusi, perché sta cercando di svitare il rubinetto? le domandò il giovane butterato dalle orecchie a punta, giunto al suo fianco Deve usare la valvola qui sopra… le illustrò, come avrebbe fatto con una bambina Ma sa che non è poi tanto male? le domandò Le andrebbe di andare a mangiare un panino con la porchetta una volta finito il turn- Oh, ma accidenti! imprecò quando il rubinetto cominciò a gocciolare anche da chiuso, il giovane che cominciò a cercare di armeggiare attorno ad esso. La sorte aveva aperto un corridoio (nel vero senso del termine) a tutti gli avventurieri per raggiungere la stanza come gruppo al completo. Sei davvero molto sexy, Luna disse Melaxes quando la ninfa lo spinse a sedere sul letto Il tuo seno è molto più piccolo di quello di Angelica, ma i tuoi capelli luccicano come il sole. Il mezzelfo ebbe un lieve sussulto quando avvertì Kat dietro di sé iniziare a spogliarlo, la Po che colse quel momento per cercare qualunque indizio di una sua possibile belligeranza. La mezza felinide però non trovò armi all’interno del giubbotto, nulla legato o incollato al torso: Melaxes Leaf era nudo come un bambino dalle scaglie rosse e dal membro pronto ad entrare in azione di fronte a tanta fatata bellezza Hai dei capelli bellissimi, Kat, sembrano quelli di un leone osservò il sangue di drago rosso. Vi fu tuttavia chi giunse per bloccare l’uccello e il drago. Stranamente non si trattò di Eoliòn, ma di Damien Marsh. Il mezzo-immondo presentò una pantomima di ubriachezza molesta alla quale il sangue di drago rosso rispose con un Hey, ciao! salutò agitando la mano Io sono Melax- prima che Damien facesse la sua mossa. A differenza di Ragnar, i cui balletti sul campo di battaglia sembravano esibizioni in tutù, il figlio più demoniaco di Clint Draconis compì un rapido ed elegante movimento, un derviscio di grazia e virilità che portò un coltello alla gola dell’uomo con una decisione e una mascolinità che il Bjornsson non si sarebbe sognato neppure se avesse vissuto quanto un elfo. E se da un lato la pericolosità da killer di Damien si dimostrò travolgente, dal canto suo Melaxes non parve nemmeno fare un accenno a difendersi, gli occhi spalancati quando si trovò il coltello alla gola. Il sangue di drago rosso venne tirato per un braccio da Dorian, che lo tenne fermo sul posto. Quando anche l’ultimo membro del gruppo giunse, fu lì che Melaxes Leaf reagì, gli occhi che divennero lucidi prima che egli iniziasse a piangere M-ma i-io n-non h-ho f-fatto n-nulla d-di c-cattivo… singhiozzò, per poi voltarsi verso Deborah e Angelica A-Ange e D-Deb m-mi h-hanno d-detto c-che p-potevo a-avere l-la Melaxes aggrottò la fronte C-concezione d-di q-queste d-due f-fate… s-sono m-molto b-belle, v-vero? C-come q-quando l-la l-linea d-di tanti c-colori a-appare i-in c-cielo commentò. Il mezzelfo tirò su con il naso, cercando di parlare meglio S-scusate, m-mamma mi ha s-sempre detto c-che f-faccio fatica a r-ricordare i nomi t-troppo lunghi d-dopo un po’… parve giustificarsi, nonostante la tensione del momento. Quindi ricominciò a singhiozzare, quando venne ammanettato senza nessuna difficoltà dalla Borealis D-Deb, t-tu s-sembravi t-tanto b-buona… p-perché s-siete c-cattive c-con m-me? P-perchè m-mi a-avete d-detto u-una b-bugia? N-non m-mi p-piace l-la v-violenza, p-per f-favore… X tutti
  7. DM La consapevolezza che, fino a qualche minuto prima, Deborah Borealis si trovasse faccia a faccia con Melaxes aveva iniziato a far serpeggiare la tensione. Il piano elaborato da Ragnar si basava sull’intrigo e l’inganno, consci delle poche informazioni che gli avventurieri avevano sul fante nominato da Zaleria. I minuti sembravano lunghi come nottate intere e già alcuni dei viaggiatori si domandarono se la loro strategia fosse stata giusta e se le due coraggiose avventuriere scelte non fossero finite in pericolo di vita. Mulroht scalpitava, Vassilixia si preoccupava, Eoliòn temeva che la distanza dal Cuscino di Velluto rischiasse di fargli perdere l’eventuale arrivo del gruppo. L’erede al trono di Acquastrino e la Von Gebsatell stavano per avviarsi verso il bordello, quando lo snervante appostamento degli avventurieri giunse al termine, nel momento in cui Angelica e Deborah furono di nuovo in vista. Le due avventuriere sembravano illese e procedere in maniera tranquilla con una persona, la quale non poteva essere altri che Melaxes, la persona che cercavano. L’immagine di un bruto nerboruto che si approfittava delle prostitute si scontrò con una realtà dei fatti assai ridimensionata, che diede molto da pensare agli avventurieri Che posto carino! disse il nuovo giunto vedendo il deprecabile motel, prima di entrare al suo interno. X Ragnar Nella sala d’attesa del motel, Ragnar dimostrò le sue doti nel saper gestire un paio di sfere e colpire sempre al primo colpo un buco, segnando tre rapidi punti per la propria coppia. Dorian non si dimostrò capace di mantenere il ritmo, lui ed Alucard che si ritrovarono sotto di uno contro la squadra preferita da Astrid. Quando la ninfa si apprestò ad effettuare il nuovo tiro, ella fu la prima a veder entrare Deborah, Angelica e Melaxes. Dorian guardò meravigliato il fante, cercando quindi con lo sguardo gli altri tre e rivolgendogli un’occhiata tra l’interrogativo e la sorpresa. Il giovane portiere con l’acne, dopo aver constatato l’ordine per la camera, indicò la numero sei Grazie, sei stato molto gentile disse Melaxes con un sorriso, prima di avviarsi nel corridoio dove si trovavano le stanze dello squallido motel. X Damien Nella stanza numero cinque, Damien e Malik setacciarono la stanza alla ricerca di buchi sospetti. Il mezzo-immondo, più avvezzo a cercare tali pertugi, scoprì la tana di un topo vicino al comodino e un preservativo usato vicino all’ingresso. La ricerca portò i due a cogliere di nascosto il passaggio delle due avventuriere partite in missione e della vittima che erano riuscite a portare fin lì Mi piacciono i corridoi commentò Melaxes. Una serie di passi, all’interno della stanza occupata da Kat e Luna, anticipò l’arrivo delle due avventuriere e di colui che era giunto fin lì, nel cuore della loro trappola preparata da Ragnar. Con quattro avventuriere lì presenti, due a rinforzo nella stanza accanto, altri quattro a portata di corsa nel corridoio e il resto fuori, l’assenza di vie di fuga avrebbe dovuto costringere il fante a scontrarsi all’ultimo sangue con TUTTI gli avventurieri in un ambiente a lui estraneo e senza la possibilità di dileguarsi da finestre o altri pertugi. Il machiavellico piano di Ragnar era finora funzionato alla perfezione, una rarità nel mondo delle avventure, il “topo” ora in pugno di quel gruppo di avventurieri. Ma se mai vi era stata una persona in trappola, nessuna pareva meno conscia e preoccupata di Melaxes Wow, ma siete super belle! commentò, le due ninfe che poterono infine (come il resto dei loro compagni) avere infine un’immagine di Melaxes, l’ultima forse che si sarebbero aspettati. Melaxes egli era un mezz’elfo dai lunghi capelli scuri con punte rosse, che doveva avere circa una cinquantina di anni (quindi ancora piuttosto giovane per gli standard della sua razza). Era vestito in maniera giovanile, con un giubbotto di pelle, e il suo fisico era magro, un fascio di muscoli, aveva un piercing al labbro inferiore e il suo sguardo ipnotico per merito delle sue iridi rosse (Apparenza 15). Ma la caratteristica più evidente al primo sguardo non potevano non essere le sue scaglie di drago rosso, che solcavano le sue orecchie a punta e il lato sinistro del suo viso, ben più di quante ne avessero sangue di drago come Angelica, Azuria e Shaun e molto più simile a quelle che avevano Vassilixia, sua madre e sua zia. Il mezzelfo scrutò prima Kat e poi Luna, sollevando quindi una mano e salutandole Ciao, io sono Melaxes Leaf il termine Leaf era noto ai giovani avventurieri. Così come Snow nei Fiordi e Marsh ad Acquastrino, Leaf era usato a Frondargentea come cognome generico per i figli bastardi, gli orfani o coloro che erano privi di una origine familiare definita Siete belle come il sole quando è arancione! commentò, lo sguardo che passò sui corpi delle due, l’appendice sull’attenti Scusate si grattò la testa notando il chiaro rigonfiamento E’ che il mio amichetto è tanto contento e ha di nuovo voglia… vi andrebbe di divertirci? domandò guardando Luna e avvicinandosi alle due Posso fare tante cose che… il mezzelfo sembrò iniziare un discorso alle due X tutti
  8. Dragons Lair Forum, Aprile 2019 - Alucard Borealis si appresta a un tiro nel corso della partita a biliardo volta a mantenere la copertura del gruppo in attesa dello sperato arrivo di Angelica, Deborah e Melaxes. Dietro il tiefling è possibile notare la sua avversaria, Astrid, in attesa del proprio turno contro il giovane ma esperto giocatore.
  9. DM X chi effettua acquisti Assaggi, sentirà che delizia! propose lo gnomo, offrendo una cavalletta grigliata come degustazione per Mulroht, il quale sentì sul proprio palato un caldo sapore simile al pollo Niente è come sembra a Frondargentea commentò lo gnomo, ripetendo una delle frasi di ammonimento che diede anche Veldrada prima della partenza da Lagocristallo. Il venditore di vettovaglie fu quindi ben impegnato a rispettare le aspettative alimentari del duergar mezzo-diavolo, il quale si trovò con un grosso cabaret caldo di spiedini di insetti che avrebbero potuto riempire la sua pancia per parecchi giorni di marcia. Quando depositò le proprie monete e si sedette al tavolino coperto da un centrino di velluto blu, il vecchio indovino barbuto e con il turbante in testa chinò il capo in segno di saluto a Eoliòn Quale meravigliosa dama e quale portamento nella sua maestosa e celestiale figura disse l’uomo, facendo quindi vagare le mani su una sfera al cui interno vagavano nubi color grigio chiaro Sambalin l’indovino può vedere nel futuro, nel presente e anche nel congiuntivo. I tempi verbali del passato sono sempre un problema… ridacchiò per poi farsi serio Lei è parte di una comitiva… sì… e vuole sapere se l’uomo che lei ama la ricambia… mormorò ad occhi chiusi Sambalin ritiene che lei dovrà cercare di essere sé stessa il più possibile, lasciare che se l’amore sboccerà, esso sarà dato nei confronti della persona che lei è e non di quella che lei crede possa piacere a lui disse aprendo gli occhi. La previsione dell’indovino parve concludersi lì. Un giovane gagliardo disse Sambalin quando Forgrim giunse da lui Non dire nulla, Sambalin può già vedere molto di te anche senza le parole. Tu sei molto devoto a una divinità draconica… disse in tono solenne, sebbene il simbolo sacro dell’evangelista fosse piuttosto facile da notare La tua fede è salda, ma a volte puoi aver avuto dubbi su di essa… mormorò chiudendo gli occhi Sambalin ritiene che dovrai cercare di essere te stesso il più possibile, senza lasciarti influenzare troppo dai dettami, lasciare che se il giudizio del tuo dio o della tua dèa sarà positivo, esso sarà nei confronti del fedele che tu sei e non di quello che l’entità superiore vorrebbe che tu fossi disse aprendo gli occhi. La previsione dell’indovino parve concludersi lì. All’interno del locale, la calma prima della tempesta divenne tensione nel momento in cui Madnyss diede un rapporto assai sinistro ed enigmatico Esatto, che cosa intendi? chiese Dorian in una tentata discrezione, facendo eco a Ragnar E’ in pericolo? Dobbiamo intervenire? insistette, il volto contratto dalla tensione. La proposta di partita di Astrid raccolse un lieve cenno del capo da parte di Dorian, sebbene fosse evidente che la situazione stava assumendo contorni preoccupanti. X Astrid e Alucard Lo schiocco delle sfere da biliardo che iniziavano a scontrarsi l’una contro l’altra iniziò a permeare la saletta d’attesa, il giovane butterato cercò di non farsi notare mentre si scaccolava il naso. Alucard, primo a giocare, portò in vantaggio la propria coppia con un paio di buone buche, mentre Astrid riuscì a realizzarne solo una, la mano che passò quindi ai rispettivi partner. X Malik All’interno delle loro stanze, ancora non erano giunte notizie per Luna, Kat, Malik e Damien, appostati come agenti in borghese in attesa della vittima, se non il rumore della partita avviata a distanza e udita dal lucertoloide in incognito. Nella stanza della “coppia maschile” un topo si affaccio da una tana vicino all’attaccapanni per osservare timidamente i due enegumeni. In quella delle ninfe, Isilvar si guardò discretamente attorno prima di pulirsi le piume con il becco per qualche secondo prima di riassumere la propria posa immobile. Di Melaxes ancora nessuna traccia, i minuti che sembravano passare come giorni interi. X tutti
  10. DM X Damien Il giovane portiere si passò un fazzoletto sulla fronte Chiedo scusa disse rivolto a Damien e Malik, consegnando loro la chiave della stanza 5 e chinando il capo Non era mia intenzione offendere o mancare di rispetto! si scusò con tono concitato Qui non giudichiamo nessuno, è solo che non avevo colto appieno… la vostra allegria come coppia, ecco cincischiò, per poi incassare le monete offerte dal lucertoloide e da Luna Oh, nessun problema, certo disse sciogliendosi come neve al sole allo sguardo della figlia della Dama di Lagocristallo Se vogliono aspettare dent--ah beh, vedo che avete capito… disse notando Astrid armeggiare con una stecca da biliardo. Quando Damien gli rivolse un’occhiata e un occhiolino, il butterato parve diventare di pietra. L’interno delle stanze del Cuscino di Velluto era trascurabile: prive di finestre, le stanze erano chiuse solo da leggere porte di legno, con un letto, un comodino, un attaccapanni e un vaso di notte maleodorante sotto ogni letto. Le stanze non erano comunicanti se non per mezzo del corridoio che le univa, ma pareva che tenere la porta socchiusa fosse sufficiente a permettere un certo livello di udibilità anche dalla stanza in cui si trovarono Malik e Damien. Isilvar si appollaiò sopra il comodino libero della stanza di Kat e Luna, rimanendo fermo in attesa di azione. A fare compagnia ad Astrid, all’interno della sala d’attesa, rimasero unicamente Alucard e Dorian, il quale annuì alle parole di Vassilixia Fate attenzione le raccomandò, per poi fare compagnia al tiefling e alla focosa ninfa combattente qualora avessero avuto intenzione di farsi una partita per mantenere la copertura. Fuori dal locale, in incognito, si trovava un vero drappello di viaggiatori formato da Shaun, Vassilixia, Eoliòn, Forgrim e Mulroht, intenti a mescolarsi nella piccola calca ma rimanendo a portata di occhio e orecchio con l’ingresso del Cuscino di Velluto. Le bancarelle presenti non erano molte e vendevano articoli da avventurieri di base (Corda, abbiamo corda di tutti i tipi! Non si ha mai abbastanza corda! proponeva la venditrice mezzelfa), spiedini di insetti (Proteine croccanti a sole tre monete d’argento esaltava lo gnomo che li grigliava), bigiotteria (Potete essere una dama senza bisogno di spendere molto, gioielli da 5 monete d’argento in sù disse la venditrice elfa dalle vesti nobiliare fuori moda), un indovino (Il vostro futuro vi verrà svelato per sole dieci monete d’oro profetizzava un vecchio umano dalla lunga barba e con un turbante in testa) e un piccolo esercizio in cui un giovane halfling dalla lunga treccia proponeva il gioco delle tre carte Massimo cinque monete d’oro a tentativo per capire dove si trova l’asso di cuori disse mostrando la carta da trovare, un due di picche e una regina di fiori Chi vince raddoppia! Diversi minuti erano passati dalla separazione con Angelica e Deborah. Delle due donne o di loro notizie ancora nessuna traccia. X tutti
  11. DM X Luna Astrid Winnsdòttir aveva preso molto seriamente il ruolo affidatole da Ragnar, impegnato a dare un’immagine tranquilla della situazione anche nel momento in cui sarebbero giunte delle ninfe. La ninfa più brutta della storia di Lagocristallo non parve fermarsi davanti a nulla, nemmeno alla trattativa che Mulroht aveva intavolato con una vecchina che vendeva amuleti Sì, funz… disse la venditrice prima che il nano venisse trainato via dalla compagna di Luna Te lo tengo da parte, tu ripassa! fu l’ultimo urlo della vecchietta al duergar mezzo-diavolo, che come il resto della combriccola fu condotto al motel scelto per far scattare la trappola. Il Cuscino di Velluto, a discapito del nome raffinato, si rivelò essere uno squallido motel scavato nella roccia, il cui unico vero vantaggio tattico era la presenza di stanze praticamente insonorizzate, ognuna delle quali isolata da una ventina di centimetri buoni di roccia e terra. Delle sei stanze disponibili, cinque erano occupate, una delle quali da Ragnar che stava parlando con un giovane mezzelfo brufoloso dall’aria annoiata e dai capelli scuri unticci Sono anche loro delle clienti? chiese in tono ammirato vedendo Luna e Kat, gli occhi spalancati di fronte a tanta magnificenza. La presenza di una nutrita compagnia non mancò di essere notata, dato che secondo le indicazioni di Astrid lei stessa, Dorian (con Madnyss e Sorrow in spalla!), Vassilixia, Eoliòn, Mulroht, Alucard, Shaun e Forgrim erano fuori dall’ingresso, appostati come bravi pronti a gridare Questo matrimonio non s’ha da fare! Sebbene inizialmente disposto a fornire il proprio aiuto, il fatto che Vassilixia volesse rimanergli accanto convinse Dorian a rimanere fuori. Ciò portò al punto che a prenotare l’ultima stanza disponibile fosse la coppia formata da Damien e Malik, che sollevò qualche dubbio nella mente del giovane butterato Sarebbero quattro monete d’oro, ma scusate… ma a che cosa vi serve? domandò al mezzo-immondo e al mezzo-drago E le persone là fuori che cosa ci fanno? un risolino giunse dal corridoio attiguo, da cui si vide un’elfa coperta solo da un copriletto correre via da un elfo che la seguì ridacchiando, per poi acciuffarla dopo pochi passi e prenderla in braccio prima di scoccarle un bacio sulle labbra. I due rientrarono nella loro stanza Come dicevo… tossicchiò il giovane butterato E’ che pensavo che solo la signora la fuori disse indicando Astrid Avesse intenzione di passare la giornata con il tiefling disse guardando Ragnar Dato che non è così vorrei capire un po’ le vostre ragioni perché nel caso dovremmo avere dei sovrapprezzi. Sia chiaro, garantiamo sempre l’anonimato e ci mancherebbe se tutti e quattro non possiate godere delle nostre umili camere! il giovane sembrava comunque in difficoltà di fronte a quell’assembramento e a quella situazione così insolita, perfino per gli standard di quel luogo. Il gruppo all’esterno avrebbe potuto colmare facilmente l’intera sala d’attesa vuota, in cui si trovavano anche un divano tarlato, un biliardino e un distributore di acqua. X tutti
  12. DM X Forgrim X chi effettua tiri Un secondo boccale venne portato a Ragnar, i cui modi alla mano parvero strappare un sorriso al vecchio elfo. I due scambiarono alcuni convenevoli, quanto bastò per dare al tiefling la sicurezza che egli avrebbe mantenuto una certa omertà quel giorno. Le monete lasciate come mancia stratosferica per quella birra annacquata erano una metallica garanzia… Non vedo perché dovremmo “fingere di esserci tutti” disse Dorian a Vassilixia Non capisco che cosa intendi, semmai dividersi ulteriormente aldilà di chi va ad attirare Melaxes è un grosso rischio il Von Gebsatell non disse nulla, ma lanciò una breve occhiata a Mulroht, monito vivente delle riduzioni di squadra Se si vuole porre un’esca non intralcerò, ma non mi sembra neanche giusto esporre solo alcuni di noi a un confronto diretto con Melaxes, senza che nessuno possa accorrere in fretta. Scusami Vassi, ma non ho intenzione di stare a prendere tè alla Giumenta mentre tua sorella, Luna, Kat o chi per essa rischia la propria incolumità con uno degli agenti di Zaleria. Il concitato conciliabolo terminò con la scelta dei due prescelti di quella spedizione, Angelica e Deborah, che si avviarono da soli verso “Il piacere del Sottosuolo”, mentre il resto del gruppo si apprestò a trovare un luogo dove far scattare la trappola preparata. Il gruppo fece il suo ritorno al mercato, accolti dai venditori ambulanti Uno spiedino di rane per intenditori. Solo tre monete d’argento! disse un vecchio mezzelfo, facendo l’occhiolino a Kat. Un nano orbo chiamò con voce roca Panini di pane nero, formaggio e salame. Solo quattro monete d’argento! sbraitò, prima di sorridere all’arrivo di Forgrim che si rifornì con una decina dei suoi prodotti. Nel quartiere erano venduti anche articoli di dubbia origine e morale Un amuleto per far innamorare un uomo di lei per sempre. Due monete d’oro! insistette una vecchina umana a Vassilixia, sventolando un pendaglio di bigiotteria con una piovra Una pozione per ingrandire il seno! propose un elfo squattrinato, agitando una bottiglietta in direzione di Luna Solo trenta monete d’oro, un affare! un coro di proposte, domande e offerte in quell’oscuro mercato dove si consumavano furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti. Ragnar ed Astrid, a poca distanza, chiacchierarono con alcuni residenti in cerca di una locanda che potesse servire allo scopo. Se in superficie gli elfi avevano modi rudi dettati dalla loro superbia, nel “quartiere dei drow” la prudenza sembrava farla da padrona, come se il cornuto membro dei Sinners potesse da un momento all’altro sguainare un coltello e tagliare gole e borse. A questo scopo la presenza di Astrid, la cui bellezza fatata poteva avere un'ascendente migliore, si rivelò utile. Ma più che la sua bellezza, furono le sue gambe e i suoi piedi a rivelarsi utili, in modi che nemmeno il più perverso Ragnar avrebbe immaginato. Non avvezza all’arte oratoria, la brutale barbara placcò un giovane malvivente e lo sollevò da terra per poi sbatterlo contro un muro e lanciarlo quindi contro dei bidoni delle immondizie, un pestaggio da vicolo in piena regola nella quale Ragnar sembrava il capo-mafioso di turno Parlo, parlo! supplicò il giovane ragazzino dalle orecchie a punta, un elfo la cui famiglia praticava scippi da decenni. Quando la semplice richiesta di una locanda gli fu esposta egli sollevò le mani per coprirsi il volto Andate al Cuscino di Velluto! Lì ci vanno quelli senza fissa dimora o i ricconi con le amanti! ma per favore, la smetta di farmi picchiare da quella ninfa! esclamò. Con l’informazione in pugno, i due poterono dirigersi alla locanda in questione per saggiarne l’utilità. X Ragnar ed Astrid X tutti
  13. DM La compagnia si era soffermata per poco tra le affollate vie di quel quartiere etnico all’interno di Mylmanor, la sola Kat che si attardò a comprare scorte alimentari dal paninaro nanico che espose un sorriso enorme e sdentato alla vista di così tanto oro (per gli standard di quel luogo) Ci metto un attimo, bella signora! disse con uno sdentato sorriso, avvolgendo i panini foderati di affettato e formaggio all’interno di involti di cartapecora, che si unse in men che non si dica, prima di passarli e contarli fino a che il numero non corrispose all’ordine effettuato dalla ninfa. Al momento del pagamento, però, il nano dalla voce roca respinse una delle monete della donna Quattro monete d’argento per dieci razioni, fanno in tutto quattro monete d’oro disse, per poi salutare Kat. Non tutti nel “quartiere dei drow” erano come gli elfi di superficie, pronti ad approfittarsi del prossimo. “Il bar lurido”, d’altro canto, aveva tutto ciò che ci si sarebbe potuti aspettare da una bettola da quattro soldi: tavolacci con sedie in legno inumidite dall’ambiente sotterraneo, scricchiolanti ogniqualvolta ci si muoveva, un forte odore di chiuso misto a fumo che permeava l’aria, macchie bagnate sulle pareti di pietra (alcune sembravano vomito rappreso), un bersaglio con quattro freccette appese e un bancone in legno nero con alcuni sgabellacci dietro al quale si trovava il locandiere, un vecchio elfo rugoso dagli occhi chiarissimi e radi capelli bianchi sotto la bandana blu scuro che indossava. Il vecchio rimise sulle scansie dietro di sé un paio di bottiglie dall’aspetto polveroso, rivolgendosi ai viaggiatori Intendete ordinare qualcosa o siete qui solo per scaldare le sedie? domandò arcigno verso i nuovi venuti, clienti di quel posto dall'atmosfera tipica dei bassifondi. Un boccale di birra, vecchio! rispose Dorian piccato, prima di dire la sua Se servono un paio di braccia per picchiare posso aiutare si offrì. Forse con sorpresa di un paio di tiefling, egli aggiunse un dettaglio Ero con Ragnar quando ha fatto domande, il luogo non presenta finestre, anche perché non si affaccia su nulla. Il personale conta anche prostituti uoimini, ma dalle urla che si sentivano dall’ingresso sembrava che egli preferisse solo le donne. Se si tratta di mentire o ingannare voi siete più bravi di me e non credo di poter essere nemmeno lontanamente credibile come prostituta tossì Non sappiamo neanche che tipo è Melaxes, né le sue risorse. Data la magia selvaggia inizialmente pensavo a un condottiero, ma se è associato con Zaleria potrebbe anche essere un potente mago o aver perseguito una qualche insolita carriera da pervertito sessuale strinse i pugni Ho imparato ad aspettarmi di tutto dopo aver “conosciuto” quella maledetta fattucchiera. Lui potrà avere un cospicuo anticipo di ciò che farò a lei disse facendo scricchiolare le nocche. Il barman portò al tavolo un boccale di birra in vetro scheggiato, il liquido di un color ambra pallido annacquato, che costò la modica cifra di tre monete di rame. In quel mentre un gruppo di quattro mezzelfi dal fisico robusto, dall’aspetto dei vestiti operai edili del sottosuolo, entrò per occupare l’unico tavolo libero e ordinare un quartetto di boccali di birra. Dorian fece una smorfia dopo aver assaggiato il suo drink Capisco perché gli elfi bevono solo vino, da queste parti si limitò a dire. X tutti
  14. DM X Forgrim Adularia annuì alla domanda di Luna Il potere di Verderovere è antico e più forte di qualunque altro, qui a Frondargentea disse con tronfio orgoglio Non sarà una fattucchiera da quattro soldi a infrangere le barriere che proteggono coloro che vi dimorano spiegò. La rassicurazione parve stemperare le tensioni circa la possibilità che l’astuta nemica scoprisse le informazioni appena giunte all’orecchio del gruppo, di fatto rendendo la serata più tranquilla Non abbiamo botteghe, umano disse in tono freddo a Forgrim, i cui complimenti sulla cena non passarono comunque inosservati Sì, comprendo tu non possa aver mai trovato nulla di così gustoso nelle vostre misere terre. Nella mia immensa magnanimità farò in modo di farti avere qualche esemplare di una di esse concesse, con lo stesso tono che una maestra avrebbe avuto per un allievo con notevoli carenze intellettuali, la stessa che rivolse a Shaun quando egli chiese degli elfi di Frondargentea I tempi degli elfi che rispettavano la natura sono passati da secoli ormai rispose La famiglia Glynrora governa da ormai trecento anni e intende farlo per altrettanti. Essi hanno sì costruito una società unita del loro popolo, ma lo hanno fatto sottomettendoli a un regime che di popolare non ha niente Adularia si aggiustò i lunghi e fluenti capelli neri “Il passato non muore mai” è il loro motto, ma Lathlaeril Glynrora è solo un tiranno, protetto dal suo immenso esercito. Quel grasso maiale passa il suo tempo solo a mangiare e scegliere le condanne a morte tra i suoi dissidenti. E tale sarebbe pure un favore per alcuni, poiché i campi di lavoro che egli tiene nell’area a nord-ovest sono quanto di più lontano vi possa essere dal trattamento umano: gente stipata in aree troppo piccole, nutriti al minimo e costretti a turni di lavoro di sedici ore l’uno, con continui episodi di stupri e abusi da parte dei loro carcerieri dal quadrello facile. Un tempo le donne di Frondargentea rivaleggiavano tra di loro in bellezza, ma ora tengono un profilo basso e cercano di non farsi notare, temendo di essere prese dall’onorato leader Adularia sottolineò il titolo del Signore delle Fronde come se esso avesse un sapore disgustoso E messe nel suo harem, per poi essere date in sposa ad uno dei suoi ufficiali qualora egli si stufi. Un despota che tentò di allungare le sue mani anche verso di noi fino a che Diamante non minacciò una guerra senza precedenti, per la quale egli stesso preferì evitare. No, umano disse rivolta a Shaun Non abbiamo simpatia per Frondargentea. Quel comandante idiota forse spera di poter cambiare le cose dall’interno, ma Elidyr non è meglio del padre e con Ciradyl scomparsa a Frondargentea si prospettano altri anni di soprusi. Le parole di Adularia diedero nuovi elementi al gruppo circa quel tetro luogo che era divenuto ormai Frondargentea. Dorian si sedette dietro a Vassilixia, cingendola tra le sue gambe per abbracciarla e tenerla più al riparo dal freddo di quella sera. Dal canto suo, i membri della compagnia scoprirono ben presto che Zaffira ed Ametista erano sparite, allo stesso modo di Ragnar e Alucard X Ragnar Il fatto che nel corso della sera la voce di Zaffira fu udita gridare OH DEI! RAGNAR!, intervallata da gemiti e sospiri, suggerì al gruppo che egli non si trovasse in immediato pericolo di vita. I due furono visti più tardi riunirsi alle rispettive compagnie, poco prima dell’ora del riposo. Lo stesso fecero poco più tardi Ametista, che sembrava ostentare un sorrisetto compiaciuto, ed Alucard, il cui viso era ricoperto da segni di rossetto e pareva parecchio stanco. Freddo a parte, la notte si rivelò tranquilla per tutti gli avventurieri. Zaleria non pose o non riuscì a porre assedio ai sogni di alcuno dei giovani viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque, prima notte tranquilla dal momento in cui essi avevano lasciato Lagocristallo una settimana prima, le notti tormentate da quella instancabile aguzzina. Il rapido controllo che i viaggiatori fecero l’un l’altro rese la fase di risveglio più allegra del solito, nonostante la tetra atmosfera che si stagliava su quella congrega di ninfe. Un centauro dai capelli talmente lunghi da coprirgli parte degli occhi portò a Forgrim un piccolo involto contenente alcuni esemplari di pastinaca, i tuberi più semplici coltivati nell’ampio orto delle ninfe. Adularia si rivolse quindi alla compagnia La Gemma di Verderovere si è rivolta a voi, un onore che per alcuni ritengo anche fin troppo grande esordì Ma il vostro dono si è rivelato valido e alcuni di voi si sono resi perfino meritevoli della nostra compagnia. Auspico che Ragnar e Alucard torneranno qui una volta terminata la vostra cerca disse Accetteremo inoltre la tua presenza tra di noi, Luna Bjorsndòttir disse rivolgendosi alla giovane figlia della Dama del Lago Qualora riterrai di volerti unire a noi ed apprendere nuove vie della magia druidica, ti accoglieremo come iniziata nei nostri ranghi concesse attendendo per qualche secondo di fronte a tale dichiarazione Ora andate, compite il vostro destino o soccombete se non sarete abbastanza forti furono le sue parole di congedo. Zaffira si avvicinò per baciare Ragnar sulle labbra e lanciare un’occhiata spavalda ad Astrid, prima di riunirsi tra i ranghi delle sue sorelle. Il ritorno a Mylmanor si rivelò scevro da pericoli e diede l’occasione, a chi avesse voluto, di effettuare un cambio d’abito o di trucco dopo la parentesi tra le peculiari ninfe oscure di Verderovere. Le guardie al cancello si dimostrarono come sempre poco solidali, la vista di Mulroht che gli valse una selva di frecce puntate contro. Pur avendo riconosciuto gli stranieri, ed essendo essi in possesso di un lasciapassare firmato da Dravicov in persona, i soldati si rivelarono antipatici e da principio bollarono la cosa con un Vale meno che carta da sedere prima di venire redarguiti dalla loro comandante, la quale confermò la validità del documento Ci ho parlato stamattina, prima che ripartisse. E’ tutto regolare le lungaggini amministrative per farli entrare, comunque, richiesero una buona ora, tempo che venne allungato in virtù della sadica pausa pranzo che i soldati si presero lasciando gli stranieri ad aspettare il loro ritorno, per una procedura che alla fine dei fatti richiese solo una decina di minuti scarsi effettivi. Gli stomaci brontolanti dalla fame, gli studenti dell’Istituto Von Gebsatell ebbero modo di dirigersi verso l’area di maggiore interesse, l’ampio mercato sotterraneo conosciuto a Mylmanor come “il quartiere dei drow”. Tale sinistro angolo della città, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane, pesce affumicato o misture esotiche che portavano agli occhi fumo e alle narici odori pungenti Uno spiedino di rane per le sue signore. Solo tre monete d’argento! disse un vecchio mezzelfi, riferendosi ad Astrid e Angelica. Un nano orbo chiamò con voce roca Panini di pane nero, formaggio e salame. Solo quattro monete d’argento! sbraitò. Nel quartiere erano venduti anche articoli di dubbia origine e morale Un amuleto per far innamorare un uomo di lei per sempre. Due monete d’oro! disse una vecchina umana a Vassilixia, sventolando un pendaglio di bigiotteria con una piovra (Dorian prese a braccetto la sangue di drago blu, guardandosi intorno per tagliaborse e simili) Una marionetta per l-ah,no… disse un venditore baffuto vedendo Deborah, rinunciando ai suoi propositi Una pozione per ingrandire il seno! propose un elfo squattrinato, agitando una bottiglietta in direzione di Luna Solo trenta monete d’oro, un affare! un coro di proposte, domande e offerte in quell’oscuro mercato dove si consumavano furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti. Numerosi erano i vecchi e gli esclusi che chiedevano l’elemosina, derisi e talvolta presi a calci dalle poche guardie che pattugliavano pigramente quel quartiere, fornendo un distratto controllo che era più spesso sorpassabile con una bustarella, come in superficie non sarebbe mai stato possibile. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone di un certo rango, segreti clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. Un bar lurido nelle sue vicinanze, che portava l’azzeccato nome de “Il bar lurido” poteva offrire ai viaggiatori una base dove poter discutere la situazione. Un piccolo locale, grande quanto un soggiorno domestico, era attualmente vuoto e la compagnia di viaggiatori avrebbe potuto da sola riempire l’intero locale. A gestire il negozio pareva esservi un elfo dagli occhi chiarissimi e dai capelli bianchi, intento a mescere alcuni drink da bottiglie polverose, interrompendosi per osservare guardingo quella numerosa clientela fuori dal suo esercizio. X tutti
  15. DM X chi effettua tiri Le chiacchiere e il cicaleggìo che si svilupparono, a seguito di quegli inaspettati sviluppi, parve non tangere unicamente a Diamante, la quale si mantenne costante nel guardare nel vuoto nonostante le richieste di Deborah, cui pose un freno Adularia La Gemma di Verderovere deve riposare! sibilò nei confronti della tiefling Non è una bottegaia sempre pronta per l’ingresso e le domande dei primi avventurieri aggiunse. Le parole di Vassilixia furono comunque ascoltate dalla portavoce Devi avere anche le orecchie foderate di scaglie, umana. Secondo la foresta Ciradyl può essere l’unica speranza per il corrotto popolo elfico di riavere il proprio rapporto con essa, non di essere colei che può sconfiggere Zaleria disse Mi sembra sensato, hanno abbandonato da anni la via della natura, immagino non vi siate chiesti perché finora non avete visto un druido, no? Ma il nostro rapporto è saldo, la Gemma di Verderovere saprà proteggerci anche se tutto cadrà. I regni cadono e se gli elfi periranno… peggio per loro. Contempleremo i loro cadaveri galleggiare lungo i fiumi resi rossi dal loro sangue... Le pesanti parole di Adularia furono comunque inascoltate dagli elfi, poiché troppe furono le emozioni a cui vennero sottoposti. L’arrivo di Malik li mise sul chi va là, prima che Dravicov stringesse una delle sue mani artigliate e si lasciasse andare a nostalgici ricordi, stimolato dalla presenza di Forgrim Mi ricordo ancora quando ci ritrovammo immersi nel tentativo quanti più alleati possibile per il regno dei lucertoloidi disse Il morale comunque era alto, ai tempi il buon Winn’Ier era davvero infatuato di Sharifa, vostra madre, e tutto il gruppo cercava un po’ di spingere simpaticamente per questa accoppiata… non so poi com’è finita, in realtà… certo, nulla a che vedere con i festeggiamenti che ebbero Seline e Celeste al matrimonio di Clint. Lei soprattutto era parecchio ubriaca ed entrambe si esibirono in dei balli al limite del buon gusto ma le parole parvero morire in gola all’elfo quando Astrid palesò la sua intenzione di accettare l’invito. IMPOSSIBILE! esclamarono all’unisono i soldati della scorta NON HA MAI FUNZIONATO! COMANDANTE STIA ATTENTO! avvertirono come un improvvisato coro di chiesa. Le parole di Ragnar parvero appena udite dal Vane à D’il, irretito dalla rossa che si trovava davanti a lui. Quando la condizione di Mulroht venne fatta notare, il comandante elfo si trovò ad annuire Oh no, non potevo essere io al bordello… sono sempre stato di pattuglia in foresta in queste settimane. Comunque sì, credo di poter fare qualcosa per entrambi disse. I soldati, persa la loro rigidità di fronte a quella scena, lo osservarono con le lacrime agli occhi BRAVO COMANDANTE! esclamarono, coinvolti oltremodo da quella bizzarra situazione CE LA PUO’ FARE, CREDIAMO IN LEI! Silenzio! disse Dravicov traendo un foglio di pergamena e chiamando uno dei suoi attendenti affinchè gli offrisse la schiena per un più comodo appoggio. L’elfo trasse un calamaio e intinse una piuma per trascrivere sulla pergamena delle parole in elfico …missione di supporto… duergar in realtà elfo… logistica… tarrasque… ricerca… e cavalcare… con libertà assoluta di movimento! concluse firmando il documento e porgendolo a Mulroht Con questo potrete girare per Frondargentea senza impedimenti, il governatore disse che non potevate essere molto lontani dato che avevate un beneplacito da Fodell. E’ un’autorizzazione speciale anche fino a Mael Thalor, dove comunque sono diretto anche io dopo che avrò fatto rapporto. Non vedo l’ora di salutare Clint e sua moglie, erano bellissimi al matrimonio e sono sicuro che Calixtria è diventata un’ottima regina come auspicai! disse. Rimase in silenzio quando Kat lo apostrofò sulle sue intenzioni con Astrid, un serio rimprovero cui l’elfo rispose Temo sia un vizio di famiglia irritare i Po ammise, prendendo tra le sue mani una di quelle della Winnsdòttir Non nego vi siano persone animate da cattive intenzioni, specie se da come ho capito avete incontrato il governatore. Ma finchè sarò vivo, non costringerò mai una donna a fare più di quanto ella non vorrebbe disse alle due sorelle Mi dovrai perdonare, Kat Po, se sono rimasto irretito dalla bellezza di Astrid e di tutte voi, il mio invito non voleva essere una mancanza di rispetto. Se ella vorrà, io ci sarò. Se non sarà sua intenzione o destino, lo accetterò concluse (un breve applauso dei suoi soldati venne soffocato in fretta per non rompere il pathos di quel momento) quindi con un piccolo inchino al gruppo, quando fu manifesta la scelta della maggioranza di rimanere a Verderovere E’ stato comunque per me un piacere incontrarvi e spero ricapiterà l’occasione di incontrarsi. Sarò felice di raccontarvi di quella volta in cui Tom Po mi minacciò quando parlai di cacciare nella Savana! Gli elfi, con non poca gioia delle ninfe di Verderovere, si congedarono dalla compagnia, riprendendo la loro strada per Mylmanor, dove secondo ciò che era stato detto avrebbero fatto rapporto al governatore. Ben altro conclave si tenne tra gli avventurieri, i quali discussero della possibilità di dover uccidere i sottoposti di Zaleria, Melaxes e Nithmeya. Dorian non si sbottonò molto su quella difficile decisione Non so nulla su loro due, ma non lascerò che nessuno mi impedisca di raggiungerla. Però sì, se saranno disposti ad arrendersi la accetterò. Penso che siamo tutti meglio di lei disse, non aggiungendo nulla però in altri casi. Quando il piano per approfittare delle voci su Melaxes vide varie proposte che coinvolgevano anche Kat in persona, il Von Gebsatell si limitò ad osservare la scena con un sorrisetto. L’ospitalità delle ninfe di Verderovere, per il resto di quella giornata, si dimostrò meno generosa rispetto a quella di Lagocristallo. Non vi era una economia attiva in quel luogo, le entrate di oggetti che derivavano dai doni che i postulanti erano costretti a portare, molto spesso esposti dalle ninfe stesse. Presa dalla sua contemplazione, il comando solito di Diamante era in mano ad Adularia, la quale fece in modo che gli stranieri non si dovessero preoccupare del mangiare per quel giorno Coltiviamo alcune radici e tuberi particolari, piante che non crescono altrove a Frondargentea spiegò, alla base dello stufato che venne offerto loro, contenente cubetti color giallo e ocra di quelle misteriose coltivazioni dal sapore fortemente speziato. A discapito dell’esoticità, comunque, si rivelarono nutrienti e la sera fu l’occasione di assaporare il freddo quasi invernale che permeava in quel luogo, che richiedette ai viaggiatori di indossare più strati di vestiti Vieni qui, piccolo disse Ametista, rivolta ad Alucard Ti aiuterò io a rimanere al caldo, ho tanta voglia di sapere da dove vieni. Ti piacerebbe rimanere qui? non fu comunque l’unica ninfa a mostrare un apprezzamento nei confronti degli avventurieri. Come egli già aveva sospettato, Zaffira “prese in consegna” Ragnar Sei molto curioso disse riferendosi alle domande che egli le aveva rivolto Conosco sì diversi segreti e posso anche metterti a conoscenza di alcuni di essi disse, l’odore pungente che la pervadeva simile a quello di foglie bruciate mentre ella mordicchiò il collo del tiefling Ma voglio prima vedere se l’artista che mi ha guardata così tanto durante l’esibizione ha anche altri talenti… ti andrebbe di rimanere con me, vero? Dovrai guadagnartelo, però! disse accennando all’estremità della radura. Tormalina osservò con disprezzo le due ninfe con i tiefling, limitandosi a leggere un libro. Adularia fissò con disprezzo (o era invidia?) Zaffira, rimanendo a disposizione degli avventurieri per domande o dubbi. La notte parve comunque approcciarsi prima di quanto di solito non avrebbe fatto… un altro dei misteriosi poteri di Verderovere? Difficile dirlo. x tutti
  16. DM x Vassilixia L’espressione di Adularia si ammorbidì solo in parte alle parole di Ragnar Tsk! commentò Cani sciolti al servizio di un porco! commentò, degnando appena di uno sguardo la comitiva di soldati che era giunta, controllata a vista dagli spiriti e le creature fatate di Verderovere. Diamante non commentò, tornata nel suo stato di disinteressata contemplazione. Gli occhi di Dravicov si dilatarono per la sorpresa alle parole degli studenti giunti da Covo del Tarrasque, che confermarono la sua teoria Non credevo che un incontro del genere fosse possibile esordì il comandante elfico, facendo un passo avanti e raggiungendo gli avventurieri per poter stringere la mano agli uomini, con particolar vigore a Ragnar e Forgrim Seline? Mi ricordo di lei, ballamo assieme al matrimonio di Clint… figlio di Trull? Quel volpone di un mezzelfo! e offrire un inchino alle donne Mie dame disse per poi giurare alle femmine presenti Io, Dravicov Vane à D’il, comandante di Frondargentea, metto a disposizione il mio arco e le mie frecce alle er-- Comandante sbottò uno dei suoi attendenti Sarebbe diserzione! Dravicov si passò una mano dietro la nuca E’ vero, me ne scuso disse rivolto sia ai suoi elfi che alle donne presenti, scoppiando in una sincera risata Non ne ho potuto fare a meno, per un attimo mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando ero diventato ramingo, prima di riarruolarmi scherzò. Le parole di Vassilixia sembrarono comunque riportarlo all’ordine Lord Ravacyne mi ha chiesto di verificare la vostra posizione, ma non di riportarvi in città… se però è lì che intendete tornare, siete liberi di farlo e io sarò felice di accompagnarvi! il mago della scorta scosse la testa, ma non palesò le sue impressioni a Dravicov Nessuno ha il diritto di privare gli altri della loro libertà. Frondargentea deve imparare ad ammorbidirsi nei confronti del mondo esterno! Comandante Dravicov, è per queste parole che ha detto che è ancora solo comandante con il suo stato di servizio? domandò uno dei suoi uomini. Ho anche detto di peggio rispose Dravicov in tono serio, per poi passarsi un dito sulle labbra e lanciando un occhiolino a Vassilixia. Dorian, dopo aver lanciato uno sguardo ammirato alla sangue di drago blu per la sua presenza di spirito, colse quell’occasione per presentarsi all’elfo. I nomi dei suoi genitori (in particolare sua madre) che non furono nuovi per l’elfo Sì, ho conosciuto brevemente vostro nonno… uomo degno dei nobili di Frondargentea l’intervento di Astrid fu accolto con una certa sorpresa da parte di Dravicov La figlia di Winnie? l’elfo squadrò da capo a piedi la ninfa, come se ella avesse dichiarato di essere figlia di un tarrasque Lo conosco sì quel vecchio orso che abbracciava tutti, forse la persona più gentile e forte che abbia mai conosciuto… pensa che quando organizzai l’addio al nubilato di Clint indissi una gara di braccio di ferro e la vinse prima che le guardie di Acquastrino iniziassero a manganellare tutti. Il giorno dopo io, lui e Thorlum ci risvegliammo nella più lurida baracca della capitale… ah, bei tempi! commentò con un moto di commozione, senza notare le occhiate atterrite dei suoi inferiori di grado all’udire quel racconto Ed è pure diventato papà! Spero sia in salute, anche se non credo posso avere molti problemi nella vita con una figlia splendida come lei, milady disse con un cenno del capo Se dovesse passare dalle parti di Mael Thalor, dove mi dirigerò dopo aver fatto rapporto, sarei felice di invitarla a ballare. Non avrò doti ballerine, ma conosco un valzer delle mie parti. E poi sgranchirsi un po’ fa bene concluse con un occhiolino. Compagnia, riposo! disse quindi ai suoi uomini Avete sentito? E’ ora di comportarsi a modo e aspettare queste gentili donzelle, se il loro intento è tornare a Mylmanor. In caso contrario ripartiremo comunque, per arrivare prima del coprifuoco Dravicov si rivolse alle giovani Quale che sia la decisione è per me un onore conoscere i figli di persone stupende come i vostri genitori. Il gruppo di soldati si pose al limitare del dominio della Gemma di Verderovere, scortata dagli sguardi ostili delle tetre ninfe che vi abitavano (ad eccezione di Diamante, la cui mente sembrava vagare altrove). A parte la tensione iniziale, però, il clima parve tornare a distendersi. Il gruppo poteva ora avere un pò di tempo per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse da decidere, alla luce dei nomi e dei luoghi forniti dalla sibilla capace di udire le ombre della foresta di quella strana parte del Continente Occidentale. La luce filtrò fioca dai rami più alti, che formavano un tetto. Le acque della piccola fonte su cui terminava la cascata tremarono leggermente a quel contatto. Nel mezzo del cammin si ritrovavano ora in una selva oscura, ora dovevano fare attenzione a non smarrire la diritta via. x tutti
  17. Capitolo Cinque – Buon sangue non mente Erano passate un paio di ore dal mezzodì, ma era poca la luce che giungeva nel cuore di Verderovere, sede dell’unica congrega di ninfe di Frondargentea. Se la terra degli elfi, solcata dalla magia selvaggia che metteva alla prova gli incantatori, era costellata di colore e luci, il territorio dominato dalla Gemma di Verderovere Diamante era oscuro e freddo, come una foresta nel cuore di un inverno privo di neve. La sua sovrana, bella e glaciale come l’ambiente che la circondava, regnava su un gruppo di folletti che si erano votati alle forze più tetre della natura e che pasteggiavano nelle sensazioni più dolorose che essa offriva. Luogo di perdizione per alcuni, reame protetto e rispettato per i nobili che riponevano nelle capacità di Diamante un profondo e timoroso rispetto, che di riflesso colpiva le sue ancelle, ninfe elitariste il cui unico scopo nella vita sembrava quello di essere venerate come dee e soddisfatte in ogni loro capriccio. Non fu quindi con troppo stupore, almeno da parte degli avventurieri giunti da Covo del Tarrasque, notare sguardi di ostilità da parte delle ninfe nei confronti dell’elfo che si era presentato con tale bizzarria. Il comandante elfico, forse conscio della situazione creatasi, si chinò ai presenti Vi prego di non soffermarvi alle apparenze disse, per poi rialzarsi mostrando la fierezza di elfo Comandante Dravicov Vane à D’il, comandante delle forze della frangia occidentale di Frondargentea. Giungo qui su ordine del governatore Fhaornik Ravacyne, non alla ricerca delle vostre impeccabili persone disse rivolto a Diamante Ma nel compito assegnato di sorvegliare il gruppo di nobili stranieri giunto a Mylmanor due giorni fa Adularia flettè le mani, come se cercasse di strangolare qualcosa di invisibile Non hai il diritto di rivolgerti alla Gemma di Verderovere, elfo! esclamò Dovresti ringraziare di poterti rivolgere a ME, la sua portavoce e quantomeno supplicare perdono per questa mancanza di rispetto! la ninfa si scostò una ciocca dei suoi lunghi capelli dal viso, gli occhi dilatati dalla rabbia E smettila di cercare di sedurmi! aggiunse, al vedere come il comandante cercava di mandare occhiolini e bacini all’indirizzo della tetra ninfa Questa vergognosa dimostrazione non ha precedenti nella st-- Cormamin lindue ele lle, A Hiril (Il mio cuore canta al vedervi nobili dame) disse Dravicov, rivolgendosi al gruppo di avventuriere (Ma mi stai ascoltando? domandò Adularia, infuriata) Non vorrei sembrare inopportuno in un momento del genere, ma volevo domandarvi quali affari vi hanno condotto qua. Il governatore è stato molto sintetico negli ordini che ci ha fornito, in verità non sono neanche molto sicuro che dovessi presentarmi a voi, ma dato che mi è stato detto che alcuni di voi sono di nobili natali penso sia giusto conoscervi lo sguardo di Dravicov parve fermarsi con maggiore insistenza su due dame in particolare, le uniche che portavano segni di sangue di drago Venite da Acquastrino? O da Glantria? Anni fa ho conosciuto il Duca consorte di Acquastrino Clint Draconis, al cui matrimonio sono stato ospite, e ho combattuto al fianco della contessa consorte di Firedrakes Chandra Silverhand e al resto degli Eroi di Firedrakes, entrambi portatori delle vestigia dei draghi metallici. Non è che per caso li conoscete? Il nome di Dravicov Vane à D’il non era nuovo, ricordato a margine nei racconti dei genitori. Egli era infatti stato per breve tempo parte della compagnia di viaggiatori ed aveva accompagnato parte di essi attraverso le pericolose steppe della Savana, distinguendosi per le sue doti balistiche e stringendo amicizia con diversi di essi, in particolar modo il nano Thorlum Senzacasta e il mutaforma Winn’Ier De Puh. Chandra Silverhand, che pure fece parte della sua spedizione assieme al monaco Tom Po, il paladino Golban, Zhuge Liang e la stregona Sharifa, era solita ricordare la sua idea di destare il tarrasque per cavalcarlo a scopi bellici contro i draghi cromatici. x tutti
  18. DM L’avvicinarsi di Astrid portò Zaffira a stringersi di più a Ragnar e rivolgere alla ninfa uno sguardo ostile Sì, vai a far compagnia ai rifiuti, c’è sempre posto per quelle come te alle latrine disse sprezzante, le mani che passarono sul petto di Ragnar per saggiarne i muscoli. Quando il tiefling fece per congedarsi da lei, ella lo guardò di traverso prima di annuire E sia, attenderò fino a che non mi soddisferai disse aggiustandosi la lunga chioma e giocherellando le fasce legate ai polsi, Adularia che annuì alle parole del tieflinge aprì un buon spiraglio alla richiesta La tua canzone è stata oltremodo apprezzata, troverai conforto tra di noi disse Quanto a rimanere per la notte, farò in modo di accomodare qualcosa riconobbe la portavoce, pur non sbottonandosi troppo in quella situazione, non quando Diamante era desta. Le parole del Bjornsson raccolsero un cenno del capo da parte di Dorian. L’attenzione del gruppo, comunque, sembrava essersi focalizzata in particolar modo sulla Gemma di Verderovere, fulcro delle domande dei viaggiatori dopo le sue importanti dichiarazioni. Più di una quindicina di secondi passò, prima che Diamante rispondesse alle domande poste Le ombre sono presenti in ogni essere vivente spiegò in tono lento a Luna Esse possono distorcersi, ma non svaniranno mai. Le ombre della foresta ascoltano, ma non sono in grado di cercare le domande di Vassilixia raccolsero un lento scuotimento del capo da parte della suprema ninfa di quel luogo Non riesco a udire dove Ciradyl si trovi, né dove Zaleria abbia la sua base, ella forse teme di essere scoperta e sta tenendo la sua posizione segreta. La profezia fu soffocata dalle mani della fattucchiera, la profetessa che ebbe appena il tempo di parlare di due draghi… senza avere il tempo di pronunziare il loro destino disse con parole solenni la Gemma di Verderovere Ma i draghi sono spesso nei discorsi del nemico, un riferimento forse ai signori delle tue terre, ospiti del Signore delle Fronde qualche secondo di interminabile silenzio passò Il potere di cui Zaleria dispone è primordiale, ella abbandona la sua stessa essenza per cavalcare i vostri sogni come fossero uno stallone selvaggio Sovrano Nero sbuffò, come offeso da quelle parole. Diamante non sembrò dargli peso Ella può essere contrastata, e forse anche respinta, ma il suo vero potere risiede in ciò che la mente gli rivela. Nei sogni ella ha accesso ai ricordi e alle paure, può leggere i pensieri come un libro aperto poiché lì si è più vulnerabili che mai. Se vi sono poteri in grado di proteggervi, questo starà a voi trovarli disse Ella non mi ha mai affrontata, non ho ragione di dire quali siano le protezioni più valide in risposta a Malik quindi aggiunse Zaleria non può controllare la mente più di quanto non può farlo un buon oratore, ma non bisogna sottovalutare la sua capacità di sfruttare le informazioni a suo vantaggio. Un nuovo silenzio calò nella radura, finchè un suono inaspettato non fu udibile, quello di un corno che proveniva dal limitare di Verderovere. Le ninfe sottoposte a Diamante scattarono sull’attenti, come punte da una tarantola Nemici! esclamò Tormalina, i centauri e i satiri che cercarono subito di imbracciare le prime armi a disposizione: archi, asce, bastoni, catene, frustini e manette. Ma quello che sembrava un’allarme si dimostrò presto un avviso, il preludio all’arrivo di quella che era una nutrita processione di soldati elfi. Lo squadrone era formato da una decina di elementi, tra cui un incantatore riconoscibile dalle leggere vesti dalla trama color sottobosco e dal medaglione con il simbolo di Varnia Gilmadrith al collo. Gli uomini d’arme indossavano armature in trama di foglie borchiata, un segreto degli armaioli di Frondargentea che, tramite un processo alchemico, erano stati in grado di ricavare un materiale duro come il cuoio conciato dalle foglie della loro foresta e intrecciarle per ottenere robuste armature più leggere di qualunque altra, i cui colori variegati le rendevano utili in particolar modo tra i caleidoscopici colori della loro patria. Scimitarre pendevano alla loro vita ed archi lunghi erano legati alle loro spalle. Al loro comando si trovava un elfo alto e slanciato, il quale sembrava nell’estate della propria giovinezza (a malapena centocinquantenne), dagli occhi azzurri e i capelli di un vigoroso color rosso violaceo, legati in una coda di cavallo. La sua armatura portava, all’altezza degli spallacci, dei gradi da comandante, mentre alla sua schiena era legato un arco lungo composito, gli agganci rinforzati per poter sostenere una trazione maggiore nella fase di incoccaggio. Bastò un cenno della sua mano per fermare la truppa. Tuttavia, quando l’elfo fece per parlare, la sua attenzione parve soffermarsi molto sulle persone presenti. Se il suo sguardo parve passare con una certa disinvoltura Ragnar, Shaun, Dorian, Mulroht, Forgrim, Damien, Alucard e Malik… concentrazione particolare vi fu su ben altre personalità presenti: Diamante, Adularia, Luna, Angelica, Kat… in realtà, alla fine dei conti, egli parve guardarle tutte (ma proprio tutte) le dame presenti con un misto di sorpresa e ammirazione. E fu a quel punto che qualcosa di strano si manifestò: dapprima l’elfo fece un occhiolino, quindi si passò la lingua sul labbro superiore, iniziò gonfiare i muscoli sotto l’armatura… una strana serie di piccoli gesti rituali che furono accolti da un iniziale e assoluto silenzio. Uno dei soldati, facenti parte di quella processione, fece un passo avanti e tossicchiò Comprendo la vostra intenzione di cercare di farle eccitare disse, spezzando quel silenzio e richiamando l’attenzione del loro maggiore in comando Ma le ricordo che siamo in missione, comandante Dravicov! Accidenti! imprecò l’elfo.
  19. DM X chi ha richiesto delle prove Per quanto non dotato certo di un nobile antenato, Mulroht seppe tenere un decoro che in molti avrebbero attribuito al padre adottivo, la sua spiegazione che parve stranamente soddisfare le ninfe lì riunite E’ possibile commentò Tormalina osservando dall’alto in basso il duergar Frondargentea è molto volubile per quanto riguarda la generazione di nuova carne. Se il mezzo-diavolo sembrava aver aperto le porte a una discussione piacevole, il fragore di risate che si scatenò nella tetra Verderovere, alle parole di Astrid e Kat, sembrò da principio in netto contrasto con l’oscurità che permeava in quel luogo, ma le parole che pronunciarono le ninfe in seguito resero il tutto tristemente più deprimente Una cacciatrice? domandò Tormalina, osservando con sguardo arcigno Kat dalla sua posizione sopraelevata Vivi una vita talmente patetica da non riuscire a delegare a dei servitori i compiti più onerosi? Zaffira scosse la testa in direzione di Astrid Fortunata? Graziosa? Guardatela, è feccia! la giovane ninfa storse le labbra Come potete stargli così vicini? Io studio alchimia, ma quella… cosa… è peggio di un cubo gelatinoso derise, ricevendo eco dai folletti della foresta, appostati ad osservare quell’insolito incontro. Diversi centauri furono visti tenersi la pancia dalle risa ed uno di essi vomitò in un angolo, tale fu l’eccesso di risate ai valori mostrati dalle due sorelle. Ma non vi furono solo derisioni, anzi reazioni migliori, alle parole di Alucard Journeyman? scattò Ametista, spalancando gli occhi E’ draconico? Gnomesco? la curiosità della ninfa dalle pupille castano dorate sembrava al culmine Se sei in grado di creare ciò devi rimanere con noi! Adularia, è molto carino, posso tenerlo? Ti prometto che gli darò da mangiare, lo coccolerò… e lui fabbricherà tantissimi gioielli! espose alla portavoce Non ora si limitò a dire Adularia, frenando con un cenno della mano l’entusiasmo di Ametista. La portavoce strinse leggermente le labbra alle parole di Ragnar Non era inteso come un piacere… disse Ma non posso biasimare il tuo rispetto nei miei… nei nostri confronti il figlio di Bjorn sembrava aver scampato la scabrosa richiesta della portavoce, ma non la completa attenzione delle ninfe. Forse complice la sua esposizione, o forse il suo gesto, una forza magica si manifestò alle sue spalle, apparendo per un momento come una macchia di oscurità munita di tentacoli, prima che il tiefling avvertisse premere contro la sua schiena un piccolo seno e un paio di mani sul suo petto Un artista e un gentiluomo sussurrò al suo orecchio la voce di Zaffira, il cui esile corpo sembrava emanare un odore pungente, una fragranza arborea mista a un profumo di foglie bruciate Deciderò io come passerai questa notte, Ragnar… il tiefling avvertì un lieve morso all’orecchio sinistro. Adularia osservò con malcelato sdegno la scena. X Ragnar Non vi fu tempo per approfondire quel primo contatto: quando Malik e Vassilixia parlarono, richiamando l’attenzione delle ninfe sul motivo per cui erano lì, l’espressione di Adularia si fece attenta, ma ella non si espresse neanche quando furono menzionati gli elfi. Piano piano il silenzio calò in quella radura, al punto che solo il vento si udì in quella tetra zona naturale, cicatrice scura di Frondargentea. Fino a che lei non parlò. Se tra i membri della compagnia serpeggiava il dubbio sulla salute di Diamante, così distante da coloro che avevano ottenuto udienza da lei, la statuaria ninfa dai capelli scuri volse infine lo sguardo verso di loro con un movimento lento e misurato. I suoi occhi, di un inquietante grigio verde, sembravano trapassare da parte a parte l’osservato, una sensazione disarmante che durò pochi secondi, ma che parvero tuttavia lunghissimi. Infine ella parlò, la voce solenne e sensuale, lenta e misurata Siete in costante pericolo nel percorso che avete scelto di affrontare in questa terra di illusioni. Il nemico agisce di nascosto, con mezzi mai usati prima, e ha pianificato da anni questo piano tutte le creature originarie di Verderovere chinarono istintivamente il capo, intimoriti dalla sola manifestazione della presenza della Gemma di quel luogo, comprese le quattro ninfe al di sotto di lei (Ragnar sentì Zaffira stringersi istintivamente a lui). Diamante rimase in silenzio qualche istante La foresta, unico vero potere di queste terre, racchiude i ricordi di ciò che è stato detto e ciò che è stato fatto, le sue ombre custodiscono i segreti che vengono sussurrati, trasportati dal freddo vento del nord. Gli elfi hanno perso la capacità di udire le sue parole, hanno rinnegato la loro natura, accecati dalla cupidigia. Non meritano il nostro aiuto fu la sua sentenza, lo sguardò che vagò tra le fronde più alte di quella tetra radua, prima di tornare a posare lo sguardo sugli stranieri giunti al suo cospetto La loro unica speranza sarebbe Ciradyl, ma voi siete gli unici in grado di poter salvare lei e altri tre regni enunciò la Gemma di Verderovere Zaleria è pronta a fare terra bruciata attorno a sé, consegnando Frondargentea al caos se non avrà ciò che vuole. Ella ha ucciso la profetessa, soffocando la sua ultima profezia. Ma le ombre hanno udito la regina che cercate mentre parlava dei suoi piani e dei suoi servi spiegò, prendendosi qualche secondo mentre una corrente di vento raggiunse da dietro i viaggiatori, oltrepassandoli e investendo quella piccola radura, i rami che si smossero al vento. Diamante, imperturbabile a quel vento innaturale carico di ombre, proseguì Il suo fante Melaxes, si trova a Mylmanor, ignaro di ciò che avviene attorno a lui mentre è intento ad appagare i suoi insaziabili appetiti con le figlie di Frondargentea spiegò, la voce ferma e lo sguardo rivolto ai suoi ascoltatori, ma che sembrava guardare oltre i confini di quel piccolo e tetro regno Il suo asso Nithmeya si trova a Illelthyr, schiava delle sue pulsioni e della compagnia maschile, in attesa di ordini mentre ella svolge il suo ruolo nella sede dell’ambasciata del Katai, seconda solo all’ambasciatrice Diamante strinse appena gli occhi, lo sguardo perso nel vuoto di quella fredda foresta Essi sono parte del suo scacchiere, ma altre mosse di cui non riesco a cogliere appieno il significato stanno avvenendo a Mael Thalor, ponendo le basi per un’alleanza che avvicinerebbe alla vittoria Zaleria. Diamante rimase in silenzio, lo sguardo che vagò tra i postulanti. Nessuno dei suoi servitori osò pronunziare parola. X tutti
  20. DM X chi effettua tiri L’umiltà di Mulroht venne accolta con uno sbuffo sdegnoso da parte di Adularia, i centauri della scorta che si spostarono per permettergli di arretrare secondo la sua richiesta. Egli comunque poteva ben udire ciò che stava avvenendo, pur rimanendo fuori dal campo ricettivo di quelle ninfe così elitariste e la voce di Adularia quando Damien, Luna e Ragnar fecero da portavoci porgendo le loro scuse per il loro precedente incontro Le vostre scuse sono accettate disse asciutta, con un’inflessione che sembrava far tradire ben poco interesse Quanto alla canzone avete il mio permesso, ma che la vostra preparazione non abbia a tardare ammonì. Ragnar Bjornsson fu grato di avere una band, ma non tanto per l’esibizione, quanto per i muscoli che Shaun e Malik furono costretti ad adoperare per evitare che il tiefling finisse in una fossa creatasi per mezzo della magia selvaggia che permeava Frondargentea. Tormalina rise a quello spettacolo, sussurrando qualcosa all’orecchio di Zaffira che annuì col capo. Il tiefling, nonostante una pergamena in più del dovuto, fu comunque in grado di prepararsi al meglio in vista dello show che avrebbe portato. Quando Alucard Borealis si prostrò per offrire un nuovo dono alle ninfe, ben memore dell’ultimo, Adularia lo guardò con lo stesso sdegno di un genitore deluso che osservava gli sforzi di un figlio nel tentativo di compiacerlo (Astrid ebbe una strana sensazione di deja vù), almeno fino a quando la corona non venne mostrata, dono di grande valore e dall’impareggiabile cura nei dettagli: oro bianco, argento, platino si amalgamavano per formare le sfumature di colore in quella opera d’arte con un diamante nero incastonato (Ametista allungò il collo, per cercare di sbirciare il dono) Un lavoro rimarchevole disse lentamente Adularia, le sue mani che stavolta non indugiarono, ma afferrarono con avidità il dono per portarlo più vicino, dove fu sottoposto ad una ancora più accurata ispezione Sei molto giovane, ma la tua magia è molto forte. Redarguirti è stato saggio, si vede che lavori bene sotto pressione. Questo dono ci soddisfa ampiamente annunciò. La ninfa si voltò, tenendo tra le mani la corona come fosse un infante, dirigendosi a passo lento verso Diamante, seduta sul suo trono. Adularia si inchinò di fronte a lei, porgendole la corona. La Gemma di Verderovere degnò un’occhiata per ben due secondi, prima che la sua portavoce appoggiasse il dono alla base del suo trono intagliato nel legno. L’altezzosa portavoce di Diamante, peraltro, non potè rimanere del tutto impassibile quando i Sinners si fecero avanti, capitanati da Ragnar e pronti a dare il meglio di sé. Se la vista di quel trio strappò un secondo ironico sorriso a Tormalina, l’esibizione del miglior gruppo dell’Istituto Von Gebsatell si rivelò coinvolgente, una melodia dai toni oscuri che evidenziava le difficoltà della vita e la durezza della stessa, il genere che di solito Deborah apprezzava e forse la migliore performance che il gruppo avesse mai eseguito fin dalla loro formazione. Se il resto dei compagni di viaggio sostenne la canzone con la partecipazione del pubblico, le ninfe di Verderovere diedero ben pochi segni, ma l’occhio acuto di Ragnar potè cogliere il piede di Adularia battere al ritmo della sua canzone e il suo capo ondeggiare leggermente a quel ritmo così ben costruito. Quando l’esibizione si fu concluse, diversi centauri e pixie applaudirono ai Sinners, Zaffira battè le mani entusiasta squadrando con rinnovato interesse Ragnar, Tormalina spianò il suo cipiglio e perfino nell’espressione distratta di Diamante fu visibile l’ombra di un sorriso Note che non mi aspettavo di udire da gente come voi disse Adularia, rivolta al gruppo e al suo compositore La vostra arte vi presenta meglio dei vostri modi. Specialmente voi tiefling state dimostrando doti interessanti commentò Questo pensiero da parte vostra mi soddisfa annunciò. Al termine di quello scambio di convenevoli, Adularia si aggiustò una ciocca dei suoi lunghi capelli Sono sorpresa e ciò è raro disse la portavoce Quando siete giunti due giorni fa, darvi anche solo un briciolo della nostra considerazione sarebbe stato come dare perle ai porci. Ma ora la ninfa mosse appena le sue labbra truccate di nero, come indecisa su come esprimersi Non posso che domandarmi che cosa possa spingervi a impegnarvi così tanto per conferire con la Gemma di Verderovere, oltre alla giusta ricerca della bellezza e della perfezione la ninfa andò quindi a conferire con Diamante, raggiungendola e sussurrando al suo orecchio. Dal par suo, Diamante non parve nemmeno pronunciare parola limitandosi a un’occhiata alla sua sottoposta, come se parlare fosse uno sforzo eccessivo per quella situazione. Quale che fosse la ragione, Adularia parve trarre le necessarie confusione e raggiunse di nuovo il gruppo Potete esporre le vostre ragioni, la Gemma di Verderovere vi dedicherà un momento del suo tempo. Mantenete la distanza e misurate le parole concluse, per poi sedersi su una roccia, stendendo le proprie gambe nude La mia signora vi concede Ragnar Bjornsson disse rivolta al cantante dei Sinners Tu… sei forse il più interessante di tutti disse in quello che pareva il primo vero complimento da quando erano giunti in quella radura oscura Ti permetto di massaggiarmi i piedi disse, rivolgendosi quindi agli avventurieri Ma anche alcuni di voi, di cui non ricordo il nome, devono rispondere a delle domande. Essere disse rivolta a Malik Da dove vieni e da quale gretta unione sei stato generato? quindi in direzione di Kat Po Ninfa dai tratti felini, perché vesti trasandata, peggio anche di come era la tua principessa l’altro giorno? quindi fece un cenno ai centauri Spostatevi… sì, mi rivolgo al duergar. Cosa ti ha costretto a diventare ciò che sei ora, ancora più ripugnante di prima? subito seguita da Vassilixia Umana dai capelli color cielo. Chi sei e qual è il tuo ruolo in mezzo a questi postulanti? quindi a seguire Rossa disse rivolta ad Astrid Quale disgrazia ti ha conferito l’orrendo aspetto che hai? Zaffira strabuzzò gli occhi No, aspettate… quella cosa è una ninfa? esclamò, osservando Astrid come se si fosse trasformata in un orso grasso e puzzolente. Ametista si alzò e si avvicinò ad Adularia per sussurrarle qualcosa all’orecchio Tiefling disse la portavoce rivolta al più giovane, Alucard Non ci hai detto il tuo nome l’ultima volta. Rimedia e narrami dove hai acquisito la tua arte nella gioielleria, da tempo stiamo meditando la presenza di un fabbro a Verderovere… Dopo immani sforzi e sacrifici, i viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque erano riusciti ad ottenere un’udienza, se così la si poteva chiamare. Diamante comunque, nonostante le parole della sua portavoce, sembrava sempre distratta ad osservare altrove, splendida e annoiata come una dèa antica che vedesse le stesse cose da tempo immemore e nulla riuscisse più a sorprenderla. Adularia rimase in attesa, ora più rilassata rispetto a prima. X tutti
  21. DM Quando la maggior voce decretò la tappa futura per un ritorno a Verderovere, Dorian non si oppose Parlerò io con il locandiere disse Sembra che una cosa gli piaccia di Glantria, la valuta commentò, per poi annuire alla richiesta di Vassilixia di andare a fare compere. Sebbene Kat Po si fosse rifiutata di adeguarsi alla moda della congrega di ninfe di Frondargentea, il Von Gebsatell si mantenne sulla stessa lunghezza d’onda Come si dice, se sei a Garnia fai come i garniani… egli e Vassilixia colsero l’occasione, assieme a diversi dei loro compagni, per effettuare acquisti di abiti dalle botteghe giovanili alternative, nelle quali Deborah (a discapito di ciò che diceva) venne accolta con grande trasporto dai commessi Oh, Deborah! disse un commesso elfo dai modi molto allegri E’ arrivata quella collezione di fumetti erotici del Katai che mi avevi chiesto l’altro giorno! la Borealis comunque ebbe modo di brillare quella mattina, vero e proprio cicerone nel gruppo per quanto riguardava il modo di vestirsi e truccarsi, censurando quello che poteva rappresentare il peggiore tra gli incidenti diplomatici quando Luna fischiò e fece uscire Astrid da un camerino vestita solo con una gag ball in bocca e un guinzaglio in pelle legato al collo, tenuto saldamente dalla figlia della Dama del Lago. La Winnsdòttir, ricevendo i suggerimenti della più giovane delle Draconis, potè uscire dal locale in maggiore sicurezza sotto una tunica nera simile a quella di Deborah, ma munita di borchie, scarpe a zeppa alta e una maschera a mezzo viso, un outfit che le permetteva anche di mantenere la sua armatura sebbene non favorisse la circolazione di aria attorno alla sua virtù come nel primo progetto della madre della sua prole. Pur senza i consigli della tiefling, Shaun trovò i pantaloni attillati sul cavallo che Ragnar aveva raccomandato, mentre Dorian (che fece l’errore di affidarsi a Vassilixia per il trucco) finì per sembrare un incrocio tra un cantante rock e un mimo No, non ho doti canore o nell’uso degli strumenti commentò in risposta alla domanda di Vassilixia Quando avevo tre anni il maestro di musica di palazzo disse che avevo una specie di deformazione alle mani nota come “dita tozze” il Von Gebsatell strinse le mani, che sembravano normalissime E dissero che il mio cantare nella scala della bravura fosse al livello “Celeste Borealis”, anche se non ho mai capito che cosa significasse il canto con quella coraggiosa eroina… Riassunto degli Acquisti X Alucard, laboratorio La breve spedizione di Ragnar e Alucard per la creazione di un dono che potesse soddisfare le altere ninfe di Verderovere si rivelò indolore, più di quanto essi si aspettassero. Sebbene il giovane tiefling non ebbe modo di dare del tutto sfogo alla propria creatività, una regale corona era stata preparata per l’occasione dall’arte magica del talentuoso Borealis, che si dimostrò ancora una volta una risorsa indispensabile per il gruppo quando impedì a Mulroht di uscire dalla Giumenta Dorata mostrando in giro il suo grigio viso da duergar, in quello che sarebbe stato un vero e proprio pandemonio con le guardie. Messe le mani sul viso del nano rinato, il grigio lasciò il posto a una quantità di fondotinta degno della migliore Chandra Silverhand, un “cerone” che però bastò a camuffare il duergar quanto bastò per superare le annoiate guardie all’ingresso, intente a darsi rapidi cambi per poter andare a fare colazione al baretto vicino all’ingresso principale di Mylmanor. Ancora una volta i giovani erano ripartiti all’avventura. Il fatto di essere una spedizione così nutrita, o forse il fatto di non andare attivamente a caccia, bastò forse a intimorire i predatori più pericolosi. Le prede più facili, visto quell’assembramento che avrebbe fatto furore nei migliori locali di Shendilavri, fuggivano spaventate. Quella processione così dark procedette per metà giornata, fermandosi solo per pranzare (gli acquisti avevano richiesto un po’ di tempo) X tutti Quando la cupa e fredda penombra di Verderovere riaccolse gli avventurieri, tra gli abitanti di quella congrega si levò un brusìo. L'aspetto dei viaggiatori era mutato in quei pochi giorni, diversi di loro che non differivano molto dalle ninfe che dominavano quel luogo. Il loro incedere fu fermato da una pattuglia di centauri, ma essi non parevano avere intenzioni ostili Siete di nuovo qui, come ci era stato detto l'uomo cavallo li squadrò Seguitemi si limitò a dire, spianandogli la strada come avrebbe fatto una scorta armata con un importante diplomatico. Nel cuore di quella congrega fatata si trovava ancora Diamante, splendida più di quanto lo sguardo non potesse sostenere, vestita con un lungo abito scuro dotato di una generosa scollatura su cui capeggiava il suo pendaglio a forma di fiocco di neve, gli occhi velati di trucco che notarono appena quella congrega mentre il suo sguardo vagò oltre. Ella comunque non era l'unica ninfa presente: Zaffira e Tormalina si trovavano in alto, sedute sopra il ciglio della cascata che nutriva la fonte naturale (Tormalina guardò torvo gli avventurieri, mentre lo sguardo di Zaffira vagò tra Ragnar e Luna), Ametista era stesa languidamente sul tappeto di foglie scure, le dita che scorrevano su un anello d'argento al suo indice sinistro, mentre Adularia si presentò con incedere regale Fermatevi dove siete disse, frapponendosi tra il gruppo di viaggiatori e Diamante stessa Chi è capace di vedere oltre sa perdurare nei secoli esordì, sollevando il mento Siete tornati, sapevo sarebbe successo. Sono sicura che non hai saputo nemmeno dormire senza ripensare a noi suggerì a Ragnar Gli istinti maschili sono cosa nota a tutti e posso percepire anche da qui la lussuria che permea nei vostri pensieri quindi Adularia passò lo sguardo sulle donne Ma alcune di voi hanno finalmente preso coscienza di quale onore abbiate solo nel poter parlare con me, la portavoce della sublime Diamante constatò. Adularia strinse le labbra tinte di nero quando notò Kat, aggiustandosi una chioma dei suoi lunghi e setosi capelli corvini A parte il gatto, non sapete che gli animali andrebbero tenuti al guinzaglio? domandò E quel duergar conciato come un pagliaccio? Non sono soddisfatta esordì, usando parole simili a quelle dell’ultima volta (Malik si accorse di non essere stato menzionato) La vostra precedente venuta è stata vergognosa, per alcune di noi è stato difficile affrontare il trauma nel vedere il vostro deprecabile aspetto e i vostri indegni doni la ninfa posò una mano sul fianco Solo in virtù del fatto che alcuni di voi sembrino voler provare a migliorarsi, e auspicando delle vostre sentite scuse, sono pronta a concedervi il lusso di un paio di minuti del mio tempo. Ma fate che la mia generosità non vada sprecata! Le conseguenze potrebbero non piacervi, altrimenti… X tutti
  22. DM Quando Kat Po chiese lumi a Dorian, l'erede al trono di Firedrakes si prese qualche secondo per riflettere La nostra missione principale non è Verderovere, ma trovare Zaleria e Ciradyl. Tuttavia il problema è che ciò dipende da due cose: scoprire dove ella si trova e raggiungere tale luogo. Al momento non abbiamo né l'uno né l'altro, sappiamo solo che aiutare le ninfe di Verderovere potrebbe permetterci di reintercedere a Fodell e ottenere un lasciapassare più ampio. Sappiamo inoltre che l'apprendista di Zaleria si trova a Illelthyr, mentre l'altro suo scherano non abbiamo idea di dove si trovi riassunse E' chiaro che dobbiamo procedere in un modo o nell'altro, forse il governatore ci darebbe il lasciapassare, ma ciò che chiede ha molte più ramificazioni di quanto non chiediamo disse dando ragione a Ragnar Quando i miei genitori erano promessi, un accordo verbale tra i loro parenti, mio padre si tirò indietro per fidanzarsi con un'altra... uno scandalo molto forte ai tempi, sebbene poi mia zia mi raccontò che tutto fu risolto Dorian cercò sua cugina con lo sguardo, quello era uno dei racconti preferiti di Chandra, sebbene Eoliòn conoscesse la versione “con i commenti dell'autrice” in cui la Silverhand criticava ogni volta la scelta dei suoi compagni. Nota divertente, ogni volta che Eoliòn chiedeva Ma perchè non ci sei andata te, se era una missione diplomatica? la dragonessa d'argento cambiava rapidamente argomento. Il futuro principe parve riflettere in silenzio per qualche secondo In effetti, ora che ci penso disse a Vassilixia Lo sapevi che avremmo potuto essere cugini? Per mio padre era stata valutata anche tua zia Vixenia... ci pensi quante cose sarebbero cambiate? La serata si rivelò assai più tranquilla della precedente, complice la partenza di buona parte dei mercanti e la presenza di tutti i viaggiatori, riuniti in particolar modo nella suite di Vassilixia a beneficio di Mulroht, che avrebbe fatto ritorno alla sua stanza solo prima di dormire, quando buona parte del personale non avrebbe lavorato. Ciò fu confermato da Shelara, la quale sorrise quando Ragnar le sussurrò qualcosa, prima di annuire. L'elfa diede una carezza sul viso del tiefling, sorridendo. Il Bjornsson aveva colpito ancora. La serata scivolò chiacchierando del più e del meno, formulando piani più o meno funzionali. Quando la stanchezza fu tale da rendere interessante perfino l'idea di richiamare il tarrasque dalla Savana e cavalcarlo come mezzo di locomozione per Frondargentea, i membri della compagnia capirono che era giunto il momento di prendersi il meritato riposo. Uno ad uno, essi cominciarono ad andare verso le loro stanze, la notte che scese su Frondargentea... X Ragnar X Deborah X Vassilixia x Luna Quando il sole iniziò ad affacciarsi su Mylmanor, una nota acuta e musicale risuonò da un corno in lontananza, una sveglia che preannunciava il termine del divieto di uscire e il ritorno alle attività usuali. In strada furono diversi gli artigiani e i piccoli merciai che accorsero subito fuori casa, approfittando della ritrovata libertà per avviare subito le loro attività. Allevatori e ortolani si affrettarono a portare al mercato le loro fresche merci di giornata, a beneficio dei popolani e dei domestici delle persone più abbienti. Tra di essi figurava anche uno dei cuochi della Giumenta Dorata, famosa per le sue colazioni. I viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque ebbero anche quel giorno tempo in abbondanza per la minzione, la toeletta mattutina e la loro vestizione, prima di raggiungere la sala comune della lussuosa locanda, dove le cameriere come Shelara iniziavano a portare vassoi di cibo per quello che era il pasto più importante della giornata: latte, yogurt con pezzi di pesca, frutta di stagione, biscotti fatti in casa con uvetta, panetti dolci all'anice con crema o cioccolato, crostata di lamponi, ma anche grandi classici della tradizione rurale occidentale quali uova, pane nero, pancetta, pesce affumicato, cipolla saltata. Un conviviale servito nel rispettabile servizio in ceramica della struttura, sotto l'attenta supervisione del personale che era sempre pronto a riempire i vuoti lasciati dagli affamati con nuove vettovaglie. Questa volta non divisi, i viaggiatori poterono gustarsi come intera compagnia quel pantagruelico inizio di giornata e decidere la loro prossima mossa. X tutti
  23. DM x chi è a cena con il governatore x chi ha passato il pomeriggio alla Giumenta Dorata Quando il gruppo si fu riunito, la sensazione che la spedizione non avesse pienamente raggiunto i propri obiettivi fu chiara alla prima imprecazione del futuro principe Dorian Viscido figlio di p*****a! imprecò, stringendo i pugni, talmente adirato da non calmarsi nemmeno dopo aver notato la nuova e seducente eleganza di Deborah (non che non fu notata, eh!). Dato che una delle sue mani era intenta a tenere quella di Vassilixia, la Draconis ebbe per un attimo il timore di vedersi rotte le falangi prima che il suo accompagnatore si accorgesse di cosa stessa accadendo Scusami! si affrettò a dire, liberando la sangue di drago blu da quella involontaria morsa di ferro. X tutti
  24. DM Lo scivolare del tempo portò il pomeriggio a Mylmanor, illuminata dalla luce di un sole che si era visto raramente a Glantria e nel corso del viaggio attraverso la Foresta dell'Arbusto Nero, cosa che portava a riflettere anche sul tempo meteorologico che vigeva in quel paese così bizzarro, funestato solo dal severo esercito, i cui uomini giravano per i mercati con fare severo e talvolta tracotante. I mercati comunque, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. X Damien e Deborah Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli. La litania del giorno, che andava avanti dalla mattina, continuava con una precisione quasi meccanica Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano chiuse (gli statali non erano famosi per il loro impegno e al primo pomeriggio gli uffici erano inaccessibili), così come i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. x coloro che vanno a cena dal governatore (Eoliòn, Luna, Vassilixia, Ragnar, Alucard, Angelica e Shaun) Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata, sempre a disposizione del gruppo come lussuoso “campo base”, supportato dal servizio impeccabile del personale presente. X chi si trova alla Giumenta Dorata X tutti
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