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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. Capitolo Cinque – Buon sangue non mente Erano passate un paio di ore dal mezzodì, ma era poca la luce che giungeva nel cuore di Verderovere, sede dell’unica congrega di ninfe di Frondargentea. Se la terra degli elfi, solcata dalla magia selvaggia che metteva alla prova gli incantatori, era costellata di colore e luci, il territorio dominato dalla Gemma di Verderovere Diamante era oscuro e freddo, come una foresta nel cuore di un inverno privo di neve. La sua sovrana, bella e glaciale come l’ambiente che la circondava, regnava su un gruppo di folletti che si erano votati alle forze più tetre della natura e che pasteggiavano nelle sensazioni più dolorose che essa offriva. Luogo di perdizione per alcuni, reame protetto e rispettato per i nobili che riponevano nelle capacità di Diamante un profondo e timoroso rispetto, che di riflesso colpiva le sue ancelle, ninfe elitariste il cui unico scopo nella vita sembrava quello di essere venerate come dee e soddisfatte in ogni loro capriccio. Non fu quindi con troppo stupore, almeno da parte degli avventurieri giunti da Covo del Tarrasque, notare sguardi di ostilità da parte delle ninfe nei confronti dell’elfo che si era presentato con tale bizzarria. Il comandante elfico, forse conscio della situazione creatasi, si chinò ai presenti Vi prego di non soffermarvi alle apparenze disse, per poi rialzarsi mostrando la fierezza di elfo Comandante Dravicov Vane à D’il, comandante delle forze della frangia occidentale di Frondargentea. Giungo qui su ordine del governatore Fhaornik Ravacyne, non alla ricerca delle vostre impeccabili persone disse rivolto a Diamante Ma nel compito assegnato di sorvegliare il gruppo di nobili stranieri giunto a Mylmanor due giorni fa Adularia flettè le mani, come se cercasse di strangolare qualcosa di invisibile Non hai il diritto di rivolgerti alla Gemma di Verderovere, elfo! esclamò Dovresti ringraziare di poterti rivolgere a ME, la sua portavoce e quantomeno supplicare perdono per questa mancanza di rispetto! la ninfa si scostò una ciocca dei suoi lunghi capelli dal viso, gli occhi dilatati dalla rabbia E smettila di cercare di sedurmi! aggiunse, al vedere come il comandante cercava di mandare occhiolini e bacini all’indirizzo della tetra ninfa Questa vergognosa dimostrazione non ha precedenti nella st-- Cormamin lindue ele lle, A Hiril (Il mio cuore canta al vedervi nobili dame) disse Dravicov, rivolgendosi al gruppo di avventuriere (Ma mi stai ascoltando? domandò Adularia, infuriata) Non vorrei sembrare inopportuno in un momento del genere, ma volevo domandarvi quali affari vi hanno condotto qua. Il governatore è stato molto sintetico negli ordini che ci ha fornito, in verità non sono neanche molto sicuro che dovessi presentarmi a voi, ma dato che mi è stato detto che alcuni di voi sono di nobili natali penso sia giusto conoscervi lo sguardo di Dravicov parve fermarsi con maggiore insistenza su due dame in particolare, le uniche che portavano segni di sangue di drago Venite da Acquastrino? O da Glantria? Anni fa ho conosciuto il Duca consorte di Acquastrino Clint Draconis, al cui matrimonio sono stato ospite, e ho combattuto al fianco della contessa consorte di Firedrakes Chandra Silverhand e al resto degli Eroi di Firedrakes, entrambi portatori delle vestigia dei draghi metallici. Non è che per caso li conoscete? Il nome di Dravicov Vane à D’il non era nuovo, ricordato a margine nei racconti dei genitori. Egli era infatti stato per breve tempo parte della compagnia di viaggiatori ed aveva accompagnato parte di essi attraverso le pericolose steppe della Savana, distinguendosi per le sue doti balistiche e stringendo amicizia con diversi di essi, in particolar modo il nano Thorlum Senzacasta e il mutaforma Winn’Ier De Puh. Chandra Silverhand, che pure fece parte della sua spedizione assieme al monaco Tom Po, il paladino Golban, Zhuge Liang e la stregona Sharifa, era solita ricordare la sua idea di destare il tarrasque per cavalcarlo a scopi bellici contro i draghi cromatici. x tutti
  2. DM L’avvicinarsi di Astrid portò Zaffira a stringersi di più a Ragnar e rivolgere alla ninfa uno sguardo ostile Sì, vai a far compagnia ai rifiuti, c’è sempre posto per quelle come te alle latrine disse sprezzante, le mani che passarono sul petto di Ragnar per saggiarne i muscoli. Quando il tiefling fece per congedarsi da lei, ella lo guardò di traverso prima di annuire E sia, attenderò fino a che non mi soddisferai disse aggiustandosi la lunga chioma e giocherellando le fasce legate ai polsi, Adularia che annuì alle parole del tieflinge aprì un buon spiraglio alla richiesta La tua canzone è stata oltremodo apprezzata, troverai conforto tra di noi disse Quanto a rimanere per la notte, farò in modo di accomodare qualcosa riconobbe la portavoce, pur non sbottonandosi troppo in quella situazione, non quando Diamante era desta. Le parole del Bjornsson raccolsero un cenno del capo da parte di Dorian. L’attenzione del gruppo, comunque, sembrava essersi focalizzata in particolar modo sulla Gemma di Verderovere, fulcro delle domande dei viaggiatori dopo le sue importanti dichiarazioni. Più di una quindicina di secondi passò, prima che Diamante rispondesse alle domande poste Le ombre sono presenti in ogni essere vivente spiegò in tono lento a Luna Esse possono distorcersi, ma non svaniranno mai. Le ombre della foresta ascoltano, ma non sono in grado di cercare le domande di Vassilixia raccolsero un lento scuotimento del capo da parte della suprema ninfa di quel luogo Non riesco a udire dove Ciradyl si trovi, né dove Zaleria abbia la sua base, ella forse teme di essere scoperta e sta tenendo la sua posizione segreta. La profezia fu soffocata dalle mani della fattucchiera, la profetessa che ebbe appena il tempo di parlare di due draghi… senza avere il tempo di pronunziare il loro destino disse con parole solenni la Gemma di Verderovere Ma i draghi sono spesso nei discorsi del nemico, un riferimento forse ai signori delle tue terre, ospiti del Signore delle Fronde qualche secondo di interminabile silenzio passò Il potere di cui Zaleria dispone è primordiale, ella abbandona la sua stessa essenza per cavalcare i vostri sogni come fossero uno stallone selvaggio Sovrano Nero sbuffò, come offeso da quelle parole. Diamante non sembrò dargli peso Ella può essere contrastata, e forse anche respinta, ma il suo vero potere risiede in ciò che la mente gli rivela. Nei sogni ella ha accesso ai ricordi e alle paure, può leggere i pensieri come un libro aperto poiché lì si è più vulnerabili che mai. Se vi sono poteri in grado di proteggervi, questo starà a voi trovarli disse Ella non mi ha mai affrontata, non ho ragione di dire quali siano le protezioni più valide in risposta a Malik quindi aggiunse Zaleria non può controllare la mente più di quanto non può farlo un buon oratore, ma non bisogna sottovalutare la sua capacità di sfruttare le informazioni a suo vantaggio. Un nuovo silenzio calò nella radura, finchè un suono inaspettato non fu udibile, quello di un corno che proveniva dal limitare di Verderovere. Le ninfe sottoposte a Diamante scattarono sull’attenti, come punte da una tarantola Nemici! esclamò Tormalina, i centauri e i satiri che cercarono subito di imbracciare le prime armi a disposizione: archi, asce, bastoni, catene, frustini e manette. Ma quello che sembrava un’allarme si dimostrò presto un avviso, il preludio all’arrivo di quella che era una nutrita processione di soldati elfi. Lo squadrone era formato da una decina di elementi, tra cui un incantatore riconoscibile dalle leggere vesti dalla trama color sottobosco e dal medaglione con il simbolo di Varnia Gilmadrith al collo. Gli uomini d’arme indossavano armature in trama di foglie borchiata, un segreto degli armaioli di Frondargentea che, tramite un processo alchemico, erano stati in grado di ricavare un materiale duro come il cuoio conciato dalle foglie della loro foresta e intrecciarle per ottenere robuste armature più leggere di qualunque altra, i cui colori variegati le rendevano utili in particolar modo tra i caleidoscopici colori della loro patria. Scimitarre pendevano alla loro vita ed archi lunghi erano legati alle loro spalle. Al loro comando si trovava un elfo alto e slanciato, il quale sembrava nell’estate della propria giovinezza (a malapena centocinquantenne), dagli occhi azzurri e i capelli di un vigoroso color rosso violaceo, legati in una coda di cavallo. La sua armatura portava, all’altezza degli spallacci, dei gradi da comandante, mentre alla sua schiena era legato un arco lungo composito, gli agganci rinforzati per poter sostenere una trazione maggiore nella fase di incoccaggio. Bastò un cenno della sua mano per fermare la truppa. Tuttavia, quando l’elfo fece per parlare, la sua attenzione parve soffermarsi molto sulle persone presenti. Se il suo sguardo parve passare con una certa disinvoltura Ragnar, Shaun, Dorian, Mulroht, Forgrim, Damien, Alucard e Malik… concentrazione particolare vi fu su ben altre personalità presenti: Diamante, Adularia, Luna, Angelica, Kat… in realtà, alla fine dei conti, egli parve guardarle tutte (ma proprio tutte) le dame presenti con un misto di sorpresa e ammirazione. E fu a quel punto che qualcosa di strano si manifestò: dapprima l’elfo fece un occhiolino, quindi si passò la lingua sul labbro superiore, iniziò gonfiare i muscoli sotto l’armatura… una strana serie di piccoli gesti rituali che furono accolti da un iniziale e assoluto silenzio. Uno dei soldati, facenti parte di quella processione, fece un passo avanti e tossicchiò Comprendo la vostra intenzione di cercare di farle eccitare disse, spezzando quel silenzio e richiamando l’attenzione del loro maggiore in comando Ma le ricordo che siamo in missione, comandante Dravicov! Accidenti! imprecò l’elfo.
  3. DM X chi ha richiesto delle prove Per quanto non dotato certo di un nobile antenato, Mulroht seppe tenere un decoro che in molti avrebbero attribuito al padre adottivo, la sua spiegazione che parve stranamente soddisfare le ninfe lì riunite E’ possibile commentò Tormalina osservando dall’alto in basso il duergar Frondargentea è molto volubile per quanto riguarda la generazione di nuova carne. Se il mezzo-diavolo sembrava aver aperto le porte a una discussione piacevole, il fragore di risate che si scatenò nella tetra Verderovere, alle parole di Astrid e Kat, sembrò da principio in netto contrasto con l’oscurità che permeava in quel luogo, ma le parole che pronunciarono le ninfe in seguito resero il tutto tristemente più deprimente Una cacciatrice? domandò Tormalina, osservando con sguardo arcigno Kat dalla sua posizione sopraelevata Vivi una vita talmente patetica da non riuscire a delegare a dei servitori i compiti più onerosi? Zaffira scosse la testa in direzione di Astrid Fortunata? Graziosa? Guardatela, è feccia! la giovane ninfa storse le labbra Come potete stargli così vicini? Io studio alchimia, ma quella… cosa… è peggio di un cubo gelatinoso derise, ricevendo eco dai folletti della foresta, appostati ad osservare quell’insolito incontro. Diversi centauri furono visti tenersi la pancia dalle risa ed uno di essi vomitò in un angolo, tale fu l’eccesso di risate ai valori mostrati dalle due sorelle. Ma non vi furono solo derisioni, anzi reazioni migliori, alle parole di Alucard Journeyman? scattò Ametista, spalancando gli occhi E’ draconico? Gnomesco? la curiosità della ninfa dalle pupille castano dorate sembrava al culmine Se sei in grado di creare ciò devi rimanere con noi! Adularia, è molto carino, posso tenerlo? Ti prometto che gli darò da mangiare, lo coccolerò… e lui fabbricherà tantissimi gioielli! espose alla portavoce Non ora si limitò a dire Adularia, frenando con un cenno della mano l’entusiasmo di Ametista. La portavoce strinse leggermente le labbra alle parole di Ragnar Non era inteso come un piacere… disse Ma non posso biasimare il tuo rispetto nei miei… nei nostri confronti il figlio di Bjorn sembrava aver scampato la scabrosa richiesta della portavoce, ma non la completa attenzione delle ninfe. Forse complice la sua esposizione, o forse il suo gesto, una forza magica si manifestò alle sue spalle, apparendo per un momento come una macchia di oscurità munita di tentacoli, prima che il tiefling avvertisse premere contro la sua schiena un piccolo seno e un paio di mani sul suo petto Un artista e un gentiluomo sussurrò al suo orecchio la voce di Zaffira, il cui esile corpo sembrava emanare un odore pungente, una fragranza arborea mista a un profumo di foglie bruciate Deciderò io come passerai questa notte, Ragnar… il tiefling avvertì un lieve morso all’orecchio sinistro. Adularia osservò con malcelato sdegno la scena. X Ragnar Non vi fu tempo per approfondire quel primo contatto: quando Malik e Vassilixia parlarono, richiamando l’attenzione delle ninfe sul motivo per cui erano lì, l’espressione di Adularia si fece attenta, ma ella non si espresse neanche quando furono menzionati gli elfi. Piano piano il silenzio calò in quella radura, al punto che solo il vento si udì in quella tetra zona naturale, cicatrice scura di Frondargentea. Fino a che lei non parlò. Se tra i membri della compagnia serpeggiava il dubbio sulla salute di Diamante, così distante da coloro che avevano ottenuto udienza da lei, la statuaria ninfa dai capelli scuri volse infine lo sguardo verso di loro con un movimento lento e misurato. I suoi occhi, di un inquietante grigio verde, sembravano trapassare da parte a parte l’osservato, una sensazione disarmante che durò pochi secondi, ma che parvero tuttavia lunghissimi. Infine ella parlò, la voce solenne e sensuale, lenta e misurata Siete in costante pericolo nel percorso che avete scelto di affrontare in questa terra di illusioni. Il nemico agisce di nascosto, con mezzi mai usati prima, e ha pianificato da anni questo piano tutte le creature originarie di Verderovere chinarono istintivamente il capo, intimoriti dalla sola manifestazione della presenza della Gemma di quel luogo, comprese le quattro ninfe al di sotto di lei (Ragnar sentì Zaffira stringersi istintivamente a lui). Diamante rimase in silenzio qualche istante La foresta, unico vero potere di queste terre, racchiude i ricordi di ciò che è stato detto e ciò che è stato fatto, le sue ombre custodiscono i segreti che vengono sussurrati, trasportati dal freddo vento del nord. Gli elfi hanno perso la capacità di udire le sue parole, hanno rinnegato la loro natura, accecati dalla cupidigia. Non meritano il nostro aiuto fu la sua sentenza, lo sguardò che vagò tra le fronde più alte di quella tetra radua, prima di tornare a posare lo sguardo sugli stranieri giunti al suo cospetto La loro unica speranza sarebbe Ciradyl, ma voi siete gli unici in grado di poter salvare lei e altri tre regni enunciò la Gemma di Verderovere Zaleria è pronta a fare terra bruciata attorno a sé, consegnando Frondargentea al caos se non avrà ciò che vuole. Ella ha ucciso la profetessa, soffocando la sua ultima profezia. Ma le ombre hanno udito la regina che cercate mentre parlava dei suoi piani e dei suoi servi spiegò, prendendosi qualche secondo mentre una corrente di vento raggiunse da dietro i viaggiatori, oltrepassandoli e investendo quella piccola radura, i rami che si smossero al vento. Diamante, imperturbabile a quel vento innaturale carico di ombre, proseguì Il suo fante Melaxes, si trova a Mylmanor, ignaro di ciò che avviene attorno a lui mentre è intento ad appagare i suoi insaziabili appetiti con le figlie di Frondargentea spiegò, la voce ferma e lo sguardo rivolto ai suoi ascoltatori, ma che sembrava guardare oltre i confini di quel piccolo e tetro regno Il suo asso Nithmeya si trova a Illelthyr, schiava delle sue pulsioni e della compagnia maschile, in attesa di ordini mentre ella svolge il suo ruolo nella sede dell’ambasciata del Katai, seconda solo all’ambasciatrice Diamante strinse appena gli occhi, lo sguardo perso nel vuoto di quella fredda foresta Essi sono parte del suo scacchiere, ma altre mosse di cui non riesco a cogliere appieno il significato stanno avvenendo a Mael Thalor, ponendo le basi per un’alleanza che avvicinerebbe alla vittoria Zaleria. Diamante rimase in silenzio, lo sguardo che vagò tra i postulanti. Nessuno dei suoi servitori osò pronunziare parola. X tutti
  4. DM X chi effettua tiri L’umiltà di Mulroht venne accolta con uno sbuffo sdegnoso da parte di Adularia, i centauri della scorta che si spostarono per permettergli di arretrare secondo la sua richiesta. Egli comunque poteva ben udire ciò che stava avvenendo, pur rimanendo fuori dal campo ricettivo di quelle ninfe così elitariste e la voce di Adularia quando Damien, Luna e Ragnar fecero da portavoci porgendo le loro scuse per il loro precedente incontro Le vostre scuse sono accettate disse asciutta, con un’inflessione che sembrava far tradire ben poco interesse Quanto alla canzone avete il mio permesso, ma che la vostra preparazione non abbia a tardare ammonì. Ragnar Bjornsson fu grato di avere una band, ma non tanto per l’esibizione, quanto per i muscoli che Shaun e Malik furono costretti ad adoperare per evitare che il tiefling finisse in una fossa creatasi per mezzo della magia selvaggia che permeava Frondargentea. Tormalina rise a quello spettacolo, sussurrando qualcosa all’orecchio di Zaffira che annuì col capo. Il tiefling, nonostante una pergamena in più del dovuto, fu comunque in grado di prepararsi al meglio in vista dello show che avrebbe portato. Quando Alucard Borealis si prostrò per offrire un nuovo dono alle ninfe, ben memore dell’ultimo, Adularia lo guardò con lo stesso sdegno di un genitore deluso che osservava gli sforzi di un figlio nel tentativo di compiacerlo (Astrid ebbe una strana sensazione di deja vù), almeno fino a quando la corona non venne mostrata, dono di grande valore e dall’impareggiabile cura nei dettagli: oro bianco, argento, platino si amalgamavano per formare le sfumature di colore in quella opera d’arte con un diamante nero incastonato (Ametista allungò il collo, per cercare di sbirciare il dono) Un lavoro rimarchevole disse lentamente Adularia, le sue mani che stavolta non indugiarono, ma afferrarono con avidità il dono per portarlo più vicino, dove fu sottoposto ad una ancora più accurata ispezione Sei molto giovane, ma la tua magia è molto forte. Redarguirti è stato saggio, si vede che lavori bene sotto pressione. Questo dono ci soddisfa ampiamente annunciò. La ninfa si voltò, tenendo tra le mani la corona come fosse un infante, dirigendosi a passo lento verso Diamante, seduta sul suo trono. Adularia si inchinò di fronte a lei, porgendole la corona. La Gemma di Verderovere degnò un’occhiata per ben due secondi, prima che la sua portavoce appoggiasse il dono alla base del suo trono intagliato nel legno. L’altezzosa portavoce di Diamante, peraltro, non potè rimanere del tutto impassibile quando i Sinners si fecero avanti, capitanati da Ragnar e pronti a dare il meglio di sé. Se la vista di quel trio strappò un secondo ironico sorriso a Tormalina, l’esibizione del miglior gruppo dell’Istituto Von Gebsatell si rivelò coinvolgente, una melodia dai toni oscuri che evidenziava le difficoltà della vita e la durezza della stessa, il genere che di solito Deborah apprezzava e forse la migliore performance che il gruppo avesse mai eseguito fin dalla loro formazione. Se il resto dei compagni di viaggio sostenne la canzone con la partecipazione del pubblico, le ninfe di Verderovere diedero ben pochi segni, ma l’occhio acuto di Ragnar potè cogliere il piede di Adularia battere al ritmo della sua canzone e il suo capo ondeggiare leggermente a quel ritmo così ben costruito. Quando l’esibizione si fu concluse, diversi centauri e pixie applaudirono ai Sinners, Zaffira battè le mani entusiasta squadrando con rinnovato interesse Ragnar, Tormalina spianò il suo cipiglio e perfino nell’espressione distratta di Diamante fu visibile l’ombra di un sorriso Note che non mi aspettavo di udire da gente come voi disse Adularia, rivolta al gruppo e al suo compositore La vostra arte vi presenta meglio dei vostri modi. Specialmente voi tiefling state dimostrando doti interessanti commentò Questo pensiero da parte vostra mi soddisfa annunciò. Al termine di quello scambio di convenevoli, Adularia si aggiustò una ciocca dei suoi lunghi capelli Sono sorpresa e ciò è raro disse la portavoce Quando siete giunti due giorni fa, darvi anche solo un briciolo della nostra considerazione sarebbe stato come dare perle ai porci. Ma ora la ninfa mosse appena le sue labbra truccate di nero, come indecisa su come esprimersi Non posso che domandarmi che cosa possa spingervi a impegnarvi così tanto per conferire con la Gemma di Verderovere, oltre alla giusta ricerca della bellezza e della perfezione la ninfa andò quindi a conferire con Diamante, raggiungendola e sussurrando al suo orecchio. Dal par suo, Diamante non parve nemmeno pronunciare parola limitandosi a un’occhiata alla sua sottoposta, come se parlare fosse uno sforzo eccessivo per quella situazione. Quale che fosse la ragione, Adularia parve trarre le necessarie confusione e raggiunse di nuovo il gruppo Potete esporre le vostre ragioni, la Gemma di Verderovere vi dedicherà un momento del suo tempo. Mantenete la distanza e misurate le parole concluse, per poi sedersi su una roccia, stendendo le proprie gambe nude La mia signora vi concede Ragnar Bjornsson disse rivolta al cantante dei Sinners Tu… sei forse il più interessante di tutti disse in quello che pareva il primo vero complimento da quando erano giunti in quella radura oscura Ti permetto di massaggiarmi i piedi disse, rivolgendosi quindi agli avventurieri Ma anche alcuni di voi, di cui non ricordo il nome, devono rispondere a delle domande. Essere disse rivolta a Malik Da dove vieni e da quale gretta unione sei stato generato? quindi in direzione di Kat Po Ninfa dai tratti felini, perché vesti trasandata, peggio anche di come era la tua principessa l’altro giorno? quindi fece un cenno ai centauri Spostatevi… sì, mi rivolgo al duergar. Cosa ti ha costretto a diventare ciò che sei ora, ancora più ripugnante di prima? subito seguita da Vassilixia Umana dai capelli color cielo. Chi sei e qual è il tuo ruolo in mezzo a questi postulanti? quindi a seguire Rossa disse rivolta ad Astrid Quale disgrazia ti ha conferito l’orrendo aspetto che hai? Zaffira strabuzzò gli occhi No, aspettate… quella cosa è una ninfa? esclamò, osservando Astrid come se si fosse trasformata in un orso grasso e puzzolente. Ametista si alzò e si avvicinò ad Adularia per sussurrarle qualcosa all’orecchio Tiefling disse la portavoce rivolta al più giovane, Alucard Non ci hai detto il tuo nome l’ultima volta. Rimedia e narrami dove hai acquisito la tua arte nella gioielleria, da tempo stiamo meditando la presenza di un fabbro a Verderovere… Dopo immani sforzi e sacrifici, i viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque erano riusciti ad ottenere un’udienza, se così la si poteva chiamare. Diamante comunque, nonostante le parole della sua portavoce, sembrava sempre distratta ad osservare altrove, splendida e annoiata come una dèa antica che vedesse le stesse cose da tempo immemore e nulla riuscisse più a sorprenderla. Adularia rimase in attesa, ora più rilassata rispetto a prima. X tutti
  5. DM Quando la maggior voce decretò la tappa futura per un ritorno a Verderovere, Dorian non si oppose Parlerò io con il locandiere disse Sembra che una cosa gli piaccia di Glantria, la valuta commentò, per poi annuire alla richiesta di Vassilixia di andare a fare compere. Sebbene Kat Po si fosse rifiutata di adeguarsi alla moda della congrega di ninfe di Frondargentea, il Von Gebsatell si mantenne sulla stessa lunghezza d’onda Come si dice, se sei a Garnia fai come i garniani… egli e Vassilixia colsero l’occasione, assieme a diversi dei loro compagni, per effettuare acquisti di abiti dalle botteghe giovanili alternative, nelle quali Deborah (a discapito di ciò che diceva) venne accolta con grande trasporto dai commessi Oh, Deborah! disse un commesso elfo dai modi molto allegri E’ arrivata quella collezione di fumetti erotici del Katai che mi avevi chiesto l’altro giorno! la Borealis comunque ebbe modo di brillare quella mattina, vero e proprio cicerone nel gruppo per quanto riguardava il modo di vestirsi e truccarsi, censurando quello che poteva rappresentare il peggiore tra gli incidenti diplomatici quando Luna fischiò e fece uscire Astrid da un camerino vestita solo con una gag ball in bocca e un guinzaglio in pelle legato al collo, tenuto saldamente dalla figlia della Dama del Lago. La Winnsdòttir, ricevendo i suggerimenti della più giovane delle Draconis, potè uscire dal locale in maggiore sicurezza sotto una tunica nera simile a quella di Deborah, ma munita di borchie, scarpe a zeppa alta e una maschera a mezzo viso, un outfit che le permetteva anche di mantenere la sua armatura sebbene non favorisse la circolazione di aria attorno alla sua virtù come nel primo progetto della madre della sua prole. Pur senza i consigli della tiefling, Shaun trovò i pantaloni attillati sul cavallo che Ragnar aveva raccomandato, mentre Dorian (che fece l’errore di affidarsi a Vassilixia per il trucco) finì per sembrare un incrocio tra un cantante rock e un mimo No, non ho doti canore o nell’uso degli strumenti commentò in risposta alla domanda di Vassilixia Quando avevo tre anni il maestro di musica di palazzo disse che avevo una specie di deformazione alle mani nota come “dita tozze” il Von Gebsatell strinse le mani, che sembravano normalissime E dissero che il mio cantare nella scala della bravura fosse al livello “Celeste Borealis”, anche se non ho mai capito che cosa significasse il canto con quella coraggiosa eroina… Riassunto degli Acquisti X Alucard, laboratorio La breve spedizione di Ragnar e Alucard per la creazione di un dono che potesse soddisfare le altere ninfe di Verderovere si rivelò indolore, più di quanto essi si aspettassero. Sebbene il giovane tiefling non ebbe modo di dare del tutto sfogo alla propria creatività, una regale corona era stata preparata per l’occasione dall’arte magica del talentuoso Borealis, che si dimostrò ancora una volta una risorsa indispensabile per il gruppo quando impedì a Mulroht di uscire dalla Giumenta Dorata mostrando in giro il suo grigio viso da duergar, in quello che sarebbe stato un vero e proprio pandemonio con le guardie. Messe le mani sul viso del nano rinato, il grigio lasciò il posto a una quantità di fondotinta degno della migliore Chandra Silverhand, un “cerone” che però bastò a camuffare il duergar quanto bastò per superare le annoiate guardie all’ingresso, intente a darsi rapidi cambi per poter andare a fare colazione al baretto vicino all’ingresso principale di Mylmanor. Ancora una volta i giovani erano ripartiti all’avventura. Il fatto di essere una spedizione così nutrita, o forse il fatto di non andare attivamente a caccia, bastò forse a intimorire i predatori più pericolosi. Le prede più facili, visto quell’assembramento che avrebbe fatto furore nei migliori locali di Shendilavri, fuggivano spaventate. Quella processione così dark procedette per metà giornata, fermandosi solo per pranzare (gli acquisti avevano richiesto un po’ di tempo) X tutti Quando la cupa e fredda penombra di Verderovere riaccolse gli avventurieri, tra gli abitanti di quella congrega si levò un brusìo. L'aspetto dei viaggiatori era mutato in quei pochi giorni, diversi di loro che non differivano molto dalle ninfe che dominavano quel luogo. Il loro incedere fu fermato da una pattuglia di centauri, ma essi non parevano avere intenzioni ostili Siete di nuovo qui, come ci era stato detto l'uomo cavallo li squadrò Seguitemi si limitò a dire, spianandogli la strada come avrebbe fatto una scorta armata con un importante diplomatico. Nel cuore di quella congrega fatata si trovava ancora Diamante, splendida più di quanto lo sguardo non potesse sostenere, vestita con un lungo abito scuro dotato di una generosa scollatura su cui capeggiava il suo pendaglio a forma di fiocco di neve, gli occhi velati di trucco che notarono appena quella congrega mentre il suo sguardo vagò oltre. Ella comunque non era l'unica ninfa presente: Zaffira e Tormalina si trovavano in alto, sedute sopra il ciglio della cascata che nutriva la fonte naturale (Tormalina guardò torvo gli avventurieri, mentre lo sguardo di Zaffira vagò tra Ragnar e Luna), Ametista era stesa languidamente sul tappeto di foglie scure, le dita che scorrevano su un anello d'argento al suo indice sinistro, mentre Adularia si presentò con incedere regale Fermatevi dove siete disse, frapponendosi tra il gruppo di viaggiatori e Diamante stessa Chi è capace di vedere oltre sa perdurare nei secoli esordì, sollevando il mento Siete tornati, sapevo sarebbe successo. Sono sicura che non hai saputo nemmeno dormire senza ripensare a noi suggerì a Ragnar Gli istinti maschili sono cosa nota a tutti e posso percepire anche da qui la lussuria che permea nei vostri pensieri quindi Adularia passò lo sguardo sulle donne Ma alcune di voi hanno finalmente preso coscienza di quale onore abbiate solo nel poter parlare con me, la portavoce della sublime Diamante constatò. Adularia strinse le labbra tinte di nero quando notò Kat, aggiustandosi una chioma dei suoi lunghi e setosi capelli corvini A parte il gatto, non sapete che gli animali andrebbero tenuti al guinzaglio? domandò E quel duergar conciato come un pagliaccio? Non sono soddisfatta esordì, usando parole simili a quelle dell’ultima volta (Malik si accorse di non essere stato menzionato) La vostra precedente venuta è stata vergognosa, per alcune di noi è stato difficile affrontare il trauma nel vedere il vostro deprecabile aspetto e i vostri indegni doni la ninfa posò una mano sul fianco Solo in virtù del fatto che alcuni di voi sembrino voler provare a migliorarsi, e auspicando delle vostre sentite scuse, sono pronta a concedervi il lusso di un paio di minuti del mio tempo. Ma fate che la mia generosità non vada sprecata! Le conseguenze potrebbero non piacervi, altrimenti… X tutti
  6. DM Quando Kat Po chiese lumi a Dorian, l'erede al trono di Firedrakes si prese qualche secondo per riflettere La nostra missione principale non è Verderovere, ma trovare Zaleria e Ciradyl. Tuttavia il problema è che ciò dipende da due cose: scoprire dove ella si trova e raggiungere tale luogo. Al momento non abbiamo né l'uno né l'altro, sappiamo solo che aiutare le ninfe di Verderovere potrebbe permetterci di reintercedere a Fodell e ottenere un lasciapassare più ampio. Sappiamo inoltre che l'apprendista di Zaleria si trova a Illelthyr, mentre l'altro suo scherano non abbiamo idea di dove si trovi riassunse E' chiaro che dobbiamo procedere in un modo o nell'altro, forse il governatore ci darebbe il lasciapassare, ma ciò che chiede ha molte più ramificazioni di quanto non chiediamo disse dando ragione a Ragnar Quando i miei genitori erano promessi, un accordo verbale tra i loro parenti, mio padre si tirò indietro per fidanzarsi con un'altra... uno scandalo molto forte ai tempi, sebbene poi mia zia mi raccontò che tutto fu risolto Dorian cercò sua cugina con lo sguardo, quello era uno dei racconti preferiti di Chandra, sebbene Eoliòn conoscesse la versione “con i commenti dell'autrice” in cui la Silverhand criticava ogni volta la scelta dei suoi compagni. Nota divertente, ogni volta che Eoliòn chiedeva Ma perchè non ci sei andata te, se era una missione diplomatica? la dragonessa d'argento cambiava rapidamente argomento. Il futuro principe parve riflettere in silenzio per qualche secondo In effetti, ora che ci penso disse a Vassilixia Lo sapevi che avremmo potuto essere cugini? Per mio padre era stata valutata anche tua zia Vixenia... ci pensi quante cose sarebbero cambiate? La serata si rivelò assai più tranquilla della precedente, complice la partenza di buona parte dei mercanti e la presenza di tutti i viaggiatori, riuniti in particolar modo nella suite di Vassilixia a beneficio di Mulroht, che avrebbe fatto ritorno alla sua stanza solo prima di dormire, quando buona parte del personale non avrebbe lavorato. Ciò fu confermato da Shelara, la quale sorrise quando Ragnar le sussurrò qualcosa, prima di annuire. L'elfa diede una carezza sul viso del tiefling, sorridendo. Il Bjornsson aveva colpito ancora. La serata scivolò chiacchierando del più e del meno, formulando piani più o meno funzionali. Quando la stanchezza fu tale da rendere interessante perfino l'idea di richiamare il tarrasque dalla Savana e cavalcarlo come mezzo di locomozione per Frondargentea, i membri della compagnia capirono che era giunto il momento di prendersi il meritato riposo. Uno ad uno, essi cominciarono ad andare verso le loro stanze, la notte che scese su Frondargentea... X Ragnar X Deborah X Vassilixia x Luna Quando il sole iniziò ad affacciarsi su Mylmanor, una nota acuta e musicale risuonò da un corno in lontananza, una sveglia che preannunciava il termine del divieto di uscire e il ritorno alle attività usuali. In strada furono diversi gli artigiani e i piccoli merciai che accorsero subito fuori casa, approfittando della ritrovata libertà per avviare subito le loro attività. Allevatori e ortolani si affrettarono a portare al mercato le loro fresche merci di giornata, a beneficio dei popolani e dei domestici delle persone più abbienti. Tra di essi figurava anche uno dei cuochi della Giumenta Dorata, famosa per le sue colazioni. I viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque ebbero anche quel giorno tempo in abbondanza per la minzione, la toeletta mattutina e la loro vestizione, prima di raggiungere la sala comune della lussuosa locanda, dove le cameriere come Shelara iniziavano a portare vassoi di cibo per quello che era il pasto più importante della giornata: latte, yogurt con pezzi di pesca, frutta di stagione, biscotti fatti in casa con uvetta, panetti dolci all'anice con crema o cioccolato, crostata di lamponi, ma anche grandi classici della tradizione rurale occidentale quali uova, pane nero, pancetta, pesce affumicato, cipolla saltata. Un conviviale servito nel rispettabile servizio in ceramica della struttura, sotto l'attenta supervisione del personale che era sempre pronto a riempire i vuoti lasciati dagli affamati con nuove vettovaglie. Questa volta non divisi, i viaggiatori poterono gustarsi come intera compagnia quel pantagruelico inizio di giornata e decidere la loro prossima mossa. X tutti
  7. DM x chi è a cena con il governatore x chi ha passato il pomeriggio alla Giumenta Dorata Quando il gruppo si fu riunito, la sensazione che la spedizione non avesse pienamente raggiunto i propri obiettivi fu chiara alla prima imprecazione del futuro principe Dorian Viscido figlio di p*****a! imprecò, stringendo i pugni, talmente adirato da non calmarsi nemmeno dopo aver notato la nuova e seducente eleganza di Deborah (non che non fu notata, eh!). Dato che una delle sue mani era intenta a tenere quella di Vassilixia, la Draconis ebbe per un attimo il timore di vedersi rotte le falangi prima che il suo accompagnatore si accorgesse di cosa stessa accadendo Scusami! si affrettò a dire, liberando la sangue di drago blu da quella involontaria morsa di ferro. X tutti
  8. DM Lo scivolare del tempo portò il pomeriggio a Mylmanor, illuminata dalla luce di un sole che si era visto raramente a Glantria e nel corso del viaggio attraverso la Foresta dell'Arbusto Nero, cosa che portava a riflettere anche sul tempo meteorologico che vigeva in quel paese così bizzarro, funestato solo dal severo esercito, i cui uomini giravano per i mercati con fare severo e talvolta tracotante. I mercati comunque, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. X Damien e Deborah Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli. La litania del giorno, che andava avanti dalla mattina, continuava con una precisione quasi meccanica Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano chiuse (gli statali non erano famosi per il loro impegno e al primo pomeriggio gli uffici erano inaccessibili), così come i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. x coloro che vanno a cena dal governatore (Eoliòn, Luna, Vassilixia, Ragnar, Alucard, Angelica e Shaun) Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata, sempre a disposizione del gruppo come lussuoso “campo base”, supportato dal servizio impeccabile del personale presente. X chi si trova alla Giumenta Dorata X tutti
  9. DM x Vassilixia Lo scivolare del tempo portò il pomeriggio a Mylmanor, illuminata dalla luce di un sole che si era visto raramente a Glantria e nel corso del viaggio attraverso la Foresta dell'Arbusto Nero, cosa che portava a riflettere anche sul tempo meteorologico che vigeva in quel paese così bizzarro, funestato solo dal severo esercito, i cui uomini giravano per i mercati con fare severo e talvolta tracotante. I mercati comunque, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli. La litania del giorno, che andava avanti dalla mattina, continuava con una precisione quasi meccanica Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano chiuse (gli statali non erano famosi per il loro impegno e al primo pomeriggio gli uffici erano inaccessibili), così come i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. x coloro che vanno a cena dal governatore (Eoliòn, Luna, Vassilixia, Ragnar, Alucard, Angelica e Shaun) Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata, sempre a disposizione del gruppo come lussuoso “campo base”, supportato dal servizio impeccabile del personale presente. X chi passa alla Giumenta Dorata X tutti
  10. DM x chi ha partecipato alla riunione x Vassilixia e coloro che si trovano alla Giumenta Dorata Se Luna Bjornsdòttir ed Eoliòn Von Gebsatell avevano due opinioni discordanti circa l'educazione maschile a Mylmanor, Shaun Draconis non dovette fare ipotesi, ma ebbe modo di avere molti elementi per fare una sua personale valutazione. Il passaggio delle due donne, soprattutto quello della sua ragazza, veniva accolto da non poche occhiate ammirate (anche da parte delle donne) e l'attenzione dei mercanti per quella potenziale cliente sembrava superiore al normale Vuole venire nella mia bottega, bella signora? domandò un giovane venditore di composti alchemici Venga da me, sono sicura che potrò offrirle qualcosa che le piacerà! disse un venditore di profumi Fiuuuuu! Guarda lì che belle chiappette! fischiò una giovane intrecciatrice di cesti di vimini. In quest ultimo caso però Shaun non fu sicuro se essa si fosse rivolta a Luna o a lui. x Eoliòn, Luna e Shaun Forgrim, a parte le occhiate sospettose degli autoctoni, non ebbe difficoltà a trovare la bottega di un'annoiata venditrice di articoli per disegno tra cui acquerelli, pastelli, gessi, pitture, pennelli e altri articoli indispensabili La linea Paint è quella che va per la maggiore, ultimamente disse cercando di piazzare gli articoli migliori. Offrì a Forgrim di tenergli i beni da parte anche quando egli tornò con i trucchi comprati da una elfa con un mascherone di trucco sul viso degno della migliore Chandra Silverhand, che operava vicino ad un sarto presso cui vide anche Damien, intento ad osservare con sospetto un elegante golfino superscontato in virtù della scritta "Stupratore" che capeggiava sulla parte frontale. Completati i propri giri, anche Forgrim aveva svuotato le proprie bisacce in quella mattina carica di acquisti. x Forgrim x Ragnar, Astrid e Malik, nel “quartiere dei drow” X tutti
  11. DM x chi ha richiesto tiri L'elfa delle pulizie fece un vago cenno della mano a Ragnar e Damien Magari qualche decennio fa disse con un mezzo sorrisetto. A discapito della professione umile, la donna si dimostrò comunque aperta alle spiegazioni del tiefling, la quale sembrava giustificare ogni aspetto di quella strana vicenda Mi pareva che avessero detto che c'era un cadavere di un nano all'ingresso disse, aggiustandosi una ciocca dei capelli castano chiari in cui si intravedeva più di qualche esemplare bianco Se mi date una mano, direi che siamo a posto. Non ho bisogno di bere di prima mattina, non sono un'alcolizzata fece spallucce Però se volete un consiglio vi direi di fare attenzione a portarlo in giro, le guardie di sicuro lo fermerebbero. Anzi, se lo fermassero e basta sarebbe pure poco Aravae, tale era il nome dell'elfa delle pulizie bella come Astrid, fu accompagnata al piano di sotto da Ragnar e Damien, dove a dargli una mano si presentò anche Shelara. L'idea di agire in quattro per pulire rapidamente le scale era ottima, sebbene Ragnar e Shelara colsero ben presto di aver svolto essi la gran parte del lavoro x Damien Il mezzo-demone e l'elfa delle pulizie (stranamente più scarmigliata) furono rivisti al termine dei lavoro. Shelara comunque assicurò a Ragnar che avrebbe fatto in modo di far tenere la cosa riservata Ma voi cercate di tenerlo nascosto, altrimenti sarà tutto inutile. Quando tutti furono di nuovo riuniti alla presenza del rinato Mulroht, anche Dorian li raggiunse Non dovremmo avere problemi di essere cacciati fu molto contento di vedere che il nano (ora duergar) era di nuovo vivo, ma non mancò di commentare la spedizione vissuta Frondargentea è il male disse citando Shaun Finchè siamo in città non credo avremo molti problemi, ma dividerci quando si ha a che fare con le bestie che vivono fuori è troppo pericoloso, dovremmo evitarlo non parve però insistere troppo sul rimproverare i viaggiatori. La situazione diede al gruppo l'opportunità di discutere sulle prossime mosse e, sebbene non all'unanimità (come spesso accadeva, d'altronde) il gruppo decise a maggioranza di rimanere un altro giorno a Mylmanor Pagherò io il necessario affermò il Von Gebsatell. Con il passare delle ore, le attività ripresero il loro corso nella città di Mylmanor, gli elfi intenti a portare avanti le loro attività giornaliere con l'impegno di api industriose. I mercati, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano aperte, ma i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. X chi visita il palazzo del governatore Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata. Pacificata la situazione con il locandiere, Dorian aveva dato fondo ai suoi mezzi per rinnovare per un secondo giorno le prenotazioni delle camere, offrendo un bonus per il disturbo Dopotutto non siete poi così malaccio, voi stranieri commentò il locandiere al termine del turbolento ritorno alla vita di Mulroht, sebbene la sua ammirazione stonasse con il mormorato conteggio di monete di platino di Glantria del Von Gebsatell. X chi passa alla Giumenta Dorata x tutti
  12. DM x chi ha richiesto delle prove Mulroht vide le proprie mani crepitare e lanciare alcuni bagliori come una torcia con vari filtri colorati, rilasciando infine il potere curativo che non poteva però più attecchire sul corpo privo di vita del fratello Dopo, ce ne preoccuperemo dopo rassicurò Dorian a Kat Po, mentre Ragnar si precipitò a chiedere assistenza al personale Non siamo un bagno pubblico. Avete delle suite, dovrebbero disporre del necessario disse laconico il locandiere, in risposta a Ragnar. L'uomo non diede altre raccomandazioni, sebbene si adirò molto e invitò Dorian a parlargli in privato Cadaveri nella mia locanda! Siete veramente della feccia straniera! sbraitò prima di venire raggiunto dal Von Gebsatell, con il quale iniziò a parlare in maniera concitata. Vassilixia, d'altro canto, aveva già richiamato i viaggiatori all'uso della sua singola, scacciando la donna delle pulizie che aveva iniziato a lavorarci. Lì furono condotti Astrid e Malik, quelli ridotti peggio e che avrebbero potuto giovare della vasca da bagno della lussuosa camera della sangue di drago blu, mentre il corpo di Mulroht venne caricato a forza dopo essere stato messo sopra delle lenzuola portate da Shelara Prendete si limitò a dire, offrendole a Shaun e Ragnar, cercando di non farsi vedere dai colleghi. Nonostante un po' di sangue lasciato per le scale, il nano mezzo-immondo fu portato anch'esso alla stanza di Vassilixia e posto sul letto a una piazza e mezzo. Lì fu chiara la necessità di agire in fretta per cercare di riportare in vita Mulroht, con Luna che accordò con Forgrim l'acquisto dei componenti magici. Ragnar si prodigò all'acquisto delle merci, dopo aver ottenuto una esaustiva lista di tinture e oli, in cui era compreso anche un lubrificante vaginale che o Luna aveva cercato di inserire in nota spese di straforo o aveva inserito per il semplice gusto di immaginare il fratello formulare la richiesta dal farmacista. X Ragnar Il Bjornsson tornò privo di tale elemento extra, incrociando un paio di volte Deborah che non sembrava portare il fardello del lutto, impegnata ad acquistare pan di via di Frondargentea e frutta secca, oltre a osservare una lunga fila di tavolette di cioccolato da un banconcino frequentato da pochi Un lusso per pochi giustificò la ben poco dolce proprietaria elfa dal naso all'insù Il nostro onorato leader le adora e a Mael Thalor vanno a ruba tra i nobili, specie da quando hanno messo in palio dei biglietti d'oro per visitare gli stabilimenti nella capitale. Quando ebbe a disposizione gli unguenti, gli oli e le tinture necessarie, Luna Bjornsdòttir ebbe il suo bel da fare nel cercare di ricomporre al meglio il corpo di Mulroht, devastato da quelle che dovevano essere state fauci senza precedenti, tali erano la profondità dei colpi subiti, l'ampiezza dei fori e il numero di ossa rotte dalla stretta micidiale a cui erano state sottoposte. Quando la preparazione fu ultimata, la ninfa era circondata da un capannello di compagni di viaggio, Forgrim in primis, i quali assistettero alla magia della figlia della Dama del Lago. Non era la prima volta che tale potere veniva impiegato, sua madre Veldrada già in precedenza aveva utilizzato la reincarnazione come strumento per riportare in vita centauri, satiri e altri difensori caduti nel corso della preservazione di Lagocristallo dalle creature ostili. Il che ricordò a Luna e alle altre ninfe i rischi insiti di tale potere, le forze selvagge della natura quantomai imprevedibili nel loro dono al mortale, molti gli incidenti di percorso che erano capitati. Se infatti un paio di centauri erano tornati in vita in corpi simili a quelli perduti, il satiro Triangolo si era ritrovato all'improvviso a volare nelle sue nuove ali da pixie. E se la nixie Sfix aveva dovuto imparare a camminare a quattro zampe quando era tornata in vita sotto forma di cane intermittente, ella non avrebbe avuto di che abbaiare molte lamentele dopo che il satiro Flauto venne ribattezzato “Il Viscido” non per il suo modo di fare con le splendide abitanti del lago, ma in virtù della sua trasformazione in un cubo gelatinoso. I segni riportati sulle guance, la fronte e il corpo di Mulroth brillarono mentre Luna parlava, una vaga luminescenza color arcobaleno che balenò nell'aria a ricordare le forze caotiche di Frondargentea che permeavano la regione. La figlia della Dama del Lago però non si fece distrarre, portando infine a compimento il rito che con una luce abbagliante anticipò il ritorno di Mulroth al suo nuovo corpo. La prima occhiata stemperò i peggiori dubbi: il nano non era diventato una melma o, peggio ancora, un elfo. Anzi, la statura e la stazza praticamente la stessa, se non fosse che i già pochi capelli del nano erano spariti e la sua pigmentazione aveva un color grigio sasso che contrastava solo con la barba bianca. Il ritornato nano sbattè le palpebre, gli occhi rossi sensibili a quella luce che pareva così eccessiva per lui e non per gli altri presenti. Mulroht si era reincarnato in un nano grigio, un duergar. Quando il membro dei FiglidellaRoccia fece per alzarsi, un paio di grandi ali piumate nere si aprì, retaggio agli antipodi di quello che aveva un tempo, che faceva il paio con le mani dalle lunghe unghie nere e i canini aguzzi. x Mulroht, ma anche per tutti per maggiore comprensione Un bussare alla porta anticipò il ritorno della donna delle pulizie. L'elfa di mezz'età sembrava scocciata Signori, passi anche l'interrompermi mentre lavoro, ma ho visto del sangue sulle scale fino a questa cam-- la donna si interruppe vedendo Mulroht DUERGAR! urlò. x tutti
  13. Come dire "Guarda Bomba, non me ne frega niente della tua storia, io leggo ciò che mi pare e al diavolo la buona etichetta"
  14. DM x chi ha richiesto delle prove x Vassilixia Il liuto di Shaun, accordato a quel piacere notturno, fu una delle ultime melodie che risuonò in quella saletta dove rimaneva ormai solo poco più di una decina di ospiti. Alleggerito e non frustrato come suo solito dalle esigenze del suo drago, il Draconis potè vedere con una certa soddisfazione l'apprezzamento degli elfi. Sebbene ostici a darlo a notare, essi non fecero alcun apprezzamento verbale e mantennero una certa freddezza nel viso. Tuttavia il compagno di Luna non mancò di notare come i loro piedi, sotto al tavolo, battessero a ritmo della musica che egli aveva intonato... pur non come band, la musicalità dei Sinners aveva fatto il suo ingresso a Frondargentea. La notte si fece vecchia e con essa gli avventurieri si diressero ai propri alloggi, così da potersi riposare. Nonostante l'assenza di alcuni di loro, il sonno raggiunse quasi tutti e la loro notte passò non funestata da pericoli. X Eoliòn x chi è fuori città Quando il sole iniziò ad affacciarsi su Mylmanor, una nota acuta e musicale risuonò da un corno in lontananza, una sveglia che preannunciava il termine del divieto di uscire e il ritorno alle attività usuali. In strada furono diversi gli artigiani e i piccoli merciai che accorsero subito fuori casa, approfittando della ritrovata libertà per avviare subito le loro attività. Allevatori e ortolani si affrettarono a portare al mercato le loro fresche merci di giornata, a beneficio dei popolani e dei domestici delle persone più abbienti. Tra di essi figurava anche uno dei cuochi della Giumenta Dorata, famosa per le sue colazioni. I viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque ebbero quindi sufficiente tempo per la minzione, la toeletta mattutina e la loro vestizione, prima di raggiungere la sala comune della lussuosa locanda, dove le cameriere come Shelara iniziavano a portare vassoi di cibo per quello che era il pasto più importante della giornata: latte, yogurt con pezzi di pesca, frutta di stagione, biscotti fatti in casa con uvetta, panetti dolci all'anice con crema o cioccolato, crostata di lamponi, ma anche grandi classici della tradizione rurale occidentale quali uova, pane nero, pancetta, pesce affumicato, cipolla saltata. Un conviviale servito nel rispettabile servizio in ceramica della struttura, sotto l'attenta supervisione del personale che era sempre pronto a riempire i vuoti lasciati dagli affamati con nuove vettovaglie. E fu proprio la colazione il momento in cui i cacciatori si riunirono con il resto del gruppo, presentandosi in condizioni che definire pietose sarebbe stato riduttivo: Mulroht era morto, il corpo ridotto a un ammasso sanguinolento lasciato fuori dall'ingresso per un minimo di decoro, Malik presentava diverse fratture e tagli all'addome, Astrid sembrava reggersi in piedi per pura inerzia avendo ella subito la frattura di almeno otto costole oltre che di spalla, radio e omero del braccio sinistro, che era gonfio e tumefatto. La figlia di Winn'Ier era un lago di sangue dal petto in giù, il lucertoloide meno dolorante ma duramente ferito anch'egli. Solo Kat Po era riuscita ad emergere illesa Per gli dèi! commentò Dorian trasecolato, vedendo i tre sopravvissuti in quelle condizioni. x tutti
  15. DM x chi ha richiesto delle prove Come in qualsiasi grande comitiva di giovani, le proposte su che cosa fare erano molte e tutte diverse tra di loro, finendo per generare una certa confusione e una effettiva mancanza di una ragion d'essere per il giorno successivo, la cui una certezza era che sarebbe iniziata lì, alla Giumenta Dorata, ove dopo diversi giorni a vagabondare per il verde che invadeva quella isolata nazione, il gruppo era riuscito a trovare un attimo di riposo, seppur in minor numero rispetto al solito. Sebbene il pubblico fu lesto a irridere Eoliòn, Damien Marsh lanciò agli avventori uno sguardo che sembrava promettere la dannazione eterna, gli occhi due braci ardenti tali da far spegnere l'ilarità con la stessa rapidità con cui era giunta, un'impresa di cui la madre sarebbe stata orgogliosa (se mai l'avesse potuta conoscere). A discapito delle diverse madri, la fratellanza dei Fiordi si rivelò forte in Ragnar e Luna, la quale ricevette dal tiefling la più utile precauzione disponibile sul mercato. Il Bjornsson, dal canto suo, ricevuto l'assenso di Angelica accompagnò l'audace rossa al centro della sala, in quello che poterono considerare forse il primo vero momento da coppia da quando avevano cominciato a conoscersi meglio: i compagni erano uno sfondo, non vi erano nemici che attentassero alla loro vita, né il rischio di compiere reati e venire arrestati. Lì, in quella saletta, Angelica e Ragnar poterono rilassarsi, al ritmo di una lenta danza che si rivelò un altro punto in comune dei due, i corpi come nati per agire in sintonia. Il tempo a disposizione del tiefling e del mezzo-immondo prima di riottenere la camera non fu poco, infatti solo dopo un'ora Shelara tornò, a dimostrazione del termine della “occupazione abusiva” X Luna e Shaun Ragnar capì presto che la cameriera doveva aver vissuto un momento molto intenso, tale era il suo stato di stanchezza per il quale si diresse nell'angolo bar per bersi qualcosa che la rinforzasse. Il tiefling, che si era rivolto a lei con il tono da conquistatore che lo contraddistingueva, colse delle vaghe occhiate da parte sua, una muta approvazione di come i due avrebbero potuto spendere la nottata, qualora egli fosse ancora intenzionato a viverla assieme... e avesse trovato un posto dove passarla. Elucubrazioni che il giovane cantante dei Sinners avrebbe dovuto elaborare in fretta. x Vassilixia x chi è fuori città x tutti
  16. DM x chi ha effettuato delle prove La presenza di un gran numero di donne, quella sera alla Giumenta, fu accolta con una certa tensione da parte del locandiere. Ciò non era dovuto alla presenza di stereotipi razziali o problemi di interazione, ma al rischio di risse e percosse data l'elevata possibilità che tra di esse vi fossero almeno due con lo stesso vestito, fatto che nel genere femminile suscitava un'immediata ostilità, tirate di capelli e lanci di piccoli incantesimi fino all'ultimo sangue. Tale rischio fu, per fortuna del gestore, funestata. Le uniche persone vestiti simili, come fece notare Ragnar, erano proprio lui e Dorian, i quali come la tradizione maschile richiedeva ci risero su comportandosi alla stregua di gemelli dopo tanto tempo ritrovati. Il sorriso di Luna venne accolto inizialmente con una certa sorpresa da parte della giovane cameriera civettuola, una biondina dalla chioma fluente, la quale rispose con un risolino, un'occhiata intorno e un lieve cenno del capo mentre posò un vassoio di portate sul tavolo nel corso della cena Gli... ospiti? domandò confusa una volta che Vassilixia le rivolse la sua domanda Ci sono ospiti nobili a Mael Thalor? Beh, di certo non sono passati per la Giumenta... rispose. A quanto pare la ragazza non sapeva nemmeno della notizia raccolta da Ragnar, men che meno dei dettagli in merito. Deborah non ebbe più fortuna nel raccogliere informazioni, nel momento in cui Madnyss fu osservato con disgusto dagli avventori del tavolo verso cui si era diretto, alla stregua di un venditore di rose di Glantria, il quale venne ignorato dai freddi avventori elfici finchè la creatura, così diversa da loro, non fece altrimenti. L'occasione delle danze fu accolta con favore da buona parte del gruppo. Dorian fece un lieve inchino all'assenso della Draconis, il giovane che accompagnò la sua coetanea verso il centro di quell'improvvisata pista da ballo, l'umore generale allegro al suono di quella melodia, che per un attimo portò a far dimenticare ai presenti dove si trovassero e il motivo del loro viaggio. Pur abituati alle occasioni mondane, i due nobili ci misero un po' per trovare il loro ritmo, ma da quel momento in poi il Von Gebsatell condusse la sangue di drago blu con sicurezza, una mano sul suo fianco pronta a sorreggerla se qualcosa fosse andato storto, un memento al fatto che egli era lì per lei. Dal canto suo, Vassilixia fece in modo che non ve ne fosse bisogno, togliendosi di dosso la ruggine in una performance soddisfacente. Ma pure se Dorian e Vassilixia si fossero preparati a lungo, sarebbe stato ben difficile riuscire a mettere in ombra Ragnar Bjornsson, vero re della pista. Laddove Angelica aveva temporeggiato, prendendosi del tempo per rifiutare (o farsi desiderare), il tiefling aveva presto trovato un'inaspettata alleata in Luna. La ninfa, nello spirito conviviale della serata, aveva invitato Shelara, la giovane cameriera elfa, ad unirsi a ballare con loro Sapete come divertirvi... disse civettuola, per poi sussurrare all'orecchio di Luna. X Luna Non potendo Shaun disporre della capacità di scindersi in più Draconis (sebbene ciò avrebbe di certo reso felice la sua matrigna), il trio fu felice di ricevere un aiuto disinteressato dal figlio del leggendario Bjorn, il quale esibì tutte le proprie abilità al punto da ricevere uno scrosciante applauso del pubblico quando infine egli eseguì il gesto finale, che portò la giovane a sé, rossa dall'emozione e dall'adrenalina Wow... incredibile... ammise di fronte a tanta abilità, rimirando con occhi nuovi il tiefling e cercando con lo sguardo la ninfa con cui conversava fino a poco prima. Se però Ragnar poteva ridere di soddisfazione, Luna dovette farlo per non piangere quando ella mise a nudo le proprie lacune quando finì per calpestare tre volte i piedi di Shaun e urtare Vassilixia una volta, prima di notare Shelara indicargli Ragnar e mimare con la bocca qualcosa che terminava con Anche lui?. Nonostante ciò, non fu la peggiore performance della serata: sebbene Damien fece del suo meglio, Eoliòn inciampò e cadde a terra come un sacco di patate su una sedia, spaccandosi gli incisivi. La folla ruggì dal ridere, alcuni avventori elfi che dovettero tenersi la pancia e uno di essi che addirittura vomitò in un angolo per l'eccesso di risa. Nonostante il sommo sforzo che dovette fare per non riderle in faccia, il locandiere interruppe la sua esibizione per il tempo necessario a procurarle un tovagliolo pieno di ghiaccio per tamponare la ferita: una rapida diagnosi di Forgrim bastò però a scongiurare il peggio: nonostante il sangue e il rumore percepito, la mezza-celestiale non si era rotta nessun dente, ma solo spaccata le labbra. Unica vera vittima della serata era la sedia distrutta. Fu allora che la Von Gebsatell iniziò a capire come mai, alle lezioni di danza a corte, il suo maestro l'aveva soprannominata “La valanga”. Quando la situazione, dopo pochi minuti, tornò tranquilla le danze ripresero. Solo allora i compagni si accorsero che il Von Gebsatell che avevano inseguito per tre capitoli e Vassilixia erano scomparsi. x Vassilixia x chi è fuori città X tutti
  17. DM Il nostro onorato leader ha chiesto loro supporto disse l'alchimista Ma quelle edoniste stanno procrastinando! il suo collega più anziano scosse la testa Ci credereste? Poter incontrare il nostro onorato leader è il più grande onore che si possa chiedere in vita, una volta che egli chiede un favore queste perdono tempo come farebbe qualsiasi timidone che non sa come cercarsi una donna! l'uomo borbottò qualcosa in elfico Come? domandò alla richiesta di Eoliòn Beh, non conosco molto i dettagli su Ciradyl, per quello credo abbiano tenuto volutamente il riserbo le autorità. Per gli anelli sì, dovrei avere qualcosa... disse. Eoliòn non rimase delusa, nel momento in cui le venne fatta visionare una piccola collezione in anellini d'oro di sostentamento All'interno c'è una scritta, nella vostra lingua significa “Il tempo è denaro!” una simpatica battuta del loro forgiatore! la transazione si concluse senza problemi. La Von Gebsatell non ebbe difficoltà a trovare alcune razioni militari da un negoziante fissato di armi, così come l'argento, il platino e i diamanti da un orefice che stava chiudendo bottega, ma che alla semplicità della richiesta la mise in attesa brontolando. Un minuto dopo le consegnò i materiali richiesti in pratici lingotti e un sacchetto di pelle Prossima volta è meglio che passa un po' prima, così magari potrà vedere la merce suggerì. Una anziana elfa si occupò di Luna quando ella richiese l'olio depilatorio, guardandola un po' sorpresa Non mi sembra tu debba averne un gran bisogno commentò. Non aggiunse però altre domande, vista l'ora tarda in cui anche il resto dei colleghi stavano smontando le proprie attività, le pattuglie che giravano mostrando la loro presenza mentre il sole iniziava a tramontare Forza, è quasi il tramonto! apostrofarono all'indirizzo di coloro che non avevano ancora iniziato le chiusure Anche tu, vecchiaccia! dissero alla negoziante, cui si rivolse Luna. La donna annuì, per poi passare a Luna una busta di carta verde e completare la transazione. X chi visita il “quartiere dei drow” Il suono di un corno al definitivo tramontare del sole, che preannunciò l'inizio del coprifuoco, fu l'occasione di scoprire che vi erano assenti nel gruppo: Kat Po, Astrid, Malik e Mulroht non erano rientrati in tempo dalla loro caccia. Impossibilitati a raggiungerli, i viaggiatori furono costretti ad attendere la cena senza di loro. Sebbene la legge marziale e il coprifuoco avessero minato i luoghi di ritrovo serali come le locande, lo staff della Giumenta Dorata non sembrava voler far cadere i propri avventori nella noia. Per quanto tra di essi vi fosse un cospicuo numero di avventori stranieri, anche diversi mercanti e carristi avevano preso alloggio per quella sera, risultando in un totale di circa una trentina abbondante di ospiti. I viaggiatori furono organizzati in un unico lungo tavolone in mogano, sopra il quale era stata posta una lunga tovaglia candida, piatti in ceramica raffiguranti paesaggi boscosi, eleganti posate in ferro, coppe in bronzo e diverse brocche intarsiate contenenti un vino rosso coltivato nei vigneti di Neslean Non serviamo birra, mero oppio dei poveri spiegò una giovane cameriera, che fin da inizio cena mostrò un fare civettuolo con Shaun, il cui retaggio fatato sembrava avere un certo successo nelle grandi città Sei qui da molto in città? Per quanto ti fermi? Ti serve una mano per fare un giro turistico? domandò. Come anche successo a Luna quando aveva raccolto informazioni dall'alchimista, la popolazione più giovane di Frondargentea sembrava affacciarsi con una certa curiosità agli stranieri, sebbene il sentimento generale dei più maturi fosse ancora molto chiuso. Diversi furono i mercanti che occhieggiarono quel variegato gruppo, scambiandosi bisbigli e sussurri. X chi ha almeno un modificatore di +10 ad ascoltare Le parole pronunciate da Angelica Draconis nel corso del pomeriggio si rivelarono profetiche. Sebbene alle feste di corte la figlia di Shayla venisse spesso presentata in coppia con Azuria, il duo che quella sera formò con la sorellina Vassilixia fu capace di calamitare gli occhi di tutti gli avventori addosso. Le due sangue di drago avevano rinnovato il loro look, con Angelica splendida e audace nel suo abito che lasciava intravedere, oltre alla immancabile scollatura, l'addome piatto su cui era visibile un piercing all'ombelico a guisa di drago. D'altro canto, se la rossa era più provocante che mai, Vassilixia si presentò con un portamento regale, l'eleganza di chi esibiva un abito nero che esaltava le sue forme, ne valorizzava le curve e il fisico, ma non concedeva regali all'osservatore, che avrebbe dovuto conquistare ciò che ella celava come un tesoro, promessa di momenti indimenticabili. I chiropratici di Frondargentea avrebbero trovato dopo quella sera abbastanza lavoro per diversi mesi, tale fu lo sforzo a cui i colli maschili furono sottoposti mentre gli occhi seguivano lo sguardo di quelle due dame così attraenti. E se Angelica avrebbe scommesso il proprio capitale su come Vassilixia avrebbe monopolizzato l'attenzione di Dorian, la scommessa sarebbe stata vinta a mani basse. Il Von Gebsatell, che fino a quel momento era rimasto nelle sue concedendosi giusto alcune chiacchiere leggere con Alucard, Damien, Ragnar e Shaun, parve perdere l'uso di almeno un paio di sensi. Elegante in un abito blu scuro con farsetto, il giovane si alzò per andare ad accogliere le due dame a cui offrì il proprio baciamano, sebbene come fu facile aspettarsi la sua attenzione ricade maggiormente sulla futura Duchessa di Acquastrino, la quale venne addirittura accompagnata al tavolo a braccetto dal Von Gebsatell Come detto ho promesso di proteggerti, Vassi il quale parve comunque cercare di non mettere a disagio la giovane Per quanto ne sappiamo potrebbero esserci sgherri di Zaleria nascosti sotto i piatti o i boccali sussurrò al suo orecchio Dovrò tenerti d'occhio tutta la sera, il dovere innanzi tutto La cena fu abbondante e variegata: alle tradizioni elfiche vegetariane quali insalata di cipolla alla brace, minestra di ceci e zuppa di erbe alla frondargenteana, i due cuochi della Giumenta avevano riservato nel loro menù alcuni piatti per i dignitari provenienti da paesi stranieri e la presenza di ospiti che mangiassero carne fu l'occasione per aggredire le scorte sotto sale. Fu così che i viaggiatori ebbero modo di assaggiare maiale da latte ripieno e bistecche di manticora in salsa verde. Una torta millefoglie completò quell'abbondante pasto. Il termine di quella maratona alimentare fu l'occasione di scoprire una delle arti da camera preferite del chiuso popolo elfico: la danza. Il locandiere chiamò uno dei suoi cuochi a sostituirlo, prima di prendere posto ad un pianoforte, prima di iniziare ad intonare una piacevole canzone per allietare la serata, sia che gli avventori volessero rimanere seduti a chiacchierare e bere drink, sia che volessero provare a danzare nell'ampio spazio creatosi una volta spostati i tavoli al centro. Cosa che fece la giovane mercante Tinesi, cogliendo quell'occasione per trascinare il proprio marito e compagno di viaggio Corym per aprire quelle danze da camera. In quella che sembrava una ironica ricostruzione del suo sogno, Dorian si trovò infine a porre sul serio la sua scelta. Ma stavolta, senza Zaleria a minacciarlo o Astrid a calpestare cose in giro nel suo sogno, il giovane si diresse verso Vassilixia Lady Vassilixia Draconis chiese nel tono formale che si richiedeva in quelle situazioni Mi farebbe l'onore di concedermi un ballo? X Vassilixia x chi è fuori città X tutti
  18. DM x Luna Dei due mercanti, l'alchimista si mostrò assai più loquace, felice di poter chiacchierare con una femmina del calibro di Luna Non le ho mai incontrate, ma da come me le hanno descritte non sono come voi disse con fare civettuolo Si dice siano sì bellissime, ma assai scortesi e arroganti, dotate di grandi poteri ma che non elargiscono mai, se non dietro compenso o su ordine del nostro onorato leader. E' l'unica figura di autorità che rispettano il suo vicino più burbero sbottò Come chiunque dovrebbe fare, è grazie a lui se Frondargentea è il miglior posto di Arth! l'alchimista annuì per poi proseguire Gli oggetti magici eleganti gli piacciono, ma la loro vera ossessione sono i gioielli e gli accessori di bellezza, potrebbero stare ore a rimirarsi con un anello, una collana o una cavigliera, discutendo su quale gioiello valorizza meglio la loro figura. A quello che ho sentito prediligono gioielli in argento e platino, con pietre preziose dai colori freddi come zaffiri, smeraldi o diamanti precisò. Non molto distante, altri acquisti vennero portati avanti dal gruppo, sebbene più personali: Alucard trovò una bancarella di libri locali, scoprendo che la narrativa di Frondargentea era assai scarna e ruotava su titoli che elevassero la figura del Signore delle Fronde, come ad esempio “Biografia dell'onorato leader”, “La crescita di Frondargentea sotto la guida del Signore delle Fronde” e “L'ascesa della leggenda chiamata Glynrora”. Numerosi furono i negozianti che suggerirono vesti ed abiti per Alucard e Vassilixia, che come una bambina in un negozio di dolciumi si trovò a scoprire i piaceri delle calzature e dei vestiti dei locali. Usualmente creati per le taglie elfiche, più strette rispetto a quelle umane, sia Angelica che Vassilixia si trovarono a rivalutare gli stretti regimi alimentari a cui Calixtria le aveva sottoposte fin da piccole Le mie figlie non saranno delle balene come le Benckerdoff! era solita ripetere. Angelica trovò un tatuatore elfico, che la impressionò per i numerosi lavori che aveva posto sul suo stesso corpo, il quale operava in una piccola bottega ai margini della discesa per il quartiere sotterraneo Hai un bel fisico commentò, saggiando con la punta delle dita l'addome di Angelica Sì, posso incidere senza problemi. Con voi umane è anzi più facile di solito la Draconis ebbe quindi possibilità di scegliere da un ampio catalogo il tipo di piercing che avrebbe sfoggiato d'ora in avanti sull'ombelico. X Alucard, Angelica e Vassilixia x chi è alla Giumenta X chi visita “Il Piacere del Sottosuolo” X chi è a caccia fuori da Mylmanor Il tempo scivolò tra shopping, informazioni e cacce, tanto che la sera iniziò a scendere su Mylmanor. All'ora del tramonto, i viaggiatori si resero conto che dovevano affrettarsi a tornare se non volevano infrangere il coprifuoco o rimanere fuori città per la notte. X tutti
  19. DM Se anche Luna Bjornsdòttir avesse iniziato a lanciare palle di fuoco al centro della piazza, sempre meno sarebbero state le persone che avrebbero prestato attenzione. Ma quando ella aprì con noncuranza la tenda del camerino, mostrando il suo intimo color verde foglia, l'intero genere maschile e anche un pò di quello femminile si volsero all'unisono per rimirare la figlia della Dama del Lago (la ninfa ebbe l'impressione di notare anche Madnyss e Sorrow, i burattini di Deborah, intenti a fissarla), prima che la censura di Eoliòn giungesse a stendere un velo alato su tale spettacolo Le sta d'incanto, con un solo sguardo potrebbe rubare anche uno sposo alla sua promessa! disse la negoziante battendo le mani Sono solo quindici foglie d'oro! ella fu felice di registrare la vendita e salutare Luna, che uscì con uno degli intimi più in voga negli ambienti altolocati elfici x Luna Ironia della sorte, non solo Luna, ma anche Vassilixia si era data allo shopping in stile. La Draconis, accompagnata dalla sorellastra Angelica e dal tiefling Alucard, raggiunse con una ampia scalinata il livello superiore del mercato, dove si trovavano un paio di piccoli esercizi. Il trio trovò in uno di essi una commerciante elfa, che sebbene non fosse più una ragazzina era stata in grado di rivalorizzare il proprio aspetto con un pesante trucco color verde scuro Prego, venite... sareste una meraviglia così cominciò quindi mostrando vari prodotti, i quali sembravano necessitare di altri in un effetto domino che portò a forti acquisti per borse di trucchi complete ed efficaci Ho del fondotinta rosso, così anche nel caso hai un po' di acne puoi nasconderla disse ad Alucard, aggiungendo un omaggio alla trousse e aver offerto dei depliant alle ragazze Siamo sempre in cerca di venditrici, se vi interessa il trio potè far ritorno al piano terra, completando la loro prima parte di acquisti dopo essersi fermati ad un forno e ad un losco macellaio che vendette loro la carne richiesta, sebbene sembrassero prodotti di mediocre qualità Ho già dato i tagli migliori per oggi... è pomeriggio, che vi aspettavate? rispose burbero. Il cambio di alcune monete di platino diede l'occasione di scoprire le valute in uso a Frondargentea: nonostante la poca apertura della nazione verso l'esterno, gli scambi commerciali avevano portato anche il regno del Signore delle Fronde ad adeguarsi ai principi della Zecca, che vedeva nell'oro, l'argento e il rame i materiali con cui erano coniate le valute. Quelle del regno dell'Onorato Leader, che voleva distinguersi dalle altre, aveva monete a forma di foglia e recanti su una delle facce il viso del leader in persona. Non stupì perciò il fatto che, nel gergo locale, spesso si usasse il termine “foglia” nelle transazioni, come quella effettuata dalla Bjornsdòttir. Il mercante a cui la ninfa e la mezza-celestiale si rivolsero per le vendita, un dettagliante che operava in una fila di esercizi che si occupavano di piccoli articoli magici, sorgeva vicino all'alchimista che si occupò di Kat Po Ecco a lei disse porgendo una busta da cui proveniva un rumore tintinnante di vetro E buon viaggio! disse. Il suo vicino, nei confronti di Luna ed Eoliòn, si mostrò cooperativo nonostante il tono burbero e indicò loro colleghi a cui poteva rivolgersi, quando le due portavano sul banco oggetti non di sua competenza Siete vestite un po' pesanti, non trovate? E' autunno... mica inverno... disse vagamente. L'alchimista a fianco annuì, passandosi un dito sul colletto Davvero... fa caldo solo a guardarvi! non ci volle molto a scoprire che Luna era già finita sulla bocca di tutti e le voci su una ninfetta bionda e sul suo fisico mostrato in pubblico fecero presto il giro di Mylmanor. x chi è al tempio x chi si trova nel “quartiere dei drow” x Astrid x chi va a caccia fuori da Mylmanor X tutti
  20. DM Eoliòn Von Gebsatell e Luna Bjornsdòttir era quella che si poteva definire davvero “la strana coppia”: celestiale e morigerata la prima, fatata e lasciva la seconda, queste due rappresentanti erano agli antipodi su gran parte dei loro punti di vista. Tuttavia, vuoi l'assenza di relazioni con parenti prossimi della rispettiva controparte, le due erano in rapporti assai tranquilli e il loro avvicendarsi al mercato fu accolto con molta curiosità tra i presenti. Se la vista di Luna era sufficiente a far storcere diversi colli, quella di Eoliòn non era da meno e diversi imbonitori cercarono di proporre loro stoffe e vesti pregiate, anche in barba alla loro diversità culturale Qui ho una certa selezione di intimo da donna, se le interessa disse una mercante dalle orecchie a punta molto lunghe, invitando Luna a provare i suoi pezzi dopo aver notato la sua “leggerezza” di vestiario, approfittando del cubicolo coperto da una tenda che offriva per far provare la propria merce Signorina, le interessano dei bracciali in oro con rubini? propose un maschio con occhiali a mezzaluna Sarebbero una favola con la sua pelle! le due non ebbero comunque difficoltà a trovare dettaglianti di articoli magici a cui avrebbero potuto rivendere le loro proprietà, sebbene essi mostrarono una certa ritrosia al vedere che esse erano giunte per vendere Abbiamo anche tanti articoli che potreste acquistare, sapete? rimarcò uno dei mercanti. Le guardie, che pattugliavano l'area, sembravano tracotanti e alcuni non sembravano farsi scrupoli a requisire delle merci di piccolo valore Questa potrebbe essere maledetta giustificò uno dei militari ad una offesa venditrice di gambali in pelle Anche questa biascicò il suo collega dando un morso ad una mela di un fruttivendolo. Le due donne, comunque, scoprirono di non essere le sole avventuriere in giro per il mercato principale: anche Kat Po aveva deciso di fare un giro tutto suo, arrivando a trovare un paio di botteghe di alchimista che, per un ironico scherzo del destino, sorgevano l'una di fianco all'altra Vieni da me, i prodotti del mio rivale sono uno schifo! disse un'elfa dai corti capelli neri No, da me! ribattè il suo rivale, un anziano dai capelli bianchi legati con una coda Quella giovinastra vende carabattole e gonfia i prezzi! i due iniziarono a bisticciare sulla rispettiva qualità dei prodotti e del modo di condurre gli affari, fino ad avviare un poco edificante lancio di guano di pipistrello. x chi è alla Giumenta Dorata x chi è al Tempio di Varnia Gilmadrith x chi è al "quartiere dei drow" x tutti
  21. E gli dèi solo sanno quanti meme sono stati creati! Critical Role intensifies
  22. DM x Vassilixia, Mulroht, Kat Po e Angelica Vassilixia Draconis era una giovane ragazza piena di buona volontà. Tuttavia, se la sua intenzione di guardarsi attorno per capire che cosa avesse attirato l'attenzione di Diamante, il suo sguardo finì per indugiare più spesso sulle sue abitanti, la mente che già valutava la possibilità di reperire in zona un trucco simile al loro. Pure Kat Po e Mulroht, l'orgoglio degli oculisti alle visite mediche presso l'Istituto Von Gebsatell, che non si distrassero non furono in grado di trovare nulla di interessante tra i rovi, gli arbusti, le fronde, il lago scuro, insomma qualunque oggetto o suppellettile su cui Diamante faceva scorrere il suo sguardo, portando a domandarsi se vi era davvero qualcosa di interessante o se fosse il resto che fosse davvero noioso. Dorian annuì alle parole di Eoliòn, sospirando quindi alla secca ma veritiera valutazione di Shaun. Il giovane si mostrò favorevole alla proposta di Vassilixia Sarebbe una ragione valida, oltre che vera. Quanto a Zaleria non so se il suo potere si spinga a tal punto, ma per fortuna abbiamo un vantaggio: non ho ancora visto un militare non elfo e gli elfi, a differenza nostra, non hanno bisogno di dormire non esponendosi quindi agli assalti di quella maledetta fattucchiera il Von Gebsatell fece spallucce Volenti o nolenti per ora siamo gli unici possibili bersagli il futuro principe osservò Deborah, che pareva di cattivo umore per l'esito L'importante è non dimenticare chi siamo disse, facendo eco a Ragnar. La decisione di mettersi in marcia verso Mylmanor fu quasi del tutto unanime, i viaggiatori che ripresero presto la via, l'unico membro veramente avvilito di tale allontanamento in Sovrano Nero. Il cavallo di Astrid, che aveva lanciato qualche basso nitrito alla propria padrona, come se le avesse voluto comunicare qualcosa, aveva raggiunto Verderovere mostrando segni di una inusuale allegria. L'anticipata uscita da quel luogo sembrò rimetterlo del normale cattivo umore, a farne le spese uno scoiattolo di passaggio che vide il proprio cranio schiacciato dallo zoccolo del fiero purosangue nero, prima che egli pulisse il sangue sul proprio maestoso arto sul pelo del fresco cadavere. A discapito di tale poco piacevole incidente, il gruppo non ebbe fatica a raggiungere Mylmanor quando il sole era ancora a tre quarti, in pieno pomeriggio. Le guardie elfe all'ingresso della città non si mostrarono molto garbate, insistendo in una perquisizione corporale anche dopo che il documento di Finres era stato mostrato loro. Quella che però si prospettava un'occasione per allungare le mani da parte dei maschi venne smontata rapidamente dalla loro comandante, una donna, che rimise in riga i propri sottoposti prima di occuparsi personalmente delle donne del gruppo. Dopo un breve controllo, il gruppo fu ritenuto idoneo a entrare. Mylmanor sorgeva nei pressi di un ampio dislivello del terreno, nel quale uno dei fiumi di Frondargentea, il Sylver, scendeva a cascata, separando di fatto la città che vi sorgeva in mezzo in due parti collegati da tre ponti. Essi, come l'architettura dell'ambiente, erano costruiti in legno lavorato con maestria dai precisi artigiani elfici, la cui magia aveva invece plasmato in maniera innaturale le case a forma di cupola e dai tetti spioventi. A riprova della apparente penuria di pietra nel regno elfico, solo pochi edifici importanti quale il palazzo del governatore locale erano costruiti con solidi mattoni di roccia. Le vene metalliche non sembravano comunque altrettanto rare, fatto confermato dalla presenza di diversi militari del numeroso esercito elfico a pattugliare le strade a gruppi di almeno due. Mylmanor La città contava all'incirca tremila abitanti e fungeva da crocevia commerciale nell'area nord-est di Frondargentea, sfruttando la propria posizione per permettere rapidi scambi con le città vicine e la capitale Mael Thalor. Non vi era quindi da stupirsi se buona parte delle attività si svolgevano nell'ampio quartiere del mercato posto nel lato sud della città, una ampia area su cui gli alberi non erano stati abbattuti, ma scolpiti per permettere l'accesso a un improvvisato livello superiore per mezzo di scalinate di legno e ponti di corde che collegavano quella babele di botteghe, che sorgevano spesso l'una sopra l'altra. Il mancato coinvolgimento nella guerra aveva reso Mylmanor, come il resto di Frondargentea, ricca e prosperosa, limitata solo dalla sua solida autarchia: che si stesse girando per il livello a terra o quello superiore del mercato, le produzioni artigianali erano solo di fattura elfica, riconoscibile dagli intarsi e dall'eleganza con cui i falegnami e i gioiellieri dalla lunga vita curavano ogni singolo dettaglio. Tuttavia il mercato di Mylmanor contava anche un livello inferiore, dove torce inestinguibili erano state poste per illuminare una serie di tunnel scolpiti che celavano il quartiere sotterraneo, dove era possibile trovare servizi di lega inferiore e quelli gestiti dagli stranieri, che non avevano il permesso di esercitare nel mercato al “piano terra”. Tale quartiere, noto come “il quartiere dei drow” prendeva il suo bizzarro nome non in virtù della presenza di elfi oscuri, che sarebbero stati inseguiti con falci e forconi, ma per via della sua natura sotterranea e dal fatto che, per il giusto sovrapprezzo, era possibile condurre anche loschi affari. Il governatore locale e le autorità negavano la presenza di simili traffici, sebbene i sacerdoti del tempio di Vandria Gilmadrith locale asserissero con fervore come ogni anno diversi carri carichi di merci preziose venissero spediti verso gli alloggi del governatore. La chiesa di Vandria Gilmadrith sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina di Cuore d'Acciaio, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che solo la fede potrà aiutarci a ritrovare la principessa! Poichè ella ci osserva e ci guida, onniscente e paziente, in attesa che il suo campione si manifesti per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore La profetessa è stata assassinata, è vero, ma io vi chiedo di venire e pregare, far sì che Vandria manifesti su di me la sua onniscenza! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete chiedere perdono dei vostri peccati, lenire le vostre ferite se ne avete, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi cerca servizi alla chiesa di Varnia Gilmadrith Dorian si rivolse al gruppo La cosa buona di trovarsi qui è che finalmente posso rendermi utile in qualche modo disse Ho prenotato delle stanze alla “Giumenta dorata”, una locanda che mi è parsa molto valida. Ho già pagato e qualunque consumazione prenderete la offrirò io, ci mancherebbe altro dopo che mi avete raccolto da terra quando ero un mezzo cadavere il futuro principe quindi fece un paio di conti Se vi servono soldi, ho ancora qualcosa con me. Quando sono corso via da palazzo non mi sono preso la briga di prendere molto, ma tolto ciò che potrebbe servirmi per qualche altro giorno di alloggio, ho con me duemila monete d'oro. Se vi servono, sono a vostra disposizione. X chi si reca alla Giumenta Dorata Per quella che sarebbe potuta essere la gioia di Damien, un bordello sorgeva all'interno della città, nel “quartiere dei drow”. Ma anche se l'esercizio si chiamava “Il piacere del Sottosuolo”, non vi erano sexy elfe oscure vestite in pelle, nè donne prive di sensi. L'attività, che si trovava nel lato più a nord del dedalo di tunnel sotterraneo contava circa una dozzina di praticanti, per la maggior parte elfe di aspetto ordinario cui si accompagnavano anche un paio di attraenti maschi (entrambe le categorie Apparenza tra 14 e 15) che beneficiavano di un particolare impulso con trucchi reperibili a buon mercato (L'Apparenza media sale quindi tra 15 e 16), la posizione isolata un vanto per quello che era un punto frequentato da personaggi altolocati della città e funzionari del governatore. X chi decide di visitare “Il piacere del Sottosuolo” Vari annunci di lavoro erano disponibili a Mylmanor, tuttavia pareva che ben poche attività fossero disposte a richiedere l'aiuto di stranieri. Fedeli ai racconti che i viaggiatori avevano udito, gli elfi e le elfe di Frondargentea sembravano cercare di avere il meno a che fare con chi non fosse della loro razza, tollerando a malapena di commerciare con loro. In soccorso di chiunque avesse cercato del lavoro, vi era il quartiere dei drow. Più lieti di avere un supporto da parte di qualcuno che capisse le difficoltà di essere una minoranza, alcuni artigiani sembravano disposti a offrire degli impieghi a chiunque avesse dei talenti o qualcosa di utile. X chi cerca annunci di lavoro x tutti
  23. DM x Shaun e Luna Adularia fulminò con lo sguardò Eoliòn Non avete ancora avuto il permesso di rivolgervi alla Gemma di Verderovere! sibilò Ringraziate di potervi rivolgere a ME, in questo momento Diamante osservò comunque con vaga curiosità la scena, l'espressione simile a quella di una studentessa che aspettasse il termine di una tediosa lezione. La sua portavoce controllò comunque i doni portati dalla Von Gebsatell, scuotendo la testa E quindi la casata Von Gebsatell ricicla i doni di Lagocristallo? Che razza di nobili da quattro soldi siete? un ringhio da dietro la mezza-celestiale le ricordò la presenza del cugino, le cui nocche scricchiolarono alle offese date alla cugina. Adularia e le altre ninfe non parvero però accorgersene Pergamene? Pozioni? Ci ritenete così deboli da non poterci creare strumenti con gli incantesimi più basilari? domandò Un incantesimo per scoprire le gravidanze? Quindi volete ingravidarci? O forse ci volete dire che siamo grasse? gli sguardi delle cinque ninfe si fecero ostili, con la portavoce di Diamante che spinse con il piede, verso Eoliòn, gli oboli offerti Indegni, non sono soddisfatta. Bleah! commentò quindi, tenendo in mano la collana in oro offerta da Alucard come se essa fosse portatrice di germi e batteri Noi non indossiamo l'oro comune disse, liberandosi con un gesto della mano il monile gettandolo contro il petto di Alucard E' il più diffuso e il suo colore è vile. L'argento e il platino sono i metalli migliori, eleganti e dai colori freddi che si sposano con la cupa realtà del mondo, infestato di disgustose creature che ne rovinano la bellezza la ninfa storse un labbro scrutando gli avventurieri La vostra offerta è inadeguata, non sono soddisfatta La ninfa scrutò da capo a piedi Luna Ti distingui appena dalle tue compagne, Luna figlia di Veldrada commentò Perlomeno conosci un po' di etichetta valutò una volta che la ninfa si presentò. Dietro Adularia, tuttavia, Diamante sospirò, lo sguardo che vagò verso il cupo laghetto di Verderovere. La sua portavoce scosse la testa Ma giungi in condizioni sciatte, come una mendicante alla porta. Lagocristallo è dunque caduta così in basso che le sue figlie grufolano nella polvere? Non sono soddisfatta. Una giovane ninfa dai capelli scuri, pesante trucco agli occhi, numerosi anelli e lacci alle braccia (Apparenza 26), ebbe tuttavia un giudizio meno severo Potrebbe migliorare se si tagliasse un po' i capelli e si truccasse, tu che ne dici Ametista? domandò ad una sorella dai capelli castano scuri e dagli occhi castano dorati, con una rispettabile scollatura, la fronte cinta da un cerchietto con cristalli viola e numerosi orecchini alle orecchie (Apparenza 26) Anche dei tatuaggi e dei piercing le starebbero bene la sua idea di makeover venne interrotta da Adularia, che stemperò le chiacchiere tra le due Non è il motivo della discussione, Zaffira quindi rivolgendo una lunga occhiata a Damien prima e a Ragnar poi, fece un vago cenno della mano dopo aver sentito le parole del Bjornsson Parole vuote, senza fatti per me puoi essere solo un altro uomo che farebbe di tutto solo per potersi inginocchiare e baciarmi i piedi. Torna quando avrai davvero una canzone per me, fratello di Luna. Una ninfa dai capelli mossi e con un pesante trucco rosso sotto lo sguardo ostile, simili ad eleganti pitture da guerra, fece un passo avanti. La donna indossava una corona fatte di foglie di metallo e rubini a guisa di bacche (Apparenza 26) Avete un bel coraggio a presentarvi al cospetto della Gemma di Verderovere e chiedere aiuto senza offrire nulla, se non ninnoli e parole di circostanza, voi che peraltro tra le vostre fila contate creature disgustose come un nano e un lucertoloide. Un colpetto di tosse di Diamante richiamò verso il trono Adularia, che la raggiunse a passo spedito. La portavoce si chinò per porgere orecchio al sussurro della sua sovrana, un bisbiglio mentre ella indicava qualcosa tra le fronde in alto e a cui la servitrice rispose con un cenno del capo, prima di tornare dai viaggiatori Non illudetevi, non riguarda voi specificò, l'annoiata leader di quella comunità che in effetti stava già guardando altrove, verso il fondo della radura. Adularia annuì alle parole dell'ultima ninfa che aveva parlato Tormalina ha ragione guardò quindi con superiorità il gruppo Non siete nemmeno degni di porgere una sola richiesta alla nostra regina, non che mi aspettassi altrimenti da come vi avevo visti sentenziò Potete avere anche degli ideali comprensibili, ma sarebbe un crimine imperdonabile lasciare che la bellezza e l'eleganza della nostra congrega vengano sviliti concedendo aiuto a chicchessia Adularia fece un cenno verso l'estremità della radura Potete riposare un po' ai margini, se proprio dovete, ma dopo di ciò dovrete tornare sui vostri passi finchè non sarete in condizioni di rivolgervi a noi come si conviene. La sentenza fu lapidaria: i membri della comunità fatata smisero di rivolgersi agli avventurieri, le ninfe annoiate da quella che per loro quel giorno era parsa una noiosa perdita di tempo, il resto del popolo fatato che seguì a ruota il giudizio delle loro dee senza ribattere sulla decisione, accompagnando il gruppo fino al limitare del loro regno Vi consiglierei di non trattenervi più di oggi. Si vede che oggi erano di buon umore per avervi fatto uscire anche se non avevate doni che le piacessero disse un centauro dai capelli a caschetto e con varie cicatrici sulle braccia. La piccola scorta si voltò, lasciandoli di nuovo soli tra gli alberi dalla corteccia scura che spuntavano da quel tappeto autunnale unico fatto di foglie blu scuro, verde scuro e grigio scuro Frondargentea porta davvero il male commentò Dorian, irritato da quel trattamento, mettendo una mano sulla spalla della cugina Hai fatto del tuo meglio, cugina, come anche voi disse rivolto a Luna, Ragnar e Alucard Ma credo che ancora non vi sia un incantesimo per curare la superbia il Von Gebsatell sospirò Che cosa facciamo adesso? Il lasciapassare datoci da Finres non credo possa aiutarci per andare più ad ovest di così, le pattuglie farebbero domande sul perchè saremmo così fuori rotta. X tutti
  24. DM x Kat Po x Vassilixia e Deborah X Alucard Furono necessari quattro lunghi giorni di viaggio attraverso il rigoglioso e verdeggiante territorio di Frondargentea per raggiungere l'area dove si supponeva si trovasse la corte fatata di Verderovere. I quattordici viaggiatori, accompagnati dal cugino di Eoliòn, ebbero modo in quel periodo di familiarizzare con alcuni degli aspetti di quella terra elfica: laddove buona parte degli insetti erano più grandi della norma, la fauna in generale non si discostava di molto dalle misure “standard”, fatto che contribuiva forse alla maggiore quantità di verde in quel luogo, laddove i predatori non erano in grado di arginare eventi usuali come l'impollinazione da parte delle api, i cui esemplari più piccoli erano grandi come un pugno ed altri raggiungevano le dimensioni anche di un piccolo cavallo, che risiedevano in alveari posti a decine di metri di altezza e grandi come case. Queste proporzioni non sembravano seguire uno schema preciso, reliquia di quel territorio così selvaggio e caotico in cui solo la società elfa sembrava l'unico rigido esempio di rigore. Le pattuglie poste alla ricerca della principessa Ciradyl non mancavano e due di esse chiesero lumi al gruppo, con il secondo gruppo che si mostrò in particolar modo scontroso. Incontrati nel terzo giorno di viaggio, il gruppo che portava un paio di sospettati gonfi di botte, non si accontentarono della lettera offerta da Finres, ma insistettero per avere un resoconto di come l'avevano ricevuta. Ragnar e Luna dovettero fare gli straordinari per cercare di convincerli della loro buona fede, azione che ebbe successo in parte anche grazie alla fresca assenza di Efraym, traendo di buono delle utili indicazioni per raggiungere il territorio delle fate Fate attenzione, noi vi abbiamo avvisati disse il comandante di quella sospettosa pattuglia. I momenti diurni, che iniziavano piano piano ad accorciarsi, furono piuttosto tranquilli e videro Dorian lieto di scambiare quattro chiacchiere con i proprio compagni di viaggio, raccontando aneddoti buffi sulla sua infanzia, che vennero confermati da Eoliòn In verità da piccolo ero piuttosto paffutello. Non ho mai capito perchè, ma mia madre prese la cosa molto sul serio e iniziò a mettermi sotto un regime di esercizi intensivi fu uno di essi Ricordo che allora quel “santo” Oceiros sembrava ridersela sempre sotto i baffi varie altre storie riguardarono l'infanzia assieme ai cugini e quella fatidica volta che scambiò una delle pergamene di Beauty's Caress di zia Chandra con una di Unto. Vi fu comunque anche dell'azione: Kat Po ebbe modo di catturare un topo selvatico gigante grande come un cane, le cui carni cotte risultarono croccanti e con un vago sapore di pollo, così come Mulroht fu in grado di colpire un immenso esemplare di millepiedi che si rivelò ricco di proteine. Lo stesso purtroppo non si potè dire delle notti. Se Deborah fu la prima a venire “aggredita” nei sogni da Zaleria, nelle notti successive anche altri tre del gruppo che aveva cercato di affrontarla sperimentarono incubi tormentati e dolori fisici riconducibili a quelli manifestati anche dalla tiefling e da Dorian. Pur avendo giacigli comodi e minori necessità, la fattucchiera fu in grado di entrare senza problemi nelle menti altrui, sorpassando le difese magiche poste dalla strega del terrore tiefling, la quale pur con le migliori intenzioni non potè impedire che Zaleria rendesse ogni notte un vero e proprio terno su chi avrebbe sofferto incubi tormentati. x Vassilixia x Shaun x Astrid La quarta e ultima notte di viaggio rappresentò peraltro un ancor più sinistro presagio, in quanto a venire aggredita fu una delle donne non coinvolte nel viaggio onirico: Angelica. Come che Zaleria avesse ottenuto informazioni atte a raggiungerla, fu un mistero che venne a lungo dibattuto la mattina successiva. x Angelica La mattina di quello che sarebbe stato il quinto giorno di viaggio, il gruppo raggiunse il luogo indicato dalla seconda pattuglia. L'area corrispondeva alla descrizione fornita, a circa cinque miglia a sud della città di Mylmanor che avrebbero potuto raggiungere dirigendosi a nord, mentre a sud si stagliava, non vista, la città di Illelthyr. Preso coraggio, il gruppo si insinuò in quella che pareva una selva oscura. La comunità fatata di Verderovere sorgeva nei pressi di una fonte naturale, che da un piccolo declivio scendeva in una serie di piccole cascate fino a quello che era un laghetto naturale, dalle acque di un color blu scuro. L'area sorgeva in una radura cinta da una coltre di alberi particolarmente fitta, che in virtù dei propri alti fusti forniva non solo una sorta di barricata naturale, ma anche un filtro per la luce solare, cui pochi raggi raggiungevano quell'area in forte ombra. In ragione di ciò gli avventurieri trovarono la temperatura più bassa di diversi gradi rispetto al resto della foresta, che in quel periodo autunnale portava quindi a percepire un particolare freddo, sufficiente da richiedere una copertura superiore nei vestiti. Se Verderovere presentava un'atmosfera più cupa e fredda, anche i suoi abitanti non erano da meno: i viaggiatori poterono notare tra i suoi abitanti nixie dai capelli blu elettrico, centauri dalle lunghe barbe e i petti solcati da tagli e cicatrici, presenze invisibili di cui si sentiva un ronzare tra le foglie e gli arbusti. I satiri erano pochissimi e invece dei soliti flauti formavano piccoli cori cupi di voci baritonali. Le ninfe che abitavano Verderovere erano leggermente più alte delle loro controparti di Lagocristallo, dalla pelle più chiara e i capelli scuri. A differenza delle abitudini degli altri paesi, costoro indossavano vesti scure, talvolta con cappuccio, che lasciavano al limite libere solo le gambe e le braccia. Non era comunque difficile notare come ognuna di loro era dotata di una bellezza quasi insostenibile per lo sguardo, un fascino che veniva accentuato dai monili in argento e platino (nessuno d'oro) che portavano sotto forma di collane, bracciali, cavigliere, orecchini e anelli. Gemme di tutti i colori, le uniche note cromatiche in tale ambiente oltre gli occhi di tali fate, rilucevano nella fioca luce che penetrava fin lì. Altra caratteristica per cui si differenziavano dalle loro simili appena giunte, le ninfe di Verderovere sembravano fare pieno uso di trucchi e cosmetici: ombretto, mascara e rossetti scuri valorizzavano all'estremo i tratti di quelle femmine che avrebbero potuto comandare interi regni solo con la loro bellezza. L'ingresso di stranieri all'interno di tale dominio destò non poco interesse negli abitanti del luogo, il gruppo che fu seguito con lo sguardo per tutto il tragitto che li condusse fino a un angolo del laghetto che sorgeva nei pressi di una grande quercia, sulla cui base era stato scolpito un trono in legno su cui sedeva una ninfa dai lunghi capelli scuri, vestita con uno stretto abito aderente e con una collana di diamante al collo a forma di fiocco di neve (Apparenza 27). La femmina, dotata di una bellezza sconvolgente, li osservò in silenzio, l'aria vagamente annoiata mentre appoggiava il delizioso viso al palmo della sua mano. Fermatevi dove siete disse una ninfa dal viso coperto in parte da una ciocca dei suoi lunghi capelli neri Siete al cospetto della Gemma di Verderovere, la nostra signora Diamante disse la donna, guardando con supponenza coloro che non erano ninfe Vi conviene abbassare lo sguardo al suo cospetto, non siete ancora degni di poterla guardare. Il mio nome invece è Adularia, la sua portavoce la femmina sollevò il mento, guardando dall'alto in basso i viaggiatori E sono pronta a concedervi qualche minuto del mio tempo. Porgete i vostri omaggi ed esponete il motivo della vostra visita. Spero per voi che la ragione non sia futile concluse. Diamante rimase in silenzio, osservando pigramente la situazione gestita da Adularia. Tre altre ninfe erano visibili, una appena sorta dall'acqua, le altre due ai due lati della quercia su cui sorgeva il naturale scranno della Gemma di Verderovere. x tutti
  25. DM x Efraym, Vassilixia e Forgrim Nel frattempo, a una rispettabile distanza... Finres accolse senza ulteriori domande la rapida spiegazione di Luna circa il “nomignolo” di Efraym, forse anche in virtù della forte discussione che si svolse a seguito della votazione indetta. Se Dorian parve sul punto di perdere le staffe una volta per tutte, il suo passare alle mani venne anticipato da Malik in persona. Il fratello di Efraym non mancò di andare a muso duro contro il consanguineo, redarguendolo e dando la rotta alla votazione, che sancì infine l'espulsione dell'incauto lucertoloide Penso che siamo quasi tutti d'accordo, allora concluse il Von Gebsatell Spero tu non abbia a creare altri guai e possa tornare senza problemi alle tue terre augurò, forse più per circostanza. Flopsy osservò afflitto prima il padrone, poi il gruppo di avventurieri. Il destriero di Efraym nitrì di dolore quando Sovrano Nero lo colpì ad un fianco, nitrendo in maniera strana, come se fosse compiaciuto dalla turbolenta situazione. Per il lucertoloide, comunque, il verdetto era giunto quasi all'unanimità e sanciva infine il suo allontanamento dalla compagnia, che valutò i piani per la ripartenza. Quando Finres portò loro una mappa, essa non era molto diversa da quella che Bastesio aveva offerto loro, sebbene non proferirono parola sul fatto che fossero già stati muniti Come dissi ieri enunciò l'elfo Verderovere si trova poche miglia più a sud di Mylmanor, a tre giorni e mezzo di distanza, direi, se non vi attarderete per strada la tappa parve ottenere il maggior consenso del gruppo, sebbene le parole di Deborah non rimasero inascoltate per quanto riguardava la loro avversaria Sì, è una descrizione molto precisa confermò la sua precedente vittima onirica. La partenza da Fodell fu diversa dal solito: una leggera nebbia si era levata in quella fredda mattina e non vi furono saluti Vedete di fare attenzione, potrei passare guai se vi comportaste da idioti come il vostro amico fu il poco allegro “augurio” di Finres Eltear, che li congedò mentre si trovava in piedi davanti al tempio. Gli abitanti di Fodell, che avevano accolto con freddezza quegli stranieri così diversi e così incuranti della legge, degnarono loro a malapena uno sguardo mentre essi si allontanavano dall'insediamento, superando alcuni alberi adibiti a laboratori artigianali che sorgevano oltre una radura su cui si trovava un albero di saelas dalla corteccia nera come il carbone, ma dalle radici solide e robuste, alto più di trenta metri, una meraviglia che la notte gli aveva negato di vedere fino a quel mattino. L'unica eccezione a quella triste partenza venne da un'elfa che li chiamò nella sua lingua madre, quando essi erano già usciti da un centinaio di metri dal villaggio. Come tutte le membre della loro razza, essa era molto attraente, dal viso tondo e dalle orecchie a punta che si intravedevano in mezzo alla lunga chioma castano scuro Saesa kwara lle hielv amin verno' amin merna saesa a' hielv lle sana x chi capisce l'elfico La donna porse verso Kat un sacco di iuta chiuso con un nastro verde, all'interno del quale si trovavano una faretra di ventri frecce da arco lungo, una sciarpa di lana rossa, un giaciglio e due razioni da viaggio composte da formaggio di brixashulty, uova, lattuga e pane nero. La donna non si trattenne con i viaggiatori, guardandosi attorno per poi tornare di corsa al proprio villaggio. Il gruppo potè quindi ricominciare il proprio viaggio all'interno di Frondargentea, con destinazione la elitaria corte fatata di Verderovere, immersa nel cuore di quell'ambiente selvaggio, il sogno proibito di qualunque amante del verde e del colore, il quale filtrava nonostante la nebbia illuminando la brina circostante in un caleidoscopio di colori. Gli uccelli mattutini cinguettarono, levandosi dai rami più alti al passaggio della numerosa compagnia, il cui obiettivo era ora solo quello di trovare un indizio che li conducesse dalla fattucchiera Zaleria. x Vassilixia e Deborah x tutti
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