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Capitolo Quattro – Avanguardia
DM Il silenzio della foresta di Muzziomone era stato spezzato, la potenza dei colpi inflitti da Gunnar e dal leone tali da imprimere solchi negli alberi millenari di quel mondo immerso nel verde. La vendetta di Artigli di Sangue si consumò nel breve termine, il leone che urlò il proprio dolore per le ferite inferte, mentre Osymannoch cercava una posizione migliore prima di far partire il proprio assalto. L’idea del lich era tanto semplice quando efficace: flagellare di incantesimi il leone mentre esso era preso da Gunnar, continuando e insistendo finchè esso non sarebbe crollato a terra sotto quella pioggia di potere magico. Il piano però si trovò subito arenato da una difficoltà che sembrava comune in quei giorni: anche quel leone dalle scaglie color argento scuro sembrava impenetrabile alla magia, infuso forse di una refrattarietà talmente forte da respingere anche la temibile colonna di fuoco sacrilego evocata dall’Inatteso. Per quanto piante, rami, radici e il terreno avessero risentito gli effetti di quell’assalto (e Gunnar avesse percepito il calore fino alla punta dei suoi peli) l’essere che li aveva aggrediti non parve nemmeno scalfito e anzi si permise pure di apostrofare in una lingua i suoi aggressori. X chi capisce il Draconico Il leone premette le proprie zampe sul terreno, il quale parve abbassarsi di colpo mentre i muscoli della creatura si tesero e parvero ingrossarsi, presagio di un assalto ancora più furioso. La creatura incombette su Gunnar, minacciandolo con la prospettiva di un nuovo temibile assalto. Il barbaro dei Fiordi non era però da solo in quella lotta tra animale ed animale (?). Maxillium piombò sul leone metallico con la stessa furia di un angelo vendicatore, affondando la propria ascia mentale sul fianco della belva e strappandole un grido di dolore, un segno e un simbolo per Arth e la capacità di difendersi con le unghie e con i denti. L’essere ringhiò il suo disprezzo per quell’atto di coraggio e le sue unghie contrattaccarono con spietata efficienza. L’essere, dotato di una velocità senza precedenti, si gettò in un assalto diretto contro il Nairdal, gettandolo a terra e inchiodandolo a terra con gli efferati artigli, che con movimenti misurati spezzarono costole e scavarono la loro via nei polmoni del nemico. Dilaniato e ormai reso incapace di respirare, Maxillium potè solo lanciare un fugace sguardo al tetto di fogliame della foresta mentre egli chiudeva gli occhi. L’ultima cosa che udì furono le grida di Gunnar, che venne subito ripreso in consegna dal leone metallico, il cui morso minacciò di staccargli il braccio destro. Con la caduta di Maxillium, Artigli di Sangue era di nuovo solo. Ma forse una speranza poteva di nuovo palesarsi per i Guardiani Planari. Se Pisittu era ancora sull’orlo dell’incoscienza e stava sputando palle di pelo sul manto erboso, Bainzu riuscì a riprendersi. Il druido era pronto a gettarsi nella mischia. Riepilogo X tutti
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Capitolo Quattro – Avanguardia
DM Gunnar percepì per un attimo un senso di deja vù: era la seconda volta che si trovava a conficcare gli artigli su un felino in pochi giorni. Per sua fortuna però molte cose sembravano a suo favore: innanzitutto il suo nemico era grande come lui e non simile a un palazzo vivente e pronto a sbranarlo. Inoltre, a differenza dei gargoyle, egli trovò una corazza sì robusta, ma non impenetrabile, almeno quanto bastò affinchè un solco si aprisse sulla giugulare del felino, che sibilò di dolore. Oltre a ciò il bersaglio rivolse subito la sua attenzione su di lui, regalando quindi ai suoi compagni tempo prezioso per riorganizzare la propria strategia. Quei secondi si rivelarono fondamentali per Osymannoch, il quale spezzò l’apparente perfezione della foresta evocando i tentacoli preferiti di Sophia, disgustose propaggini che si spansero dal terreno emergendo come monoliti bulbolsi e pronti a infilarsi in ogni orifizio. La strategia si era rivelata vincente con i temibili gargoyle, ancora ben impressi nelle menti dei Guardiani Planari. Forse in due sarebbero bastati. Non poteva però essere tutto rose e fiori per Gunnar e Osymannoch, i quali capirono ben presto che il loro avversario era degno di rispetto. Con un ruggito talmente potente da far tremare gli alberi l’essere si scrollò i tentacoli di dosso come se essi fossero fatti di carta velina. La ferita che il combattente orso aveva inflitto si rimarginò in un batter d’occhio, non lasciando alcun segno del primo assalto di Artigli di Sangue mentre, al contrario, gli artigli simili a pugnali in acciaio del leone metallico lasciarono segni ben visibili sul petto del barbaro che si intrise subito di sangue. Il ruggito dell’orso fu soffocato in gola quando essa venne azzannata dalla creatura in quello scontro per il predominio. Per quanto Gunnar riuscì a scrollarselo di dosso, i segni di tale morso iniziarono a farsi sentire in un dolore pulsante e un sapore di sangue in bocca. La situazione sembrava complicarsi, ma fu proprio in quel momento che Maxillium parve ritrovare l’equilibrio e una comprensione sufficiente di ciò che accadeva di fronte a sé. Riepilogo X tutti
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Capitolo Quattro – Avanguardia
DM La prospettiva di uno scontro appena giunti su Muzziomone poteva forse rivelarsi un record personale per molti, se non tutti, i membri dei Guardiani Planari. Non vi erano state possibilità di incontrare fauna più simpatica o anche solo un contadino grasso. No, per il gruppo inviato a indagare sui terremoti planari la minaccia sembrava immediata e preavvisata solo da un sinistro ruggito che mise in allerta i presenti. Celeste, Maxillium e Gunnar estrassero le proprie armi. Sophia prese tra le mani le prime componenti che le vennero in mente. Osymannoch estrasse la propria verga (quella magica, sia chiaro!) dalle vesti e Pisittu si mise in posizione di combattimento. Lo scopo dei Guardiani era semplice: eliminare la minaccia prima che essa potesse aggredire ed interrompere Bainzu, il cui rituale era ancora in fase di preparazione e non poteva essere spezzato senza il rischio di dover attendere un nuovo giorno. I secondi passarono febbrili mentre gli psionici si agghindarono di tutti i poteri che ritennero più opportuni, le manifestazioni olfattive, uditive e visive che si manifestarono come patine di luci multicolori, sfolgorii simile e metalli frizionati e odori che variavano dalla lavanda a quello di calzini sporchi. Il muro che venne formato avrebbe forse potuto arrestare anche il tarrasque, qualora esso avesse fatto ritorno dal Piano Astrale! L’essere che emerse dalla foresta era ben più piccolo della Bestia della Savana e simile a uno snello leone in quanto quadrupede e ruggiti prodotti. Le similitudini con il re della giungla del Piano Materiale si fermavano però lì: il nuovo arrivato non aveva pelo, ma una placcatura naturale simile a scaglie di drago di un colore scuro con screziature color argento, le quali rinforzavano anche la zona del collo, come una piccola criniera color metallo. La creatura pose i propri occhi sui Guardiani Planari, prima di raggiungerli a una velocità impressionante e superiore a quella del ghepardo più veloce su Arth. Giunto alla distanza che egli desiderava, il leone metallico frenò la propria corsa con i propri artigli simili a pugnali, per poi spalancare le fauci ed emettere un ruggito potente, più forte della tromba di un arconte e del grido di battaglia di un leonal messi assieme. La potenza dell’assalto fu tale da non lasciare scampo ai Guardiani Planari, i quali furono costretti a soccombere in parte all’assalto, le orecchie sanguinanti e ovattate da un fischio perenne che gli avrebbe permesso a malapena di comunicare se fossero stati in grado di fermare il mondo che vorticava attorno a loro, minacciando di buttarli a terra in preda alla nausea e al vomito. Gunnar, il cui addestramento lo aveva reso resistente alla maggior parte delle influenze esterne, si ritrovò da subito da solo in prima linea. Dietro di lui solo Osymannoch sembrava in grado di combattere e forse già pronto ad aggiungere questo evento alla lunga lista di pro da presentare ai suoi compagni circa la possibilità di introdurli alla vita da non-morto. Per poter catechizzare i suoi compagni, comunque, avrebbe dovuto prima assicurarsi di sopravvivere! Riepilogo X tutti
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Capitolo Quattro – Avanguardia
DM X chi ha effettuato prove Per quanto non del tutto a loro agio nell’ordinato ambiente naturale di Muzziomone, i Guardiani Planari non persero tempo a cercare di capirne di più sull’area in cui erano giunti, con Gunnar e Maxillium che si mosse tra gli alberi in cerca di indizi e modi per trovare il modo di orientarsi. Se lo spadaccino spirituale non ebbe fortuna, dopo aver spostato cespugli ovunque e dopo essersi arrampicato brevemente, Artigli di Sangue vi riuscì, stabilendo da uno dei pochi raggi solari la approssimativa posizione del sole e, dopo aver tracciato un arco che descrivesse in maniera spartana il suo tracciato, capire dove fosse il nord. Il combattente orso potè sentirsi fiero di sé stesso: per quanto negli ultimi giorni fosse stato sballottato da un piano all’altro, egli era ancora in grado di essere un tutt’uno con la natura. D’altro canto se Gunnar si trovava beato in mezzo alle foreste, Bainzu aveva raggiunto uno stadio di esistenza superiore, protettore del verde e amico delle creature fatate. La sua recita di parole, per quanto potesse apparire buffa, era un antico e potente rituale del suo circolo druidico tramandato solo ai più coraggiosi. Esso era in grado di trasportare la mente del druido fuori dal corpo, permettendogli di percepire il circondario come se egli stesso fosse la foresta, un potere dai terribili pericoli: se egli si fosse immerso troppo in questa comunione, la sua mente avrebbe rischiato di perdere la sua stessa concezione di sé, con il rischio di perdersi e non fare più ritorno al suo corpo originario, un’anima perduta in quel paradiso boscoso. Un incantesimo che poteva forse risolvere quello stallo in cui non vi erano indizi sulla direzione migliore da prendere… almeno fino a quando Maxillium non udì per primo qualcosa da lontano, ma che ben presto riverberò fino al punto da essere udito dai suoi compagni. Esso era un ruggito simile a quello di un leone, cavernoso e intimidatorio, che a giudicare dall’eco Celeste potè stimare provenire da nord. Mentre Bainzu proseguiva nella sua concentrazione mistica, un secondo ruggito raggiunse le orecchie dei presenti e stavolta sia lo spadaccino spirituale che l’elocatrice poterono convenire che esso si stava avvicinando di buon passo verso la loro direzione. Se essi fossero rimasti lì avrebbero con buona probabilità incrociato la creatura, sebbene allontanarsi era ancora possibile. Ma come avrebbero potuto muoversi in sicurezza, se Bainzu era ancora in procinto di lanciare la propria comunione? Erano passati pochi secondi dal loro arrivo a Muzziomone, ma i Guardiani erano già chiamati a fare le loro prime scelte in fretta. X tutti
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Capitolo Quattro – Avanguardia
Capitolo Quattro – Avanguardia La prima meta scelta dai Guardiani Planari per le indagini richieste dai Filosofi di Arithmea ricadde su Muzziomone. Nonostante le offerte di alcune delle fazioni affinchè alcuni dei propri membri accompagnassero i nativi di Arth, il gruppo aveva preferito un approccio solitario, facendo leva solo sui propri effettivi in quella che era una missione di esplorazione. Fu ancora una volta per mezzo dei poteri psionici di Celeste Borealis, ormai nota come il taxi planare, che i sei e Pisittu furono in grado di raggiungere, la sensazione di vuoto nello stomaco che si interruppe di colpo quando il panorama finì di vorticare ed essi giunsero a destinazione. Quando i Guardiani Planari giunsero su Muzziomone si trovarono di fronte a uno spettacolo inusuale. Essi erano giunti in una foresta, i cui alberi sembravano cresciuti nel corso di innumerevoli anni, più imponenti delle più antiche quercie secolari e capaci di far sembrare giovani anche il verde inoculato di magia di Frondargentea, la terra degli elfi a nord-ovest del Continente Occidentale di Arth. Non vi erano sentieri, né segni di civiltà nel punto in cui erano giunti. L’unico sentiero percorribile era quello che serpeggiava in maniera naturale tra i tronchi, spessi come braccia di giganti. Eppure tale bellezza naturale non appariva selvaggia e caotica, ma ordinata e armoniosa nel suo insieme, come un quadro che fosse stato ricontrollato e perfezionato fino allo sfinimento dell’artista, nel tentativo di presentare una perfezione assoluta. Una visione che solo Maxillium ebbe modo di apprezzare, ma che gli altri percepirono nei lati peggiori della sua rigorosità. X tutti, condizioni planari Come un baldacchino, i rami frondosi delle cime di questi titani alberati coprivano del tutto il cielo, se esso era presente su Muzziomone. Una luce tuttavia era di rado visibile filtrare tra i nuguli di foglie, facendo presagire che sopra si trovasse aria e sole alla stessa guisa del loro piano natìo. L’aria in quel luogo era fresca e piacevole, tuttavia un silenzio tombale pervadeva l’area: solo il fruscio delle foglie che formavano uno spesso tappeto in quella foresta spezzavano quell’atmosfera capace di far udire in maniera amplificata anche il rumore delle giunture dei presenti. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Gunnar X Osymannoch e Bainzu Quando il gruppo si riunì, trovò un inaspettato momento di distacco tra Sophia e Pan A quanto pareva, le limitazioni a disposizione per il viaggio sembravano aver costretto Celeste a una scelta ed essa era ricaduta sul coure, che sarebbe rimasto sul Teschio Immagino abbia un senso… l’ultima volta non sono stato molto utile… ammise, ben ricordando il momento della morte della maga che serviva Non mi resta che affidarvi Sophia e per favore, state attenti ronzò, fastidioso come uno sciame di calabroni femmine in pieno ciclo. Risolto quell’ultimo inconveniente e pronti a rimediare al tempo perso dagli incantatori maschi ritardatari, il sestetto con tigre si apprestò ad unire le proprie mani (e zampe) nel cerchio che Celeste ordinò di creare, il primo passo per affrontare quella crisi di terremoti planari e forse scoprire chi si celava dietro quella minaccia che sembrava pronta a scuotere le fondamenta stesse del creato. Quando i Guardiani Planari abbandonarono il Teschio di Paithah ebbe ufficialmente inizio la loro fase dell’Operazione Avanguardia.
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Celeste e Sophia, casetta del Seguito di Lady Myonatix X Gunnar, alveare dei Ragni Planari X Osymannoch, Bainzu e Sophia, Torre dei Filosofi di Arithmea Presso l’anfiteatro, in attesa di partire per Muzziomone, si trovava Maxillium. Egli era il primo ad essere giunto, appoggiato ad una delle colonne e gli abiti ancora pregni dell’odore di fumo e sostanze psicotrope che avevano preso all’interno dell’abitato della Trenodia in Velluto. Ao Senzacorpo, sorretto tra le mani dalla silenziosa Bambina Avorio, volse appena i diamanti che aveva per occhi in direzione del solitario avventuriero prima di mormorare qualcosa del tipo Tsk… i giovani di oggi… il duo si allontanò. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Celeste, casetta del Seguito di Lady Myonatix X Osymannoch, Bainzu e Sophia, Torre dei Filosofi di Arithmea X Gunnar, alveare dei Ragni Planari X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Celeste, casetta del Seguito di Lady Myonatix X Osymannoch, Bainzu, Gunnar e Sophia, Torre dei Filosofi di Arithmea X Maxillium, abitazione della Trenodia in Velluto X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Bainzu, Gunnar e Sophia, Torre dei Filosofi di Arithmea X Osymannoch, villa della Corte di Jasmeera X Maxillium, abitazione della Trenodia in Velluto X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Il consulto tra i membri del gruppo fu intenso e non concorde. Non tutti avrebbero preferito iniziare da Muzziomone ma almeno una linea di condotta era stata stabilita e con esso il prossimo viaggio che la compagnia avrebbe effettuato. A quel punto il gruppo si divise nel tentativo di cercare di approfittare del tempo libero in attesa della propria ripartenza. X Celeste, casetta del Seguito di Lady Myonatix X Bainzu, Gunnar e Sophia, torre dei Filosofi di Arithmea X Maxillium, abitazione della Trenodia in Velluto X Osymannoch, villa della Corte di Jasmeera X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Tarzi ascoltò le parole di Gunnar, per poi fare un lieve sorriso Insieme, è stato un mio suggerimento… disse, per poi guardare altrove Sei un combattente famoso e potente, il tipo di persona che poteva tornare utile per ridare lustro alla nostra razza… ora però devo chiederti di scusarmi, ma devo parlare con i miei ragazzi. Immagino avrai notato che sono abbastanza indisciplinati Tarzi si affrettò quindi a radunare il resto della Trenodia, con particolare fretta rispetto al suo modo di fare usualmente rigido. I Ragni Planari osservarono da distanza la scena, i bulbi oculari metallici che assunsero una tonalità rossa. La Trenodia non fu comunque l’unica delle fazioni a congedarsi. Ad una ad una ognuna delle componenti dell’Assemblea si ritirò presso i propri alloggi, forti delle missioni stabilite con meticolosità dai Filosofi per la Operazione Avanguardia. Laddove la maggior parte dei Guardiani aveva optato per lasciare il Teschio e concentrarsi sui piani a rischio, i Cacciatori di Hygrave montarono in sella alle loro cavalcature Noi faremo da guardia assieme a parte dei servitori di Jasmeera. Buona fortuna per il vostro viaggio, qualunque sia la destinazione che sceglierete Sebbene non fosse stata ancora scelta una meta precisa, in compenso l'equipaggiamento ebbe un importante cambiamento. Forse fu proprio per via delle trattative svolte, che si conclusero con una mezza dozzina di strette di mano che coinvolsero tutte le braccia di Mavreen, Sophia, Osymannoch e Maxillium, fatto sta che quando Auberil dispiegò le proprie ali il suo sguardo nei confronti dei Guardiani Planari fu severo. Egli non disse nulla, ma si limitò a condurre Myonatix in direzione del proprio abitato, non prima che ella si fosse avvicinata per distribuire numerosi e vigorosi abbracci ai presenti Sappiate che noi saremo sempre pronti ad aiutarvi, se crederete per davvero nel potere dell’amicizia! Il multiverso ha bisogno di molto più affetto! disse stringendo Osymannoch con particolare enfasi E delfini! aggiunse Bombus, traducendo l’ennesimo fischio di Miri che puntò il muso verso i Demoni Circensi. Questi ultimi fecero finta di vomitare (e pure forte) prima che Mister Hecke salutasse il gruppo con tono ben più amichevole Se volete ancora un vero aiuto potete venire a trovarci, magari non vi inghiottirò scherzò, mentre Karla buttò un bacio ad ognuno dei rappresentanti dei Guardiani Planari (Celeste e Sophia comprese) Saremmo felici di scambiare quattro chiacchiere prima della partenza, potremmo fare altri affari. Abbiamo tanti amici di amici in luoghi strani suggerì, per poi scoccare un'occhiata provocante agli uomini del gruppo. Il glabrezu tamburellò le proprie dita per poi puntarle ai viaggiatori della superficie di Arth Badum tssss!!! quanto ad altri affari, anche la Regina Jasmeera diede un accenno mentre ella veniva scortata dalla sua gelida servitrice Vi attenderò alla mia provvisoria magione, qualora vogliate approfondire il discorso di poc’anzi il Patto Silvano, d’altro canto, avrebbe forse sacrificato le vite di tutti i presenti pur di poter saltare alla gola della tiranna, le cui parole sembravano benzina sul fuoco per Vesphian e i suoi. Essi si ritirarono senza dire una parola, mentre Ao brontolò sottovoce per diversi minuti puntando gli occhi ingioiellati su Bainzu prima di essere trasportato via dalla Bambina Avorio. La Legione del Reame Imponderabile, sempre poco chiacchierona, fece lo stesso dopo aver tenuto un costante silenzio per tutta la mattinata. Per ultimi i Filosofi di Arithmea ricordarono ai Guardiani Planari il risultato dei loro studi Se passerete da noi potrete trovare una raccolta di leggende e profezie riguardanti la fine dei mondi che abbiamo raccolto con Jasmeera e Ao. Di norma non penserei che le leggende possano davvero prevedere il futuro, ma nemmeno mi sarei aspettato di avere a che fare con un terremoto planare. In ogni caso, la scelta è vostra disse Lord Fnut, per poi accendersi la propria pipa e allontanarsi in compagnia dei suoi anziani compagni di studio. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Osymannoch La mancata resurrezione dei membri del Patto Silvano suscitò non poca curiosità tra gli accademici che facevano parte dell’Assemblea. I Filosofi iniziarono alcune teorie che vedevano il terremoto planare al centro dei sospettati, mentre Ao Senzacorpo presentò una teoria ancora più arzigogolata Sono stati li zingari, li zingari! sbraitò prima che la Bambina Avorio gli chiedesse come era andata la sua giornata, questione che raccolse del tutto la sua attenzione. La Regina Jasmeera non mancò di dire la sua E’ possibile che sia qualcosa di legato ad Ardentia? Non vi sono mai state storie di persone tornate in vita, né in quelle terre aride e pericolose, né nei miei romantici domini al chiaro di luna Osymannoch fu però in grado di trovare le proprie spiegazioni, consultandosi con Lord Fnut per alcuni dati essenziali, che furono trascritti su una parete ossea dell’anfiteatro in un miscuglio di formule magiche e calcoli che fecero venire il mal di testa alla maggior parte dei presenti. Arth si trovava infatti in un canale di concentrazione del Velo Magico, il quale aveva conferito alla vita che si era sviluppata al suo interno una più forte correlazione con il Piano Astrale. Tale connessione rendeva i popoli capaci di tornare in vita (all’occorrenza e con i potenti mezzi che in pochi disponevano), unici in tutto il multiverso. Chiunque altro non fosse parte dei Guardiani Planari e della Trenodia in Velluto aveva solo una vita da vivere (con l’eccezione dei Demoni Circensi e Ao Senzacorpo, per ovvie ragioni). La scoperta rese le varie fazioni molto meditabonde e parecchie piccole discussioni scaturirono tra i presenti. Sobrilik dei Ragni Planari commentò con un Se l’ordine naturale prevede questa cosa, non avremo nulla di che correggere. Le fazioni si mostrarono comunque disponibili al dialogo nel corso di quella mattina. Hygrave rispose alla manona tesa da Gunnar con una robusta stretta Hai indovinato disse Non volevo lasciare un varco nel nostro giro di perlustrazione. Ho saputo che te la sei cavata bene lì in basso, sono felice di sapere che possiamo contare su una forza poderosa commentò il leader dei Cacciatori sopravvisuti alla distruzione di Arkossa Vedo che siete stati indirizzati alle indagini. Qualora credi che possa servirvi un esploratore esperto sappi che posso mandare con te uno dei miei uomini, se mi prometti di fare tutto il possibile affinchè possa tornare sano e salvo. Ma preferirei non creare troppo ammucchiamento con altri gruppi, se capisci cosa intendo disse. I due si mantennero in rapporti molto civili nel corso della loro breve chiacchierata. Mhorannan fu molto felice di reincontrare Gunnar E’ stata una mia scelta, mae- ehm… Gunnar disse. Il drow non sembrava bene come inquadrare il loro rapporto ora che avevano preso posto nelle rispettive fazioni Non voglio dare la colpa a nessuno, se non alla mia presunzione Tarzi parve impressionato dalle parole del cugino, tanto da commentare Anche la morte può portare un po’ più di saggezza, pare quindi rivolto al combattente orso Non ci sono ostilità tra noi, Gunnar. Vediamo di lasciarci questo episodio alle spalle e costruire con maggiore coordinazione il nostro futuro. Se tu non trovassi aiuto dalle altre fazioni e ti servisse un supporto magico, posso inviare con te Sillavana o un altro dei miei ragazzi. Come hai visto sono tutti molto bravi nella Tecnica della Fuga per fortuna, sembrava che le relazioni diplomatiche con gli elfi oscuri fossero rimaste stabili. Nel corso della riunione, una delle poche domande fu poste da Sophia e Lord Fnut fu rapido a risponderle Abbiamo cercato di assegnare ai vari gruppi i piani più adatti alle proprie caratteristiche. Sia Letargia Blu che Muzziomone non hanno condizioni climatiche ostili per umani. Al contempo se sapessimo che vi sono pericolosi veleni i Demoni sarebbero più adatti, mentre zone con particolari dislivelli geografici potrebbero essere affrontati più agevolmente dal Seguito la spiegazione parve convincere i gruppi, sebbene i Demoni parvero più concentrati a giocare con i cadaveri del Patto Silvano, cosa che provocò un breve tafferuglio presto sedato dai Cacciatori di Hygrave. L’imbeccata offerta da Maxillium fu sufficiente a richiamare a sé i curiosi. Karla, splendida e peccaminosa come solo una succube poteva essere, aderì a Maxillium per poi passare una mano sul suo petto Non trovi che Letargia Blu sarebbe un bel posticino dove portarmi? domandò Una donna ha bisogno di un po’ di svago ogni tanto, aiuta ad accendere la passione suggerì Inoltre credo potrei esserti molto utile. Quel piano è frequentato da molti tiranni e potenti servitori del male, la maggior parte dei quali in ritiro. Se volessi raccogliere informazioni tra di essi, presentarti con una demonessa come compagna al tuo seguito ti darebbe molta credibilità disse con un sorriso. Miri, dal canto suo, lanciò un paio di fischi acuti oltre ad un accenno di sbuffo dal proprio sfiatatoio. Bombus si affrettò a tradurre Miri dice che è pronto a trafiggere con il muso ogni malvagio ed aiutarti ad esplorare le profondità marine, qualora servisse. E parlare con altri delfini, se ce ne sono i due curiosi si guardarono in cagnesco, segno che la possibilità di reclutare entrambi sarebbe stata pressochè impossibile. Quella mattinata ebbe però un particolare momento di raccoglimento: non fu per merito di un terremoto planare o la scoperta di resurrezioni impossibili, bensì per l’offerta di un grande oggetto. Osymannoch si prese il tempo per presentare ai membri dell’Assemblea la temibile La Spada, l’arma che aveva recuperato dal cadavere della demonessa Pai’Chi. Prima che i presenti potessero accorgersene, egli si trovava sul leggìo di Lord Fnut a spiegarne le potenzialità e la capacità di affettare cibo, lastre di pietra, linoleum, martelli da fabbro, lattine e solar come se fossero burro, esponendo il tutto con una parlantina esperta e magnetica, un vero e proprio venditore epico. Lo stupore fu crescente tra i presenti e un certo parlottìo si diffuse all’interno dell’anfiteatro. Le potenzialità di quell’arma erano tali che perfino alcuni membri delle fazioni più buone fecero rapidi calcoli per verificare quanto il dolore di quell’arma venisse sopperito da un grande potenziale offensivo. Al termine della lunga presentazione (in molti chiesero un bis, quasi incantati) si scoprì che pochi avevano però i mezzi per venire incontro a un simile acquisto Sarei ben lieta di discutere l’acquisto di oggetti magici per un’incantatrice come me disse Jasmeera, lusingata dai modi diplomatici di Osymannoch che raccolse i fischi del Patto Silvano Quell’arma sembra incredibile, ma non sono solita gettarmi nello scontro in prima linea. Però ripeto, sarei ben felice di poter pagare ampiamente per oggetti di quel potenziale. In compenso posso mettervi in contatto con un mercane, se ne avete bisogno si premurò di precisare. Myonatix guardò con disgusto l’oggetto, per poi scuotere la testa. Tarzi scosse la testa Non possiamo permettercela, purtroppo Mavreen, la marilith dei Demoni Circensi, offrì invece un baratto Se potessi vi offrirei Vecchio Gonfio disse riferendosi al dirigibile di proprietà di Mister Hecke Ma non posso. Però potrei avere una soluzione che può far felici entrambi. Potrei darvi in cambio Spina Demoniaca, la mia spada migliore, in cambio di La Spada. A discapito del nome non vi ho infuso troppo potere abissale e credo che potrebbe usarla chiunque di voi. Sarebbe uno scambio alla pari e magari potremmo discutere di futuri scambi di oggetti e favori altrettanto infami sogghignò. Il glabrezu si fece avanti tamburellando con le dita Badum tssss? X tutti X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Il ritorno alla vita di Sophia le lasciò un brivido di terrore, come se la vista di Osymannoch come prima faccia segnasse il suo ingresso tra le fila dei non-morti. Così però non fu, ella poteva respirare e mangiare e la sua pelle era calda come al solito. Pan la raggiunse ronzando e la abbracciò al collo Sophia sei tornata! Che bello! esclamò. Sebbene abituato a uno stile di vita spartano, essendo stato per decenni nell’area più a nord dei Fiordi e con solo la Regina del Gelo come vicinato, anche Osymannoch aveva però dei limiti. La prospettiva di fare da tappezzeria in quel trilocale non andò a genio al lich, il quale si impose di cambiare l’aspetto di quella dimora. La sua malizia lo portò a scavare tra gli incantesimi che aveva rubato quel giorno e tra di essi egli trovò uno dei più potenti, che aveva sgraffignato a un promettente sacerdote di Moradin di Huruk-Rast in procinto di proporre un nuovo governo in contrasto all’egemonia dei Bronzopinta. Il destino del regno dei nani quel giorno sarebbe stato cupo e il promettente sacerdote incarcerato come sobillatore politico… ma almeno una cosa positiva ci fu, i Guardiani Planari ebbero modo di arredare casa! Custodito nei segreti della pietra nanica, la magia della trasmutazione ossea parve tornare dalle nebbie dei secoli alla mente di Osymannoch, che con gli abbondanti materiali a disposizione fu in grado di creare un grande tavolo, sei sedie (di cui una a forma di trono per sé), una libreria e un portabastoni da mettere all’ingresso. Come primo esperimento di una magia custodita da pochi egli potè ritenersi soddisfatto, sebbene scoprì fin da subito come l’incanto non definisse bene i dettagli, ma fosse più utile per la costituzione di mobilio grezzo. La prodezza magica comunque non passò inosservata a Bainzu e a Sophia, che ebbero più che qualcosa su cui meditare. X tutti gli incantatori arcani e divini L’incontro con Vesphian fu pacato, ma le posizioni furono molto rigide E che ne è stato di Mourngrim, il suo compagno animale? domandò infine. Fu molto dispiaciuto di sapere il destino del tayellah Mi sembra siate stati molto veloci ad imbracciare le armi obiettò Io non so che mezzi avete, ma non mi sembrate sciocchi e mi sembra di aver capito che sappiate che un leonal è una creatura dal cuore buono e gentile. Se mai potevate avere dei dubbi su Gan Scarrow, mi domando perché non tenere voi prigioniero Rhozaaur e cercare di contattare qualcuno da noi Vesphian strinse il proprio bastone, per poi alzarsi Beh, ora Rhozaaur è prigioniero e costretto a lavori forzati per il resto della sua vita, costretto a non vedere più la luce delle Terre Estive. Spero che possiate capire se dovrete fare molta fatica per guadagnare la nostra fiducia, dopo un inizio del genere. Forse domani però potremo iniziare da capo, se vorrete aiutarci con i nostri caduti egli quindi se ne andò, dopo un saluto di cortesia. La notte all’interno del Teschio di Paithah non fu molto piacevole per i Guardiani Planari. Il fastidio non fu tanto dovuto al fatto di trovarsi sopra il cranio scoperchiato di un dio morto per autocannibalismo e circondati dal vuoto cosmico. Quest ultimo forse sarebbe stato più piacevole dei vicini che essi avevano, in quanto sia il Seguito di Lady Myonatix che i Demoni Circensi di Hecke, i cui membri non conoscevano il significato della parola sonno, furono chiassosi e molesti. I Demoni tennero musica rock metal alta per tutta la notte, alternando il tutto a schiamazzi e orge con un continuo odore di pasta con le sarde che proveniva dal loro fabbricato. D’altro canto, i nativi di Halcya iniziarono la propria serata con una maratona di cartoni animati sulle fatine, cui fece seguito un torneo senza precedenti di giochi da tavolo e una gara di truccabimbi, il tutto inframezzato da risate e il continuo rumoreggiare di confezioni di patatine e caramelle. In certi momenti il riposo eterno di Maxillium apparve più invitante della vita (o non-vita), ma nonostante ciò la invisibile mattina giunse e con essa l’opportunità di preparare i propri nuovi incantesimi (o poteri) prima di recarsi all’anfiteatro. Anche Maxillium ebbe modo di tornare in vita, giusto in tempo per la riunione del giorno. Il briefing che si tenne quella mattina all’anfiteatro fu l’occasione per rivedere tutti i gruppi riuniti: sia il Patto Silvano che la Trenodia in Velluto furono tra i primi a tornare, portando con sé i corpi dei rispettivi caduti. Dopo aver spiegato la situazione a Lord Fnut, il quale ascoltò con attenzione il tutto, essi ebbero il permesso di riunirsi lì per riportare in vita i caduti grazie alla magia di Osymannoch. Fu però presto chiaro che non tutto poteva andare per il meglio: gli elfi del Patto Silvano non rispondevano alla magia utilizzata dal lich, il quale non sprecò diamanti, ma non fu nemmeno in grado di riportare in vita i suoi. Ben altro discorso avvenne per la Trenodia, che aveva racimolato i fondi per riportare in vita Mhorannan e fu esaudita quando egli vide il suo corpo ricostruito Una trappola!!! esclamò aprendo gli occhi e guardandosi intorno. Dopo essersi reso conto di non essere in combattimento, egli si portò una mano al petto Ah… ero morto? Accidenti, tutto quello che avevo imparato come barbaro… mormorò. Tarzi gli mise una mano sulla spalla Sei uno stregone, cugino. Forse è stato meglio così la gioia della Trenodia, che si fiondò su Mhorannan per abbracciarlo, non lasciò passare inosservato le espressioni livide dei membri del Patto Silvano e di Vesphian. La situazione era ancora tesa, ma essi non si pronunciarono. In compenso un sorriso malizioso fu ben visibile sul volto della regina Jasmeera, che salutò i Guardiani Planari con particolare cortesia. Dopo che i presenti presero posto, Lord Fnut prese la parola dal palco, rivolgendosi alla platea riunita sugli spalti Grazie per essere giunti. Vorrei… Mr.Hecke, per cortesia, potrebbe smetterla di tirare ciottoli ai cadaveri? Risatine giunsero dall’angolo in cui si erano posizionati i Demoni Circensi Come stavo dicendo sbuffò Lord Fnut Vorrei darvi un resoconto sulle attività di ieri. I Guardiani Planari, la Trenodia in Velluto e il Patto Silvano hanno effettuato una prima ricognizione del Teschio, trovando al suo interno gargoyle ostili. Essi sono stati sconfitti, ma non tutta l’area è stata messa in sicurezza, quindi per il momento terremo il livello di allerta a… Sobrilik dei Ragni Planari fece schioccare le mascelle metalliche RAGCON1 confermò. Lord Fnut annuì per poi proseguire Presso la sede di noi Filosofi potrete inoltre trovare una collezione di trascrizioni su leggende e profezie apocalittiche, frutto del lavoro effettuato in collaborazione con Ao Senzacorpo e la regina Jasmeera. Per quanto riguarda i terremoti io e i miei stimati colleghi abbiamo stabilito alcuni compiti per tutte le fazioni, in quella che chiameremo Operazione Avanguardia. Tarzi An’Drasta corrugò la fronte Come si svilupperà? Il capo dei Filosofi ordinò alcune carte che aveva appoggiato sul leggìo E’ presto detto. Una parte di noi si occuperà di stabilire la posizione degli artefatti più pericolosi che abbiamo cernito e il loro stato attuale, mentre un’altra parte potrà dedicarsi all’esplorazione di alcuni piani che si trovano sulla stessa faglia tettonica di Sakurafu e Arkossa, i quali quindi potrebbero essere i prossimi a essere colpiti. Chi si trova dietro ciò potrebbe aver lasciato degli indizi ed è compito di queste squadre di investigazione cercare tutto ciò che è possibile disse La fase di ricerca degli artefatti sarà affidata alla Legione del Reame Imponderabile, al Patto Silvano, la Corte di Jasmeera, i Ragni Planari e la Trenodia in Velluto spiegò Il Seguito di Lady Myonatix, i Demoni Circensi di Hecke e i Guardiani Planari si occuperanno invece delle investigazioni nei piani a rischio. Noi Filosofi e Ao Senzacorpo rimarremo qui nel Teschio, assieme ai Cacciatori di Hygrave, per coordinare il tutto dal quartier generale, a cui potrete tornare in caso di pericolo. Noi non vogliamo lavorare con quei mostri dell’Abisso lamentò Bombus, l’uomo in blu vicino a Lady Myonatix. Anche Ashbet gli fece eco e Miri il delfino dorato lanciò un acuto fischio Miri dice che dovremmo fargli il bagno nell’acqua santa e chiamare più delfini tradusse Bombus. I Demoni, per tutta risposta, fecero partire un coro di pernacchie. Ordine chiamò seccamente Lord Fnut Non sarà necessario che andiate insieme. Ci sono abbastanza piani per poter mandare tutti i gruppi singolarmente. Allo stesso modo, comunque, i membri di gruppi più piccoli possono chiedere un membro a un’altra compagnia, se ritengono di poterne aver bisogno e questi accettano spiegò. La prospettiva di poter lavorare singolarmente, e con un minimo supporto, parve piacere a molti dei presenti e i minuti successivi furono sfruttati da Lord Fnut per illustrare le varie destinazioni ai presenti Per voi Guardiani Planari disse Lord Fnut Ho in mente questi due piani: Letargia Blu e Muzziomone. Entrambi sono piani piuttosto piccoli, di circa trecento chilometri di diametro. Letargia Blu è un piano di lusso e indulgenza, una meta per ricchi e potenti che vogliano passare i propri giorni in una spiaggia paradisiaca viziati tra i lussi della famiglia di mercane che possiede quel posto. Muzziomone è invece un territorio selvaggio, una foresta rigogliosa e secolare in cui le magie del fuoco sono messe in difficoltà e in cui il tempo pare scorra in maniera diversa. Chi è tornato da Muzziomone, pur dopo molto tempo, pare sia stato via molto poco in realtà. I membri del Patto Silvano ascoltarono con interesse le caratteristiche su Muzziomone, ma il fatto che fosse una meta dei nativi di Arth li tenne in un ostinato silenzio. Letargia Blu pareva essere invece molto nota Me la ricordo! disse Myonatix con un sorriso Mi ci portò il mio ragazzo di allora, Tozen-Delph disse arrossendo e portandosi le mani alle guance Tutto mare e spiagge dorate sospirò. Anche la regina Jasmeera parve a conoscenza del luogo E’ un posto in cui vanno molto ricchi signori della guerra in pensione, mi offrirono una villa ma rifiutai… troppo sole… disse sollevando il mento. Perfino Ao Senzacorpo ebbe da commentare Ah, Letargia Blu! Mi ricorderò sempre l’estate di duecentoottantasei anni fa, quando passai tutto il tempo al sole, venendo lucidato da splendide signore! parecchi dei componenti delle scorte presenti parvero interessati alla prospettiva di accompagnare i Guardiani Planari, in particolare Karla dei Demoni Circensi e Miri del Seguito di Lady Myonatix. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM La decisione di rimandare l’esplorazione del resto del Teschio di Paithah fu accolta con silenzioso assenso dal Patto Silvano, il quale non aveva fatto segreto del fatto che i suoi membri sarebbero comunque tornati alla superficie. Il ritorno all’anfiteatro fu accolto con trepidante giubilo da parte dei presenti, tra cui non figuravano però più né Hygrave né Lord Fnut. La loro assenza fu comunque sopperita dall’entusiasmo del resto della Trenodia in Velluto, con Tarzi che rivolse ai Guardiani Planari uno dei suoi rari sorrisi, il quale sparì al vedere la più goliardica espansività del resto dei suoi Beviamoci sopra per festeggiare! Alla f**a! a cui rivolse un’occhiataccia. Se potrete riportare in vita i nostri compagni, faremo in modo di procurarvi i diamanti necessari disse Vesphian ai membri dei Guardiani Planari, dando quindi istruzioni al leonal della loro compagnia Procurati il necessario dalle miniere mentre al resto degli elfi della sua compagnia fornì istruzioni su come sistemare i corpi Portiamoli alla nostra sede, io farò in modo di preservare i loro corpi finchè ci sarà modo spiegò. Il resto della giornata fu speso all’insegna del riposo e della preparazione. I Guardiani Planari ottennero sporadiche informazioni circa le ricerche portate avanti dalle tre fazioni più sapienti, intervallando tali tempi con un viaggio interplanare che vide Celeste e Osymannoch andare a procurarsi il necessario per acquistare i diamanti necessari a riportare in vita i caduti. X Osymannoch e Celeste La sera giunse priva di cambiamenti climatici presso il Teschio di Paithah: la titanica opale sospesa sopra il cranio scoperchiato dell’ex-dio brillava con la stessa verde intensità, le ore difficili da scandire se non per alcune abitudini: il passaggio degli elfi di Jasmeera che andavano a spiare i membri del Patto Silvano, i rituali passaggi delle pattuglie di Hygrave per aria e l’orario lancio di uova da parte dei Demoni Circensi di Hecke in direzione dell’abitato del Seguito di Lady Myonatix. All’interno dell’abitazione costruita da Ao non era cambiato niente, visto che non erano state acquistate suppellettili, l’unica novità all’arrivo dei viaggiatori fu il ritrovamento di un elaborato cesto pieno di frutta con un bigliettino con scritto Grazie e firmato da Ao Senzacorpo. Verso le nove di sera un anziano membro dei Filosofi, ingobbito sotto il peso dell’età e della sapienza, bussò alla loro porta Buonasera a voi disse Sono venuto ad avvisarvi circa le novità che sono emerse in giornata. Dopo un attento studio di leggende e profezie, che abbiamo trascritto e archiviato presso la nostra dimora (e che potrete leggere liberamente qualora interessati) Lord Fnut ha coordinato lo studio di una serie di piani a rischio su cui varrebbe la pena investigare. Essi sono piccole aree che fanno parte della stessa faglia cui facevano parte Arkossa e Sakurafu e quindi a possibile rischio di venire colpite, con conseguenze di terremoti planari di gravità ancora maggiore. L’idea è che a ognuna delle fazioni siano assegnati alcuni piani scelti in base alle caratteristiche di chi sarebbe più adatto a recarvisi. Una volta stabilite esse si dirigerebbero per verificare la presenza di indizi circa una possibile causa di questi cataclismi spiegò il vecchietto, lisciandosi la lunga barba bianca Per domani mattina, presso l’anfiteatro è previsto un briefing per i gruppi. Se avete dei conti in sospeso con il Teschio siamo pronti a tenervi da parte le vostre assegnazioni che potrete affrontare al momento opportuno… oppure rinviare ad un secondo momento l’esplorazione del Teschio per dedicarvi subito all’indagine stabilita. Confido che saprete scegliere con saggezza, magari dopo aver sentito il lavoro da fare e prese le vostre decisioni concluse, per poi accomiatarsi per la notte. Non passò molto tempo prima che un altro bussare raggiunse l’abitazione ossea dei Guardiani Planari. L’ospite era il Capobranco Vesphian del Patto Silvano Celeste Borealis ha richiesto la mia presenza, per parlare di Rhozaaur spiegò. Egli comunque si rivolse a tutti i Guardiani presenti Dopo la battaglia di oggi suppongo di potervi dare l’occasione di parlare per spiegare le vostre ragioni. Allo stesso modo immagino possiate capire che per me è difficile immaginare un motivo valido per cui persone che dovrebbero essere nostre alleate abbiano messo al tappeto un leonal, per poi successivamente consegnarlo a un cacciatore malvagio di una terra di elfi deviati, il cui unico scopo è il dominio su tutta Ardentia. Non si può certo dire che i nostri rapporti siano partiti con il piede giusto e non so se ci può essere rimedio, ma aspetto che voi mi diciate la vostra enunciò, prima di attendere le parole dei nativi di Arth. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Si sarebbe potuta definire in molti modi la confusione che proseguì in quella caverna, ma per usare i termini più semplici essa sarebbe stata chiamata una lotta senza quartiere. Da un lato Osymannoch lanciava incantesimi che evocavano sempre più tentacoli (sebbene la maggior parte di essi indugiassero su Sophia), dall’altro Gunnar sbatteva a terra la testa di un gargoyle stritolandola con le proprie mani. In tutto questo trambusto gli elfi urlarono, presi di mira dalle magie del lich (HEY! esclamò Vesphian, livido in volto) come anche i mostri alati che difendevano quello spazio all’interno del Teschio di Paithah. A prendersi una soddisfazione per primo fu Gunnar, il quale vide soccombere il proprio avversario, la lingua di fuori e gli occhi spappolati e sanguinolenti. Quando egli però si alzò, il gargoyle parve rianimarsi balbettando un Th-Threeen… fino a quando una voce Tiro sicuro! Anticipò una freccia che trafisse l’essere da tempia a tempia. L’elfo che lo aveva colpito fece appena in tempo a fare un cenno ad Artigli di Sangue prima di concentrarsi su un altro degli avversari. Ma per Gunnar le sorprese non finirono lì, il rischio di colpire il soffitto lo raggiunse quando egli crebbe sotto la magia del Capobranco Vesphian Salva quella povera tigre! chiese il leader del Patto Silvano. Sul fianco sud, sebbene la maggior parte degli elfi riuscì a liberarsi dai tentacoli, quanto bastò per sollevare i pugni contro Osymannoch, uno di essi fallì, trovandosi a tu per tu con uno dei gargoyle altrettanto in trappola, con solo gli pseudopodi preferiti dai pervertiti del Katai a separare uno scontro diretto. Questo almeno finchè non giunse Celeste, compiendo un balzo degno dei migliori guerrieri dei racconti orientali e armata (ironia della sorte) da un’arma insolitamente grande e sproporzionata per la sua taglia. Ma pure i più puristi dello zweihander sarebbero rimasti MUTI alla processione di botte che Celeste elargì, ancora forte come ai suoi tempi migliori dopo un costante allenamento che costituiva il metodo educazionale più efficace con la sua figliastra succube Rakayah. Forse fu il pensiero di lei a spronarla, fatto sta che quando ella si abbattè sul gargoyle il suo urlo fu tremendo THREEEEEEENNNN!!!!! e nemmeno i tentacoli di norma invulnerabili furono in grado di resistere, il colpo talmente forte da infrangere in parte il Velo e insozzare il soffitto, le pareti, il pavimento, i tentacoli, l’elfo, sé stessa e i propri stivali del sangue nemico, il quale parve quasi esplodere in mille pezzi sotto la potenza di Celeste Borealis. In quello che si potè definire un forte scontro tra gargoyle e animale, Pisittu non si tirò indietro dalla lotta, combattendo contro un avversario più con le unghie che con i denti, rincuorata dal proprio padrone e dalla situazione intralciata del nemico. E quando esso si liberò e la minaccia della morte potè palesarsi su di lei, la tigre trovò conforto nell’arrivo delle grandi mani di Gunnar, che afferrarono la testa del gargoyle, per poi svitarla letteralmente dal collo a colpi di artiglio Threeeeennnn... le ultime parole che le sue labbra furono in grado di articolare. Con un ultimo ruggito di trionfo, il combattente orso aveva ribadito la forza dei Guardiani Planari e la vittoria in quel feroce scontro all’interno del Teschio. Quando i tentacoli si ritirarono, sebbene con la perdita di Sophia e Maxillium, tutti i presenti poterono esultare per il loro trionfo Shhheeeee! Si unì l’elfo della Trenodia, sventolando un otre Brindiamohhh! Vinooohhh!! Nonostante l’entusiasmo del momento, il termine dello scontro portò ben presto a una serie di emozioni contrastanti: gioia per la vittoria sì, ma anche dolore e cordoglio per le perdite. I membri del Patto Silvano erano preoccupati, soprattutto Vesphian. In silenzio in principio, egli si rivolse però ai Guardiani Planari Una persona deve ammettere quando sbaglia e questo è il mio caso disse Vi chiedo scusa per avervi accusato per la morte dei miei compagni. Pensavo foste codardi che erano fuggiti al primo pericolo, ma quelle creature sembravano possedute da demoni e voi avete dimostrato il vostro coraggio oltre alla vostra forza l’elfo con la corona di spine Non mi sento di perdonare la fine che avete fatto a Rhozaaur, ma avete il mio rispetto come combattenti. E mi dispiace per le vostre perdite, spero che la vostra magia possa salvarli in silenzio, gli altri elfi sopravvissuti iniziarono a recuperare i corpi dei propri compagni e quello carbonizzato di Mhorannan, oltre agli averi e le armature dei caduti. La stanza nella quale si trovavano non aveva suppellettili e i gargoyle, tolte le armature di proprietà degli elfi di Ardentia, non portavano con sé orpelli o monili. L’unica via percorribile, quella che essi sembravano pronti a difendere con tutte le loro forze, era un tunnel che scendeva ripido verso l’interno del cranio di Paithah, immerso nel buio più totale Non so che cosa avete intenzione di fare disse uno degli elfi rivolto a Celeste, che ella riconobbe come quello che aveva salvato all’ultimo minuto Ma noi ci ritireremo per portare i caduti di sopra. Se volete possiamo portare di sopra i vostri amici, a meno che non vogliate riportarli in vita come avete detto. Ad ogni modo noi non rimarremo qui, se questi gargoyle erano una prima linea di difesa di un territorio ostile, non oso immaginare che cosa possa essere in agguato lì sotto confessò. Egli quindi tossicchiò Comunque… grazie. Se ci sarà l’occasione vorrei sdebitarmi… Riepilogo X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Celeste era nuda. Tre parole che avrebbero pubblicizzato a dovere qualunque lettura, ma che non descrivevano appieno la situazione. La Borealis era stata spogliata sì, ma di buona parte dei propri poteri. Il colpevole, che si trovava ingaggiato con Gunnar, ebbe però poco tempo per gioire: Artigli di Sangue, in preda alla sua frenesia da battaglia (e forse pure istigato dalla morte di Sophia e Maxillium) ringhiò il proprio sdegno e buttò a terra il gargoyle, il quale tentò invano di dimenarsi ma senza esito. Le grandi mani artigliate di Gunnar si serrarono sulla sua testa, stritolandola con forza nel tentativo di farla saltare THREN! THREN! THR- Glurg! la disperata richiesta di aiuto del mostro rimase inascoltata quando egli fu soffocato dal proprio sangue e dalla stretta del combattente orso dei Fiordi, che lo dominava come una vera e propria montagna. Sebbene le ferite del gargoyle si rimarginassero, la sua guarigione sembrava non tenere il passo del barbaro psionico. Il tempo questa volta era dalla SUA parte. Sebbene il tempo di Sophia fosse finito, il Katai visse ancora dopo la sua morte. Osymannoch richiamò dal terreno i tentacoli più famosi delle terre orientali di Arth, famosi tra le corti di nobilotti pervertiti i quali furono i primi a sviluppare tale incantesimo. Ben più morigerato, l’Inatteso convocò i bulbosi tentacoli per uno scopo ben più costruttivo, vale a dire sfruttare quello che sembrava uno dei pochi punti deboli dei gargoyle Thren! Thren! gridarono i gargoyle, i quali furono investiti assieme ad alcuni dei compagni dal tappeto di propaggini che si avvolsero (o tentarono di avvolgersi) attorno ai presenti. Si sarebbe potuto discutere in seguito su come l’assalto dell’incantesimo offrì uno spettacolo nello spettacolo quando essi avvilupparono Sophia, e ancora di più quando fu Celeste a trovarsi imprigionata, ma al momento l’attenzione fu maggiormente concentrata sui mostri alati, i quali furono stretti, imprigionati e bloccati dalla magia del lich. TIRATE! ordinò il Capobranco Vesphian. Una salva di frecce investì il gargoyle che si era macchiato di Maxilliumcidio, così come un fulmine si abbattè dall’alto per punire il killer di Sophia Ma che diamine… disse sorpreso il capo del Patto Silvano quando i nemici ringhiarono irati (e illesi!) al loro indirizzo Thren! Thren! Thren! inveirono, come a promettere le peggio torture. Gli elfi guardarono preoccupati il loro leader, il quale però non parve perdere più di tanto il sangue freddo Arretrate! Piazzatevi dietro l’orso e fornitegli tutte le cure del caso! gli elfi si apprestarono ad eseguire la manovra di supporto. Come le legioni degli eserciti meglio organizzati, che attaccavano per poi richiudersi a testuggine e fiaccare il nemico, i Guardiani Planari utilizzarono tattiche di guerriglia. In difficoltà nella sua posizione svantaggiata, il monolito non fu in grado di unirsi al tentacolo, ma il gargoyle in trappola si vide ben presto ricevere un ben assestato sganassone elementale, talmente forte da far saltare due incisivi, quattro molari e una delle corna del bestio. D’altro canto Pisittu non si dimostrò meno pericolosa, artigliando senza pietà il petto del guardiano più sfortunato, colui che si trovava tra le mani di Gunnar. Sebbene la magia fosse in grande difficoltà, l’incantesimo di Osymannoch si rivelò fondamentale per rubare tempo al killer di Maxillium. Sebbene il suo partner fu in grado di liberarsi e aggredire selvaggiamente Pisittu, la quale iniziò a grondare sangue dalle numerose ferite, l’altro fu costretto ad attardarsi e perdere secondi preziosi. Egli neanche si avvide dell’arrivo di Celeste alle sue spalle e, quando egli provò a muoversi in direzione degli elfi in movimento un rumore di colonna vertebrale incrinata lo avvisò della presenza della Furia Bianca nelle vicinanze: Cuore Nero si era preso un altro tributo di sangue. I tre superstiti (con l’eccezione di quello immobilizzato) mormorarono Thren! Thren! Thren! ma stavolta non vi era beffa, né arroganza, né sicurezza. I tre sentivano il fiato dei nemici sul collo e il pericolo della morte (già giunta per uno di loro) in agguato. Nel mentre lo stregone drow della Trenodia si affiancò a Osymannoch Ma che shcontro…. Vuoi che fashioooo le mie magieeee? tentò di articolare, l’alito che puzzava di vino del Sottosuolo. Riepilogo X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Il putiferio che si scatenò all’interno della caverna fu impressionante, una vera rissa contornata di urla e schiamazzi mentre i membri dell’Assemblea invadevano la stanza e assaltavano i gargoyle che incombevano su Celeste e Sophia. L’intero teschio parve tremare quando dal nulla apparve un monolito di terra, un vero e proprio titano elementale che sbattè ben presto contro il soffitto, la sua mole troppo grande per quel piccolo ambiente. I gargoyle gridarono spaventati Thren! Thren! ma per loro fortuna i movimenti della creatura risultarono facili da prevedere per i lesti difensori di quella caverna, che evitarono le grandi mani dell’elementale. Chi ottenne ben più risultati fu invece Gunnar, che afferrò per le zampe una delle creature e la strinse nel proprio pugno da orso prima di infierire su di essa come un predatore avrebbe fatto sul guscio di una tartaruga rintanata al suo interno. Lo scontro tra orso e gargoyle si trovò ben presto in una situazione di stallo, laddove la sovrastante forza di Gunnar si trovò in difficoltà contro la dura scorza dell’essere, che codardamente cercò di divincolarsi dalla sua presa senza successo. Se Osymannoch poteva sbagliare, di certo non lo faceva due volte. Conscio che i propri incantesimi avevano buone probabilità di venire respinti dagli sgherri alati, egli cercò una strategia alternativa, aggirando il problema e colpendo con un assalto di forza. L’idea si rivelò in parte vincente, laddove la mira lo tradì nel primo tiro che colpì la spalla destra di Gunnar (sia lich che orso udirono un terribile rumore di un osso spezzarsi), mentre il secondo colpì in pieno volto il gargoyle che parve inveire contro di lui THREN! THREN! THREN! il coraggioso assalto del lich non fu però rischiato dal Patto Silvano Prendete posizione per un tiro sicuro! Non colpite gli alleati! ordinò Vesphian mentre i suoi elfi riprendevano posizione all’interno della stanza. Egli stesso iniziò a cantilenare in elfico, pronto a scatenare il potere della natura molto presto. Se Gunnar era forse la forza della natura (sia letteralmente che figurativamente) più in forma al momento, Celeste era forse la vera definizione di una Forza Inarrestabile. Se vi era ancora qualcuno che volesse sapere che cosa succedeva quando una Forza Inarrestabile si scontrava contro un Oggetto Inamovibile, la curiosità fu soddisfatta al momento del confronto con il gargoyle che aveva preso di mira Sophia. La Celeste che riemerse dalla frattura temporale era la Furia Bianca, colei che aveva cambiato le sorti di una guerra e le bastò un colpo per tagliare a metà il gargoyle color giallo pallido, il colpo talmente rapido da non poter neanche essere visto ad occhio nudo e di certo ben più veloce delle abilità rigenerative di quelle creature. L’energia che la Borealis sprigionò fu talmente forte da lasciare un solco nel muro anche oltre la portata dell’arma stessa. Per i nemici era giunto pane per i loro denti. La risposta dei gargoyle fu però spietata: al grido unanime di THREEEEEN!!!! Che rimbombò nelle gallerie dei tunnel, i tre superstiti si dibatterono come fiere braccate in un angolo, con le spalle al muro ma più pericolose che mai. Maxillium si avventò su uno di essi, trafiggendolo ad un ginocchio con la propria ascia, ma venendo a sua volta sollevato da terra dagli artigli del mostro, il quale strinse la presa sui fianchi fino a far piovere sangue sul pavimento, le mascelle che si avventarono sul Nairdal fino a spegnerne la vita. D’altro canto, nemmeno il monolito di Bainzu fu una distrazione sufficiente per il gargoyle che vendicò il proprio caduto prendendosi la vita di Sophia Zhuge, la quale ebbe appena il tempo di urlare quando gli artigli del nemico le aprirono a metà la cassa toracica, il corpo della barda che si afflosciò senza vita a terra. L’ultimo, forse il più vigliacco o il più infido, non sfogò la propria rabbia su Gunnar ma fece tutto il possibile per rallentare il più possibile Celeste, colei che fino ad ora si era dimostrata la minaccia per eccellenza per quelle creature. L’elocatrice si trovò ancora una volta a fare i conti con la magia divorante dei gargoyle, i quali la privarono di buona parte dei suoi poteri, in un momento in cui le sue risorse cominciavano a scarseggiare, un evento che aveva ben pochi precedenti nella sua vita piena di avventure THREN! gridò il gargoyle tra le grinfie di Gunnar, puntando il dito su Celeste e chiamando l’attenzione dei propri compagni THREN! THREN! THREN! Riepilogo X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM All’ordine di Bainzu, Pisittu ringhiò e si mise in posizione di combattimento, pronta a scattare contro qualunque nemico avesse raggiunto i suoi artigli, pronta a dimostrare il suo valore ancora una volta Guardateli! disse Vesphian Loro sono coloro che hanno ucciso i nostri fratelli e compagni di mille battaglie! Che essi paghino per aver rubato le loro vite, le Terre Estive non perdonano mai! gridò. I suoi compagni elfi esultarono ed estrassero i propri archi e le proprie frecce, pronti a sgominare quella banda di gargoyle. Celeste, dal canto suo, parve ben pronta a dire la sua. L’eroina di Arth, salvatrice dei deboli e orgoglio di Primarosa si lanciò contro uno dei gretti esseri alati, mulinando con sicurezza il proprio spadone e proiettandosi su di esso. I racconti circa l’apparente invulnerabilità di questi esseri furono fugati dalla potenza con cui Celeste piombò su di loro, simile a un meteorite che si abbattè sulla carne del gargoyle THREN!!! urlò l’essere, lo spadone che affondò tra le piastre dell’armatura in mithral che si era arrogato, ma abbastanza robusta da sostenere quasi tutti i successivi attacchi. Quasi, poiché la manovra preferita dell’elocatrice scavò un solco dal basso verso l’alto, che strappò un altro THREN! al mostro, che non sembrava dire altro. Raggiunta da Sophia, le parole della barda crearono un’interdizione magica che investì tutta la compagnia di nemici. Il piano della mezza-ninfa parve procedere alla perfezione: quando il primo gargoyle puntò il proprio dito contro Celeste, egli si trovò a digrignare i denti e una scarica di elettricità lo costrinse a ritirare il braccio, la mossa fallita Thren! Thren! imprecò l’essere, sconfitto dall’astuzia della Zhuge. La gioia fu però di breve durata. Sebbene il loro vocabolario fosse limitato, gli esseri sembravano estremamente intelligenti e dotati di una capacità di adattamento e logica superiore forse a quella di uno stregone minotauro. Il nemico che era stato colpito da Celeste e segnato dalle gravi ferite che gli aveva inflitto, vide rimarginarsi buona parte di esse prima di ignorare la coraggiosa elocatrice e scagliarsi sulla incantatrice dei Guardiani Planari. Gli artigli si conficcarono sulle spalle nude di Sophia, scavando ferite profonde e minacciando di dislocarle le spalle. Ella fu appena in grado di evitare che il mostro le mordesse la giugulare, ma non abbastanza da impedire che dalla sua scapola sinistra venisse strappato un grosso pezzo di carne e la stessa spalla venisse trafitta da una delle corna del mostro. La musica bardica cessò, morendo nella gola colma di sangue della cantrice di Radura Arcobaleno THREN! ghignò beffardo il mostro. Se Atene piangeva, Sparta non rideva. Pronta a salvare la compagna Guardiana, Celeste sollevò la propria spada prima di venire investita dall’incantesimo divorante di un altro di quegli infidi avversari, che parve risucchiare buona parte del suo potere psionico Thren! osservò il mostro, spalancando gli occhi nella consapevolezza del potere di cui si era agghindata la Furia Bianca Thren! Thren! parve ridacchiare mentre indeboliva sempre più Celeste. Come se non bastasse, l’ultimo degli abitanti di quella odiosa caverna agitò una mano e tutti e quattro parvero ora muoversi ancora più veloci di prima. Le due donne si trovarono ben presto circondate da quella quadrupla minaccia. Se non fossero giunti aiuti al più presto, per esse forse non ci sarebbe stato scampo. Riepilogo X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Maxillium La tensione tra i Guardiani Planari e il Patto Silvano era palpabile, tali furono le frecciate che volarono tra i potenti coinvolti Non pagherò una singola moneta d’oro per un servizio che dovrebbe trovarsi tra i membri di una alleanza, se è ciò che avete voluto formare a tutti i costi rispose Vesphian rivolto anche a Lord Fnut. Il Capobranco abbassò quindi la voce Ma pagherò il dovuto per quello che è richiesto da un incantesimo, fatta condizione che sia presente al momento del lancio e che esso mi venga spiegato nei dettagli prima di agire. Le Terre Estive mi hanno riconosciuto il potere della natura e io stesso sono in grado di padroneggiarlo, come l’uomo che chiamate Bainzu qui presente il leader del Patto Silvano quindi fece un passo avanti Verrò anche io con la spedizione disse infine, dardeggiando con lo sguardo Sophia. Quattro dei suoi attendenti elfi giurarono altrettanto, insistendo per avere quell’opportunità di vendicare i propri compagni. Io ho un impegno urgente, è l’onomastico di mio cugino disse Hecke. L’hezrou, il glabrezu e la marilith si portarono le mani alla bocca, ridacchiando sommessamente. Karla la succube non parve però ridanciana come gli altri, più intrigata da uno dei membri del gruppo. Ella si avvicinò a Maxillium, che sembrava essersi riattaccato con lo spago per il nuovo scontro e si avvicinò al suo orecchio. X Maxillium Dopo la perdita subita, Tarzi optò invece per una linea rigorosa per la Trenodia in Velluto Manderò con voi solo uno dei miei, scelto tra di loro disse il leader degli elfi oscuri di Arth Non voglio che fraintendiate il mio gesto, solo da quello che ho capito i miei stregoni non sono forti a sufficienza per quei gargoyle. Colui che verrà con voi si premurerà però di darvi una via di fuga sotto forma di un teletrasporto, sia in caso di fuga che di successo ma con la necessità di riportare indietro qualcuno velocemente il consulto tra gli avvinazzati membri della Trenodia durò diversi minuti, il quale culminò infine con una morra cinese e l’aggiunta al gruppo di un elfo che sembrava aver trovato il proprio coraggio in fondo all’otre pieno di rum Vi theeeleporto ioooo…. Tarzi si mise una mano sul volto. Fu comunque la Trenodia in Velluto a offrire un passaggio di andata sicuro (oltre a una possibile via di fuga) alle numerose persone (più una tigre) che sarebbero andati nelle profondità del pericoloso Teschio Buona fortuna disse uno dei drow. Quando la compagnia giunse sottoterra(?), essa finì in parte all’interno del corridoio scavato all’interno del cranio di Paithah, in parte nella grande grotta in cui si era consumato il massacro. Per coloro che non erano ancora stati lì essa apparve subito macabra, i corpi di quattro elfi e quello carbonizzato di Mhorannan impilati al centro come monito e avvertimento Thren! Thren! Thren! gridarono quattro voci ruggenti in un coro da incubo. I gargoyle erano sul chi va là, non ozianti o gongolanti ma pronti alla battaglia. Non diversi dai loro parenti che si trovavano su Arth, questi esemplari avevano una pelle di un color giallo pallido che ben si sposava con la “muratura” di cui era composta quel luogo, illuminata fiocamente dalla luce prodotta dalla magia del gruppo. Essa però trovò modo di rifrangersi su un nuovo orpello che gli assalitori ostentavano. Sebbene non si fossero impossessati degli archi o delle spade degli elfi, ora i gargoyle indossavano le corazze di piastre in mithral dei caduti Thren! gridò uno di loro. La battaglia ebbe inizio. Riepilogo X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
Sophia Zhuge Concordo, dovremmo prepararci. Rispose a quanto detto dai suoi compagni. Se trovassimo il loro punto debole sarebbe l'ideale e come proposto, forse tra I Filosofi e Ao qualcuno potrebbe aiutarci. Tempo di chiedere qualche informazione e radunare chi vuole aggiungersi e ci ritroviamo all'ingresso dei tunnel. Che ne dite? chiese Sophia prima di avviarsi dal gruppo di ricerca per sapere se conoscerlo creature simili. DM L’arrivo di Celeste e Bainzu non interruppe il forte chiacchiericcio che si era scatenato. Uno dei drow annuì alle parole di Maxillium sui problemi di stazza di Gunnar Sì, siete un po’ troppo grosso per i tunnel, ma di certo potreste muovervi all’interno della grotta dove c’erano quelle creature… egli non aggiunse altro, ricordando fin troppo bene i secondi di terrore vissuti poco prima. Uno dei suoi compagni però aggiunse A parte Sillavana ed Elemir, noi abbiamo ancora i nostri teletrasporti nel caso vogliate tornare lì… Sophia non ebbe bisogno di smuoversi troppo, in quanto Lord Fnut raggiunse di persona l’anfiteatro A che cosa è dovuto tutto questo baccano? Perché quel drow si sta versando dell’alcol addosso? il capo dei Filosofi di Arithmea ascoltò con crescente preoccupazione il resoconto del gruppo Eravamo immersi nello studio delle leggende, ma non mi immaginavo fosse successo tutto ciò osservò l’anziano professorone ascoltando la Zhuge Ao al momento è indisponibile. Si è indispettito quando ha sentito tutto il trambusto e ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine se non foste usciti dal suo giardino. Quando gli abbiamo spiegato che non c’era alcun giardino egli ci è parso un po’ confuso, quindi si è messo a fare un pisolino. La Bambina Avorio sta vegliando su di lui spiegò Quelli che mi descrivete sembrano effettivamente gargoyle, ma di certo più forti della media. La loro refrattarietà agli incantesimi in particolare mi fa pensare che siano eletti della propria razza, il risultato di una selezione che elevi gli esemplari più forti in assoluto. Se essi sono i sopravvissuti di un tale procedimento sono dei clienti pericolosissimi. Essi hanno comunque un punto debole: tendono ad essere dei pessimi incassatori, se si riesce a colpirli. Il cordoglio e la tensione dopo la fallimentare spedizione parvero dilatare i tempi di attesa, tuttavia passarono pochi minuti prima che il Patto Silvano giungesse all’anfiteatro di gran carriera. Il leonal, gli uomini-lupo e gli elfi della scorta erano lividi in volto, ma nulla avrebbe potuto eclissare la rabbia nel volto del Capobranco Vesphian, che sventolò il proprio bastone come un invasato CHE ACCIDENTI E’ SUCCESSO?? COME AVETE POTUTO PERDERE QUATTRO DEI NOSTRI?? chiese folle di rabbia E voi sareste i Guardiani Planari? Vedo che ci siete tutti, quindi di sicuro siete bravi a guardare le vostre di vite! Uno degli elfi si avvicinò per cercare di calmare Vesphian, che per tutta risposta lo spinse via di malagrazia e puntare un dito contro i nativi della superficie di Arth. Lord Fnut si interpose subito Capobranco, no! Non sei l’unico ad aver perso una vita importante disse Tarzi An’Drasta, quando raggiunse l’anfiteatro. Tarzi sembrava aver visto momenti migliori, il volto stravolto dallo shock. Il suo vestiario però tradiva la presenza di tracce di rossetto, mentre un forte alone di fumo e alcol trasudava in abbondanza dal rappresentante della Trenodia, dal resto dei membri e dall’intero gruppo dei Demoni Circensi di Hecke, che erano giunti lì insieme dal loro festino privato (Celeste avrebbe potuto giurare di udire uno dei drow canticchiare qualcosa di simile a HEYYEYAAEYAAAEYAEYAA). Solo Hecke e i suoi sembravano però mantenere un certo grado di umorismo dopo le notizie che erano giunte Guardiamo il lato positivo disse Mr Hecke Se Ao aprirà una mensa aziendale avremo meno fila da fare! il resto dei demoni (e solo loro) scoppiarono a ridere, il glabrezu che si fece avanti per mimare un tamburellamento con le dita Badum tssss! Tarzi volse lo sguardo verso il gruppo di demoni e per un attimo gli astanti avrebbero potuto notare un lampo di bieco e freddo odio negli occhi del più lucido della Trenodia. Ma egli scosse la testa Se recuperiamo i corpi possiamo riportarli in vita, abbiamo giorni di tempo disse. Lord Fnut li guardò confuso, ma prima che egli potesse parlare qualcun altro lo interruppe DI CHE DIAVOLO STATE PARLANDO? ruggì Vesphian, come un leone in gabbia. Nonostante la sua rabbia, egli aveva compreso le parole della Trenodia, tuttavia fu chiaro che tra i piani vi erano differenze più grandi di quanto inizialmente i Guardiani Planari avessero immaginato Su Ardentia nessuno è mai tornato in vita disse il Capobranco La morte è inevitabile e assoluta! spiegò. Sembrava ora che la sorpresa per quella rivelazione avesse sopito i sentimenti tumultuosi di Vesphian Nemmeno i servi di Jasmeera hanno questo potere, come neanche gli abitanti degli altri piani spiegò Credevo fosse così anche da voi Hygrave annuì, parlando per i superstiti di Arkossa E’ vero confermò Lord Fnut Credo sia un tratto esclusivo del vostro piano quanto ai Demoni Circensi, Hecke fece spallucce Non credo che nessuno abbia mai provato a riportare in vita un demone per scoprirlo, ma se volete ho una cugina sexy morta per aver fatto troppe domande! il glabrezu ridacchiò ed esclamò Badum tssss! Karla la succube fece l’occhiolino a Maxillium, per poi passarli la lingua sulle labbra. Hygrave si passò una mano tra i capelli In principio pensavo che il recupero dei corpi sarebbe stato più un gesto di rispetto, ma non credevo che per qualcuno ci fosse l’opportunità di tornare in vita, con l’eccezione di Ao Senzacorpo e Osymannoch… sempre se di vita si può parlare… osservò E’ chiaro che se ci sono giorni di tempo la questione può essere affrontata da un altro punto di vista… Potreste… Potremmo… disse rivolto anche alla Trenodia in Velluto e al Patto Silvano …aspettare qualche giorno, vedere se intanto i Filosofi hanno trovato qualche indizio per le cause dei terremoti planari, che ricordo essere il motivo principale per cui siamo qui. Io e i miei uomini non ci sposteremo, rimanendo a guardia del Teschio per controllare che i gargoyle e altre schifezze non escano e minaccino il resto di noi. Ah, sì! esclamò uno dei drow, che sembrava ubriaco fradicio E’ come quando devi salvare una terra del nord da un antico dio drago, ma hai sempre tempo per tornare in seguito ad aiutare la gilda di ladri a tornare ai propri fasti di un tempo berciò. L’elfo della Trenodia rimase per un attimo interdetto dal silenzio che ne seguì Beh, è vero, succede sempre! Le sotto… cose… imbarazzato egli trasse il proprio otre per berci su. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Bainzu X Celeste X Sophia, Osymannoch, Gunnar e Maxillium X tutti
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DM X Celeste X Sophia, Osymannoch e Maxillium X Gunnar, Sophia, Maxillium e Osymannoch X tutti
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DM X Sophia, Maxillium e Osymannoch X Celeste X Gunnar X tutti
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DM X Bainzu X Sophia, Osymannoch e Maxillium X Celeste X Gunnar X tutti