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Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in Game of Sons
DM X chi effettua acquisti Assaggi, sentirà che delizia! propose lo gnomo, offrendo una cavalletta grigliata come degustazione per Mulroht, il quale sentì sul proprio palato un caldo sapore simile al pollo Niente è come sembra a Frondargentea commentò lo gnomo, ripetendo una delle frasi di ammonimento che diede anche Veldrada prima della partenza da Lagocristallo. Il venditore di vettovaglie fu quindi ben impegnato a rispettare le aspettative alimentari del duergar mezzo-diavolo, il quale si trovò con un grosso cabaret caldo di spiedini di insetti che avrebbero potuto riempire la sua pancia per parecchi giorni di marcia. Quando depositò le proprie monete e si sedette al tavolino coperto da un centrino di velluto blu, il vecchio indovino barbuto e con il turbante in testa chinò il capo in segno di saluto a Eoliòn Quale meravigliosa dama e quale portamento nella sua maestosa e celestiale figura disse l’uomo, facendo quindi vagare le mani su una sfera al cui interno vagavano nubi color grigio chiaro Sambalin l’indovino può vedere nel futuro, nel presente e anche nel congiuntivo. I tempi verbali del passato sono sempre un problema… ridacchiò per poi farsi serio Lei è parte di una comitiva… sì… e vuole sapere se l’uomo che lei ama la ricambia… mormorò ad occhi chiusi Sambalin ritiene che lei dovrà cercare di essere sé stessa il più possibile, lasciare che se l’amore sboccerà, esso sarà dato nei confronti della persona che lei è e non di quella che lei crede possa piacere a lui disse aprendo gli occhi. La previsione dell’indovino parve concludersi lì. Un giovane gagliardo disse Sambalin quando Forgrim giunse da lui Non dire nulla, Sambalin può già vedere molto di te anche senza le parole. Tu sei molto devoto a una divinità draconica… disse in tono solenne, sebbene il simbolo sacro dell’evangelista fosse piuttosto facile da notare La tua fede è salda, ma a volte puoi aver avuto dubbi su di essa… mormorò chiudendo gli occhi Sambalin ritiene che dovrai cercare di essere te stesso il più possibile, senza lasciarti influenzare troppo dai dettami, lasciare che se il giudizio del tuo dio o della tua dèa sarà positivo, esso sarà nei confronti del fedele che tu sei e non di quello che l’entità superiore vorrebbe che tu fossi disse aprendo gli occhi. La previsione dell’indovino parve concludersi lì. All’interno del locale, la calma prima della tempesta divenne tensione nel momento in cui Madnyss diede un rapporto assai sinistro ed enigmatico Esatto, che cosa intendi? chiese Dorian in una tentata discrezione, facendo eco a Ragnar E’ in pericolo? Dobbiamo intervenire? insistette, il volto contratto dalla tensione. La proposta di partita di Astrid raccolse un lieve cenno del capo da parte di Dorian, sebbene fosse evidente che la situazione stava assumendo contorni preoccupanti. X Astrid e Alucard Lo schiocco delle sfere da biliardo che iniziavano a scontrarsi l’una contro l’altra iniziò a permeare la saletta d’attesa, il giovane butterato cercò di non farsi notare mentre si scaccolava il naso. Alucard, primo a giocare, portò in vantaggio la propria coppia con un paio di buone buche, mentre Astrid riuscì a realizzarne solo una, la mano che passò quindi ai rispettivi partner. X Malik All’interno delle loro stanze, ancora non erano giunte notizie per Luna, Kat, Malik e Damien, appostati come agenti in borghese in attesa della vittima, se non il rumore della partita avviata a distanza e udita dal lucertoloide in incognito. Nella stanza della “coppia maschile” un topo si affaccio da una tana vicino all’attaccapanni per osservare timidamente i due enegumeni. In quella delle ninfe, Isilvar si guardò discretamente attorno prima di pulirsi le piume con il becco per qualche secondo prima di riassumere la propria posa immobile. Di Melaxes ancora nessuna traccia, i minuti che sembravano passare come giorni interi. X tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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DM X Damien Il giovane portiere si passò un fazzoletto sulla fronte Chiedo scusa disse rivolto a Damien e Malik, consegnando loro la chiave della stanza 5 e chinando il capo Non era mia intenzione offendere o mancare di rispetto! si scusò con tono concitato Qui non giudichiamo nessuno, è solo che non avevo colto appieno… la vostra allegria come coppia, ecco cincischiò, per poi incassare le monete offerte dal lucertoloide e da Luna Oh, nessun problema, certo disse sciogliendosi come neve al sole allo sguardo della figlia della Dama di Lagocristallo Se vogliono aspettare dent--ah beh, vedo che avete capito… disse notando Astrid armeggiare con una stecca da biliardo. Quando Damien gli rivolse un’occhiata e un occhiolino, il butterato parve diventare di pietra. L’interno delle stanze del Cuscino di Velluto era trascurabile: prive di finestre, le stanze erano chiuse solo da leggere porte di legno, con un letto, un comodino, un attaccapanni e un vaso di notte maleodorante sotto ogni letto. Le stanze non erano comunicanti se non per mezzo del corridoio che le univa, ma pareva che tenere la porta socchiusa fosse sufficiente a permettere un certo livello di udibilità anche dalla stanza in cui si trovarono Malik e Damien. Isilvar si appollaiò sopra il comodino libero della stanza di Kat e Luna, rimanendo fermo in attesa di azione. A fare compagnia ad Astrid, all’interno della sala d’attesa, rimasero unicamente Alucard e Dorian, il quale annuì alle parole di Vassilixia Fate attenzione le raccomandò, per poi fare compagnia al tiefling e alla focosa ninfa combattente qualora avessero avuto intenzione di farsi una partita per mantenere la copertura. Fuori dal locale, in incognito, si trovava un vero drappello di viaggiatori formato da Shaun, Vassilixia, Eoliòn, Forgrim e Mulroht, intenti a mescolarsi nella piccola calca ma rimanendo a portata di occhio e orecchio con l’ingresso del Cuscino di Velluto. Le bancarelle presenti non erano molte e vendevano articoli da avventurieri di base (Corda, abbiamo corda di tutti i tipi! Non si ha mai abbastanza corda! proponeva la venditrice mezzelfa), spiedini di insetti (Proteine croccanti a sole tre monete d’argento esaltava lo gnomo che li grigliava), bigiotteria (Potete essere una dama senza bisogno di spendere molto, gioielli da 5 monete d’argento in sù disse la venditrice elfa dalle vesti nobiliare fuori moda), un indovino (Il vostro futuro vi verrà svelato per sole dieci monete d’oro profetizzava un vecchio umano dalla lunga barba e con un turbante in testa) e un piccolo esercizio in cui un giovane halfling dalla lunga treccia proponeva il gioco delle tre carte Massimo cinque monete d’oro a tentativo per capire dove si trova l’asso di cuori disse mostrando la carta da trovare, un due di picche e una regina di fiori Chi vince raddoppia! Diversi minuti erano passati dalla separazione con Angelica e Deborah. Delle due donne o di loro notizie ancora nessuna traccia. X tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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DM X Luna Astrid Winnsdòttir aveva preso molto seriamente il ruolo affidatole da Ragnar, impegnato a dare un’immagine tranquilla della situazione anche nel momento in cui sarebbero giunte delle ninfe. La ninfa più brutta della storia di Lagocristallo non parve fermarsi davanti a nulla, nemmeno alla trattativa che Mulroht aveva intavolato con una vecchina che vendeva amuleti Sì, funz… disse la venditrice prima che il nano venisse trainato via dalla compagna di Luna Te lo tengo da parte, tu ripassa! fu l’ultimo urlo della vecchietta al duergar mezzo-diavolo, che come il resto della combriccola fu condotto al motel scelto per far scattare la trappola. Il Cuscino di Velluto, a discapito del nome raffinato, si rivelò essere uno squallido motel scavato nella roccia, il cui unico vero vantaggio tattico era la presenza di stanze praticamente insonorizzate, ognuna delle quali isolata da una ventina di centimetri buoni di roccia e terra. Delle sei stanze disponibili, cinque erano occupate, una delle quali da Ragnar che stava parlando con un giovane mezzelfo brufoloso dall’aria annoiata e dai capelli scuri unticci Sono anche loro delle clienti? chiese in tono ammirato vedendo Luna e Kat, gli occhi spalancati di fronte a tanta magnificenza. La presenza di una nutrita compagnia non mancò di essere notata, dato che secondo le indicazioni di Astrid lei stessa, Dorian (con Madnyss e Sorrow in spalla!), Vassilixia, Eoliòn, Mulroht, Alucard, Shaun e Forgrim erano fuori dall’ingresso, appostati come bravi pronti a gridare Questo matrimonio non s’ha da fare! Sebbene inizialmente disposto a fornire il proprio aiuto, il fatto che Vassilixia volesse rimanergli accanto convinse Dorian a rimanere fuori. Ciò portò al punto che a prenotare l’ultima stanza disponibile fosse la coppia formata da Damien e Malik, che sollevò qualche dubbio nella mente del giovane butterato Sarebbero quattro monete d’oro, ma scusate… ma a che cosa vi serve? domandò al mezzo-immondo e al mezzo-drago E le persone là fuori che cosa ci fanno? un risolino giunse dal corridoio attiguo, da cui si vide un’elfa coperta solo da un copriletto correre via da un elfo che la seguì ridacchiando, per poi acciuffarla dopo pochi passi e prenderla in braccio prima di scoccarle un bacio sulle labbra. I due rientrarono nella loro stanza Come dicevo… tossicchiò il giovane butterato E’ che pensavo che solo la signora la fuori disse indicando Astrid Avesse intenzione di passare la giornata con il tiefling disse guardando Ragnar Dato che non è così vorrei capire un po’ le vostre ragioni perché nel caso dovremmo avere dei sovrapprezzi. Sia chiaro, garantiamo sempre l’anonimato e ci mancherebbe se tutti e quattro non possiate godere delle nostre umili camere! il giovane sembrava comunque in difficoltà di fronte a quell’assembramento e a quella situazione così insolita, perfino per gli standard di quel luogo. Il gruppo all’esterno avrebbe potuto colmare facilmente l’intera sala d’attesa vuota, in cui si trovavano anche un divano tarlato, un biliardino e un distributore di acqua. X tutti -
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DM X Forgrim X chi effettua tiri Un secondo boccale venne portato a Ragnar, i cui modi alla mano parvero strappare un sorriso al vecchio elfo. I due scambiarono alcuni convenevoli, quanto bastò per dare al tiefling la sicurezza che egli avrebbe mantenuto una certa omertà quel giorno. Le monete lasciate come mancia stratosferica per quella birra annacquata erano una metallica garanzia… Non vedo perché dovremmo “fingere di esserci tutti” disse Dorian a Vassilixia Non capisco che cosa intendi, semmai dividersi ulteriormente aldilà di chi va ad attirare Melaxes è un grosso rischio il Von Gebsatell non disse nulla, ma lanciò una breve occhiata a Mulroht, monito vivente delle riduzioni di squadra Se si vuole porre un’esca non intralcerò, ma non mi sembra neanche giusto esporre solo alcuni di noi a un confronto diretto con Melaxes, senza che nessuno possa accorrere in fretta. Scusami Vassi, ma non ho intenzione di stare a prendere tè alla Giumenta mentre tua sorella, Luna, Kat o chi per essa rischia la propria incolumità con uno degli agenti di Zaleria. Il concitato conciliabolo terminò con la scelta dei due prescelti di quella spedizione, Angelica e Deborah, che si avviarono da soli verso “Il piacere del Sottosuolo”, mentre il resto del gruppo si apprestò a trovare un luogo dove far scattare la trappola preparata. Il gruppo fece il suo ritorno al mercato, accolti dai venditori ambulanti Uno spiedino di rane per intenditori. Solo tre monete d’argento! disse un vecchio mezzelfo, facendo l’occhiolino a Kat. Un nano orbo chiamò con voce roca Panini di pane nero, formaggio e salame. Solo quattro monete d’argento! sbraitò, prima di sorridere all’arrivo di Forgrim che si rifornì con una decina dei suoi prodotti. Nel quartiere erano venduti anche articoli di dubbia origine e morale Un amuleto per far innamorare un uomo di lei per sempre. Due monete d’oro! insistette una vecchina umana a Vassilixia, sventolando un pendaglio di bigiotteria con una piovra Una pozione per ingrandire il seno! propose un elfo squattrinato, agitando una bottiglietta in direzione di Luna Solo trenta monete d’oro, un affare! un coro di proposte, domande e offerte in quell’oscuro mercato dove si consumavano furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti. Ragnar ed Astrid, a poca distanza, chiacchierarono con alcuni residenti in cerca di una locanda che potesse servire allo scopo. Se in superficie gli elfi avevano modi rudi dettati dalla loro superbia, nel “quartiere dei drow” la prudenza sembrava farla da padrona, come se il cornuto membro dei Sinners potesse da un momento all’altro sguainare un coltello e tagliare gole e borse. A questo scopo la presenza di Astrid, la cui bellezza fatata poteva avere un'ascendente migliore, si rivelò utile. Ma più che la sua bellezza, furono le sue gambe e i suoi piedi a rivelarsi utili, in modi che nemmeno il più perverso Ragnar avrebbe immaginato. Non avvezza all’arte oratoria, la brutale barbara placcò un giovane malvivente e lo sollevò da terra per poi sbatterlo contro un muro e lanciarlo quindi contro dei bidoni delle immondizie, un pestaggio da vicolo in piena regola nella quale Ragnar sembrava il capo-mafioso di turno Parlo, parlo! supplicò il giovane ragazzino dalle orecchie a punta, un elfo la cui famiglia praticava scippi da decenni. Quando la semplice richiesta di una locanda gli fu esposta egli sollevò le mani per coprirsi il volto Andate al Cuscino di Velluto! Lì ci vanno quelli senza fissa dimora o i ricconi con le amanti! ma per favore, la smetta di farmi picchiare da quella ninfa! esclamò. Con l’informazione in pugno, i due poterono dirigersi alla locanda in questione per saggiarne l’utilità. X Ragnar ed Astrid X tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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DM La compagnia si era soffermata per poco tra le affollate vie di quel quartiere etnico all’interno di Mylmanor, la sola Kat che si attardò a comprare scorte alimentari dal paninaro nanico che espose un sorriso enorme e sdentato alla vista di così tanto oro (per gli standard di quel luogo) Ci metto un attimo, bella signora! disse con uno sdentato sorriso, avvolgendo i panini foderati di affettato e formaggio all’interno di involti di cartapecora, che si unse in men che non si dica, prima di passarli e contarli fino a che il numero non corrispose all’ordine effettuato dalla ninfa. Al momento del pagamento, però, il nano dalla voce roca respinse una delle monete della donna Quattro monete d’argento per dieci razioni, fanno in tutto quattro monete d’oro disse, per poi salutare Kat. Non tutti nel “quartiere dei drow” erano come gli elfi di superficie, pronti ad approfittarsi del prossimo. “Il bar lurido”, d’altro canto, aveva tutto ciò che ci si sarebbe potuti aspettare da una bettola da quattro soldi: tavolacci con sedie in legno inumidite dall’ambiente sotterraneo, scricchiolanti ogniqualvolta ci si muoveva, un forte odore di chiuso misto a fumo che permeava l’aria, macchie bagnate sulle pareti di pietra (alcune sembravano vomito rappreso), un bersaglio con quattro freccette appese e un bancone in legno nero con alcuni sgabellacci dietro al quale si trovava il locandiere, un vecchio elfo rugoso dagli occhi chiarissimi e radi capelli bianchi sotto la bandana blu scuro che indossava. Il vecchio rimise sulle scansie dietro di sé un paio di bottiglie dall’aspetto polveroso, rivolgendosi ai viaggiatori Intendete ordinare qualcosa o siete qui solo per scaldare le sedie? domandò arcigno verso i nuovi venuti, clienti di quel posto dall'atmosfera tipica dei bassifondi. Un boccale di birra, vecchio! rispose Dorian piccato, prima di dire la sua Se servono un paio di braccia per picchiare posso aiutare si offrì. Forse con sorpresa di un paio di tiefling, egli aggiunse un dettaglio Ero con Ragnar quando ha fatto domande, il luogo non presenta finestre, anche perché non si affaccia su nulla. Il personale conta anche prostituti uoimini, ma dalle urla che si sentivano dall’ingresso sembrava che egli preferisse solo le donne. Se si tratta di mentire o ingannare voi siete più bravi di me e non credo di poter essere nemmeno lontanamente credibile come prostituta tossì Non sappiamo neanche che tipo è Melaxes, né le sue risorse. Data la magia selvaggia inizialmente pensavo a un condottiero, ma se è associato con Zaleria potrebbe anche essere un potente mago o aver perseguito una qualche insolita carriera da pervertito sessuale strinse i pugni Ho imparato ad aspettarmi di tutto dopo aver “conosciuto” quella maledetta fattucchiera. Lui potrà avere un cospicuo anticipo di ciò che farò a lei disse facendo scricchiolare le nocche. Il barman portò al tavolo un boccale di birra in vetro scheggiato, il liquido di un color ambra pallido annacquato, che costò la modica cifra di tre monete di rame. In quel mentre un gruppo di quattro mezzelfi dal fisico robusto, dall’aspetto dei vestiti operai edili del sottosuolo, entrò per occupare l’unico tavolo libero e ordinare un quartetto di boccali di birra. Dorian fece una smorfia dopo aver assaggiato il suo drink Capisco perché gli elfi bevono solo vino, da queste parti si limitò a dire. X tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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DM X Forgrim Adularia annuì alla domanda di Luna Il potere di Verderovere è antico e più forte di qualunque altro, qui a Frondargentea disse con tronfio orgoglio Non sarà una fattucchiera da quattro soldi a infrangere le barriere che proteggono coloro che vi dimorano spiegò. La rassicurazione parve stemperare le tensioni circa la possibilità che l’astuta nemica scoprisse le informazioni appena giunte all’orecchio del gruppo, di fatto rendendo la serata più tranquilla Non abbiamo botteghe, umano disse in tono freddo a Forgrim, i cui complimenti sulla cena non passarono comunque inosservati Sì, comprendo tu non possa aver mai trovato nulla di così gustoso nelle vostre misere terre. Nella mia immensa magnanimità farò in modo di farti avere qualche esemplare di una di esse concesse, con lo stesso tono che una maestra avrebbe avuto per un allievo con notevoli carenze intellettuali, la stessa che rivolse a Shaun quando egli chiese degli elfi di Frondargentea I tempi degli elfi che rispettavano la natura sono passati da secoli ormai rispose La famiglia Glynrora governa da ormai trecento anni e intende farlo per altrettanti. Essi hanno sì costruito una società unita del loro popolo, ma lo hanno fatto sottomettendoli a un regime che di popolare non ha niente Adularia si aggiustò i lunghi e fluenti capelli neri “Il passato non muore mai” è il loro motto, ma Lathlaeril Glynrora è solo un tiranno, protetto dal suo immenso esercito. Quel grasso maiale passa il suo tempo solo a mangiare e scegliere le condanne a morte tra i suoi dissidenti. E tale sarebbe pure un favore per alcuni, poiché i campi di lavoro che egli tiene nell’area a nord-ovest sono quanto di più lontano vi possa essere dal trattamento umano: gente stipata in aree troppo piccole, nutriti al minimo e costretti a turni di lavoro di sedici ore l’uno, con continui episodi di stupri e abusi da parte dei loro carcerieri dal quadrello facile. Un tempo le donne di Frondargentea rivaleggiavano tra di loro in bellezza, ma ora tengono un profilo basso e cercano di non farsi notare, temendo di essere prese dall’onorato leader Adularia sottolineò il titolo del Signore delle Fronde come se esso avesse un sapore disgustoso E messe nel suo harem, per poi essere date in sposa ad uno dei suoi ufficiali qualora egli si stufi. Un despota che tentò di allungare le sue mani anche verso di noi fino a che Diamante non minacciò una guerra senza precedenti, per la quale egli stesso preferì evitare. No, umano disse rivolta a Shaun Non abbiamo simpatia per Frondargentea. Quel comandante idiota forse spera di poter cambiare le cose dall’interno, ma Elidyr non è meglio del padre e con Ciradyl scomparsa a Frondargentea si prospettano altri anni di soprusi. Le parole di Adularia diedero nuovi elementi al gruppo circa quel tetro luogo che era divenuto ormai Frondargentea. Dorian si sedette dietro a Vassilixia, cingendola tra le sue gambe per abbracciarla e tenerla più al riparo dal freddo di quella sera. Dal canto suo, i membri della compagnia scoprirono ben presto che Zaffira ed Ametista erano sparite, allo stesso modo di Ragnar e Alucard X Ragnar Il fatto che nel corso della sera la voce di Zaffira fu udita gridare OH DEI! RAGNAR!, intervallata da gemiti e sospiri, suggerì al gruppo che egli non si trovasse in immediato pericolo di vita. I due furono visti più tardi riunirsi alle rispettive compagnie, poco prima dell’ora del riposo. Lo stesso fecero poco più tardi Ametista, che sembrava ostentare un sorrisetto compiaciuto, ed Alucard, il cui viso era ricoperto da segni di rossetto e pareva parecchio stanco. Freddo a parte, la notte si rivelò tranquilla per tutti gli avventurieri. Zaleria non pose o non riuscì a porre assedio ai sogni di alcuno dei giovani viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque, prima notte tranquilla dal momento in cui essi avevano lasciato Lagocristallo una settimana prima, le notti tormentate da quella instancabile aguzzina. Il rapido controllo che i viaggiatori fecero l’un l’altro rese la fase di risveglio più allegra del solito, nonostante la tetra atmosfera che si stagliava su quella congrega di ninfe. Un centauro dai capelli talmente lunghi da coprirgli parte degli occhi portò a Forgrim un piccolo involto contenente alcuni esemplari di pastinaca, i tuberi più semplici coltivati nell’ampio orto delle ninfe. Adularia si rivolse quindi alla compagnia La Gemma di Verderovere si è rivolta a voi, un onore che per alcuni ritengo anche fin troppo grande esordì Ma il vostro dono si è rivelato valido e alcuni di voi si sono resi perfino meritevoli della nostra compagnia. Auspico che Ragnar e Alucard torneranno qui una volta terminata la vostra cerca disse Accetteremo inoltre la tua presenza tra di noi, Luna Bjorsndòttir disse rivolgendosi alla giovane figlia della Dama del Lago Qualora riterrai di volerti unire a noi ed apprendere nuove vie della magia druidica, ti accoglieremo come iniziata nei nostri ranghi concesse attendendo per qualche secondo di fronte a tale dichiarazione Ora andate, compite il vostro destino o soccombete se non sarete abbastanza forti furono le sue parole di congedo. Zaffira si avvicinò per baciare Ragnar sulle labbra e lanciare un’occhiata spavalda ad Astrid, prima di riunirsi tra i ranghi delle sue sorelle. Il ritorno a Mylmanor si rivelò scevro da pericoli e diede l’occasione, a chi avesse voluto, di effettuare un cambio d’abito o di trucco dopo la parentesi tra le peculiari ninfe oscure di Verderovere. Le guardie al cancello si dimostrarono come sempre poco solidali, la vista di Mulroht che gli valse una selva di frecce puntate contro. Pur avendo riconosciuto gli stranieri, ed essendo essi in possesso di un lasciapassare firmato da Dravicov in persona, i soldati si rivelarono antipatici e da principio bollarono la cosa con un Vale meno che carta da sedere prima di venire redarguiti dalla loro comandante, la quale confermò la validità del documento Ci ho parlato stamattina, prima che ripartisse. E’ tutto regolare le lungaggini amministrative per farli entrare, comunque, richiesero una buona ora, tempo che venne allungato in virtù della sadica pausa pranzo che i soldati si presero lasciando gli stranieri ad aspettare il loro ritorno, per una procedura che alla fine dei fatti richiese solo una decina di minuti scarsi effettivi. Gli stomaci brontolanti dalla fame, gli studenti dell’Istituto Von Gebsatell ebbero modo di dirigersi verso l’area di maggiore interesse, l’ampio mercato sotterraneo conosciuto a Mylmanor come “il quartiere dei drow”. Tale sinistro angolo della città, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane, pesce affumicato o misture esotiche che portavano agli occhi fumo e alle narici odori pungenti Uno spiedino di rane per le sue signore. Solo tre monete d’argento! disse un vecchio mezzelfi, riferendosi ad Astrid e Angelica. Un nano orbo chiamò con voce roca Panini di pane nero, formaggio e salame. Solo quattro monete d’argento! sbraitò. Nel quartiere erano venduti anche articoli di dubbia origine e morale Un amuleto per far innamorare un uomo di lei per sempre. Due monete d’oro! disse una vecchina umana a Vassilixia, sventolando un pendaglio di bigiotteria con una piovra (Dorian prese a braccetto la sangue di drago blu, guardandosi intorno per tagliaborse e simili) Una marionetta per l-ah,no… disse un venditore baffuto vedendo Deborah, rinunciando ai suoi propositi Una pozione per ingrandire il seno! propose un elfo squattrinato, agitando una bottiglietta in direzione di Luna Solo trenta monete d’oro, un affare! un coro di proposte, domande e offerte in quell’oscuro mercato dove si consumavano furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti. Numerosi erano i vecchi e gli esclusi che chiedevano l’elemosina, derisi e talvolta presi a calci dalle poche guardie che pattugliavano pigramente quel quartiere, fornendo un distratto controllo che era più spesso sorpassabile con una bustarella, come in superficie non sarebbe mai stato possibile. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone di un certo rango, segreti clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. Un bar lurido nelle sue vicinanze, che portava l’azzeccato nome de “Il bar lurido” poteva offrire ai viaggiatori una base dove poter discutere la situazione. Un piccolo locale, grande quanto un soggiorno domestico, era attualmente vuoto e la compagnia di viaggiatori avrebbe potuto da sola riempire l’intero locale. A gestire il negozio pareva esservi un elfo dagli occhi chiarissimi e dai capelli bianchi, intento a mescere alcuni drink da bottiglie polverose, interrompendosi per osservare guardingo quella numerosa clientela fuori dal suo esercizio. X tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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DM X chi effettua tiri Le chiacchiere e il cicaleggìo che si svilupparono, a seguito di quegli inaspettati sviluppi, parve non tangere unicamente a Diamante, la quale si mantenne costante nel guardare nel vuoto nonostante le richieste di Deborah, cui pose un freno Adularia La Gemma di Verderovere deve riposare! sibilò nei confronti della tiefling Non è una bottegaia sempre pronta per l’ingresso e le domande dei primi avventurieri aggiunse. Le parole di Vassilixia furono comunque ascoltate dalla portavoce Devi avere anche le orecchie foderate di scaglie, umana. Secondo la foresta Ciradyl può essere l’unica speranza per il corrotto popolo elfico di riavere il proprio rapporto con essa, non di essere colei che può sconfiggere Zaleria disse Mi sembra sensato, hanno abbandonato da anni la via della natura, immagino non vi siate chiesti perché finora non avete visto un druido, no? Ma il nostro rapporto è saldo, la Gemma di Verderovere saprà proteggerci anche se tutto cadrà. I regni cadono e se gli elfi periranno… peggio per loro. Contempleremo i loro cadaveri galleggiare lungo i fiumi resi rossi dal loro sangue... Le pesanti parole di Adularia furono comunque inascoltate dagli elfi, poiché troppe furono le emozioni a cui vennero sottoposti. L’arrivo di Malik li mise sul chi va là, prima che Dravicov stringesse una delle sue mani artigliate e si lasciasse andare a nostalgici ricordi, stimolato dalla presenza di Forgrim Mi ricordo ancora quando ci ritrovammo immersi nel tentativo quanti più alleati possibile per il regno dei lucertoloidi disse Il morale comunque era alto, ai tempi il buon Winn’Ier era davvero infatuato di Sharifa, vostra madre, e tutto il gruppo cercava un po’ di spingere simpaticamente per questa accoppiata… non so poi com’è finita, in realtà… certo, nulla a che vedere con i festeggiamenti che ebbero Seline e Celeste al matrimonio di Clint. Lei soprattutto era parecchio ubriaca ed entrambe si esibirono in dei balli al limite del buon gusto ma le parole parvero morire in gola all’elfo quando Astrid palesò la sua intenzione di accettare l’invito. IMPOSSIBILE! esclamarono all’unisono i soldati della scorta NON HA MAI FUNZIONATO! COMANDANTE STIA ATTENTO! avvertirono come un improvvisato coro di chiesa. Le parole di Ragnar parvero appena udite dal Vane à D’il, irretito dalla rossa che si trovava davanti a lui. Quando la condizione di Mulroht venne fatta notare, il comandante elfo si trovò ad annuire Oh no, non potevo essere io al bordello… sono sempre stato di pattuglia in foresta in queste settimane. Comunque sì, credo di poter fare qualcosa per entrambi disse. I soldati, persa la loro rigidità di fronte a quella scena, lo osservarono con le lacrime agli occhi BRAVO COMANDANTE! esclamarono, coinvolti oltremodo da quella bizzarra situazione CE LA PUO’ FARE, CREDIAMO IN LEI! Silenzio! disse Dravicov traendo un foglio di pergamena e chiamando uno dei suoi attendenti affinchè gli offrisse la schiena per un più comodo appoggio. L’elfo trasse un calamaio e intinse una piuma per trascrivere sulla pergamena delle parole in elfico …missione di supporto… duergar in realtà elfo… logistica… tarrasque… ricerca… e cavalcare… con libertà assoluta di movimento! concluse firmando il documento e porgendolo a Mulroht Con questo potrete girare per Frondargentea senza impedimenti, il governatore disse che non potevate essere molto lontani dato che avevate un beneplacito da Fodell. E’ un’autorizzazione speciale anche fino a Mael Thalor, dove comunque sono diretto anche io dopo che avrò fatto rapporto. Non vedo l’ora di salutare Clint e sua moglie, erano bellissimi al matrimonio e sono sicuro che Calixtria è diventata un’ottima regina come auspicai! disse. Rimase in silenzio quando Kat lo apostrofò sulle sue intenzioni con Astrid, un serio rimprovero cui l’elfo rispose Temo sia un vizio di famiglia irritare i Po ammise, prendendo tra le sue mani una di quelle della Winnsdòttir Non nego vi siano persone animate da cattive intenzioni, specie se da come ho capito avete incontrato il governatore. Ma finchè sarò vivo, non costringerò mai una donna a fare più di quanto ella non vorrebbe disse alle due sorelle Mi dovrai perdonare, Kat Po, se sono rimasto irretito dalla bellezza di Astrid e di tutte voi, il mio invito non voleva essere una mancanza di rispetto. Se ella vorrà, io ci sarò. Se non sarà sua intenzione o destino, lo accetterò concluse (un breve applauso dei suoi soldati venne soffocato in fretta per non rompere il pathos di quel momento) quindi con un piccolo inchino al gruppo, quando fu manifesta la scelta della maggioranza di rimanere a Verderovere E’ stato comunque per me un piacere incontrarvi e spero ricapiterà l’occasione di incontrarsi. Sarò felice di raccontarvi di quella volta in cui Tom Po mi minacciò quando parlai di cacciare nella Savana! Gli elfi, con non poca gioia delle ninfe di Verderovere, si congedarono dalla compagnia, riprendendo la loro strada per Mylmanor, dove secondo ciò che era stato detto avrebbero fatto rapporto al governatore. Ben altro conclave si tenne tra gli avventurieri, i quali discussero della possibilità di dover uccidere i sottoposti di Zaleria, Melaxes e Nithmeya. Dorian non si sbottonò molto su quella difficile decisione Non so nulla su loro due, ma non lascerò che nessuno mi impedisca di raggiungerla. Però sì, se saranno disposti ad arrendersi la accetterò. Penso che siamo tutti meglio di lei disse, non aggiungendo nulla però in altri casi. Quando il piano per approfittare delle voci su Melaxes vide varie proposte che coinvolgevano anche Kat in persona, il Von Gebsatell si limitò ad osservare la scena con un sorrisetto. L’ospitalità delle ninfe di Verderovere, per il resto di quella giornata, si dimostrò meno generosa rispetto a quella di Lagocristallo. Non vi era una economia attiva in quel luogo, le entrate di oggetti che derivavano dai doni che i postulanti erano costretti a portare, molto spesso esposti dalle ninfe stesse. Presa dalla sua contemplazione, il comando solito di Diamante era in mano ad Adularia, la quale fece in modo che gli stranieri non si dovessero preoccupare del mangiare per quel giorno Coltiviamo alcune radici e tuberi particolari, piante che non crescono altrove a Frondargentea spiegò, alla base dello stufato che venne offerto loro, contenente cubetti color giallo e ocra di quelle misteriose coltivazioni dal sapore fortemente speziato. A discapito dell’esoticità, comunque, si rivelarono nutrienti e la sera fu l’occasione di assaporare il freddo quasi invernale che permeava in quel luogo, che richiedette ai viaggiatori di indossare più strati di vestiti Vieni qui, piccolo disse Ametista, rivolta ad Alucard Ti aiuterò io a rimanere al caldo, ho tanta voglia di sapere da dove vieni. Ti piacerebbe rimanere qui? non fu comunque l’unica ninfa a mostrare un apprezzamento nei confronti degli avventurieri. Come egli già aveva sospettato, Zaffira “prese in consegna” Ragnar Sei molto curioso disse riferendosi alle domande che egli le aveva rivolto Conosco sì diversi segreti e posso anche metterti a conoscenza di alcuni di essi disse, l’odore pungente che la pervadeva simile a quello di foglie bruciate mentre ella mordicchiò il collo del tiefling Ma voglio prima vedere se l’artista che mi ha guardata così tanto durante l’esibizione ha anche altri talenti… ti andrebbe di rimanere con me, vero? Dovrai guadagnartelo, però! disse accennando all’estremità della radura. Tormalina osservò con disprezzo le due ninfe con i tiefling, limitandosi a leggere un libro. Adularia fissò con disprezzo (o era invidia?) Zaffira, rimanendo a disposizione degli avventurieri per domande o dubbi. La notte parve comunque approcciarsi prima di quanto di solito non avrebbe fatto… un altro dei misteriosi poteri di Verderovere? Difficile dirlo. x tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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DM x Vassilixia L’espressione di Adularia si ammorbidì solo in parte alle parole di Ragnar Tsk! commentò Cani sciolti al servizio di un porco! commentò, degnando appena di uno sguardo la comitiva di soldati che era giunta, controllata a vista dagli spiriti e le creature fatate di Verderovere. Diamante non commentò, tornata nel suo stato di disinteressata contemplazione. Gli occhi di Dravicov si dilatarono per la sorpresa alle parole degli studenti giunti da Covo del Tarrasque, che confermarono la sua teoria Non credevo che un incontro del genere fosse possibile esordì il comandante elfico, facendo un passo avanti e raggiungendo gli avventurieri per poter stringere la mano agli uomini, con particolar vigore a Ragnar e Forgrim Seline? Mi ricordo di lei, ballamo assieme al matrimonio di Clint… figlio di Trull? Quel volpone di un mezzelfo! e offrire un inchino alle donne Mie dame disse per poi giurare alle femmine presenti Io, Dravicov Vane à D’il, comandante di Frondargentea, metto a disposizione il mio arco e le mie frecce alle er-- Comandante sbottò uno dei suoi attendenti Sarebbe diserzione! Dravicov si passò una mano dietro la nuca E’ vero, me ne scuso disse rivolto sia ai suoi elfi che alle donne presenti, scoppiando in una sincera risata Non ne ho potuto fare a meno, per un attimo mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando ero diventato ramingo, prima di riarruolarmi scherzò. Le parole di Vassilixia sembrarono comunque riportarlo all’ordine Lord Ravacyne mi ha chiesto di verificare la vostra posizione, ma non di riportarvi in città… se però è lì che intendete tornare, siete liberi di farlo e io sarò felice di accompagnarvi! il mago della scorta scosse la testa, ma non palesò le sue impressioni a Dravicov Nessuno ha il diritto di privare gli altri della loro libertà. Frondargentea deve imparare ad ammorbidirsi nei confronti del mondo esterno! Comandante Dravicov, è per queste parole che ha detto che è ancora solo comandante con il suo stato di servizio? domandò uno dei suoi uomini. Ho anche detto di peggio rispose Dravicov in tono serio, per poi passarsi un dito sulle labbra e lanciando un occhiolino a Vassilixia. Dorian, dopo aver lanciato uno sguardo ammirato alla sangue di drago blu per la sua presenza di spirito, colse quell’occasione per presentarsi all’elfo. I nomi dei suoi genitori (in particolare sua madre) che non furono nuovi per l’elfo Sì, ho conosciuto brevemente vostro nonno… uomo degno dei nobili di Frondargentea l’intervento di Astrid fu accolto con una certa sorpresa da parte di Dravicov La figlia di Winnie? l’elfo squadrò da capo a piedi la ninfa, come se ella avesse dichiarato di essere figlia di un tarrasque Lo conosco sì quel vecchio orso che abbracciava tutti, forse la persona più gentile e forte che abbia mai conosciuto… pensa che quando organizzai l’addio al nubilato di Clint indissi una gara di braccio di ferro e la vinse prima che le guardie di Acquastrino iniziassero a manganellare tutti. Il giorno dopo io, lui e Thorlum ci risvegliammo nella più lurida baracca della capitale… ah, bei tempi! commentò con un moto di commozione, senza notare le occhiate atterrite dei suoi inferiori di grado all’udire quel racconto Ed è pure diventato papà! Spero sia in salute, anche se non credo posso avere molti problemi nella vita con una figlia splendida come lei, milady disse con un cenno del capo Se dovesse passare dalle parti di Mael Thalor, dove mi dirigerò dopo aver fatto rapporto, sarei felice di invitarla a ballare. Non avrò doti ballerine, ma conosco un valzer delle mie parti. E poi sgranchirsi un po’ fa bene concluse con un occhiolino. Compagnia, riposo! disse quindi ai suoi uomini Avete sentito? E’ ora di comportarsi a modo e aspettare queste gentili donzelle, se il loro intento è tornare a Mylmanor. In caso contrario ripartiremo comunque, per arrivare prima del coprifuoco Dravicov si rivolse alle giovani Quale che sia la decisione è per me un onore conoscere i figli di persone stupende come i vostri genitori. Il gruppo di soldati si pose al limitare del dominio della Gemma di Verderovere, scortata dagli sguardi ostili delle tetre ninfe che vi abitavano (ad eccezione di Diamante, la cui mente sembrava vagare altrove). A parte la tensione iniziale, però, il clima parve tornare a distendersi. Il gruppo poteva ora avere un pò di tempo per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse da decidere, alla luce dei nomi e dei luoghi forniti dalla sibilla capace di udire le ombre della foresta di quella strana parte del Continente Occidentale. La luce filtrò fioca dai rami più alti, che formavano un tetto. Le acque della piccola fonte su cui terminava la cascata tremarono leggermente a quel contatto. Nel mezzo del cammin si ritrovavano ora in una selva oscura, ora dovevano fare attenzione a non smarrire la diritta via. x tutti -
Capitolo Cinque – Buon sangue non mente
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Capitolo Cinque – Buon sangue non mente Erano passate un paio di ore dal mezzodì, ma era poca la luce che giungeva nel cuore di Verderovere, sede dell’unica congrega di ninfe di Frondargentea. Se la terra degli elfi, solcata dalla magia selvaggia che metteva alla prova gli incantatori, era costellata di colore e luci, il territorio dominato dalla Gemma di Verderovere Diamante era oscuro e freddo, come una foresta nel cuore di un inverno privo di neve. La sua sovrana, bella e glaciale come l’ambiente che la circondava, regnava su un gruppo di folletti che si erano votati alle forze più tetre della natura e che pasteggiavano nelle sensazioni più dolorose che essa offriva. Luogo di perdizione per alcuni, reame protetto e rispettato per i nobili che riponevano nelle capacità di Diamante un profondo e timoroso rispetto, che di riflesso colpiva le sue ancelle, ninfe elitariste il cui unico scopo nella vita sembrava quello di essere venerate come dee e soddisfatte in ogni loro capriccio. Non fu quindi con troppo stupore, almeno da parte degli avventurieri giunti da Covo del Tarrasque, notare sguardi di ostilità da parte delle ninfe nei confronti dell’elfo che si era presentato con tale bizzarria. Il comandante elfico, forse conscio della situazione creatasi, si chinò ai presenti Vi prego di non soffermarvi alle apparenze disse, per poi rialzarsi mostrando la fierezza di elfo Comandante Dravicov Vane à D’il, comandante delle forze della frangia occidentale di Frondargentea. Giungo qui su ordine del governatore Fhaornik Ravacyne, non alla ricerca delle vostre impeccabili persone disse rivolto a Diamante Ma nel compito assegnato di sorvegliare il gruppo di nobili stranieri giunto a Mylmanor due giorni fa Adularia flettè le mani, come se cercasse di strangolare qualcosa di invisibile Non hai il diritto di rivolgerti alla Gemma di Verderovere, elfo! esclamò Dovresti ringraziare di poterti rivolgere a ME, la sua portavoce e quantomeno supplicare perdono per questa mancanza di rispetto! la ninfa si scostò una ciocca dei suoi lunghi capelli dal viso, gli occhi dilatati dalla rabbia E smettila di cercare di sedurmi! aggiunse, al vedere come il comandante cercava di mandare occhiolini e bacini all’indirizzo della tetra ninfa Questa vergognosa dimostrazione non ha precedenti nella st-- Cormamin lindue ele lle, A Hiril (Il mio cuore canta al vedervi nobili dame) disse Dravicov, rivolgendosi al gruppo di avventuriere (Ma mi stai ascoltando? domandò Adularia, infuriata) Non vorrei sembrare inopportuno in un momento del genere, ma volevo domandarvi quali affari vi hanno condotto qua. Il governatore è stato molto sintetico negli ordini che ci ha fornito, in verità non sono neanche molto sicuro che dovessi presentarmi a voi, ma dato che mi è stato detto che alcuni di voi sono di nobili natali penso sia giusto conoscervi lo sguardo di Dravicov parve fermarsi con maggiore insistenza su due dame in particolare, le uniche che portavano segni di sangue di drago Venite da Acquastrino? O da Glantria? Anni fa ho conosciuto il Duca consorte di Acquastrino Clint Draconis, al cui matrimonio sono stato ospite, e ho combattuto al fianco della contessa consorte di Firedrakes Chandra Silverhand e al resto degli Eroi di Firedrakes, entrambi portatori delle vestigia dei draghi metallici. Non è che per caso li conoscete? Il nome di Dravicov Vane à D’il non era nuovo, ricordato a margine nei racconti dei genitori. Egli era infatti stato per breve tempo parte della compagnia di viaggiatori ed aveva accompagnato parte di essi attraverso le pericolose steppe della Savana, distinguendosi per le sue doti balistiche e stringendo amicizia con diversi di essi, in particolar modo il nano Thorlum Senzacasta e il mutaforma Winn’Ier De Puh. Chandra Silverhand, che pure fece parte della sua spedizione assieme al monaco Tom Po, il paladino Golban, Zhuge Liang e la stregona Sharifa, era solita ricordare la sua idea di destare il tarrasque per cavalcarlo a scopi bellici contro i draghi cromatici. x tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM L’avvicinarsi di Astrid portò Zaffira a stringersi di più a Ragnar e rivolgere alla ninfa uno sguardo ostile Sì, vai a far compagnia ai rifiuti, c’è sempre posto per quelle come te alle latrine disse sprezzante, le mani che passarono sul petto di Ragnar per saggiarne i muscoli. Quando il tiefling fece per congedarsi da lei, ella lo guardò di traverso prima di annuire E sia, attenderò fino a che non mi soddisferai disse aggiustandosi la lunga chioma e giocherellando le fasce legate ai polsi, Adularia che annuì alle parole del tieflinge aprì un buon spiraglio alla richiesta La tua canzone è stata oltremodo apprezzata, troverai conforto tra di noi disse Quanto a rimanere per la notte, farò in modo di accomodare qualcosa riconobbe la portavoce, pur non sbottonandosi troppo in quella situazione, non quando Diamante era desta. Le parole del Bjornsson raccolsero un cenno del capo da parte di Dorian. L’attenzione del gruppo, comunque, sembrava essersi focalizzata in particolar modo sulla Gemma di Verderovere, fulcro delle domande dei viaggiatori dopo le sue importanti dichiarazioni. Più di una quindicina di secondi passò, prima che Diamante rispondesse alle domande poste Le ombre sono presenti in ogni essere vivente spiegò in tono lento a Luna Esse possono distorcersi, ma non svaniranno mai. Le ombre della foresta ascoltano, ma non sono in grado di cercare le domande di Vassilixia raccolsero un lento scuotimento del capo da parte della suprema ninfa di quel luogo Non riesco a udire dove Ciradyl si trovi, né dove Zaleria abbia la sua base, ella forse teme di essere scoperta e sta tenendo la sua posizione segreta. La profezia fu soffocata dalle mani della fattucchiera, la profetessa che ebbe appena il tempo di parlare di due draghi… senza avere il tempo di pronunziare il loro destino disse con parole solenni la Gemma di Verderovere Ma i draghi sono spesso nei discorsi del nemico, un riferimento forse ai signori delle tue terre, ospiti del Signore delle Fronde qualche secondo di interminabile silenzio passò Il potere di cui Zaleria dispone è primordiale, ella abbandona la sua stessa essenza per cavalcare i vostri sogni come fossero uno stallone selvaggio Sovrano Nero sbuffò, come offeso da quelle parole. Diamante non sembrò dargli peso Ella può essere contrastata, e forse anche respinta, ma il suo vero potere risiede in ciò che la mente gli rivela. Nei sogni ella ha accesso ai ricordi e alle paure, può leggere i pensieri come un libro aperto poiché lì si è più vulnerabili che mai. Se vi sono poteri in grado di proteggervi, questo starà a voi trovarli disse Ella non mi ha mai affrontata, non ho ragione di dire quali siano le protezioni più valide in risposta a Malik quindi aggiunse Zaleria non può controllare la mente più di quanto non può farlo un buon oratore, ma non bisogna sottovalutare la sua capacità di sfruttare le informazioni a suo vantaggio. Un nuovo silenzio calò nella radura, finchè un suono inaspettato non fu udibile, quello di un corno che proveniva dal limitare di Verderovere. Le ninfe sottoposte a Diamante scattarono sull’attenti, come punte da una tarantola Nemici! esclamò Tormalina, i centauri e i satiri che cercarono subito di imbracciare le prime armi a disposizione: archi, asce, bastoni, catene, frustini e manette. Ma quello che sembrava un’allarme si dimostrò presto un avviso, il preludio all’arrivo di quella che era una nutrita processione di soldati elfi. Lo squadrone era formato da una decina di elementi, tra cui un incantatore riconoscibile dalle leggere vesti dalla trama color sottobosco e dal medaglione con il simbolo di Varnia Gilmadrith al collo. Gli uomini d’arme indossavano armature in trama di foglie borchiata, un segreto degli armaioli di Frondargentea che, tramite un processo alchemico, erano stati in grado di ricavare un materiale duro come il cuoio conciato dalle foglie della loro foresta e intrecciarle per ottenere robuste armature più leggere di qualunque altra, i cui colori variegati le rendevano utili in particolar modo tra i caleidoscopici colori della loro patria. Scimitarre pendevano alla loro vita ed archi lunghi erano legati alle loro spalle. Al loro comando si trovava un elfo alto e slanciato, il quale sembrava nell’estate della propria giovinezza (a malapena centocinquantenne), dagli occhi azzurri e i capelli di un vigoroso color rosso violaceo, legati in una coda di cavallo. La sua armatura portava, all’altezza degli spallacci, dei gradi da comandante, mentre alla sua schiena era legato un arco lungo composito, gli agganci rinforzati per poter sostenere una trazione maggiore nella fase di incoccaggio. Bastò un cenno della sua mano per fermare la truppa. Tuttavia, quando l’elfo fece per parlare, la sua attenzione parve soffermarsi molto sulle persone presenti. Se il suo sguardo parve passare con una certa disinvoltura Ragnar, Shaun, Dorian, Mulroht, Forgrim, Damien, Alucard e Malik… concentrazione particolare vi fu su ben altre personalità presenti: Diamante, Adularia, Luna, Angelica, Kat… in realtà, alla fine dei conti, egli parve guardarle tutte (ma proprio tutte) le dame presenti con un misto di sorpresa e ammirazione. E fu a quel punto che qualcosa di strano si manifestò: dapprima l’elfo fece un occhiolino, quindi si passò la lingua sul labbro superiore, iniziò gonfiare i muscoli sotto l’armatura… una strana serie di piccoli gesti rituali che furono accolti da un iniziale e assoluto silenzio. Uno dei soldati, facenti parte di quella processione, fece un passo avanti e tossicchiò Comprendo la vostra intenzione di cercare di farle eccitare disse, spezzando quel silenzio e richiamando l’attenzione del loro maggiore in comando Ma le ricordo che siamo in missione, comandante Dravicov! Accidenti! imprecò l’elfo. -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM X chi ha richiesto delle prove Per quanto non dotato certo di un nobile antenato, Mulroht seppe tenere un decoro che in molti avrebbero attribuito al padre adottivo, la sua spiegazione che parve stranamente soddisfare le ninfe lì riunite E’ possibile commentò Tormalina osservando dall’alto in basso il duergar Frondargentea è molto volubile per quanto riguarda la generazione di nuova carne. Se il mezzo-diavolo sembrava aver aperto le porte a una discussione piacevole, il fragore di risate che si scatenò nella tetra Verderovere, alle parole di Astrid e Kat, sembrò da principio in netto contrasto con l’oscurità che permeava in quel luogo, ma le parole che pronunciarono le ninfe in seguito resero il tutto tristemente più deprimente Una cacciatrice? domandò Tormalina, osservando con sguardo arcigno Kat dalla sua posizione sopraelevata Vivi una vita talmente patetica da non riuscire a delegare a dei servitori i compiti più onerosi? Zaffira scosse la testa in direzione di Astrid Fortunata? Graziosa? Guardatela, è feccia! la giovane ninfa storse le labbra Come potete stargli così vicini? Io studio alchimia, ma quella… cosa… è peggio di un cubo gelatinoso derise, ricevendo eco dai folletti della foresta, appostati ad osservare quell’insolito incontro. Diversi centauri furono visti tenersi la pancia dalle risa ed uno di essi vomitò in un angolo, tale fu l’eccesso di risate ai valori mostrati dalle due sorelle. Ma non vi furono solo derisioni, anzi reazioni migliori, alle parole di Alucard Journeyman? scattò Ametista, spalancando gli occhi E’ draconico? Gnomesco? la curiosità della ninfa dalle pupille castano dorate sembrava al culmine Se sei in grado di creare ciò devi rimanere con noi! Adularia, è molto carino, posso tenerlo? Ti prometto che gli darò da mangiare, lo coccolerò… e lui fabbricherà tantissimi gioielli! espose alla portavoce Non ora si limitò a dire Adularia, frenando con un cenno della mano l’entusiasmo di Ametista. La portavoce strinse leggermente le labbra alle parole di Ragnar Non era inteso come un piacere… disse Ma non posso biasimare il tuo rispetto nei miei… nei nostri confronti il figlio di Bjorn sembrava aver scampato la scabrosa richiesta della portavoce, ma non la completa attenzione delle ninfe. Forse complice la sua esposizione, o forse il suo gesto, una forza magica si manifestò alle sue spalle, apparendo per un momento come una macchia di oscurità munita di tentacoli, prima che il tiefling avvertisse premere contro la sua schiena un piccolo seno e un paio di mani sul suo petto Un artista e un gentiluomo sussurrò al suo orecchio la voce di Zaffira, il cui esile corpo sembrava emanare un odore pungente, una fragranza arborea mista a un profumo di foglie bruciate Deciderò io come passerai questa notte, Ragnar… il tiefling avvertì un lieve morso all’orecchio sinistro. Adularia osservò con malcelato sdegno la scena. X Ragnar Non vi fu tempo per approfondire quel primo contatto: quando Malik e Vassilixia parlarono, richiamando l’attenzione delle ninfe sul motivo per cui erano lì, l’espressione di Adularia si fece attenta, ma ella non si espresse neanche quando furono menzionati gli elfi. Piano piano il silenzio calò in quella radura, al punto che solo il vento si udì in quella tetra zona naturale, cicatrice scura di Frondargentea. Fino a che lei non parlò. Se tra i membri della compagnia serpeggiava il dubbio sulla salute di Diamante, così distante da coloro che avevano ottenuto udienza da lei, la statuaria ninfa dai capelli scuri volse infine lo sguardo verso di loro con un movimento lento e misurato. I suoi occhi, di un inquietante grigio verde, sembravano trapassare da parte a parte l’osservato, una sensazione disarmante che durò pochi secondi, ma che parvero tuttavia lunghissimi. Infine ella parlò, la voce solenne e sensuale, lenta e misurata Siete in costante pericolo nel percorso che avete scelto di affrontare in questa terra di illusioni. Il nemico agisce di nascosto, con mezzi mai usati prima, e ha pianificato da anni questo piano tutte le creature originarie di Verderovere chinarono istintivamente il capo, intimoriti dalla sola manifestazione della presenza della Gemma di quel luogo, comprese le quattro ninfe al di sotto di lei (Ragnar sentì Zaffira stringersi istintivamente a lui). Diamante rimase in silenzio qualche istante La foresta, unico vero potere di queste terre, racchiude i ricordi di ciò che è stato detto e ciò che è stato fatto, le sue ombre custodiscono i segreti che vengono sussurrati, trasportati dal freddo vento del nord. Gli elfi hanno perso la capacità di udire le sue parole, hanno rinnegato la loro natura, accecati dalla cupidigia. Non meritano il nostro aiuto fu la sua sentenza, lo sguardò che vagò tra le fronde più alte di quella tetra radua, prima di tornare a posare lo sguardo sugli stranieri giunti al suo cospetto La loro unica speranza sarebbe Ciradyl, ma voi siete gli unici in grado di poter salvare lei e altri tre regni enunciò la Gemma di Verderovere Zaleria è pronta a fare terra bruciata attorno a sé, consegnando Frondargentea al caos se non avrà ciò che vuole. Ella ha ucciso la profetessa, soffocando la sua ultima profezia. Ma le ombre hanno udito la regina che cercate mentre parlava dei suoi piani e dei suoi servi spiegò, prendendosi qualche secondo mentre una corrente di vento raggiunse da dietro i viaggiatori, oltrepassandoli e investendo quella piccola radura, i rami che si smossero al vento. Diamante, imperturbabile a quel vento innaturale carico di ombre, proseguì Il suo fante Melaxes, si trova a Mylmanor, ignaro di ciò che avviene attorno a lui mentre è intento ad appagare i suoi insaziabili appetiti con le figlie di Frondargentea spiegò, la voce ferma e lo sguardo rivolto ai suoi ascoltatori, ma che sembrava guardare oltre i confini di quel piccolo e tetro regno Il suo asso Nithmeya si trova a Illelthyr, schiava delle sue pulsioni e della compagnia maschile, in attesa di ordini mentre ella svolge il suo ruolo nella sede dell’ambasciata del Katai, seconda solo all’ambasciatrice Diamante strinse appena gli occhi, lo sguardo perso nel vuoto di quella fredda foresta Essi sono parte del suo scacchiere, ma altre mosse di cui non riesco a cogliere appieno il significato stanno avvenendo a Mael Thalor, ponendo le basi per un’alleanza che avvicinerebbe alla vittoria Zaleria. Diamante rimase in silenzio, lo sguardo che vagò tra i postulanti. Nessuno dei suoi servitori osò pronunziare parola. X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM X chi effettua tiri L’umiltà di Mulroht venne accolta con uno sbuffo sdegnoso da parte di Adularia, i centauri della scorta che si spostarono per permettergli di arretrare secondo la sua richiesta. Egli comunque poteva ben udire ciò che stava avvenendo, pur rimanendo fuori dal campo ricettivo di quelle ninfe così elitariste e la voce di Adularia quando Damien, Luna e Ragnar fecero da portavoci porgendo le loro scuse per il loro precedente incontro Le vostre scuse sono accettate disse asciutta, con un’inflessione che sembrava far tradire ben poco interesse Quanto alla canzone avete il mio permesso, ma che la vostra preparazione non abbia a tardare ammonì. Ragnar Bjornsson fu grato di avere una band, ma non tanto per l’esibizione, quanto per i muscoli che Shaun e Malik furono costretti ad adoperare per evitare che il tiefling finisse in una fossa creatasi per mezzo della magia selvaggia che permeava Frondargentea. Tormalina rise a quello spettacolo, sussurrando qualcosa all’orecchio di Zaffira che annuì col capo. Il tiefling, nonostante una pergamena in più del dovuto, fu comunque in grado di prepararsi al meglio in vista dello show che avrebbe portato. Quando Alucard Borealis si prostrò per offrire un nuovo dono alle ninfe, ben memore dell’ultimo, Adularia lo guardò con lo stesso sdegno di un genitore deluso che osservava gli sforzi di un figlio nel tentativo di compiacerlo (Astrid ebbe una strana sensazione di deja vù), almeno fino a quando la corona non venne mostrata, dono di grande valore e dall’impareggiabile cura nei dettagli: oro bianco, argento, platino si amalgamavano per formare le sfumature di colore in quella opera d’arte con un diamante nero incastonato (Ametista allungò il collo, per cercare di sbirciare il dono) Un lavoro rimarchevole disse lentamente Adularia, le sue mani che stavolta non indugiarono, ma afferrarono con avidità il dono per portarlo più vicino, dove fu sottoposto ad una ancora più accurata ispezione Sei molto giovane, ma la tua magia è molto forte. Redarguirti è stato saggio, si vede che lavori bene sotto pressione. Questo dono ci soddisfa ampiamente annunciò. La ninfa si voltò, tenendo tra le mani la corona come fosse un infante, dirigendosi a passo lento verso Diamante, seduta sul suo trono. Adularia si inchinò di fronte a lei, porgendole la corona. La Gemma di Verderovere degnò un’occhiata per ben due secondi, prima che la sua portavoce appoggiasse il dono alla base del suo trono intagliato nel legno. L’altezzosa portavoce di Diamante, peraltro, non potè rimanere del tutto impassibile quando i Sinners si fecero avanti, capitanati da Ragnar e pronti a dare il meglio di sé. Se la vista di quel trio strappò un secondo ironico sorriso a Tormalina, l’esibizione del miglior gruppo dell’Istituto Von Gebsatell si rivelò coinvolgente, una melodia dai toni oscuri che evidenziava le difficoltà della vita e la durezza della stessa, il genere che di solito Deborah apprezzava e forse la migliore performance che il gruppo avesse mai eseguito fin dalla loro formazione. Se il resto dei compagni di viaggio sostenne la canzone con la partecipazione del pubblico, le ninfe di Verderovere diedero ben pochi segni, ma l’occhio acuto di Ragnar potè cogliere il piede di Adularia battere al ritmo della sua canzone e il suo capo ondeggiare leggermente a quel ritmo così ben costruito. Quando l’esibizione si fu concluse, diversi centauri e pixie applaudirono ai Sinners, Zaffira battè le mani entusiasta squadrando con rinnovato interesse Ragnar, Tormalina spianò il suo cipiglio e perfino nell’espressione distratta di Diamante fu visibile l’ombra di un sorriso Note che non mi aspettavo di udire da gente come voi disse Adularia, rivolta al gruppo e al suo compositore La vostra arte vi presenta meglio dei vostri modi. Specialmente voi tiefling state dimostrando doti interessanti commentò Questo pensiero da parte vostra mi soddisfa annunciò. Al termine di quello scambio di convenevoli, Adularia si aggiustò una ciocca dei suoi lunghi capelli Sono sorpresa e ciò è raro disse la portavoce Quando siete giunti due giorni fa, darvi anche solo un briciolo della nostra considerazione sarebbe stato come dare perle ai porci. Ma ora la ninfa mosse appena le sue labbra truccate di nero, come indecisa su come esprimersi Non posso che domandarmi che cosa possa spingervi a impegnarvi così tanto per conferire con la Gemma di Verderovere, oltre alla giusta ricerca della bellezza e della perfezione la ninfa andò quindi a conferire con Diamante, raggiungendola e sussurrando al suo orecchio. Dal par suo, Diamante non parve nemmeno pronunciare parola limitandosi a un’occhiata alla sua sottoposta, come se parlare fosse uno sforzo eccessivo per quella situazione. Quale che fosse la ragione, Adularia parve trarre le necessarie confusione e raggiunse di nuovo il gruppo Potete esporre le vostre ragioni, la Gemma di Verderovere vi dedicherà un momento del suo tempo. Mantenete la distanza e misurate le parole concluse, per poi sedersi su una roccia, stendendo le proprie gambe nude La mia signora vi concede Ragnar Bjornsson disse rivolta al cantante dei Sinners Tu… sei forse il più interessante di tutti disse in quello che pareva il primo vero complimento da quando erano giunti in quella radura oscura Ti permetto di massaggiarmi i piedi disse, rivolgendosi quindi agli avventurieri Ma anche alcuni di voi, di cui non ricordo il nome, devono rispondere a delle domande. Essere disse rivolta a Malik Da dove vieni e da quale gretta unione sei stato generato? quindi in direzione di Kat Po Ninfa dai tratti felini, perché vesti trasandata, peggio anche di come era la tua principessa l’altro giorno? quindi fece un cenno ai centauri Spostatevi… sì, mi rivolgo al duergar. Cosa ti ha costretto a diventare ciò che sei ora, ancora più ripugnante di prima? subito seguita da Vassilixia Umana dai capelli color cielo. Chi sei e qual è il tuo ruolo in mezzo a questi postulanti? quindi a seguire Rossa disse rivolta ad Astrid Quale disgrazia ti ha conferito l’orrendo aspetto che hai? Zaffira strabuzzò gli occhi No, aspettate… quella cosa è una ninfa? esclamò, osservando Astrid come se si fosse trasformata in un orso grasso e puzzolente. Ametista si alzò e si avvicinò ad Adularia per sussurrarle qualcosa all’orecchio Tiefling disse la portavoce rivolta al più giovane, Alucard Non ci hai detto il tuo nome l’ultima volta. Rimedia e narrami dove hai acquisito la tua arte nella gioielleria, da tempo stiamo meditando la presenza di un fabbro a Verderovere… Dopo immani sforzi e sacrifici, i viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque erano riusciti ad ottenere un’udienza, se così la si poteva chiamare. Diamante comunque, nonostante le parole della sua portavoce, sembrava sempre distratta ad osservare altrove, splendida e annoiata come una dèa antica che vedesse le stesse cose da tempo immemore e nulla riuscisse più a sorprenderla. Adularia rimase in attesa, ora più rilassata rispetto a prima. X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM Quando la maggior voce decretò la tappa futura per un ritorno a Verderovere, Dorian non si oppose Parlerò io con il locandiere disse Sembra che una cosa gli piaccia di Glantria, la valuta commentò, per poi annuire alla richiesta di Vassilixia di andare a fare compere. Sebbene Kat Po si fosse rifiutata di adeguarsi alla moda della congrega di ninfe di Frondargentea, il Von Gebsatell si mantenne sulla stessa lunghezza d’onda Come si dice, se sei a Garnia fai come i garniani… egli e Vassilixia colsero l’occasione, assieme a diversi dei loro compagni, per effettuare acquisti di abiti dalle botteghe giovanili alternative, nelle quali Deborah (a discapito di ciò che diceva) venne accolta con grande trasporto dai commessi Oh, Deborah! disse un commesso elfo dai modi molto allegri E’ arrivata quella collezione di fumetti erotici del Katai che mi avevi chiesto l’altro giorno! la Borealis comunque ebbe modo di brillare quella mattina, vero e proprio cicerone nel gruppo per quanto riguardava il modo di vestirsi e truccarsi, censurando quello che poteva rappresentare il peggiore tra gli incidenti diplomatici quando Luna fischiò e fece uscire Astrid da un camerino vestita solo con una gag ball in bocca e un guinzaglio in pelle legato al collo, tenuto saldamente dalla figlia della Dama del Lago. La Winnsdòttir, ricevendo i suggerimenti della più giovane delle Draconis, potè uscire dal locale in maggiore sicurezza sotto una tunica nera simile a quella di Deborah, ma munita di borchie, scarpe a zeppa alta e una maschera a mezzo viso, un outfit che le permetteva anche di mantenere la sua armatura sebbene non favorisse la circolazione di aria attorno alla sua virtù come nel primo progetto della madre della sua prole. Pur senza i consigli della tiefling, Shaun trovò i pantaloni attillati sul cavallo che Ragnar aveva raccomandato, mentre Dorian (che fece l’errore di affidarsi a Vassilixia per il trucco) finì per sembrare un incrocio tra un cantante rock e un mimo No, non ho doti canore o nell’uso degli strumenti commentò in risposta alla domanda di Vassilixia Quando avevo tre anni il maestro di musica di palazzo disse che avevo una specie di deformazione alle mani nota come “dita tozze” il Von Gebsatell strinse le mani, che sembravano normalissime E dissero che il mio cantare nella scala della bravura fosse al livello “Celeste Borealis”, anche se non ho mai capito che cosa significasse il canto con quella coraggiosa eroina… Riassunto degli Acquisti X Alucard, laboratorio La breve spedizione di Ragnar e Alucard per la creazione di un dono che potesse soddisfare le altere ninfe di Verderovere si rivelò indolore, più di quanto essi si aspettassero. Sebbene il giovane tiefling non ebbe modo di dare del tutto sfogo alla propria creatività, una regale corona era stata preparata per l’occasione dall’arte magica del talentuoso Borealis, che si dimostrò ancora una volta una risorsa indispensabile per il gruppo quando impedì a Mulroht di uscire dalla Giumenta Dorata mostrando in giro il suo grigio viso da duergar, in quello che sarebbe stato un vero e proprio pandemonio con le guardie. Messe le mani sul viso del nano rinato, il grigio lasciò il posto a una quantità di fondotinta degno della migliore Chandra Silverhand, un “cerone” che però bastò a camuffare il duergar quanto bastò per superare le annoiate guardie all’ingresso, intente a darsi rapidi cambi per poter andare a fare colazione al baretto vicino all’ingresso principale di Mylmanor. Ancora una volta i giovani erano ripartiti all’avventura. Il fatto di essere una spedizione così nutrita, o forse il fatto di non andare attivamente a caccia, bastò forse a intimorire i predatori più pericolosi. Le prede più facili, visto quell’assembramento che avrebbe fatto furore nei migliori locali di Shendilavri, fuggivano spaventate. Quella processione così dark procedette per metà giornata, fermandosi solo per pranzare (gli acquisti avevano richiesto un po’ di tempo) X tutti Quando la cupa e fredda penombra di Verderovere riaccolse gli avventurieri, tra gli abitanti di quella congrega si levò un brusìo. L'aspetto dei viaggiatori era mutato in quei pochi giorni, diversi di loro che non differivano molto dalle ninfe che dominavano quel luogo. Il loro incedere fu fermato da una pattuglia di centauri, ma essi non parevano avere intenzioni ostili Siete di nuovo qui, come ci era stato detto l'uomo cavallo li squadrò Seguitemi si limitò a dire, spianandogli la strada come avrebbe fatto una scorta armata con un importante diplomatico. Nel cuore di quella congrega fatata si trovava ancora Diamante, splendida più di quanto lo sguardo non potesse sostenere, vestita con un lungo abito scuro dotato di una generosa scollatura su cui capeggiava il suo pendaglio a forma di fiocco di neve, gli occhi velati di trucco che notarono appena quella congrega mentre il suo sguardo vagò oltre. Ella comunque non era l'unica ninfa presente: Zaffira e Tormalina si trovavano in alto, sedute sopra il ciglio della cascata che nutriva la fonte naturale (Tormalina guardò torvo gli avventurieri, mentre lo sguardo di Zaffira vagò tra Ragnar e Luna), Ametista era stesa languidamente sul tappeto di foglie scure, le dita che scorrevano su un anello d'argento al suo indice sinistro, mentre Adularia si presentò con incedere regale Fermatevi dove siete disse, frapponendosi tra il gruppo di viaggiatori e Diamante stessa Chi è capace di vedere oltre sa perdurare nei secoli esordì, sollevando il mento Siete tornati, sapevo sarebbe successo. Sono sicura che non hai saputo nemmeno dormire senza ripensare a noi suggerì a Ragnar Gli istinti maschili sono cosa nota a tutti e posso percepire anche da qui la lussuria che permea nei vostri pensieri quindi Adularia passò lo sguardo sulle donne Ma alcune di voi hanno finalmente preso coscienza di quale onore abbiate solo nel poter parlare con me, la portavoce della sublime Diamante constatò. Adularia strinse le labbra tinte di nero quando notò Kat, aggiustandosi una chioma dei suoi lunghi e setosi capelli corvini A parte il gatto, non sapete che gli animali andrebbero tenuti al guinzaglio? domandò E quel duergar conciato come un pagliaccio? Non sono soddisfatta esordì, usando parole simili a quelle dell’ultima volta (Malik si accorse di non essere stato menzionato) La vostra precedente venuta è stata vergognosa, per alcune di noi è stato difficile affrontare il trauma nel vedere il vostro deprecabile aspetto e i vostri indegni doni la ninfa posò una mano sul fianco Solo in virtù del fatto che alcuni di voi sembrino voler provare a migliorarsi, e auspicando delle vostre sentite scuse, sono pronta a concedervi il lusso di un paio di minuti del mio tempo. Ma fate che la mia generosità non vada sprecata! Le conseguenze potrebbero non piacervi, altrimenti… X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM Quando Kat Po chiese lumi a Dorian, l'erede al trono di Firedrakes si prese qualche secondo per riflettere La nostra missione principale non è Verderovere, ma trovare Zaleria e Ciradyl. Tuttavia il problema è che ciò dipende da due cose: scoprire dove ella si trova e raggiungere tale luogo. Al momento non abbiamo né l'uno né l'altro, sappiamo solo che aiutare le ninfe di Verderovere potrebbe permetterci di reintercedere a Fodell e ottenere un lasciapassare più ampio. Sappiamo inoltre che l'apprendista di Zaleria si trova a Illelthyr, mentre l'altro suo scherano non abbiamo idea di dove si trovi riassunse E' chiaro che dobbiamo procedere in un modo o nell'altro, forse il governatore ci darebbe il lasciapassare, ma ciò che chiede ha molte più ramificazioni di quanto non chiediamo disse dando ragione a Ragnar Quando i miei genitori erano promessi, un accordo verbale tra i loro parenti, mio padre si tirò indietro per fidanzarsi con un'altra... uno scandalo molto forte ai tempi, sebbene poi mia zia mi raccontò che tutto fu risolto Dorian cercò sua cugina con lo sguardo, quello era uno dei racconti preferiti di Chandra, sebbene Eoliòn conoscesse la versione “con i commenti dell'autrice” in cui la Silverhand criticava ogni volta la scelta dei suoi compagni. Nota divertente, ogni volta che Eoliòn chiedeva Ma perchè non ci sei andata te, se era una missione diplomatica? la dragonessa d'argento cambiava rapidamente argomento. Il futuro principe parve riflettere in silenzio per qualche secondo In effetti, ora che ci penso disse a Vassilixia Lo sapevi che avremmo potuto essere cugini? Per mio padre era stata valutata anche tua zia Vixenia... ci pensi quante cose sarebbero cambiate? La serata si rivelò assai più tranquilla della precedente, complice la partenza di buona parte dei mercanti e la presenza di tutti i viaggiatori, riuniti in particolar modo nella suite di Vassilixia a beneficio di Mulroht, che avrebbe fatto ritorno alla sua stanza solo prima di dormire, quando buona parte del personale non avrebbe lavorato. Ciò fu confermato da Shelara, la quale sorrise quando Ragnar le sussurrò qualcosa, prima di annuire. L'elfa diede una carezza sul viso del tiefling, sorridendo. Il Bjornsson aveva colpito ancora. La serata scivolò chiacchierando del più e del meno, formulando piani più o meno funzionali. Quando la stanchezza fu tale da rendere interessante perfino l'idea di richiamare il tarrasque dalla Savana e cavalcarlo come mezzo di locomozione per Frondargentea, i membri della compagnia capirono che era giunto il momento di prendersi il meritato riposo. Uno ad uno, essi cominciarono ad andare verso le loro stanze, la notte che scese su Frondargentea... X Ragnar X Deborah X Vassilixia x Luna Quando il sole iniziò ad affacciarsi su Mylmanor, una nota acuta e musicale risuonò da un corno in lontananza, una sveglia che preannunciava il termine del divieto di uscire e il ritorno alle attività usuali. In strada furono diversi gli artigiani e i piccoli merciai che accorsero subito fuori casa, approfittando della ritrovata libertà per avviare subito le loro attività. Allevatori e ortolani si affrettarono a portare al mercato le loro fresche merci di giornata, a beneficio dei popolani e dei domestici delle persone più abbienti. Tra di essi figurava anche uno dei cuochi della Giumenta Dorata, famosa per le sue colazioni. I viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque ebbero anche quel giorno tempo in abbondanza per la minzione, la toeletta mattutina e la loro vestizione, prima di raggiungere la sala comune della lussuosa locanda, dove le cameriere come Shelara iniziavano a portare vassoi di cibo per quello che era il pasto più importante della giornata: latte, yogurt con pezzi di pesca, frutta di stagione, biscotti fatti in casa con uvetta, panetti dolci all'anice con crema o cioccolato, crostata di lamponi, ma anche grandi classici della tradizione rurale occidentale quali uova, pane nero, pancetta, pesce affumicato, cipolla saltata. Un conviviale servito nel rispettabile servizio in ceramica della struttura, sotto l'attenta supervisione del personale che era sempre pronto a riempire i vuoti lasciati dagli affamati con nuove vettovaglie. Questa volta non divisi, i viaggiatori poterono gustarsi come intera compagnia quel pantagruelico inizio di giornata e decidere la loro prossima mossa. X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x chi è a cena con il governatore x chi ha passato il pomeriggio alla Giumenta Dorata Quando il gruppo si fu riunito, la sensazione che la spedizione non avesse pienamente raggiunto i propri obiettivi fu chiara alla prima imprecazione del futuro principe Dorian Viscido figlio di p*****a! imprecò, stringendo i pugni, talmente adirato da non calmarsi nemmeno dopo aver notato la nuova e seducente eleganza di Deborah (non che non fu notata, eh!). Dato che una delle sue mani era intenta a tenere quella di Vassilixia, la Draconis ebbe per un attimo il timore di vedersi rotte le falangi prima che il suo accompagnatore si accorgesse di cosa stessa accadendo Scusami! si affrettò a dire, liberando la sangue di drago blu da quella involontaria morsa di ferro. X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM Lo scivolare del tempo portò il pomeriggio a Mylmanor, illuminata dalla luce di un sole che si era visto raramente a Glantria e nel corso del viaggio attraverso la Foresta dell'Arbusto Nero, cosa che portava a riflettere anche sul tempo meteorologico che vigeva in quel paese così bizzarro, funestato solo dal severo esercito, i cui uomini giravano per i mercati con fare severo e talvolta tracotante. I mercati comunque, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. X Damien e Deborah Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli. La litania del giorno, che andava avanti dalla mattina, continuava con una precisione quasi meccanica Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano chiuse (gli statali non erano famosi per il loro impegno e al primo pomeriggio gli uffici erano inaccessibili), così come i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. x coloro che vanno a cena dal governatore (Eoliòn, Luna, Vassilixia, Ragnar, Alucard, Angelica e Shaun) Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata, sempre a disposizione del gruppo come lussuoso “campo base”, supportato dal servizio impeccabile del personale presente. X chi si trova alla Giumenta Dorata X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x Vassilixia Lo scivolare del tempo portò il pomeriggio a Mylmanor, illuminata dalla luce di un sole che si era visto raramente a Glantria e nel corso del viaggio attraverso la Foresta dell'Arbusto Nero, cosa che portava a riflettere anche sul tempo meteorologico che vigeva in quel paese così bizzarro, funestato solo dal severo esercito, i cui uomini giravano per i mercati con fare severo e talvolta tracotante. I mercati comunque, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli. La litania del giorno, che andava avanti dalla mattina, continuava con una precisione quasi meccanica Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano chiuse (gli statali non erano famosi per il loro impegno e al primo pomeriggio gli uffici erano inaccessibili), così come i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. x coloro che vanno a cena dal governatore (Eoliòn, Luna, Vassilixia, Ragnar, Alucard, Angelica e Shaun) Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata, sempre a disposizione del gruppo come lussuoso “campo base”, supportato dal servizio impeccabile del personale presente. X chi passa alla Giumenta Dorata X tutti -
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DM x chi ha partecipato alla riunione x Vassilixia e coloro che si trovano alla Giumenta Dorata Se Luna Bjornsdòttir ed Eoliòn Von Gebsatell avevano due opinioni discordanti circa l'educazione maschile a Mylmanor, Shaun Draconis non dovette fare ipotesi, ma ebbe modo di avere molti elementi per fare una sua personale valutazione. Il passaggio delle due donne, soprattutto quello della sua ragazza, veniva accolto da non poche occhiate ammirate (anche da parte delle donne) e l'attenzione dei mercanti per quella potenziale cliente sembrava superiore al normale Vuole venire nella mia bottega, bella signora? domandò un giovane venditore di composti alchemici Venga da me, sono sicura che potrò offrirle qualcosa che le piacerà! disse un venditore di profumi Fiuuuuu! Guarda lì che belle chiappette! fischiò una giovane intrecciatrice di cesti di vimini. In quest ultimo caso però Shaun non fu sicuro se essa si fosse rivolta a Luna o a lui. x Eoliòn, Luna e Shaun Forgrim, a parte le occhiate sospettose degli autoctoni, non ebbe difficoltà a trovare la bottega di un'annoiata venditrice di articoli per disegno tra cui acquerelli, pastelli, gessi, pitture, pennelli e altri articoli indispensabili La linea Paint è quella che va per la maggiore, ultimamente disse cercando di piazzare gli articoli migliori. Offrì a Forgrim di tenergli i beni da parte anche quando egli tornò con i trucchi comprati da una elfa con un mascherone di trucco sul viso degno della migliore Chandra Silverhand, che operava vicino ad un sarto presso cui vide anche Damien, intento ad osservare con sospetto un elegante golfino superscontato in virtù della scritta "Stupratore" che capeggiava sulla parte frontale. Completati i propri giri, anche Forgrim aveva svuotato le proprie bisacce in quella mattina carica di acquisti. x Forgrim x Ragnar, Astrid e Malik, nel “quartiere dei drow” X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x chi ha richiesto tiri L'elfa delle pulizie fece un vago cenno della mano a Ragnar e Damien Magari qualche decennio fa disse con un mezzo sorrisetto. A discapito della professione umile, la donna si dimostrò comunque aperta alle spiegazioni del tiefling, la quale sembrava giustificare ogni aspetto di quella strana vicenda Mi pareva che avessero detto che c'era un cadavere di un nano all'ingresso disse, aggiustandosi una ciocca dei capelli castano chiari in cui si intravedeva più di qualche esemplare bianco Se mi date una mano, direi che siamo a posto. Non ho bisogno di bere di prima mattina, non sono un'alcolizzata fece spallucce Però se volete un consiglio vi direi di fare attenzione a portarlo in giro, le guardie di sicuro lo fermerebbero. Anzi, se lo fermassero e basta sarebbe pure poco Aravae, tale era il nome dell'elfa delle pulizie bella come Astrid, fu accompagnata al piano di sotto da Ragnar e Damien, dove a dargli una mano si presentò anche Shelara. L'idea di agire in quattro per pulire rapidamente le scale era ottima, sebbene Ragnar e Shelara colsero ben presto di aver svolto essi la gran parte del lavoro x Damien Il mezzo-demone e l'elfa delle pulizie (stranamente più scarmigliata) furono rivisti al termine dei lavoro. Shelara comunque assicurò a Ragnar che avrebbe fatto in modo di far tenere la cosa riservata Ma voi cercate di tenerlo nascosto, altrimenti sarà tutto inutile. Quando tutti furono di nuovo riuniti alla presenza del rinato Mulroht, anche Dorian li raggiunse Non dovremmo avere problemi di essere cacciati fu molto contento di vedere che il nano (ora duergar) era di nuovo vivo, ma non mancò di commentare la spedizione vissuta Frondargentea è il male disse citando Shaun Finchè siamo in città non credo avremo molti problemi, ma dividerci quando si ha a che fare con le bestie che vivono fuori è troppo pericoloso, dovremmo evitarlo non parve però insistere troppo sul rimproverare i viaggiatori. La situazione diede al gruppo l'opportunità di discutere sulle prossime mosse e, sebbene non all'unanimità (come spesso accadeva, d'altronde) il gruppo decise a maggioranza di rimanere un altro giorno a Mylmanor Pagherò io il necessario affermò il Von Gebsatell. Con il passare delle ore, le attività ripresero il loro corso nella città di Mylmanor, gli elfi intenti a portare avanti le loro attività giornaliere con l'impegno di api industriose. I mercati, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”. X chi visita “Il piacere del Sottosuolo” Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi! X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano aperte, ma i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale. X chi visita il palazzo del governatore Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata. Pacificata la situazione con il locandiere, Dorian aveva dato fondo ai suoi mezzi per rinnovare per un secondo giorno le prenotazioni delle camere, offrendo un bonus per il disturbo Dopotutto non siete poi così malaccio, voi stranieri commentò il locandiere al termine del turbolento ritorno alla vita di Mulroht, sebbene la sua ammirazione stonasse con il mormorato conteggio di monete di platino di Glantria del Von Gebsatell. X chi passa alla Giumenta Dorata x tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x chi ha richiesto delle prove Mulroht vide le proprie mani crepitare e lanciare alcuni bagliori come una torcia con vari filtri colorati, rilasciando infine il potere curativo che non poteva però più attecchire sul corpo privo di vita del fratello Dopo, ce ne preoccuperemo dopo rassicurò Dorian a Kat Po, mentre Ragnar si precipitò a chiedere assistenza al personale Non siamo un bagno pubblico. Avete delle suite, dovrebbero disporre del necessario disse laconico il locandiere, in risposta a Ragnar. L'uomo non diede altre raccomandazioni, sebbene si adirò molto e invitò Dorian a parlargli in privato Cadaveri nella mia locanda! Siete veramente della feccia straniera! sbraitò prima di venire raggiunto dal Von Gebsatell, con il quale iniziò a parlare in maniera concitata. Vassilixia, d'altro canto, aveva già richiamato i viaggiatori all'uso della sua singola, scacciando la donna delle pulizie che aveva iniziato a lavorarci. Lì furono condotti Astrid e Malik, quelli ridotti peggio e che avrebbero potuto giovare della vasca da bagno della lussuosa camera della sangue di drago blu, mentre il corpo di Mulroht venne caricato a forza dopo essere stato messo sopra delle lenzuola portate da Shelara Prendete si limitò a dire, offrendole a Shaun e Ragnar, cercando di non farsi vedere dai colleghi. Nonostante un po' di sangue lasciato per le scale, il nano mezzo-immondo fu portato anch'esso alla stanza di Vassilixia e posto sul letto a una piazza e mezzo. Lì fu chiara la necessità di agire in fretta per cercare di riportare in vita Mulroht, con Luna che accordò con Forgrim l'acquisto dei componenti magici. Ragnar si prodigò all'acquisto delle merci, dopo aver ottenuto una esaustiva lista di tinture e oli, in cui era compreso anche un lubrificante vaginale che o Luna aveva cercato di inserire in nota spese di straforo o aveva inserito per il semplice gusto di immaginare il fratello formulare la richiesta dal farmacista. X Ragnar Il Bjornsson tornò privo di tale elemento extra, incrociando un paio di volte Deborah che non sembrava portare il fardello del lutto, impegnata ad acquistare pan di via di Frondargentea e frutta secca, oltre a osservare una lunga fila di tavolette di cioccolato da un banconcino frequentato da pochi Un lusso per pochi giustificò la ben poco dolce proprietaria elfa dal naso all'insù Il nostro onorato leader le adora e a Mael Thalor vanno a ruba tra i nobili, specie da quando hanno messo in palio dei biglietti d'oro per visitare gli stabilimenti nella capitale. Quando ebbe a disposizione gli unguenti, gli oli e le tinture necessarie, Luna Bjornsdòttir ebbe il suo bel da fare nel cercare di ricomporre al meglio il corpo di Mulroht, devastato da quelle che dovevano essere state fauci senza precedenti, tali erano la profondità dei colpi subiti, l'ampiezza dei fori e il numero di ossa rotte dalla stretta micidiale a cui erano state sottoposte. Quando la preparazione fu ultimata, la ninfa era circondata da un capannello di compagni di viaggio, Forgrim in primis, i quali assistettero alla magia della figlia della Dama del Lago. Non era la prima volta che tale potere veniva impiegato, sua madre Veldrada già in precedenza aveva utilizzato la reincarnazione come strumento per riportare in vita centauri, satiri e altri difensori caduti nel corso della preservazione di Lagocristallo dalle creature ostili. Il che ricordò a Luna e alle altre ninfe i rischi insiti di tale potere, le forze selvagge della natura quantomai imprevedibili nel loro dono al mortale, molti gli incidenti di percorso che erano capitati. Se infatti un paio di centauri erano tornati in vita in corpi simili a quelli perduti, il satiro Triangolo si era ritrovato all'improvviso a volare nelle sue nuove ali da pixie. E se la nixie Sfix aveva dovuto imparare a camminare a quattro zampe quando era tornata in vita sotto forma di cane intermittente, ella non avrebbe avuto di che abbaiare molte lamentele dopo che il satiro Flauto venne ribattezzato “Il Viscido” non per il suo modo di fare con le splendide abitanti del lago, ma in virtù della sua trasformazione in un cubo gelatinoso. I segni riportati sulle guance, la fronte e il corpo di Mulroth brillarono mentre Luna parlava, una vaga luminescenza color arcobaleno che balenò nell'aria a ricordare le forze caotiche di Frondargentea che permeavano la regione. La figlia della Dama del Lago però non si fece distrarre, portando infine a compimento il rito che con una luce abbagliante anticipò il ritorno di Mulroth al suo nuovo corpo. La prima occhiata stemperò i peggiori dubbi: il nano non era diventato una melma o, peggio ancora, un elfo. Anzi, la statura e la stazza praticamente la stessa, se non fosse che i già pochi capelli del nano erano spariti e la sua pigmentazione aveva un color grigio sasso che contrastava solo con la barba bianca. Il ritornato nano sbattè le palpebre, gli occhi rossi sensibili a quella luce che pareva così eccessiva per lui e non per gli altri presenti. Mulroht si era reincarnato in un nano grigio, un duergar. Quando il membro dei FiglidellaRoccia fece per alzarsi, un paio di grandi ali piumate nere si aprì, retaggio agli antipodi di quello che aveva un tempo, che faceva il paio con le mani dalle lunghe unghie nere e i canini aguzzi. x Mulroht, ma anche per tutti per maggiore comprensione Un bussare alla porta anticipò il ritorno della donna delle pulizie. L'elfa di mezz'età sembrava scocciata Signori, passi anche l'interrompermi mentre lavoro, ma ho visto del sangue sulle scale fino a questa cam-- la donna si interruppe vedendo Mulroht DUERGAR! urlò. x tutti -
Topic di servizio 1, la compagnia del bordello
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Come dire "Guarda Bomba, non me ne frega niente della tua storia, io leggo ciò che mi pare e al diavolo la buona etichetta" -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x chi ha richiesto delle prove x Vassilixia Il liuto di Shaun, accordato a quel piacere notturno, fu una delle ultime melodie che risuonò in quella saletta dove rimaneva ormai solo poco più di una decina di ospiti. Alleggerito e non frustrato come suo solito dalle esigenze del suo drago, il Draconis potè vedere con una certa soddisfazione l'apprezzamento degli elfi. Sebbene ostici a darlo a notare, essi non fecero alcun apprezzamento verbale e mantennero una certa freddezza nel viso. Tuttavia il compagno di Luna non mancò di notare come i loro piedi, sotto al tavolo, battessero a ritmo della musica che egli aveva intonato... pur non come band, la musicalità dei Sinners aveva fatto il suo ingresso a Frondargentea. La notte si fece vecchia e con essa gli avventurieri si diressero ai propri alloggi, così da potersi riposare. Nonostante l'assenza di alcuni di loro, il sonno raggiunse quasi tutti e la loro notte passò non funestata da pericoli. X Eoliòn x chi è fuori città Quando il sole iniziò ad affacciarsi su Mylmanor, una nota acuta e musicale risuonò da un corno in lontananza, una sveglia che preannunciava il termine del divieto di uscire e il ritorno alle attività usuali. In strada furono diversi gli artigiani e i piccoli merciai che accorsero subito fuori casa, approfittando della ritrovata libertà per avviare subito le loro attività. Allevatori e ortolani si affrettarono a portare al mercato le loro fresche merci di giornata, a beneficio dei popolani e dei domestici delle persone più abbienti. Tra di essi figurava anche uno dei cuochi della Giumenta Dorata, famosa per le sue colazioni. I viaggiatori giunti da Covo del Tarrasque ebbero quindi sufficiente tempo per la minzione, la toeletta mattutina e la loro vestizione, prima di raggiungere la sala comune della lussuosa locanda, dove le cameriere come Shelara iniziavano a portare vassoi di cibo per quello che era il pasto più importante della giornata: latte, yogurt con pezzi di pesca, frutta di stagione, biscotti fatti in casa con uvetta, panetti dolci all'anice con crema o cioccolato, crostata di lamponi, ma anche grandi classici della tradizione rurale occidentale quali uova, pane nero, pancetta, pesce affumicato, cipolla saltata. Un conviviale servito nel rispettabile servizio in ceramica della struttura, sotto l'attenta supervisione del personale che era sempre pronto a riempire i vuoti lasciati dagli affamati con nuove vettovaglie. E fu proprio la colazione il momento in cui i cacciatori si riunirono con il resto del gruppo, presentandosi in condizioni che definire pietose sarebbe stato riduttivo: Mulroht era morto, il corpo ridotto a un ammasso sanguinolento lasciato fuori dall'ingresso per un minimo di decoro, Malik presentava diverse fratture e tagli all'addome, Astrid sembrava reggersi in piedi per pura inerzia avendo ella subito la frattura di almeno otto costole oltre che di spalla, radio e omero del braccio sinistro, che era gonfio e tumefatto. La figlia di Winn'Ier era un lago di sangue dal petto in giù, il lucertoloide meno dolorante ma duramente ferito anch'egli. Solo Kat Po era riuscita ad emergere illesa Per gli dèi! commentò Dorian trasecolato, vedendo i tre sopravvissuti in quelle condizioni. x tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x chi ha richiesto delle prove Come in qualsiasi grande comitiva di giovani, le proposte su che cosa fare erano molte e tutte diverse tra di loro, finendo per generare una certa confusione e una effettiva mancanza di una ragion d'essere per il giorno successivo, la cui una certezza era che sarebbe iniziata lì, alla Giumenta Dorata, ove dopo diversi giorni a vagabondare per il verde che invadeva quella isolata nazione, il gruppo era riuscito a trovare un attimo di riposo, seppur in minor numero rispetto al solito. Sebbene il pubblico fu lesto a irridere Eoliòn, Damien Marsh lanciò agli avventori uno sguardo che sembrava promettere la dannazione eterna, gli occhi due braci ardenti tali da far spegnere l'ilarità con la stessa rapidità con cui era giunta, un'impresa di cui la madre sarebbe stata orgogliosa (se mai l'avesse potuta conoscere). A discapito delle diverse madri, la fratellanza dei Fiordi si rivelò forte in Ragnar e Luna, la quale ricevette dal tiefling la più utile precauzione disponibile sul mercato. Il Bjornsson, dal canto suo, ricevuto l'assenso di Angelica accompagnò l'audace rossa al centro della sala, in quello che poterono considerare forse il primo vero momento da coppia da quando avevano cominciato a conoscersi meglio: i compagni erano uno sfondo, non vi erano nemici che attentassero alla loro vita, né il rischio di compiere reati e venire arrestati. Lì, in quella saletta, Angelica e Ragnar poterono rilassarsi, al ritmo di una lenta danza che si rivelò un altro punto in comune dei due, i corpi come nati per agire in sintonia. Il tempo a disposizione del tiefling e del mezzo-immondo prima di riottenere la camera non fu poco, infatti solo dopo un'ora Shelara tornò, a dimostrazione del termine della “occupazione abusiva” X Luna e Shaun Ragnar capì presto che la cameriera doveva aver vissuto un momento molto intenso, tale era il suo stato di stanchezza per il quale si diresse nell'angolo bar per bersi qualcosa che la rinforzasse. Il tiefling, che si era rivolto a lei con il tono da conquistatore che lo contraddistingueva, colse delle vaghe occhiate da parte sua, una muta approvazione di come i due avrebbero potuto spendere la nottata, qualora egli fosse ancora intenzionato a viverla assieme... e avesse trovato un posto dove passarla. Elucubrazioni che il giovane cantante dei Sinners avrebbe dovuto elaborare in fretta. x Vassilixia x chi è fuori città x tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM x chi ha effettuato delle prove La presenza di un gran numero di donne, quella sera alla Giumenta, fu accolta con una certa tensione da parte del locandiere. Ciò non era dovuto alla presenza di stereotipi razziali o problemi di interazione, ma al rischio di risse e percosse data l'elevata possibilità che tra di esse vi fossero almeno due con lo stesso vestito, fatto che nel genere femminile suscitava un'immediata ostilità, tirate di capelli e lanci di piccoli incantesimi fino all'ultimo sangue. Tale rischio fu, per fortuna del gestore, funestata. Le uniche persone vestiti simili, come fece notare Ragnar, erano proprio lui e Dorian, i quali come la tradizione maschile richiedeva ci risero su comportandosi alla stregua di gemelli dopo tanto tempo ritrovati. Il sorriso di Luna venne accolto inizialmente con una certa sorpresa da parte della giovane cameriera civettuola, una biondina dalla chioma fluente, la quale rispose con un risolino, un'occhiata intorno e un lieve cenno del capo mentre posò un vassoio di portate sul tavolo nel corso della cena Gli... ospiti? domandò confusa una volta che Vassilixia le rivolse la sua domanda Ci sono ospiti nobili a Mael Thalor? Beh, di certo non sono passati per la Giumenta... rispose. A quanto pare la ragazza non sapeva nemmeno della notizia raccolta da Ragnar, men che meno dei dettagli in merito. Deborah non ebbe più fortuna nel raccogliere informazioni, nel momento in cui Madnyss fu osservato con disgusto dagli avventori del tavolo verso cui si era diretto, alla stregua di un venditore di rose di Glantria, il quale venne ignorato dai freddi avventori elfici finchè la creatura, così diversa da loro, non fece altrimenti. L'occasione delle danze fu accolta con favore da buona parte del gruppo. Dorian fece un lieve inchino all'assenso della Draconis, il giovane che accompagnò la sua coetanea verso il centro di quell'improvvisata pista da ballo, l'umore generale allegro al suono di quella melodia, che per un attimo portò a far dimenticare ai presenti dove si trovassero e il motivo del loro viaggio. Pur abituati alle occasioni mondane, i due nobili ci misero un po' per trovare il loro ritmo, ma da quel momento in poi il Von Gebsatell condusse la sangue di drago blu con sicurezza, una mano sul suo fianco pronta a sorreggerla se qualcosa fosse andato storto, un memento al fatto che egli era lì per lei. Dal canto suo, Vassilixia fece in modo che non ve ne fosse bisogno, togliendosi di dosso la ruggine in una performance soddisfacente. Ma pure se Dorian e Vassilixia si fossero preparati a lungo, sarebbe stato ben difficile riuscire a mettere in ombra Ragnar Bjornsson, vero re della pista. Laddove Angelica aveva temporeggiato, prendendosi del tempo per rifiutare (o farsi desiderare), il tiefling aveva presto trovato un'inaspettata alleata in Luna. La ninfa, nello spirito conviviale della serata, aveva invitato Shelara, la giovane cameriera elfa, ad unirsi a ballare con loro Sapete come divertirvi... disse civettuola, per poi sussurrare all'orecchio di Luna. X Luna Non potendo Shaun disporre della capacità di scindersi in più Draconis (sebbene ciò avrebbe di certo reso felice la sua matrigna), il trio fu felice di ricevere un aiuto disinteressato dal figlio del leggendario Bjorn, il quale esibì tutte le proprie abilità al punto da ricevere uno scrosciante applauso del pubblico quando infine egli eseguì il gesto finale, che portò la giovane a sé, rossa dall'emozione e dall'adrenalina Wow... incredibile... ammise di fronte a tanta abilità, rimirando con occhi nuovi il tiefling e cercando con lo sguardo la ninfa con cui conversava fino a poco prima. Se però Ragnar poteva ridere di soddisfazione, Luna dovette farlo per non piangere quando ella mise a nudo le proprie lacune quando finì per calpestare tre volte i piedi di Shaun e urtare Vassilixia una volta, prima di notare Shelara indicargli Ragnar e mimare con la bocca qualcosa che terminava con Anche lui?. Nonostante ciò, non fu la peggiore performance della serata: sebbene Damien fece del suo meglio, Eoliòn inciampò e cadde a terra come un sacco di patate su una sedia, spaccandosi gli incisivi. La folla ruggì dal ridere, alcuni avventori elfi che dovettero tenersi la pancia e uno di essi che addirittura vomitò in un angolo per l'eccesso di risa. Nonostante il sommo sforzo che dovette fare per non riderle in faccia, il locandiere interruppe la sua esibizione per il tempo necessario a procurarle un tovagliolo pieno di ghiaccio per tamponare la ferita: una rapida diagnosi di Forgrim bastò però a scongiurare il peggio: nonostante il sangue e il rumore percepito, la mezza-celestiale non si era rotta nessun dente, ma solo spaccata le labbra. Unica vera vittima della serata era la sedia distrutta. Fu allora che la Von Gebsatell iniziò a capire come mai, alle lezioni di danza a corte, il suo maestro l'aveva soprannominata “La valanga”. Quando la situazione, dopo pochi minuti, tornò tranquilla le danze ripresero. Solo allora i compagni si accorsero che il Von Gebsatell che avevano inseguito per tre capitoli e Vassilixia erano scomparsi. x Vassilixia x chi è fuori città X tutti -
Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
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DM Il nostro onorato leader ha chiesto loro supporto disse l'alchimista Ma quelle edoniste stanno procrastinando! il suo collega più anziano scosse la testa Ci credereste? Poter incontrare il nostro onorato leader è il più grande onore che si possa chiedere in vita, una volta che egli chiede un favore queste perdono tempo come farebbe qualsiasi timidone che non sa come cercarsi una donna! l'uomo borbottò qualcosa in elfico Come? domandò alla richiesta di Eoliòn Beh, non conosco molto i dettagli su Ciradyl, per quello credo abbiano tenuto volutamente il riserbo le autorità. Per gli anelli sì, dovrei avere qualcosa... disse. Eoliòn non rimase delusa, nel momento in cui le venne fatta visionare una piccola collezione in anellini d'oro di sostentamento All'interno c'è una scritta, nella vostra lingua significa “Il tempo è denaro!” una simpatica battuta del loro forgiatore! la transazione si concluse senza problemi. La Von Gebsatell non ebbe difficoltà a trovare alcune razioni militari da un negoziante fissato di armi, così come l'argento, il platino e i diamanti da un orefice che stava chiudendo bottega, ma che alla semplicità della richiesta la mise in attesa brontolando. Un minuto dopo le consegnò i materiali richiesti in pratici lingotti e un sacchetto di pelle Prossima volta è meglio che passa un po' prima, così magari potrà vedere la merce suggerì. Una anziana elfa si occupò di Luna quando ella richiese l'olio depilatorio, guardandola un po' sorpresa Non mi sembra tu debba averne un gran bisogno commentò. Non aggiunse però altre domande, vista l'ora tarda in cui anche il resto dei colleghi stavano smontando le proprie attività, le pattuglie che giravano mostrando la loro presenza mentre il sole iniziava a tramontare Forza, è quasi il tramonto! apostrofarono all'indirizzo di coloro che non avevano ancora iniziato le chiusure Anche tu, vecchiaccia! dissero alla negoziante, cui si rivolse Luna. La donna annuì, per poi passare a Luna una busta di carta verde e completare la transazione. X chi visita il “quartiere dei drow” Il suono di un corno al definitivo tramontare del sole, che preannunciò l'inizio del coprifuoco, fu l'occasione di scoprire che vi erano assenti nel gruppo: Kat Po, Astrid, Malik e Mulroht non erano rientrati in tempo dalla loro caccia. Impossibilitati a raggiungerli, i viaggiatori furono costretti ad attendere la cena senza di loro. Sebbene la legge marziale e il coprifuoco avessero minato i luoghi di ritrovo serali come le locande, lo staff della Giumenta Dorata non sembrava voler far cadere i propri avventori nella noia. Per quanto tra di essi vi fosse un cospicuo numero di avventori stranieri, anche diversi mercanti e carristi avevano preso alloggio per quella sera, risultando in un totale di circa una trentina abbondante di ospiti. I viaggiatori furono organizzati in un unico lungo tavolone in mogano, sopra il quale era stata posta una lunga tovaglia candida, piatti in ceramica raffiguranti paesaggi boscosi, eleganti posate in ferro, coppe in bronzo e diverse brocche intarsiate contenenti un vino rosso coltivato nei vigneti di Neslean Non serviamo birra, mero oppio dei poveri spiegò una giovane cameriera, che fin da inizio cena mostrò un fare civettuolo con Shaun, il cui retaggio fatato sembrava avere un certo successo nelle grandi città Sei qui da molto in città? Per quanto ti fermi? Ti serve una mano per fare un giro turistico? domandò. Come anche successo a Luna quando aveva raccolto informazioni dall'alchimista, la popolazione più giovane di Frondargentea sembrava affacciarsi con una certa curiosità agli stranieri, sebbene il sentimento generale dei più maturi fosse ancora molto chiuso. Diversi furono i mercanti che occhieggiarono quel variegato gruppo, scambiandosi bisbigli e sussurri. X chi ha almeno un modificatore di +10 ad ascoltare Le parole pronunciate da Angelica Draconis nel corso del pomeriggio si rivelarono profetiche. Sebbene alle feste di corte la figlia di Shayla venisse spesso presentata in coppia con Azuria, il duo che quella sera formò con la sorellina Vassilixia fu capace di calamitare gli occhi di tutti gli avventori addosso. Le due sangue di drago avevano rinnovato il loro look, con Angelica splendida e audace nel suo abito che lasciava intravedere, oltre alla immancabile scollatura, l'addome piatto su cui era visibile un piercing all'ombelico a guisa di drago. D'altro canto, se la rossa era più provocante che mai, Vassilixia si presentò con un portamento regale, l'eleganza di chi esibiva un abito nero che esaltava le sue forme, ne valorizzava le curve e il fisico, ma non concedeva regali all'osservatore, che avrebbe dovuto conquistare ciò che ella celava come un tesoro, promessa di momenti indimenticabili. I chiropratici di Frondargentea avrebbero trovato dopo quella sera abbastanza lavoro per diversi mesi, tale fu lo sforzo a cui i colli maschili furono sottoposti mentre gli occhi seguivano lo sguardo di quelle due dame così attraenti. E se Angelica avrebbe scommesso il proprio capitale su come Vassilixia avrebbe monopolizzato l'attenzione di Dorian, la scommessa sarebbe stata vinta a mani basse. Il Von Gebsatell, che fino a quel momento era rimasto nelle sue concedendosi giusto alcune chiacchiere leggere con Alucard, Damien, Ragnar e Shaun, parve perdere l'uso di almeno un paio di sensi. Elegante in un abito blu scuro con farsetto, il giovane si alzò per andare ad accogliere le due dame a cui offrì il proprio baciamano, sebbene come fu facile aspettarsi la sua attenzione ricade maggiormente sulla futura Duchessa di Acquastrino, la quale venne addirittura accompagnata al tavolo a braccetto dal Von Gebsatell Come detto ho promesso di proteggerti, Vassi il quale parve comunque cercare di non mettere a disagio la giovane Per quanto ne sappiamo potrebbero esserci sgherri di Zaleria nascosti sotto i piatti o i boccali sussurrò al suo orecchio Dovrò tenerti d'occhio tutta la sera, il dovere innanzi tutto La cena fu abbondante e variegata: alle tradizioni elfiche vegetariane quali insalata di cipolla alla brace, minestra di ceci e zuppa di erbe alla frondargenteana, i due cuochi della Giumenta avevano riservato nel loro menù alcuni piatti per i dignitari provenienti da paesi stranieri e la presenza di ospiti che mangiassero carne fu l'occasione per aggredire le scorte sotto sale. Fu così che i viaggiatori ebbero modo di assaggiare maiale da latte ripieno e bistecche di manticora in salsa verde. Una torta millefoglie completò quell'abbondante pasto. Il termine di quella maratona alimentare fu l'occasione di scoprire una delle arti da camera preferite del chiuso popolo elfico: la danza. Il locandiere chiamò uno dei suoi cuochi a sostituirlo, prima di prendere posto ad un pianoforte, prima di iniziare ad intonare una piacevole canzone per allietare la serata, sia che gli avventori volessero rimanere seduti a chiacchierare e bere drink, sia che volessero provare a danzare nell'ampio spazio creatosi una volta spostati i tavoli al centro. Cosa che fece la giovane mercante Tinesi, cogliendo quell'occasione per trascinare il proprio marito e compagno di viaggio Corym per aprire quelle danze da camera. In quella che sembrava una ironica ricostruzione del suo sogno, Dorian si trovò infine a porre sul serio la sua scelta. Ma stavolta, senza Zaleria a minacciarlo o Astrid a calpestare cose in giro nel suo sogno, il giovane si diresse verso Vassilixia Lady Vassilixia Draconis chiese nel tono formale che si richiedeva in quelle situazioni Mi farebbe l'onore di concedermi un ballo? X Vassilixia x chi è fuori città X tutti