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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Le spiegazioni di Celeste circa il destino del Collettore di Anime parvero portare una ventata di speranza all’interno dell’Assemblea Quindi uno è escluso disse Lord Fnut, predendo appunti Molto astuto e saggio da parte vostra osservò. Il Patto Silvano non prese note, ma in compenso guardò con malcelato disprezzo Osymannoch. Gli uomini-lupo fecero un gesto con le dita, puntandosi a turno indice e medio agli occhi per poi indicare con gli stessi il non-morto dei Guardiani Planari. Gli elfi della Corte di Jasmeera non nascosero le loro risatine alla frecciata del lich, che raccolse un timido applauso per la sua impertinenza. Anche i Demoni Circensi di Hecke parvero apprezzare Ordine, per favore richiamò Lord Fnut. Quando Sophia offrì la sua ipotesi sulla potenza necromantica che aveva percepito a Sakurafu, Hygrave le fece eco Non è da escludere, anzi! Io e i miei cacciatori siamo sopravvissuti alla distruzione del nostro mondo perché in quel momento eravamo all’inseguimento di Azrique Malfaisance, una lich che stava devastando il nostro mondo con una terribile pestilenza raccontò Ella ha sterminato migliaia di persone con i suoi oscuri artifizi, quindi non escluderei che possa aver distrutto Arkossa e gli altri piani, se ne ha trovato i mezzi l’uomo strinse i pugni, mentre i visi dei suoi compagni si fecero truci, al ricordo del loro mondo perduto. Diversi di essi osservarono Ao Senzacorpo e Osymannoch con ostilità. Uno strano rumore venne prodotto telepaticamente dal teschio che portava in grembo la Bambina Avorio. Fu presto evidente che Ao Senzacorpo stava russando. X Maxillium Il richiamo di Gunnar e Sophia a più solerti azioni fu accolta con forza anche da altre fazioni. Auberil chiese come poteva contribuire e allo stesso modo il Patto Silvano chiese quale linea di azione diretta si poteva seguire. Lord Fnut richiamò i gruppi alla calma, prima di rivolgersi alla platea Sì, abbiamo di che discutere ancora per un punto. Siamo in tanti e c’è bisogno di agire. Quindi rivolgo la domanda a tutti per un consulto, che cosa possiamo fare in questa fase dei terremoti? Lady Myonatix scattò in piedi, agitando la mano Che domande! Dovremmo salvare più persone possibili, metterle al sicuro qua al Teschio! esclamò Per quanto ne sappiamo i loro mondi potrebbero essere in procinto di venire distrutti anche in questo stesso momento! Ashbet, la donna-gatto annuì Dobbiamo salvare i bambini! il delfino celestiale lanciò un forte fischio, sventolando la propria coda dorata in aria E i delfini, dice Miri! tradusse Bombus, l’uomo dalla pelle blu. Jasmeera scosse la testa Se volessimo fallire sì, sarebbe un’ottima idea! disse la regina del lato oscuro di Ardentia Potremmo perdere tempo per salvare persone che morirebbero in seguito, in una catastrofe ben peggiore che non avremmo impedito l’elfa fece un gesto svolazzante con la mano, che raccolse i sorrisi complici dei suoi servitori Gli atti di pietà non porteranno a nulla di concreto in questa situazione. Quello che secondo me è necessario è raccogliere informazioni. Mhorannan diede un colpetto di gomito a Tarzi, che si alzò in piedi Proporrei il leader della Trenodia si interruppe quando un’elfa del suo gruppo trillò come una scolaretta mentre veniva baciata al collo da un suo compagno. Tarzi rimase in silenzio qualche secondo, lo sguardo livido a quella scena poco costruttiva Come stavo dicendo… proporrei di ragionare come il nemico. Se volessimo causare il maggior danno possibile, quali piani dovremmo distruggere? Mi piace questo ragionamento! approvò Vesphian del Patto Silvano, battendo le mani Se sappiamo dove colpiranno possiamo anticiparli e preparargli un agguato proprio mentre si preparano a fare la loro mossa ruggiti e ringhi di approvazione giunsero dal leonal e dagli uomini-lupo. I cacciatori elfi bisbigliarono, lanciando di tanto in tanto occhiate all’estroverso gruppo proveniente dal Sottosuolo di Arth. Un brontolìo raggiunse i presenti, quando Ao si svegliò dal suo sonno e rimbeccò le parole del Patto Silvano Mi sembra un’idea sciocca. Insomma, potremmo capitare lì al momento della distruzione del piano… o peggio ancora, nel bel mezzo di un pic-nic! la Bambina avorio rimase impassibile. Uno degli elfi del corteo di Jasmeera, un uomo dai tratti femminili e dal viso lungo e sottile, sollevò un indice Senza contare che potrebbe risultare impossibile trovare l’esatta posizione del malfattore.I piani tendono a essere larghi, sapete? disse sollevando il mento. La sua regina ascoltò in silenzio, per poi osservare la platea. Tuttavia l’opposizione non giunse dalle vicinanze, ma dall’alto Incorretto disse Sobrilik, mentre il resto dei Ragni vicino a lui fece schioccare appena le mascelle meccaniche, come un invito ad ascoltare le parole del rappresentante del loro consenso Secondo i nostri dati i piani che sono stati distrutti non erano eccezionalmente larghi. Erano anzi sufficienti ad accogliere un unico mondo. Lord Fnut indicò gli ultimi oratori con il proprio martelletto Questa direi che è una informazione di grande importanza! osservò l’anziano capo dei Filosofi Propongo di stilare quanto prima una lista dei possibili piani che possano essere bersaglio di chi si cela dietro tutto ciò. Confido che non ci vorrà molto, il tempo di occuparci del Teschio e di organizzare un primo studio sulle leggende. Una volta stilata questa lista invieremo squadre di esplorazione e investigazione che possano fare rapporto su ciò che scopriranno i membri dell’Assemblea mormorarono dando il loro assenso per quella proposta Bene, immagino che ci sia già abbastanza su cui lavorare. Per qualsiasi altra domanda i gruppi possono rivolgersi al sottoscritto disse Lord Fnut, sancendo il termine della prima riunione dell’Assemblea. La conclusione di quell’assembramento portò presto le varie fazioni a dividersi o riunirsi in gruppetti più piccoli. Come Lord Fnut scese dal palco, egli venne raggiunto dal resto dei Filosofi Ho giusto un paio di storie dimenticate… accennò uno di essi, un arzillo dalla lunga barba bianca, quando essi vennero raggiunti da Ao Senzacorpo (sorretto dalla Bambina Avorio) Voi giovinastri con le vostre ballate moderne, ai miei tempi sì che c’erano vere leggende! e dalla Corte di Jasmeera Vorrei unirmi a voi, per unire le nostre conoscenze e trarre le soluzioni più corrette… disse. Ben più belligeranti sembravano invece il Patto Silvano, i Cacciatori di Hygrave e i volontari della Trenodia in Velluto, i cui combattenti scelti si stavano consultando circa la formazione da tenere. Mhorannan si stava rivolgendo agli elfi Quindi voi sareste arcieri, giusto? Allora magari teniamo una formazione prudente, come stregoni siamo forse gli unici più fragili di voi disse. Uno dei cacciatori si grattò la testa, mentre i suoi simili provarono la tensione dei propri archi lunghi (uno di essi fu in grado di far saltare un bossolo nel caricare l’arma). I drow controllarono di avere sufficiente alcol e sostanze psicotrope per il viaggio. Vesphian e Hygrave erano lì vicino, intenti a discutere di sicurezza Quindi noi ci divideremo e condurremo i nostri destrieri della rovina per circondare il Teschio, mentre voi agirete all’interno, giusto? Ma se ci saranno guai? Vesphian scosse la testa Non ci saranno guai! dichiarò. Non tutti i gruppi rimasero però all’anfiteatro: i Demoni Circensi di Hecke sbadigliarono a più riprese Che noia tutte queste parole, chi vuole divertirsi un po’? con l’eccezione di coloro che sarebbero andati all’interno del Teschio, i membri della Trenodia in Velluto parvero intrigati dalla proposta Avete qualcosa in mente? chiese Tarzi, affiancandosi a Mr.Hecke. Il pagliaccio demoniaco gli diede delle pacche sulle natiche Oh, fidati di noi! il resto dei demoni ghignarono sinistramente. Lady Myonatix osservò con disgusto i demoni, per poi chiamare con un fischio i suoi. Con un balzo ella fu in groppa ad Auberil e i due si avviarono volando verso la propria dimora di ossa, seguiti a ruota da Ashbet, Bombus e Miri. Quest ultimo fischiò in direzione dei demoni Vi conviene non far del male a nessuno, o vi trapasserà con il suo muso! tradusse Bombus. I Demoni Circensi non risposero, limitandosi a diti medi e altri gesti osceni. Anche i Ragni Planari iniziarono a incamminarsi verso il lato opposto del Teschio, dove si trovavano le ampie bolle atte a contenere la loro mole E’ necessario uno scambio di dati interni e lo stesso valse per i membri della Legione del Reame Imponderabile, i quali se ne andarono senza dire una parola. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM La volontà di Bainzu di partecipare alla spedizione non fu l’unica a manifestarsi. Oltre a sei membri della Trenodia in Velluto, tra cui figurava anche Mhorannan, anche il Capobranco Vesphian offrì il suo contributo. Il leader del Patto Silvano si alzò in piedi e fece cenno al suo seguito Non sarete da soli! Avrete sei dei miei migliori cacciatori ad aiutarvi disse solennemente. Hygrave non parve prendere bene le parole del druido, limitandosi a rispondere con un Noi pattuglieremo l’esterno, così da intercettare eventuali fuggitivi che rischiate di far scappare. X Maxillium Il patto tripartito che parve formarsi per quella situazione così particolare parve sufficiente per le restanti fazioni, che parvero soddisfatte So che voi giovinastri siete agili e tutto il resto rimbeccò Ao Senzacorpo Ma se avrete problemi a farvi strada posso crearvi un’apertura tra le ossa. O magari insegnarvi come farla. Ora però vorrei che passassimo a una questione davvero importante: quand’è che passa l’infermiera con le medicine? E’ già da un po’ che non mi sento i piedi! la Bambina Avorio chiuse gli occhi e sospirò. Lord Fnut tossì, per poi riordinare alcuni dei fogli che aveva sul leggìo, prima di rivolgersi di nuovo alla platea Passiamo ora alla questione più pressante: i terremoti planari. Tra di voi vi è qualcuno con delle teorie su che cosa possa aver causato tutto ciò? Mr.Hecke ridacchiò Che ci importa? Se aspettate abbastanza prima o poi lo scopriremo! un coro di risa si sollevò dal suo gruppo di demoni, con il glabrezu che si alzò in piedi Ba-dum tssss esclamò. Tarzi si alzò in piedi Alcuni dei membri della mia razza erano parte di un ordine di cultisti votati a una divinità della follia nota come Tharizdun. Uno dei membri dei Guardiani Planari può confermare la loro volontà e i loro precedenti piani volti allo sfruttamento di un antico artefatto noto come Collettore di Anime il cui potere era tale da poter distruggere un piano spiegò. Un dio folle? Io una volta ho incontrato un dio folle esclamò Ao Senzacorpo, comunicando con la mente Ai miei tempi sì che sapevano essere folli sul serio! Assunse la forma di una banana gigante e solcò i cieli guidando un carro trainato da meloni fiammeggianti! Ah, quelli sì che erano bei tempi! Jasmeera sollevò un indice Vorrei osservare la questione da un altro punto di vista: è davvero sicuro che questi eventi siano di origine dolosa? Per quanto siano eventi rari, potrebbero essere comunque casuali. Anche una minima possibilità può verificarsi, no? Un Incorretto! proruppe dalla piccionaia dove si trovavano i Ragni Planari. Sobrilik fece da portavoce per il suo gruppo Il nostro consenso ha lavorato mantenendo costante la comunicazione tra gli effettivi. Dopo le riparazioni ho analizzato i dati e tra di essi figurano segni di danni intenzionali. I dati si sono tuttavia rivelati insufficienti per determinarne la causa scatenante. Lord Fnut annuì con il capo prima di riprendere la parola Abbiamo dunque le prove che c’è un qualcuno dietro a questi eventi. Penso però sia opportuno pensare anche al come egli abbia operato. Riprendiamo il discorso iniziato dalla Trenodia in Velluto. Qualcuno dei presenti sa di poteri abbastanza forti da poter distruggere un intero piano? Guardiani Planari, sapete dirci qualcosa sull’artefatto nominato dalla Trenodia in Velluto? Prima gli anziani! berciò Ao Senzacorpo Sì, esistono artefatti che possono avere poteri quasi illimitati. Tra di essi posso di certo nominarne uno, l’Anello d’Ebano del Carnifex, il più potente oggetto di potere tra i non-morti. Secondo la leggenda esso è talmente potente che quando fu utilizzato al suo massimo potere fu in grado di ridurre in polvere il mondo di Emacia il demilich quindi aggiunse Probabilmente è stato un bene così. Era un piano abbastanza ridicolo. Anche io ho sentito parlare di questa leggenda disse Jasmeera, unendosi al discorso Ma non è l’unica che conosco. Quando ero ancora giovane udii la leggenda del Bastone della Rovina, creato dall’Artefice Zaun che lo impugnò per affrontare gli dèi del proprio mondo. Da quello che ricordo, la manifestazione di tale potere fu in grado di infrangere la realtà e portare cataclismi senza precedenti. Un altro potente artefatto la voce profonda e atona che proruppe pochi secondi dopo fu difficile da identificare, almeno finchè uno dei membri della Legione del Reame Imponderabile non si alzò in piedi E’ l’Occhio di Igrath. Si dice che se egli verrà aperto, sarà in grado di portare distruzione in qualsiasi mondo, trascinando il multiverso nel caos. Lord Fnut accolse tutti i discorsi emersi Sembra che non ci sia penuria di armi di distruzione di massa… e di piani. Propongo l’avvio di un’indagine su queste leggende con lo scopo di scoprire che cosa è stato di questi artefatti i membri dell’Assemblea parvero d’accordo su questa idea. Il capobranco Vesphian si alzò in piedi e sputò per terra Tra di voi ci sono tante teste d’uovo che lanciano incantesimi. Possibile che nessuno abbia previsto questo casino? I Filosofi osservarono con freddezza i modi di Vesphian, ma Lord Fnut non parve offeso E’ un punto di vista da non sottovalutare. A questo scopo vorrei indire un gruppo di studio tra i più sapienti e i più studiosi tra di noi, così da raccogliere tutte le leggende, ballate e racconti con fondo di verità che possano riguardare l’argomento. Se qualcuno aveva previsto questo disastro, magari ha lasciato qualche indizio su come contrastarlo questa aggiunta parve soddisfare i presenti, con Ao Senzacorpo e Jasmeera che si offrirono subito per contribuire. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM La presenza di nuove conoscenze in un assembramento già di per sé numeroso portò a un piccolo ritardo per l’inizio della riunione. I Guardiani Planari, e la Trenodia in Velluto, furono oggetto di attenzione per le nuove fazioni e alcune di esse non mancarono di rispondere quando furono interpellate. Bainzu ricevette un fischio ammirato dalla succube Karla, questo vecchio sa il fatto suo osservò Hecke, alchè la succube ribattè con un Un minuto di silenzio per la vagina di tua moglie lo scambio di battute parve piacere molto ai Demoni Circensi, che scoppiarono in fragorose risate, sebbene in un clima più scherzoso che non canzonatorio Badum tsss mormorò il glabrezu. La regina Jasmeera sorrise a Gunnar E Gan Scarrow ha parlato a me di voi, con molto riguardo rispose rivolta a Gunnar. Nonostante il titolo e la processione regale, ella non pretese inchini, né salamelecchi Sono lieta di vedere che la collaborazione tra le nostre forze sia stata proficua. Confido che potremo rendere ancora più salda la nostra nascente amicizia, con il tempo le parole da diplomatica della regina parvero alterare non poco il Patto Silvano, che fu assai poco consolato dalle parole di Sophia Come no! Avete scelto bene che amici farvi! ringhiarono gli uomini-lupo. Gli elfi delle Terre Oscure finsero a malapena di nascondere le proprie risate a quella scena. Ah, ma che fai? esclamò gioviale Myonatix a Maxillium, per poi stringerlo in un abbraccio che portò il corpo della mezzelfa ad aderire completamente a quello del nobile Un abbraccio e passa tutto! disse strofinando la guancia sul petto del nativo di Arth. Auberil era un drago dalla taglia considerevole e dai modi più formali (seppur educati) rispetto a Myonatix, eppure la sua voce giovanile fece intendere che egli fosse comunque molto giovane… il che era tutto un dire vista la sua mole! Il nostro gruppo viene da Halcya rispose Auberil, sventolando le ali che brillarono di mille colori E’ un piano morfico allineato al bene, dove il paesaggio può essere plasmato in base alla fantasia Lady Myonatix sorrise annuendo Dovete venire a trovarci: potremmo creare giochi di luci, raccontarci storie, inventare enigmi e solcare nubi color zucchero filato in groppa a creature alate! il delfino dorato lanciò un acuto fischio. I Demoni Circensi di Hecke fecero finta di vomitare a quelle parole. Credo che si ora di pensare al motivo per cui siamo qui interruppe infine Lord Fnut, concludendo quelle brevi presentazioni. La mormorante platea prese posto per poi chetarsi quando il leader dei Filosofi raggiunse il palco e richiamò l’attenzione dei presenti Sono lieto di vedere che siamo tutti presenti. Voglio essere molto chiaro: capisco che vi possano essere delle tensioni e molti di voi non sono abituati a collaborare, ma solo unendo le forze saremo in grado di poter salvare tutti i mondi e ritornare alla normalità che abbiamo vissuto prima di riunirci qua. E’ scientificamente provato che la soglia di attenzione della maggior parte delle creature viventi per un discorso o un testo può variare, ma rimanendo comunque piuttosto limitata il capo dei Filosofi diede un colpetto con un martelletto sul leggìo, dando formale inizio alla prima riunione di quell’epico (in tutti i sensi) assembramento di potenti Come tale penso sia giusto non perdere tempo e andare subito al primo ordine del giorno, che mi è stato suggerito da Hygrave. Per quanto certi che il Teschio di Paithah sia al sicuro dagli effetti del terremoto planare, possiamo ritenerci al sicuro in questa posizione? Hygrave si alzò in piedi e si voltò per rivolgersi alla maggior parte dei presenti Io e i miei cacciatori abbiamo pattugliato l’esterno e possiamo mantenere una continua sorveglianza nei cieli, ma non abbiamo avuto modo di esplorare l’interno del… cranio. La voce telepatica di Ao Senzacorpo, simile a quella di un vegliardo che avesse preso troppo sole, raggiunse i presenti Quando creai le dimore, ho percepito diverse persone al di sotto di noi. E ve lo dico con certezza, giovinastri! Ho mille e novantotto anni, sapete? Lady Myonatix alzò la mano, come una scolaretta al primo giorno di scuola, per poi alzarsi e lisciarsi il vestito Io non vogli-Myonatix si interruppe quando i BUUUUUU!!! ESCILE O VATTENE!!! dei Demoni Circensi di Hecke la raggiunsero. Myonatix storse il naso e strinse gli occhi in direzione dei demoni, per poi proseguire con un tono serio una volta che le risate dei demoni si spensero Io non voglio darti del bugiardo, Ao, ma magari qualcuno potrebbe andare a controllare? La suadente voce di Jasmeera si intromise nel discorso. L’elfa accavallò le gambe e sollevò il mento, senza degnarsi di alzarsi ma guardando con superiorità Myonatix Anche io ho percepito delle presenze, creature viventi che si trovano al di sotto di questo livello. Ao Senzacorpo non ha motivo di mentire. Myonatix battè le mani alla risposta della regina delle Terre Oscure Oh, è davvero bello vedere che qualcuno sta già iniziando a fare amicizia! Lord Fnut battè il martelletto sul leggìo Ordine, per favore. Concentriamoci sulla questione. Ad alzarsi fu Tarzi, della Trenodia in velluto Io e la mia gente siamo abituati ad esplorare tunnel angusti e poco illuminati. Potremmo investigare, se lo ritenete necessario uno dei suoi drow lo guardò in tralice, gli occhi arrossati Tarzi, è stato solo una volta! Ti giuro che non sapevo fosse un masc- ah, intendi le caverne del Sottosuolo? Scusa… se lo sguardo avesse potuto fulminare, quello di Tarzi An’Drasta avrebbe di certo incenerito il sottoposto. Lord Fnut annuì con movimenti lenti alle parole del rappresentante della Trenodia in Velluto. Nella platea si udì un brusìo, con gli elfi di Ardentia che parlottarono tra loro e uno degli uomini-lupo che si avvicinò a Vesphian del Patto Silvano per sussurrargli qualcosa all’orecchio. Alla fine il conferenziere dei Filosofi si rivolse a tutti i presenti Se tra i membri dell’Assemblea vi sono volontari interessati, indico la formazione di un gruppo per una missione esplorativa negli angusti spazi all’interno del Teschio, al fine di assicurarsi che non ci siano minacce attive nei confronti dell’insediamento che abbiamo stabilito. Se non ci sono altri suggerimenti o opinioni proseguirei per il prossimo punto sull’agenda… X Maxillium X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM X Osymannoch, Sophia e Gunnar Lord Fnut aveva appena finito di disquisire con Osymannoch, Gunnar e Sophia, quando anche Bainzu, Celeste e Maxillium li raggiunsero Ah, il resto della vostra simpatica combriccola! Felice di incontrare il resto dei Guardiani Planari disse. L’anziano capo dei Filosofi di Arithmea sembrava un vecchio professore universitario ritiratosi a una vita di tranquillità, sebbene le sue eleganti vesti e il piglio acuto lasciavano intravedere più di quanto egli non volesse lasciar trasparire. Di lì a poco furono raggiunti da Tarzi, Mhorannan e il resto della Trenodia in Velluto. I membri della congrega di drow sembravano essersi messi a loro agio, ma non sembravano aver investito il tempo per lavarsi, a giudicare dal pesante odore di sostanze psicotrope che li seguiva, che unito all’aroma di vino contribuiva a giustificare l’aspetto trasandato della maggior parte di essi Benritrovati disse Tarzi, l’unico tra loro (oltre a Mhorannan) ad aver mantenuto una certa lucidità. Essi comunque non furono i primi a giungere: con l’approssimarsi della riunione, ad uno ad uno, tutti coloro che avevano risposto all’invito dei Filosofi ed avevano colonizzato il Teschio di Paithah iniziarono a raggiungere l’anfiteatro. I Guardiani Planari e la Trenodia ebbero quindi modo di conoscere le fazioni con cui avrebbero dovuto collaborare. Le prime creature che raggiunsero l’anfiteatro sembravano uscite dall’incubo di un paesano che avesse passato tutto il giorno a bere ed assumere sostanze psicotrope I Demoni Circensi di Hecke commentò Lord Fnut in tono piatto Almeno stavolta si sono degnati di arrivare in orario. In effetti essi erano davvero demoni, riconoscibili nelle loro infide sottospeci: una era una succube, la quale non faceva alcuno sforzo per nascondere il proprio aspetto naturale, mentre gli altri erano un hezrou, un glabrezu e una marilith, la quale fischiettando lanciava in aria i propri pugnali in elaborati movimenti da giocoliere. Tutti erano vestiti con sgargianti abiti colorati degni di una grottesca parata carnevalesca. Il loro leader, se possibile, era qualcosa di ancora più inquietante, una creatura che nemmeno Celeste aveva mai visto. Egli appariva come un grottesco clown, con una faccia truccata con un fondotinta bianco avorio e curata nel labbra e negli occhi con matita nera. I denti del clown erano affilati al punto da far sembrare l’immensa bocca più simile a una trappola per orsi. Ogni suo movimento, oltretutto, faceva sobbalzare ventre e fianchi in maniera innaturale, come se l’interno fosse colmo di un qualche gas Ma guarda, nuovi ospiti commentò il sinistro pagliaccio esibendo la propria chiostra di denti affilati Potremo forse tappare le crepe planari con i loro cadaveri, se non sono abbastanza forti. O magari potrei inghiottirli tutti, sembrano davvero personcine deliziose suggerì. Il resto dei demoni proruppe in un coro di risa, l’hezrou che giocherellò con alcune spesse corde in mano. La succube guardò i sei passando la lingua sulle labbra Guardiani Planari? Spero siate più bravi a letto che non a proteggere il multiverso, visto come stanno andando le cose! la marilith si piegò in due dalle risa, iniziando a lacrimare Ba-dum tssss commentò il glabrezu. Mr.Hecke, per favore prenda posto assieme ai suoi disse Lord Fnut Agli ordini, Lord Flatulenza commentò Mr.Hecke, con un inchino esagerato che lo portò a sbattere la fronte a terra. I suoi sottoposti si sganasciarono dalle risa, prendendo posto e piazzando in qua e in là dei palloncini gonfiabili per finte flatulenze. Essi però calmarono i loro spiriti quando una coppia fece il suo ingresso nell’anfiteatro. A condurre la più piccola delegazione, con passo lento e un’espressione solenne sul viso, era una bambina dai capelli biondi, di circa dieci anni, vestita con una tunica bianca, simile a quelle che erano visibili nei cori delle chiese. La bambina portava davanti a sé un cuscino di velluto nero, sopra il quale era visibile un teschio umano, ormai marrone scuro dalla vecchiaia. Eppure uno scheletro più sfarzoso non si sarebbe mai potuto trovare altrove, laddove preziosi rubini rossi erano posti all’interno delle orbite oculari e diamanti erano incastonati nei denti. Seppur piccolo in dimensioni, il potere che era percepibile in quel teschio sembrava superiore a quello di qualunque avversario che i campioni avessero mai affrontato Ao Senzacorpo e la Bambina Avorio presentò formalmente Lord Fnut ai campioni di Arth. La bambina degnò appena di uno sguardo il gruppo, ma il demilich appoggiato sul cuscino tra le sue mani non attese di parlare ai nuovi arrivati Oh, Rebecca! Melissa! Tesori miei! esclamò telepaticamente in direzione di Celeste e Sophia Siete più belle che mai, ma non vi offendete se vi dico che stasera tutti gli occhi saranno su di me. Oh, sì! Prendetemi la parrucca e le perle, sarò la regina del ballo! Lord Fnut osservò gli avventurieri di sottecchi, scuotendo con lentezza la testa, come chi aveva già visto strano comportamento diverse volte. Per fortuna di Celeste e Sophia, la Bambina Avorio portò a sedere sé stessa e il demilich in grembo senza bisogno di parrucche e perle. Un forte squillo di trombe proruppe dall’ingresso dell’anfiteatro La Regina Jasmeera, sovrana di Ardentia! annunciò una voce elfica effemminata. Un gruppo di alti, aggrazziati abitanti dalle orecchie a punta fece la propria comparsa con una grazia tale che essi sembravano non toccare nemmeno terra. Essi erano gli elfi che avevano intercettato la Trenodia, Sophia e Maxillium al loro ingresso, riconoscibili per gli abiti diafani di un viola scuro che sembrava ammantarli come nebbia, i maschi androgini appena distinguibili dalle donne (alcune delle quali avevano però rispettabili davanzali), entrambi i sessi truccati sui visi dalla pelle candida con trucco scuro sulle palpebre e sulle labbra. Talvolta intenti ad acconciarsi i capelli tra loro, essi lanciarono più di una volta uno sguardo ai campioni, come un invito silenzioso a raggiungerli. Nindrol, tra i presenti, fece l’occhiolino ai sei. La leader di questa compagnia era la femmina più alta e statuaria, i capelli scuri che le ricadevano come una cascata attorno al viso color alabastro e dagli occhi dorati e simili a quelli di un gatto. Sebbene in apparenza sembrasse cinta da un’armatura, una seconda occhiata permise di capire che ella in realtà non indossava nulla se non una elaborata pittura color argento e nero su tutto il corpo, applicata con tale precisione da sembrare piastre di metallo. Alla vista dei nativi di Arth, le sue labbra si schiusero in un sorriso dolce e allo stesso tempo complice. Jasmeera osservò con curiosità i nativi di Arth, lo sguardo che passò a turno su ognuno di loro con una tale intensità da farli sentire trafitti da parte a parte E’ un piacere fare la vostra conoscenza disse con un sorriso, prima di sedersi assieme alla sua nutrita scorta. Ella accavallò sensualmente le gambe, lo sguardo che però spesso tornò a indugiare sui nuovi arrivati. Se l’elfa potè impressionare per la sua presenza, lo stesso non si potè di certo dire per la sua attendente, un’altra elfa il cui corpo e capelli erano di un color bianco come quello di un blocco di ghiaccio. Circondata da una nebbia gelida che la seguiva, la sua espressione priva di sentimenti venne interrotta solo quando ella provò a sorridere. Ma a differenza del suo intento, la maschera di orrore che si dipinse sul volto lasciò solo percepire un timore per quella grottesca creatura. X Sophia Se Jasmeera sembrava non lasciar trasparire troppo di ciò che pensava, ella era comunque ben più espressiva di chi giunse dopo di lei. Con un passo marziale e senza alcuna traccia di emozione ad entrare nell’anfiteatro fu un quintetto di creature completamente cinte da pesanti armature nere. Di taglia simile a quella di un alto essere umano, essi erano tutti della stessa altezza e indossavano protezioni identiche tra loro, tra cui elmi di un color onice lucido che coprivano l’intera testa per terminare con una punta sulla testa simile alla coda di una goccia, oltre a guanti che terminavano con tre dita E’ la Legione del Reame Imponderabile disse Lord Fnut, a beneficio di chi ancora non li aveva incontrati. I cinque figuri si voltarono quasi come un sol uomo verso gli eroi, chinarono a malapena il capo in un cenno di saluto e presero quindi posto tra il pubblico. La processione che giunse in seguito era originaria di Arithmea Il resto dei Filosofi di cui sono a capo spiegò il loro Lord. Essi erano costituiti interamente da anziani uomini che ormai avevano rimasto ben pochi capelli in testa. Canuti e in alcuni casi leggermente ingobbiti sotto le vesti di colori sgargianti, essi lasciavano però intravedere una scintilla di conoscenza negli occhi, accentuata dai pesanti libri che essi portavano con loro tramite dischi di forza magica su cui essi erano impilati e pronti ad essere consultati in caso di necessità. Tomi di antico sapere perduto, alcuni di questi volumi erano talmente antichi che il metallo di cui erano composte le pagine aveva cominciato a irrugginirsi, motivo per il quale era spesso possibile udire i Filosofi di Arithmea battibeccare sulla necessità di un lavoro di copisteria Per preservare la conoscenza con la massima sicurezza erano soliti ripetere. Come molti anziani di qualunque mondo, essi non si sperticarono in grandi presentazioni, preferendo prendere posto borbottando sugli altri ospiti presenti. Fu un riconoscibile clangore metallico a precedere l’ingresso di otto grossi ragni meccanici, dagli occhi fatti di vetro e dal corpo illuminato da una forte luce rossa Questi sono i Rag- Lord Fnut venne interrotto da quello più distinguibile dagli altri, vista la propria luce blu sul corpo La presentazione è superflua. I soggetti qui presenti hanno già interagito con la unità 46 presso il piano di Arth. Dato l’approccio pacifico il nostro consenso non ha necessità di ulteriori dettagli sul motivo del loro arrivo spiegò Qualora sia vostra necessità rivolgervi a noi, potete chiamarmi Sobrilik a quel punto il leader. Il loro approccio educato però non durò a lungo Allarme, rilevata minaccia di livello critico! esclamò Sobrilik alla vista della Trenodia in Velluto. Il resto dei Ragni Planari si schierò, pronta per la battaglia fino a che Lord Fnut non si pose in mezzo a loro e chiese lumi ai nativi di Coax La loro razza ha precedenti nei tentativi di distruzione a livello planare, essi costituiscono una seria minaccia per l’Assemblea furono necessari parecchi minuti a Tarzi e ai suoi per spiegare le loro origini e convincere Lord Fnut Se è così allora avete diritto di rimanere Sobrilik tuttavia non fu altrettanto aperto Rimaniamo contrari alla loro partecipazione e nanterremo monitorata la situazione. Se la minaccia verrà confermata essi verranno terminati quindi rivolto ai Guardiani Planari Consiglio un distaccamento da soggetti di tale minaccia, che può compromettere la vostra posizione nei confronti dell’ordine egli, come il resto dei Ragni Planari, iniziarono a scalare le pareti dell’anfiteatro per prendere posto in piccionaia. Ben più colorata e allegra fu la delegazione che giunse dopo i Ragni Planari, la quale sembrava uscita da una fiaba per bambini. Tra di essi vi erano un paffuto uomo dalla pelle blu scura e con un cravattino giallo, una donna nuda con la testa di felino e ali piumate, oltre ad un delfino dorato che volteggiava in aria come avrebbe fatto in acqua. Eppure nessuno di essi avrebbe potuto abbagliare alla vista come l’immenso (taglia Mastodontica) drago prismatico che adombrò per un attimo la luce della gemma verde, proiettando un arcobaleno di colori ovunque (Mr.Hecke e i suoi fecero versi disgustati indicandosi l’interno della bocca) Questi simpatici signori sono i membri del Seguito di- Lord Fnut si scostò appena in tempo per evitare di venire travolto dalla mezzelfa che piombò dalle spalle del drago prismatico. Ella era una graziosa fanciulla sorridente, vestita con abiti dai colori accesi tenuti assieme da una trama di placche metalliche che mandavano bagliori dorati e rosei Lady Myonatix! disse la mezzelfa con un largo sorriso, i lunghi capelli castani che vorticavano liberi nell’aria come se ella fosse stata immersa in acqua E questi sono i miei amici disse indicando in ordine il drago, il paffutello blu, la donna-gatto e il delfino Auberil, Bombus, Ashbet e Miri! Scusate il ritardo! Spero potremo andare d’accordo! dopo calorose strette di mano e abbracci che andavano contro ogni legge sul distanziamento sociale, Lady Myonatix e i suoi presero posto tra il pubblico. Non vi erano grandi sorrisi tra le creature che giunsero poco dopo, una processione formata da una ventina di elfi dall’aspetto selvaggio e vestiti di pelli di animali (alcuni dei quali armati di arco o scimitarre), oltre a un paio di uomini dalla testa di lupo e un leonal. Anzi, se possibile le loro espressioni si fecero ancora più ostili quando essi video i nativi di Arth E voi sareste i nuovi aiuti? ringhiarono gli uomini lupo e il leonal, cui fecero eco gli elfi silvani Queste persone hanno già recato male a noi, privandoci di uno dei nostri Guardiani di Bestie! Lord Fnut parve sorpreso e si volse verso i nativi di Arth Ci sono per caso dei precedenti tra voi e il Patto Silvano? domandò. Il leader dei rappresentanti della parte soleggiata di Ardentia, un elfo dai capelli scuri e con una corona di spine sulla fronte insanguinata, guardò con sufficienza il capo dei Filosofi Essi hanno aiutato i servi della tiranna Jasmeera, riducendo a prigioniero uno dei miei. Sono persone non gradite, ma per il momento possiamo tollerarne la presenza e non esigeremo subito vendetta. Io, capobranco Vesphian, ho parlato i restanti membri del Patto Silvano presero quindi posto tra il pubblico, non mancando però di scoccare occhiate truci al gruppo che aveva sconfitto il tarrasque. Uno dei leonal ruggì all’improvviso, quando al suo sedersi proruppe una trombetante flatulenza. I Demoni Circensi di Hecke iniziarono a ridere sguaitamente mentre l’uomo leone afferrò e fece a brandelli il palloncino gonfiabile su cui era finito. Quando per ultimi giunsero i Cacciatori di Hygrave, come a verificare che tutti fossero giunti, Hygrave annuì ai viaggiatori. Non c’era bisogno di presentazioni, mentre i sette smontarono dai propri poderosi stalloni, il leader del gruppo che osservò i Guardiani quanto bastò per notare l’assenza di Pisittu e annuire leggermente, soppesando la propria lancia. X Maxillium X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM No, non ci sono persone che temono i grossi felini rispose Hygrave rivolto a Bainzu Ma la mia lancia, Ombra Fugace, è un flagello per le bestie magiche e arde dal desiderio di trafiggere quella tigre Pisittuo soffiò irata, il pelo dritto. Il cavaliere quindi tirò le redini del proprio cavallo Se non vuole che gli succeda nulla di male, le consiglio di tenerla lontana da me Hygrave quindi si incamminò verso l’anfiteatro, mentre i suoi cacciatori ripartirono per pattugliare il perimetro del Teschio di Paithah. I sei eroi si divisero quindi in base alle proprie preferenze. X Gunnar, Sophia e Osymannoch X Celeste, Maxillium e Bainzu X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
DM Cacciatori di Hygrave corresse piccato uno dei cavalieri, udendo le parole di Osymannoch. Hygrave rimase in ascolto, prima di rispondere Non saranno necessari travestimenti, gli artifizi possono essere fraintesi e comunque non siete il primo morto vivente che giunge qui rispose Hygrave, il quale annuì alle parole di Gunnar In questo caso vi scorteremo da loro. Tutto l’aiuto possibile è il benvenuto in questo momento, poiché l’esistenza dei piani mette a rischio la vita di chiunque, a discapito dei suoi scopi. Gli uomini a cavallo furono di parola. Disponendosi ai lati della compagnia essi li accompagnarono in direzione del teschio, ormai divenuto una piccola città per coloro che erano giunti per risolvere quel fenomeno Quindi anche voi avete superato l’Ordalia della Sfera? Me ne compiaccio disse Hygrave Non tutti sono giunti qui, altri hanno usato potenti divinazioni e hanno parlato direttamente con i Filosofi. Penso che in molti non avrebbero superato la prova, specialmente al momento del conto alla rovescia disse il comandante dall’aspetto emaciato Il vostro arrivo comunque giunge con una buona tempistica: Lord Fnut si trova all’anfiteatro disse indicando una piccola figura vestita con un abito color pavone che si aggirava solitaria nella grande struttura E sta organizzando l’ordine del giorno per la prima riunione tra tutti i rappresentanti giunti tra i vari mondi. Con voi e la Trenodia Hygrave fece un rapido conto Siamo un totale di dieci fazioni, in quella che i Filosofi chiamano per comodità Assemblea. Lord Fnut preme affinchè sia formata un’alleanza planare formale, anche se al momento dobbiamo capire quanto è possibile cooperare tra di noi. Ci sono grosse divergenze tra alcuni di noi disse freddamente, senza però fare nomi. Quando il gruppo ridiscese tra le bizzarre strutture fatte d’osso, i quattro viaggiatori, la tigre e il coure scoprirono che esse erano abitazioni costruite modellando la materia ossea stessa. Di forme prevalentemente sferiche, simili a bolle giganti, esse si diramavano in abitati di varia complessità che andava dalle tre alle sei bolle. In alcuni casi, come in una struttura poco distante, esse erano sovrapposte per formare rudimentali torri Se ne è occupato Ao Senzacorpo disse in tono piatto uno degli uomini di Hygrave, il quale sollevò una mano quando in lontananza vide un elfo accompagnare nella loro direzione Sophia e Maxillium. Come ebbero modo di scoprire, la barda e il nobile erano stati fermati quasi subito da una pattuglia di pallidi elfi dai capelli scuri e ben truccati, i quali li avevano tempestati di domande. Quando fu chiaro che le loro intenzioni erano pacifiche, e magari pure favoriti dalla comune presenza di orecchie a punta, i nuovi arrivati erano stati accolti con grande calore Dovrete raccontarci tutto del vostro mondo, dunque disse uno degli elfi… o forse era un’elfa, difficile dire tale era la femminilità androgina che essi (o esse emanavano). Con carezze e inviti equivoci rivolti anche a Sophia e Maxillium per “conoscersi meglio”, i due erano stati quindi riuniti presto al loro gruppo originario La Trenodia ha già preso posto presso una delle abitazioni disse un elfo (o elfa?) dal pesante trucco scuro sugli occhi e sulle labbra, vestito con un abito viola piuttosto diafano, che non nascondevano però lo stocco e l’arco lungo che portava con sè Direi che i nostri nuovi pregiati ospiti possono alloggiare vicino al lobo destro, tra Myonatix ed Hecke Hygrave sospirò Così magari non si scanneranno tra loro? Speriamo… quindi rivolto all’appartenente al popolo degli elfi Potresti accompagnarli? Io devo conferire con Lord Fnut. Se qualcuno di voi rivolto agli avventurieri Volesse seguirmi è libero di farlo, anche se è ancora presto per l’udienza. Altrimenti siete liberi di riposarvi in attesa di ciò. Se venite con me però… Hygrave tossicchiò Vi chiederei di non portare dietro quella creatura disse indicando Pisittu. La tigre soffiò offesa. Ma certo, Hygrave. Spero ci onorerai di una tua visita, una queste sere… quindi rivolto agli avventurieri Perdonate la fretta. Non ho fatto le dovute presentazioni, il mio nome è Nindrol disse la guida per gli appartamenti con un formale inchino Se volete seguirmi vi porterò ai vostri alloggi, che potrete arredare come meglio preferirete. Altrimenti se vorrete andare subito alla riunione vi darò delle indicazioni su come raggiungerle. A vostra discrezione. X tutti
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Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale
Capitolo Tre – Il fatiscente teschio spaziale La prospettiva di un viaggio interdimensionale con destinazione un teschio fluttuante nel vuoto era forse ciò che più si discostava dalle previsioni dei singoli membri del gruppo di eroi che erano partiti da Arth quella mattina. Dopo la breve sosta ad Arithmea, dove erano stati in grado di superare l’Ordalia della Sfera e ottenere le indicazioni da parte dei Filosofi circa la loro base, i viaggiatori raggiunsero il piano in cui si trovava il Teschio di Paithah il Creatore. La sensazione di vuoto assoluto fu la prima cosa che i nuovi arrivati provarono, in quanto circondati da un buio assoluto simile a una notte senza luna e stelle, benchè per fortuna non deleterio come l’oscurità fredda e divorante che aveva sostituito il trascurabile piano di Sakurafu. Consci di potersi muovere fluttuando in quel vuoto, la loro unica destinazione fu subito visibile a svariati chilometri di distanza. L’Opale, grande come il palazzo reale di Garnia (e forse anche di più), illuminava di una pallida luce verde un grande teschio, che via via fu più vicino e più fu in grado di impressionare i nuovi giunti per le sue dimensioni fuori scala. Il Teschio di Paithah il Creatore, seppur scoperchiato, crepato in vari punti e privo di mandibola, era grande come una piccola città, reliquia di un dio le cui dimensioni dovevano essere titaniche in vita e che ora ospitava al suo interno di nuovo della vita. Essa però non era vita divina, ma un gruppo di persone che si aggiravano tra strani rigonfiamenti ossei simili a grandi bolle dotate di piccole aperture, che di certo non dovevano essere state presenti in origine. Un grosso dirigibile lungo circa sessanta metri, costruito con pelli cucite, era ancorato vicino ad una delle strutture, sospeso a circa una trentina di metri d’altezza. Poco distante, vicino alla fronte, si trovava quello che non poteva essere altro che un anfiteatro costruito interamente in osso. Un rumore insolito per quel luogo raggiunse i quattro eroi che erano giunti fin lì: uno scalpitare di zoccoli. Il gruppo che dal teschio li raggiunse, fluttuando come loro in quello spazio, era composto da sette uomini dall’aspetto marziale, sebbene i loro capelli fossero ora lunghi e le barbe incolte. Le loro armature, che un tempo dovevano essere sfarzose, erano ora sporche e bisognose di riparazioni. Ognuno di essi aveva l’aspetto di cavalieri nel corso di una avventura senza fine o di veterani di una guerra per loro in corso quando ogni speranza era perduta. I cavalli su cui ognuno di loro sedeva erano creature uniche, poderosi stalloni dal manto nero dagli occhi vuoti, completamente ciechi e guidati solo dai loro cavalieri. L’uomo in testa, dai capelli corvini e dagli occhi penetranti, era pallido al punto da sembrare quasi malato. Eppure la sua voce fu inflessibile quando si rivolse ai nuovi giunti Fermi, stranieri! Siete avvisati! Noi siamo i pugni di ferro che mantengono la pace in questo luogo, poiché esso è un santuario per tutti. Benchè proveniamo da mondi differenti, e alcuni di noi sono nemici giurati, abbiamo raggiunto l’accordo di non versare sangue all’interno del Teschio di Paithah. Se venite qui con pacifiche parole di consiglio, siete i benvenuti. Se siete qui per muovere guerra allora io, Hygrave, e i miei cacciatori vi combatteremo! lo sguardo del cavaliere, che reggeva tra le mani una magnifica lancia dalla punta sfolgorante, fissò ad uno ad uno i vari presenti, per poi stringere i denti come se stesse soffrendo. Egli chiuse gli occhi, per poi prendere un profondo respiro e quindi attendere con ritrovata calma la risposta dei nuovi venuti. Uno degli uomini di Hygrave si portò istintivamente un dito all’orecchio sinistro Sono stati trovati degli intrusi nei pressi dell’anfiteatro! il loro comandante voltò la testa preoccupato Ci sono vittime? Feriti? il suo attenendente scosse la testa No, i servi della regina li hanno intercettati subito. Sembrano comunque essere anche loro elfi, un gruppo con intenti pacifici proveniente da Arth di nome Trenodia in Velluto… e un paio di umani, che sembra essere già stato adocchiati… sempre dalla servitù… Hygrave annuì lentamente, per poi sbuffare all’ultima affermazione prima di rivolgersi a Celeste, Osymannoch, Bainzu, Gunnar e compagni magici Voi da dove provenite? Rappresentate anche voi un gruppo? Come vi chiamate? X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Dopo aver rantolato per il dolore, Mhorannan strinse la manone di Gunnar in quello che era un formale saluto tra i due, sebbene i due si sarebbero reincontrati di lì a breve. Nonostante le parole distratte di Bainzu, che sembravano più un vago ed educato modo di liberarsi di un candidato scomodo ad un colloquio di lavoro, gli elfi oscuri della Trenodia in Velluto non si offesero per la decisione del gruppo di affidarsi a Celeste Comprendiamo, la vostra guida ha di certo più esperienza in questo senso disse Tarzi, forse come gli altri sollevato di non trovarsi almeno per un po’ lo sguardo severo della Borealis addosso, come se ella li avesse continuati a scrutare per tutto il tempo ad una distanza di circa un centimetro dalla faccia. Il fatto che Maxillium e Sophia decisero invece di unirsi a loro li colmò di orgoglio e i due gruppi si predisposero per quel viaggio su due corsie. Da un lato Tarzi tracciò dei segni per terra prima di aprire un portale su una delle pareti, dove uno alla volta gli elfi entrarono, seguiti poco dopo dalla barda e dal nobile. Dall’altro lato Celeste formò un cerchio con tutti i viaggiatori, chiedendo ad ognuno di tenersi per mano (o per zampa nel caso di Pisittu) mentre ella richiamava il suo potere di manifestazione unico. Infine, quando tutti i preparativi furono ultimati, sia il quartetto con Pisittu e Pan, sia la Trenodia effettuarono il loro salto in direzione del Teschio di Paithah il Creatore, dove li attendevano i saggi Filosofi di Arithmea.
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Maxillium, Gunnar e Bainzu avrebbero potuto giurare di vedere la sfera aumentare la sua visibilità per tre volte, in corrispondenza delle loro risposte mentali. Se tale effetto avesse potuto influire su ciò che accadde dopo, essi avrebbero avuto difficoltà a dirlo. Tale radiosità parve mettere in crisi i drow, i quali mantennero le loro coperture per rimanere schermati a sufficienza. Sebbene con toni diversi, tutti i sei campioni partiti da Garnia furono concordi nell’esporre la loro causa senza mezzi termini, chi ragionando con la logica come fece Osymannoch, chi esponendo le proprie virtù come fece Sophia e chi mettendo in evidenza chi li raccomandava, come fece Celeste. Tutti sarebbero stati pronti a una fuga (più o meno) rapida qualora il conteggio fosse proseguito, ma ciò non fu necessario. La sfera interruppe il proprio conteggio. Furono due secondi quelli che passarono in silenzio, eppure ai viaggiatori parvero anni tale era la tensione che si era creata. Dopo di essi un rumore crepitante proruppe dalla sfera, le cui placche iniziarono a spostarsi con movimenti meccanici e precisi. Come un intricato puzzle, le parti che componevano la sfera si ridisposero mantenendo la loro forma, ma rivelando l’interno del congegno, dentro il quale si trovava una lastra di pietra. Incisi al suo interno vi erano simboli che parvero in principio incomprensibili, ma che sotto lo sguardo dei sei presero a vorticare come impazziti per poi ridisporsi e formare un testo in Comune “I Filosofi di Arithmea salutano i degni viaggiatori che hanno superato l’Ordalia della Sfera. Siamo spiacenti di informarvi che il nostro piano natìo è diventato instabile e ciò ci ha costretti a trasferire le nostre operazioni presso una nuova base. Se, voi, come noi, avete sofferto dai recenti terremoti planari, siete invitati a unirvi a noi in pace. Il nostro interesse è quello di salvaguardare ogni vita senziente e per fare ciò riteniamo giusto che i migliori di noi uniscano i propri intelletti per lavorare insieme. Potete trovarci, viaggiatori, presso il Teschio di Paithah il Creatore.” X Sophia Sophia aveva sentito parlare di quel posto, una storia sinistra che era parte di una antica ballata il cui testo era ormai rimasto obliato. Forse solo la Zhuge e pochi altri bardi al mondo potevano ancora conoscere tale storia, un monito per le divinità, che condivise con i presenti. Paithah era un tempo una divinità, il portatore dell’Opale, il signore del suo piccolo pantheon. La sua gente, che lo venerava, non era eccezionalmente numerosa o forte, ma era la sua. Credevano che egli avesse generato ogni cosa e tale credo lo sosteneva e gli dava il potere di proseguire le sue genesi. Egli si intratteneva nel creare mondi, modellandoli in modo da riflettere il proprio potere. Assorbito dal suo lavoro, Paithah iniziò a ignorare i propri discepoli. Non forniva incantesimi con regolarità, né rispondeva alle preghiere. Il suo popolo rimase fedele al suo credo, sebbene nei propri cuori sapessero che egli li stava abbandonando. Rimasti privi di protezione divina, il popolo di Paithah rimase vittima dei pericoli della vita. Non vi era nessuno che li curasse o li guidasse, mentre i sacerdoti pregavano invano. Le altre divinità del pantheon di Paithah lo abbandonarono, lasciandolo solo nel vuoto e unendosi ad altri pantheon, dove assunsero nuovi nomi e ruoli come divinità minori, per essere quindi adorati di nuovo. Quando la fame, le pestilenze e la guerra decimarono il suo popolo, Paithah cominciò ad accorgersi che il suo potere stava esaurendosi. Tuttavia non si allarmò, temendo che ciò fosse solo stanchezza dal suo lavoro. Egli si coricò per riposarsi e lì giacque per anni. Quando si svegliò, egli ebbe subito un tremito di paura. Troppo tardi, come un bambino che si accorgesse che il suo animale domestico era rimasto senza cibo, egli si ricordò dei suoi discepoli. Nessuna preghiera lo raggiungeva, nessun potere lo raggiungeva. Attraverso l’Opale che brillava sulla sua fronte egli vide come i suoi mondi ora erano privi di vita, vittime della negligenza del loro creatore. Paithah pianse, lanciando un urlo per la sua gente e i suoi mondi morti. Nella sua rabbia egli iniziò a divorarsi da solo. Con un morso si staccò le mani, per poi masticarsi i piedi e staccarsi la colonna vertebrale a morsi, strappando sempre più carne divina dal suo corpo. Alla fine, ciò che rimase di lui era solo una testa cieca e folle, che vagava nello spazio. Quando in seguito un gruppo di viaggiatori planari raggiunse il reame di Paithah trovò solo un teschio senza mandibola, il cranio scoperchiato. Sopra di esso fluttuava l’Opale, illuminando l’area come un sole verde che si rifletteva nelle cavità che un tempo ospitavano il cervello del dio. La Trenodia in Velluto rivolse un grande applauso a Sophia, ammirata dalla sua conoscenza Sapevo che aspetto avesse il Teschio e stavo per parlarvene, ma non conoscevo la sua storia spiegò Tarzi E’ un pezzo di arte che ci porteremo nel cuore, oltre che un importante anticipo di ciò che ci aspetta. A quanto so è un piano con una innata stabilità planare, quindi ha senso che i Filosofi si siano spostati lì, dove è più sicuro. Se volete, potete unirvi a noi mentre attraverseremo il portale che aprirò direttamente per quel piano. Per noi della Trenodia è necessario, visto il nostro numero. Ma se preferite arrivare con altri mezzi, lo capirò disse. Mhorannan si avvicinò a Gunnar Maestro, io seguirò la Trenodia. Sono il mio popolo e ho un dovere verso di loro in questo momento disse Ma se ci sarà l’occasione, sarà per me un piacere collaborare ancora con voi, pur con i miei modesti mezzi. X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Quando fu evidente che il gruppo voleva occuparsi personalmente della sfera, sul viso di Tarzi si disegnò un leggero sorriso Nessun problema disse, per poi dare un ordine al resto della Trenodia affinchè prendessero una distanza di sicurezza. La compagine di elfi oscuri si divise quindi in piccoli gruppetti: alcuni volarono fuori dalla stanza osservando dall’esterno, altri si nascosero in stanze attigue rimanendo in ascolto, Tarzi e pochi altri si misero al limite delle scale, in un’area al riparo. Solo Osymannoch, Sophia, Celeste, Bainzu, Gunnar e Maxillium rimasero per capire lo scopo di quel misterioso oggetto. Sophia cercò un approccio più eidetico, cercando in tutti i modi di ricordare se prima d’ora un simile oggetto fosse stato progettato, utilizzato o anche solo pensato da qualcuno, allo scopo di capire il meccanismo che potesse celarsi dietro la domanda posta e alla quale lei decise di non rispondere, per il momento. Tuttavia le sue indagini la portarono a capire solo che essa poteva essere un artefatto costruito con uno scopo in linea con chi l’aveva posta lì… sebbene non potesse essere sicura che potesse trattarsi dei Filosofi o di qualcun altro. Tuttavia essa reagì, sebbene non al suo studio. X Bainzu X Gunnar X Maxillium Per tre volte la sfera pulsò di energia, aumentando la sua luminosità al punto da riflettersi nelle pareti e cancellando ogni possibile ombra in quella stanza. Se la sfera aveva comunicato in altro modo non era dato saperlo, ma ciò che tutti furono in grado di udire fu una voce non telepatica, con lo stesso timbro, emessa dalla sfera Ditemi perché non dovrei distrugervi sentenziò per poi iniziare un inquietante conto alla rovescia 20… 19… 18… 17… 16… X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Vuoi per chiarire la situazione, o per sondare il terreno, l’Inatteso si rivolse ai drow in cerca di domande sulle sue origini, risvegliando dal torpore anche alcuni dei più intossicati tra gli elfi. Dopo le brevi presentazioni di rito, la richiesta di Osymannoch non rimase inascoltata E’ una giusta richiesta iniziò Tarzi Non molti conoscono a fondo il ruolo della mia razza nella scorsa guerra. Membri dell’Ordine Sinaptico, sì, ma con la presunzione di ritenerci al di sopra anche dei nostri compagni di Ordine. Nella nostra cultura viene generalmente venerata Lolth, ma da diversi decenni la venerazione di Tharizdun ha preso piede tra le sacerdotesse della nostra razza, il dio in catene visto come la piena espressione della completa oscurità che avrebbe avvolto il multiverso per generare un nuovo mondo che le due divinità avrebbero riplasmato generando loro stessi le nuove fondamenta del multiverso sotto le preghiere della nostra razza il leader della Trenodia in Velluto incrociò le braccia Tutti questi piani dovevano iniziare con la conquista di Arth, ma gli eroi tra cui Celeste furono in grado di opporsi a ciò e a eliminare la maggior parte dell’Ordine. Non tutto, però. L’Ennead, il concilio dei nove drow più potenti, ha per anni cercato di tenere il nostro popolo in ordine, con la convinzione che l’occasione per riportare in auge il piano assoluto sarebbe giunta. Io ed altri giovani fummo tra coloro che ci distaccammo da questa filosofia, ritenendo l’operato della gente di superficie la salvezza delle nostre anime. Siamo diventati dei reietti, abbandonando simboli di ragni e piramidi nere, veleni e i costumi che hanno contraddistinto la nostra perversa società per secoli. Ora vogliamo cambiare pagina per il nostro popolo, aiutando i vostri disse solennemente. X Celeste Quando l’argomento ricadde sui Filosofi, Tarzi scosse la testa in direzione di Maxillium No, ma come detto siamo arrivati da poco. Nonostante le speranze di Sophia di trovare una soluzione rapida, il gruppo di superficie sembrava pronto a iniziare una ricerca a tappeto. A quella vista Tarzi non fu da meno e si rivolse ai suoi accompagnatori Mettete a posto le fiasche e le pipe! ordinò Chiunque disponga di incantesimi per vedere il non visibile, evocare sensori magici o contattare altre entità planari non malvage si dia da fare! Troviamo i Filosofi! X Bainzu La ricerca dei Filosofi si dimostrò fin da subito assai difficile. La speranza di reincontrarli al ritorno dalla propria pausa pranzo (sebbene fosse mattina) fu spenta quando la ricerca agli interni degli edifici attigui non diede vita al ritrovamento di alcun indizio circa la presenza di esseri viventi, con gran disappunto di Mhorannan che era pronto a rendersi utile Per una volta che Scrutare poteva tornare utile! maledisse. Quando perfino Pisittu non rilevò tracce olfattive, i due gruppi iniziarono a sparpagliarsi nelle zone attigue. Gunnar tirò fuori la propria lanterna, proiettando fasci di luce che si riflessero sul marmo bianco senza risultato, mentre Celeste e Maxillium scandagliarono il solido terreno alla ricerca di indizi, allo stesso tempo in cui i drow più lucidi lanciarono individuazioni per percepire anche la minima scintilla di magia, ma l’unica scoperta che fecero furono alcuni piccoli residui delle fratture planari che dovevano aver colpito Arithmea tre giorni prima, ma ormai talmente piccole da non permettere nemmeno a un imp di passare oltre. Bainzu operò in maniera diversa, cercando di comunicare con la natura stessa del piano, ma pure gli elementi del cielo e della terra non poterono nascondere la totale assenza di indizi all’interno di Arithmea. I Filosofi sembravano scomparsi dall’esistenza. O almeno questo fu ciò che credettero finchè alcune delle vedette mandate da Tarzi non tornarono con una notizia interessante: era stato rinvenuto uno strano congegno. Affrettatisi a raggiungere la villa in cui ciò era successo, i due gruppi si accalcarono su una scalinata che conduceva all’interno di un salotto in una delle residenze poste verso il margine occidentale di quel pacifico piano. Lì trovarono l’unico elemento che stonasse con il resto dell’architettura. Essa era una grande sfera larga circa un metro di diametro, la quale sembrava composta di precisi blocchi color grigio scuro. La peculiarità di tale oggetto era la sua mancanza di punti di appoggio, in quanto essa fluttuava a mezz’aria, roteando in senso orario sull’asse verticale. Non ci volle però molto a capire che la misteriosa sfera poteva rappresentare un pericolo: ai suoi piedi si trovavano i resti carbonizzati di tre creature, di cui non sembrava rimanere nulla se non i becchi e le ossa rese nere dal calore Vrock disse Tarzi notando i cadaveri. Quando ci siamo approcciati ad essa ci ha chiesto chi eravamo disse uno dei drow che avevano effettuato il ritrovamento Usa una specie di forma di telepatia, domandando a ognuno dei presenti a cominciare chiedendo “Chi sei?”. Noi… siamo scappati subito tossicchiò. Tarzi fulminò la vedetta con lo sguardo Idioti, perché vi siete avvicinati così tanto? Avete idea del rischio che potevate correre? quindi si rivolse agli avventurieri Non mi piace come siano stati ridotti i vrock. Se c’è un qualche meccanismo, rischiare tutti assieme sarebbe sciocco. Possiamo provare noi della Trenodia, mentre voi rimanete a distanza di sicurezza, nel caso attivassimo qualche trappola. Oppure, se ve la sentite, potete tentare voi. Voi ci avete permesso di unirci a voi e siamo pronti a rischiare per ricambiare il piacere, la scelta è vostra il cugino di Mhorannan rimase in attesa di risposta. X chi si approccia alla sfera X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM La decisione di aspettare tre giorni per la partenza diede ai sei convocati l’occasione di prepararsi al meglio, chi scambiando messaggi con la propria famiglia, chi valutando acquisti e soppesando le risorse a disposizione. Come promesso da Re Augustus Mac-Tir, essi poterono soggiornare presso le sfarzose stanze del suo palazzo e incontrare talvolta il sovrano, il quale coordinò il ristabilimento dell’ordine nel suo potente regno. Come i sei vennero presto a sapere, gli squarci finirono per cessare su Arth, fosse tramite l’opera dei meticolosi Ragni Planari o per mezzo della naturale ricucitura che essi manifestarono. Sebbene molti di essi fossero di grandi dimensioni e difficili da controllare per il tempo che fu necessario, gli angeli fornirono un aiuto essenziale. Piano piano, nonostante un prezzo alto di vittime, sul piano venne ristabilita una parvenza di pace, per quanto la minaccia di Frondargentea fosse ancora tangibile anche dopo il terremoto planare. X Osymannoch Sebbene non del tutto concordi sul coinvolgimento della Trenodia in Velluto, Mhorannan parve molto contento della prospettiva di contattare i suoi. A quanto ebbero modo di sapere, nei giorni seguenti Mhorannan ebbe un acceso scambio di messaggi con Tarzi An’Drasta, il loro leader. L’allievo di Gunnar provò anche a supplicare il Mac-Tir per avere un incontro, ma tutti i suoi tentativi furono seccamente respinti dal sovrano, con la minaccia di essere messo agli arresti Non dimentico ciò che è successo e solo in virtù della presenza di Celeste e Gunnar non ti trovi in ceppi fu la lapidaria risposta del re di Garnia. Mhorannan non sembrò lasciarsi abbattere dalla sconfitta ed egli comunicò in seguito come una delegazione della Trenodia li avrebbe incontrati Ci raggiungeranno direttamente ad Arithmea, con Tarzi in persona a guidarli. Voglio comunque che sappiate che vi ringrazio molto di questa opportunità disse Insomma, non è che stiamo per accoltellarvi alle spalle ridacchiò Non… non è divertente nemmeno questa? X Celeste La mattina della partenza, Augustus ebbe alcune parole per i sei eroi che avrebbero rappresentato Arth in quella pericolosa situazione Vorrei potervi dare di più che ospitalità, purtroppo la guerra con gli elfi ci prende nel momento peggiore. Ma se sarete in difficoltà, venite qua a riposarvi. Ci sarà sempre chi crederà in voi, poiché voi siete il meglio che Arth ha da offrire. Dimostrategli come, pur non essendo forse la civiltà più potente del multiverso, siamo comunque materiale da leggenda su queste parole il gruppo partì, dopo che Celeste manifestò il proprio potere psionico, il quale andò a buon fine. Se ciò fosse stato merito dei ridotti danni che ora si trovavano per il multiverso, o per la straordinaria abilità dell’elocatrice, ciò non fu al momento noto. Fu ben chiaro invece come il viaggio avesse condotto il gruppo nel posto giusto, visto lo scenario che esso si trovò di fronte. La prima impressione che i viaggiatori ebbero di Arithmea fu di una visione piacevole per gli occhi, con un limpido cielo azzurro e un mare di un acceso color blu cobalto che si stendeva a perdita d’occhio, punteggiato qua e là da sparute isolette che sorgevano dall’acqua in un'atmosfera pacifica. Queste erano di un color bianco avorio e spuntavano al di sopra del livello dell’acqua mostrando le proprie abitazioni costruite nella roccia stessa su cui sorgevano. La struttura di questi edifici era tale da proseguire anche sotto il livello dell’acqua, dando l’impressione che una grande alluvione avesse sommerso una antica città, di cui ora rimanessero visibili solo le strutture più alte. D’altro canto, le isole sorgevano senza uno schema preciso, un arcipelago di abitazioni sparse e accomunate solo dall’architettura e dal fievole suono pacato che emetteva il terreno, talmente flebile da essere appena udibile. X tutti La compagnia si trovò a finire sull’ampio terrazzo di una lussuosa villa candida come la neve, con un paio di sdraio per prendere il sole e alcuni tavolinetti con sedie su cui forse i Filosofi si scambiavano pareri sui grandi misteri del Multiverso. Dei grandi sapienti, tuttavia, non vi era traccia in quel momento. In accordo con Mhorannan, il gruppo non dovette attendere molto per incontrare la Trenodia in Velluto. Furono infatti essi ad avvistarli e a raggiungerli in volo, una ventina di sagome scure intente a schermarsi gli occhi da quell’eccesso di luce a cui non erano abituati. Quando la compagine raggiunse la terrazza, l’impressione di diversità di Mhorannan fu amplificata dal vedere così tanti suoi giovani simili. Anche i drow della Trenodia in Velluto tenevano i capelli lunghi e spesso acconciati con elaborati dreadlock come Mhorannan, tutti indossavano abiti dai colori accesi e portavano fiasche di vino alla cintola. Un paio di essi si sedettero sul cornicione e iniziarono a inalare fumi da alcune strane pipe in vetro e argento Che cielo… e che azzurro… mormorò uno. L’altro tirò su con il naso Non ho mai baciato una ragazza disse con tono cupo. Ben più concentrato parve il più anziano del gruppo, un maschio adulto che vestiva con un gilet aperto a mostrare il fisico asciutto e in forma, il quale abbracciò subito Mhorannan con calore Non ti sei cacciato nei guai, vero? domandò con voce rauca, per poi rivolgersi agli avventurieri Mi chiamo Tarzi An’Drasta, capo della Trenodia in Velluto. Sono felice di avere l’occasione di conoscervi. Spero che il mio cuginetto non vi abbia messo nei guai, a volte tende a essere un po’ troppo sopra le righe e a fare battute stupide. Mi fa piacere vedere che ha messo la testa a posto Mhorannan lanciò un’occhiata supplichevole ai sei. Tarzi quindi proseguì So che la mia razza ha compiuto gravi atti nell’ultima guerra e io stesso ho fatto la mia parte, ma vogliamo cambiare e se questa crisi può avere un aspetto positivo è nel darci questa occasione il gruppo potè notare come, con l’eccezione di Tarzi, il resto dei membri non sembravano in grado di sostenere lo sguardo degli eroi troppo a lungo Se avete domande non esitate a farmele, qui con me non c’è tutta la Trenodia, ma alcuni dei nostri migliori elementi. Come me, siamo tutti esperti di magia e possiamo mettere le nostre esperienze peggiori a vostra disposizione quindi il capo della Trenodia passò al motivo di quel posto come ritrovo Noi siamo arrivati circa una decina fa e abbiamo esplorato alcune di queste ville, ma non abbiamo trovato nessuno dei Filosofi. Vogliamo proseguire la ricerca insieme? X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Melandrith annuì con pazienza alle domande della Borealis E’ un’ipotesi che abbiamo paventato, tra le tante che ci si sono presentate nel corso dei viaggi nei numerosi piani di esistenza. Tuttavia siamo sicuri che il Collettore di Anime non sia più una minaccia attiva essendo andato distrutto. Confido però che possiate esporre a Lord Fnut la vostra tesi. Egli saprà quale miglior registro tenere per questa situazione senza precedenti confermò il solar Quando Celeste si oppose alla proposta di Mhorannan, il drow non parve stupito. Tuttavia quando la Borealis chiese un confronto alla luce del sole, egli si passò una mano dietro la nuca Temo che non sia possibile esordì Abbiamo provato alcune volte di contattare dei regni, ma le nostre domande sono sempre state disattese. C’è molta ostilità nei nostri confronti e nella persona che abbiamo eletto come nostro leader, Tarzi An’Drasta. Egli è un genio della magia arcana ed un tempo è stato uno dei più importanti comandanti dell’Ordine Sinaptico, di rango quasi alla pari del celebre Mordecai, ma di superiore potere arcano. Dalla fine della guerra però egli è cambiato, come tutti noi, ed egli ci guida in quanto il più lucido e capace di portare a compimento ciò che si prefigge Mhorannan serrò la bocca alla proposta di Sophia, non sicuro su come rispondere, aspettando il giudizio finale della compagnia. X Osymannoch Nonostante i pareri non concordi su alcuni punti, gli eroi furono concordi nel voler sapere di più sul piano su cui risiedeva Lord Fnut. Le informazioni che Osymannoch fu in grado di condividere con il gruppo riguardo ad Arithmea parvero rincuoranti: esso era un piano allineato alla neutralità, di dimensioni ridotte (circa un’ottantina di chilometri di diametro), dove la magia divinatoria era magnificata (massimizzata) dal potere innato di quel piano, il quale si presentava come un grande mare calmo su cui sorgevano isole di pietra bianca su cui erano scavate le abitazioni in cui vivevano i Filosofi, schivi sapienti dalla cultura sconfinata. Caratteristica peculiare di quelle zone di insulari era la magia infusa nella pietra, capace di placare gli stati di animo più belligeranti (effetto di Calmare Emozioni attivato in ogni parte terrena del piano) e rendendolo un posto in cui l’aggressività veniva spesso sopita sul nascere. Le informazioni furono sufficienti per permettere al lich di procurarsi la componente materiale necessaria, una forchetta di ferro, e sintonizzarla sulla frequenza necessaria per permettere lo spostamento verso quel piano. Approfittando della mappa planare a disposizione dei reali di Garnia, l’Inatteso fu in grado di calcolare gli eventuali danni che il terremoto planare poteva aver procurato ad Arithmea, memore delle condizioni in cui avevano trovato Sakurafu, epicentro del precedente. La verifica fu in grado di sfatare ogni dubbio: Arithmea si trovava più lontana dall’area critica, quindi doveva aver subito meno danni di Arth. Con l’eccezione dei rischi di errore generati dal terremoto planare, il viaggio sembrava sicuro. X Celeste X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Grazie a te, Celeste rispose Zaccario E a voi eroi per il soll- il planetar guardò la folla spaventata La salvezza che avete portato a queste persone. Immagino che una volta che si saranno calmati sapranno apprezzare il vostro aiuto. Mi premurerò che sia così disse infine il celestiale dalla pelle color smeraldo, con un cenno di intesa. Oh, non c’è di- Mhorannan si zittì e si fece piccolo piccolo sotto lo sguardo truce del suo maestro, come se da un momento all’altro potesse rifilargli una delle sue poderose sberle sulla schiena, un metodo motivazionale considerato dal drow alla stregua di un gatto a nove code. Ormai rassegnata al suo ruolo di mezzo di trasporto rapido, e favorita dal fatto di essere già stata alla destinazione, Celeste prese in carico il trasporto del gruppo intero. Nonostante i timori di Sophia, i sette umanoidi e il gatto gigante furono quindi in grado di raggiungere il luogo della riunione, come d’altronde erano stati in grado di fare per le strade di Moenia di demoni. La riunione aveva sede a Garnia, capitale del regno omonimo che sorgeva al centro di una confederazione di stati nota come la Lega di Ilitar (di cui Brughioro faceva parte) e che vedeva in essa la sede del potere centrale, detenuto dall’ormai venerabile re Augustus Mac-Tir e dalla sua giovane (rispetto a lui) moglie Vixenia Draconis di Acquastrino. L’arrivo nel palazzo, comunque, generò la stessa agitazione che avrebbe avuto un formicaio in cui si fosse infilato un bastone. L’apparizione improvvisa dei campioni fu accolta da un rumore di spade sguainate e una selva di uomini in armatura disposti per fronteggiarli, fino a che una voce grave ma imperiosa non li fermo Abbassate le armi! ordinò il sovrano in persona A meno che non vogliate morire per mano di colei che mi ha salvato la vita Augustus Mac-Tir si fece strada tra i suoi uomini, ormai curvo per l’età e con più rughe che mai, ma con lo sguardo attento e la mente rapida che l’aveva sempre contraddistinto anche quando si erano conosciuti Celeste Borealis salutò il sovrano E’ bello ritrovare una persona capace come te in un periodo così buio. Sono stato informato che alcuni eroi che si trovavano a Brughioro dovevano giungere qui, su solerte raccomandazione del conte, ma non mi aspettavo avrei avuto la fortuna di rivederti. Vixenia ti porge i suoi saluti. Ella non sarà con noi, ho preferito che ella e Demetrius fossero scortati in un luogo meno esposto del palazzo, sotto una nutrita scorta di uomini e celestiali pronti difenderli a costo della vita rassicurò. L’espressione del sovrano passò in rassegna i vari avventurieri, soffermandosi prima su Osymannoch Ho sentito leggende su un lich eremita del nord dotato di poteri superiori anche a quelli della Regina del Gelo, è forse lei? chiese. In compenso l’espressione fu assai più grave nei confronti di Mhorannan Portate con voi un drow? Se Celeste se ne fa garante non ho da obiettare, ma essi sono infidi e bugiardi. Molte delle spie di quel traditore di Mordecai, sia maledetta cento volte la sua anime, erano elfi oscuri che hanno tramato e ucciso centinaia di innocenti Mhorannan non commentò Ad ogni modo sarete miei ospiti per il tempo che servirà e, se vi serviranno mezzi per il viaggio, preparerò messi a cui potrete richiedere i vostri acquisti. L’ampia sala conferenze del palazzo di Garnia era uno sfarzoso spazio con un solido pavimento in marmo, colonne in pietra lavorata e un grande e pesante tavolo in quarzo rosato. L’atmosfera solenne di quel luogo, comunque, fu eclissata dalle figure che presenziavano all’interno: se Zaccario era un planetar di considerevole potere, i suoi otto simili all’interno sembravano emanare una radiosità tale da scacciare qualunque ombra e capace di infondere la pace anche nel cuore più nero. E se pure vi fosse stato ancora del male da bandire, la figura dalla pelle in argento che si ergeva al centro di essi sembrava il protagonista di un libro sulle leggende. Egli era un solar, che si presentò come Melandrith, Arcangelo del Sole la sua voce pacata e gentile sembrava una carezza dopo una vita di morte e sofferenza. Davanti a lui, perfino Augustus Mac-Tir fece un inchino in segno di rispetto, prima di allontanarsi per consentire ai più grandi eroi di parlare in privato con gli angeli. Se la presenza di Osymannoch o Mhorannan potesse essere un problema, essi non lo diedero a vedere. O forse erano sicuri che essi non avrebbero mai potuto opporsi a loro. Eroi del regno dei mortali, io e i miei compagni vi salutiamo. I vostri nomi sono noti in Cielo come in Terra. Voglio essere subito chiaro su una cosa: le vostre scelte vi appartengono e io non sono qui per pretendere il vostro aiuto. Al contempo però vorrei che mi ascoltaste, così che possiate valutare al meglio la situazione esordì Melandrith. Non vi è dubbio su cosa abbia causato la crisi che stiamo affrontando. Diversi piani sono stati scossi nelle fondamenta, un evento che è accaduto pochi giorni fa, è accaduto oggi e temo accadrà anche in futuro. Questo evento si chiama terremoto planare e, sebbene non direttamente causa di dolore, esso ha permesso alle forze dell’Abisso e degli Inferi di invadere e infettare questo mondo. Per quanto l’evento sia ora contenuto, non è stato privo di vittime spiegò il solar E’ chiaro che non possiamo permettere che questo evento accada di nuovo. Meladrinth si sgranchì le grandi ali piumate E’ lecito pensare che un’entità o un’organizzazione ancora sconosciuta abbiano causato questo terremoto planare; potrebbe essere stato un incidente, un attacco calcolato o un atto di terrorismo. Potrebbe perfino rappresentare l’inizio dell’Apocalisse. Tuttavia senza informazioni continuiamo a brancolare nel buio. A questo dobbiamo porre rimedio. I planetar annuirono, mentre Melandrith proseguì La mia razza ha varcato diversi mondi; abbiamo parlato con i saggi e appreso dalle persone che vi vivono. Il vostro mondo non è l’unico che è stato colpito, motivo per il quale sarebbe opportuno collaborare con gli eroi degli altri mondi che intendono fermare questa serie di eventi disse Tra le persone più sagge che esistano, nessuno è in grado di competere con i Filosofi di Arithmea. Il loro professore in capo, Lord Fnut, pare sia coinvolto in un progetto atto a identificare la causa di questa serie di terremoti planari e porvi freno. Vi suggeriamo caldamente, una volta che sia più sicuro viaggiare tra i piani, di cercare Lord Fnut presso il piano di Arithmea e presentarvi a lui con la nostra raccomandazione. Egli di certo non vi negherà il suo aiuto, poiché entrambi i vostri mondi sono in pericolo. Mi duole non potervi dare più aiuto, ma il nostro posto almeno per un po’ sarà qui, dove potremo continuare a proteggere gli innocenti dagli immondi. Uno dei planetar prese infine parola Tuttavia vi raccomandiamo attenzione. La natura dannosa del terremoto planare ha creato una temporanea instabilita nel tessuto della realtà. Come tale gli spostamenti verso i Piani Esterni risultano molto pericolosi e suscettibili di errori, anche gravi per la salute di chi li utilizza ammonì Studiando il penultimo terremoto abbiamo scoperto che la situazione tende a migliorare dopo circa tre giorni e a raggiungere un equilibrio già più accettabile dopo una settimana. Sta a voi decidere quando è più sicuro procedere. In ogni caso gli spostamenti per mezzo del Piano Etereo, come i teletrasporti, non sono influenzati da questo tetro fenomeno. Nel corso della riunione, Mhorannan rimase zitto. Tuttavia, quando fu indetta una pausa per discutere privatamente, egli si approcciò ai campioni (non solo a Gunnar) Per quanto possa essere un progetto imponente, l’alleanza con altre forze di altri mondi mi sembra interessante. A questo scopo però vorrei dare un contributo, se permettete disse il drow Come Gunnar sa io sono membro della Trenodia in Velluto, un gruppo di drow che, come me, hanno voluto distaccarsi dalla violenza e dalla malvagità del nostro popolo per creare un gruppo libero e indipendente. Gli elfi oscuri hanno fatto molto male e sono stati grandi alleati dell’Ordine Sinaptico nel corso dell’ultima guerra, ma noi vogliamo rimediare se ce ne darete l’opportunità. Con il vostro permesso contatterei il leader del gruppo per informarli del nostro prossimo spostamento e per farci dare supporto. Che cosa ne dite? domandò, rimanendo in attesa del giudizio degli eroi. X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM X Sophia e Gunnar X Maxillium e Osymannoch Al tempio di Pelor, dove si trovavano Celeste e Bainzu, giunsero altre persone. Inizialmente essi erano una cinquantina di popolani, spaventati oltremodo da una figura terribile Egli era un morto vivente, un lich mangiabambini! urlò un fabbro. I bambini presenti piansero cercando di nascondersi da quello che sembrava essere l’uomo nero in piena ricerca Perché nessuno pensa ai bambini? strepitò una comare locale. Dopo di essi giunse Mhorannan, la cui presenza non parve migliorare l’opinione pubblica I drow! Gli elfi scuri ci attaccano! Ci faranno schiavi! dopo l’allievo di Gunnar anche altri tre membri della plebe giunsero confusi, ma presto altrettanto spaventati Il lich ci ha maledetti! Egli è un mostro, un mostro, alleato degli elfi oscuri! Per favore, proteggeteci! urlarono, afferrando le vesti di Zaccario, Celeste e Bainzu come se la morte incombesse su di loro. Quando Gunnar, Sophia e Maxillium fecero il loro ritorno al tempio di Pelor (Sopha esibendo una orribile bruciatura al braccio destro), il sollievo pervase gli abitanti di Moenia lì presenti. Quando Osymannoch oltrepassò le porte le grida ripartirono più forti che mai. Persone che si spintonavano, cadevano a terra, invocavano la collera degli dèi o ne chiedevano perdono per i peccati, oltre a una coppia di giovani che si lanciò in un rapporto passionale dietro uno degli altari al grido di Tanto ormai stiamo per diventare scheletri! Mhorannan cercò di calmare gli animi sollevando le mani ed esibendo il suo ghigno Ma guardate che io non sono alleato del lich, ma del mezzo gigante disse indicando Gunnar. Fu allora che la situazione degenerò ulteriormente I drow si sono alleati con i giganti, oltre che con il lich! Verremo mangiati vivi! Aiuto, dèi! Zaccario guardò Osymannoch e Mhorannan in cagnesco, salvo volgere il capo verso l’orizzonte e annuire A quanto pare la riunione sembra essere stata approntata. Da quello che ho capito la vostra lady dai capelli color neve conosce il sovrano Augustus di cui mi è stato detto. Se potete raggiungerlo con mezzi vostri vi invito a farlo, così che possiate fare il punto con Melandrith su ciò che è successo e come risolverlo il planetar scosse la testa vedendo alcuni popolani armarsi forconi e falci e puntarli verso il teurgo mistico del gruppo, l’elfo oscuro e Artigli di Sangue Prima che la situazione precipiti ancora… X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM X Celeste e Bainzu X Osymannoch e Maxillium X Gunnar e Sophia X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM L’entusiasmo con cui Gunnar propose nello sforzarsi ancora un po’ per aiutare quante più persone possibile venne accolto con un tiepido entusiasmo da parte di Mhorannan Giusto ripetè con la stessa energia che avrebbe mostrato Osymannoch alla prospettiva di elargire tutti i suoi averi in beneficienza. Decise le assegnazioni, i campioni più volenterosi si lanciarono verso le zone indicategli. Per quanto non potessero essere materiale da leggenda, le volenterose guardie di Moenia erano state in grado di offrire perlomeno un vantaggio tattico agli eroi. Grazie al loro lavoro di esplorazione, fu possibile per i coraggiosi prepararsi in anticipo, raggiungendo i rispettivi luoghi di interesse con le migliori accortezze. X Osymannoch e Maxillium X Gunnar e Sophia X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM X Sophia e Osymannoch X Osymannoch Il presidio presso la chiesa di Pelor si rivelò ben presto uno dei tanti punti nevralgici che sorsero a Moenia con il passare delle ore. Coordinandosi con la popolazione, gli angeli e gli arconti furono in grado di stabilire perimetri tattici nelle varie zone della città, raggruppando i superstiti e stabilendo perimetri per restringere via via le aree degli scontri con i demoni e i diavoli. Per coloro all’interno, d’altro canto, la situazione sembrava molto poco rosea, le strade intrise del sangue delle vittime i cui corpi giacevano consumati o semplicemente mutilati in uno scenario da incubo. Molte furono le famiglie spezzate in quella maledetta giornata, ma anche del sollievo venne portato come quello ai feriti gravi come Pan Per gli dèi! esclamò, ronzando di gioia Grazie Sir Osymannoch, lei mi ha davvero strappato dalla morte l’aiuto offerto dal lich non venne dimenticato dal bambino Io… ci proverò disse. I concetti filosofici esposti dall’Inatteso erano forse stati un po’ troppo avanzati per un bambino di sette anni, ma forse egli aveva guadagnato un allievo per il futuro. Era da poco passata l’ora del pranzo, quando il planetar anticipato dalle guardie raggiunse la chiesa. Esso era un uomo dalla statura imponente quanto quella di Gunnar, dalla pelle di un lucido color verde smeraldo Il mio nome è Zaccario, angelo della pietà disse, per poi strabuzzare gli occhi ed estrarre il proprio spadone OCCHIO! C’E’ UN LICH! PROPRIO DIETRO DI VOI!! tuonò. Quando gli fu spiegato il ruolo di Osymannoch nella storia, egli parve comprendere… salvo riestrarre lo spadone dopo poco ATTENZIONE! C’E’ UN DROW! PROPRIO DIETRO DI VOI! solo quando gli fu precisato come Mhorannan non avesse maltrattato i civili, ebbero termine i fraintendimenti Vi chiedo scusa, non siamo abituati a… quelli come voi… cioè, no, volevo dire… egli parve imbarazzato (Mhorannan tossicchiò quello che gli avventurieri avrebbero giurato fosse un Razzista!). Alla fine Zaccario si scusò di nuovo e cercò di rendere merito a coloro che avevano difeso la chiesa con così tanto valore Sono lieto di poter conoscere persone così valenti da respingere una brigata così pericolosa come quella di Pai’Chi. Tanti sono i miei fratelli e sorelle caduti per mano de La Spada, la temibile arma che quella marilith ha forgiato lavorando giorno e notte per quasi due anni interi spiegò Avete salvato davvero tante anime, dovreste esserne orgogliosi. Con l’arrivo di Zaccario, gli esploratori dell’esercito furono in grado di scoprire come la situazione si stava evolvendo in maniera più precisa. A quanto pareva gli scontri più gravi sembravano essere stati soffocati con la vittoria degli angeli che, pur subendo numerose perdite, erano stati infine soccorsi dai leggendari solar, campioni della loro razza il cui potere rivaleggiava con quello dei semidei A quanto pare però molti cittadini hanno preso in mano la situazione spiegò un soldato di ritorno dalla Piazza dei Crumiri Una folla ha catturato la Vecchia Witherwort. Sembra che siano pronti a impiccarla notando quindi l’ovvio si affrettò ad aggiungere Scusate, in effetti non potete conoscerla. E’ una vecchia megera, famosa per lanciare maledizioni. Volevo cercare di calmare la folla, ma è giunto uno strano essere, un centauro bianco fatto di metallo che ha iniziato a rimproverare la folla. Magari vorreste parlarci voi? Credo che ci sia qualcosa di più grosso in ballo in Piazza del Torrone interruppe un’altra guardia, giunta di corsa Ho visto il vecchio Erminio in mezzo a un gruppo di facinorosi armati di balestre. Hanno incatenato una donna… diciamo pure una sventola di donna ad un palo e si sono allontanati tra gli edifici attigui. Non so che cosa abbiano in mente, ma magari vorreste andare voi a salvare quella donzella in difficoltà? domandò. Non siete costretti ad andare per forza voi soggiunse Zaccario Avete già fatto molto oggi e la situazione ormai si sta pian piano ristabilendo. Se vorrete rimanere qui andrò io e chiamerò altri miei simili per risolvere queste situazioni. Non dubito che i solar vorranno parlarvi appena questa crisi sarà rientrata disse il planetar. I sei campioni avevano di fronte a sé un certo ventaglio di possibilità. X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Sebbene inizialmente in vantaggio, e capaci addirittura di eliminare uno degli avversari in campo, i demoni capirono ben presto che essi avevano stretto le loro fauci su un boccone troppo grosso da mandar giù. Se il “comando” dei demoni sembrava in preda a una crisi interna per il possesso de La Spada, Celeste si proiettò in mezzo al vrock e agli hezrou per alleggerirli del peso di quelle decisioni. Oltre a quello delle loro patetiche vite. Cuore Nero vorticò nell’aria, trascinata dalla forza travolgente della Borealis che spezzò a metà il busto del vrock, per poi compiere una torsione che lo portò a decapitare uno degli hezrou e a mutilare il petto e le mani che l’ultimo di essi cercò di sollevare per cercare di difendersi dalla Furia Bianca. Non bianchi e affascinanti, ma scuri e ripugnanti, furono invece i tentacoli che Sophia evocò dal terreno. Se i demoni erano famosi per le proprie tattiche del terrore, essi dovettero assaggiare la loro stessa medicina quando due vrock e uno degli hezrou nella retroguardia si trovarono avvinghiati nella stretta nemica Ma che demone! si lamentò l’hezrou Queste sono le tecniche dei pervertiti del Kat- Eff… Glurg… Glob! si trovò a gorgogliare, dopo essersi beccato la propria sberla di tentacolo in bocca. Se Celeste abbatteva nemici a terra, in lontananza uno stormo di vrock di ben cinque elementi cadde a terra. Osymannoch aveva finalmente deciso di fare sul serio, i corpi rinsecchiti dei volatili demoniaci che si contorsero a terra in cerca di qualunque fonte di liquidi che fosse in grado di reidratarli. La salvezza tuttavia non giunse e, come assetati nel deserto, essi spirarono ai piedi dell’Inatteso. Ritirata! gridò uno dei vrock Rit- Glurg! Il vrock che per primo urlò il proprio terrore fu stretto tra gli artigli di Gunnar, che non intendeva lasciare troppo spazio di fuga per gli assassini di Suriel, la stretta che fu presto trasformata in una proiezione che portò il vrock a sbattere e rompere il proprio cranio sul terreno. Il secondo esemplare nelle sue vicinanze fu afferrato per un ala. Il demone, gracchiando di paura, fu quindi sventrato a metà dalla furia di Gunnar Artigli di Sangue (di nome e di fatto). Dello stesso color del sangue, ma di aspetto assai più piacevole, fu la pioggia di petali di rose che Bainzu fece cadere dal cielo. Per quanto il cielo terso e carico di terrore avesse l’aspetto di uno scenario da apocalisse, i demoni non parvero di certo incoraggiati, ma anzi maledissero a gran voce il druido che li aveva colpiti Nooooo!! gridò uno, sbattendo le ali I miei occhi! I miei occhi! gridò un altro uccellaccio I miei sensi si annebbiano strepitò un terzo Eff… Glurg… Bleargh! un quarto vomitò, il getto che colpì in parte gli stivali di Celeste. Il vomitatore non ebbe però vita lunga. Maxillium si lanciò su di lui, conficcando l’ascia sulla scapola del vrock, che cercò di librarsi in volo disperatamente, prima di vedersi cadere il braccio dall’acido corrosivo del cacciatore di taglie. Vomitando le interiora di qualche povero disgraziato che doveva essere finito sul suo becco (finendo in questo modo per sporcare le vesti di Maxillium) l’essere cadde infine a terra. Per i vrock fu troppo, la loro unica priorità divenne la fuga, La Spada e i corpi dei caduti monito inquietante per chiunque avesse voluto profanare la sacralità del tempio di Pelor e mettere a rischio le vite degli innocenti al suo interno. Lo scontro, pur con non poche difficoltà si era concluso. All’interno del tempio, gli abitanti di Moenia che si erano rifugiati stavano bene: il muro innalzato da Sophia e la presenza di Mhorannan, per quanto poco apprezzata per via della sua natura da drow, sembrava aver permesso al panico di non dilagare Ce l’avete fatta! Ma dov’è quella sventola di arconte? domandò il drow. Anche i popolani furono molto curiosi a questa domanda, facendosi avanti per cercare la donna che li aveva protetti finora E’ vero, dov’è? domandarono i più piccoli. Sebbene rimasti “orfani” di Suriel, i campioni ebbero però il tempo di rifiatare. Un drappello di soldati di Moenia li raggiunse per mettere in sicurezza l’area, che per la sua struttura divenne un punto strategico in quella che nelle ore successive divenne una guerriglia da strada. Come ebbero modo di scoprire nel corso del tempo a disposizione, l’impeto brutale di quella invasione sembrava essersi spento per lasciare posto a uno scontro tattico Gli angeli stanno aiutando la popolazione locale a raggrupparsi per difenderla meglio spiegò uno dei soldati I demoni e i diavoli stanno cercando di sfruttare gli innocenti per esporre gli angeli, che altrimenti sarebbero più forti di loro. Tuttavia in molti stanno via via cercando di dare una mano essi stessi. Questo è comunque il nostro piano e non lasceremo che della marmaglia dall’inferno o dall’Abisso ce lo porti via! Nel corso delle ore che i campioni passarono alla chiesa, per impedire gli assalti di altri nemici, un’altra cinquantina di persone venne radunata dai soldati. Tra di essi figuravano Marcus Darina Toppa, i genitori dei due bambini che avevano per primi chiesto aiuto degli eroi. L’incontro con i figli fu un momento molto toccante, i genitori in lacrime più della loro prole. Sebbene intimoriti dalla sua presenza sinistra, i bambini non scapparono dalla presenza di Osymannoch, anzi uno di essi si fece pure avanti Grazie per averci protetti, signore disse un bambino paffutello e dai capelli color stoppa Da grande voglio diventare come lei! In questo lasso di tempo, comunque, giunse anche una notizia molto confortante Gli squarci si stanno richiudendo! esclamò uno dei soldati. Quella che all’inizio parve una voce fu confermata dai profughi che giunsero in seguito, risollevando il morale generale. Laddove infatti gli angeli entravano sempre di meno, lo stesso valeva anche per i loro nemici Il Conte è al sicuro seppero a un certo punto da un comandante di nome Berzio E alcuni miei uomini mi hanno informato che un planetar sta per arrivare qui per prendere il vostro posto. Le vostre abilità saranno più utili per aiutarci a riprendere il controllo delle strade disse Nel frattempo cercate di riposarvi, quando sarà il momento vi chiamerò disse E grazie. Mio fratello Terzo si era rifugiato qui all’inizio. Se egli è vivo è per merito vostro! sorrise. Riepilogo
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Video su Play by Forum e GdR
Che dire, non posso che sentirmi lusingato e orgoglioso nel sapere che un progetto così importante è stato ripagato con tanto impegno e affetto postumo. E' vero, i pbf non sono per tutti, ma magari con questa campagna così bizzarra abbiamo dimostrato che si può iniziare e concludere un progetto diverso per numero di giocatori, approccio e risultati. Per quanto magari non tutti i giocatori possano aver apprezzato il mio approccio (cosa dopotutto abbastanza normale visto l'alto numero di giocatori) spero che almeno esso possa essere stato uno stimolo a trovare la motivazione e la forza di portare avanti altre campagne altrettanto prolifiche e divertenti. Ad ogni modo, gran merito a Zellos per l'ottimo video e il canale Youtube che, per i contenuti vari e approfonditi il giusto senza dilungarsi troppo, consiglio caldamente a tutti.
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM La risposta degli avventurieri fu rapida e spietata. Quando Celeste trascese il tempo e lo spazio per raggiungere Pai’Chi, la marilith serrò la mascella di fronte a quella avversaria così promettente, colpendola con un colpo di taglio alla fronte con quella arma tanto osannata dagli altri demoni. La Spada, in verità, parve di primo acchito non essere molto diversa dalle altre spade sacrileghe con cui la Borealis si era trovata contro nel corso degli anni, senonchè questa fece esplore quasi la sua fronte in una emoraggia di sangue improvvisa, una ferita nera e purulenta Questo è sufficiente? ghignò la comandante, salvo spalancare la bocca dalla sorpresa quando Celeste si fiondò su di lei, costringendola a un rapido scambio di colpi, sei spade contro uno spadone, in un clangore di metallo contro metallo che si concluse quando Cuore Nero oltrepassò le lame grazie ai poteri e spezzò a metà il busto serpentesco della demonessa Ma… non è… mer… così caddero infine Pai’Chi e le sue lame del dolore. La caduta della comandante mise in allarme i demoni, almeno quanto vi riuscì la tempesta di fiamme che Osymannoch usò per investire quelle creature giunte dall’Abisso. Questo, e le parole coraggiose di Maxillium scatenarono un vespaio tra i vrock e gli Hezrou. Uno dei vrock, il più vicino a dove si trovava Pai’Chi, si avventò su La Spada, per poi sollevarla Uccideteli tutti! gracchiò Fermate quella dai capelli bianchi a tutti i costi! Imbavagliate quel cadavere là! berciò come un invasato. Se i suoi simili lo seguirono, forse anche desiderosi di vendicarsi degli affronti subiti, non tutti gli hezrou si trovarono d’accordo Io non prendo ordini da una cornacchia! urlò uno, avventandosi sul vrock. Egli venne “salvato” da un altro hezrou La Spada è mia! Io ho le migliori statistiche per fare il comandante! i restanti, indecisi sul da farsi, parvero però trovare un accordo nell’assaltare Suriel, che venne investita assieme agli altri da altre ondate di energia negativa. Per quanto le buone intenzioni dei campioni fossero state nobili, l’arconte tromba cadde in ginocchio alle spalle di Celeste e Maxillium Non ho potuto fare abbastanza… vi prego… salvate quella povera gente… Suriel conficcò il proprio spadone come ultimo cimelio della sua presenza, prima di dissolversi in una luce bianca e un vorticare di piume bianche Grazie... comunque... La morte di Suriel non fu comunque un completo presagio di sventura, non almeno per coloro che si ergevano come muro umano di fronte all’ingresso della chiesa di Pelor. Laddove Gunnar fu così gentile da privare un hezrou e un vrock dall’eccessivo peso delle loro braccia e delle loro budella, Maxillium non fu in grado di competere con le lunghe ed esili braccia degli avvoltoi demoniaci, capaci di evitare i colpi della sua ascia, ma non abbastanza precise da colpirlo con efficacia. Quanto a Celeste, la retroguardia non fu in grado di sorprenderla, un vero bastione anche contro i tentativi di impedirle i suoi usuali movimenti. Chi invece non fu altrettanto fortunato fu Osymannoch: rimasto da solo, egli fu aggredito dagli uccellacci demoniaci, i quali rivedettero le proprie strategie una volta che i primi assalti si dimostrarono infruttuosi Dacci quello scettro così carino! gracchiò uno, strappando di mano la verga preferita del lich, la quale fu raccolta senza tanti complimenti da un altro vrock Come si userà questo lurido aggeggio? gracchiò irato, ruotando la verga di malagrazia. Il terzo si accontentò di sollevare una gamba dell’Inatteso quanto bastò per farlo capitolare a terra. Fu proprio in quel momento di difficoltà che una presenza ulteriore raggiunse il campo di battaglia, così in crisi in quel momento. Bainzu e Pisittu erano giunti nei pressi della chiesa Riepilogo x tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Mhorannan parve sul punto di sputare un polmone quando Gunnar gli diede la solita, sonora pacca Non vedo problemi, se l’arconte… si fida il drow fece un mezzo sorrisetto Insomma, potrei anche iniziare a preparare uno stufato di civili o sacrificarli a qualche abietta divinità Suriel strinse gli occhi verso Mhorannan, il quale tossicchiò al silenzio che era calato No? Troppo presto? Va bene, li proteggerò io se l’arconte ebbe dubbi sulla moralità o le capacità di Mhorannan non lo diede a vedere, in compenso mostrò un cauto ottimismo quando Sophia innalzò una barriera magica per tenere separati l’ingresso dall’area in cui erano radunati i preoccupati abitanti che erano finiti lì Così sia, dunque. Combatteremo assieme per portare la giusta punizione a quelle creature senza dignità! annunciò in un impeto di gloria, rincuorata dalle parole che la mezza ninfa utilizzò per preparare il gruppo al meglio. Non più armata di tromba, bensì di spadone dorato, l'arconte e i viaggiatori si apprestarono ad uscire. L’apertura delle doppie porte della chiesa fu accolta da un rumoroso svolazzare di ali dei vrock e dal loro gracchiare E’ pronto il pranzo, gnam gnam! berciarono, mentre gli hezrou interruppero il loro lancio di feci. Solo uno di loro, un ritardatario, calcolò male i tempi e l’immondizia che egli lanciò finì ai piedi del gruppo, abbastanza da insozzare gli stivali di Celeste. Il fatto che ad uscire dal tempio non fosse una arconte (o si dovrebbe dire arcontessa?) solitaria, bensì un intero gruppo armato fino ai denti, parve sorprendere i demoni e fu sufficiente a togliere il sorriso a Pai’Chi E voi chi siete? ringhiò, mulinando le proprie sei braccia armate Lasciate stare, non importa. Sarete solo altre vittime de La Spada esclamò. La spada lunga che reggeva nella mano destra primaria pulsò sinistramente, al punto che i campioni nei loro pressi percepirono una angoscia istantanea, seppur non così grave da impedirgli di combattere. Pai’Chi sollevò le proprie lame, per dare il proprio ordine, quando una corrente elettrica attraversò il centro della formazione di demoni, diffondendosi tra le creature immonde in un lampo di energia magica. A proiettare tale potere magico fu Osymannoch, il quale emerse dal suo punto di osservazione. Tuttavia la soddisfazione del lich fu di breve durata: gli hezrou e Pai’Chi si voltarono verso di lui, completamente illesi Dovete studiare meglio i vostri agguati ghignò la marilith, dando un secco ordine alla sua retroguardia Spolpatelo fino a che non rimarranno solo le ossa, dopodichè portatemele! Ci farò una collana! I vrock della retroguardia gracchiarono di gioia al sanguinoso ordine, facendo schioccare i propri luridi becchi in direzione del lich Quanto a loro, portatemi l’arconte viva, uccidete gli uomini, mentre delle donne… beh, con quelle potete fare quello che volete! sogghignò. Resi folli dalla sete di sangue e dalla prospettiva di mettere le mani su così tante vittime, i demoni condussero il proprio assalto con la stessa violenza di un mare in tempesta. Pur nelle sue più disperate battaglie, nemmeno Celeste aveva mai affrontato così tanti demoni in una volta sola ed essi non trattennero i colpi. Lo sbattere di ali dei vrock sembrava dominare l’aria, inframezzato dai loro strilli acuti e dalle magiche e abiette parole di potere oscuro che gli hezrou invocarono per scagliare ondate di energia negativa contro di loro. Suriel non si tirò indietro da quella sfida e invocò il potere dei cieli Tornate da dove siete venuti! gridò, riuscendo a spedire uno dei vrock e uno dei rospi giganti dall’orrenda landa da cui erano emersi. Ma nemmeno l’arconte tromba poteva competere con tanta malvagità riunita in un luogo solo e tutti i campioni dovettero soccombere, almeno in parte, alla violenza di quell’assalto, Pan che strillò di dolore. Sia il coure che l’angelo parvero in particolare risentire di quella tremenda esposizione, mentre dietro le prime linee già i secondi vrock si preparavano allo scontro fisico che avrebbe dovuto costituire il requiem per la compagnia. Osymannoch non venne colpito con tanta violenza, ma i vrock che raggiunsero la sua posizione non parvero predisposti né al dialogo, né alla parlamentazione, gli artigli snudati e pronti a dilaniare la sua carne non più giovane. Seppur gli innocenti fossero ancora al sicuro, i campioni che avevano sconfitto il tarrasque non potevano dire lo stesso di sé stessi. Riepilogo
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM Per un attimo Celeste credette che il ragno planare non l’avesse sentita, in quanto egli proseguì la sua opera Richiusura strappo planare al 100%. Livello di minaccia critico. Si raccomanda la popolazione locale di rimanere in casa fino alla completa ristabilizzazione dell’ordine e la terminazione degli invasori fu solo allora che egli rispose all’elocatrice Incorretto. L’utilizzo delle mie capacità per azione di salvaguardia dei locali minimizzerebbe la mia efficacia per la ricucitura degli strappi, con la possibilità che ulteriori anomalie giungano nel piano. La linea d’azione più logica richiede la mia continua presenza per la risoluzione di questo terremoto planare egli non si unì alla spedizione per il tempio di Pelor. X Bainzu X Sophia e Osymannoch X Celeste, Maxillium, Gunnar, Sophia e Osymannoch X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM X Celeste, Maxillium, Gunnar e Bainzu X Sophia e Osymannoch Non fu difficile per il gruppo ricongiungersi dopo quella brevissima separazione, entrambe le parti capaci di arginare la loro piccola parte di caos in quella che sembrava la fine di Arth. I primi minuti di quella apocalisse sembravano aver portato più caos che altro, ma con il passare della sorpresa iniziale, fu ben presto chiaro come la battaglia prendesse sempre più una connotazione tra bene contro male, l’eterna lotta tra cieli e inferi ora spostata sulle terre abitate dagli umani e dalle altre razze. Gli scontri parvero via via svilupparsi in zone concentrate, meno disordinate sebbene scarsamente coordinate dall’una o dall’altra fazione, gli arconti e gli angeli intenti a fare del loro meglio per aiutare le persone in difficoltà. Gli uomini dell’esercito di Moenia cercarono quindi di fare del loro meglio, ma non fu né per un angelo né per un demone che essi chiamarono a gran voce gli avventurieri C’è… c’è una creatura strana che sta facendo qualcosa a… quelle cose luminescenti!! esclamò un soldato baffuto. Per quanto non avrebbe vinto il premio come narratore dell’anno, il soldato potè essere in parte giustificato per la stranezza di ciò che mostrò. Esso era un ragno grande come un cavallo, costituito da un insolito miscuglio di metallo e vetro, una grossa luce rossa che brillava nella parte posteriore del collo. Esso aveva preso posizione in una delle piazzette principali di Moenia, dove si trovava una grossa frattura luccicante provocata dal terremoto Guardate… è questa la cosa strana che vi dicevo! disse il soldato indicando l’essere, i cui occhi di vetro erano fissi sulla frattura. Incorretto disse all’improvviso il ragno gigante, girandosi in un clangore di metallo La denominazione corretta è Ragno Planare il soldato fece un balzo all’indietro. Il ragno non aggiunse altro, per poi voltarsi e rilasciare una specie di filamento dalla bocca sormontata da mascelle metalliche. Il filamento colpì la frattura luminescente, che iniziò a rapprendersi lentamente, come una ferita che veniva cauterizzata Richiusura strappo planare al 50%. Livello di minaccia critico. Si raccomanda la popolazione locale di rimanere in casa fino alla completa ristabilizzazione dell’ordine e la terminazione degli invasori. Per favore, qualcuno ci aiuti! gridò una donna in preda alle lacrime, lo stesso cordoglio che portava il marito appresso a lei I demoni stanno attaccando la chiesa di Pelor! Ci sono i nostri figli lì dentro! esclamò. Un paio di soldati della guardia raggiunsero i campioni, pallidi come cenci Sono tantissimi disse uno di loro Almeno una ventina simili a zanzare giganti, dieci cornacchie e tre rospi giganti che assediano le porte e il perimetro esperta nell’argomento (specialmente per le zanzare giganti) Celeste non ebbe difficoltà a capire che essi si riferissero rispettivamente a quasit, vrock e fetidi hezrou. L’altro soldato annuì Credo ci siano almeno un centinaio di persone all’interno della chiesa, ma non sono soli. Dalle vetrate ho visto aggirarsi all’interno una donna alata che sembrava brillare di luce propria spiegò Noi non possiamo farcela di certo contro di loro, ma voi forse sì disse guardando i sei con aspettativa. L'autoproclamatosi ragno planare proseguì con la propria opera Richiusura strappo planare all’80%. Livello di minaccia critico. Si raccomanda la popolazione locale di rimanere in casa fino alla completa ristabilizzazione dell’ordine e la terminazione degli invasori. X tutti
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Capitolo Due – Terremoto Planare
DM X Celeste, Maxillium, Gunnar e Bainzu X Sophia e Osymannoch