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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM Nonostante le tensioni che si erano create al termine del primo giorno di viaggio, il gruppo parve sviluppare una forte sintonia in battaglia. Che essa fosse un retaggio dei loro celebri genitori o un talento innato che avevano sviluppato, l'utilità non mancò di manifestarsi quando gli avventurieri sfondarono le ultime resistenze avversarie. Fu Shaun ad aprire la strada con il suo colpo migliore, un falchion fantasma che trafisse a morte il gigante dal viso coperto di capelli e colpì all'addome la strega Griselda, che iniziò a sbavare di dolore. Ella però era un avversario eccezionale e lo dimostrò riuscendo a respingere l'assalto di Efraym in virtù unica della sua possanza e della sua mole, respingendo il lucertoloide con tale forza da allontanarlo perfino di qualche metro! Ma come si era diffuso dire a Glantria “Se Oceiros non va alla montagna, la montagna va da Oceiros (con un miracolo)”, motivo per il quale il gruppo cambiò rapidamente strategia assaltando dalla distanza la autoproclamatasi regina dei giganti, bersagliandola di anatemi, trucchetti di magia e maledizioni. Deborah si distinse, arroventando il petto della sua avversaria e maledicendola con un immediato, repentino e permanente ciclo che investì subito la femmina NOOOOOO!!! gridò, percependo subito il malumore salirle in corpo, corpo che fu presto costretto a terra quando Ragnar le rese il terreno più viscido delle sue parole per portarsi a letto le donne (il che era tutto un dire). Anche Alucard doveva amare l'unto, poiché egli stesso replicò la tattica del fratellastro, investendo il gigante che minacciava Damien e che era stato minacciato da Eoliòn, torreggiante su di lui. La mezza-celestiale e il mezzo-immondo, cieli e abisso alleati, fastidiosi come due zanzare notturne che sparivano ogni volta che si lanciava un incantesimo di luce per cercarle, infilzarono a morte il gigante caduto a terra, ponendo fine alla sua vita. Se la vita era stata tolta all'ultimo di quei bruti, essa parve tornare a Dorian quando Forgrim rilasciò energia sul suo corpo, il figlio del principe che aprì gli occhi scattando come se fosse stato svegliato dal gallo più infame del mondo. Il giovane afferrò la veste dell'evangelista Che cosa... la ninfa, dov'è? e fece vagare il suo sguardo tra coloro che erano al suo capezzale, burattini compresi, calmandosi quando notò che Shayla era ancora in vita. Se la rossa era però pronta a levare le tende, lo stesso si potè dire di Griselda Adesso... potremmo trattare... biascicò, strisciando come un verme, rivolta a Forgrim. L'unico vantaggio della sua posizione si rivelò quando Mulroht mancò quel bersaglio più difficile da inquadrare No.... no! Griselda sollevò le mani prima di venir raggiunta da un lampo di energia elettrica talmente forte da oltrepassarla e colpire il tronco di un albero al limite dell'area di quello scontro. La strega, gli occhi girati, crollò a terra priva di vita. Vassilixia Draconis aveva ucciso la leader di quei nemici, ultima baluarda tra loro e la salvezza di Dorian Von Gebsatell. Con il colpo finale inferto dall'erede al trono di Acquastrino, il silenzio potè tornare all'interno di quello spiazzo macchiato di sangue, bruciature e qua e là pure unto di grasso. Dalla torre non si sarebbero più levati ordini, i cadaveri dei caduti manifestazione della vendetta per i caduti del Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure). I respiri pesanti, i membri di quella spedizione poterono verificare che nessuno tra di loro era caduto, sebbene vi fossero diversi feriti. La cosa non parve passare inosservata agli occhi dei soccorsi. Shayla cercò subito di alzarsi per raggiungere i propri figli Shaun, Angelica, tutto bene? domandò, sebbene il male alla spalla dislocata fosse il male maggiore in quella piccola famiglia Per favore, potete fare qualcosa per lei? domandò Dorian a beneficio di ciò, facendo passare il suo sguardo tra i presenti. Shayla lo osservò con un sorriso di gratitudine in uno sguardo sognante. Lo sguardo del giovane era pallido come quello di un cadavere, come in preda a un forte affaticamento e a notevoli privazioni (per capirci a livello regolistico, è ESAUSTO). Il giovane si fermò, per prendere un respiro profondo Scusate l'irruenza. Il mio nome è Dorian Von Gebsatell e voi... mi avete salvati. Non credo potrò mai sdebitarmi per ciò, ma vi giuro che farò il possibile... quindi il suo sguardo si posò su Eoliòn Cugina! Dunque non stavo sognando! Che cosa ti ha... che cosa vi ha portati qui? Riepilogo azioni x tutti
  2. DM Fu un vero proprio Attacco dei Giganti quello che imperversò al centro di quella ampia radura, dove i giovani avventurieri del futuro fronteggiavano i brutali e spietati mostri, antagonisti fissi di tante fiabe per bambini, assaltando il nemico su tre fronti e mezzo. Laddove Vassilixia potè per un attimo credere di diventare gelatina, Efraym si gettò sulla gigantessa con la stessa foga che avrebbe riservato all'ultimo minuto della finale del campionato mondiale di Orcbowl, trapassando con il proprio spadone il seno destro della femmina anche quando essa lo colpì in pieno petto con un colpo di randello degno di una cornice, le costole del lucertoloide che scricchiolarono mentre si spezzavano. Gli scambi tra i due sembravano colpi tali da poter smuovere le montagne, ma a differenza della gigantessa, Efraym potè contare su un supporto a distanza di prim'ordine: Alucard scagliò i frammenti della propria arma direttamente sul viso della gigantessa, la quale fu appena in grado di bloccare l'ascia volante di Mulroht con il proprio arnese, prima urlare in agonia quando Vassilixia richiamò il potere del sangue della sua famiglia, investendo la brut(t)a con un fulmine che le attraversò lo sterno per poi raggiungere il cielo. Il corpo fumante dopo quell'assalto, la femmina crollò a terra priva di vita, arrendendosi di fronte alla Draconis. Nel frattempo, molto distante... Uò... uò... uò! gridò il gigante al margine sinistro di quel campo di battaglia, incespicando quando Ragnar evocò uno strato di olio sotto i suoi piedi. X chi capisce il gigante L'arrivo di Eoliòn sconvolse il già precario equilibrio del bestio, che crollò a terra, pancia all'aria, lo sguardò che vagò su Astrid prima che i burattini di Deborah si presentassero alla sua presenza. Creature di modesta misura, apparivano grandi come un dito di quel bestione grande, grosso e brutto, i cui occhi e orecchie parvero però completamente presi dal loro discorso... Nella mente del gigante Il gigante iniziò a piangere, forse una subdola tattica ma che aprì ulteriormente le sue difese quando Kat Po gli trafisse una tempia ed Astrid conficcò il suo falchion sullo stomaco, ponendo fine a quella scena così insolita e permettendo alla sorella di avvicinarsi a Dorian, il quale aveva chiuso i propri occhi, raggiunto anche da un Forgrim in vena di pace e ora tenuto per il bavero dall'unico braccio disponibile di Shayla Quando volete lo trascino via! disse, avendo intuito le intenzioni dei due. La madre di Angelica e Shaun era ben pronta a dare il suo modesto contributo liberando il campo di battaglia dagli elementi più vulnerabili. E fu in effetti quello che furono in grado di fare i suoi figli e la sua aspirante nuora. Angelica lanciò un urlo mentre si lanciò in mischia, i decibel simili a quelli tenuti durante il rapporto con Ragnar e che avevano svegliato mezza Pescalia, ferendo il suo nemico al fianco destro mentre Shaun recise un grosso lembo di coscia, i Draconis resi delle macchine da guerra dal potere druidico della Bjornsdòttir, splendente come la luce che ella stessa irradiava. Fu Angelica a prendersi il colpo di grazia contro il bestio nemico, che crollò a terra maledicendo i piccoli, ma numerosi avversari che avevano infranto i suoi sogni di gloria. Ma seppure la luce della speranza splendesse al centro di quella mischia furibonda, l'oscurità sembrava ancora forte: laddove Malik ingaggiò il suo avversario capellone con ferale aggressività, mordendo e graffiando, Griselda lo trasse per un braccio lanciandolo in aria e proiettandolo a terra Uh! gioì il suo avversario, ben lieto di infrangere il proprio randello sull'inguine dell'Al Rasul, che sentì una doppia fitta di dolore che rischiò di farlo impazzire dal male, la strega che incespicò sulle proprie gambe dopo lo sforzo con cui resistette alla magia di Deborah, la quale bruciava al punto che fu costretta a tenersi il petto che pareva incandescente. La primissima linea sembrava vedersela male, fatto confermato anche quando Damien fu centrato in pieno dal suo avversario orbo, che colpì prima a un'ala e poi in pieno naso il Marsh, che cominciò a manifestare una evidente epistassi. La battaglia proseguì, sul filo del rasoio laddove ogni errore poteva rivelarsi fatale. Riepilogo azioni Mappa dell'area
  3. DM Nel mondo di Arth vi erano molte persone, tra cui il borgomastro di Pescalia, che credevano fortemente nella teoria della donna come membro del “sesso debole”. La realtà, affermata con i fatti nel corso dell'ultima Xorvintaal, era invece assai diversa: molte erano state le donne che avevano lasciato un'impronta indelebile, sia nel bene che nel male. Diverse donne erano anche in posizioni prominenti nella politica, a capo di intere nazioni. Pure in quella piccola realtà presso la Torre del Fato, a comandare i giganti era una ripugnante creatura di sesso femminile, la quale come i giganti fissò inebetita il bel tiefling Ragnar Bjornsson, che dopo le proprie parole di coraggio si lanciò in quella pianura, piroettando ed eseguendo passi di danza. Un incipit particolare prima che il resto del gruppo si lanciasse su di loro, disperdendosi nel caso di alcuni membri, nella cerca del miglior punto per sferrare la propria offensiva. La presenza di ninfe del calibro di Luna e Kat Po, letteralmente a casa loro in quell'angolo della Foresta dell'Arbusto Nero, favorì un rapido scambio di fronti tra le due fazioni, con buona parte del gruppo che si proiettò in soccorso di Shayla e del principe Dorian, i giganti che spalancarono la bocca di sorpresa di fronte a quella manifestazione di potere innato. Astrid, preferendo un approccio più diretto si limitò a compiere un balzo di due metri in aria prima di trafiggere con il proprio falchion la spalla sinistra del proprio avversario, il quale grugnì di dolore. L'aspirante serial killer di principi ululò come un cane bastonato quando Malik gli incendiò il retro delle braghe, abbrustolendo le natiche del gigante che manifestarono nell'aria un pungente odore di carne bruciata Uì! Uà! Uè! piagnucolò il bruto. X chi capisce il gigante Come un allibratore che avesse puntato tutti i propri risparmi su un cavallo vincente, l'annis sbraitò vedendo giungere una siffatta offensiva Usate le mazze! No, maledetti idioti! Non dovete calarvi le brache! I randell-- AH!! colpita in piena fronte da una delle accette di Mulroht, la strega atterrò all'indietro, la propria mole tale da sfondare il proprio scranno. Tossicchiando e riemergendo dalla polvere, l'essere lanciò un grido di stizza per poi puntare i suoi occhi su Mulroht IL NANO E' MIO!! minacciò. Alla guisa di un gigantesco ragno, la strega gattonò fino all'orlo della cima della Torre, lasciandosi cadere in quello che più che un capitombolo si rivelò un delicato atterraggio, al termine del quale ella si erse di nuovo in piedi. Ora fra i suoi uomini, le sue minacce si fecero ancora più sinistre Colpiteli finchè non smettono di muoversi o vi torturerò finchè non mi pregherete di morire, quanto è vero che mi chiamo Griselda! quindi aggiunse una postilla A parte quello che là che balla... lo voglio vivo disse Griselda, leccandosi le labbra. Sebbene poco ortodossi, i metodi di motivazione aziendale della strega annis parvero sufficienti a spronare i giganti, i quali si gettarono nella mischia oltrepassando la propria comandante, attaccando chiunque fosse raggiungibile con i propri randelli, tronchi lavorati su cui erano state incise un numero immenso di tacche. Un trio di giganti prese in consegna la squadra di recupero, un bruto con una benda sull'occhio che colpì allo sterno Kat Po, allo stesso tempo in cui Malik bloccò con le proprie forze quello del proprio avversario, un gigante dai capelli biondo sporco talmente lunghi da coprirgli il volto fino alla bocca dai canini affilati. Con le lacrime agli occhi e dal sedere ancora fumante, l'avversario ingaggiato mancò clamorosamente Luna. Il suo secondo tentativo vide la ninfa abbassarsi appena in tempo, la randellata che prese in piena faccia Shaun il quale vide le stelle. Un lamento alle spalle del Draconis ricordò la presenza del giovane Von Gebsatell, il quale si puntellò sui gomiti nel tentativo di rialzarsi Non posso... cedere... l'uomo venne trattenuto da Shayla, che cercava l'occasione di trascinarlo via, ben conscia però della pericolosa vicinanza del nemico. Il gigante delle colline strabico, ferito da Astrid, rispose alla violenza con altra violenza, colpendo allo stomaco la titanica Winnsdòttir che si trovò piegata dal dolore, per poi ricevere un secondo colpo alla schiena Bogo! X chi capisce il gigante Ma non solo Glantria vedeva un grande pericolo nella vita del proprio principe. La legittima erede al trono di Acquastrino, Vassilixia, si trovò ben presto isolata e facile preda dell'unica gigantessa rimasta in vita, la quale si lanciò su di lei con la stessa foga di un carro di fuochi dell'alchimista guidato da un cocchiere ubriaco e trainato da una pariglia di cavalli cerebrolesi. Quando la Draconis venne colpita alla testa, Vassilixia udì uno scricchiolìo sinistro e un fischio che iniziò a risuonare alle sue orecchie, mentre il mondo pareva ovattato. Solo le risate della gigantessa, che torreggiava sopra di lei, sembravano udibili. La donna sollevò uno dei suoi immensi piedoni, pronta a schiacciare la figlia di Clint... Mappa dell'area Riepilogo azioni
  4. DM La rapida consultazione con i prigionieri fu sufficiente a spronare i viandanti che erano giunti da Covo del Tarrasque, la cui rinnovata urgenza rese i piani di assalto assai più rapidi. Gli avventurieri si congedarono rapidamente da Mamma di Celeste, che sollevò una mano in segno di saluto mentre essi, come i genitori un tempo, scesero in guerra. Il percorso fino al raggiungimento dell'area fu divorato, laddove il gruppo privo di esperti in arcione scese dalle proprie cavalcature. Unica eccezione fu Astrid, la quale nella sua nuova taglia pareva ella stessa una gigantessa e si separò da Sovrano Nero, il quale aveva steso uno dei nixie sotto uno dei suoi poderosi zoccoli. I quindici giunsero nei pressi della Torre del Fato. Nell'immaginario collettivo la prospettiva di trovarsi nello stesso luogo in cui, dove venti anni prima si era combattuta l'aspra battaglia contro il drago rosso Azariaxis, evocava l'immagine di un campo di battaglia leggendario degno di una ballata bardica. Tuttavia la realtà, la condizione attuale e il tempo diedero una vista assai diversa: la Torre del Fato, una struttura che un tempo doveva essere stata imponente, era in parte crollata lasciando scoperchiato il nuovo “tetto” che consisteva in un secondo piano sul quale si trovavano un pesante baule in legno e ferro battuto e un grosso scranno raffazzonato, sul quale sedeva la strega annis di cui avevano sentito parlare. Ma pure le parole dei prigionieri parevano lusinghiere rispetto alla orrenda realtà di quella disgustosa megera dai denti ingialliti e pieni di tartaro, dalle gengive violacee, la pelle grigia e solcata di bubboni, i capelli neri lucidi di unto e con pezzi di ramaglie rimasti intrappolati tra di essi, vestita con un abito viola pallido con una ampia scollatura che si sarebbe potuta evitare, la quale lasciava tristemente intravedere le forme limitatamente procaci e dettagli che non approfondiremo (Apparenza 6). La megera, appoggiata con un gomito su uno dei braccioli del suo trono sopraelevato, osservava con un ghigno la scena che si stava svolgendo, come un imperatore dei tempi antichi avrebbe fatto osservando i gladiatori che combattevano per la loro vita Molto divertente ghignò. Seppur non vi fosse un'arena e un pubblico popolare, la battaglia non era meno intensa: una gigantessa delle colline giaceva a terra immobile, la gola recisa a tale profondità da permettere di intravedere la giugulare. Anch'egli steso a terra, un maschio della sua stessa specie ululò di dolore quando il giovane principe Dorian Von Gebsatell spinse lo spadone che aveva conficcato dentro il suo occhio, la lama che affondò nel cranio fino a sfondarlo e ponendo fine alla vita di quella creatura Non farete... un altro passo... bestie... non la toccherete... non toccherete nessuno... vi ammazzerò... tutti... un ululato collettivo di rabbia e frustrazione proruppe dai giganti che erano rimasti nelle retrovie, quattro maschi e una femmina. Il secondo di loro era caduto per mano dell'uomo che si ergeva di fronte a loro. Nonostante quell'attimo di pausa, il figlio del principe Derbel sembrava in condizioni pietose: il viso madido di sudore, sporco e sangue che perdeva da una ferita sulla fronte, il giovane era pallido e dagli occhi cerchiati di nero. I suoi movimenti erano lenti e misurati, il segno di una persona prossima al crollare priva di sensi da un momento all'altro Devi... andartene... per favore... non... No... no! Posso ancora aiutarti! gli rispose debolmente, ma stizzita, la ninfa dai capelli rossi che si trovava dietro di lui. Più che la madre di Shaun e Angelica, allo stesso modo dell'amica Azalia, Shayla sembrava avere l'aspetto di una sorella dei due Draconis, i cui tratti parevano essere stati scolpiti dal più abile degli artigiani, che aveva curato ogni dettaglio dalle delicate orecchie a punta alla pelle immacolata, passando per le labbra carnose e gli occhi le cui pupille color nocciola sembravano attirare lo sguardo invitandolo a perdervisi (Apparenza 24). L'unico difetto in tale meraviglia del creato, simile allo sfregio che un vandalo avrebbe lasciato su un'opera d'arte, era un livido sulla spalla sinistra che sembrava essere stata dislocata dalla propria posizione originaria. Un gigante si fece avanti sulla sinistra, poco prima che la brigata di avventurieri giungesse nella radura. Fu allora che l'annis perse il proprio sorriso, sollevandosi in piedi. L'arrivo non passò inosservato anche ai difensori, con Shayla che spalancò gli occhi prima di gridare Shaun! Angelica! il bel viso che esprimeva sorpresa, sgomento, paura e speranza Per favore, aiutatelo! anche Dorian, udendo questo ingresso a sorpresa collettivo, si voltò verso quell'eterogeneo gruppo, osservandolo confuso Cugi-- la distrazione si rivelò fatale per il Von Gebsatell che venne colpito in pieno volto dal randello di un gigante sdentato e dal naso a patata, che ululò di trionfo quando l'erede al trono di Glantria crollò a terra sputando sangue e accasciandosi a terra. La ferita non si rivelò tuttavia letale, a giudicare da come il diretto interessato cercasse ancora di muoversi, gli occhi spiritati nel tentativo di non cedere neanche un metro e mezzo di terreno Ucciderò... la tua famiglia! E... i tuoi figli! E... i tuoi animali domestici... mormorò sull'orlo dell'incoscienza. Gli eroi avevano trovato il principe, tuttavia la sua vita sembrava ora appesa a un filo. Ammazzateli! strillò la Annis con una fastidiosa voce acuta, snudando i denti e sollevando le proprie maniche per mostrare le possenti braccia muscolose, che brillarono di una strana energia violacea mentre ella si preparava a fronteggiare i nuovi numerosi nemici. I giganti superstiti e la gigantessa si fecero avanti, sebbene i maschi paressero assai recalcitranti nell'attaccare una delle avversarie Bubi... brontolò uno di loro, dagli occhi strabitci e pieno di verruche (Apparenza 6, come il resto dei maschi della compagnia)... Grudi Bi! disse occhieggiando Astrid. x chi capisce il gigante I suoi compagni maschi annuirono digrignando i denti, apprestandosi allo scontro. La gigantessa, dal setto nasale deviato e i capelli biondi legati con femori umani (Apparenza 7), sputò a terra Kura... Gigò! x chi capisce il gigante Lo scontro ebbe inizio. Mappa dell'area X tutti, azioni compiute
  5. DM x Forgrim e Angelica L'incontro con i membri della corte fatata, feriti e in fuga, fu accolto con un turbine di domande da parte degli avventurieri e di Mamma di Celeste, che era rimasta in silenzio ma vigile in quell'area piena di pericoli Per favore, cercate di mantenere il controllo disse con voce calma agli spiritelli Siete al sicuro ora, ma abbiamo bisogno di tutte le informazioni che potete fornirci cercò di rassicurarli, introducendo Forgim il quale potè quindi esseguire un check-up completo su ognuno di loro: tutti i pazienti esibivano lividi e contusioni dettate da quelle che erano state indelicate percosse armate e non, Herb sembrava avere problemi di tosse che potevano essere collegati al suo forte attaccamento al tabagismo, Nyx sembrava in preda a un periodo di forte stress dovuto alla sua ricerca di un partner che non la facesse soffrire, Pyro sembrava avere dei problemi ai reni, mentre Bastesio sembrava particolarmente eccitato in quello che era il suo periodo di calore come centauro (fenomeno che anche le ninfe avevano riconosciuto). Quando l'evangelista provò ad effettuare una visita ginecologica su Dynoreia, la centaura gli sferrò un poderoso calcio al petto che raccolse un nitrito beffardo da parte di Sovrano Nero (e Franco). La femmina sembrava in ottima salute e non vi erano state violenze più profonde sulle fuggitive. Sì, eravamo al Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure) disse concitata la piccola Nyx La Dama ci aveva mandato per aiutare gli umani a prepararsi a difendersi... e invece siamo stati attaccati anche noi! disse stringendo le manine. Dynoreia fissò Angelica, schiudendo leggermente la bocca Le somigli tantissimo... disse. Quando Shaun le ricordò chi erano, ella si portò le mani alla bocca Shaun e Angelica! esclamò riconoscendoli Vostra madre è ancora viva, è rimasta indietro per coprirci la fuga Bastesio scalpitò con gli zoccoli Così li confondi, cugina! sbraitò, gli occhi che passavano da una femmina all'altra L'umano che vi dicevamo... non so da dove sia spuntato. Fatto sta che si è fatto avanti nella radura, reclamando la liberazione dei prigionieri e intavolando una trattativa con la regina dei giganti. Non ho capito bene che cosa le abbia detto, ma ha accettato di scambiarlo in cambio di tutti noi. Quando però il gigante che ci aveva in consegna si è avvicinato si è lanciato su di lui e lo ha ucciso, per poi liberarci e dirci di scappare Dynoreia annuì lentamente Shayla però non ha voluto obbedirgli ed è rimasta per aiutarlo. In questo momento stanno ancora combattendo, temo! La nixie Ezra, che era conosciuta per il proprio occhio aguzzo, si rivelò prodiga di informazioni sui nemici I giganti sono sette... sei dopo quello che l'umano ha abbattuto per liberarci. La regina è l'unica a dimorare sulla torre... ma non è una gran reggia. Da quando parte della struttura è crollata è rimasta solo la stanza scoperta al secondo piano, dove le piace sedere per dare ordini ai giganti spiegò per poi passare ai dettagli sulla sua sinistra natura E' una donna rivoltante disse gesticolando E' alta più di due metri e mezzo, è gobba e la sua pelle è di un grigiastro simile a quello di una roccia. Ha lunghi denti e artigli e i suoi capelli sono sempre unti e sporchi, come se non li lavasse da anni Bastesio smise di scalpitare Non mi accoppierei con lei nemmeno se ne andasse della mia vita ammise. Laddove venne funestata la più fantasiosa delle ipotesi, che Shayla stessa fosse la signora dei giganti delle colline, la studiosa Angelica riconobbe nella descrizione posta da Ezra una ben sinistra minaccia. Creatura che spesso abitava anche le zone paludose come Acquastrino, la signora che aveva preso il comando di quella piccola tribù di giganti apparteneva alla empia razza delle streghe, una annis famosa per essere il genere più nerboruto, forte e cattivo, famose nella terra dei Draconis per le loro pratiche di tortura e la raccolta metodica di una delle droghe più amate dai demoni (e dalle tiefling tracagnotte): l'agonia, il dolore liquido. Bim, cercando di fare del suo meglio con un bastoncino e incidendo a terra quello che poteva, offrì a Ragnar e al resto dei viaggiatori una vaga idea delle distanze e dell'area in cui si trovavano i nemici, presso la Torre del Fato. Mappa dell'area Può essere d'aiuto riconobbe Mamma di Celeste, complimentandosi con Ragnar per l'idea avuta e per l'approccio del gruppo Questa foresta è un luogo in cui vivono creature buone come le ninfe e il resto della corte fatata, ma vi sono giunti anche molti pericoli. Non mi sento sicura di lasciare queste gentili creature a vagare da sole in una zona in cui vivono anche i puzzi disse la rossa Rimarrò con loro, aspettando il vostro ritorno. Se le cose dovessero precipitare e dovremo fuggire in fretta lo faremo, ma assieme. Dopo anni o pochi mesi, gli studenti stavano per vivere la loro prima esperienza contro dei veri nemici che sapevano che cosa voleva dire uccidere o peggio. x tutti
  6. DM x chi ha richiesto delle prove x Deborah La prospettiva di aprire un dialogo con il popolo dei puzzi sembrò venir contemplata solo da Efraym il quale, dopo aver manifestato il proprio interesse ad interagire con il piccolo popolo blu, si ritrovò a far i conti con la stizzita volontà del resto dei suoi compagni, non comprendendo come mai essi non potessero un giorno redimersi e magari entrare a far parte della corte di Lagocristallo. In verità, come le ninfe ben sapevano, vi erano state piccole ambascerie che si erano prodigate ad aprire un dialogo con gli abitanti di Lagocristallo, promettendo oggetti di immenso potere e malvagità in cambio di mutua protezione e tutte le pixie possibili da rendere schiave. Nonostante voci di corridoio asserissero che Gardia stesse valutando l'idea di offrire Astrid nella trattativa, la Dama del Lago Veldrada rifiutò qualunque dialogo e rimandò gli ambasciatori da dove erano venuti. I due popoli erano formalmente in guerra, per quanto le schermaglie fossero state minime e prive di vittime, se non alcuni animali della foresta. Vassilixia prima, e Angelica poi, iniziarono a cercare tracce di indizi, mentre Alucard e Forgrim improvvisarono un'autopsia sul cadavere mentre il resto del gruppo riuscì a convincere Efraym a desistere dai suoi propositi. I puzzi non parvero udire i discorsi degli avventurieri, distratti da quello che sembravano trovare un divertente gioco della loro tradizione: quando un puzzo occhialuto disse Io lo farei in questo modo, che è meglio! il resto della collettività iniziò a strattonarlo fino a sollevarlo e scagliarlo in aria per un lancio che lo portò fino al limitare delle loro casette fatte di funghi allucinogeni. Il puzzo cadde di testa, il piccolo collo che si spezzò all'impatto, il corpo che crollò a terra in una posizione scomposta. Tra le risate generali della collettività follettifera, i cuochi iniziarono a distribuire i primi pezzi di carne di gigante. Il sacco di iuta sembrava aver contenuto qualcuno, fatto che fu dimostrato quando le due donne rinvennero un capello riccio di un color castano acceso, che non corrispondeva con quelli del gigante. Luna fu in grado di stimare che si trattasse di una coppia di satiri, a giudicare dalle impronte che trovò per terra, che ne indicavano la fuga una volta usciti dal sacco del gigante. L'autopsia del bruto rivelò dettagli altrettanto interessanti: la recisione del piede era irregolare, dettata dall'uso di piccoli strumenti da taglio che avevano lavorato alacremente. L'evirazione invece era stata assai più rapida e diretta, portata da un'arma almeno di taglia media, sebbene essa non fosse stata la causa della morte del gigante. Lo studio del corpo mostrò come il sangue sul petto copriva un profondo taglio che era stato inflitto da un colpo di una lama pesante, che aveva trafitto il corpo all'altezza del petto fino a recidere l'aorta, un colpo inflitto con una forza sufficiente da trapassare da lato a lato petto e schiena. La creatura non sembrava morta da ore, a giudicare dall'assenza di rigor mortis. Alucard stimò che la letale aggressione fosse giunta circa mezz'ora prima. x Forgrim La possibilità di aver guadagnato del terreno sul gruppo parve spronare il gruppo a un rapido proseguio di quell'inseguimento, che fu portato avanti dalle ninfe attraverso quella distesa alberata. Il viaggio si dimostrò tutto sommato tranquillo nelle ore che seguirono, l'unico momento di interesse quando un orsogufo dal pelo marroncino chiaro fece spuntare il proprio becco dal limitare della pista, per poi allontanarsi in fretta quando notò il nutrito numero di possibili avversari. Diversi chilometri dopo, quando il gruppo era ormai in prossimità del loro obiettivo, essi furono raggiunti da un cospicuo numero di individui, che corse loro incontro. Essi però non erano giganti: cinque nixie, due pixie, tre grig e una coppia di centauri, un maschio dai capelli tagliati in una cresta da moicano nera (Apparenza 7) e una femmina dai lunghi capelli biondi e dal fisico giunonico (Apparenza 9). Entrambi, nativi di Lagocristallo come il resto di quella malmessa comitiva fatata piena di lividi tagli superficiali, si prostrarono ai piedi di Luna quando la videro Mia signora urlarono. Essi avevano riconosciuto la figlia della Dama del Lago, ma non mancarono di presentarsi agli avventurieri quando li notarono Il mio nome è Dynoreia disse la bionda dagli occhi verde scuro E questo è mio cugino Bastesio Bastesio annuì, scalpitando con gli zoccoli mentre i suoi occhi passavano da un membro femminile del gruppo all'altro. Il gruppo di piccoletti non mancò di fare altrettanto, presentandosi confusamente in un turbine di nomi in cui gli avventurieri sentirono Twig, Herb, Nyx, Svyl, Ivy, Suev, Ezra, Pyro, Franco e Bim Stiamo scappando dai giganti, si sono accampati la Torre del Fato! disse Bastesio Un umano ci ha liberati... noi volevamo combattere ma non abbiamo armi, armature e siamo tutti feriti disse afflitta Dynoreia. Twig, Herb, Nyx e Svyl annuirono I giganti peraltro hanno una donna che li comanda come fosse una regina disse Ivy la pixie Non è una gigante, ma seguono i suoi ordini come fosse una regina Suev, Ezra, Pyro e Bim inveirono sollevando i piccoli pugni verso la strada da cui erano giunti, a pochi minuti di distanza dal punto in cui si trovava la Torre. Di Shayla non vi era traccia. x tutti
  7. Capitolo Tre – Una strada tra alberi, fronde e arbusti La Foresta dell'Arbusto Nero era una grande area boscosa che si estendeva per buona parte del confine nord-ovest di Glantria, estendendosi fino alle terre boscose di Frondargentea ad ovest e a nord fino ai confini dei Fiordi, aggirando la catena montuosa dove sorgeva Huruk-Rast e disperdendo i suoi verdi arbusti fino a dove il terreno non cedeva il passo al permafrost delle propaggini a nord, dove era possibile assistere al raro fenomeno della aurora boreale. Nelle terre più temperate come quella in cui si trovavano, gli alberi della foresta sorgevano come colonne di un salone immenso, il cui pavimento era formato da un tappeto di foglie di color rosso, arancio e marrone che veniva via via arricchito dagli esemplari che cadevano placidamente in quella delicata danza autunnale. Illuminata dalla fioca luce che permeava in quel grigio giorno, all'interno della foresta i colori accesi sembravano dare una paradossale parvenza di maggiore luce. Qua e là era possibile notare un cervo correre o uno scoiattolo affacciarsi per osservare quella brigata che marciava seguendo le orme dei giganti. Astrid e Kat Po, native di quel luogo ed esperte esploratrici, costituivano la testa del gruppo in quella ricerca le cui tracce erano assai facili da seguire. I giganti non sembravano nemmeno voler far finta di coprire le proprie tracce, sebbene la maggior soddisfazione della figlia del felinide giunse nel trovare anche tracce di un singolo umanoide sovrapporsi a quelle dei biechi saccheggiatori che avevano devastato la pace del tranquillo Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure). La direzione presa dai razziatori sembrava combaciare con i racconti circa la loro base alla Torre del Fato, essendo la strada percorsa la più breve per raggiungerlo. Stimando i tempi, nel giro di poche ore, sarebbero giunti presso il celebre campo di battaglia, auspicabilmente prima che il sole calasse per cedere il passo alla notte. La relativa tranquillità di quell'inseguimento venne spezzata un'ora dopo la partenza, quando il gruppo di esploratori richiamò il gruppo verso un importante ritrovamento: un gigante rimasto indietro. Il bruto, dal collo grosso come quello di un bue e nodosi muscoli sproporzionati nelle braccia, esibiva una chiostra di denti giallastri e spezzati. Ma gli occhi vacui e privi di vita, e la sua posizione innaturale, resero fin da subito chiaro che egli avrebbe costituito una minaccia minore di quella di un Luke privo di incantesimi. Il gigante delle colline giaceva in ginocchio, il corpo accasciato verso un albero la cui base era umida di urina e il tronco piegato dal peso del suo corpo accasciato contro. La rozza corazza sporca di sangue e le braghe calate, l'essere non offriva però spunti per un saggio sull'anatomia della sua specie in quanto evirato senza troppe cerimonie. Un piede era stato reciso all'altezza delle caviglie e trascinato sanguinolento verso un punto fuori dalla pista. Un pesante randello ricavato dal tronco di un giovane abete e un grosso sacco di iuta puzzolente vuoto giacevano a terra. x Kat Po Poco fuori dal sentiero, in direzione est, il gruppo udì quella che sembrava una filastrocca cantata da una nutrita serie di gole dalla voce roca Noi Puzzi siam così Noi siamo Puzzi blu Puzziamo su per giù Due righe, poco più La filastrocca terminò con un suono particolare, come se diverse dozzine di narici avessero inspirato contemporaneamente. Quando l'origine di quel suono fu a portata di vista, i peggiori timori del gruppo trovarono conferma quando notarono quella che sembrava una città in miniatura all'interno di una piccola radura. Il centinaio di piccole creature che la abitavano erano puzzi, creature dalla pelle blu, di forma vagamente umanoide, ma più bassi del più piccolo degli halfling, una quindicina di centimetri al massimo. Le femmine si distinguevano dai maschi per il fisico leggermente più esile e il fatto che avessero i capelli, sebbene i maschi soverchiassero numericamente le donne. Feccia della società follettifera, essi non cercavano nemmeno di nascondere la malvagità assoluta della loro razza, vivendo in solide piccole comunità sparse nei vari angoli di Arth, senza una particolare predilezione geografica. All'interno della foresta essi vestivano con leggeri fatti in pelle di ratto, scoiattolo e stracci sembravano intenti, come api laboriose, in varie attività: microcriminalità (sia letteralmente che figurativamente), spaccio di droga, prostituzione, tortura, commercio di organi (a quanto pare dei membri della loro stessa razza). Istruito dalle loro esploratrici, il gruppo non fu notato dalla popolazione rimanendo a distanza di sicurezza. Un puzzo dalla blusa grigia sporca di sangue cominciò ad aizzare il fuoco di un barbecue con la carne del piede del gigante, che un gruppo di suoi simili aveva portato alla piazza principale, mentre un altro cuoco scaricò il corpo senza vita di una puzzetta vicino a quello del gigantesco piede Era mia suocera... ghignò per poi minacciare di sgozzare un altro puzzo quando manifestò il suo feticismo per i piedi iniziando a menarselo vicino all'arto del defunto razziatore. Droga, droga per tutti! gridò un bottegaio arcigno, per poi ghignare quando un gruppo di piccoli puzzi gli chiese un paio di dosi. Un panettiere iniziò una disputa con una prostituta, accusata di averlo derubato Ridammi quella baguette, t***a di m***a! Non mi importa se ti ha fatto godere, è merce che devo vendere! la puzzetta in tacchi a spillo sputò in faccia al panettiere, per poi tirargli un calcio agli zebedei che lo costrinse a terra, per poi iniziare a prenderlo a colpi di baguette in testa tra le risate dei simili Mai far inc*****e Sifilide, la battona più tosta del villaggio! commentò un puzzo di mezz'età sdentato, mentre un giovane esemplare dalla cresta tinta di rosso gli rubò il portafogli di tasca e allontanarsi, prima di ripensarci e tornare indietro per pugnalarlo alle spalle in maniera assolutamente gratuita. All'improvviso, la filastrocca udita prima di raggiungere quel luogo risuonò. Gli abitanti del piccolo villaggio trassero dalle loro tasche dei sacchetti contenenti della polvere, per poi tracciare delle piccole righe sulla prima superficie piana a disposizione. Noi Puzzi siam così Noi siamo Puzzi blu Puzziamo su per giù Due righe, poco più I puzzi abbassarono le loro testoline per poi inspirare rumorosamente, facendo scomparire le righe con la stessa rapidità con cui Damien si sarebbe appartato con una donna anche solo vagamente interessata a fare sesso. x tutti
  8. DM x chi è all'interno della tendopoli Discendente di creature votate alla caccia, Vassilixia Draconis sembrava scalpitare dal bisogno di partire, come un drago avrebbe fatto con un ladro che avesse rubato un monile dal suo tesoro. Il commiato da Iris, che sarebbe rimasta al borgo insieme a Luke, unita alla processione di medici che entrò nella tenda medica allestita in quel periodo di crisi, parvero aumentare la tensione della sangue di drago blu. Il gruppo in realtà emerse presto, di umore assai più gioviale, pochi minuti dopo aver assicurato che il pericolo fosse rientrato. Mamma di Celeste non protestò alla prudeza di Iris Faremo in modo di tornare presto a prenderti, in un modo o nell'altro, cara disse per poi affiancarsi al gruppo di esploratori Quando volete, possiamo partire disse confermando infine la tanto agognata partenza all'inseguimento di Shayla, dei prigionieri, dei giganti e di coloro che speravano essere Dorian. Cloppiti Clo, Trottalemme, Candida e tutti i restanti destrieri procedettero quindi in ordine verso la parte nord del borgo (Sovrano Nero defecò vicino a un uomo che piangeva contemplando lo sfacelo che un tempo era la sua casa), laddove l'ampio cancello abbattuto fu attraversato come un ponte su un fiume di terra, i grandi tronchi delle barricate spezzati o divelti, seguendo quella scia di distruzione e razzia che conduceva verso nord, dove venti anni prima i loro genitori avevano combattuto e salvato un'illustre prigioniera. Loro sarebbero stati in grado di fare altrettanto? x tutti
  9. DM x chi ha richiesto delle prove Vi erano nella vita situazioni nella quale una minaccia era capace di unire gli alleati più improbabili, situazione che si verificò anche in quell'occasione: Astrid e Angelica, Vassilixia e Luna, Kat Po e Deborah... gli screzi passati erano stati accantonati per unirsi contro un fronte comune: Efraym Al Rasul. Espresse le proprie perplessità, a differenti gradi di iracondità, gli avventurieri si resero quindi conto che oltre al lucertoloide vi era un altro prominente nemico, il gruppo di giganti. Un rapido conciliabolo parve convincere la maggior parte dei viaggiatori di accantonare le ostilità anche alle aspre parole di Efraym, sebbene diverse espressioni pensierose dei viaggiatori potessero suggerire che tale generosità potesse nascondere l'idea di offrire il giocatore di Orcbowl come sacrificio umano o moneta di scambio. Mamma di Celeste contò rapidamente gli avventurieri, mentre essi montavano a cavallo Dove sono Iris e Damien? E Luke? domandò. La donna attese anche una risposta da Forgrim, sebbene vi fosse già chi, come Vassilixia, scalpitasse nel sentire così vicino il loro obiettivo, presente in quel borgo fino ad appena un'ora prima. Come inevitabilmente succedeva, alla vigilia di grandi partenze, diversi minuti furono però persi nell'ambito di prepararsi in quella ultima partenza. L'appello di Gertrudina fu ascoltato da Deborah, la quale accorse per cercare di capire quanto potesse essere intricata la situazione. x chi si reca o si trova già alla tendopoli x chi si reca o si trova già al negozio di bacchette Laddove Kat Po era considerata un'esperta cacciatrice anche secondo gli standard delle ranger di Lagocristallo, la figlia di ninfa e felinide stimò che le tracce lasciate dai giganti avrebbero potute essere seguite anche se ella fosse stata bendata, ubriaca e al buio: le pesante impronte, i rami spezzati, i tronchi rovesciati, le cime delle fronde piegate e le briciole di grano caduto contribuivano a creare una scia di distruzione e razzia che si inoltrava nella Foresta dell'Arbusto Nero con la stessa noncuranza con cui Ragnar si infilava tra le gambe delle donne senza prendere la minima precauzione. Nel giro di pochi minuti, il gruppo sarebbe infine partito per cercare di salvare i prigionieri di quel bieco assalto. x tutti
  10. E' vero, in effetti come mi ha fatto notare organo ho dimenticato di citare la codardia di Flurio e i suoi tentativi di infanticidio
  11. Si dice che chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Forse il fatto che i compagni di viaggio dei genitori fossero tali soggetti aiuta a capire perchè abbiano compiuto così tante nefandezze Ariabel di Frondargentea: cougar elfica, ha sfruttato la magia e l'inganno per sedurre un ingenuo sovrano, millantando nobili e origini e assumendosi l'impegno di svolgere un ruolo di ambasciatrice per poi portare, con la propria negligenza, a una mancata alleanza militare. Perversa manipolatrice, ha traumatizzato un'intera generazione di persone con improprie pratiche con un tipo specifico di arma da guerra. Dravicov Vanè a Dil: elfo affetto da ipersessualità, ha cercato di sedurre numerose donne impegnate prima di sfogare i propri istinti omicidi sulla fauna della Savana. Perverso tattico militare, ha proposto la cattura e lo sfruttamento di una creatura magica unica a fini bellici. Flurio Pascolari: schizofrenico ex-membro di un ordine di cavalieri, ha millantato il possedimento di un titolo nobiliare minore non più tale. Appassionato di spugnature con sangue di drago, ha minacciato di morte una spada senziente buona e ha decapitato una sovrana straniera davanti al proprio figlio, per poi esporre la testa come trofeo al pubblico ludibrio. Golban Brown Drowdsson: “paladino” di St.Cuthbert, ha rinunciato senza cerimonie ai propri poteri divini per giacere e diventare amante della regina di Garnia, portandola all'adulterio dopo mesi di lusinghe e tentativi di seduzione pur essendo conscio del suo nobile impegno coniugale e matrimoniale. Pur essendo in un gruppo di criminali, feticisti e tracagnotte, non si è opposto ai loro loschi piani ma li ha anzi aiutati e sostenuti. Oceiros: sacerdote-ur, ha nascosto la propria malvagità dietro una maschera di cortesia, sfruttando la propria posizione per una scalata sociale senza precedenti, vendendo i propri servigi a qualunque nobile potesse soddisfare i suoi appetiti modaioli. Autoattribuitosi il titolo di “santo” senza neanche uno straccio di concilio e canonizzazione, il suo nome compare ora in diverse vie, vicoli e piazze. Zhuge Liang: membro di un sinistro ordine di anime che si impossessano della volontà e della mente di ignari fanciulli, ha più volte minacciato l'incolumità di Seline dopo aver scoperto che egli non sarebbe giaciuta con lui. Dopo aver preso possesso esclusivo di una spada senziente, ha funto da ago della bilancia nell'elezione di una tiranna sul trono di Glantria.
  12. Con genitori come quelli che hanno avuto i vostri pg, non mi stupisce che siano venuti dei soggetti del genere. Basti tenere conto di ciò che hanno compiuto padri e madri in vita. Bjorn Havardsson: feticista di mezzelfe, ha messo incinta una minorenne per poi lasciarla a crescere il proprio figlio senza discutere degli alimenti, ha aggredito e ucciso un nobile in casa sua Celeste Borealis: rapitrice di bambini, ha allevato Deborah come sua figlia pur sapendo di non averne il diritto. Dopo la morte di Seline ha avanzato pretese su Ragnar, la cui infanzia sotto le sue cure lo ha reso più lento nell'apprendimento, complici atteggiamenti errati come l'allattamento anche all'età di quattro anni. Chandra Silverhand: ha sedotto con l'inganno una nobile dalla salute cagionevole portandola ad una gravidanza potenzialmente mortale, sfruttato la propria autorità a palazzo per cercare di manovrare la giustizia e tentare ripetutamente di rovesciare il sovrano per ottenere l'assoluta gestione del regno. L'ha inoltre fatta annusare per mesi a Clint Draconis, senza mai dargliela facendo la finta tonta. Clint Draconis: mai propostosi per discutere il pagamento degli alimenti dei numerosi figli avuti da diverse donne (anche impegnate) contemporaneamente, ha più volte tradito la sua legittima moglie fin dal primo giorno dopo le proprie nozze, praticato sodomia e incesto Seline Decanti: ha giaciuto con diversi uomini impegnati e un demone, è andata a combattere in una battaglia tra eserciti noncurante del fatto di essere incinta, ha avuto problemi di alcol e droga oltre ad aver aggredito i suoi compagni di squadra nel corso di una missione di salvataggio dell'intero continente Sharifa Al Rasul: ha dimostrato superficialità rifiutando qualsiasi prospettiva di conoscere la personalità di Winn'Ier, preferendo un partner che avesse unicamente forza e bellezza. Potendo scegliere chi proteggere, ha preferito il proprio partner e causato numerosi incendi con la propria magia. Si è insediata come Regina della Savana senza uno straccio di elezione democratica e dichiarando guerra alle tribù che non si fossero inchinate a lei. Thorlum Senzacasta: ha causato una rivolta che ha portato alla morte di 1300 nani (1500 secondo le stime di Flurio Pascolari), venduto la sua anima a una succube, infranto più volte il suo giuramento da Coscritto, torturato prigionieri di guerra, causato la morte di diversi compagni tra cui tutti coloro di cui giurava avrebbe protetto la vita come guardia del corpo Tom Po: non ha fatto praticamente NIENTE se non tirare pugni contro ciò che il gruppo cercava di uccidere Trull: è stato per diversi mesi un gigolò e un vigilante senza autorizzazione del regno ed ha abusato della sua autorità per ricattare la donna da cui aveva avuto un figlio per averne l'esclusiva potestà genitoriale. Dopo aver illuso la propria famiglia circa una unione rispettabile da nano, ha portato a casa un figlio non suo e un essere umano ottenuto in una delle sue numerose trasformazioni. Winn'Ier De Puh: rivoltante creatura cresciuta in cattività, ha sfruttato la magia per mutare il proprio aspetto e ingannare una ninfa per generare una prole per la quale non ha mai avanzato pretese di paternità seguendo un processo giudiziario, presentandosi arbitrariamente quando non si trovava con la propria nuova compagna, conosciuta dopo averla brutalmente malmenata. E per fortuna che gli altri che li accompagnavano non hanno figliato!
  13. DM x chi ha richiesto delle prove x chi è al laboratorio del professor Relmo o vi decide di entrare x chi è al negozio di bacchette o vi decide di entrare Quando la notizia del rapimento ad opera dei giganti della madre di Shaun e Angelica, la ninfa Shayla, essa colpì il gruppo con terribile effetto. Mamma di Celeste si portò le mani alla bocca, non pronunciando quel pensiero che cominciava a serpeggiare all'interno del gruppo sulla sorte delle persone rapite. Trasse invece un profondo respiro quando i primi piani vennero formulati e diversi si trovarono d'accordo con il piano di Forgrim Potrebbe anche essere una buona idea disse annuendo verso l'evangelista di Bahamut, il quale parve sorpreso dall'inaspettato supporto alla sua proposta Ma dobbiamo essere pronti ad ogni eventualità: che cosa succede se quando arriviamo i giganti stanno... minacciando la loro incolumità? domandò, per poi riconoscere un fondo di verità nel discorso di Astrid che professava una soluzione rapida e sanguinosa. Sovrano Nero, a quelle parole, scosse con fierezza la propria criniera I popoli delle colline sono stati nemici degli uomini del regno fin dai tempi antichi, trattenuti solo in virtù del loro ridotto numero. Visto il loro comportamento con il villaggio, non mi aspetto siano particolarmente indulgenti la rossa si rivolse agli avventurieri Il fatto che Vassilixia ci abbia detto che Dorian è partito per inseguirli mi spinge a partire a breve, chi ha intenzione di venire oltre a me? domandò I pericoli saranno concreti da ora in avanti, quindi non biasimerò chi vorrà rimanere qui. I membri della spedizione avevano poco tempo per decidere, ma nel frattempo poterono continuare a rendersi utili per la città: nonostante il suo modo di fare eccentrico, le forti braccia di Efraym furono considerate un ottimo aiuto nelle opere di scavo e recupero, impiegate con spietata efficienza nello smuovere le travi più pesanti, le porte e i mobilii che erano caduti, rendendo più difficili le operazioni di scavo e recupero. Dopo aver convenuto sulle buone operazioni di diagnosi di Ragnar, Forgrim prescrivette un paio di ansiolitici a persone che erano in forte stato di apprensione. La presenza di due persone in campo medico richiamò nuguli di anziani come mosche su un mucchio di feci, i vecchi che cercarono di farsi visitare per dolori alla prostata, eruzioni cutanee sospette e alluci valghi. Dopo aver controllati alcuni di essi, però, sia l'evangelista che Ragnar furono chiamati a gran voce dalla tendopoli, nella quale Serve un medico esperto in ostetricia, presto! gridò la voce di un'anziana. x chi è alla tendopoli o vi decide di entrare x tutti
  14. DM x chi ha richiesto prove L'arrivo della comitiva fu accolto con una timorosa sorpresa da parte degli abitanti del Borgo di Foglia Nuova™ (dove spira il vento di nuove avventure), mentre il popolo fatato esultò vedendo giungere diverse ninfe che conoscevano bene e che si diressero in buon numero verso la tendopoli per trattare i feriti. Molti degli altri avventurieri tra cui anche Mamma di Celeste, invece, non persero tempo occupandosi subito delle situazioni più immediate. Deborah si chinò sul grasso uomo a terra, somministrando una pozione che il ferito bevve avidamente La... tecnologia... la ferita sul suo fianco parve restringersi mentre la magia faceva effetto ...è una cosa meravigliosa! commentò riprendendo un poco di colorito, uno sguardo di gratitudine verso la tiefling cui porse una carezza. L'uomo al suo fianco singhiozzò commosso Non ti dirò più di smettere di ripeterlo, amico mio disse. La pixie, una fatina dalle ali da farfalla grande quanto una mano, applaudì l'operato della Draconis non riconosciuta Grazie! disse presentandosi come Wyx. La pixie non mancò di spiegare che cosa era successo, non lesinando di dettagli come peraltro fece anche Clarinetto, un satiro buontempone che coloro che erano cresciuti a Lagocristallo conoscevano bene e che gli avventurieri incontrarono mentre cercava di aiutare la gente a rimuovere le macerie Sono stati i giganti delle colline! dissero La Dama del Lago ci ha inviati per avvertire la città circa un nutrito gruppo che si è insediato nel grande spiazzo che si trova dove sorge la Torre del Fato il satiro si chinò quando Mamma di Celeste cantilenò una magia con la quale iniziò a sollevare alcuni detriti della casa Ma essi ci hanno attaccato stamani, portando morte, distruzione e razziando tutto ciò che potevano... anche alcuni di noi e di queste povere persone! Quando Shaun si presentò, Clarinetto fu lieto che egli fosse tra i soccorritori, ma la gioia si tramutò presto in un'espressione grave. L'essere dalle gambe caprine si portò le mani alle tempie Shaun! Non so come dirtelo... Clarinetto deglutì I giganti hanno preso tua madre! Non... non sono riuscito a fermarli... Gli sforzi collettivi di Eoliòn, Shaun, Efraym e Mamma di Celeste furono una manna dal cielo per i soccorritori, i progressi nel salvataggio che furono evidenti quando il trio fu in grado di liberare lo spazio sufficiente affinchè i tre dispersi di quell'abitazione venissero recuperati: il padre di famiglia, che si era rotto una gamba facendo scudo per salvare la propria moglie e il loro secondogenito, un infante i cui pianti furono però fondamentali per individuare la loro posizione. Ragnar, che conscio dei suoi limiti si era offerto come medico da campo, potè diagnosticare con perizia le condizioni dei tre, rimettendo a posto la frattura scomposta dell'uomo e steccando l'arto prima di applicare una cura, curando le contusioni della moglie e verificando la salute di ferro dell'infante. La coppia ringraziò il tiefling Sarete sempre i benvenuti, una volta che tutto questo sarà passato promise l'uomo, che non resse però alle lacrime quando scoprì il destino del suo primo figlio. Eoliòn aveva cercato di prestare le prime cure al corpo che era stato estratto dalle macerie. Esperta nell'arte della guerra, le competenze della mezza-celestiale erano poche e teoriche, eppure ella non credette di sbagliare quando percepì un respiro in quel giovane corpo. Quando ella infuse la propria magia, però, la realtà la colpì come un maglio. Il ragazzino doveva essere morto al momento del crollo. Il volo di Mulroht sopra la città, funestato dagli alberi che gli impedivano di sollevarsi per una visuale ideale, gli permisero comunque di constatare le conseguenze di quella calamità che si era abbattuta: laddove le strutture sarebbero potute essere riparate, o ricostruite, la stima dei morti e dei dispersi era ancora difficile da stabilire. I giganti avevano però assalito con spietata efficienza le fattorie e i granai, facendo incetta di ovini, galline, bovini e sacchi di grano e mais. Non tutto il cibo era stato preso, ma se gli abitanti non avessero trovato un modo di recuperare il proprio raccolto e i propri animali, l'inverno che sarebbe giunto avrebbe mietuto molte più vittime. Le tracce dei giganti, pesanti orme sul soffice terreno boscoso, iniziavano dal punto in cui una volta si trovava il cancello nord, inoltrandosi nella foresta. x chi è alla tendopoli o vi decide di entrare x chi è al laboratorio del professor Relmo o vi decide di entrare x chi è al negozio di bacchette o vi decide di entrare X tutti
  15. DM x Forgrim Le novità portate da Kat si rivelarono molto interessanti, di certo più della vista delle natiche di Mulroht che era emerso dalle acque come la più brutta venere della storia dell'umanità Quindi potremmo guadagnare un paio d'ore? ripetè Mamma di Celeste, feliced di poter distogliere lo sguardo da quella vista assai poco edificante, per poi annuire alle parole dei viaggiatori più determinati Sì, direi allora di non perdere ulteriore tempo la tutrice non si era intromessa nel battibecco sorto tra Ragnar ed Efraym, ma fu molto lieta che i due trovarono una temporanea tregua in attesa di risolvere con calma le loro divergenze. Shaun si offrì di fare cambio cavallo con Deborah, il quale gli fu portato da un Ragnar che si tenne a distanza di sicurezza da Sovrano Nero, che piegò leggermente le proprie imponenti zampe per favorire una rapida salita della sua padrona Astrid. X Shaun Sir Ridondi scosse la testa Mi dispiace, mia signora, nel corso del mio viaggio a nord non ho incontrato viandanti, ma solo ignobili creature che meritavano di venire uccise disse Tuttavia ho saputo che gli elfi hanno posto un presidio verso il punto in cui la Via del Mercante incontra il confine di Frondargentea. Fermano chiunque cerchi di entrare, domandandogli le ragioni del loro passaggio effettuando lunghi interrogatori. Non dovrebbe essere comunque un problema per voi, visto l'itinerario di cui mi ha parlato riconobbe il cavaliere. L'uomo si congedò con un ultimo inchino, prima di riprendere il suo cavallo da guerra e proseguire la propria missione. Dopo la partenza degli avventurieri, con Isilvar che si levò in cielo per osservare la situazione dall'alto, la Via del Mercante continuò a presentarsi con un manto stradale ben livellato e, ogni tanto, con dei tratti di fosso a delimitare certi campi e a offrire un canale di scolo per i periodi di maggiore piovosità. La compagnia di avventurieri potè quindi raggiungere per la prima volta una delle loro mete in pieno giorno, nonostante la grigia luce che filtrava attraverso le nubi in cielo, laddove il mezzodì era stato appena raggiunto quando essi giunsero presso le prime propaggini della Foresta dell'Arbusto Nero, sul cui confine sorgeva il tanto nominato Borgo di Foglia Nuova™ (dove spira il vento di nuove avventure) Il fatto di essere giunti nel posto giusto fu confermato dal cartello che videro all'ingresso dello stesso BORGO DI FOGLIA NUOVA™ Dove spira il vento di nuove avventure E se il vento poteva, o non poteva, portare nuove avventure, ai visitatori giunti in qualunque altro giorno sarebbe parsi di udire una specie di musica di sottofondo mentre varcavano il cartellone di ingresso di quel posto immerso nel verde. Tuttavia non vi furono sensazioni allegre quando essi poterono guardarsi attorno. Isilvar lanciò un fischio acuto, riscendendo per appollaiarsi guardinga sulla spalla di Shaun. Il borgo era solitamente protetto da una lunga palizzata in legno, tuttavia la parte nord che si immergeva nella foresta era stata in larga parte abbattuta e il cancello di ingresso sfondato. Solo la parte sud, da cui giungevano i viaggiatori, era integra e aperta. Della trentina di case presenti, anche esse costruite in buona parte in legno, alcune di esse si inerpicavano su collinette naturali, sfruttando una serie di passerelle e scale artificiali o scavate nel terreno, sebbene molte delle abitazioni e dei percorsi esse fossero ora state distrutte da quella che pareva essere stata una pioggia di massi e tronchi. Solo i cartelli posti di fronte a ognuno degli edifici, un vezzo di quel luogo pittoresco, ricordava quali erano le funzioni di quel luogo in cui sembrava essere passato un uragano. Ciò che rimane in piedi del borgo Nelle strade, laddove non erano presenti nemici né battaglie, vi era il caos: gli abitanti si erano riversati per strada per soccorrere i feriti, in compagnia di creature fatate che usualmente risiedevano nel cuore della foresta. Vicino all'ingresso da cui erano entrati, gli avventurieri poterono vedere un uomo grasso, con una grossa ferita al fianco sinistro, steso per terra mentre un vicino gli teneva la mano e una pixie cercava di trascinarlo per il colletto senza risultato La... tecnologia... è... una... cosa... meravigliosa... mormorava debolmente il grasso ferito, l'uomo al suo capezzale che annuiva mestamente nell'udire quelle che potevano essere le sue ultime parole. Poco più avanti, una bambina piangeva nel giardino della propria casa, inginocchiata vicino al corpo senza vita del suo cane, un bracchetto. Un uomo dalle braccia possenti, correva portando in ogni mano un secchio d'acqua Dobbiamo aiutare i feriti, presto! disse frettolosamente, un centauro che portava lo stesso fardello che lo seguì a ruota. Tre donne, un uomo e un satiro armeggiavano tra le macerie di una casa, cercando di spostare il più in fretta possibile i detriti Presto, presto! esclamò concitata una delle donne Possiamo ancora farcela! il corpo senza vita di un ragazzo sugli undici anni giaceva immobile, coperto di polvere, estratto dall'abitazione crollata. Diversi erano i punti di interesse che si erano creati all'interno della città, primo tra tutti una tendopoli che era stata creata creata al centro del borgo per ospitare le persone ferite in quel disastro misterioso che si era abbattuto nella città. Una giovane ragazza dai capelli crespi corse all'interno della tenda, sventolando un mucchio di stracci Signora ninfa, ho trovato le bende che cercava! X chi entra nella tendopoli Un altro edificio che si distingueva era un largo abitato sul cui cartello di ingresso vi era scritto LABORATORIO DEL PROFESSOR RELMO - ESPERTO DI FAMIGLI. All'esterno, sempre vicino alla strada principale, il cadavere di un uomo dai corti capelli neri giaceva privo di vita vicino ad una delle finestre dell'edificio. x chi entra nel laboratorio del professor Relmo Un altro posto era un piccolo negozio di bacchette, una vera sorpresa in quel luogo così piccolo. L'insegna a pezzi non sembrava lasciare comunque molti dubbi, dato che la parte integra recitava BACCHETTE D- x chi entra nel negozio di bacchette In mezzo a tale devastazione, Sovrano Nero si incamminò con passo fiero e a testa alta, ponendo Astrid al centro del gruppo come se ella fosse giunta a reclamare il dominio a lei spettante... o la paternità di tale sfacelo. x tutti
  16. Dragons Lair Forum, Dicembre 2019 - Le ninfe di Lagocristallo non mancano di farsi riconoscere ovunque, con la loro presenza e il fascino capace di catalizzare anche lo sguardo dell'osservatore più distratto. Torreggiante sul gruppo è visibile Astrid Winnsdòttir.
  17. DM Kat Po e Malik decisero di avviarsi ad una esplorazione solitaria dell'area Per favore, non allontanatevi troppo raccomandò Mamma di Celeste, la quale comunque concesse ai due l'opportunità di allontanarsi dal gruppo. A loro non si unì Astrid, la quale se inizialmente aveva dato il suo consenso, profferì sincere scuse alla sorella per rimanere nei pressi della fonte in compagnia di Luna. La ninfa, nella sua innocente meraviglia, attirò l'attenzione della fauna locale: uno scoiattolo salì sulla sua gamba e percorse il suo fianco fino ad appollaiarsi sulla sua spalla, così come fece un pettirosso. Una farfalla si posò sulla mano della figlia della Dama del Lago. A distanza, un basso nitrito ricordò la presenza dello stallone nero di Astrid, che non perdeva d'occhio la propria amazzone. X Astrid x Kat Po e Malik X Eoliòn Mamma di Celeste si presentò con un piccolo inchino a Sir Ridondi, quando Eoliòn la introdusse, guardando quindi con occhio nuovo la bizzarra compagnia formata da figli di eroi usciti dall'Istituto Von Gebsatell. Il cavaliere quindi chinò il capo di fronte alla terza in linea di successione al trono Perdoni il mio eccesso di zelo, mia signora. Sono lieto che i miei occhi mi abbiano ingannato e non insisterò oltre sentenziò Quanto alla mia missione, ero in ricognizione nei territori a nord. Come lei ben saprà è una terra pericolosa dai Clivi Lunari in su, che la sua nobile madre ha avuto la sfortuna di visitare. Il mio compito era di verificare lo stato delle tribù di goblinoidi, orchi e giganti spiegò Posso dire, per fortuna, che dalla morte del capo-orco Kahaan la situazione è migliorata. Le varie truppe si sono frammentate innescando nuove faide tra goblin e orchi, mentre i giganti sono diminuiti, molti di loro che sono migrati in cospicuo numero verso ovest. La mia maggiore preoccupazione è per i goblin, comunque. Essi sembrano essere diventati più scaltri di quanto si dice nelle dicerie popolari, organizzandosi in bande e rendendo le loro roccaforti assai pericolose. Il resoconto tracciò nella mente dei viaggiatori le tappe effettuate dal cavaliere, partito da Firedrakes e passato da Maranio, prima di passare a nord di Covo del Tarrasque per raggiungere i Clivi Lunari e le aree collinari a nord, prima di ridiscendere oltre Pescalia fino a raggiungere Fontefortuna A breve riprenderò la Via del Mercante e tornerò a Firedrakes in circa tre-quattro giorni. Vi è qualche messaggio che intende lasciare a suo zio il principe o ad altri conestabili? domandò, udibile però anche al resto della compagnia. X tutti
  18. Bomba

    Ambientazione

    Dettaglio del confine nord-ovest di Glantria
  19. DM x coloro che effettuano prove L'intervento di Luna, Astrid e Shaun impedì al cavallo di Deborah di scappare in direzione del mare verde che costituiva la Pianura Verdeggiante, la ninfa che placò l'animale dagli occhi iniettati di sangue e dal respiro affannoso, prima di passarne il controllo al Draconis. I tentativi da parte di Shaun di cercare di governare l'animale per valutare un cambio furono, suo malgrado, infruttuosi. L'animale sembrava agitato e nervoso, ma non afflitto da malattie o sofferenze evidenti. La sua agitazione si placò solo dopo che fu legato assieme ai restanti compagni. x Astrid Lo sguardo del Cavaliere di Firedrakes ricambiò quello degli studenti che chiacchieravano, fino a quando Mulroht non giunse al suo cospetto, presentandosi. Il cipiglio dell'uomo in armatura divenne serio mentre si alzò in piedi I dettagli della mia missione sono riservati ai miei superiori rispose asciutto, gli occhi che dardeggiavano gli evidenti segni della natura demoniaca del nano Mi sembra strano che un uomo savio come l'ex ciambellano Trull abbia avuto un figlio come voi... disse per poi scrutare il resto della compagnia. La presenza di Damien non migliorò la situazione, sebbene quella delle ninfe non fu accolta con ostilità. Ben altro registro vi fu quando egli notò un paio di soggetti che attirarono subito la sua attenzione. Sbigottito, egli li raggiunse per poi inginocchiarsi di fronte a loro Mio signore Luke, mia signora Eoliòn disse porgendo i propri saluti ai nobili nipoti del principe regnante Sir Ridondi, al vostro cospetto. Perdonate la domanda, che cosa ci fanno lor signori qui, in questa bizzarra compagnia, senza scorta e così lontani dall'Istituto e dal palazzo del principe vostro zio? egli mantenne la testa china, in attesa di una risposta a quel mistero subito sorto nella sua mente Una parola e sarò pronto a seguirvi come un'ombra, offrendovi i miei servigi come ho giurato al principe vostro zio e alla principessa vostra zia. x tutti
  20. DM Dopo la turbolenta nottata, in quella pallida mattina vi fu l'occasione di vedere un po' di dolcezza, quando Luna potè infine posare le labbra su Shaun Draconis, un momento che non passò inosservato al resto di quella compagnia, sebbene il loro iniziale battibecco li avesse portati qualche metro più avanti rispetto al gruppo Awwww... che carini! mormorò Mamma di Celeste, di fronte a quel casto momento che elevava il rapporto tra i due. Nel frattempo, molto lontano... Mamma di Celeste non si tirò indietro davanti alla curiosità di Malik, il quale chiese anche di sua madre alla tutrice L'ho incontrata, ma non posso dire di averla conosciuta ammise Quando ella giunse la prima volta in contatto con mia figlia, ella era reduce dall'attentato contro re Augustus Mac-Tir di Garnia. Immagino sia stato uno scontro fuori dal comune, perchè quando la vidi era stata ridotta a una demente balbuziente... in ogni caso sto divagando. A quel che sentii Sharifa non cercava molto il conflitto, preferendo la diplomazia, ma quando lo scontro era inevitabile non si tirava di certo indietro la nonna di Alucard quindi passò ad un argomento in cui ne sapeva decisamente di più Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure) è un villaggio che sorge ai margini della Foresta dell'Arbusto Nero. Anche esso fu una tappa dei genitori di alcuni di voi, nel corso del viaggio per salvare Sophia. E' un paesino davvero tranquillo, non troppo diverso da Pescalia per la presenza di piccole botteghe e una ridotta comunità, immerso però nel verde dell'immensa foresta che segna il confine nord-occidentale con Frondargentea quando Kat Po chiese conferme sull'area, la rossa annuì Sì, la foresta è la stessa in cui si trovano anche Lagocristallo, la corte fatata comandata dalla Dama del Lago Veldrada, madre di Luna. Non conosco molto i dettagli della stessa, anche se la Dama potrebbe saperne di più. L'unico luogo ben noto anche a me è però la Torre del Fato, il luogo in cui gli eroi ebbero modo di affrontare il drago rosso Azariaxis, noto anche come il Terrore Cremisi, sconfitto per mano di tuo padre, Tom Po concluse rivolto alla felinide. Prima di arrivare al Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure) si trova Fontefortuna ricordò Mamma di Celeste Una fontana naturale che sorge nei pressi della strada principale. La sua posizione strategica l'hanno resa una meta abituale per le soste, con molti viaggiatori che sono soliti lanciare monete all'interno dell'acqua cristallina come segno di buona fortuna la rossa tutrice si schiarì la gola Non so se farlo porti bene, ma si dice che il giorno in cui gli eroi vi si presentarono, diverse monete sparirono dalle acque del lago. Quello stesso giorno il futuro coscritto Thorlum Senzacasta si unì alla spedizione la donna non aggiunse altro. La mattinata si mantenne grigia, la nebbia che lasciò piano piano lo spazio a nubi di un color grigio pallido. Il terreno era asciutto, cosa che permise comunque ai cavalli di mantenere un'andatura sostenuta a beneficio dei loro cavalieri, sebbene non tutte le cavalcature parvero mostrare la stessa solerzia: dopo la sculacciata ricevuta, Sovrano Nero aka Furia guardò sistematicamente male Astrid, sbuffando ai colpi di redini della padrona. Il cavallo di Forgrim nitrì con vigore ai rimproveri di Vassilixia, scuotendo la testa con foga mentre il cavallo di Astrid nitrì beffardo, sebbene la sua espressione si fece guardinga quando la erede al trono di Acquastrino rivelò il nome scelto per la propria creatura: Candida. Accompagnati dai piccoli problemi che l'età portava in una scolaresca, il gruppo potè fare l'unica pausa prevista per quella giornata verso la metà del mattino, quando essi raggiunsero una piccola oasi naturale immersa nel verde, a pochi metri di distanza dalla Via del Mercante che stavano attraversando. Fontefortuna era di dimensioni assai modeste, non più che una suggestiva fontana lavorata da una conformazione rocciosa naturale, la cui acqua che sgorgava da un ruscelletto creava un piccolo sistema di cascate che ricadevano in un piccolo stagno dalle acque cristalline. I visitatori, anche quelli con gli occhi meno acuti, poterono notare una ampia varietà di monete di ogni tipo sul fondo dello stesso. Fontefortuna A riprova del fatto che la meta fosse spesso frequentata, una panchina in legno era stata eretta nei pressi dei margini della fonte, mentre un cavallo bardato già riposava legato a un albero. Seduto a terra, intento a lucidare la propria lama, si trovava un uomo sulla trentina abbondante dai capelli e la barba castani, in armatura completa, con indosso un mantello con i colori oro e azzurro della bandiera dei Von Gebsatell. Il Cavaliere di Firedrakes sollevò il capo e salutò con un sorriso la combriccola, per poi tornare alla propria attività... per bene un secondo. Una volta che la sua mente elaborò ciò che aveva appena visto, il suo sguardo indugiò spesso sulle ninfe che facevano parte di quella spedizione. La loro presenza si confermava assai difficile da passare inosservata. Mamma di Celeste diede l'alt, invitando i giovani a legare i propri cavalli. Fu in tale occasione che il cavallo di Deborah nitrì come impazzito, per poi sferrare un poderoso calcio alla propria amazzone, non ferendola ma buttandola a terra. Il cavallo, gli occhi fuori dalle orbite, cercò quindi di scappare, non riuscendo però a compiere molti metri prima di venir fermato dal resto della compagnia. x tutti
  21. DM E' questo il problema, Efraym! rimbeccò Mamma di Celeste quando il lucertoloide ribadì la sua fermezza nell'aggressione perpetrata Potevi fermarti dopo che era stato steso, ma hai voluto infierire quando non ce ne era più bisogno la tutrice non insistette però a lungo, percependo l'umore basso di quel mattino. Non ignorò però le informazioni recuperate da Luna e Alucard Verso il Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure)? Così sia, dunque affermò. Quando Deborah le chiese delle proprie condizioni, il viso di Mamma di Celeste si raddolcì Ti ringrazio, cara. Non sono al massimo della mia forma, anzi non ricordo praticamente niente della nottata... ma oggi mi sento più lucida e vedrò di esserlo, soprattutto per la vostra sicurezza. Purtroppo questa mia debolezza è un tratto che anche Celeste ha preso... e pure tua madre era una che alzava il gomito... Mamma di Celeste scosse la testa Erano giovani e incoscienti, per fortuna te sembri molto più matura. Gemma la locandiera lanciò uno sguardo tagliente ad Astrid quando ella espulse il proprio caffè addosso ai propri compagni di viaggio, accusando la titolare dell'Uva della Volpe per le proprie reazioni emotive. La donna però si vide ampiamente risaldato il conto, oltre a ricevere parecchio sostegno da parte dei viaggiatori più preoccupati per le conseguenze della rissa avvenuta la sera prima, offrendo soluzioni e possibili riparazioni. X Shaun X Mulroht Su richiesta di Deborah e Alucard, Gemma procurò al gruppo (con l'eccezione di Damien e Mamma di Celeste, che guardò confusa il nipote) tre canestri in vimini con diversi involti Panini con pollo e insalata, panini con uova e verdure per le signorine disse la locandiera indicando il contenuto dei generosi cesti e porgere l'ultimo a Deborah E qui un misto di pane, carne essiccata, formaggio stagionato, uva, biscotti e qualche mela disse con un sorriso alla tiefling. La donna sembrava aver ritrovato un umore degno di una locanda accogliente quale era l'Uva della Volpe Con la definizione della prossima tappa, al termine della colazione il gruppo potè iniziare i propri preparativi, la fioca nebbia mattutina che permeava in quella giornata umida e dalla temperatura appena sopportabile in abiti estivi (o quei pochi che le ninfe più tradizionaliste erano solite indossare). Il giovane stalliere della locanda, il fratello minore di Gemma, fu lieto di riconsegnare le cavalcature ai viaggiatori, primo tra tutti il cavallo un tempo noto come Sovrano Nero, che scostò con una zampata il ragazzo prima di raggiungere la propria padrona Astrid Per lei, ho trattato bene il suo felino disse il ragazzo a Luna, sostenendo a fatica lo sguardo sulla figlia della Dama del Lago, mentre Lecter la raggiungeva per poi fare le fusa, il pelo strigliato e lucidato come quello delle restanti creature. Solo la cavallina di Vassilixia pareva la più stressata, scostando più volte il muso e arretrando ogniqualvolta si trovava vicino ad Astrid e al suo possente destriero. Mamma di Celeste concesse qualche minuto per le ultime commissioni, che furono sbrigate con solerzia. X Shaun x Angelica X Ragnar Quando anche Alucard e Damien fecero in modo di far recapitare le proprie lettere, il gruppo potè infine ripartire in direzione della prossima meta, uscendo da Pescalia, lasciando alle spalle l'Uva della Volpe e la giovane Gemma, che aprì incuriosita una lettera indirizzata a lei. La strada principale lasciò scivolare le case e le persone avevano già cominciato a lavorare in quella mattina dopo la nottata brava, i gruppetti più piccoli che bisbigliarono al passaggio di quel gruppo di giovani avventurieri dotati che si erano fatti notare per le abilità artistiche, edonistiche e combattive. Quando infine essi passarono per via Oceiros, mentre Portia apriva le ante dell'abitazione che condivideva con Idunna, lo squadrone di cavalli fu in grado di reimmettersi nella Via del Mercante e percorrere la strada battuta che conduceva verso il loro prossimo obiettivo Al prossimo bivio lasceremo la via per prendere il sentiero verso nord-ovest disse Mamma di Celeste Ci avvicineremo ai margini della Foresta dell'Arbusto Nero, dove si trova il Borgo di Foglia NuovaTM (dove spira il vento di nuove avventure) l'immensa foresta, che delimitava il confine nord-ovest di Glantria, era noto per essere il luogo dove si trovava l'unica altra nobiltà della regione, la corte fatata di Lagocristallo Prima di ciò, in mattinata, faremo una sosta a Fontefortuna disse, gettando un'occhiata al cielo grigio e nebbioso che lasciava filtrare una pallia luce. Ella rimase a disposizione di chiunque avesse domande sulla geografia locale, una delle materie che insegnava a scuola. x tutti
  22. DM L'alba a Pescalia sorse in una coltre di leggera nebbia mattutina, proveniente da sud. Il sole filtrava fiocamente in mezzo a quel grigio mattino, sebbene non al punto da confondere le cognizioni basilai degli animali. Mulroht Tanner dei FiglidellaRoccia, adagiato nel suo pagliericcio nella stalla, fu il primo a svegliarsi quando il gallo cantò in quel fiero mattino. COCK-A-DOOD-- Un grido di dolore del gallo interruppe il suo canto mattutino, quando uno degli zoccoli di Furia, il cavallo di Astrid un tempo noto come Sovrano Nero, lo centrò in pieno mandandolo a sbattere contro la parete. Il possente stallone nero, sotto lo sguardo di Mulroht, percorse lentamente la distanza che lo separava dal pennuto prima di sollevare una delle sue poderose zampe per poi calpestare più volte l'animale, le grida dell'animale che furono strozzate dal rumore delle ossa che si spezzavano e dal sangue che schizzò sulla terra. Il cavallo guardò per un attimo gli avventurieri che si erano alzati, per poi riprendere il suo posto con gli altri animali. La cavallina di Vassilixia arretrò tremante di fronte all'animale della ninfa barbara. Non tutti, comunque, avevano passato una serata tranquilla o dormito sonni tranquilli. Le vicende della notte si rifletterono la mattina dopo, quando il carraio Bongi, che svolgeva il ruolo di capo della milizia cittadina di Pescalia, si presentò in locanda per parlare con la responsabile del gruppo, Mamma di Celeste. La tutrice, che sembrava aver dormito poco e aveva uno sguardo stanco, scese al piano di sotto chiedendo ai dormienti sui tavoli di raggiungere i propri compagni di classe di sopra, per conferire in quello che sarebbe stato un colloquio che voleva essere privato. La scarsa isolabilità sonora, tuttavia, permise a tutti i membri della scolaresca di udire perfettamente il colloquio che si svolse, che rispose alla prima domanda su come mai diversi di loro erano assenti. Efraym Al Rasul era in stato di fermo dopo aver minacciato il borgomastro di Pescalia. Dopo che l'autorità era stata portata priva di sensi fuori dall'Uva della Volpe, il lucertoloide aveva rivolto parole dure, che avevano richiesto un intervento della milizia stessa, che aveva arrestato Efraym alle stalle, portandolo via mentre egli imprecava frasi del tipo Le sbarre non potranno fermare il mio rap! e promettendo che avrebbe scritto una canzone in merito, per poi piangere per tutta la notte, con non poco piacere degli altri due arrestati. X Ragnar e Angelica Ragnar Bjornsson e Angelica Draconis erano stati arrestati per violazione di proprietà privata e atti osceni. Le grida dei due, impegnati in un rapporto sessuale presso la casa di Seline Decanti, erano state udite da diversi membri del vicinato che avevano chiamato le autorità, guidate dal Bongi Anche io sono stato giovane... ma non sono passati inosservati, ecco spiegò a Mamma di Celeste, descrivendo il lungo tempo per i quale i due andarono avanti. La milizia non ebbe il cuore di interromperli nel durante, con il risultato di un'attesa tra lo snervante e l'ammirato, tanto che Angelica capì che non si era immaginata di sentire dall'esterno un Ma è possibile andare avanti così tanto? Ragnar dal canto suo fu in grado di mantenere la tacita promessa fatta alla madre, non sporcando il mobilio della casa riarredata da sua zia Celeste, sebbene la focosità del momento si riversò completamente dentro Angelica, un getto di puro calore da parte del piccolo Ragnar, quasi che egli rispondesse a un ordine del tipo Deve essere strapiena! il tiefling, dopo aver rilasciato i propri quasit (come li chiamava Rakayah) si accorse di non essere per niente sicuro di aver calibrato le proprie precauzioni in merito, dimenticando i rischi più seri. Al termine dell'amplesso, comunque, le autorità presero in custodia i due per portarli via sotto lo sguardo del vicinato scandalizzato e della strana coppia formata da Kat Po e Malik, che rientrava in locanda per andare a dormire. Il Bongi a capo della milizia, parve comunque dimostrarsi un tipo alla mano e piuttosto comprensivo Mi è stato detto che è parte di una scolaresca partita da Covo del Tarrasque e che sono i figli di persone che erano giunte qua quando passò il drago, specie il tiefling che è davvero il figlio della Decanti disse Soprattutto non si è fatto male nessuno, però spero che lei saprà fargli capire che questo tipo di atteggiamenti sono sbagliati e che devono mettere a posto la testa. Inoltre, saremo costretti a multarli Mamma di Celeste ringraziò il miliziano per la comprensione, il quale fece giungere i colpevoli, che erano stati trattenuti all'interno della casupola adibita a prigione per i malviventi di Pescalia. x Angelica, Ragnar ed Efraym x Shaun e Vassilixia Quando la milizia si congedò, e tutti i giovani avventurieri dotati di nuovo riuniti, Mamma di Celeste si rivolse loro Ho bisogno di parlare a voi tutti disse mentre Gemma iniziò a preparare la colazione per tutti Posso capire che l'esperienza di uscire dall'Istituto possa essere elettrizzante, ma devo chiedervi di cercare di mantenere le istruzioni prese alla partenza disse la tutrice Non migliore neanche io, ho saputo che ieri sera c'è stata una rissa e io non sono stata lì per aiutarvi a placare gli animi. Ho bevuto troppo, non sono stata bene e non ho sentito quando mi chiamavate. Questo è stato grave, poiché potevate rischiare di rimanere feriti o peggio ammise Di questo ve ne chiedo scusa e cercherò di essere io la prima a dare il buon esempio, ma anche qualora io non vi fossi vi chiedo di cercare di placare la vostra focosità disse guardando ad uno ad uno gli studenti Non so se mi verrà chiesto un rapporto di questa nostra gita, ma nel caso... speriamo di poter dire che è finita bene disse con un cenno di intesa. Gemma appoggiò con noncuranza diversi piatti ripieni sui tavoli della locanda La colazione è pronta si limitò a dire. La locandiera non sembrava quel mattino di buon umore, di poche parole e senza sorriso. Il cibo però era abbondante e genuino: pane scaldato, uova, pancetta, burro e confetture, latte appena munto, carote dolci, biscotti fatti in casa con uvetta. Nella piena tradizione agreste, il primo pasto della giornata doveva essere un vero sostegno per la gente dei campi. Gemma si rivolse quindi agli avventurieri, presentando il conto. In esso era stato detratto il tavolo distrutto, di cui Malik si era preso in carico il rimborso E il resto lo chiederò al borgomastro disse la donna, che non guardò nemmeno per una volta negli occhi Damien. Conto all'Uva della Volpe Mamma di Celeste paga la sua parte di 2mo Mamma di Celeste osservò il cattivo umore della locandiera, ma non commentò preferendo prendersi uova e pancetta per la colazione Che fame che ho oggi disse sorpresa, quasi più a sé stessa che agli avventurieri Di solito non mangio mai granchè disse. Rendendosi conto di non avere esattamente un gran repertorio di argomentazioni, si rivolse ai viaggiatori quando vide Gemma allontanarsi nel retrobottega Dunque... la prossima tappa? disse per poi sbadigliare. Non fu l'unica, diversi dei viaggiatori non avevano badato molto al riposo in quella nottata brava. x tutti
  23. Dragons Lair Forum, Dicembre 2019 - Il lucertoloide Efraym Al Rasul e la ninfa Kat Po lavorano di squadra per insegnare le buone maniere ad uno dei funzionari al servizio del borgomastro Hymer. Diverse fonti attestano che Kat Po gridò EFRAYM! GET THE TABLES! prima di procedere alla sommaria punizione.
  24. DM x chi effettua prove Se l'idea di spalleggiare il borgomastro garantiva una certa immunità diplomatica, i due funzionari ebbero a ricredersi quando Malik, Efraym e Kat Po si lanciarono loro addosso con la stessa delicatezza di un meteorite in un pollaio. Il percussionista dei Sinners investì il primo di essi come un treno folgore in piena corsa, l'uomo che fu gettato senza troppe cerimonie contro due sedie, inciampando e capitombolando con un tonfo e uno schianto. Il secondo, le gambe tremanti alla vista dello sfacelo perpetrato da Malik, fu presto stretto tra le braccia di Efraym e quindi raggiunto da una Kat Po fuori di sé, che approfittò della presa del lucertoloide per colpire il bullo di stato, il corpo che mandò in frantumi un tavolo della locanda Torna in cucina e fammi un panino! esclamò Hymer tirando uno schiaffo ad Astrid, prima che la stessa reagisse con una sventola senza precedenti, tale da proiettare in aria il misogino borgomastro Wow! fu il suo ultimo grido mentre la stanza vorticò attorno a lui nel breve volo che compì prima di buttare a terra. Da qualche parte suonò una campana con tre rapidi rintocchi. Astrid notò l'enorme testa del suo Furia, un tempo noto come Sovrano Nero, dietro la finestra, l'espressione compiaciuta mentre un nitrito beffardo si levò all'indirizzo dei perdenti. Ma insomma! esclamò Gemma, traumatizzata di fronte alla rissa, per quanto di rapida risoluzione, che aveva danneggiato il suo locale Borgomastro, mi meraviglio di lei! si lamentò contro il corpo esanime dell'ex avventuriero, che fu trascinato via da un paio di spettatori presenti Oh, andiamo Gemma! Se la meritava una batosta come si deve! commentò senza peli sulla lingua la sarta, ricevendo un cenno di assenso dal macellaio. La coppia formata da Ragnar e Angelica, che stava pomiciando nei pressi della piazza di Pescalia, non potè quindi non notare diverse stranezze emergere dall'Uva della Volpe: Sovrano Nero, che uscì dalle stalle per andare a sbirciare dalla locanda con un'espressione compiaciuta, il giovane Alucard che uscì correndo, l'espressione sconvolta di chi aveva appena avuto un trauma infantile che lo avrebbe accompagnato fino alla tomba e un gruppetto di popolani che trascinò via il borgomastro e due funzionari di stato dalla locanda. Il tutto diede un tono surreale in quella fresca serata in cui i due cercavano di cogliere la tranquillità bucolica, ignari che le loro effusioni fossero osservate, con spietata attenzione, da una Vassilixia in intrigata contemplazione di tanta intimità tra la nobile sorella e il ribelle tiefling. Corri Alucard, corri! sentì gridare nella propria testa il giovane tiefling, la mente che cercava una giustificazione per le grida udite. E laddove una persona ingenua come Shaun avrebbe potuto pensare a una battaglia a colpi di cuscini, il piccolo che era cresciuto con Rakayah come sorella maggiore sapeva bene come vi fossero gemiti e gemiti, lui che per il tredicesimo compleanno si era risvegliato con la sorella coperta solo di panna al proprio fianco che lo invitava a Mangiare tutto il dolce che vuoi! Alucard raggiunse la casa di Seline, la defunta madre, rendendosi conto di non avere accesso al locale, né di aver con sé il proprio equipaggiamento base. In fondo come poteva essersi portato lo zaino da viaggio per la cena? La prospettiva di una notte all'addiaccio, come un senzatetto, sembrava via via sempre più reale, a meno che non si fosse ingegnato in merito... x Damien La notte scese dolcemente su Pescalia, con i posti che vennero via via assegnati secondo le necessità. Coloro che salirono in camera trovarono ambienti semplici, con letti singoli foderati con copriletti imbottiti, un pitale sotto ognuno di essi e una semplice scrivania. Al piano inferiore, i tavoli si dimostrarono poco comodi, ma la loro posizione sopraelevata evitò il disturbo da parte di topi o altri visitatori notturni, attirati dai residui di cibo a terra. La distruzione del tavolo da parte di Kat Po ed Efraym costrinse Forgrim a prendere posto nella stalla, assieme a Malik e Mulroht. Ivi Mulroht ebbe l'occasione di prendersi posto in un giaciglio di paglia adatto alla sua misura nanica, mentre Forgrim e Malik trovarono comodo posto ai suoi lati. Un bue e un asinello osservarono la scena da vicino, prima che l'asinello venisse steso da un calcio del fu Sovrano Nero, che nitrì compiaciuto. Durante la notte i tre mercanti, Melcor, Baldar e Gasper, sentirono il bisogno di portargli dei doni Non so perchè ma ci sembra una buona idea disse Gasper, ispirato da quella atmosfera così suggestiva in quella stalla in cui al centro vi era il “piccolo” Mulroht. x Malik, Mulroht e Forgrim x tutti
  25. DM x chi effettua delle prove Fu una strana sensazione, per Ragnar Bjornsson, essere lui ad eseguire un cockblock nei confronti di qualcun altro (invece di riceverlo, come usuale). Se il figlio del calzolaio era rimasto già impressionato dalla Draconis, la presenza del tiefling lo costrinse a una ritirata strategica, sebbene la modesta dotazione naturale di Angelica fu ben presto oggetto di numerose attenzioni da parte degli avventori. Quando la maglietta bagnata della figlia di Clint Draconis evidenziò l'assenza di supporti, tredici fazzoletti furono allungati da altrettante mani all'indirizzo della rossa, la quale parve però optare per un ritorno alla propria camera. Fu allora che l'ordine naturale delle cose giunse sottoforma del rosso e deciso Shaun Draconis, che offrì la propria veste a beneficio della sorella e apostrofò con durezza il Bjornsson circa l'uso che avrebbe dovuto fare del proprio modesto arsenale che aveva tra le gambe. Lo stesso Shaun, preoccupato per le condizioni della fioraia, una donna sulla trentina abbondante dai lunghi capelli scuri e ricci e gli occhietti a goccia (Apparenza 10), ricevette in tutta risposta un enorme sorriso dalla suddetta (sebbene poco prima, al rapido contatto con Vassilixia, aveva risposto ad ella con uno sguardo degno della migliore Calixtria) E' stato stupendo! disse con espressione trasognata, la mano che tenne quella con cui il Draconis l'aveva aiutata a rialzarsi Siete un artista straordinario, messere... la domanda di Shaun circa la precedente comunicazione a distanza richiedette qualche secondo di riflessione da parte della donna Ah... sì, mi domandavo se avevate piacere di passare un po' di tempo in privato nella mia umile bottega, mi piacerebbe tanto conoscerla meglio... sorrise con sguardo malizioso per poi allungare la mano toccando la spalla di Shaun Sempre se anche lei mi trova interessante... L'interesse era alto anche nel figlio del macellaio, la cui espressione passò però alla delusione più totale quando le sue speranze di un incredibile incontro privato con Iris scemarono nel nulla. Il giovane cercò di balbettare qualche parola, ma alla fine non insistette, rimanendo tristemente fuori dalla porta per qualche minuto prima di allontanarsi. Chi non si allontanò dall'azione fu Astrid. L'imposizione di un limite ben preciso al bere, legato al numero di volte in cui la sua sensibilità veniva urtata, parve alla barbara una buona idea all'atto teorico. Nella pratica, quando ella si alzò per rispondere alle maschiliste convinzioni del borgomastro, più di mezza dozzina di bottiglie di vino rotolarono sul pavimento in legno della locanda, la barbara che sembrava aver superato i limiti del proprio esile corpo da ninfa. Ciò però non sembrava aver sopperito il suo spirito combattivo, fomentato da una Luna in vena di gesti assai poco consoni al proprio lignaggio. Il borgomastro Hymer, dal canto suo, si sfilò lo spadone per fronteggiare di persona le donne del gruppo Sì... e mi sa proprio che stasera metterò al suo posto la tua amichetta! Annunciò. Efraym e Forgrim, specialmente quest ultimo, parvero prodigarsi per fermare sul nascere la rissa con il conestabile della città, che parve veramente dubbioso sulla linea da prendere. Infine si trovò d'accordo con l'evangelista di Bahamut Fatti da parte, predicatore dei miei stivali! La sbatto fuori io dal locale! ridacchiò senza portare la sfida al tavolo, ma cercando altresì di bloccare Astrid, la quale fu abbastanza rapida da evitare le mani del sindaco e torcergli un braccio dietro la schiena. Il borgomastro, incitato da due funzionari della città, contabili del regno raccomandati per quelle mansioni di poca fatica e molto guadagno, fu spronato a non cedere, lui che era uno dei membri partito per salvare la contessa Sophia ed ex-avventuriero di rispettabile lignaggio. Astrid, in effetti, non fu in grado di capitalizzare il vantaggio quando cercò di buttare a terra il brizzolato Hymer, il quale proiettò in avanti la Winnsdòttir prima di serrare un braccio attorno al collo della ninfa Mi piaci! esclamò al suo orecchio Chiedimi scusa e stasera diventeremo amici! per dare enfasi alla cosa, il borgomastro schiaffeggiò con vigore e poco rispetto le natiche di Astrid, reprimendo a fatica il dolore di quella riduzione sensibile solo al ferro freddo che la sua mano aveva percepito. I due funzionari fiancheggiarono il borgomastro, ponendosi davanti a Forgrim ed Efraym, sfidando con lo sguardo chiunque avesse da ridire. x Damien, in camera x Damien, retrobottega x tutti
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