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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM ATTENZIONE, QUESTA NON E' UN'ESERCITAZIONE! TUTTO IL PERSONALE NON IMPEGNATO IN COMBATTIMENTI SI RECHI IMMEDIATAMENTE NELL'HANGAR! RIPETO, QUESTA NON E' UN'ESERCITAZIONE! Varie potevano essere le ragioni di Bjorn Havardsson per rifiutarsi di morire: Tiana (e la prospettiva di vederla un giorno vestita da infermiera), suo figlio Ragnar, la piccola Luna, la sua figlia non ancora nata, suo padre Havard o il forte timore nel lasciare la sua famiglia sola con Winn'Ier De Puh. Quale che potesse essere la ragione di ciò, il Valhalla quel giorno dovette aspettare. Se le ancelle divine erano pronte ad accogliere l'eroe dei Fiordi in baccanali e divertimenti sfrenati, esse dovettero rivestirsi poiché quella furia di legno emerse carbonizzata ma ancora viva, il falchion simile a una enorme stalattite di ghiaccio che si mosse per colpire il proprio bersaglio. Il mago del Katai, l'espressione beffarda, si mosse appena di lato, divampando in un fuoco che minacciò di investire il kalashtar che saggiamente aveva deciso di tenere una distanza di sicurezza. Il colpo mancò, ingannato dalle illusioni di un nemico che si sentiva pronto a rispondere Preparati a diventare cenere! minacciò il mago. Thorlum Senzacasta fece a quel punto il suo arrivo. Per una frazione di secondo Bjorn forse temette che il nano si schierasse con i nemici, ma stavolta il grande martello goliath finì per colpire dritto allo stomaco il comandante vestito dal kimono rosso, il cui rumore di costole spezzate fu udibile anche al di sopra del disordine che si stava scatenando per mezzo dei tuoi di Ves-Ra-Jin. L'orientale sputò sangue, il corpò che divampò ustionando prima il nano e poi Tom Po, la cui temperanza fu però ripagata nel momento in cui una forte artigliata al volto mandò al tappeto l'incantatore nemico. ATTENZIONE, QUESTA NON E' UN'ESERCITAZIONE! TUTTO IL PERSONALE NON IMPEGNATO IN COMBATTIMENTI SI RECHI IMMEDIATAMENTE NELL'HANGAR! RIPETO, QUESTA NON E' UN'ESERCITAZIONE! No, Toguro! esclamò la sacerdotessa, arretrando di fronte alla furia dei tre picchiatori e alla proposta di Sharifa Non ci arrenderemo mai, orrenda creatura! rispose chiamando quindi a gran voce l'arrivo dei soldati. Essi però crollarono a terra, cortesia dei ben assestati sganassoni che Winn'Ier elargì loro, con la stessa generosità con cui il principe Derbel avrebbe elargito borse di monete d'oro in tempo di pace. Rimasta da sola, la donna si preparò a vendere cara la pelle. Ma una sagoma scura si materializzò in aria E' un uccello? Un costrutto alato? mormorò la donna. No, era qualcosa di assai più letale: Trull Forgiacciaio in pieno volo. Il fu nano ingigantito, ormai un completo ossimoro vivente, piombò come una valanga, trascinando con sé abbastanza metratura di catena chiodata da poter tenere in ceppi anche il tarrasque. La lunga arma raggiunse la donna, avvolgendosi attorno al suo sottile collo. La orientale strabuzzò gli occhi, che rimasero infine vitrei quando con un leggero colpo di polso l'arma reclamò il collo della donna, che si spezzò come un ramoscello secco. La testa piegata in un angolo innaturale, la donna stramazzò a terra, prima che Clint potesse occuparsi di lei. In compenso una colonna di energia elettrica piombò sul cadavere della donna, che sobbalzò per la potenza dell'impatto prima di ricadere completamente carbonizzata e irriconoscibile COLPITA NEMICA! tuonò vittoriosamente Ves-Ra-Jin. Lo scontro si era concluso, portando finalmente un po' di quiete in quel tetro ambiente. Anche l'allarme smise di risuonare all'interno della fabbrica, un evento che anticipò anche l'arrivo di Celeste Borealis, ferita ma ancora viva. Con l'eccezione dell'hangar, che era stato sigillato con una pesante doppia porta capace di lasciar passare anche un gigante, il complesso risultò ora facilmente visitabile dagli avventurieri, che poterono concedersi un momento di respiro dopo le divisioni e i conflitti che li avevano separati e fare il punto della situazione. L'elemento che di certo spiccava di primo acchito, all'interno di quella empia struttura, era il colossale elementale dell'aria. Figura composta interamente di nubi temporalesche, la sua vaga forma umanoide parlava in un Comune mal articolato, fatto non tanto dovuto a barriere linguistiche ma alla non grande prontezza di spirito dell'essere ALTRA CREATURA! tuonò vedendo l'albina CREATURA ORRENDA! VES-RA-JIN DISTRUGGE COME SCHIACCIAGOBLIN! VES-RA-JIN FULMINA! VES-RA-JIN DECAPITA! rombò per poi scagliare una serie di titanici fulmini che fecero crollare mezza balaustra, ma non colpirono l'albina FARAONE DEI VENTI IMPRESSIONATO! CREATURA ORRENDA MOLTO RAPIDA! nonostante, in realtà, Celeste non si fosse effettivamente mossa per evitare quell'assalto sì potente, ma assai scoordinato. Oltre a Ves-Ra-Jin, però, gli avventurieri ebbero modo di vedere anche ben altro. Delle quattro sezioni di produzione della fabbrica, la fonderia sembrava quella che se l'era passata peggio. Laddove un tempo si coordinava la preparazione degli stampi e delle parti create in toto, ora si trovava una distesa di ferro liquido incandescente che rendeva l'area inaccessibile a chiunque non pasteggiasse in lava. La linea di riparazione delle componenti aveva visto un brutale combattimento, a giudicare dai corpi afflitti delle sentinelle del Katai. Quanto alle linee di intaglio delle lamiere e di composizione delle componenti, esse ora erano ferme a causa dell'allarme lanciato. Il personale non era però del tutto riuscito a raggiungere l'hangar: tredici ulteriori prigionieri, misti tra ragazzi e mature donne dei Fiordi, erano stati lasciati a sé stessi. Oltre a loro, diciotto Schiacciagoblin e un loro capo-artigiano, picchiarono contro le porte dell'hangar per diversi minuti prima di realizzare l'inevitabile. Il loro responsabile, un ceffo calvo e dalla barba bruna, sollevò le mani in direzione degli eroi Fermi! Io sono Grosta Schiacciagoblin e voglio parlamentare! enunciò I miei uomini e io siamo semplici schiav-- le parole di Grosta furono sommerse dagli insulti dei nordici, che misero in guardia gli eroi Non sono schiavi! urlò una donna sulla quarantina, dai capelli biondo spento Ci hanno trattati come bestie! Mio figlio è morto a lavorare ai loro maledetti macchinari! Grosta Schiacciagoblin si passò un fazzoletto sulla fronte Va bene, abbiamo lavorato per il Katai, ma sono stati ordini del nostro capoclan! disse Grosta Noi non siamo combattenti, se volete ucciderci potreste anche farl-- le parole di Grosta furono sommerse dagli insulti dei suoi stessi compagni di sventura Sei un idiota, Grosta! Non vogliamo morire! il portavoce cercò di calmarli con le parole che aggiunse dopo ...ma non ne trarrete nessun piacere disse passandosi una mano sulla barba Noi siamo gente comune che vuole solo sopravvivere a una guerra. Ognuno fa quello che può, nel suo piccolo. Voi sparate incantesimi che possono uccidere venti persone, noi cerchiamo di non trovarci nella traiettoria!disse ostinatamente Abbiamo il diritto di poterci arrendere e non essere uccisi! l'arringa parve non incontrare altre interruzioni, dai suoi simili. Il nano, in un impeto di collaborazionismo, offrì alcune informazioni che fecero luce su alcuni ambienti della fabbrica che gli avventurieri poterono esplorare. Un tempio interno di Tiamat serviva a consacrare definitivamente i ferrotitani, infondendo i costrutti della magia richiamta dai sacerdoti. Una stanza conteneva ampolle di mercurio alchemico che servivano a controllare la potenza di Ves-Ra-Jin (Non starò a darvi i dettagli disse Grosta) mentre un'altra si rivelò essere un laboratorio di lavorazione delle parti più delicate, il “cervello” dei ferrotitani, un complesso di ingranaggi che servivano a coordinare i movimenti della creatura. Ora abbandonata, la stanza presentava elementi principalmente in ferro, sebbene molte componenti richiedessero anche oro, argento e platino Le varie leghe insieme forniscono risultati migliori commentò lo Schiacciagoblin, cercando di spostare con un piede, dietro a uno schedario, alcuni zaffiri grossi come la testa di una capra. L'area residenziale, esplorata da Celeste, era priva di abitanti nel momento in cui essi erano tutti al lavoro quando erano giunti gli avventurieri. Ella però, pur non avendo esplorato le singole stanze del personale, aveva avuto modo di infiltrarsi nella camera da letto di Maki Tetsuo. x tutti
  2. DM x tutti tranne Celeste x Celeste
  3. DM x Oceiros, Winn'Ier, Golban, Seline, Thorlum, Bjorn e Tom Po x Clint, Sharifa, Trull e Chandra x Celeste
  4. Celeste capisce perchè fino a poco tempo prima era solito dire che "Frondargentea porta male"
  5. DM x Oceiros, Winn'Ier, Golban, Seline, Thorlum, Bjorn e Tom Po x Clint, Sharifa, Chandra e Trull X Celeste
  6. DM x Oceiros e Winn'Ier x Clint, Trull, Chandra e Sharifa x Golban, Seline, Thorlum, Bjorn e Tom Po x Celeste
  7. DM x Sharifa, Tom Po, Bjorn e Oceiros X Clint x Winn'Ier, Golban, Seline, Thorlum, Chandra e Trull X Celeste
  8. L'ho scritto, è sufficiente leggere
  9. Voglio ricordare che i pg hanno una portata massima nel proprio salto, in base alla propria taglia
  10. DM x Sharifa, Tom Po e Oceiros x Clint x Celeste x Bjorn, Winn'Ier, Golban, Seline, Thorlum, Chandra e Trull
  11. DM x Sharifa, Tom Po e Oceiros x Clint e Celeste x Clint x Celeste x Sharifa, Tom Po, Oceiros, Clint e Celeste x Bjorn, Winn'Ier, Golban, Seline, Thorlum, Chandra e Trull
  12. DM X Clint, Celeste, Tom Po, Oceiros e Sharifa x Bjorn, Winn'Ier, Golban, Seline, Thorlum, Chandra e Trull
  13. DM Sia Clint che Oceiros distribuirono cure a tutti i membri della squadra feriti, coordinandosi per agire con la maggiore sollecitudine possibile. Fu presto chiaro, comunque, che la posizione in cui si trovavano offriva un temporaneo riparo dalle minacce di quel sinistro luogo in cui venivano forgiati i ferrotitani. La chiusura delle porte sembrava aver isolato il complesso dall'allarme per l'intrusione dei viaggiatori provenienti dall'Occidente. Per il corridoio o dalla scalinata che conduceva alla zona residenziale non passarono lavoranti o schiavi, sebbene il rischio fosse presente: la sorte, dopo quel difficile ingresso, sembrava concedere ai viaggiatori il tempo di fare il punto della situazione. Oceiros non ebbe difficoltà a trovare indumenti da schiavo della sua misura, fatti in una foggia unisex con una linguetta dietro il collo con su scritto “Made in Katai”. La principale problematica si presentò quando egli constatò che indossare tali vesti avrebbe limitato il resto di ciò che avrebbe potuto indossare per non destare sospetti. Amuleti e bracciali potevano essere nascosti, così come cinture e anelli, ma buona parte di ciò che di solito i viaggiatori indossavano sarebbe dovuto rimanere nascosto, qualora essi avessero voluto tentare un approccio da infiltrazione. Bjorn si prese il tempo per studiare tutto il personale nelle due stanze di produzione: nella fonderia contò ventiquattro nani operai, nella linea di produzione venti. Ma il kalashtar capì ben presto che essi non erano guerrieri, ma semplici braccianti: vestiti con bluse sporche di olio e con solo delle cinture di attrezzi a tracolla, essi non erano una minaccia attiva. L'unico in grado di offrire una sfida degna di questo nome era il capo-artigiano Schiacciagoblin, la cui blusa ricavata dalla pelle di un drago d'oro non poteva nascondere gli anelli di maglia di un giaco che portava il simbolo del clan Dentedipietra, incisione che era riportata anche sul martello da guerra che penzolava alla sua vita. Ben altro discorso si poteva dire per i soldati presenti, soldati del Katai che indossavano corazze di piastre laminate e portavano in spalla dei falchion dall'aspetto letale. Questi sorveglianti non si facevano scrupoli nell'ostentare le balestre a mano che portavano legate con una fondina alla vita, legata a una cintura da cui pendevano diverse ampolle. I loro superiori, vestiti con kimono rossi, indossavano delle spalliere con iscrizioni mistiche e portavano, legate con delle corde, i loro tomi di sapere dietro la schiena. Il loro lignaggio superiore era evidente dalla presenza di lussuosi stocchi da parata cinti alla vita e anche dalla pulizia e dalla cura del loro aspetto, le barbe rasate con precisione millimetrica e le unghie curate e pulite. L'unico Schiacciagoblin in esoscheletro visto fu quello che uscì una volta preso il proprio carico, che portò verso la stanza interna. Tuttavia quando Sharifa e Oceiros discuterono sul da farsi, egli e il resto dei compagni ebbero modo di notare una fugace presenza femminile, che passeggiò brevemente sulla balaustra sopra la linea di riparazione dei componenti. Ella era una orientale, come tutti coloro che non erano schiavi o Schiacciagoblin all'interno di Picco del Dolore, di età tra i diciotto e i venti anni dal fisico formoso ma atletico, vestita con un elegante kimono fiorito. Dai lunghi capelli scuri, un tratto distintivo degli abitanti del Continente Orientale, ella portava un cerchietto bianco con un fiocco, le cue punte parevano simili a un paio di orecchie da coniglio. Una katana pendeva alla sua vita. La spadaccina sulla balaustra La ragazza osservò brevemente i lavori, sporgendosi brevemente oltre la balaustra mentre osservava freddamente il capo artigiano tirare per l'orecchio uno dei bambini e minacciare di tagliarglielo, prima di voltarsi e varcare nuovamente l'arco da cui era entrata per tornare alla stanza centrale, illuminata dalla intermittente intensità. x tutti
  14. DM x i membri della squadra 1 (leader Bjorn) x i membri della squadra 2 (leader Clint) Con un KRAKATOOOM!!! Sharifa Al-Rasul capì che il suo incantesimo aveva investito con successo uno dei battenti della porta che sigillava dall'interno la strada presa da Clint e la sua squadra. Il varco che si creò, provocato dallo scardinamento di parte del battente stesso, fu la prima finestra per la quale gli stremati avventurieri poterono rivedere la lucertoloide. Essi parevano ridotti assai male, coperti di ferite e sanguinanti, ustionati e zoppicanti mentre venivano sommersi anche in quello stesso momento da assalti nemici: balestrieri, morti viventi evocati da una sacerdotessa nel pieno del suo ciclo, raggi roventi di incantatori arrivisti, colpi di katana. Paradiso Velleri non aveva badato a spese per difendere quel posto. Ma un fuoco di copertura arrivò sotto forma della squadra numero uno, che diede l'occasione al gruppo di oltrepassare la copertura prima di cercare di richiuderla ed isolare all'esterno quegli ostici difensori. Come un sol uomo, tutti gli esperti combattenti all'arma bianca si aggrapparono al battente per cercare di richiuderlo alla meglio, mentre i loro compagni esperti di distanze tenevano impegnato il nemico a suon di incantesimi. Fu nel corso degli ultimi sforzi che un quadrello, scoccato da chissà quale dei tanti balestrieri, trovò il proprio bersaglio: Zhuge, il viso esposto mentre cercava di dare il suo contributo a quella prova di forza, venne trafitto a un occhio. Egli ricadde, come una bambola di pezza, nel momento in cui i restanti suoi compagni riuscirono a chiudere il varco. Ma per il mago della fenice di giada era troppo tardi, il dardo aveva perforato l'occhio destro trafiggendo il cervello. Se la prima preoccupazione degli avventurieri potesse essere sulla possibilità di trovarsi subito a fronteggiare altri nemici, specialmente ora che uno di loro era caduto, essi poterono tirare un sospiro di sollievo: non vi erano nemici presenti in questa anticamera, un largo ambiente in cui erano presenti un paio di vagoni di ferro pronto per essere fuso e lavorato, oltre a un paio di ceste di vimini con materiali di scarto. Un paio di armadi tarlati contenevano una ventina di completi da lavoro consistenti in sandali di cuoio di bassa qualità, brache e una veste grigio spento. L'unica uscita per quella anticamera conduceva a un largo corridoio che portava verso due differenti sezioni la fabbrica e, con una terza deviazione, verso una breve scalinata a quello che doveva essere il quartiere residenziale di coloro che abitavano quel luogo. La presenza di ceste di panni sporchi e cassette di rifiuti alla base della scalinata sembrava confermare questa teoria. I due ingressi per la fabbrica, come una rapida e breve occhiata potè constatare, conducevano a delle stanze scavate nella roccia, grandi come saloni da ballo, ma al cui interno ben altro avveniva. La prima sezione della fabbrica pareva un'immensa fonderia, calda come il respiro di un drago rosso. Due immensi calderoni grandi come una stanza ribollivano del ferro che fondeva all'interno, manovrato tramite un insolito sitema di ingranaggi e leve collegato a un bizzarro oggetto simile a una campana di vetro al cui interno una crepitante energia elettrica pulsava, come se una tempesta fosse stata catturata e messa in bottiglia. Un gruppo di Schiacciagoblin coordinavano il periodico versamento del metallo fuso dentro degli enormi stampi fatti di un materiale scuro. I nani che un tempo abitavano ad Huruk-Rast, più di una ventina, avevano il loro bel da fare mentre lavoravano per assicurare che gli stampi venissero messi a raffreddare in ampie vasche, ma la maggior parte dei lavori più rischiosi erano affidati ad altri lavoranti ritenuti di certo più sacrificabili: otto schiavi dai tratti occidentali. Essi erano esclusivamente donne e bambini, questi ultimi di età che variava dagli otto ai quattordici anni. Essi erano tutti vestiti con vestiti grigi e sandali logori per il lavoro a cui erano costretti, distinguibili solo per i capelli che variavano principalmente dal biondo al rossiccio, tonalità che si trovavano nelle terre a nord di Glantria. I disgraziati sembravano fiaccati mentre cercavano di non far cadere su di loro il liquido bollente dai calderoni o di evitare la frusta per non aver cambiato rapidamente l'acqua per il raffreddamento dei materiali. Erano cinque soldati dell'esercito a sorvegliarli, coadiuvati da un comandante dal kimono rosso come il sangue che spesso veniva versato da chi si tagliava erroneamente in quell'inferno di calore e metallo. L'altra parte dell'immenso complesso non era calda come la fonderia, ma l'attività era comunque assai industriosa, con i lavoranti che operavano a ridosso di due lunghi nastri che, tramite un sistema di ruote e leve collegati a una coppia di campane di vetro colme di una crepitante energia elettrica, si muovevano portando a lavoratori le componenti su cui lavorare. Cinque schiavi bambini operavano sotto le istruzioni urlate degli Schiacciagoblin, una ventina che gestivano principalmente la riparazione di quelli che erano componenti di ferro battuto tramite l'installazione di chiodi e rivetti, mentre ai bambini era riservato il lavoro di precisione con gli ingranaggi più piccoli e gli oggetti più taglienti. I nastri, al termine del loro percorso, conducevano i pezzi verso delle grosse ceste colme di componenti quali grosse chele metalliche o meccanismi di articolazione, mentre uno Schiacciagoblin bruno vestito con una blusa in cuoio di pelle di drago d'oro ispezionava il procedere dei lavori, correggendo i propri simili con qualche leggero rimprovero e rifilando schiaffi gratuiti ai bambini umani. Un comandante dell'esercito del Katai parlottava con un gruppo di quattro soldati. Uno Schiacciagoblin in esoscheletro entrò per poi sollevare, senza alcuno sforzo, una delle ceste per poi tornare da dove era venuto, presso quella che doveva essere la parte centrale del complesso. Essa era visibile solo in lontananza, raggiungibile da entrambe le linee di produzione, ed appariva come una stanza pulsante di energia blu, che illuminava ritmicamente l'interno tanto che la sua luce era visibile anche dalla posizione in cui riparata in cui si trovavano gli avventurieri. In entrambe le stanze era presente un parapetto di osservazione, il quale doveva ricongiungersi alla stanza centrale da cui proveniva la luce pulsante blu, a giudicare dalle arcate che si ricongiungevano e dal fatto che non vi erano però scale, in entrambe le linee di produzione, che conducessero ai parapetti. Gli avventurieri avevano molto a cui pensare. x tutti
  15. La verità è che il giocatore sta interpretando fedelmente il proprio pg, rimasto al capitolo 17 nella Transilvania di Arth
  16. DM x i membri della squadra 1 (leader Bjorn) e Sharifa x i membri della squadra 2 (leader Clint) x tutti
  17. Dorando PietroD La vicenda l'avevo sentita, ma non il cognome. Di sportivi storici però so la storia di Nedo Nadi e suo fratello Aldo, schermidori che non vengono mai citati nelle telecronache ma che lo meriterebbero.
  18. Con Pietro si impara sempre qualche nuovo aneddoto, neanche sapevo chi fosse Dorando Pietri prima che me lo menzionasse lui
  19. DM x i membri della squadra 1 (leader Bjorn) x i membri della squadra 2 (leader Clint) x Sharifa x tutti
  20. DM x i membri della squadra 1 (leader Bjorn) x i membri della squadra 2 (leader Clint) x Sharifa x tutti
  21. Mai scritto che la abilità Professione (comando militare) serve solo per le battaglie campali. Come tutte le abilità di professione possono essere usate, su richiesta del giocatore, per fare soldi o per qualsiasi altra applicazione utile (acrobazia ad esempio può servire per farsi meno male se si cade dall'alto). Un pò come successo nello shogi, che non era una battaglia campale ma un bonus c'era perchè il pg conosce accerchiamenti e altre strategie di guerriglia, un'infiltrazione di guerriglia in cui viene consigliato l'uso di un comandante militare può essere positivamente influenzato da un'effettiva presenza di esperienza nell'abilità in questione.
  22. Siete in territorio nemico e ingaggiati con truppe di difesa avversarie nel corso di una difficile operazione di infiltrazione e assalto. Cambiare la catena di comando è deleterio e foriero di errori di comunicazione, oltre a rendere praticamente vana la fase di ragionamento offerta ai giocatori per spezzare la monotonia dei combattimenti e dare una sfumatura più tattica alla guerra.
  23. Non può perchè il massimo che Clint può ottenere è pari al suo numero di livelli da maresciallo/guerriero, nel caso di Clint uno (già dato da Trull).
  24. DM Effettuata la loro preparazione, gli avventurieri imboccarono le proprie destinazioni. Pur essendo partiti come gruppo unito, in più di una situazione si erano separati per perseguire obiettivi distanti. Tuttavia quella fu la prima volta che si divisero in tre gruppi, peraltro così ravvicinati tra di loro. Sharifa venne sollevata nella sua nuova, tracagnotta forma da rugginofago, il terrore dei metalli. Bjorn si mise in testa al suo gruppo formato con la coppia Celeste-Seline, l'attento Oceiros, l'imponente Winn'Ier e Golban a chiudere la fila, per poi entrare nel tunnel di sinistra. Clint, ombroso e teso dalla responsabilità imminente, si fece forza nella presenza di Trull mentre accompagnava il Coscritto Thorlum, Chandra, il taciturno Tom Po e il nativo Zhuge all'interno del tunnel di destra. x tutti, funzionamento dell'assalto x i membri della squadra 1 (leader Bjorn) x i membri della squadra 2 (leader Clint) x Sharifa x tutti
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