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Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in Il tramonto della terra dei ciliegi
DM X Celeste e Sharifa, Acquastrino – Mese II X Tom Po, Lagocristallo – Mese II X chi va in missione spiritica ai Fiordi – Mese II X Bjorn, Firedrakes – Mese II X Bjorn, Firedrakes – Mese III Firedrakes – Mese IV Zhuge Liang dovette aspettare diverso tempo affinchè giungessero i diamanti per un valore di 15mila monete d’oro necessari alla sua resurrezione. Il motivo, che egli non potè controbattere, furono le stesse resurrezioni che proprio Oceiros organizzò nel corso delle settimane, come un medico assediato da torme di pazienti che ne richiedevano le prestazioni (cosa che fece provare uno strano senso di deja vù all’uomo del Katai). Infine, giunto il suo turno e adagiato il corpo consumato dal tempo della donna Che strano vedermi in queste condizioni commentò Nicolette, la spada richiedette l’ultima parte necessaria alla sua liberazione, prima del ritorno alla vita: venire spezzata Sarà per poco, Liang commentò. Eseguita l’operazione che avrebbe reso orgoglioso Flurio, Oceiros procedette a riportare in vita la garniana che per così tanto tempo li aveva accompagnati. Completata la cerimonia rituale che ormai conosceva a memoria, il corpo senza vita di Nicolette parve tremare leggermente, la carne e le ossa che si riformavano sotto lo sguardo dei due uomini, i capelli rosso scuro che ricrebbero sulla nuca della donna prima che essa aprisse gli occhi di un color castano tendente al verde Nicolette Valga Nicolette sollevò il busto, mettendosi a sedere, lanciando un gridolino mentre si copriva il seno con il braccio I vestiti! disse arrossendo, la voce calda e sensuale che ora sgorgava dal suo corpo originale. Quando le fu finalmente offerta una copertura, la donna potè infine apprezzare appieno la vita restituitagli Grazie, grazie Oceiros! disse la garniana, abbracciando e baciando sulle guance il sacerdote-ur, procedimento che ripetè anche per Zhuge Tu mi hai salvata e ridato la vita, Liang. Mi sdebiterò e non accetterò un no come risposta la donna sospirò, pronta a conoscere di nuovo i suoi amici, ora che potevano finalmente darle un viso e senza temere di tagliarsi nell’interagire con lei. X Celeste, Seline, Bjorn, Oceiros, Trull, Chandra, Clint, Sharifa, Thorlum, Golban e Winn’Ier, Firedrakes – Mese IV -
Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in Il tramonto della terra dei ciliegi
Firedrakes – Mese I X Clint, Acquastrino – Mese II in poi X Chandra, Firedrakes – Mese I X Bjorn, Firedrakes – Mese II X Sharifa, Firedrakes – Mese II Firedrakes – Mese III Uno strano avvicendamento avvenne nel corso delle settimane alla corte di Firedrakes. Tiana, la moglie di Bjorn, si scoprì essere stata prima licenziata e poi riassunta, generando non poche domande e stupore tra i servitori di palazzo. La futura sposa dell’Havardsson, fedele alla sua riservatezza, non commentò l’accaduto riprendendo il suo posto, ora di nuovo sorridente, dopo un breve periodo in cui aiutò Sharifa ad ambientarsi meglio al nord. La pace pareva essere tornata, sebbene la principessa fu spesso sentita brontolare sulla qualità dei prodotti di palazzo. Bjorn in persona ricevette un ringraziamento personale, questa volta da parte di Faraine Snow. La giovane mezzelfa dai capelli scuri non pareva aver abbandonato del tutto il suo modo di vestire tetro e l’eyeliner nero, così come i suoi modi spiccio Cioè, grazie vecchio disse rivolta al nordico Cioè, stavo per impazzire finchè non è tornata Tiana. E’ davvero una brava persona, non tipo la principessa che è davvero una grandissima s*****a comunque, come la vostra tiefling! Ora ti devo due grossi favori, quindi se tipo ti serve qualcosa o hai voglia di dolci se me lo dici prima ti faccio trovare un cabaret o due quando vuoi, ok? disse. Per quanto insolito, anche ella sembrava aver trovato il suo equilibrio. X Golban, Acquastrino – Mese II e III Isola del Delfino – Mese III Quando gli ingenti ordini di diamanti fatti giungere da Huruk-Rast arrivarono in città, il principe accordò una missione diplomatica ufficiale per Golban, Bjorn e Oceiros presso Isola del Delfino, alla corte della famiglia Evankalos. Come gli eroi ebbero modo di vedere e raccontare, Isola del Delfino pareva un vero e proprio paradiso in terra, una gemma nel mare sorta da parte della caldera di un vulcano ora inattivo. Le spiagge, a differenza di quelle fatte di sabbia a cui i viaggiatori erano abituati, era formata da un acciottolato di roccia vulcanica, cui gli abitanti erano ormai abituati grazie ai loro robusti sandali. Il clima caldo era mitigato dalle correnti del Mare delle Meraviglie, una distesa blu e cristallina che abbracciava quell’isola sulla quale la maggior parte delle case sorgevano a strapiombo sul mare, tutte bianche e dai tetti a cupola color blu. Gli avventurieri scoprirono che tale dettaglio era un tributo ai colori dello stemma degli Evankalos. Angelos Evankalos accolse benevolmente gli eroi che avevano liberato la sorella dall’influenza del Duca Ascharon, così come il loro padre, molto simile ad Angelos sebbene la sua barba e i suoi capelli fossero candidi, in netto contrasto con la forte abbronzatura e il torace ancora robusto. Quando la magia si compì e Deiana fece il suo ritorno, la commozione sopraffece gli Evankalos che corsero ad abbracciare la principessina in un trionfo di lacrime, l’aspetto della giovane ora di nuovo quello di una giovane donna non più legata all’incubo che aveva vissuto. Ella scambiò un semplice sguardo di intesa con gli eroi, un muto ringraziamento con il quale ella pareva esprimere tutta la sua sincera gratitudine. Quando anche il piccolo Gerl fece il suo ritorno, la sua tragica storia strinse il cuore di Stelios Evankalos che parlò così agli eroi Questo bambino ha avuto più coraggio di molti adulti. Farò in modo che egli e il suo fratello possano condurre una vita migliore, qua nella mia isola, cresciuti nella felicità e alla luce del sole sentenziò. Il sovrano volle inoltre rimborsare tutte le spese che Oceiros aveva sostenuto per i diamanti necessari non solo a Deiana, ma anche a Gerl e a tutti e tre gli avventurieri venne offerta una grande villa comune con vista sul mare, con tre servitori in toga pronti a servirli, oltre alla possibilità di prestare giuramento presso gli Evankalos e poter divenire Guardiani del Mare, il titolo di cavalierato che esisteva sull’Isola. -
Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in Il tramonto della terra dei ciliegi
DM X Chandra, Firedrakes – Mese I X Seline, Firedrakes – Mese I X Clint, Acquastrino – Mese I Acquastrino – Mese II L’estate fu considerata propizia per i Draconis della Lega di Ilitar, sebbene una leggera freddezza fu percepita per alcune settimane tra il Lord di Acquastrino e quello di Arcoria. La perfetta schiusa delle uova valse festeggiamenti e parate pubbliche, con Oceiros che venne investito di un’altra medaglia al merito e due servitori pagati dal ducato che avrebbero seguito le necessità nella sua casa ad Acquastrino, oltre a un impiego come levatrice onoraria di palazzo, con un compenso faraonico che avrebbe ricevuto ogniqualvolta i suoi servigi fossero stati richiesti. Ironicamente, dopo quella nomina non passò molto tempo che Calixtria Draconis, l’erede al trono, si scoprì aspettare un figlio del marito Clint. Gli avvenimenti furono festeggiati con grande trasporto del Lord e la chiesa di Bahamut, promulgatrice del matrimonio e della nascita dei cuccioli di drago di ottone, ricevette ricche donazioni. La notizia giunse anche a Firedrakes, con i nobili che mandarono le loro congratulazioni e doni per il futuro nascituro. Esso avrebbe fatto compagnia ai tre figli mortali che Clint aveva portato a palazzo, accolti con il benestare del Lord e delle sue figlie. Per quanto Acquastrino non sorgesse in un posto soleggiato come le terre a nord, la gioia nel volto dei Draconis sembrava di per sé già scaldare l’ambiente. X Clint, Acquastrino – Mese II -
Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
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DM X Chandra, Firedrakes – Mese I X Celeste, Firedrakes – Mese I X Clint, Acquastrino – Mese I X Zhuge, Firedrakes – Mese I X Bjorn, Winn’Ier e Sharifa, Firedrakes – Mese I X Bjorn, Winn’Ier, Zhuge, e altri visitatori di ninfe, Lagocristallo – Mese II X Clint, Sharifa, Oceiros, Golban e Celeste – Acquastrino, Mese II Firedrakes – Acquastrino, Mese II La nascita di sei cuccioli di drago di ottone ad Acquastrino interessò a molte persone, tanto quanto la nomina ad ufficiale di Oceiros (che aveva seguito la nascita dei piccoli) e le sue portentose qualità da guaritore, che garantirono al drago Unvarkerentilarhys la possibilità di riprendere la vista e le proprie ali, con le quali si diresse personalmente presso il ducato della Lega di Ilitar per conoscere i giovani nati. L’incontro si svolse con un tono molto cordiale tra i Draconis e il drago, che suggellarono la loro amicizia tramite il rifiuto, da parte dei regnanti di Acquastrino, di qualsiasi ricompensa in luogo della possibilità di far crescere i cuccioli presso il loro feudo e lasciare a loro la scelta sul futuro. Unvarkerentilarhys, pur scettico all’inizio, accettò la proposta affidando ai soli Draconis la crescita di quattro dei giovani, mentre egli avrebbe preso sotto la sua custodia i restanti due che avrebbe condotto nella Savana. Fermo restando la volontà di visitare sovente i quattro giovani draghi rimasti ad Acquastrino, condizione che non fu messa in discussione. I sei cuccioli, quattro maschi e due femmine, avevano ricevuto nomi dai Draconis, i quali avevano consultato antichi e gloriosi nomi che furono accolti benevolmente anche dal drago loro nonno. I quattro maschi si chiamavano Xilbedanth, Karriss, Tordycrim e Gavranyg. Le femmine Zisainya e Tellalinth X Clint e Sharifa -
Strategie di combattimento 2
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L'uncino recuperato da Clint nell'Abisso è un Uncino della Dissoluzione (Libro delle Fosche Tenebre) Il bustino della succube che Clint ha preso come trofeo dopo il sesso non è magico, ma un semplice capo di vestiario. Data la statura delle succubi, solo Chandra può indossarlo comodamente -
Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
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DM Firedrakes, Mese I I timori di Tom Po circa il futuro della SACRA SCUOLA DI NANDO si rivelarono infondati. Sophia lo accolse a corte con l’usuale galateo spettante a una figura importante e si mostrò interessata alla questione che affliggeva il felinide ed era stata sollevata dai suoi compagni L’Istituto permetterà ai giovani avventurieri di poter sviluppare anche altre qualità oltre all’addestramento monastico spiegò Sophia Allenamenti all’arma bianca, magia, anche poteri psionici… la scelta di farla sorgere a Covo del Tarrasque non è casuale. Il villaggio non è molto distante da Firedrakes, ma abbastanza distante perché gli studenti non disturbino nessuno. Quanto alla SACRA SCUOLA DI NANDO essa resterà comunque il fulcro dell’addestramento ascetico di Glantria. La collaborazione tra le due istituzioni fu sancita da una calorosa stretta di mano e dall’impegno personale dei Von Gebsatell che ciò continuasse per i decenni a venire. I Von Gebsatell furono felici di udire le pubbliche buone nuove da parte di Bjorn, il quale ricevette i più sinceri complimenti del principe (Per l’ottima scelta! disse, Marie Antoinette che gli afferrò la mano con la sua, stringendola con possessività) e della contessa consorte, la quale fece recapitare alla novella sposa una collana in argento con smeraldi dalla sua collezione personale E vorrei che per gli anelli non ti preoccupassi, Bjorn disse Sophia Hai già fatto tanto per noi, fin da quando ti gettasti su Azariaxis per salvarmi. Sarei onorata di poter contribuire alla tua felicità. L’atmosfera si rivelò meno allegra nei primi mesi in cui venne attuato il Decreto Svuota Carceri Ivarstill, il quale vide un certo imbarazzo da parte del principe ma la più assoluta risoluzione della sua consorte, che non si fece scrupoli a rispondere con decisione a Sharifa Essi sono ladri, tagliagole, stupratori. Se sono finiti in carcere un motivo c’è, lucertoloide disse freddamente Glantria non può distrarsi dal cercare di rieducare la feccia, è ora di pensare a coloro che possono ancora servire per il futuro. Ora abbiamo più Coscritti che mai ed essi saranno finalmente utili al nostro regno dichiarò Dovresti imparare, invece di criticare, stregona. Non siamo noi quelli che vengono da un impero decaduto e ridotto a un ammasso di rovine! schernì. Il pugno duro di Marie Antoinette con la legge non si fermò lì. Nel corso delle settimane, i bardi e i cantastorie di Firedrakes intonarono ballate che irridevano la consorte del principe, tra cui la grande hit “Marie Antoinette la principessa fasulla di Firedrakes”. La Ivarstill non prese però con molta sportività la satira pubblica, ordinando interrogatori tra i musici, dai quali spesso gli interrogati uscivano con gli strumenti rotti, le falangi spezzate e la schiena marcata da frustate. X Chandra, Firedrakes – Mese I X Sharifa, Firedrakes – Mese I X Seline, Firedrakes – Mese I X Clint, Firedrakes e Acquastrino – Mese I X Oceiros, Firedrakes e Acquastrino – Mese I X Oceiros e Clint, Acquastrino – Mese I X Oceiros, Firedrakes - Mese II -
Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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x tutti, importante: tutti i pg guadagano 1000pe per la loro polla di esperienza -
Capitolo Ventidue - L'ultimo riposo
Bomba ha inviato una discussione in Discussioni in Il tramonto della terra dei ciliegi
Capitolo Ventidue – L'ultimo riposo Winn'Ier e Sharifa, che erano giunti solo in tempi più tardi a far parte del gruppo di eroi di Firedrakes, scoprirono ben presto che il principe non lesinava sull'ospitalità, destinando ad ognuno dei suoi campioni una stanza personale in una delle numerose e lussuose ali del palazzo reale in cui viveva con sua moglie e sua sorella. Il palazzo, insomma, fungeva da punto di ritrovo e quartier generale per gli avventurieri, mentre i sovrani davano il loro contributo alla guerra. Gli avventurieri che già avevano avuto il piacere di intrattenersi a palazzo, scoprirono con sollievo che l'impalmamento del principe non aveva scombussolato i ritmi di palazzo, resi anzi più frenetici che mai in vista della preparazione alla guerra. Da questo punto di vista, la consorte di Derbel si era dimostrata una delle persone più attive e, malgrado non avesse riscosso successo tra gli eroi, il suo impegno e il potere della sua famiglia furono di grande aiuto per il rinforzo dei confini e degli avamposti oltreoceano. Ma Marie Antoinette Ivarstill non voleva cambiare le cose solo nel Katai, ma anche nella stessa Firedrakes. Con una forte pressione sociale e sul principe, ella riuscì a far approvare il Decreto Svuota Carceri Ivarstill, il quale permettè alla corona di risparmiare notevoli risorse normalmente investite nel mantenimento dei prigionieri, tramite però la commutazione di tutte le pene in condanne a morte per coloro che non avessero cercato rifugio tra i Coscritti. I più forti, loro malgrado, si unirono all'ordine. Per la maggior parte dei prigionieri, però, calò presto l'ascia del boia. Tuttavia, la principessa non parve del tutto soddisfatta e nei giorni successivi alla pubblicazione dei necrologi si aggirò con crescente nervosismo per il castello. x Seline – Firedrakes, Mese I Nicolette Valga, lo spirito nella spada di Zhuge Liang, non nascose la sua sorpresa quando scoprì del legame che vi era tra Lucrecia e Seline Dèi, come ho fatto a non capirlo? Quindi... Mordecai! Accidenti, maledizione! MALEDIZIONE! lamentò la spada, quando gli avventurieri si fecero vicini per ascoltare la garniana. Seline esordì la spada Tua madre non è la persona che credi. O per meglio dire... vi è molto che devi sapere su di lei. Sto per infrangere il mio segreto professionale, ma ne risponderò personalmente in quel caso sospirò L'ho conosciuta sette anni fa, al tempio di Heironeous a Garnia, quando ancora ero viva... la sua mente sull'orlo del baratro per colpa del folle culto di Tharizdun. Ella era ancora giovane quando conobbe un attraente tiefling che la sedusse e le diede una figlia... spiegò la spada Ma egli non provava amore, ma solo narcisismo e una folle adorazione per il suo dio. E quando ella lo scoprì, era ormai giunta l'ora di partorire. Noi del settore lo chiamiamo... Nicolette tentennò Rifiuto del neonato. E' una condizione psicologica che avviene quando una madre rifiuta il suo ruolo nei confronti di sua figlia. Mi ha parlato di come ti ha trattata e credimi, Seline, la conseguenza delle sue azioni risiedono principalmente nel suo disturbo. Io cercai di aiutarla spiegò la Valga Potrei anche dire che diventammo amiche e sapevo che se avessimo continuato la sua terapia fino alla fine ella sarebbe potuta tornare da te e vederti come la figlia che aveva voluto. Ma... il culto non accettò che una dei suoi se ne andasse. Lucrecia era forte, una risorsa utile. Noi del tempio li fronteggiammo quando essi minacciarono di sguinzagliare demoni loro alleati per la nostra città... e fu lì che io persi la vita. La psicologa prese un lungo respiro (certe abitudini erano dure a morire) Posso solo immaginare che ella sia riuscita a sopravvivere, ma senza un supporto adeguato... ella non sia riuscita ad accettarti. Ma credimi e credetemi tutti disse telepaticamente, rivolta agli avventurieri Se c'è qualcuno che vuole opporsi all'Ordine Sinaptico, quella è lei. Mordecai è una persona spregevole e capace solo di menzogne, non dovete credergli! Non so quali siano i suoi scopi, ma egli è un fedelissimo del suo Ordine! Se il destino ci ha portato a incontraci, allora forse è perchè io ti narrassi ciò disse Nicolette. x Clint – Firedrakes, Mese I x Bjorn – Firedrakes, Mese I Firedrakes, Mese I L'alleanza militare con la Lega di Ilitar e le popolazioni della Savana, precedette un'altra importante novità, frutto di un'idea della contessa Sophia e sostenuta dal fratello: gli inizi della costruzione del "Istituto Von Gebsatell per Giovani Avventurieri Dotati" presso Covo del Tarrasque a Glantria. La guerra potrebbe durare anni, anche decenni. E se perdessimo non ci sarebbe nessuno a fermare il Katai in maniera efficace. Ma anche qualora noi vincessimo la guerra, se anche tutto dovesse andare per il meglio spiegò Sophia quando diede la notizia in anteprima ad una cena Chi ci dice che in futuro non possano giungere altre minacce? Anche solo da altri piani potrebbe giungere di tutto... e al mondo muoiono troppi avventurieri la contessa abbassò lo sguardo Non ho dimenticato quanti sono morti per salvare solo me: Clarissa, Landon... Non è giusto che ciò debba avvenire e, forse, aprendo un istituto apposito potremo fare in modo che le nuove generazioni di avventurieri possano trovare lì una formazione sufficiente per essere preparati e sopravvivere, senza lasciare nel dolore i propri genitori spiegò. Derbel applaudì la sorella, imitato perfino dalla cognata. Il principe si rivolse agli avventurieri Voglio che sia chiara una cosa amici, per i vostri figli le porte dell'Istituto saranno sempre aperte, qualora ne vorranno saggiare le capacità. Non vi saranno distinzioni di età, razza o di sesso. Che essi siano bambini o adolescenti, non dovrete mai preoccuparvi per loro. Voi avete salvato mia sorella, il minimo che possa fare è cercare di dare il futuro più sicuro possibile per i vostri figli disse, commosso A questo scopo il principe fece un sorriso complice in direzione di Celeste (Marie Antoinette guardò malissimo l'albina) Sarò lieto di annunciare che tra i docenti vi saranno anche una campanella annunciò l'arrivo del secondo Conosciuti anche come Mamma e Papà di Celeste. In questo modo essi potranno mettere la loro esperienza al sicuro dalla guerra. Nel corso del primo mese, diversi messi giunsero a palazzo per recare le congratulazioni dei sovrani della Lega di Ilitar, dei Fiordi e le tribù della Savana. Ma oltre ai ringraziamenti, giunsero anche numerosi carri carichi di doni all'indirizzo dei Von Gebsatell, patrocinatori degli eroi. Una manticora impagliata da Picco del Merlo, collane di lapislazzuli da Scogliera Argento, botti della più pregiata birra di Brughioro, elmi e armature da parata da Arcoria, il busto di un gorilla in marmo, bastoni magici da Valleverde, spade affilate nell'acciaio di Acquastrino... il tutto unito a lingotti in oro, argento, platino, candelabri in ottone, corone e tiare tempestate di gemme, mobili in avorio, mogano e abete, quadri e dipinti d'autore (Oceiros e Clint ne ricevettero uno a testa recante un loro autoritratto, realizzato a mano da un'artista che si firmava Vix). I servitori di palazzo furono costretti a straordinari (profumatamente retribuiti dal principe Derbel) per spostare tutto quel ben di dèi e nemmeno la solitamente morigerata consorte del principe di Firedrakes potè negare una ricompensa ai propri eroi. Oltre alle risorse finanziarie che ottennero, essi ricevettero una gratuita identificazione degli oggetti recuperati dal corpo del Demone dei Fulmini. x tutti, loot del Demone dei Fulmini x tutti, novità per i pg x tutti, svolgimento del topic -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in Il tramonto della terra dei ciliegi
DM Beregar ascoltò commosso le parole generose dei suoi compagni, cercando di placare l'animosità di Thorlum Non sempre la vita è giusta, Thorlum disse il Murodipietra Potrei parlare a Dervagar? Certo. Potrei rompere l'alleanza? Difficile, ma non impossibile. Ma non lo farò. Non posso condannare delle vite per l'arroganza di una principessa il nano si aggiustò sulla sua sedia a rotelle Conosco Derbel e Sophia da quando erano bambini e per me sono come dei figli. Gli voglio troppo bene per mettere in difficoltà loro e questo bel regno il nano quindi lasciò spazio agli avventurieri per dirigersi dai reali. Il sollievo fu evidente nei visi dei nobili presenti, che sembrarono poter finalmente riprendere respiro dopo una lunga apnea In questo caso non credo potremo fare di più per il Continente Occidentale se non prepararci. Dovremo mobilitare la più grande armata di sempre, ma il Katai sarà il nostro prossimo obiettivo dichiarò Derbel, la voce rotta dall'emozione Possano gli dèi assisterci Sophia lo confortò Non è domani il giorno della battaglia, ci vorrà almeno un altro anno prima di poter essere pronti la contessa guardò gli avventurieri Avrete tempo di rifiatare e prepararvi Ma pure l'iniziale compiacimento della consorte reale fu di breve durata, laddove diversi degli avventurieri parvero indispettirla non poco. Quando Chandra e Bjorn chiesero lumi sui motivi del pensionamento del nano, fu di nuovo la principessa a rispondere Per voi che siete sempre fuori non deve essere così evidente la arcoriana sembrò punta sul vivo quando Chandra ribadì il suo ruolo e la sua posizione E io sono Marie Antoinette Ivarstill, seconda in linea di successione al trono di Arcoria e terza al trono di Garnia la giovane principessa battè uno stivale a terra dalla stizza Non accetto questo tono da parte di una stracciona scagli-- Il principe Derbel, leggermente sudato, cercò di interporsi timidamente tra le due donne Unvarkerentilarhys in questo momento dovrebbe essere al tempio di Boccob, chiacchierando con sacerdoti e adepti spiegò Le sue ferite meno gravi sono state medicate e a parte le ali e la vista, egli è in buona forma. Quanto alla decisione su Beregar essa è stata valutata su una proposta di Marie il sovrano tenne lo sguardo basso Penso che si-- Beregar è vecchio e il suo modo di pensare è antiquato sentenziò Marie, sovrastandolo, gonfiando il petto mentre si rivolgeva orgogliosa alla cognata Non pensiate che mi rimangerò le parole sui draghi metallici, è per causa loro se siamo coinvolti tutti in questa situazione, invece di vivere le vite che ci meriteremmo disse. La principessa consorte si fece più vicina al marito, squadrando con ostilità Sharifa Io me lo voglio prendere il futuro, io voglio vincere disse la arcoriana puntandosi un dito al petto E non si vince rimanendo dei buoni e lagnosi babbei. Nella guerra non c'è posto per gente così: è cane contro cane, ratto contro ratto... se il mio avversario sta affogando, io mi avvicino e gli verso l'acqua direttamente in bocca. Beregar non ne sarebbe in grado, quanto a voi? Se non lo capite non ne uscirete vivi da questo pandemonio! Sophia si alzò in piedi Gli eroi hanno il diritto di portare avanti la guerra come meglio ritengono e con i rapporti che intendono stabilire. Essi ci hanno già dato più di quanto saremmo mai stati capaci di ottenere da soli. E questo anche perchè hanno saputo ricordare il valore della misericordia e della giustizia la contessa si rivolse agli eroi, bianca come un cadavere Mi appello al vostro onore, alla vostra forza e a ciò a cui ritenete più caro. Avete la mia parola che, finchè avrò fiato in corpo, farò tutto il possibile per non diventare come i nostri nemici. Marie fece un gesto vago con la mano Grazie, Sophia. I tuoi interventi sono sempre toccanti... disse con voce atona. Stretto nella morsa di quelle tre donne, Derbel Von Gebsatell parve trarre sollievo unicamente dalla semplice onestà e fedeltà di Trull, l'unico capace di strappargli un sincero sorriso. Il sovrano si alzò e raggiunse il mezzelfo, inginocchiandosi alla stesso modo del suo cavaliere (Derbie, non è da protocollo! lamentò Marie) Trull, dovessi anche tu tornare in mille corpi diversi, tu sarai sempre il benvenuto come un fratello il sovrano appoggiò una mano sulla spalla del Forgiacciaio, per poi rialzarsi in piedi Sono sicuro che tu saresti un ottimo ciambellano disse il re, facendo un cenno ad una delle sue guardie del corpo affinchè gli passasse la spada. Quindi, come già aveva fatto anni prima, egli pose la spada sulle spalle e sulla testa del mezzelfo E io non lo dimenticherò, né mancherò di ricompensare ciò che mi sarà dato disse tramite la formula rituale. Non vi era burocrazia che poteva tenere sul ruolo di Trull Forgiacciaio, Cavaliere di Firedrakes. I modi del nano e Seline parvero ottenere l'approvazione anche della consorte del principe Vedo che almeno i tuoi cavalieri conoscono le buone maniere commentò la principessa, leggermente compiaciuta, ascoltando la richiesta di Seline Non so quando ella dovrebbe tornare. Ad ogni modo, permesso accordato, dame Seline. Attendo l'occ-- A-aspettate! La voce telepatica di Nicolette interruppe le parole della Ivarstill, che si guardò confusa attorno. La spada di Liang sembrò quasi tremare leggermente mentre la sua voce era rotta dall'emozione Seline! Hai... hai detto Lucrecia Decanti? La stessa che... la voce da sempre calda e suadente della spada sussulto T-tu... SEI TU SUA FIGLIA?!?!? Gli astanti osservarono confusi prima la spada, poi la tiefling. Sarebbero passati quattordici mesi prima che essi avrebbero dovuto fare i conti con le conseguenze di quelle rivelazioni, quando avrebbero impugnato le armi per l'ultima volta. -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
Bomba ha risposto alla discussione di Bomba in Discussioni in Il tramonto della terra dei ciliegi
DM VITTORIA! VITTORIA! VITTORIA! fecero eco lucertoloidi, orchi, gnoll, felinidi e umani al loro generale, portato in trionfo prima che lo stesso avvenisse anche per i suoi compagni che avevano affrontato non solo il Flagello Blu, ma anche il temibile Vento di Sangue. Vi erano state perdite e feriti, ma la notizia della vittoria sembrava aver agito come una panacea per il morale dei popoli della Savana, che pur sotto la pioggia ora ridotta, poterono inneggiare alla luna, sbeffeggiandola per il loro inaspettato trionfo. La notte che era cominciata nel segno della guerra, si avviò a una fase di festa, come avvenne al nord quando i caduti vennero onorati e i vivi poterono ricordarli. Ai festeggiamenti non presero parte i felinidi, che preferirono riposare in uno degli edifici dopo il difficile scontro. Diversi lucertoloidi riferirono però in seguito la misteriosa scomparsa di tutto lo scatolame di latte e carne umida. Non vi furono rimostranze, sulla volontà di Chandra di prendere in consegna i possedimenti del Demone dei Fulmini, da parte dei capitribù (Si vede che doveva toccare a voi commentò Dro'Arji), i quali offrirono la loro collaborazione per una mutua assistenza Io e Reksis esordì Musaaid, lo shayk fratello di Sharifa Manderemo i nostri esploratori a sud, alla ricerca della tana del Flagello Blu e di Vento di Sangue. Le loro carcasse possono fornire armi e armature eccellenti valutò Ma i vostri sforzi meritano di più di qualche trofeo Dro'Arji fece spallucce, non molto convinto. Oskrim annuì Voi capite che non avendo un governo stabile non abbiamo modo di offrirvi gli stessi titoli nobiliari o le stesse ricompense di un regno, ma faremo del nostro meglio promise il capotribù orco. Reksis gli fece eco, rivolgendosi quindi a Zhuge Cercherò di portare avanti il mio addestramento il più velocemente possibile, fratello. Ma starà a te vedere se vi sono altri dei nostri compagni capaci di lottare. Quando sarà il momento, però disse Io giungerò al tuo fianco, per onorare la nostra ancestrale promessa il resto dei capitribù annuì, confermando la loro volontà di contribuire alla guerra. Dro'Arji si limitò a sbadigliare, con Musaaid che scosse la testa all'apatia del sindaco dei felinidi Ma penso sia giusto anche godersi i festeggiamenti, che ne dite? Il tempo si schiarì e i falò vennero accesi per scaldare la carne (anche quella di drago che Thorlum provò a cucinare con scarso successo), in quella notte illuminata di rosso, le nubi che lasciarono intravedere le costellazioni e le stelle più distanti, chiare come non lo erano da quando gli avventurieri avevano visitato le pendici a nord del Continente Occidentale, nei pressi della fredda città di Lòrien. Anche senza l'aurora boreale, lo spettacolo che si parò loro di fronte fu sufficiente a scaldargli il cuore quanto i riflessi rossi che tingevano il cielo di quella notte piena di emozioni. Cielo notturno sopra la Savana Il giorno successivo, limitatamente riposati dopo le fatiche intraprese, gli eroi ebbero modo di congedarsi dalle persone che avevano incontrato nel corso del loro viaggio a sud. Gli eroi poterono in quel momento comprendere la portata della loro crescita, notando come buona parte di essi aveva ora il potere di viaggiare tra le dimensioni e di condurre il gruppo per tutto il continente, ben più velocemente di quanto sarebbe avvenuto anche per mezzo della potente Anzalisilvar. Parve loro che i corpi avessero fino a quel momento vissuto in una sorta di torpore da cui si erano improvvisamente risvegliati, dimostrando le loro vere capacità. Ma fino a dove si poteva spingere questo limite mortale? La domanda non ricevette risposta Saluti a voi, Amici della Savana e sorella mia. Possa il terreno su cui poserete i piedi essere sempre solido e il vento spingervi verso il successo disse Musaaid, sollevando la mano in segno di rispetto e riservando alla compagna di covata un freddo abbraccio (d'altronde non poteva essere caloroso tra creature a sangue freddo, no?) Comunicherò al signore di Acquastrino il vostro successo, così che si diffonda la notizia. Nessuna minaccia giungerà da sud per la Lega di Ilitar. Confido che ci risentiremo presto, per assicurare la stessa salvezza al resto di Arth. Il ritorno a Firedrakes degli eroi avrebbe usualmente preceduto qualunque evento mondano o tradizione di corte, con i Von Gebsatell che avrebbero ascoltato il rapporto circa il successo della missione. Tuttavia pareva che già un incontro si stesse svolgendo, tale da coinvolgere la presenza di Derbel, sua moglie Marie Antoinette e Sophia, i quali erano rivolti in direzione della persona convocata, il ciambellano Beregar Murodipietra, dritto sulla propria schiena mentre si trovava seduto sulla carrozzina a cui era stato costretto dopo il suo primo incontro con Azariaxis il Terrore Cremisi. Non erano presenti altre personalità quali Anzalisilvar, Unvarkerentilarhys, Lucrecia o altri suoi ex-compagni dell'Ordine Sinaptico. Beregar Murodipietra esordì Marie Antoinette prendendo la parola, vestita con un bustino verde che ne risaltava le forma, i capelli raccolti in una elaborata crocchia Hai servito fedelmente la corona per molti anni e tutti gli uomini e le donne del regno di Glantria ti ringraziano. Ma ora puoi mettere da parte le scartoffie e riposare e ripensare con orgoglio ai tuoi anni di servizio. Sophia alzò gli occhi al cielo, mentre Derbel deglutì prima di prendere la parola Ti sono grato per tutto ciò che hai fatto nel corso degli anni, più di quanto non si potesse richiedere da un nano e un amic-- Marie interruppe il proprio sposo Quello che mio marito vuole dire è che potrai tornare a Huruk-Rast, dove in accordo con il re tuo fratello Dervagar ti verrà assicurata una ampia magione e servitori pronti a soddisfare ogni tua richiesta, anche nella tua fragile posizione. Beregar arrossì Un posto dove morire e delle persone pronte a seppellirmi! Parla chiaramente, ragazzina! disse accaloratamente, ottenendo un'occhiata ostile della Ivarstill Puoi mandarmi via e far approvare le tue leggi da tiranna, ma non prendermi in giro. Tu non sei degna della tua posizione! IO SONO LA PRINCIPESSA DI FIREDRAKES! tuonò Marie alzandosi in piedi Ringrazia che non ti costringa a strisciare a terra, invece di inginocchiarti, Murodipietra! Tu e il tuo cuore tenero non sareste mai capaci di vincere questa stupida guerra gestita da draghi metallici talmente inetti da lasciare tutte le fatiche a noi. Ma io posso e lo farò, dovessi far uccidere ogni donna o bambino del Katai! Sophia fece per parlare, ma si interruppe in un eccesso di tosse che la costrinse a coprirsi la bocca con un fazzoletto. La arcoriana la ignorò, risedendosi sul suo scranno, prendendo profondi respiri Puoi andare, ex-ciambellano disse. Beregar si allontanò, incrociando gli eroi mentre essi entravano nella sala. Il nano li guardò con un espressione eloquente, conscio che essi avevano assistito alla scena. L'espressione di sollievo fu evidente nel viso scarno e pallido di Sophia, le cui condizioni di salute non parevano migliorate nel breve tempo in cui erano stati distanti Ce l'avete fatta? domandò, gli occhi che passarono in rassegna gli eroi in cerca di una risposta nei loro volti. Derbel si sporse in avanti sul proprio trono Amici, quali nuove dalla Sav-- Marie Antoinette interruppe il marito Quello che mio marito l'espressione della Ivarstill osservò il viso del marito con la stessa adorazione che avrebbe mostrato Bjorn per la propria Tiana, salvo tornare fredda quando essa si pose sui suoi interlocutori Vuole sapere è se avete svolto gli ordini che avete ricevuto. E' forse giunto il tempo per poter finalmente muovere guerra nel Katai? Datemi un rapporto dettagliato, subito! Anche voi, cavalieri! disse, per poi passare in rassegna gli avventurieri che ancora non si erano inginocchiati Vi ricordo inoltre che siete in presenza della famiglia reale lo sguardo della Ivarstill cadde su Chandra Ah, tu devi essere Chandra... la arcoriana non disse altro alla Silverhand, guardandola dall'alto in basso. x tutti -
Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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Mentre aspettiamo l'eventuale conferma (o smentita) degli ultimi giocatori, annuncio ufficialmente che è stato raggiunto il quorum minimo di partecipanti, con il conseguente proseguio dell'avventura nel suo ultimo libro. Preannuncio inoltre che tutti i pg sono saliti di livello (raggiungendo il 14), tuttavia prima di fiondarsi sulle schede suggerisco di aspettare l'apertura del prossimo capitolo, che illustrerà le meccaniche tecniche e le opzioni della casa disponibili per lo sviluppo delle vostre carriere di avventurieri. Tale capitolo, come in molti forse si aspettavano, fornirà una finestra di tempo, acquisti e ruolaggio degna del miglior Roleplay City Bitch e perfino una grossa anticipazione circa una certa avventura che POTREBBE svolgersi dopo. Sulla base degli ultimi sì/no dei giocatori che non si sono ancora espressi, vale a dire @SassoMuschioso @AndRe89 e @Nightmarechild, valuterò se aprire delle iscrizioni per qualche altro inserimento (aka Stupid Test o Hunger Games dei Poveracci, a seconda dei gusti) -
Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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Non c'è due senza tre Azariaxis sembra un ricordo lontano, la Regina del Gelo viene spesso rammentata con un sorriso, ma oggi la vittoria per i giocatori ha forse un sapore doppiamente buono (modello Maxibon) con la caduta di non uno, ma ben due draghi della Xorvintaal. Pur dovendomi asciugare una lacrimuccia pensando al tempo per costruire i boss, sono qui per annunciarvi l'imminente conclusione di "Alla luce di una luna color sangue", la terza avventura con protagonista il gruppo di avventurieri più eterogeneo e numeroso della storia del D&D. A discapito delle critiche e degli haters, qui i fatti hanno portato alla conclusione senza ritardi o interruzioni. E al giorno d'oggi non mi sembra poco. Come tradizione, andiamo a porre il nostro bilancio. Le meccaniche di gioco stanno esigendo il loro prezzo in termini di difficoltà di interpretazione e gestione, ma nonostante tutto mi sembra che spesso e volentieri riusciamo ad essere concordi sulle conclusioni. Raccomando ai pg un'approfondita rilettura delle proprie capacità e incantesimi, un ripasso che può aiutare a cogliere parti non lette nella prima stesura. Ciò renderebbe il mio lavoro più facile, permettendomi di esprimere ancora al meglio le mie proposizioni come master. Circa il gruppo, per il resto, direi che il voto che posso dare è il migliore in assoluto. Non vedo dissapori, ma solo la volontà di divertirsi e divertire come gruppo di gioco e come persone, un requisito che ho sempre trovato fondamentale e che qui sembra esprimersi al meglio. Non posso che rinnovare ancora una volta il mio orgoglio nel gestire un gruppo come questo, che mi sprona a dare sempre il meglio. Come tale la mia volontà di proseguire è confermata al 100% per l'ultima avventura, la cui durata sarà sugli approssimativi (ma sempre canonici) 3-4 mesi. Con essa vi sarà l'occasione di esplorare una parte di Arth tante volte nominata ma mai esplorata, salire ulteriormente di livello, conoscere nuovi png e ricalibrare la scheda del proprio pg. Sempre come tradizione, la scelta se affrontare quella che in questo caso sarà l'ultima parte della campagna, sarà una vostra scelta. Ogni giocatore non interessato o che non ha modo di poter seguire i ritmi non dovrà fare altro che dirlo e il suo pg potrà uscire in tutta tranquillità, senza che vi sia alcun rancore. Chi vorrà proseguire, invece, potrà segnalarlo allo stesso modo. Data la natura della campagna, sarà necessario il canonico quorum di almeno 10 giocatori per poter proseguire. Nel frattempo potrete continuare a postare nel capitolo ventuno, così da accompagnarmi nella chiusura del terzo "libro", che spero vi abbia divertito. P.S. Conoscendomi (o avendomi conosciuto, per i nuovi giocatori) spero che, nel caso vi sia qualcosa che ritenete possa essere cambiato o migliorato, non vi facciate problemi a dirlo. La pratica porta alla perfezione, così come un aperto dialogo (o per mp, se preferite) -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
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DM Thorlum, Trull e Golban avrebbero ricordato quella battaglia per il vincolo che la terra imponette loro, costretti a imprecare a mezza bocca (nel caso del paladino più per modo di dire) mentre il Flagello Blu sembrava farsi beffe di loro, ostentando le sue ali in certi punti squarciate ma in grado di sostenerla in volo. Ma Tyrigaryanthilax non ebbe il tempo per dilungarsi in tali vanaglorie, poiché i restanti avventurieri onorarono la buona volontà dei loro compagni raddoppiando i loro sforzi. Prima di Celeste, Seline scagliò contro la creatura alcuni dei suoi migliori incantesimi, rispondendo al potere sonico con ondate di forza inesorabile, spianando la strada all'elocatrice che la prima a lanciarsi contro la dracolich, teletrasportandosi vicino al suo basso ventre e cercando una serie di affondi vincenti. La carne della dragonessa blu però aveva in parte abbandonato quel corpo, creando vuoti in cui Cuore Nero trovava... il nulla. Il migliore dei suoi colpi fu in grado di affondare tra i tessuti della creatura, ricavando per l'elocatrice una doccia di sangue bluastro che la imbrattò dalla punta dei capelli agli stivali ormai resi talmente inutili da non poter servire nemmeno per andare a prendere le missive nella cassetta postale davanti casa. Oceiros, pur non ai livelli di Seline, non disdegnò di colpire la creatura che aveva rinunciato alla mortalità, i cui ruggiti si facevano via via più acuti, il corpo martoriato dall'ondata di magia che stava venendo lanciata contro di lei. Era il momento di Winn'Ier. Il combattente orso afferrò un cucciolo di macigno lì vicino, pronto a scagliarlo con precisione contro la creatura, centrandola alla tempia. Il piano del barbaro dei Fiordi era semplice, specialmente contando il poco tempo in cui aveva dovuto elaborarlo, ma efficace, e si basava su una deduzione machiavellica che la sua mente aveva elaborato nel corso della battaglia: certi non morti non potevano agire con la stessa lucidità qualora la testa fosse stata rimossa dal corpo. L'uomo-orso era pronto al lancio definitivo, che lo avrebbe fatto rivalutare agli occhi del mondo, dimostrando che anche coloro che crescevano in mezzo alla natura erano in grado ragionamenti e di un intelletto superiore. Gargamellor sarebbe stato fiero di lui e, chissà, magari i racconti gli avrebbero permesso di conoscere stuoli di tiefling, demonesse succubi (non che ne avesse mai incontrate), ninfe, valchirie e goliath. Ma prima di lui giunse una persona: Clint Draconis, l'uomo con la peggiore forza di volontà quando si trattava di tenere tra le brache il proprio pseudodrago. Il Draconis spiccò il volo alle spalle di Winn'Ier e si librò in aria, per poi rilasciare un grido di energia draconica nella lingua primordiale dei draghi stessi, un potere che era per certi versi infatti simile a quello che sfruttato da Tyrigaryanthilax stessa, la quale strinse la propria mascella prima di lanciare un grido di dolore NIIIID!! DOVAHKIIN!! latrò dolorante, prima che i suoi occhi si spalancassero di dolore ed essa precipitasse a terra, minacciando l'incolumità degli avventurieri sotto di lei mentre dal suo corpo scariche di fulmini saettavano come impazzite (una di esse uno degli stivali già sporchi di sangue di Celeste). Con un balzo l'elocatrice, Zhuge e Winn'Ier furono evitarono di finire schiacciati sotto la carcassa del Flagello Blu, che si abbattè sul fango con un tonfo capace di far tremare la terra nelle vicinanze, il corpo che si afflosciò come una gigantesca bambola di pezza, segnando la fine dell'epoca di terrore che quella immortale creatura aveva posto sulle terre a sud della Lega di Ilitar. Fu la svolta definitiva alla battaglia. Trull potè ordinare la sortita che i popoli della Savana al completo condussero: lucertoloidi armati di lance incantate e scudi di legno imbevuti di magia, orchi armati delle migliori lame, gnoll arcieri e balestrieri, felinidi armati di bastoni o di esotiche armi capaci di colpire con precisione, uniti nella loro carica ai cavalieri di Acquastrino superstiti. La marea multirazziale si abbattè sulle ultime sacche di resistenza dei wraith, assetate di vendetta nei confronti degli eroi di Firedrakes ma già devastate dalle strategie del Forgiacciaio, costringendole a una ritirata da cui pochi sopravvissero. Gli spiriti non-morti avevano perso la loro guida, anime in penosa fuga che non avrebbero più terrorizzato i popoli della Savana. x tutti -
Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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Corretto il checkpoint, avevo erroneamente indicato il precedente -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
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DM I draghi ruggirono, gli eroi urlarono la loro invettiva contro di loro. Lì, alle porte dell'enclave dei lucertoloidi si stava consumando lo scontro che avrebbe deciso il destino del sud, i viaggiatori del nord che stavano dando fondo a tutte le loro risorse per contrastare il potere di quei draghi adulti, il cui unico scopo era l'annicchilimento di ogni forma di vita. La pioggia resa rossa dalla Luna Insanguinata rendeva quello scenario un vero incubo, i combattenti a terra costretti ad arrancare nel fango e soffrendo le pene dell'inferno per le loro bruciature. Ma abbattere Sorvhaxiltrim aveva la priorità, motivo per il quale Bjorn, pure allo stremo delle forze continuò a colpire il muso del drago i cui occhi si iniettarono di sangue alle provocazioni di Trull In questo caso ucciderò tutti i tuoi figli, mezzelfo! Ruggì, deviando con un colpo d'ala la freccia tirata dal Forgiacciaio. Il potere del tuono giunse però in soccorso dei nordici, con Zhuge e Chandra che scaricarono tutta la furia della tempesta contro il padre di Azariaxis, il quale parve per un attimo soccombere alla furia degli elementi scatenati contro di lui. Egli però non crollò, il muso sollevato fieramente nonostante l'elettricità che pure ad occhio nudo si vedeva attraversare il corpo possente del drago ORA NE HO ABBASTANZ-- il grido di rabbia di Sorvhaxiltrim morì in gola quando Tom Po cinse il potere dell'ombra attorno al suo collo muscoloso, cercando di soffocare l'ultima scintilla di vita nel padre del Terrore Cremisi. Il drago rosso battè le zampe, strabuzzò gli occhi come un forsennato e artigliò ovunque potesse, ma la tecnica monastica che Tom Po aveva sviluppato non gli lasciò scampo. Quella notte, quando la possente mole del drago crollò nel terreno bagnato, si spense la vita di Sorvhaxiltrim Vento di Sangue, per ironia della sorte dallo stesso Ammazzadraghi che aveva ucciso suo figlio. Il Flagello Blu, però, spense ogni velleità. Scendendo di quota quanto bastasse, il drago scagliò un potente ruggito, più forte di qualunque grido di battaglia essi avessero mai udito. Le armi tintinnarono, le orecchie degli eroi sanguinarono e diversi di loro poterono dopo quel momento udire solo un indistinto rumore ovattato che escludeva qualsiasi altro suono. Dopo aver ristabilito la sua supremazia ai mortali che aveva investito con il suo ruggito, Tyrigaryanthilax calò il suo possente muso, le fauci che azzannarono al petto Celeste Borealis. L'elocatrice sentì le crepature propria barriera energetica lasciar filtrare le zanne del mostro, mentre esse penetravano dentro di lei e rilasciavano un'ondata di energia negativa che investì il corpo già martoriato della nativa di Primarosa. La presenza di Winn'Ier, che sembrava pronto a tutto, anche scagliare macigni, richiamò l'attenzione della dragonessa quanto bastò perchè interrompesse il suo assalto. Fu allora che sul campo di battaglia giunse la cavalleria, benchè appiedata. Seline, Clint, Oceiros e Sharifa giunsero trafelati nel campo di battaglia, dove solo la dracolich si opponeva ora alla salvezza del Continente Occidentale. x tutti -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
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DM Via! Via! Via! gridò telepaticamente Nicolette, che con Zhuge trovò rifugio sottoterra, un attimo prima che Tom Po scartasse di lato e Bjorn, il più rapido di tutti, si lanciasse personalmente contro Sorvhaxiltrim. Il kalashtar si avventò sul drago, il falchion che calò sulla fronte del nemico con precisione letale... ma tutto ciò che lo psionico ottenne fu un contraccolpo che minacciò di spezzargli le braccia. Quando a suo tempo aveva affrontato Azariaxis, il vile rapitore di Sophia si era agghindato di incantesimi protettivi che poi Chandra aveva abilmente liquidato. Ma Sorvhaxiltrim, il padre del Terrore Cremisi, non sembrava far uso di simili orpelli come si diceva non fosse possibile per i partecipanti della Xorvintaal. Una risata proruppe dalle fauci di Vento di Sangue, prima che esso sollevasse la sua maestosa mole, sollevandosi da terra e torreggiando sull'Havardsson. Una presenza che avrebbe intimidito chiunque, ma non l'uomo dei Fiordi che colse l'occasione per trafiggere la carne del drago rosso in una fessura tra le sue scaglie. Un colpo che strappò un lamento al drago prima che esso scatenasse il potere del fuoco su di lui Yol Toor Shul! furono le ultime parole che Bjorn udì prima che lui e i suoi compagni venissero investiti da un vero e proprio torrente di fiamme, una ondata di calore che bruciò carne, rese incandescenti armi e armature e invase i polmoni dei disgraziati che ne furono avvinti. Un inferno breve, ma dal quale essi emersero come se fossero passati cento anni nel più crudele dei deserti. Chandra Silverhand riuscì, come il felinide e il wu-jen, ad evitare la furia di Sorvhaxiltrim, arrivando anche a proporre un'offensiva tramite tre lance di energia elettrica capaci di trafiggere la schiena del drago che ruggì il suo sdegno per l'onta ricevuta. Tuttavia il volo della sangue di drago d'argento non passò inosservato agli occhi ultraterreni di Tyrigaryanthilax, che seguirono la planata sotto la pioggia della giunonica barda Dovahkiin mormorò la dragonessa prima di rivolgere il muso in direzione della contessa consorte e rilasciare il suo soffio più potente Strun Bah Qo! fu il grido che accompagnò un raggio di elettricità blu con il cuore che pulsava nella cassa toracica esposta della dracolich, una saetta più potente dei fulmini che avevano imperversato in quella notte. La barda riuscì a richiamare una magia protettiva appena in tempo, attenuando il lampo che colpì al fianco sinistro la contessa consorte, il cui sistema nervoso fu solo leggermente scosso dalla potenza del colpo. Fizban ne uscì altrettanto bene, sebbene lo shock lo portò a prendere in maniera un po' esagerata il colpo subito quando si mise a gracchiare Mayday! Mayday! Roger! Roger! Roger! x tutti -
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No potete agire normalmente non avendo nemici prima di voi -
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DM Gli avventurieri partiti da Glantria furono presto costretti a riprendere posto tra le fila degli indigeni della Savana che lottavano per la propria terra. Benchè spronati da Meyer, Oskrim, Reksis e Musaaid (Uccidete i wraith, laddove ragionevolmente possibile fu l'ordine di Dro'Arji), le tribù cominciavano a sentire la fatica a differenza dei loro avversari, i cui numeri erano in diminuzione ma non erano meno impressionanti. Oceiros e Clint presero posizione nella piazza benedetta, a disposizione di chiunque avesse bisogno di cure, mentre Seline riprese la sua posizione arretrata in cima all'edificio da cui aveva contemplato la prima fase dello scontro, gli arcieri lucertoloidi che le diedero il bentornato con non poco sollievo. Ma quando la minaccia presagita si palesò, essa non lo fece nelle retrovie, nella piazza o distribuendosi in maniera uniforme tra i vari obiettivi possibili. Essa irruppe come un maglio sulla prima linea, che vide i pochi spiriti disperdersi come fecero anche i difensori. Gli unici che poterono rimanere saldi furono coloro benedetti dagli dèi come Golban o che avevano ricevuto in dono dai Von Gebsatell il fermaglio magico che li proteggeva dalla paura sovrannaturale che avvolgeva i draghi. Tyrigaryanthilax, la dragonessa che aveva rinunciato alla vita per abbracciare la non-morte, era grande quanto il defunto Azariaxis (taglia Enorme), ma la sua stazza era resa ancora più imponente dal fuoco oscuro di colore bluastro che covava all'interno del suo immenso ventre, la cui fredda luce filtrava come un faro celeste in quella notte color sangue. Essa sbattè le proprie ali decomposte, osservando gli avventurieri dalla sua posizione sopraelevata, gli occhi ridotti a due braci color cobalto. Tyrigaryanthilax il Flagello Blu La sua voce soprannaturale aveva solo una lontana vena della femminilità che poteva aver avuto in vita, una cavernosa voce dell'oltretomba che risuonava senza bisogno che la mascella si muovesse Hokoron Brom, Hin Togaat Los Funt. Klogolt Fen Dii! x chi capisce il draconico Lo scontro sembrò per un attimo ricordare quello avvenuto anni prima contro Azariaxis. Ma fu presto chiaro perchè wraith e altri attendenti non accompagnassero la loro comandante. Quando un altro ruggito scosse l'aria, preannunciando l'arrivo di un secondo drago, esso non tardò a giungere, piombando sul terreno bagnato, le scaglie rosse luminose come vive braci. Il suo fisico era forte e possente, più muscoloso di quello del più giovane Azariaxis (taglia Enorme), un esemplare adulto nel massimo del suo splendore le cui zanne erano grandi come spade e i cui occhi ardevano di malizia e malvagità. La sua voce era meno spettrale di quella del Flagello Blu, ma non meno spaventosa Hin Hokoron Ni Mindok Fod Bovul. Hin Krii Van Ak Kul Azariaxis, Ahraan Aziid Ol Unvarkerentilarhys! x chi capisce il draconico La voce gutturale del drago rosso ruggì in Comune, abbastanza da poter essere udito dagli eserciti alleati degli eroi e dagli avventurieri che non erano lì con loro Piangete e soffrite! Questa notte la luna risplende del sangue che verserete! Il sangue che io, Sorvhaxiltrim Vento di Sangue reclamo! gli artigli del drago rosso strinsero saldamente il terreno fangoso, scavando ampi solchi mentre i due draghi si avvicinarono a coloro che avevano scelto di combattere in prima linea la Xorvintaal e i suoi membri, in quello che si preannunciava come lo scontro più difficile che essi avessero mai affrontato finora. Sorvhaxiltrim Vento di Sangue x tutti -
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DM Lo stupore di Tom Po non sembrò fermare il felinide dallo strappare i wraith tra i propri artigli, come un garzone avrebbe fatto con della carta straccia, dimostrazione del potere che essi avevano raggiunto nel corso dei loro viaggi e dei allenamenti, mentre Golban abbattè la sua fedele mazza prima sul cranio di uno dei wraith, quindi sul fianco di un secondo, entrambi gli spiriti che barcollarono prima di esplodere in un getto di ectoplasma grigiastro, lo stesso in cui si ridusse il wraith che venne avvolto urlante dalla catena di Trull, fino ad essere stritolato. Clint si librò in volo, sovrastando un Fizban che incenerì con una serie di lampi uno dei wraith, ponendosi come vedetta alla ricerca di possibili attacchi nemici, udendo in tale occasione un ruggito draghesco in lontananza che lo mise sul chi va là. A terra, Bjorn e Thorlum cercarono di tenere a bada i propri nemici, ma fu Zhuge a porre la risoluzione a quei nemici spettrali rilasciando una ondata di freddo glaciale simile a quello che spirava spesso nei lunghi inverni di Ezo, la regione più a nord del Katai. I wraith, investiti dall'ondata magica del wu-jen, si dissolsero ad uno ad uno, liberando il campo per i rinforzi che giunsero guidati dal secondo di Meyer, che rinforzò la prima linea con i suoi uomini, un gruppo di gnoll di Reksis e Seline, appena giunta in prima linea. Lo gnoll capotribù ebbe buone parole per il gruppo Bel lavoro! Io e Oskrim abbiamo tenuto la piazza e l'ingresso a est, ma ci servono ordini e uomini per coordinare le squadre del settore ovest! Trull fu chiamato agli straordinari quella notte, latrando ordini a destra e a manca per evitare che i gruppi di wraith disperdessero le truppe rendendole più facile preda. Ma l'esercito del Flagello Blu era ora orfano del Vicario di Talos e, come se non bastasse, dovette vedersela con l'esperienza tattica senza precedenti che il mezzelfo pose nell'arginare qualsiasi breccia materiale potesse presentarsi, forte del periodo passato nell'esercito e nelle battaglie vissute negli ultimi anni. I felinidi, con sorpresa generale, dimostrarono un valore fuori del comune e un arsenale magico degno di quello di Arcoria, supportando le forti braccia di gnoll e orchi, armati fino ai denti dal popolo di Dro'Arji. Quello che pareva un assedio si trasformò presto in un ecatombe per le truppe del drago blu, messe in rotta dalle armi benedette dai sacerdoti di Bahamut e da Oceiros, laddove esse non venissero prima flagellate e consegnate al regno dei morti una volta per tutte. Le buone notizie dal fronte si susseguivano una dopo l'altra, tanto che perfino il cauto Musaaid cominciò a crederci. Ma fu allora che Azariaxis si schiantò contro uno degli edifici, un'antica biblioteca che crollò sotto il peso del drago evocato da Chandra, i cui resti si ridussero presto in neve, subito aggredita dalla pioggia di quella notte carica di oscuri presagi. Un ruggito forte come un tuono rimbombò nell'aria, con Oskrim che chiamò a raccolta gli avventurieri L'esercito nemico non durerà a lungo, di questo passo Tyrigaryanthilax non tarderà a mostrarsi. Tenetevi pronti, rischiate che essa giunga da noi da un momento all'altro. Ma ella non giungerà sola, di certo disse Meyer, claudicante dopo aver subito diversi colpi ad opera dei wraith E' una comandante e porterà molte truppe con sé. Io farei così! A meno che... Musaaid osservò il cielo, la fronte aggrottata, le orecchie tese nel cercare di percepire i suoni che giungevano dal cielo. Niente a meno che! disse Oskrim, per poi rivolgersi agli avventurieri Prendetevi un po' di riposo, ma presto ci sarà di nuovo bisogno di voi. A quel punto dovrete scegliere come schierarvi di nuovo, se fronteggiare tutti assieme la prossima minaccia o cercare di affrontare le sue forze divisi come avete fatto prima disse. Laggiù, nella Savana, stava per consumarsi l'atto finale di quella guerra a sud. Stavolta però non c'erano Anzalisilvar e nemmeno Emercuryadar a spalleggiarli. Avrebbero dovuto affrontare la rappresentanza della Xorvintaal di persona. x tutti -
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DM Una salva di frecce dalle retrovie riuscì a vedere parte dei suoi dardi abbattere parte dei wraith che cercavano in volo di raggiungere le cime dei tetti su cui si trovava anche Seline. La tiefling sfruttò l'occasione per rinforzare le proprie difese, richiamando delle copie illusorie di sé stessa (sebbene una le parve venire un po' più tracagnotta dell'originale) per gettare nella più totale confusione eventuali nemici. Le retrovie tuttavia parevano ancora relativamente sicure. Favoriti dalla rapida sortita nei confronti dei wraith mandati in rotta con le armi benedette, Oskrim diede ordine di rinforzare le difese sulla piazza, resa vero e proprio punto di ritrovo per i feriti e per la gestione delle strategie in quella piovosa notte rossa. Gli eroi presenti, cogliendo le difficoltà al fronte, non persero tempo muovendosi come un sol uomo verso la prima linea, dove imperversava la battaglia in cui era partecipe anche il Demone dei Fulmini in persona. Le grida e le urla dei combattenti coinvolti (lucertoloidi, gnoll, orchi e felinidi), unita ai tuoi e ai lampi di quella tempesta, rendevano quel terreno di scontro una vera ordalìa, assordante e scomodo per chiunque non fosse capace di sollevarsi da terra. Celeste sgomitò, inciampando dopo aver subito uno sgambetto da uno dei wraith, che si gettarono su di lei famelici. Bjorn e Tom Po, però, si lanciarono sull'avversario più pericoloso, con il monaco che sferrò un unico, singolo pugno capace di crepare l'armatura completa all'altezza dello sterno dell'anziano sacerdote, cui si mozzò il fiato, un attimo prima che Bjorn calasse il suo fidato falchion squarciando la schiena dell'adoratore di Talos. La barba sporca di sangue, il sacerdote sgranò gli occhi mormorando parole cabalistiche contro il kalashtar Possa la tua prole... il quale però dimostrò una rapidità fuori dall'ordinario cambiando rotazione dell'arma e recidendo la testa del bieco adoratore dei fulmini dal corpo, la bocca ancora spalancata che finì con il resto del cranio nel fango sottostante. Il corpo si afflosciò, come una marionetta senza fili. Celeste ritornò nelle retrovie appena in tempo, prima che i wraith si abbattessero su di lei, scontrandosi con la marea umana dei suoi compagni formata da Zhuge, Trull, Golban e Thorlum, cui non mancavano le libbre (a parte forse il wu-jen) per reggere l'impatto di tutti quegli spiriti assetati di essenza vitale. La catena di Trull mancò il proprio obiettivo, ma il martello di Thorlum minacciò di dissolvere per sempre uno dei Wraith, così come gli artigli dell'uomo del Katai furono rapidi nello scavare un profondo solco nel ventre di uno spirito vestito con una tunica e completamente calvo. Messo in difficoltà dalla propria minore mobilità, Golban fece ricorso alle benedizioni di Chandra (che avevano ritoccato anche il suo volto) per resistere alla influenza negativa dei non-morti. Fu allora che giunsero i rinforzi: Clint, Chandra, Sharifa, Winn'Ier e Oceiros giunsero alle spalle dei difensori della prima linea, coadiuvati da un gruppo di felinidi armati di bastoni magici che scagliarono dardi incantati contro un nuovo gruppetto di spiriti, neutralizzando la nascente minaccia. Alcuni orchi rinforzarono il fianco sinistro su ordine di Trull, arginando un altro gruppo emerso dalle pareti di una rimessa. Gli eroi di Firedrakes si poterono quindi riunire quasi al completo. Il successo contro la prima ondata sembrava a portata di mano. x tutti -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
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DM Quello scontro che vedeva contrapposti i non morti a lucertoloidi, gnoll, orchi e felinidi avrebbe potuto prendere il nome di Battaglia dei Cinque Eserciti, ma sarebbe stato impreciso dal momento in cui gli eroi giunti da nord dimostrarono ben presto di essere essi stessi l'equivalente di un'armata, cui si sommava l'azione dei Dragoni di Acquastrino, i quali pur in quella pioggia battente non mancarono di dimostrare il loro valore arginando con la cavalleria le creature dell'oltretomba che cercavano di avere ragione dei vivi. I wraith erano in numero inferiore, ma ogniqualvolta essi riuscivano ad abbattere uno degli alleati, il suo spirito prendeva non-vita reingrossando le fila nemiche. Non ci fu quindi da stupirsi se uno dei punti caldi dello scontro si rivelò essere la piazza principale dell'enclave, dove Musaaid e Oskrim richiamarono gran parte delle loro forze per sfruttare la radiosità sacra evocata da Oceiros e il cospicuo assembramento di eroi assiepati al suo fianco. Chandra, non volendo essere da meno, aveva messo in campo tutti i ritocchi fisici che la magia potesse permettere, esagerando il suo aspetto e la sua giunonicità come effetto collaterale delle tossine incantate che resero i suoi incantesimi ancora più letali... e parvero distrarre non poco gli osservatori maschi presenti nelle sue vicinanze, tanto che l'ondata di piume argento che venne scagliata passò quasi inosservata. Non ai wraith, i quali vennero quasi del tutto decimati, prima che Oceiros rendesse i due rimasti corporei. Lo sguardo di sbigottimento degli spiriti fu di breve durata, soffocato dalla palla di fuoco che Sharifa fece detonare loro addosso facendoli infine riposare in pace. Winn'Ier, Clint e Fizban poterono consolarsi con la vista offerta dalla Silverhand, il cui bustino sembrava ormai sul punto della rottura sotto una pressione irreperibile anche nei fondali marini. Nelle prime linee, l'arrivo del Demone dei Fulmini in persona così presto non parve spaventare i più coraggiosi tra gli avventurieri, che sfidarono a gran voce il nemico. Celeste fu la più veloce a lanciarsi, trafiggendo il wraith più antico e strappandone parte del busto prima di spingersi con foga dentro quella marea spettrale, cercando di avvicinarsi il più possibile al vicario di Talos. Se il leader di quegli spiriti malvagi urlò il suo sdegno, tale grido morì in gola molto presto quando un Tom Po fuori di sé gli recise la testa dal corpo, precedendo Bjorn che piombò in picchiata contro un altro spirito che venne dissolto in un'esplosione di ectoplasma grigio. Thorlum soffrì il pantano creatosi a terra, deviando con il suo martello le mani grifagne dei nemici, pronto a dire la sua a tutti i costi, mentre Zhuge ricevette un Subito! telepatico di Nicolette che accompagnò la trasformazione in strega del wu-jen con l'innalzamento di una barriera protettiva. Gli spirito non sembravano una sfida impegnativa presi singolarmente, ma la Borealis fu la prima a risentire del gran numero di essi, i quali la circondarono cercando di affondare le loro mani su di lei e fin dentro di lei, pronti a privarla di ogni scintilla di vita. Il sacerdote osservò con sufficienza la determinazione dei viaggiatori del nord e le loro parole rivolte a lui Misero ometto? domandò inarcando un sopracciglio. L'uomo sollevo l'indice delle mano sinistra, su sui spiccava un anello di ferro battuto con tre fulmini incisi, dalla cui falange partì un fulmine nero che investì Celeste in pieno petto. Parve all'elocatrice che il suo stesso corpo minacciasse di frantumarsi, riducendosi in piccole particelle non più grandi di un granello di polvere, una agonia resa prolungata dal dolore di quella scarica di magia primordiale che le carbonizzò vestiti e stivali, scuotendo il suo sistema nervoso e bruciando in vari punti il suo corpo, dalle cui ustioni si sollevarono volate di fumo Mmm... resistente. Suppongo dovrò prendervi sul serio... l'anziano fece scricchiolare il collo, sfregandosi i polpastrelli. x tutti -
Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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Con il volo credo serva una picchiata -
Topic di servizio 6, il ritorno del disagio
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Devono postare i dati tecnici solo coloro che agiscono prima dei nemici. Qurlli che vengono dopo possono solo interpretare, almeno fin quando non tocca a loro La carica è impedita a prescindere dalle condizioni del terreno, che la rendono impossibile. Solo Celeste non risente di malus in virtù del suo sdegno per il terreno che calpestano solo i plebei -
Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue
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DM Le ore prima della battaglia scivolarono tra riunioni e preparativi, con Musaaid che convenne con la strategia di Chandra Essa ci aiuterebbe ad arginare il problema del buio, nostro grande nemico Oskrim annuì in silenzio, memore del suo scontro Sir Forgiacciaio ha esperienza in battaglia convenì l'orco fedele di Pelor Dovrebbe essere lui a guidarci propose. Nel giro di una breve discussione, Trull ricevette alcune domande da parte di Meyer e Oskrim, volte a saggiare la sua conoscenza sulle tattiche di battaglia. L'esame andò alla grande, tanto che Oskrim stesso ammise che Ho imparato qualcosa di nuovo e che Firedrakes gode di un ottimo comandante commentò Meyer Con il suo stato diservizio dovrebbe essere ufficiale a questo punto della sua carriera. Qualora il suo sovrano non glielo accordi, potrebbe chiedere congedo con richiesta formale ed arruolarsi nell'esercito di Acquastrino. Il nostro Lord saprebbe valorizzare i suoi talenti. Non stupì quindi se, nel tempo a seguire quella nomina, Trull fu visto dare istruzioni per la preparazione alla notte, coadiuvato da Chandra che ebbe la sensazione che il finto Azariaxis da lei creato la guardasse con odio ad ogni singolo minuto della sua non-esistenza e da un Oceiros che passò un'intera giornata a benedire la piazza principale dell'enclave, ricevendo una vera e propria standing ovation quando il lavoro fu concluso, portato in trionfo dai lucertoloidi Per l'eroe del nord! urlarono sollevando da terra l'ex capo-gilda. Parve ad Oceiros di udire una lucertoloide gridare al cielo Osservate bene, dèi! Questo è un vostro campione del bene! Che i suoi incantesimi abbiano sempre ad essere i migliori! Nonostante i pregiudizi degli abitanti del nord, non furono gli orchi di Oskrim o gli gnoll di Reksis a dimostrarsi le forze più difficili da gestire, bensì i felinidi. Laddove gli orchi preparavano supporti per le torce e gli gnoll le fiaccole che vi sarebbero state poste, i felinidi giacevano all'ombra facendo pennichelle. Se gruppi di lucertoloidi correvano avanti e indietro per portare armi benedette o magiche alle varie postazioni, gli uomini-gatto occupavano i primi posti nelle file che si formavano alla mensa, l'unica attività fisica che consisteva nel movimento di mascelle quando mangiavano il cibo che richiedevano esclusivamente in umido o in croccantini da mescolare a latte o acqua. Soddisfatto l'appetito, le creature tornavano a pisolare pigramente, occupando anche giacigli altrui senza il minimo scrupolo nel chiedere il permesso. x Tom Po Quando giunse la sera dell'annunciato scontro, il silenzio scese nell'enclave dei lucertoloidi. Gli edifici in rovina, alcuni inclinati nel momento in cui le fondamenta avevano ceduto all'incedere del tempo, sembravano testimoniare quella che sarebbe sembrata una città fantasma. Ma sui tetti sicuri, nella piazza illuminata dalla magia e sul fronte a sud, quelle che potevano parere statue di carne erano vigili guerrieri di ogni etnia, pronti a difendere ogni centimetro di quella città un tempo florida e l'intera Savana. Umani, nani, kalashtar, sangue di drago, mezzelfi, tiefling, lucertoloidi, gnoll, orchi e felinidi avevano dei loro rappresentanti in quel lontano angolo del Continente Occidentale, la regione più dimenticata ma dal cui destino sarebbe potuta dipendere la sopravvivenza della Lega di Ilitar a nord. I cavalli degli esploratori condussero gli gnoll selezionati a controllare la marcia del nemico, mentre i destrieri dei Dragoni di Acquastrino scalpitarono nervosi, ignari di quando sarebbe giunta l'azione. La notte calò e la luna che emerse quella sera rappresentò il picco del periodo della Luna Insanguinata, un nome calzante per il satellite il cui colore era quella notte di un pulsante color rosso, tale da tingere con la sua luce riflessa la pelle e il pelo dei presenti di una tonalità rosso scuro, quasi come se essi fossero stati tutti tiefling come Seline o creature dell'Abisso. Quando Thorlum parlò agli uomini, egli pareva un vero diavolo in terra, sputando veleno sui nemici e incitando gli uomini. Le sue parole non parvero raccogliere molto seguito, specialmente a causa di una voce maschile in lontananza che, dalla folla, interruppe spesso il discorso carico di passione del nano con un Fai schifo! e un Codardo! il gran numero di truppe impedì al Senzacasta di scoprire chi era colui che lo aveva insultato. Ma ben presto il tempo cambiò, le nubi cominciarono ad addensarsi lasciando solo pochi spiragli per la inquietante luna rossa che sembrava volerli spiare con il suo occhio cremisi. Alcune gocce dapprima, poi un fortunale si abbattè sui difensori, una pioggia che spense molte torce e ridusse l'illuminazione prima che la natura stessa non offrisse una tempesta di fulmini, i cui dardi nel cielo illuminarono a intermittenza lo scenario di attesa spasmodica che si presentava loro, i felinidi che iniziarono a lagnarsi a gran voce per l'inatteso e poco piacevole bagno. Gli esploratori non tornarono, le torce al sicuro sotto le tettoie non si spensero, ma infine il nemico giunse. Non avvenne dall'orizzonte, né dal cielo, ma da sottoterra. I malvagi spiriti emersero dalla terra senza smuovere un granello di polvere, figure incorporee di un color grigio spento che un tempo erano orchi, gnoll e umani nomadi, i volti distorti dall'orrore e le labbra capaci solo di emettere grida orrende, tali da far tremare le ginocchia degli sfortunati che le udivano in mezzo al continuo tuonare e cadere dei fulmini. Grida che aumentarono di intensità, trasformando in strilla di dolore quando un plotone di essi emerse nella piazza, investita dalla magia sacra evocata da Oceiros in giornata, che agiva su di loro come una viva fiamma sulla carne vivente, minacciando di bruciarli vivi, sostenuti nella lotta da un esemplare dal volto emaciato, recante un tabarro dall'aspetto antico e portante una tiara in testa. Nelle prime linee un'ondata di nemici si riversò sui difensori, che furono chiamati ad imbracciare le armi contro un vero e proprio esercito sostenuto da diversi spiriti antichi e vendicativi, nello stesso momento in cui il finto Azariaxis planò in aria, fiutando una presenza nemica in cielo, oltrepassando la posizione su un tetto di Seline, che assieme a un gruppetto di arcieri lucertoloide, constatò come in quell'area non fossero immediatamente giunti nemici. Il tiro non era ancora sicuro, per la possibilità di colpire alleati, fatto dimostrato anche da un urlo Vengono fuori dalle pareti! Vengono fuori dalle f*****e pareti! che lanciò un orco armato di ascia. Le razze della Savana, comunque, reagirono con veemenza, cercando di abbattere le creature con le armi donategli dai felinidi o benedette dai sacerdoti, scavando solchi o affondando nel vuoto nei corpi di coloro che un tempo erano viventi, in quella che divenne presto una mischia furiosa, una lotta per la sopravvivenza dove una pioggia resa rossa da quella macabra luna sembrava quasi minacciare di far annegare tutti nel sangue che cadeva dal cielo. In quell'iniziale impatto, il cuore dello scontro si rivelò la prima linea, dove la ondata più gravosa che aprì le danze vide gli eroi pararsi di fronte un nugulo di wraith accompagnati da un esemplare antico dei loro, prima che una figura piombasse dal cielo come un fulmine, il corpo che mandava riflessi dall'alto della sua sfavillante sua armatura completa. Il figuro era un vecchio con un cappuccio grigio in testa, barba bianca e uno sguardo che passò in rassegna gli avventurieri Così egli è rimasto indietro... Che delusione... Ma vedo che c'è il gatto disse notando Tom Po, il quale ebbe conferma nel riconobbere in egli colui che aveva rischiato di uccidere anche egli oltre al suo amico, anni prima Non me lo aspettavo, ma va bene lo stesso... borbottò Bene, Ammazzadraghi, vediamo se tu e i tuoi amici siete abbastanza forti da resistere a me, vicario di Talos in terra! disse soppesando un giavellotto che lanciava scariche elettrostatiche, il dito puntato contro il gruppo di eroi che aveva deciso di affrontare il grosso dell'esercito nemico. Egli non diede altra presentazione di sé, la fama già tale da averlo reso famoso come il Demone dei Fulmini. Demone dei Fulmini x tutti -
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DM x Chandra Reksis l'Incisore era uno giovane gnoll armato di spada lunga e un'armatura raffazzonata con piastre di metallo legate attorno alla pelliccia, riconoscibile per la tracolla che era solito portare, al cui interno erano riposte numerose tavole di argilla. Oskrim Mazza Insanguinata era un orco tutto d'un pezzo, che pareva ancora più immenso nella sua armatura e nel pesante randello che portava a tracolla, il viso solcato da una profonda cicatrice. Questi due particolari soggetti però si dimostrarono molto cordiali all'arrivo di Chandra e del resto degli avventurieri Che Pelor ci protegga nella sua saggezza commentò Oskrim, facendo un cenno scaramantico con la mano La mia gente ha avuto paura, non farò finta che non sia stato così. Ma ora sono determinati a fare in modo che ciò che è accaduto ai loro compagni non accada di nuovo. Ci sarà coraggio sul campo di battaglia in lontananza Dro'Arji sbadigliò Diciamo in buona parte di esso corresse Oskrim. Reksis accolse con un abbraccio Zhuge Per quanto in guerra, direi bene. Gli gnoll sono pronti a dimostrare che le atrocità di Garrik appartengono al passato e che il culto di Yeenoghu non è l'unica via per il nostro popolo! Il suggerimento di Chandra fu preso in seria considerazione dai capi tribù e dai sacerdoti del tempio di Bahamut, che come Golban ebbe a scoprire era l'unico tempio dell'enclave. Maazin e la sua adepta Mudrika non solo accolsero Sharifa a ben volere, come una cugina da lungo tempo distante, ma offrirono ospitalità a chiunque avesse avuto necessità di un posto dove dormire per la prima notte, mettendosi all'opera per fare in modo che l'incantesimo suggerito fosse distribuito a più guerrieri possibile. Musaaid diede voce alle domande di Oceiros circa le disponibilità alimentari La sua è una saggia domanda. Sì, abbiamo provviste a sufficienza per la battaglia che si prospetta. Avevo dato ordine di mettere da parte abbondanti scorte nel momento in cui la piena aveva fornito i migliori raccolti e, per quanto speravamo di usare tali riserve per un'eventuale cattiva annata, sarò ben lieto di condividere il cibo con i popoli che sono accorsi per difendere la Savana spiegò. La cosa trovò conferma nella mensa da campo, che dalla partenza degli eroi era stata potenziata per offrire a chiunque ne richiedesse un pasto semplice e a facile digeribilità, indispensabile in quel caldo ambiente, a base di legumi, verdure e carne. Il sole cocente del pomeriggio non sembrava ancora intenzionato a iniziare la sua discesa oltre l'orizzonte, quando gli esploratori a cavallo della tribù di Reksis tornarono annunciando l'arrivo di un esercito proveniente da nord. Non ci volle molto prima che Musaaid, Oskrim e Reksis in persona giungessero all'estremità nord dell'enclave, per ammirare l'arrivo dei rinforzi di Acquastrino. I cavalieri erano circa duecentocinquanta, uomini d'arme con armature in acciaio brunito recanti lo stemma della famiglia Draconis e mantelli di color verde e azzurro. Gli uomini impugnavano principalmente spade lunghe e portavano scudi con impresso un drago rosso, ma dietro la loro colonna seguivano diversi buoi carichi fino allo sfinimento di armi di riserva, strumenti da artigiani, provviste e otri d'acqua. Il capitano era un uomo di mezz'età dai capelli corti completamente bianchi e dalla mascella squadrata solcata da una leggera barba, il quale vagò con lo sguardo tra la folla prima di scendere da cavallo e inginocchiarsi di fronte a Clint Mio signore, il mio nome è Prosper Meyer, comandante del secondo reggimento dragoni di Acquastrino si presentò Siamo giunti per fornire assistenza e supporto nella battaglia che ci è stato detto si svolgerà, come da istruzioni dello zio vostro Lord e di vostra moglie. Siamo al vostro comando. x Sharifa x Celeste e Bjorn La sera portò l'occasione di parlare di tattiche militari con i capitribù, seduti attorno a un fuoco. Le varie popolazioni erano concordi nel tenere una posizione difensiva, sfruttando le alte rovine dei lucertoloidi per impegnare i nemici e rendere gli eventuali assalti del Flagello Blu più difficili, cercando di conservare i numeri che erano arrivati al miglaio tra uomini, felinidi, lucertoloidi e orchi. Ciò di cui le varie armate sembravano però avere penuria erano comandanti capaci di coordinare le squadre più piccole nel corso dello scontro con le forze nemiche. Oskrim pareva il più incline ad assumere il ruolo di generale, ma domandò agli avventurieri se tra di loro vi fossero comandanti con maggiore esperienza militare, ai quali avrebbe ceduto la posizione più importante. x tutti