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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. Masterare 500 persone? Posso farlo, ma mi preoccupa se partecipa @Ghal Maraz con il suo Clint "ti ingravido mezzo gruppo" Draconis
  2. Capitolo Ventuno – Alla luce di una luna color sangue A sud della Lega di Ilitar, nel cuore della Savana, sorgeva una grande collina naturale in arenaria. Dalla sua sommità era possibile godere di una notevole vista sul territorio circostante, particolarmente spoglio e arido, reso ancora più insopportabile dal caldo soffocante che imperversava in quella parte della regione come nel resto della propaggine sud del Continente Occidentale. Tale punto di osservazione, però, passava in secondo piano a confronto della caverna naturale che sorgeva su quella collina stessa, un cratere che aveva divorato metà della collina per poi sprofondare nel buio, come un portale che sbucasse direttamente nel Sottosuolo. In quella calda mattinata, intollerabile per chi fosse stato vestito con qualcosa di più leggero di una tunica, non vi era il cinguettare di uccelli il brucare di animali: un silenzio innaturale aleggiava per quel luogo, interrotto ogni tanto solo da un russare, più forte di quello che avrebbe potuto produrre Winn'Ier dopo una notte di baldoria o Bjorn dopo una battaglia epocale. Le punte degli alberi privi di foglie e contorti tremavano leggermente ogniqualvolta il cratere lasciava uscire quel suono simile a un ringhiare soffocato. Era passata poco più di una settimana da quando i due gruppi si erano lasciati dopo il matrimonio di Clint Draconis, quando sette avventurieri da Firedrakes giunsero all'ingresso di quel ciclopico ingresso, investiti improvvisamente dal caldo soffocante di quella regione. Prima che essi potessero anche solo commentare, tuttavia, una coltre di fumo color bronzo li avvinse prima che un altro gruppetto giungesse quasi in contemporanea sulla scena, gli stessi sette che facevano parte della combriccola che si era congedata da Acquastrino da quelli già presenti. I due gruppi, con sorpresa di entrambi, si erano riuniti in quella calda mattinata. L'ennesima russata proveniente dall'interno della collina investì le due compagnie riunite, spettinando leggermente coloro che avevano i capelli più lunghi. Un odore di morte e putrefazione giungeva dall'interno, mentre un paio di scheletri di emù dalle ossa quasi completamente distrutte giaceva all'ingresso, vicino ai piedi degli avventurieri. x tutti
  3. DM “Il Gomitolo” era una piccola locanda costruita in legno e con finestrelle a forma di oblò. Il locandiere, un felinide dal pelo grigio e tigrato di nero, servì agli ospiti gli ultimi avanzi della tarda cena, che consisteva in una selezione di carni bianche servite in umido con carote e sedano tritate. I felinidi parevano essere ghiotti di questo tipo di cibo, che a volte in maniera sostitutiva veniva servito in gelatina Una primizia consigliò l'oste. Il furto di Winn'Ier, alla luce di ciò, trasse parecchia ostilità dal derubato che soffiò irato all'indirizzo dell'omone dei Fiordi, che tuttavia non venne aggredito. L'ostilità, unita al poco tempo a disposizione, furono però fatali al barbaro nella ricerca di notizie su Tigro. La nottata fu tranquilla, i letti comodi nei loro materassi imbottiti, sebbene funestata dalla sempre più inquietante presenza della luna color sangue che imperversava sulla Savana da settimane ormai. Il mattino seguente, dopo la colazione leggera a base di latte e cereali, il gruppo convenì di chiamare Zubenel per esprimere l'ultimo desiderio. L'efreeti accolse con un sorriso l'imminente libertà che si avvicinava e salutò anticipatamente gli avventurieri Poichè non vi sarà bisogno che vi segua, una volta arrivati disse Comunque sì, affascinante stregona dalle scaglie lucenti, il suo desiderio è perfettamente fattibile confermò a Sharifa quando essa formulò correttamente la richiesta. Il genio dalla pelle di bronzo si strofinò le mani Siete pronti? Perchè questo desiderio è PRESTO FATTO! esclamò battendo i palmi e generando un enorme fumo che avvolse gli avventurieri come un sudario. Il Coff... coff... Eff... Glurg! di Zubenel si fece via via più distante, mentre essi si sentirono spinti lontano non solo dal genio, ma anche dal villaggio e dal terreno, attraversando le dimensioni per raggiungere Unvarkerentilarhys, il celebre drago di ottone scomparso.
  4. DM Gli sguardi ostili che si scambiarono Bjorn e Marie Antoinette furono stemperati solo quando Oceiros si intromise sostenendo la sovrana, che non si scompose, pur guardando ora con supponenza il kalashtar dei Fiordi. L'espressione della principessa mutò quando Trull suggerì di interpellare i Bistefani Il mezzelfo è ritardato? domandò al gruppo. Il tarrasque pesa svariate tonnellate disse Lucrecia Ma non è un appassionato di cucina, egli è capace di digerire qualsiasi cosa. Spero che la vostra ricerca di “piani” e le preoccupazioni per “salvare più vite possibile” non siano scuse per temporeggiare: lasceremo a voi il compito. Quanto a noi, ripartiremo l'indomani. x tutti tranne Celeste x Seline x Celeste Il mattino seguente, dopo una frugale colazione in cui era letteralmente possibile trovare di tutto, il gruppo si apprestò a partire in direzione della Savana. Un messo dal tempio di Boccob si presentò trafelato per recapitare a Celeste una comunicazione privata per l'elocatrice, prima che ella stessa raggiungesse il gruppo. La Corona pagò il teletrasporto, che venne eseguito dalla presunta ribelle dell'Ordine Sinaptico dai capelli grigi Giungerete molto vicino alla tana della bestia disse fissando con occhi spiritati il gruppo, ma con un tono di voce melodioso Fate attenzione disse per poi cantilenare le parole scritte nella pergamena e proiettare gli eroi a leghe di distanza, al cospetto della creatura nota come tarrasque.
  5. I server sono andati in tilt per un eccessivo uso di zt!boobs e zt!butt
  6. DM Pur non di totale accordo, con Zhuge e Tom Po che fecero valere il loro punto di vista contro Sharifa, il gruppo offrì a Dro'Arji l'uso di Zubenel per un desiderio Che emozione disse con espressione atona Suppongo che a questo punto possa davvero farcela. Si vede che in fondo doveva andare così... commentò. L'efreeti, su richiesta, apparve al cospetto del felinide che espose il suo caso, per il quale egli non era stato rieletto come sindaco. Zubenel ascoltò con attenzione il desiderio formulato, annuendo a più riprese E sia, mi sembra piuttosto chiaro... PRESTO FATTO!! esclamò battendo le possenti mani, provocando un nuovo sbuffo di fumo che parve dare problemi anche ell'efreeti stesso Coff... coff... Eff... Glurg! tossì mentalmente. Aspettate! urlò con tono moderato un felinide alla piccola folla che si era riunita attorno a Fa'Joris Alla circoscrizione si sono accorti di non aver finito il lavoro, ci sono ancora dieci schede da controllare spiegò, ottenendo una serie di respiri trattenuti e perfino un Wow! di un felinide particolarmente entusiasmato dalla situazione. L'attenzione di tutti i mass media (una sola rete locale che prendeva assai poco) venne dirottata verso il seggio in cui avvennero gli ultimi scrutini, tra sbadigli e grattini dietro la nuca. Il risultato che ne giunse lasciò allibiti (si fa per dire) gli abitanti del villaggio: Dro'Arji aveva vinto per un voto. Fa'Joris osservò le schede, per poi far esplodere la sua delusione con una scrollata di spalle e un Vabbè, sarà per la prossima volta. Se ne avrò voglia prima di tornarsene trotterellando a casa propria. Dro'Arji annuì mentre la gente gli dava un paio di pacche sulle spalle e gli offrì una trombetta da festa da soffiare. Il sindaco riconfermato rifiutò educatamente. Felinidi disse dopo essere salito sul palchetto dove fino a poco prima si trovava Dro'Arji Non vi tratterrò perchè vedo già che in molti sbadigliano e diversi già fanno spallucce. Vi capisco lo sphynx umanoide fece spallucce Sembra che gli stranieri hanno problemi con un drago o una roba simile, non ho capito molto bene spiegò Quindi andremo in guerra. Coloro che possono combattere prendano armi e bagagli, che andremo dai lucertoloidi un coro di lamentele a mezza voce si alzò dal pubblico Sì, sembra una faticaccia e volevo stilare una lista di pro e contro su questa cosa, ma non so scrivere. Però mi sembra di aver capito che abbiamo degli alleati sbadigliò Se moriremo vuol dire che doveva andare così. In ogni caso non dobbiamo necessariamente salvare chi è in pericolo da incendi e simili, come nostro costume concluse. Un paio di zampe batterono, forse le stesse che avevano battuto per Fa'Joris. I festeggiamenti durarono per ben dieci minuti, prima che i felinidi tornarono alle proprie case. Dro'Arji pareva particolarmente brillo dato che, a suo dire, aveva bevuto un bicchiere di vino molto velocemente e in mattinata aveva fatto i gargarismi con il colluttorio Anche se non è nell'accordo, tenete questa disse consegnando loro una chiave Apre una cassetta di sicurezza nella nostra banca, dove avevo lasciato qualche fondo per la campagna elettorale. Solo che mi scocciava andare fino a lì per prenderli. Sono vostri, non mi servono più. Buonanotte salutò. Gli eroi si erano guadagnati l'aiuto dei felinidi, in quella strana notte Vi rimane un solo desiderio indicò Zubenel con il proprio indice. L'efreeti però non insistette affinchè venisse espresso subito, notando come si fosse fatto tardi. Le luci della locanda “Il Gomitolo” parevano allettanti, mentre la fatica della giornata cominciava a sentirsi, specialmente dopo lo scontro con il Guardiano. x tutti
  7. DM x Clint Gli occhi di Marie Antoinette Ivarstill dardeggiarono tra l'uno o l'altro dei presenti, osservandoli con attenzione. Ella però non disse nulla, sebbene un sorrisetto si dipinse sul suo volto quando Oceiros offrì lo scenario di un tarrasque che portasse distruzione nel Katai. Il principe ascoltò la domanda di Bjorn Ah, Ber-- prima di venire interrotto dalla sua sposa Il ciambellano Beregar è chiamato a compiti più consoni al suo grado rispose la principessa Per quanto sia apprezzata la sua esperienza, egli non è un membro della famiglia reale disse in tono tagliente. Sophia volse lo sguardo verso di lei, severa. Ma non disse nulla. Parla come mangi, Clint Draconis disse Lucrecia Non saranno i paroloni a farvi vincere la guerra esordì. Ad ogni modo Lucrecia fece cenno di no con il capo alle parole di Thorlum Ma il vostro amico ha ragione disse riferendosi ad Oceiros Quello di cui stiamo parlando non è un blocco di ferro o adamantio, che con il tempo verrebbe consumato. Stiamo parlando di un artefatto che, se non distrutto, potrebbe sopravvivere anche quando le nostra ossa saranno polvere disse Ma come avete detto, il tarrasque non è una bestia come le altre. Oltre ad essere grande come un palazzo, esso è nato dalla magia ed è l'unico esemplare esistente in tutta Arth. La sua natura eccezionale lo rende uno dei pochi mezzi capaci di distruggere una simile reliquia del male, fosse anche per mezzo dei suoi acidi digestivi. E' vero, vi sono altri metodi convenì la Decanti alle parole di Oceiros e Bjorn Ma essi non sono meno impegnativi, anzi. Secondo le nostre ricerche una divinità potrebbe distruggere l'artefatto con le sue forze, come anche le lacrime di mille vedove o l'immersione nell'acqua santa per cento anni. Pare che un tempo esistesse un incantesimo capace di infrangere anche gli oggetti magici più potenti, ma il suo segreto è finito obliato... Lucrecia sospirò Al termine delle nostre ricerche abbiamo concluso che la Bestia della Savana rappresenti la via più rapida, anche in virtù del fatto che essa si trovi nella Savana stessa dove state operando. Le rimostranze di Clint ottennero, per tutta risposta, uno sguardo sprezzante della mora Siete liberi di cercare altrove aiuto, qualora non vogliate il nostro. Non vi fidate sentenziò Quindi tanto vale che lo diciate chiaramente, senza nascondervi dietro del falso buonismo. La Savana è un territorio selvaggio proprio grazie alle continue veglie del tarrasque, che periodicamente si sveglia per portare devastazione fino al prossimo letargo. Voi non fareste altro che anticipare il prossimo, senza dover cercare di domarlo per affrontare il Flagello Blu Lucrecia si lasciò scappare un mezzo sorriso Solo un perfetto idiota cercherebbe di cavalcare il tarrasque... commentò per poi esporre il piano nella sua completezza, quando esso venne messo in dubbio da Seline No, sciocca... disse rivolto alla tiefling Il tarrasque distruggerà il filatterio e forse seminerà il panico in giro per qualche giorno, ma come sua tradizione poi tornerà al proprio letargo. Non sarete per lui più di una zanzara in una notte d'estate. Lucrecia lanciò un'occhiata al suo entourage prima di rifissare gli eroi Impegni urgenti richiedono la nostra presenza altrove. Ed è anche per questo che siamo venuti ad avvertirvi. Ma se le vostre coscienze vi impediscono di rischiare la morte di pochi per salvare molti, allora lasciateci il filatterio e ce ne occuperemo noi. x Seline x tutti
  8. DM Non sarebbe per niente male dichiarò Zubenel Sì, direi che un po' d'aria fresca non farebbe male per niente disse l'efreeti, il quale sollevò l'indice alla proposta di Tom Po Beh, se dovessi prenderti alla lettera i draghi metallici dovrebbero diventare malvagi e i cromatici buoni. Non credo cambierebbe molto, ma anche se volessimo la cosa mi richiederebbe diversi decenni di parlamentazioni... sempre che i cromatici non mi uccidano prima Zubenel scosse la testa No, non è molto fattibile disse convenendo quindi con Chandra Oh, adesso sì che si ragiona! disse ascoltando il desiderio espresso dalla Silverhand Non posso garantirti il controllo se lo lancio io, ma se come mi dici te la cavi come incantatrice... PRESTO FATTO!! esclamò con voce potente, sbattendo le mani e creando un'intesa ondata di fumo che investì il gruppo. Quando il calore e il fumo si diradarono, una pergamena in cartapecora arrotolata e sigillata in oro fluttuava per aria Ecco a lei, signora. Una pergamena di Simulacro fresca fresca per essere usata. Credo di aver azzeccato la quantità di polvere di gemma ed essenza per assicurarle che funzioni su questo Azariaxis. Lei deve solo trovare dove lanciarlo, ecco... Zubenel occhieggiò con quello che sarebbe potuto essere un sorriso, qualora egli avesse avuto la bocca Sì, vi sono limiti nei miei poteri. Non posso plasmare il mondo a mio piacimento, né rendere un uomo il più ricco del mondo... ma posso renderlo piuttosto ricco o dargli un certo potere politico, se serve. Ho sentito dire che la nobiltà attira molti... Zubenel si grattò una guancia Non riterrò sprecato un vostro desiderio, se lo riterrò impossibile comunque. In compenso ora ne avete rimasti due indicò con le dita Quindi fate ben attenzione alle vostre prossime mosse. E ricorda, ragazzo, che ogni volta che vorrete esprimere un desiderio dovrete dire “Zubenel desidero...” all'inizio, altrimenti il desiderio non sarà valido! Ma tu puoi andare sul sicuro... Zubenel sculettò Grazie a un amico come me! la frase fu l'inizio di una parata musicale nel quale Zubenel illustrò a Golban e ai suoi compagni i vantaggi di aver ottenuto i servigi dell'efreeti. L'uscita dalla caverna vide il gruppo non trovare né il tesoro della seconda prova, così come gli elfi celestiali che avevano funto da prima Ah, che meraviglia! esclamò Zubenel respirando l'aria torrida della Savana Non avete idea di come sia dura doverle trattenere in un ambiente così piccolo. No, perchè se poi scappano viene un effetto a camera a gas che.... vabbè, andiamo dove volete voi! per il resto del viaggio, però, l'efreeti si tenne scostato dal gruppo per non attirare l'attenzione, fluttuando in aria tra i refoli del vento. Gli avventurieri fecero il loro ritorno al villaggio dei felinidi in tutta tranquillità, arrivando verso sera nel corso dello spoglio delle schede. L'affluenza per l'elezione del sindaco fu da record, ben il 5% degli aventi diritto al voto, con il risultato finale che si rivelò essere una vittoria di Fa'Joris per una differenza di una manciata di voti. Il neo sindaco si diede ai più folli festeggiamenti per gli standard dei felinidi, facendosi sollevare leggermente da terra e arrivando addirittura a soffiare una volta su una trombetta da festa, prima di placare gli animi dei suoi due elettori e ricevendo qualche scarno applauso dal resto dell'impassibile popolo, i cui sbadigli erano altamente udibili Sarò un sindaco che baderà al suo popolo in maniera relativa disse Dormirò quelle dodici ore al giorno e, toeletta e pasti a parte, dedicherò un paio di ore al lavoro se proprio sarà una giornata impegnativa. Non ci sarà degrado, ma neanche sviluppo. Le cose rimarranno tutto sommato uguali... a parte quanto riguarda gli stranieri, di quelli non ne avremo nel nostro paese. Non saremo aggressivi con loro, ma ci limiteremo ad accompagnerli con apatica educazione all'uscita un paio di zampe batterono stancamente al discorso del sindaco Fa'Joris. L'ex sindaco Dro'Arji si affiancò agli avventurieri, grattandosi dietro un orecchio Spero siate riusciti a fare qualcosa, perchè qua ho perso. Se non ce l'avete fatta... vuol dire che doveva andare così e dovremo salutarci lo sphynx umanoide sbadigliò, osservando i festeggiamenti di Fa'Joris che stringeva mani ai bambini e baciava gli adulti Deve aver davvero bevuto molto per i nostri standard... forse addirittura un bicchiere analizzò Pur nella sua paradossale apaticità, la situazione era tuttavia in quel momento chiara. Il gruppo aveva perso il supporto dei felinidi. x tutti
  9. DM Pur riuscendo nella liberazione delle loro compagne, il nervosismo si rivelò palpabile tra gli avventurieri e i nuovi venuti, con Clint che non nascose la sua sfiducia nei confronti di Lucrecia e Bjorn che sollevò Conrad con la stessa facilità con cui avrebbe sollevato Ragnar, per poi farlo ritoccare terra all'accorata richiesta di Oceiros. Ma pur con tali presupposti, né l'halfling né i grigiovestiti comandati da Lucrecia parvero innervosirsi Il vostro amico ha ragione disse la Decanti, lanciando un'occhiata alle condizioni in cui versavano Seline, Celeste e Thorlum Morireste in meno di mezz'ora ridotti come siete. Vi spiegherò la situazione, quando saremo al sicuro in un luogo da voi considerato sicuro la donna parve a malapena udire le parole che Seline gli rivolse, termini carichi di odio ai quali Lucrecia rivolse appena un'occhiata Taci. Non sai di che cosa parli, sciocca. Quando fu palesata l'intenzione di tornare a Firedrakes, Conrad annuì mentre restituiva il falchion a Bjorn Oh, direi che sarebbe perfetta commentò Penso copra perfettamente l'accordo sostenuto precisò sorridendo ad Oceiros, per poi accigliarsi alle parole di Seline HEY! lamentò l'halfling. Riattivato il cubo dei portali, l'ampia compagnia varcò il portale per tornare verso il Piano Materiale, affiorando in una fredda montagna innevata dei Fiordi. Un scomodo punto di arrivo, ma che fungeva da scalo prima del ritorno alla più accogliente Firedrakes. Facendo da spola nei vari viaggi, Bjorn permise l'approdo al castello dei feriti prima e dei rimanenti poi, sollevando non poca polvere quando i primi allibiti domestici videro in che condizioni erano le persone che più avevano risentito di quella visita nell'Abisso Chiamate il principe, la principessa e la contessa, presto! fu l'appello che si sparse a macchia d'olio, unito a una rapida convocazione del medico di corte. Le due donne e il nano furono trasportate d'urgenza presso una delle numerose stanze di palazzo per accertamenti, su richiesta di Sophia I feriti hanno la priorità disse Immagino abbiate molto da raccontarci, ma dobbiamo assicurarci che esse non siano in pericolo. x Seline, Thorlum e Celeste La sala del trono di Firedrakes era stata interdetta ai pochissimi coinvolti in quella riunione: Lucrecia e il suo entourage, gli eroi di Firedrakes che si erano diretti nell'Abisso, la contessa Sophia, il principe Derbel, le sue guardie del corpo e la sua neo sposa Marie Antoinette Ivarstill. La arcoriana, divenuta principessa e ora seduta allo scranno alla sinistra di Derbel, sembrava aver abbandonato i farsetti e le camicie per un più formale abito color blu. All'anulare sinistro la Ivarstill portava un anello con diamante. Il suo sguardo amorevole nei confronti di suo marito quando egli si rivolse agli eroi Bentornati, amici disse il principe Vorrei che questa fosse un'occasione di festa, ma non credo ci sarà bisogno di soffermarsi sul vostro viaggio, almeno per il momento disse con discrezione Vedo che con vo-- Perdona l'interruzione, amore mio disse Marie poggiando una mano su quella del marito, che si fermò. La arcoriana si rivolse quindi agli eroi Immagino dobbiamo dare ai nostri ospiti l'occasione di porgerci i loro omaggi inginocchiandosi, come si conviene nei confronti delle autorità disse guardando gli eroi Essi hanno mostrato la loro educazione con Augustus, di certo non riterranno te da meno... Lucrecia e i suoi fecero una riverenza, imitati da un imbarazzato Conrad. Marie osservò gli avventurieri, in attesa della loro reazione. x tutti La riunione proseguì presto giungendo al nocciolo della questione per mezzo di Sophia Siete riusciti a recuperare il filatterio, ma a quanto pare non sarà possibile distruggerlo con mezzi normali, a quanto mi è stato detto dalla qui presente Lucrecia la contessa, seduta su uno scranno al di fuori del trono reale, si rivolse senza timore verso la mora Può spiegarci il perchè? E magari anche chi è lei e perchè ci starebbe fornendo il suo aiuto? domandò. Lucrecia fece un passo avanti Il mio nome è Lucrecia Decanti di Pescalia e rappresento una branca di un'organizzazione chiamata Ordine Sinaptico che vuole sostenere la vostra causa contro i draghi cromatici spiegò Se avessi voluto nuocervi avrei attaccato il kalashtar e il Draconis quando erano divisi dal gruppo, ma non l'ho fatto. Se ciò non è una prova sufficiente della mia fede, lasciate allora che vi dica perchè non riuscirete a distruggere il filatterio che l'halfling ha rubato. Questo? domandò Conrad estraendo da una delle sue borse una scultura di un drago alta circa un metro, forgiata in un materiale di un pulsante color blu. L'halfling trattenne un brivido appoggiandolo a terra E' fredda come il ghiaccio commentò. Derbel osservò con attenzione la scultura, imitato dal resto dei reali. Questo perchè non è più un semplice filatterio spiegò Lucrecia Tyrigaryanthilax era giunta già da due anni nella Savana, ma la sua immobilità nell'attaccare la Lega di Ilitar, a differenza di quanto stavano compiendo Frostyazzar e Syberillin a nord era quantomai sospetta e decidemmo di indagare. Scoprimmo che la dragonessa aveva preso tempo per compiere l'estremo sacrificio per garantirsi la vita eterna: rendere il suo filatterio indistruttibile! dichiarò. Ella non sprecò il tuo tempo invano, impiegandolo per cacciare e catturare ogni singolo hobgoblin, i quali stavano vincendo una campagna dopo l'altra grazie a Sepsys Occhio Giallo, uno dei più talentuosi condottieri che fosse mai nato in quel territorio insidioso spiegò la Decanti aggiustandosi una ciocca di capelli Egli aveva riunito tutte le tribù in quella che sarebbe potuta diventare una nazione, sfruttando l'arceria a cavallo come proprio punto di forza. Ma pure il miglior arciere non avrebbe mai potuto colpire a morte il Flagello Blu Lucrecia scosse la testa Essa li sterminò, immergendo il suo filatterio nel sangue di più di un migliaio di hobgoblin adulti, donne e bambini, fino a quando esso non divenne il simbolo di quell'atrocità mai vista nel mondo: un artefatto di pura malvagità. Solo allora Tyrigaryanthilax ruggì per la gioia, dichiarandosi la creatura più forte della Savana. La rappresentante dell'Ordine Sinaptico incrociò le braccia Gli artefatti sono tanto rari quanto difficili da distruggere: anche i migliori incantesimi e le migliori armi non sarebbero in grado di scalfire quell'idolo dichiarò Ma se le mie ricerche sono fondate, l'arroganza di Tyrigaryanthilax potrebbe rivoltarsi contro di essa. Un'altra creatura più potente giace nella Savana, una creatura di immenso potere le cui fauci dovrebbero essere in grado di frantumarlo. Si tratta della Bestia della Savana, che al nord chiamiamo tarrasque. Lucrecia si volse verso gli eroi Se volete assicurarvi che, una volta sconfitto, il Flagello Blu non ritorni, dovrete risvegliare il tarrasque e gettare tra le sue fauci il filatterio di Tyrigaryanthilax. Il silenzio calò nella stanza, interrotto solo dal tonfo del candelabro che Conrad lasciò cadere Oh... ehm... scusate, deve essere caduto a qualcuno. x tutti
  10. Come scritto nei capitoli viene data una settimana per presentare le schede aggiornate ai nuovi livelli
  11. DM Golban Brown Drowdson voleva farla finita in fretta, colpendo duro il nemico alla stessa maniera di come aveva colpito Ascharon a suo tempo. Il paladino si lanciò, ma con uno scatto simile a quello di uno scorpione la creatura che Zhuge aveva indicato come un behir fece scattare le sue mascelle sul paladino di St.Cuthbert, sollevandolo da terra, la mano che reggeva a malapena il proprio scudo e la propria mazza mentre veniva sollevato a diversi metri da terra. Una situazione nuova e disperata. Ma Golban non era da solo e la risposta dei suoi compagni non si fece mancare: Chandra aggirò le protezioni magiche scagliando la sua lama di energia incantata staccando quasi una cresta ossea del behir, Tom Po graffiò quasi dimentico della forza che gli era stata privata, come un gatto cui avessero pestato la coda, Winn'Ier si distinse ancora una volta accanendosi contro le zampe investendo la creatura di pugni, morsi e graffi. Zhuge piombò come un oni del Katai, trafiggendo con il falchion parte della carne del ventre della creatura. Quando Sharifa si apprestò a scagliare una palla di fuoco che potesse non colpire il paladino tra le fauci del behir, esso lanciò un ruggito di dolore prima di ricadere a terra, il paladino che rotolò brevemente sulla propria armatura, dolorante ma ancora vivo. Anche la terza prova era stata superata. Il crollo del Guardiano fece tremare una fragile parete di roccia, che crollò su sé stessa rivelando un passaggio segreto. Imboccata la breve via, gli eroi trovarono infine il termine della Caverna dei Tesori Millenari, un'ampia sala finemente lavorata e piastrellata al cui centro si trovava un piedistallo con una ampolla di ferro simile a un becker, dal cui beccuccio si levava un filo di fumo rosso che andava a espandendosi, la coda di quella che era una immensa figura dalla pelle color bronzo vivo, occhi simili a un calderone di lava e una voce che si levava cavernosa da una bocca che l'efreeti che si trovavano d'innanzi non possedeva Oh, ma andiamo! Non si doveva finire in Gara 5... Zubenel l'efreeti La creatura stava leggendo una serie di fogli di pergamena piegati a libro, quando egli si accorse di loro Oh, visitatori! disse Non credevo che qualcuno potesse battere il Guardiano, mi cogliete di sorpresa... la voce mentale tossicchiò per poi assumere un tono più serio, la figura che si gonfiò riempiendo la stanza tra volate di fuoco infernale CHI SIETE VOI MORTALI CHE GIUNGETE INNANZI A ZUBENEL, SCEICCO DELLA CITTA' DI OTTONE? COME POT-- No, aspettate... mi sa che l'atmosfera ormai è andata... commentò l'efreeti tornando alla dimensione originale Immagino sappiate come funziona... no, vero? Da questo momento in poi esprimerò i primi tre tre desideri che verranno formulati, non importa chi li esprima. Per non rischiare che il vostro vicino di casa ve li freghi, però, per esprimerli dovrà essere detto “Zubenel desidero...” e aggiungere la richiesta. Espresso il terzo, sono libero e ognuno per la sua strada spiegò in tono pratico Ah, se avete tempo il nostro sindacato è riuscito a farci scaricare i dweomer per le accessorie presentazioni pompose di certi desideri, con canzoni e simili, qualora foste interessati. Dunque, che cosa desiderate? x tutti
  12. DM x Oceiros e Trull x Clint e Bjorn x Celeste e Seline x Clint, Bjorn, Seline e Celeste Nella collina che sormontava il palazzo di Malcanthet a Miomanta, il grosso gruppo che si era formato si strinse attorno a coloro che avevano chiaramente visto in faccia il dolore e la sofferenza: Celeste, Seline e Thorlum. Il Senzacasta pareva aver perso almeno dieci chili, il volto tirato, pallido ed emaciato, una visione se possibile ancora più nefanda delle sue braghe vergognosamente calate. Quanto a Seline e Celeste, le due donne mostravano in modo macabro e chiaro i segni di ripetute violenze carnali, già testimoniate dall'icore demoniaco che sgorgava dai punti più delicati e che aveva inzaccherato i corpi delle due donne, le quali solo ora che erano state portate lontano dalle loro dominatrici iniziarono a riprendere il controllo della propria mente. Ma ormai il sangue si mescolava alla materia viscida che le aveva imbrattate in un quadro generale che portò uno dei nuovi arrivati a vomitare sul prato. Essi erano un gruppetto di quattro uomini e due donne, una delle quali era presumibilmente il capo, una tenebrosa quarantenne dai capelli scuri ondulati. Erano stati loro a riportare il nano, cercando di invitarlo a riallacciarsi i pantaloni abbassati Lucrecia Decanti disse seccamente ad Oceiros e Trull, presentandosi. Quindi ella chiamò a sua raccolta gli uomini, affinchè consegnassero gli effetti recuperati a Bjorn Le loro proprietà, gliele potrete ridare... quando sarà il momento disse l'unica altra donna del gruppo, una giovane dai capelli grigio chiari, pallida in viso. Credo che manchi l'arma della Borealis disse uno degli uomini, subito guardato male Non è possibile, l'ho preso io! Ops, scusate! disse un halfling porgendo Cuore Nero Credo che vi sia caduta, ecco... Conrad Svuotatask! Lucrecia si erse sopra l'halfling Tira fuori il filatterio di Tyrigaryanthilax, subito! ordinò Dovete portarlo nella Savana immediatamente! E' l'unico posto dove potete avere la certezza di distruggerlo! disse questa volta rivolto al rimaneggiato gruppo di avventurieri. x tutti
  13. DM Zhuge e Sharifa richiamarono la magia dalle loro labbra e dai loro gesti, il mago della fenice di giada per riassumere la sua forma di strega, la stregona per scaricare sul terreno tutta l'elettricità che quella creatura avrebbe potuto scagliare contro di loro. Nicolette si premurò di rinnovare le piccole protezioni arcane su colui che la impugnava. Chandra fece altrettanto, ma in maniera assai più diretta, scagliando una pioggia di piume affilate come rasoi contro il Guardiano, ma esse parvero infrangersi sulla sua pelle come ghiaccio contro una parete. Pur arrancando, Tom Po si gettò coraggiosamente contro il dodecapode gigante, ma quando il pugno colpì, il monaco sentì tremare la propria zampa, la quale si era scontrata contro una parte del carapace dura come la più solida delle armature. La corazza presentava delle aperture, il punto in cui egli capì che avrebbe dovuto colpire per ferire la creatura, che sembrò quasi irridere il monaco. Ma c'era un'altra creatura mostruosa in quella caverna e si trattava di Winn'Ier. Il barbaro dei Fiordi si lanciò come una belva contro il ben più grande avversario, ma ciò non parve frenarlo dal colpire con tutto ciò che la sua forma di orso sembrava offrire, gli artigli che si conficcarono nella carne del Guardiano, che lanciò il primo acuto strillo di dolore. In tutta risposta, il Guardiano gridò. Ma stavolta non fu un ruggito di rabbia, dolore o di sfida, ma una semplice parola di pura malvagità nella Lingua Oscura che afflisse le orecchie degli sfortunati eroi, che si sentirono quasi strappare l'anima dal corpo, i muscoli che parvero lacerarsi, la mente trafitta da mille aghi infuocati mentre in sottofondo la risata gutturale del mastodontico (sia figurativamente che letteralmente) guardiano ostentava la sua superiorità. Incapaci di agire contro tanta malevolenza, il Guardiano richiamò un nuovo potere oscuro, il quale non si rivelò meno amaro del primo. I corpi degli avventurieri si contrassero, mentre un fuoco interiore sembrava consumarli, la pelle che si rinsecchì e le labbra che si screpolarono mentre l'acqua da cui erano per la maggior parte composti veniva risucchiata, minacciando di lasciare di loro solo un mucchio di contenitori essiccati. Laddove altri eroi sarebbero morti, essi resistettero pur riportando un grave scompenso fisico, il loro nemico che pur nella sua prestanza fisica non aveva ancora sferrato un solo attacco fisico. Fu allora che il gruppo cominciò a capire perchè il Guardiano fosse rimasto imbattuto fino ad allora. x tutti, riepilogo delle azioni
  14. DM x Seline, Celeste e Thorlum x Oceiros e Trull x Clint e Bjorn x tutti
  15. DM La Caverna non rispose alla sfida lanciata da Zhuge, ma Nicolette sì Anche subito, Liang disse rilucendo per qualche attimo prima di rilasciare il proprio incantesimo di protezione sul mago della fenice di giada E che Heironeous ce la mandi buona! Non un singolo monile venne toccato, non una moneta spostata. Nessuno degli avventurieri sentì il bisogno compulsivo di empirsi le tasche di tutto quel ben di dèi. Essi proseguirono, imboccando la strada a disposizione e proseguendo per svariati metri, la sensazione di scendere (seppur solo leggermente) nell'esplorazione di quel sottosuolo in cui si stava consumando un test delle loro capacità. Infine gli eroi sbucarono nuovamente in una nuova caverna, simile a un grande salone naturale nel quale essi avrebbero affrontato la terza prova. La curiosità susciata dalle parole dell'unico membro del Katai erano state contagiose, tutti i presenti si erano agghindati e preparati per affrontare una minaccia di cui si sapevano l'arrivo... ma di cui non sapevano l'entità. Sharifa pensava meticolosamente a quali incantesimi sarebbe stato meglio lanciare contro varie categorie di mostri, Golban si apprestava allo scontro in tutto lo splendore infusogli da Chandra, Winn'Ier si domandava quali oggetti sarebbe stato meglio indossare nella sua forma d'orso, Chandra controllava che il suo trucco mattutino fosse al meglio, Tom Po sembrava completamente impassibile a tutto... Varie ipotesi si erano affacciate su ciò che sarebbe potuto giungere: un demone? Un diavolo? Un signore dei non-morti? Un golem di proporzioni bibliche? Un esattore delle tasse pronto a controllare i versamenti statali effettuati dagli avventurieri? Ma non giunse risposta, prima per pochi secondi... poi per svariati minuti. La Caverna non rispose alle perplessità del gruppo, in quell'attesa che costò buona parte della loro preparazione. Che fosse ciò una sadica parte della terza prova? Infine dal fondo della stanza caddero alcune scheggie, poi una grossa porzione della parete. Dall'ampio buco creatosi giunse una creatura strisciante munita di sei paia di zampe, un carapace di un color blu scuro tendente al violaceo, la testa resa ancora più orrenda dalle corna e dalla mascella prominente da cui volate di elettricità statica si levarono. L'orrendo prodotto di un incubo che strisciò per un breve tratto prima di issarsi in piedi su metà dei propri arti, prima di lanciare un ruggito e leccarsi le labbra, gli occhi dorati che sembrarono illuminarsi alla vista degli avventurieri che erano giunti alla sua immensa presenza (taglia Mastodontica), le fauci capaci di ingoiare un bue intero che scattarono febbrilmente alla vista dei coraggiosi che cercavano di sfidare lui, l'imbattuto Guardiano di quell'ultimo test. x tutti
  16. DM x Thorlum, Seline e Celeste x Oceiros e Trull x Clint e Bjorn x tutti
  17. DM x Golban Assolutamente no! disse cravattino blu, quando gli fu richiesto del colore della cravatta del suo compare. Non ascoltarlo disse cravattino arancione Il mio cravattino è arancione! Tua madre è una gran b*******a! lo rimbeccò cravattino blu E invece non lo è, lo è la tua! ribattè cravattino arancione. Ma il trucco di Zhuge aveva funzionato. Distogliendo la loro attenzione dai percorsi, sfruttando un fatto ovvio, il mago della fenice di giada aveva sciolto il mistero attorno ai due elfi celestiali, svelando la veridicità di cravattino arancione e la falsità di cravattino blu. Sharifa, dopo aver capito il trucco, richiese quindi a cravattino arancione quale fosse il percorso per proseguire verso la prossima prova Come detto, è quello a sinistra rispose educatamente alla lucertoloide Non statelo ad ascoltare, se seguirete il suo percorso morirete tutti! ribattè cravattino blu, ma il gruppo aveva le sue certezze e intraprese il percorso di sinistra. Proseguendo la propria leggera discesa verso il sottosuolo, mentre dietro di loro i due continuarono a litigare. Parve agli avventurieri di udire in lontananza cravattino blu lasciarsi andare a un Comunque non mi farei mai la dama dai capelli argentei di quel gruppo... Gli eroi di Firedrakes ebbero la certezza di aver intrapreso il percorso giusto quando, invece di precipitare in un destino oscuro, essi giunsero a una nuova caverna, leggermente più larga della precedente e lunga come un corridoio di una ventina di metri. Al suo interno non vi erano guardiani con cravattini sgargianti, bensì una cospicua fortuna: monete e lingotti d'oro, d'argento e di platino erano ammassate con gemme lucenti dei colori dell'arcobaleno in mucchi simili a piccole montagnole. Monili di gioielleria quali collane, cavigliere, orecchini, corone e bracciali erano ammassati in maniera sparsa tra i preziosi. Un unico percorso proseguiva dritto, inoltrandosi nell'oscurità Avete superato la prova della mente, ma non siete gli unici ad avercela fatta prima d'ora enunciò la stessa profonda voce cavernosa che li aveva accolti all'ingresso Ora avete di fronte a voi la prova della tentazione, che in molti hanno fallito. Per superarla non vi basta che proseguire dritto, ignorando il tesoro senza prenderne nemmeno una moneta di rame. Fatelo e accederete alla terza prova spiegò. Ciò che sembrava facile venne però reso difficile dalle seguenti dichiarazioni della voce Ma attenzione! La terza prova è quella della forza, nella quale sarete chiamati a combattere il più potente tra i guardiani. Nessuno è mai riuscito a sconfiggerlo in tutti questi secoli, motivo per il quale il tesoro è ancora qui disse Potete prendere i tesori di questa stanza, rinunciando per sempre alla possibilità di andare avanti, ma garantendovi un tesoro che farebbe gola a molti pure in quella oscurità, la poca luce si rifletteva sui luccicanti tesori a portata di mano Vivere o morire. Fate la vostra scelta. Il silenzio cadde nella caverna, i mucchi di oro e gemme come unica testimonianza di ciò che era stato appena udito. Pur non potendosi mettere a contare ogni singola moneta e il valore delle gemme e dei monili, parve chiaro agli eroi che davanti a loro si stagliava un tesoro il cui valore poteva aggirarsi sul centinaio di migliaia di monete d'oro in qualunque mercato del nord. X tutti
  18. DM Il gruppo decise di dividersi, sebbene tutti sarebbero stati concordi nel dichiarare in seguito che le stanze attraversate si somigliavano molto tra di loro in architettura, variando tristemente solo nei contenuti e nelle perversioni esercitate. Qualunque pensiero sembrava venire messo a nudo in quell'ambiente, gli stivali degli avventurieri che spesso scivolavano sul liquido vischioso che si accumulava a terra, un misto di sangue e liquidi maschili che rendevano il passaggio ancora più ignominioso in quel demoniaco baccanale. x Seline e Celeste x Oceiros e Trull x Clint e Bjorn x tutti
  19. DM Quando sentì il leggero russare del sindaco, Sharifa ebbe la netta sensazione che la sua domanda circa il funzionamento delle elezioni non avrebbe ricevuto risposta. In compenso, laddove Winn'Ier iniziava a preoccuparsi per il destino del cucciolo che aveva tratto dalla strada, una magia lanciata da Zhuge Liang bastò a distrarre lui e Dravicov per ben più di un'istante. Richiamata dal potere del wu-jen, sbocciando letteralmente dal terreno, una creatura femminile era giunta completamente nuda al cospetto del gruppo. Gli occhi azzurri, i lunghi capelli corvini, la pelle leggermente abbronzata e vellutata, le forme procaci e desiderabili, le labbra morbide e sensuali, le orecchie a punta... la ninfa che era giunta incarnava tutto lo splendore della natura con la sua grazia e il suo portamento così disinvolto (Apparenza 24). Zhuge le si rivolse con parole dolci e complimenti sinceri. Tuttavia uno sguardo corrucciato accolse il wu-jen Salve un paio di ghiande! rispose indispettita. Ciò che poteva sembrare una contraddizione in termini sembrava comunque essere una novità per tutti i presenti, anche l'uomo del Katai stesso Facile riempirmi di moine quando hai bisogno di me, vero? Lorelai, lancia degli incantesimi che siamo feriti! Lorelai, porta questo bambino a Lagocristallo! Lorelai, stai buona in un angolo mentre io evoco sgualdrine del sottosuolo e vibro la mia spada con lo spirito di una meretrice all'interno! HEY! commentò telepaticamente Nicolette, offesa Lorelai puntò un dito contro Zhuge Io cerco di costruire qualcosa per noi due, ma tu no... troppo facile lasciarmi a Lagocristallo come un sacco di patate mentre te vai a divertirti in giro a fare il supereroe, vero? la ninfa scosse la testa Zhuge Liang non ce l'ha il tempo per dare un fratellino o una sorellina a Sophia, vero? Pensavo volessi di più per entrambi, ci avevo creduto davvero! Lorelai si morse un labbro, gli occhi lucidi E' finita, Liang! Non chiamarmi più! Non posso continuare a farmi torturare così dalla tua indifferenza! La ninfa si voltò, guardando indispettita Winn'Ier con in mano il cucciolo di felinide Tu... va bene, dammelo la ninfa prese in consegna il cucciolo I piccoli non devono soffrire per le mancanze dei genitori commentò in tono materno, concedendosi il primo sorriso alla vista del piccolo, per poi lanciare un'ultima occhiata a Zhuge Questo è l'ultimo favore che ti faccio, prossima volta chiama la gloure o chiedi aiuto a quel dildo affilato che porti nel fodero MA INSOMMA! commentò Nicolette, trasecolata Lorelai uscì quindi dall'ufficio, indispettita, con Tigro in braccio. Rimasti da soli con il sindaco addormentato, i membri della compagnia decisero quindi di dirigersi all'unanimità verso la Caverna dei Tesori Millenari. Il viaggio fu inaspettatamente tranquillo, forse frutto della oscura fama di cui godeva la Foresta dei Rovi, i cui margini non erano frequentate da creature pericolose. Le uniche che videro, a conferma delle doti degli abitanti del villaggio, furono un paio di orsogufi morti e smembrati a colpi di artigli di felinide. A parte quella visione, nulla disturbò gli avventurieri fino al pomeriggio dopo pranzo, quando essi giunsero all'ingresso della Caverna. La Caverna dei Tesori Millenari non si snodava all'interno di una montagna, bensì direttamente nel sottosuolo tramite una profonda discesa che partiva dalla “bocca” incompleta di quella che doveva essere stata un tempo una piccola collinetta ora scolpita a guisa di una testa di felinide i cui occhi e zanne non erano però stati rifiniti, come i dettagli del lato destro del muso. Una voce cavernosa accolse l'arrivo dei membri della compagnia Soltanto un vero eroe può essere in grado di ottenere il tesoro più ambito, superando le tre prove che si porranno dinnanzi a voi! enunciò in tono solenne, per poi assumere un tono più pratico L'ingresso nella Caverna dei Tesori Millenari™ può dare effetti collaterali quali nausea, claustrofobia, vertigini, perdita di appetito e sensazione di essere diventati parte di un gruppo troppo tardi rispetto ai propri compagni. Si sconsiglia l'ingresso alle donne in stato di gravidanza o allattamento. Varcata la soglia, gli eroi avrebbero trovato buio ad accoglierli ed una fredda scalinata scavata nella roccia che li avrebbe fatti scendere di diversi metri sotto il livello del terreno. Giunti in una piccola caverna che si snodava in un bivio, il gruppo trovò quella che doveva essere la prima prova volta a testare le loro capacità. Ad attenderli, nello spazio al centro tra le due strade che si snodavano in profondità, vi erano due guardiani. Ma essi non erano due energumeni in armatura completa e alti come un palazzo, bensì due esili elfi celestiali dalla pelle dorata e gli occhi dalle iridi color argento. I due parevano identici come gemelli, l'unica differenza era nel cravattino che i due portavano al collo: l'elfo di sinistra lo aveva di un vivo color arancione, quello di destra di un acceso color blu. Sulla parete di sinistra, incisa sulla roccia, vi era una scritta che recitava “Solo uno dei percorsi porta verso la prossima prova, l'altro porta a morte certa. Le guardie possono dirvi quale dei passaggi è sicuro, ma attenzione! Una di esse mente sempre, mentre l'altra dice sempre la verità!” L'elfo celestiale dal cravattino arancione fu il primo a parlare Il percorso sicuro è quello a sinistra! No, è quello a destra! disse l'elfo dal cravattino blu Non è vero, non lo è! ribattè cravattino arancione Sei solo un gran bugiardo! rispose indispettito cravattino blu Tu lo sei! rimbrottò cravattino arancione x tutti
  20. DM x i diplomatici La marilith di nome Porticia si avvicinò, abbassando il suo viso a pochi centimetri da quello di Clint, per poi spostarsi a turno verso ognuno dei combattenti, indugiando lo sguardo verso Thorlum che aveva già sguainato il proprio martello. Dopo interminabili secondi in cui non furono effettuate perquisizioni, la demonessa strisciò leggermente indietro, ergendosi di nuovo sopra di loro in tutta la sua statura Se cercate qualcuno andate al palazzo della Regina grugnì indicando il palazzo che sormontava la collina più alta nella città Ma vi consiglio di “vestirvi” a modo ammonì riservando uno sguardo a Seline e Clint Malcanthet è molto severa se vede qualcuno che si copre... x tutti Ottenuto il permesso per raggiungere il palazzo, gli eroi scoprirono con sollievo di essersi risparmiati ore di fila e il possesso dei propri averi, ricevendo solo distratte occhiate dai glabrezu preposti a controllare che dei furbetti cercassero di saltare le interminabili file, forti delle loro capacità innate. Un passo dopo l'altro, superata la zona dove si trovavano i tredici templi e risalita la collina marcata da un lastricato color salmone, le gambe doloranti per la ripida salita, gli eroi giunsero infine al cospetto del palazzo di Malcanthet a Miomanta, una struttura sfarzosa e appariscente, a tema con la lussuria e l'edonismo che permeava nel luogo. Nel cielo rosso sopra di loro, stormi di succubi planavano ridendo, alcune appoggiandosi alle balaustre per osservare meglio i nuovi venuti, viventi e postulanti, le lingue che passavano sensualmente sulle labbra alla vista di quella interminabile carne fresca che giungeva per nutrire i demoni. Eppure nemmeno quella sinistra visione potè competere con ciò che gli avventurieri videro appena entrati all'interno di uno dei numerosi portoni spalancati che conducevano all'interno. Il destino di coloro che giungevano all'interno era, spesso e volentieri, tanto piacevole quanto doloroso. Il pavimento in marmo rosa e le pareti dello stesso colore davano un tocco lussuoso che mal si conciliava con ciò che avveniva: ovunque demoni nudi si trastullavano con esseri umani viventi e non, dando sfogo ai loro più bassi istinti e ad ogni depravazione, in quella che pareva una terra di nessuno in cui ogni cosa era concessa, dove già solo camminare era reso difficoltoso in virtù dei corpi svuotati dagli eccessi o addirittura mezzi mangiati. Un uomo sulla quarantina piangeva mentre una succube dai corti capelli neri si chinava su di lui e gli assestava un lungo bacio, tale da far ingrigire a vista d'occhio i capelli della vittima che iniziò a tremare. Un trio di cambion sghignazzava mentre due di loro tenevano ferma una cameriera elfa e il terzo si insinuava dentro di lei con brutale violenza, tale da strappare grida soffocate da un bavaglio che le era stato applicato alla bocca. Una figura umanoide, completamente avvolta in strisce di pelle e appesa ad una parete tramite catene, strepitava in versetti soffocati mentre quattro vrock si divertivano a punzecchiarlo con i propri becchi, provocando ferite sanguinanti. Tutto intorno a loro, l'aria era pesante e l'odore di sangue misto a liquido non meglio definito permeava nelle narici, inconfondibile traccia del baccanale che si stava consumando in quelle che potevano essere centinaia di stanze. Le urla di disperazione e piacere si alternavano in maniera sconfortante, minando la salute mentale di coloro che sarebbero rimasti troppo a lungo all'interno. x tutti
  21. DM x i diplomatici x Zhuge Marce? Combattimenti? Gnaaarrgh... Dro'Arji storse il muso in una boccaccia, come se le parole pronunciate da Chandra e Sharifa fossero stati piatti cucinati da Dravicov Non mi piace questa armata di non-morti e questa Dracocosa di cui parlate... mi sembra il tipo di nemico che dovremmo combattere... il sindaco sottolineò il suo interesse con un lungo sbadiglio e una grattata sul lato destro del proprio muso Ma non posso promettervi aiuto se domani non sarò più sindaco, motivo in più per cui potreste aiutarmi. Fa'Joris vorrebbe fare dei gran lavori per chiuderci del tutto all'esterno. Io che ci sarebbe troppa fatica da fare giudicò. Il felinide fece per parlare, ma decise di interrompersi per una pausa di cinque minuti, in cui si concesse uno spuntino a base di tonno in scatola, consumato dalla lattina per mezzo di una forchetta. Il sindaco in carica ascoltò con crescente apatia i lunghi discorsi e le richieste di informazioni Quello che so l'ho detto, via... il felinide fece un gesto spazientito con la zampa in direzione di Zhuge Ma vi indicherò la zona in cui si trova, la riconoscerete perchè l'ingresso ricorda una testa di felinide incompiuta. I nostri antenati non hanno trovato la voglia di completarla spiegò, per poi appoggiarsi stancamente sulle proprie braccia, sopraffatto dalla immensa fatica compiuta per tenere la conversazione attiva fino a quel momento. La sua mano indugiò su una mappa della Savana, per poi indicare un punto che essi avrebbero potuto trovare facilmente e raggiungere senza rischi Facciamo così... disse stancamente Voi fatemi rieleggere, non importa come, e prometto che vi aiuterò nelle cose che vi servono, se ci eviterà della fatica e non ne richiederà troppa... Dro'Arji sbadigliò, afferrando una pila di fogli di pergamena Sono un po' incompleti, servivano per la campagna ma il grafico non aveva una gran voglia... disse allungando loro i volantini su cui c'era scritto solo VOTA D Ora scusate, ma dovrei fare un pisolino tattico... il felinide appoggiò la testa sulle braccia incrociate sopra la scrivania, rilassandosi. Già l'interesse del sindaco per il cucciolo che Winn'Ier aveva raccolto si era spento. x tutti
  22. DM x Seline A discapito dei comportamenti sadici di Malvazar, il viaggio verso Miomanta fu tranquillo e privo di eventi di sorta. La routine, sul veliero di Eraphina, si svolgeva a ritmi serrati per i membri della ciurma, mentre gli avventurieri erano unicamente chiamati a tranquilli e noiosi turni di guardiania sul ponte della nave, con l'unica distrazione degli inseguimenti che spesso scattavano tra un membro della ciurma che sbagliava e l'infuriato comandante che lo rincorreva armato di frusta. L'eterno tramonto di Shendilavri dava un tocco romantico a quel viaggio su un mare tranquillo, ma sotto la cui superficie più di una volta gli avventurieri videro passare grosse sagome di creature marine come mai se ne erano viste per forma e per dimensione nelle acque del Mare delle Meraviglie del Piano Materiale. L'unica nota dolente della traversata, che durò sei giorni, venne non solo dal costante vomitare di Celeste, che imbrattò il ponte della nave, il mare normalmente cristallino e i propri capelli alla stregua di un otyugh emorragico, ma anche dai passeggeri puzzi, la cui compagnia fu ben poco piacevole: numerose “notti” furono funestate dagli schiamazzi dovuti alle orge notturne che organizzavano con le proprie puzzette, frustate e seviziate per ore intere. Oltre a ciò un odore insopportabile veniva dalla loro cabina a tutte le ore e i folletti blu non si prendevano neanche la briga di buttare i loro piccoli rifiuti in mare, ammassando davanti alla loro porta tanti piccoli sacchi monolocali (definirli condominiali sarebbe stato errato) neri contenenti bustine di patatine vuoti, mozziconi di sigaretta, lattine di birra accartocciate e le loro stesse feci. Trull ebbe l'occasione di catturarne uno solo durante i giorni di traversata, un esemplare che era finito in coma etilico e che era stato perciò lasciato dai compagni nudo a smaltire appeso a testa in giù. Il mezzelfo scoprì presto che pure le creature del mare parevano rifiutare quegli esseri, tenendosi alla larga dalla nave in quello che si scoprì essere un ottimo repellente contro gli attacchi di creature degli abissi... dell'Abisso. Il comandante Malvazar non parve comunque dar troppo peso a queste mancanza di rispetto sulla nave, troppo intento a distribuire punizioni esemplari ai suoi uomini, non rendendosi conto che gli “errori” di cui accusava la sua ciurma parevano essere frutto di piccoli sabotaggi sulle funi e sulle strumentazioni ad opera di misteriose entità che dovevano essere armate di piccolissime daghe e coltelli... x Bjorn La mattina dell'ultimo giorno di viaggio, il settimo da quando erano giunti nell'Abisso, la “Sgualdrina dei Mari” giunse infine nell'affollato porto di Miomanta, una città portuale in cui gli edifici in marmo si alternavano a decrepite baracche in legno marcio e dove mercantili e bastimenti scaricavano schiavi viventi e anime dannate alla stessa maniera di greggi di bestiame, istigati a muoversi grazie alle incitazioni e alle minacce di vrock ed hezrou, che costituivano il grosso dei demoni a bordo delle navi preposte. La “Sgualdrina” attraccò presso uno dei moli centrali, sfruttando la propria limitata stazza per insinuarsi tra due bastimenti e raccogliendo le imprecazioni dei marinai delle suddette prima di calare il ponte e dare l'accesso ai passeggeri alla città stessa. Pur dalla loro posizione, gli eroi poterono notare l'iter di ingresso per gli schiavi: demonesse dal corpo di serpente e a sei braccia, marilith, smistavano i nuovi arrivati ordinando loro di mettersi in una di quattro file preposte, dopo averli perquisiti e aver preso ogni loro proprietà. Le file, interminabili, proseguivano verso il centro della piazza, circondata da tredici fastosi templi dedicati a divinità della legge e del bene: Pelor, Bahamut, Heironeous, St.Cuthbert.... ma laddove sembrava accendersi un faro di speranza, l'occhio avrebbe notato come i simboli riportati su di essi erano in realtà blasfemi, parodie dei credi dei mortali. Pur interminabili, come in un antico detto, come strade tutte le file portavano presso un unico posto, un palazzo posto in cima alla collina che sormontava la città, una costruzione grande almeno il doppio del palazzo reale di Firedrakes, dalle mura rosa e dai tetti rossi, con guglie color crema su cui dozzine di succubi montavano la guardia. Il palazzo di Malcanthet, la Regina delle Succubi. Ma non fu Malcanthet a rivolgersi loro quando essi ebbero percorso i primi passi per il molo. A raggiungerli fu proprio una delle demonesse marilith, richiamata da una invisibile vocetta stridula che gridava per aria Lì! Lì! Dei nuovi schiavi! Prendete la tiefling tracagnotta, fatela gridare! la soffiata portò la demonessa da loro, torreggiante dai suoi tre metri di altezza FERMI! gridò loro Chi siete? Chi vi credete di essere per andare in giro così armati? la demonessa dai lunghi capelli scuri raccolti in trecce da guerra, le cui sei mani erano armate di altrettante spade, si chinò per scrutare meglio Clint e Seline, prima di passare a Trull, Thorlum, Oceiros, Celeste e Bjorn Datemi una ragione per cui non dovrei trascinarvi alle file a suon di frustate, schiavi! Spogliatevi subito e fatevi controllare! una seconda marilith osservò da distanza la collega inveire contro i nuovi giunti Problemi, Porticia? domandò, lanciando a malapena un'occhiata ai puzzi ai quali non venne fatta alcuna domanda e che si avviarono tranquillamente verso i mercati. Nell'aria la vocetta stridula che li aveva messi in bella vista sghignazzò, allontanandosi nel tramonto di Miomanta. X tutti
  23. Come specificato dal sindaco è data facoltà anche di dividersi qualora interessati
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