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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. Bjorn Kalastaja Ma certo, Gonaathan disse Bjorn fissando il bardo, cercando di far partire la propria malia magica che aveva preparato per le occasioni speciali Ma forse tu sei anche fin troppo forte per noi, ti rallenteremmo. Forse dovresti uscire ora, andare per le taverne e cercare gli avventurieri per formare il gruppo di eroi più forte e deciso che ci sia, un gruppo che potrebbe anche assaltare la casa di Milead in persona e spedirlo a calci dai suoi amici diavoli! disse accentuando ogni parola Un eroe nato come te non deve aspettare un momento in più, deve reclutare quanto prima i suoi seguaci tra cui, magari, anche qualche bella donzella aggiunse alla fine. Con un pò di fortuna ciò avrebbe tenuto impegnato il bardo per ore e creato un utile diversivo. Nel caso la proposta avesse funzionato si sarebbe rivolto ai compagni con un Ora possiamo andarcene! x DM
  2. Bjorn Kalastaja Io direi di andarcene da Xaarum, a questo punto disse lo scaldo Gonaathan ci ha aiutato, nessuno è morto, un lavoro perfetto. Ma quel mago da strapazzo potrebbe tornare e mandarci altre creature contro e non so quanto quella bacchetta possa reggere contro una possibile onda anomala di mostri provenienti dagli inferi disse con tono teatrale Ne ho abbastanza di questa città
  3. DM x Oceiros La puzzetta rimase atterrita per un attimo Va a quel paese, puzzone psicopatico! berciò, sebbene accolse con piacere le monete che il sacerdote-ur infine gli elargì. Il pappone digrignò invece i denti alle parole di Seline Che cosa fate, minacciate? chiese passando lo sguardo dall'uno all'altro avventuriero. Quando il gruppo manifestò la volontà di sterminare quella feccia della società follettifera, Emercuryadar annuì Non potrei essere più d'accordo disse, prima che gli eroi iniziassero quella insolita opera di sterminio. Ciò che nessuno, a parte Zhuge, si aspettò fu la reazione veemente di quelle creature. Se all'inizio le prime vittime, il venditore di organi e la puzzetta, furono uccisi con rapida efficienza, favoriti dalla forza delle prime linee e dal soffio del drago d'argento, i restanti abitanti furono lesti nell'imbracciare le armi, abituati a uno stile di vita costantemente sul chi va là. La differenza in statura era contro i puzzi, ma la loro rapidità si rivelò superiore alle aspettative, seconda solo alla loro ferocia e crudeltà. Appassionati di armi affilate, i puzzi aggredirono senza pietà gli eroi, cercando di trafiggere le loro carni urlando frasi del tipo “Voglio vederti sanguinare, puzzoso!”, “Non vedo l'ora di poter contare le tue monete!” e “Ti caverò gli occhi!”, il tutto sotto una costante pioggia di frecce e quadrelli, grandi come spilli ma intrisi della più ampia collezione di veleni che il corpo umano potesse sopportare. La radura fu teatro di un insolito scontro, in cui i “giganti” della situazione per una volta peroravano una causa giusta. Quando la prima cinquantina di puzzi venne uccisa, però, l'intera comunità si riversò contro gli invasori, quasi altri duecento puzzi capitanati da un esemplare grasso e con lunghi baffi scuri, Zozzo Sprozlov in persona, che iniziò a ruggire parole di potere talmente oscuro da costringere in ginocchio i propri nemici (gli incantatori avrebbero riconosciuto l'incantesimo Blasfemia). Dando fondo a tutte le armi, gli oggetti magici, i veleni e le pergamene di cui erano in possesso, i puzzi ingaggiarono una lotta senza quartiere, arrivando a tirare palle di neve o a mordere con i denti qualora fossero rimasti senza armi a disposizione. Cabale di incantatori malvagi lanciarono fulmini neri, le poche puzzette inalarono le peggio droghe per cercare di scalare le vesti degli eroi e trafiggergli le arterie, perfino gli infanti dei puzzi cercarono di dare il loro contributo con piccole armi da lancio. Nessuno di loro cedette terreno o provò a fuggire, neanche quando Zozzo Sprozlov venne decapitato da Bjorn. Perfino la sorella prigioniera, dopo una scenata strappalacrime degna della migliore Ariabel, si rivoltò contro i suoi salvatori cercando di tagliare la giugulare a Celeste. Non solo lo scontro durò per tutta la notte, ma anche per tutta la mattina successiva, fino a quando anche l'ultimo folletto venne abbattuto dalla catena di Trull. Tutti gli avventurieri versavano in condizioni pietose, i numerosi tagli resi infetti dalle sostanze di quelle creature senza morale, che erano tuttavia riusciti a prendersi un'ultima risata a spese del membro più debole del gruppo. Balto, avanzato verso la battaglia per difendere la sua padrona a discapito degli ordini, era infatti stato ucciso, il corpo trafitto a morte, il suo cappottino lilla intriso del suo stesso sangue e di quello delle sue vittime. La carcassa dell'husky era stata mutilata senza sosta anche dopo che egli aveva esalato l'ultimo respiro. La vittoria fu ancora più amara quando il bordello fu scoperchiato e vennero trovate sì delle pixie, ma in avanzato stato di decomposizione, un sollazzo anche dopo la morte per gli abitanti più pervertiti di quella città degli orrori. L'unica consolazione passabile venne dai ritrovamenti fatti all'interno delle case: per quanto infatti i puzzi utilizzarono quasi tutto ciò a loro disposizione nello scontro, più di un utile oggetto venne ritrovato. Emercuryadar sputò a terra un grosso grumo di sangue scuro, per poi lanciare un'occhiata alle sue ali, lacerate in diversi punti Per Bahamut disse prima di incespicare sulle zampe Dobbiamo allontanarci... prendete quello che volete, ma non possiamo rimanere qui a lungo. Basterebbe un altro villaggio come questo e saremmo tutti morti! nonostante le condizioni, però, il drago non sollevò la minima obiezione sull'operato dei compagni di viaggio. La dolorante compagnia proseguì seguendo le indicazioni reperite fino a giungere, alla fine del settimo giorno dalla partenza da Gedser, nei pressi di un grosso accampamento con almeno una dozzina di tende in pelle attorno a un largo fuoco da campo. Alcune esili figure si muovevano tra le tende ma, prima che i viaggiatori potessero avvicinarsi, dal nulla giunse un alt. Un attimo dopo una dozzina di archi erano puntati contro gli eroi, imbracciati da un gruppo di grugach appostatisi dietro altrettanti alberi della foresta. L'accoglienza dei grugach Chi siete? chiese in Comune uno di loro, un esemplare dalla pelle scura e dai capelli castani, facendosi avanti Che cosa volete? Perchè ci avete seguiti? aggiunse fissandoli ad uno ad uno, per poi guardare male Trull Con voi ci sono nani, che storia è questa? Siete forse spie? il resto dei tiratori rimase in silenzio, le armi puntate contro la compagnia. Emercuryadar fece per parlare, ma fu costretto a sputare un altro grumo di sangue di drago sul suolo innevato. A quel punto decise di rimanere in silenzio, lasciando agli altri la parola. Il suo sguardo si levò verso il firmamento, rapito dall'atmosfera creatasi La Stella Polare... disse con un mezzo sorriso osservando uno degli astri Dicono porti bene vederla dai Fiordi... il drago si lasciò andare ad una esclamazione sarcastica contemplando le loro condizioni. La Stella Polare di Arth x tutti, riepilogo dei danni subiti x tutti, tesoro recuperato dal gruppo x tutti
  4. DM x Flurio e Clint Che cosa mi avete preso, per una vedetta o un cartografo? rispose stizzito Llandowar alle parole di Clint. Dopo uno sbuffo, l'elfo proseguì Il nostro è tempio è fuori città per un motivo. Come potremmo percepire le correnti del vento e l'immensità di ciò che Aerdrie Faenya ci dona, tra i vicoli di una città? chiese Non potremmo. Ad ogni modo non mi sembra ci sia un ritmo fisso nelle carovane, né una misura standard per le loro grandezze. O ci sono carri con gente incatenata, scortati da quattro-cinque bugbear e giganti , o ci sono gli stessi, ma senza carro e con la gente costretta a camminare. Quanti saranno i nemici? Llandowar fece gesti vaghi con le mani Cinquanta? Cento? Ho visto che hanno anche dei grossi lupi bianchi, e certo le mura sono pattugliate e presidiate, ma non ho passato le mie giornate a controllare e non ho la più pallida idea di come sia la situazione all'interno, men che meno se vi sono ripari per una quantità di gente esagerata come la vostra. A questo scopo Havard prese parola Io vi sarò di aiuto intervenne Conosco Blavandshok avendoci vissuto per qualche anno. Mi aspetto pattuglie, tuttavia come vi dissi anche a Gedser il grosso delle forze è andato a nord dopo la conquista della città Llandowar annuì, confermando le parole della spia Ma il punto disse puntando il dito verso Clint Sta nell'entrare senza essere visti, non nelle vostre capacità di sfondare dei cancelli. Che cosa fareste se decidessero di uccidere tutti i prigionieri? Le vostre armi sarebbero in grado di salvarli tutti? chiese il nordico stringendo il pugno Per Woden, dobbiamo procurarci degli alleati per gli alleati del nord, non perpetrare un massacro! Havard si placò quando udì i piani alternativi Questo è già un altro discorso disse traendo la propria pipa e accendendosela Superiamo le mura e vi aiuterò io a raggiungere i prigionieri, quantomeno per capire in che condizioni di salute sono e come procedere per riprenderci la città. Chandra disse rivolto alla sangue di drago A questo scopo dovrai decidere se portare dietro o meno i tuoi Falchi. Potremmo farcela comuque a passare inosservati, ma sarà più difficile. Mi sembrava giusto dirtelo. L'argomento dei prigionieri fece tornare loquace Llandowar Madre priora Bernadette non è un'elfa, ma una umana come voi disse con voce atona Viene da un posto chiamato Terrebelle o una roba del genere... giunse qua diciassette anni fa, dicendo di essere stata guidata da una visione, e fondò il tempio in cui siamo ora. Al momento dell'attacco era in città per prendere provviste per il tempio l'elfo si grattò dietro la nuca. Havard, per rispetto al luogo, uscì appoggiandosi sul battente di una delle porte fuori dal tempio, esalando il fumo della pipa inspirando e sollevando lo sguardo al cielo stellato Ah, la Stella Polare... disse osservando la stella più luminosa nel cielo, con un sorriso, rapito dall'atmosfera creatasi in quel piccolo angolo dei Fiordi Speriamo ci porti bene come dicono... il vecchio si stiracchiò le spalle La Stella Polare di Arth
  5. Voglio far notare a quelli del capitolo 12 che non ho mai detto che ci sono prigioniere nel bordello dei puzzi. @PietroD ha capito fischi per fiaschi immaginando ne offrissero, quando invece ve ne è solo domanda
  6. DM x Bjorn, Oceiros e Celeste Il puzzo che proponeva organi e innesti sputò ai piedi di Trull, per poi rivolgergli un dito medio inequivocabile. L'atteggiamento cambiò dal giorno alla notte quando si rivolse con un sorriso sghembo alla tiefling Abbiamo amici che conoscono degli amici in altri piani disse E' un business molto redditizio, poiché sono una rarità e non si trovano nelle vostre puzzose città da giganti. Che occasione persa! Il gestore del bordello per puzzi ascoltò accigliato le parole della stregona Gli Sprozlov sono la famiglia che controlla il villaggio spiegò Sono i campioni della nostra razza, tanto che il nuovo capofamiglia Zozzo Sprozlov riceve potere direttamente da Erythnul! disse ghignando Comunque non abbiamo ancora un accordo, bella stangona. Io non voglio promesse, voglio fatti. Voglio pixie da portare al mio bordello, da spogliare e da legare a una croce il puzzo si leccò le labbra Ho una fila di clienti arrapati che non aspetta altro. Siamo gente seria, noi! nei pressi di un vicolo lì vicino, due puzzi con dei passamontagna in testa picchiarono un vecchio scippandolo del suo portafogli. Uno dei rapinatori, non soddisfatto, tornò indietro per poi decapitare l'anziano riverso a terra, in maniera assolutamente gratuita. La puzza prostituta si trattenne dallo sputare ai piedi di Bjorn, ma il suo sguardo si fece avido quando Oceiros fece tintinnare le sue monete Per cinquanta monete d'oro te lo dico io disse buttando a terra la cicca della sigaretta, senza preoccuparsi di spegnerla Gli elfi silvani si trovano presso il confine occidentale rispetto al laghetto la femmina diede indicazioni precise al sacerdote-ur, cosicchè potesse raggiungere il luogo Lo so perchè le hanno viste delle nixie che mi aiutano con le malattie veneree disse, grattandosi in basso. Celeste fu quella più coinvolta nella frenetica attività cittadina, quando decise di cercare informazioni. Più di una volta l'elocatrice ebbe la sensazione di venire palpata e leccata alle caviglie dai piccoletti, che cercavano di piazzarle quanti più articoli di cui il villaggio si fregiava come orgoglioso produttore: droghe, veleni, innesti per tutti i tipi, articoli da bondage, dildi finti che venivano adorati come obelischi, trappole per armi e armature, oggetti magici malvagi capaci di far impallidire il più spregiudicato dei necromanti Oh, no, la Regina non ci ha mandato uomini contro. Mi verrebbe da pensare che neanche sa della nostra esistenza. Comunque non vedo nulla di male nelle sue attività, anzi la sua politica mi sembra interessante disse un puzzo bottegaio mentre recideva la giugulare del suo concorrente a fianco. Da quella lunga visita l'elocatrice capì che ben poco ordine regnava in città, con il caos tenuto a bada unicamente dalla famiglia Sprozlov, il cui capostipite Zozzo Sprozlov intratteneva una relazione incestuosa con la sorella, ridotta ad una schiava sessuale dopo che egli aveva dato fuoco alla casa di famiglia con i genitori all'interno. Zozzo aveva quindi fondato una mafia tutta sua, con blackjack e squillo di lusso, oltre a un nutrito gruppo di assassini. Il suo volto emaciato era affisso in manifesti sparsi per tutto il villaggio. Dopo ore di proposte su trattative, quando la sera stava scendendo, Emercuryadar riprese la parola, digrignando i denti Questi sono... sono abomini! Quale folle divinità ha partorito questi esseri? Dovrei distruggerli e io... io... sto soffocando e vomitando dalla rabbia allo stesso tempo.... sto... soffomitando! il drago si sporse di lato, in preda ai conati. Nicolette fu di poche parole Mai visto nulla di ciò in tutti i miei anni di studio si limitò a commentare x tutti
  7. DM x Ariabel Llandowar rispose al saluto dell'elfa ripetendo il gesto Aihem'fel disse prima di ascoltare il torrente di parole rilasciato dal gruppo. Tuttavia, nonostante l'appello accorato di Tonum, le uniche reazioni avvennero alle parole di Flurio, che raccolsero un'esclamazione sarcastica dell'elfo, e quelle del sacerdote e Chandra sulla liberazione delle Colline Cremisi Le Colline sono dunque sicure? chiese sollevando le sopracciglia. Il sacerdote di Aerdrie Faenya si morse un labbro, scrutando oltre le spalle degli avventurieri, prima di voltare le spalle e incamminarsi verso il tempio Seguitemi Il sacerdote estrasse dalla tunica una chiave, con cui aprì le doppie porte del tempietto prima di invitare solo gli avventurieri all'interno: i Falchi erano troppo numerosi. Giunti all'interno, trovarono un ambiente piccole e illuminato fiocamente dalla poca luce esterna che filtrava attraverso le vetrate. L'elfo accese alcune candele, poste in rigoroso ordine su uno scranno vicino a un altare per le offerte votive. Quindi fece cenno di accomodarsi alle poche panche in legno presenti, prima di sedersi su quella più vicina all'altare. Non ho alcun piacere di vedere i Fiordi cadere in rovina, ma io ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare esordì, per poi sbattere le palpebre, come colto da un senso di deja vù Qui l'ombra della Regina del Gelo è appena arrivata, ma più a nord sembra di vivere all'interno di un incubo fatto di ghiaccio spiegò il sacerdote Credevo che questo luogo fosse freddo quando giunsi la prima volta anni fa, ma più a nord le temperature si abbassano ancora di più, respirare diventa sempre più difficile mentre il terreno lascia il posto a una sconfinata pianura di neve dura come roccia. Una macchia di morte bianca che si allunga sempre più verso queste aree Llandowar strinse le labbra, per poi scuotere la testa e rivolgersi ad Tonum Umano, il comportamento delle divinità è imperscrutabile per noi mortali. Tuttavia farò un'ipotesi su ciò che mi hai detto. E' probabile che, aldilà del culto a cui sei stato indottrinato, Talos veda in te un servitore troppo potente per privarlo dei propri poteri spiegò fissandolo con i propri occhi verdi Non è un caso frequente, ma se quella che hai avuto è una visione di Aerdrie Faenya allora possiamo fare qualcosa. Forse la dèa potrebbe entrare in comunione con te e accoglierti nel suo abbraccio, ma ciò richiederà tempo. E io non ti aiuterò gratis, sia chiaro disse Eravamo in sei qui al tempio fino a poco tempo fa, ma quattro se ne sono andati. La quinta, madre priora Bernadette, la responsabile del tempio, era in città quando essa venne attaccata due settimane fa. Voglio che la ritroviate o, nel caso il peggio sia accaduto, scoprire che cosa le è successo. Siete eroi, mi avete detto. Fatelo e cercherò di fare tutto ciò che è in mio potere per aiutare il vostro amico. Llandowar allungò le gambe sul pavimento in pietra Tuttavia dovete fare attenzione, Blavandshok è completamente in mano ai giganti e ai bugbear bianchi e nessuno di loro vi lascerebbe mai entrare liberamente all'interno. Le uniche cose che entrano a Blavandshok sono i convogli che portano i prigionieri di guerra, siano essi condotti su carri scoperti o a piedi, costretti a camminare scalzi sulla neve l'elfo scosse la testa Non so che cosa succeda a quei poveracci una volta dentro, ma la cosa più spaventosa di tutto ciò è che il comandante della guarnigione non è né un gigante, né un bugbear, ma un essere umano come voi disse fissando i membri della compagnia (Ariabel esclusa). Llandowar si alzò in piedi Il suo nome è Paradiso Velleri, un garniano che da anni era ambasciatore per la Lega di Ilitar a Blavandshok. Ma non lasciatevi ingannare dal nome, fu egli ad aprire i cancelli ai nemici quando essi giunsero in città l'elfo volse uno sguardo sprezzante verso Flurio Per questo ho le mie riserve quando sento parlare di quelle terre nel lontano sud, ma... Llandowar guardò Ariabel, prima di fissare fuori da una delle vetrate Non si può fare di tutta l'erba un fascio, suppongo. Potete alloggiare qui per la notte, ma non vi ospiterò oltre. Se volete portare speranza, questa l'occasione. Altrimenti partirò l'indomani. x tutti
  8. Edriust è quello a sinistra, che sta cercando di compiere una prova di Nascondersi. Tom Po, a destra, è riconoscibile per l'espressione che fa trasparire tutto il suo interesse e coinvolgimento.
  9. Se i PG fossero serie TV Ariabel = Il Trono di Spade Bjorn = Vikings Celeste = Stranger Things Chandra = House of Cards Clint = Masters of Sex Edriust = Rectify Flurio = Spartacus Oceiros = Supernatural Seline = Streghe Thorlum = The Punisher Tom Po = Mr Robot Tonum = Dr House Trull = Magnum PI Zhughe = Doctor Who
  10. Bjorn Kalastaja Muoviti trippone o ti ammazzo! disse Bjorn in direzione di Gonaathan. Fu in quel momento che il Fhokki si rattristò di non aver con sè una frusta, la più grande innovazione nel campo dei rapporti tra datore di lavoro e dipendente. Tuttavia un'emergenza più immediata richiedeva il suo intervento: la salute di Byrnjolf. I rapporti tra i due erano stati tesi di recente, ma nessun attrito avrebbe convinto il Kalastaja a lasciar morire dissanguato un compaesano. Il bardo (quello valido) si avvicinò al guerriero per poi rilasciare dell'energia positiva che lenisse parte di quelle orrende ferite.
  11. DM Sven scosse la testa alla domanda di Trull Nessuna faida, ma a quanto sapevamo i nani avevano chiuso i loro commerci. Spero che la sua presenza voglia significare una riapertura, avremmo bisogno di alcune cose. Byrd l'allevatore accolse con curiosità le domande del nano Beh, non lo so. Non è che sfilino davanti a noi in pompa magna. Di solito si limitano a presentarsi a cavallo per chiedermi se ho cani da slitta. Quando il gruppo fu pronto per rimettersi in marcia in direzione della foresta, tutti poterono notare un paio di novità: la prima era Celeste che aveva un siberian husky bianco e nero al seguito, vestito con un cappottino di lana color lilla e dallo spirito molto vigile, ma che non mancava di portare il muso in direzione della mano della Borealis in cerca di carezze. Il secondo era un sospetto rigonfiamento all'interno di Yunisha, la cui espressione sembrava in particolar modo soddisfatta mentre strisciava per seguire il gruppo lasciando ampi solchi sulla neve. Come deciso dalla maggioranza, il gruppo entrò all'interno della Foresta di Yndlir in compagnia di Emercuryadar, che decise di mantenere la sua forma umana. La foresta non era così fitta da non lasciare trasparire la luce del giorno, tuttavia i larici e i pini avevano i rami carichi di neve bianca come il manto che nei punti più alti raggiungeva i polpacci dei viaggiatori. La Foresta di Yndlir A parte uno scoiattolo che si affacciò per scoprire chi osava attraversare quell'angusto luogo, non vi erano altri animali in giro per la foresta. La compagnia si sparpagliò brevemente per cercare tracce dei grugach, pur rimanendo tutti a portata di sguardo dai propri compagni. La neve però, che di primo acchito poteva essere un alleato naturale, sembrava essere caduta di recente eliminando di fatto i più visibili segni del passaggio degli elfi silvani che erano stati nominati da Sven Svensson. Dopo circa un'ora all'interno della foresta, tuttavia, Celeste udì un rumore in lontananza, così come il suo nuovo husky che, drizzate le orecchie e puntato il muso verso la fonte, afferrò con un morso l'abito invernale della sua padrona iniziando a trascinarla di peso sulla neve in direzione del suono udito. Il resto della compagnia, incespicando sulla neve, riuscì a tenere il passo fino a che tutti udirono quella che sembrava una filastrocca cantata da una nutrita serie di gole dalla voce roca Noi Puzzi siam così Noi siamo Puzzi blu Puzziamo su per giù Due righe, poco più La filastrocca terminò con un suono particolare, come se diverse dozzine di narici avessero inspirato contemporaneamente. Quando l'origine di quel suono fu a portata di vista, i viaggiatori avrebbero potuto vedere quella che sembrava una città in miniatura all'interno di una piccola radura. Il centinaio di piccole creature che la abitavano erano di forma vagamente umanoide, ma più bassi del più piccolo degli halfling, una quindicina di centimetri al massimo, e dalla pelle completamente blu. Le femmine si distinguevano dai maschi per il fisico leggermente più esile e il fatto che avessero i capelli, sebbene i maschi soverchiassero numericamente le donne. Vestivano con pesanti abiti invernali fatti in pelle di scoiattolo, tasso, marmotta e altri animali e sembravano intenti, come api laboriose, in varie attività: microcriminalità (sia letteralmente che figurativamente), spaccio di droga, prostituzione, tortura, commercio di organi (a quanto pare dei membri della loro stessa razza). L'arrivo degli stranieri non parve infastidire la popolazione locale, che in alcuni casi si rivolse direttamente a loro, come una puzzetta con i tacchi a spillo e dai lunghi capelli biondi che squadrò Zhuge e Bjorn prima di prendere una boccata dalla sua sigaretta Sentite ragazzi, se volete divertirvi mi sta bene, ma grandi come siete vi costerà di più, vi sta bene? disse con tono pratico. Un'altra puzzetta sua collega li osservò dalla distanza, sporgendosi ritmicamente da dietro un angolo, come se qualcuno la stesse spingendo avanti e indietro. Nei pressi di un piccolo esercizio vendeva panini di carne lurida con cipolla e patatine, un puzzo si stava rivolgendo a un altro Ehi, ti sei divertito poi la scorsa notte? chiese. Il suo amico morse il suo panino Di brutto, dopo che la botta è calata ho portato quella battona dietro il locale e quella ha cominciato subito a puzzarmelo disse sputacchiando pezzi di cibo Dai? Lì nel parcheggio dietro il negozio di articoli da bondage? chiese stupito il suo interlocutore L'altro lo guardò con orgoglio, la bocca sporca di salsa Sì, ero talmente preso che le ho puzzato su tutta la faccia sospirò Una puzzata da favola. Un puzzo dalla pancia gonfia spinse un baracchino su ruote Puzzi, è arrivato l'avvelenatorino! Portatemi veleni e ve li valuterò, se invece avete i soldi ve li venderò. Se avete bisogno di avvelenare le armi, chiedete e mostrate i soldi. O vi avvelenerò! concluse con un tono minaccioso, digrignando i denti gialli. Un trio di puzzi si avvicinò al cane di Celeste. Uno di loro si passò la lingua sulle labbra Senti te disse rivolto a Celeste A quanto lo fai il cane? Ho sempre voluto mangiare cucina del Katai disse con la bava alla bocca. Al centro della strada principale un puzzo si contorse a terra in preda alle convulsioni, dopo essersi fatto un'iniezione sul braccio. Nonostante iniziasse a perdere sangue dal naso, nessun passante intervenne. Il più vicino, un puzzo con della merce nascosta tra le pieghe del soprabito, lo scavalcò per poi rivolgersi a Trull e Seline Organi? Servono organi? Innesti? Li ho per tutte le razze e per tutti i gusti, pure occhi aggiuntivi. Raggi x, y, z... ho tutto l'alfabeto. Un puzzo magrolino si avvicinò al gruppo Sto cercando pixie per il mio bordello, sono richiestissime. Ne avete? Posso pagare molto bene. Un altro puzzo, per strada, osservò il contenuto di un negozio che esibiva strumenti di tortura e veleni psichici, quando a un tratto un altro puzzo ammantato lo raggiunse di corsa, piantandogli un pugnale tra le costole Gli Sprozlov mandano i loro saluti! disse accoltellando ripetutamente (e pubblicamente) la sua vittima, che crollò a terra mentre il suo assassino si dileguò con relativa calma. Il venditore di organi, che stava ancora proponendo la sua merce agli avventurieri, volse la testa verso quella potenziale merce gratuita. All'improvviso, la filastrocca udita prima di raggiungere quel luogo risuonò. Gli abitanti del piccolo villaggio trassero dalle loro tasche dei sacchetti contenenti della polvere, per poi tracciare delle piccole righe sulla prima superficie piana a disposizione. Noi Puzzi siam così Noi siamo Puzzi blu Puzziamo su per giù Due righe, poco più I puzzi abbassarono le loro testoline per poi inspirare rumorosamente, facendo scomparire le righe con la stessa rapidità con cui Thorlum o Ariabel avrebbero fatto scomparire un cofanetto di gioielli. Di fronte a tutto quello spettacolo Emercuryadar non disse nulla: il drago sembrava essersi pietrificato con la bocca semiaperta, incapace di muoversi o compiere anche il benchè minimo gesto di fronte a tutto ciò che si stagliava di fronte ai suoi occhi. x tutti
  12. DM Quando Ariabel chiese dettagli ai Falchi di Valleverde, fu Bander a rispondere No, non sappiamo molto altro. Le nostre domande erano prontamente soffocate dalle fruste... o peggio disse Ma immagino non volessero che si sapesse di queste armi, poiché le Colline erano un territorio difficile e con poche materie prime, specialmente della legna di cui erano composte. Lo scopo però doveva essere talmente importante da rendere valide le difficoltà. Havard osservò la mappa di Tonum, indicando con il dito Blavandshok Qui è dove siamo diretti, ma qui spiegò sollevando il dito in un punto appena sopra la città Sorge il tempio di Aerdrie Faenya. Esso si trova nei pressi della scogliera che costeggia l'area a nord. Detto ciò potete capire che in realtà dovremo solo preoccuparci di circumnavigare Blavandshok rimanendo a distanza di sicurezza contro eventuali vedette. Ci arriveremo verso la sera, tra due giorni concluse la spia. I corpi dei due anziani vennero seppelliti, ricevendo le benedizioni necessarie affinchè le loro anime non tornassero a tormentare Arth. La notte scese come un manto scuro sulla compagnia, le figure illuminate dai fuochi da campo accesi, mentre i Falchi di Valleverde montavano a turno la guardia. Durante la serata, Havard intonò una poesia dedicata a quella dura stagione che era l'inverno. Freddoloso, imbacuccato ecco l’inverno che è arrivato. Sulle spalle egli ha un saccone Che ci porti, buon vecchione? Porti feste? Allegria? Una lieta compagnia? Della stanza nel tepore ben di cuore vorrei darti il benvenuto; ma se penso ai poveretti il mio labbro resta muto. Folleggianti in danza lieve son nell’aria tanti fiocchi; quanti fiocchi! Quanta neve! Questo bianco abbaglia gli occhi lietamente non si lagna la campagna chè il buon chicco, chicco d’oro, che racchiude il gran tesoro sottoterra è riparato e lì giace addormentato. Dorme e sogna. Oh, verrà la stagion buona verso il cielo drizzerò il mio verde stelo e poi, grato, verso quei che han lavorato pel domani darò tanti biondi pani. L'anziano uomo del nord non disse nulla dopo quella poesia, limitandosi a consumare il suo pasto per poi andare a dormire. Nei giorni seguenti la loro guida fu di parola: guidandoli attraverso dei sentieri poco battuti essi sbucarono fuori da una fitta macchia di pini, che li condusse oltre il loro obiettivo principale. Ma dalla posizione che avevano guadagnato poterono rimirare infine il Mare delle Meraviglie su cui si affacciava Blavandshok. Essa sorgeva su un ampio tratto di costa che disegnava una curva attorno alla città e su cui era visibile un porto affollato di imbarcazioni. Nella parte che si affacciava sulla terraferma, una alta cinta muraria cingeva l'area, sorvegliata da grosse figure più grandi di un uomo che camminavano sui bastioni. Altre figure pattugliavano gli ingressi della città. Blavandshok da lontano Il gruppo proseguì fino a raggiungere verso sera il tempio di Aerdrie Faenya. La costruzione dal tetto a punta non sarebbe stata ricordata per la sua ampiezza, essendo grande come una chiesetta di campagna, sebbene la sua posizione in cima a un'alta scogliera e la pietra con cui era stata costruita la rendesse particolarmente difendibile. Tale fatto fu dimostrato quando essi raggiunsero la cima: nel momento in cui essi furono abbastanza vicini al tempio, una persona uscì dal tempio palesandosi loro. Protetto da una cotta di maglia e coperto da un lungo mantello nero, esso era un elfo dai lunghi capelli castano scuri e dagli occhi verdi L'elfo del tempio L'elfo si tenne a distanza mentre parlò loro Il vostro arrivo è inutile, poiché stavo per abbandonare questo luogo, umani disse bruscamente, prima di notare la presenza di un membro della sua reazza nel gruppo. A quel punto il suo tono si ammorbidì di un poco Il mio nome è Llandowar, sacerdote di Aerdrie Faenya, stranieri disse con una voce sussurrata Chi siete voi, che siete giunti fino a qui? E quali scopi vi portano in queste terre devastate dalla sofferenza e dal dolore? Siete in cerca di asilo?Avete perso il senno? O siete paladini in cerca di una missione suicida? Se invece è stato il caso a condurvi fin qui nei Fiordi, siate saggi e andatevene come stavo per fare io disse Il Nord è perduto x tutti
  13. Non ne ho fatta fare nessuna per non rallentare la marcia del gruppo Dovresti fare prove CD15+1 per ogni ora, durante ogni ora di viaggio. I gatti sarebbero già morti se non fosse stato per Tonum
  14. Aggiunto nella prima pagina di "Ambientazione e Creazione PG" il regolamento per coloro che sono interessati a spendere punti esperienza per incantesimi o creazione oggetti. Le ricompense per azioni particolarmente eroiche verranno valutate caso per caso. Resta aperto ai personaggi non eroici la possibilità di procurarsi punti oscuri tramite sacrifici umani (vedi il libro delle fosche tenebre)
  15. DM x Oceiros x Celeste Il capovillaggio scrutò gli avventurieri Avete dei buoni abiti, ma siete sicuri che non vi servirebbe anche un po' di pelliccia? Potreste aggiungerla agli abiti che indossate e potrebbe esservi utile se proseguite verso nord la premura di Sven si riflettè nello scoprire che la sarta del villaggio era sua sorella, specializzata nella produzione di pellicce da viaggio. x tutti Sven rimase per un attimo in silenzio, ascoltando le parole del sacerdote Non in diretto contatto rispose Ogni tanto essi ci fanno visita per scambiare pelli e carni di animali con beni di prima necessità. E' da mesi che stanno mettendo in difficoltà le truppe della Regina del Gelo e, se il nostro villaggio ha subito solo pochi sporadici assalti, è probabilmente anche per merito loro spiegò La foresta che avete forse visto fuori del villaggio costeggia la parte sud-occidentale dei Fiordi, si chiama Foresta di Yndlir Emercuryadar diede un'occhiata d'intesa ad Oceiros Sfruttano strane tattiche, spostandosi di continuo e facendo assalti “mordi e fuggi”. A rigor di logica anche il loro campo base deve essere mobile. Dovreste provare ad esplorare la foresta e cercare di trovare segni del loro passaggio per rintracciarli. Questo o chiedere ad alcune delle creature che abitano il bosco, circolano leggende su unicorni e spiritelli che abitino aree della foresta Sven fece spallucce Noi non ci spingiamo troppo in profondità, tagliamo alberi, ma senza esagerare. Il capovillaggio guardò incuriosito le avventrici che gli chiesero della pasticceria Beh, è da un po' che le carovane non passano e immagino manchino diversi ingredienti. E' un peccato, però, perchè andreste matte per i bignè ripieni al cioccolato e i cannoli alla crema grandi come una mano. Per non parlare dei bomboloni alla marmellata... L'arcanista Estrid scosse la testa quando Zhuge chiese pareri Ammetto di non essere una gran armaiola. Ho sentito parlare di armi parlanti, ma non ho mai approfondito l'argomento. Sono spiacente. Quando Celeste si avvicinò al venditore di cani, un giovane ragazzo dai capelli lunghi spettinati e dalla corta barba bionda, egli scrutò per un attimo la giovane, prima di alzarsi in piedi e fare una piccola riverenza Certamente, mia bella signora disse osservandola Mi chiamo Byrd Gunnarsson e sono celibe disse senza mezzi termini Purtroppo giunge in un triste periodo della mia attività... o per meglio dire, ho poco da mostrarle perchè quasi tutti i miei cani li ho scambiati con gli elfi. Al momento ne ho rimasti solo due disse indicando un lagotto marroncino alto circa 45 centimetri al garrese, che tirò fuori la lingua per poi girare freneticamente attorno a Celeste, e un siberian husky dal pelo bianco e nero e dagli occhi di ghiaccio, alto circa 60 centimetri al garrese, che si mise in posizione sollevando il muso e restituendo lo sguardo della Borealis Il piccoletto è un fenomeno quando si tratta di fiutare, mentre l'husky... beh, lui sarebbe un ottimo trainatore se non fosse da solo. Ma sa essere anche un buon guardiano. Se è interessata costano entrambi 25 monete d'oro.
  16. DM x Clint e Tonum Clint trovò conferma nel fatto che solo due erano le costruzioni sopravvissute allo sfacelo capaci di accogliere la compagnia: quella che sembrava la casa del fabbro, dalle robuste travi in legno, e la bottega del cerusico locale. Dopo aver transennato l'area e aver fatto i rilievi del caso, l'adepto timbrò le pratiche necessarie per l'agibilità dei locali e cercò di inoltrare il suo rapporto al catasto locale, salvo ricordarsi all'ultimo di non avere idea dove esso si trovasse nei Fiordi. Giunti all'interno dei locali, quello del cerusico occupato dai Falchi, Havard approvò il lavoro del Connor e fece la sua parte nell'accendere i focolari all'interno delle rispettive abitazioni. Lo sguardo di Havard raggiunse Ariabel Per la guardia terremo dei falò all'esterno, ma non esagereremo, per non farci notare troppo disse conciliante Tonum si innalzò in cielo, raggiunto dalle raffiche di vento in quella fredda serata invernale. Pur godendo di una vista eccellente grazie alla magia, la visibilità era limitata in quei luoghi, in quanto oltre alle precipitazioni spesso i venti stessi tendevano a sollevare la neve. A quanto spiegò Havard, il fenomeno poteva avere anche peggiori risvolti Può capitare che la tormenta sia talmente forte da cancellare la linea dell'orizzonte. Chiamiamo quel fenomeno whiteout disse Quando succede si perde completamente la percezione della profondità, poiché non c'è alcun riferimento e ci si trova in mezzo al bianco più assoluto. Ben pochi sono sopravvissuti all'interno di un simile fenomeno, ma avvicinandoci verso il mare il rischio si azzererà. E' più un fenomeno montano.
  17. Dragons' Lair Forum, Febbraio 2019 - Nel corso dell'avventura "Nella fredda fredda luce del nord", i felinidi Tom Po ed Edriust uniscono le forze per affrontare al meglio i pericoli in agguato. L'immagine cattura, con sconcertante precisione, la determinazione e la concentrazione dei due eroi verso il loro obiettivo.
  18. Questo non è il topic di gioco, i post di gioco non sono accettati
  19. Dragons' Lair Forum, Febbraio 2019 - Con l'inizio del nuovo capitolo a gruppo diviso, l'ambiguo sacerdote-ur Oceiros rassicura il fedele corvo Metatron in vista del difficile viaggio verso Monte Impervio.
  20. Capitolo Dodici – Un bagliore argenteo nel cielo Erano passati sei giorni da quando Emercuryadar il drago d'argento aveva iniziato a condurre la spedizione formata da Bjorn, Seline, Oceiros, Zhuge, Celeste e Trull in direzione della Catena Ghiacciata, la fascia di montagne che tracciava il confine occidentale di quella nazione. Fino ad allora, con l'eccezione di un assalto da parte di un branco di lupi che per poco non era riuscito a trascinare via Celeste nella loro tana, il viaggio era stato tranquillo Per quanto ai numeri le distanze sembrassero ciclopiche, esse erano dovute principalmente alla difficoltà di attraversamento dovuta alla neve. I Fiordi, in quel periodo dell'anno di pieno inverno, erano un posto poco ospitale, ma con un'atmosfera unica. Le precipitazioni erano frequenti e i cumuli di neve erano tali che spesso le strade che serpeggiavano tra le foreste di conifere divenivano impraticabili. Se gli avventurieri non avessero avuto una guida esperta, essi si sarebbero persi più e più volte cercando di seguire i sentieri Emercuryadar dal canto suo, pur godendo dei vantaggi del volo, non mancò di ridiscendere spesso di quota per sincerarsi delle condizioni dei suoi protetti Non è sempre così estremo, il tempo spiegò il drago Voi vedete i Fiordi nel loro periodo più rigido, ma durante i periodi estivi e invernali i cumuli di neve sono molto minori, le strade sono attraversabili e le foreste e le vallate risplendono in tutta la loro gloria disse La situazione non sarà più facile andando avanti, ma vi aiuterò con le mie nozioni a trovare il vostro passaggio a nord-ovest disse con tono saccente, come un esperto in tutti i campi culturali. Con l'assenza di Flurio, Nicolette colse l'occasione per presentarsi ai suoi compagni di viaggio Io temo non potrò essere di grande aiuto spiegò con la sua voce morbida e vellutata Non sono mai stata in questa landa così affascinante e selvaggia, vivendo sempre al sud. Se tuttavia qualcuno di voi accusasse problemi di respirazione o mal di testa, non esiti a dirmelo spiegò Non sono una sacerdotessa, ma durante i miei studi ho appreso qualche rudimento di pronto soccorso Seppur parzialmente in direzione ovest, l'avanzata verso nord sembrò in effetti amplificare i problemi che i viaggiatori avevano affrontato sinora. Durante le giornate molto corte, le temperature si aggiravano di giorno tra lo zero e i meno cinque Non so che sensazione proviate disse Emercuryadar, perplesso Ma più in là le cose penso saranno peggiori spiegò. La neve arrivava fino ai polpacci, il vento sembrava capace di infilarsi in qualunque pertugio e attanagliare le ossa con la sua gelida carezza. In tutto questo dispendio, la fame ne usciva amplificata e i pasti venivano consumati con voracità. Quel sesto giorno, perfino il loquace Emercuryadar non parlò molto. Verso metà pomeriggio il gruppo avrebbe raggiunto Falkheim, un nutrito villaggio di falegnami che sorgeva a un paio di giorni dal Monte Impervio e nei pressi della Foresta di Yndlir. Il drago d'argenteo, dopo una ricognizione aerea, comunicò al gruppo della presenza di vita all'interno del villaggio, prima di riprendere la forma umana usuale, dai capelli leggermente più lunghi (Emercuryadar guardò Celeste, come in cerca di approvazione) per poi proseguire con loro in direzione di Falkheim. Quando giunsero, tuttavia, sembrò sembrarsi un pandemonio esattamente come se Seline avesse iniziato a lanciare palle di fuoco a destra e sinistra. Gli uomini si armarono in fretta e furia, puntando lance, picche, giavellotti, asce, zappe e forconi contro i nuovi giunti. Il capovillaggio, un robusto anziano calvo, dalla lunga barba bianca e dalle orecchie a sventola che giunse finendo di mettersi un'armatura di pelle, si rivolse ai suoi concittadini Fermi, non sono mostri! Non vedete? Umani, semmai... e un nano! disse stupefatto, per poi rivolgersi a loro Il mio nome Sven Svensson si presentò Lo so, mio padre non era molto originale. Ad ogni modo, se non siete con la Regina del Gelo, siete i benvenuti. Non che possiamo offrire molto, in questi tempi, ma notizie da fuori sono gradite. Il sud ha deciso di aiutarci? chiese guadando Trull La Regina del Gelo è stata sconfitta? incalzò, avido di informazioni. Falkheim contava circa quattrocento abitanti, famosi principalmente per la loro produzione di slitte e armi ad asta. Il villaggio, tra le sue attività, contava un allevatore di cani da tiro, un fabbro, un vasaio, un macellaio, uno stagnino, una sarta, una pasticceria (chiusa per mancanza di materie prime) e una locanda, la Coperta di Lana, gestita da un mezzelfo biondo di nove Faldir. L'unica altra attività degna di interesse era la Lanterna Fatata, un negozio di articoli magici gestito da Estrid, una esile nordica dai lunghi capelli biondi raccolti. A chi avesse chiesto che cosa vendeva avrebbe risposto Incantesimi e incantamenti per chi ha il talento per impararli Lista degli articoli in vendita alla Lanterna Fatata Emercuryadar colse l'occasione di stallo per rivolgersi ai suoi compagni di viaggio Tra un paio di giorni potremmo arrivare ai piedi del Monte Impervio. So però che tra di voi vi era chi fosse interessato a conferire con gli elfi silvani che stavano mettendo i bastoni tra le ruote agli sgherri della Regina del Gelo. Non so dove trovarli, ma con la Foresta di Yndlir qui vicino potrebbe essere un buon inizio. Non so che cosa aspettarmi né dall'andare lì, né dal verificare subito la zona presidiata al Monte Impervio. Chiedo a voi quindi quale direzione preferite: deviazione verso gli elfi o subito verso il Monte Impervio? x Zhuge x tutti
  21. Capitolo Undici – Fuga dal gelido paradiso Erano passati cinque giorni da quando Havard Cydsson aveva iniziato a guidare il folto gruppo formato da Chandra, Clint, Ariabel, Flurio, Tonum, Edriust, Tom Po e dai Falchi di Valleverde in direzione di Blavandshok e, con l'eccezione di un ruggito di drago che aveva messo in allarme il gruppo che si era prontamente nascosto, il viaggio era stato tranquillo. La spia nordica aveva cercato, nel tempo che passava, di tenere alta la conversazione con i suoi compagni di viaggio, chiedendo spesso agli avventurieri informazioni sui viaggi che li avevano uniti come gruppo e delle avventure passate assieme. Allo stesso tempo, egli era molto riservato su sé stesso, preferendo istruire il gruppo sulle terre che stavano attraversando. I Fiordi, in quel periodo dell'anno di pieno inverno, erano un posto poco ospitale, ma con un'atmosfera unica. Le precipitazioni erano frequenti e i cumuli di neve erano tali che spesso le strade che serpeggiavano tra le foreste di conifere divenivano impraticabili. Se gli avventurieri non avessero avuto una guida esperta, essi si sarebbero persi più e più volte cercando di seguire i sentieri Non è una cosa insolita disse Havard Anche se le carovane passassero allo stesso ritmo, non è strano che di notte faccia quei trenta-quaranta centimetri di neve spiegò. Camminare era difficile e i tempi di percorrenza si dilatarono molto, pur essendo stati previsti Il nostro non è un paese molto esteso, ma percorrere le distanza non è agibile come al sud. Solo d'estate qui riusciamo ad avere una parvenza di facile passaggio, ma non è garantito. Seppur parzialmente in direzione est, l'avanzata verso nord sembrò amplificare i problemi elencati. Durante le giornate molto corte, le temperature si aggiravano di giorno tra lo zero e i meno cinque Ma più avanzeremo, più si abbasseranno spiegò Havard facendo sprofondare l'umore dei Falchi di Valleverde. Seppur avvezzi alle difficoltà, perfino Bander sembrava faticare in mezzo a quelle condizioni estreme. La neve arrivava fino ai polpacci, il vento sembrava capace di infilarsi in qualunque pertugio e attanagliare le ossa con la sua gelida carezza. In tutto questo dispendio, la fame ne usciva amplificata e i pasti venivano consumati con voracità. Quel giorno, l'atmosfera era tesa. Havard aveva istruito il gruppo sul fatto che quella sera avrebbero raggiunto la città di Stavanger, un piccolo insediamento a due giorni di distanza da Blavandshok. Nessuno sapeva però che cosa aspettarsi dall'ingresso nella cittadina, viste le notizie poco esaltanti a breve distanza. Quando la sera giunse, Havard scrutò l'orizzonte idenfiticando l'insediamento Niente fumo a quest'ora della sera strinse i denti E' un brutto segno, armi alla mano! disse estraendo la sua arma, un'ascia da battaglia. Quando il gruppo si fu avvicinato, la realtà dei fatti si manifestò in tutta la sua interezza: Stavanger era stata quasi del tutto rasa al suolo. Il piccolo insediamento non contava più di una decina di case, ognuna di esse con grandi recinti per animali. Tuttavia non vi era traccia di animali e con l'eccezione di due piccole casupole tutte le altre erano state divelte. Il gruppo trovò solo due cadaveri, una coppia di anziani: l'uomo aveva il cranio spaccato a metà, la donna aveva l'addome squarciato. Entrambi i corpi erano in avanzato stato di congelamento e parzialmente coperti di neve pur all'interno della loro abitazione, il cui tetto era stato scoperchiato. Havard cercò di inumidirsi le labbra Passeremo la notte in questo insediamento disse I servi della Regina del Gelo non hanno motivo di credere che qualcuno possa essere di nuovo tornato qui, dopo il loro passaggio il nordico sospirò, quindi si rivolse al gruppo Tra due giorni arriveremo alla città. So che tra di voi vi era chi poteva essere interessato al tempio di Aerdrie Faenya. Possiamo arrivarci, ma dovremmo deviare un po' verso nord per arrivarci, questo perchè il tempio è fuori città. Non so che cosa aspettarmi né dall'andare lì, né dal verificare subito la città. Chiedo a voi quindi quale direzione preferite: deviazione verso il tempio o subito verso la città? x tutti
  22. DM Quando Clint parlò di notte insonne, Emercuryadar scattò come fosse stato punto una tarantola, facendo spaziare il suo sguardo tra quello dell'adepto e quello della barda, gli occhi ridotti a due fissure quando il Connor accennò a non meglio precisati problemi di digestione. Un mugugnìo fu la risposta del drago. Chandra non ottenne dettagli da Bander, che ricambiò con un sorrisetto complice. In compenso non mancò di rispondere a Flurio, con cui aveva conversato il giorno prima La mia compagnia era stata assoldata per accompagnare delle carovane attraverso le Colline Cremisi. L'idea era di riaprire le vie commerciali bloccate dai nani, ma fummo attaccati e gran parte dei miei uomini uccisi spiegò, per poi prendere un sorso di latte Noi sopravvissuti fummo fatti prigionieri, costretti a lavorare attorno alle macchine d'assedio che stavano sviluppando sotto il giogo del loro comandante. I vostri compagni, guidati da Chandra, giunsero però a liberarci oltre a regalarci cibo e armi. Da allora abbiamo deciso di aiutare lady Silverhand nel suo viaggio e nella vostra nobile impresa concluse. Il momento dei saluti fu breve e intenso, con Emercuryadar che osservò sconcertato i vari saluti personali, prima di dire Ehi, anche io! prima di intavolare conversazioni private con ognuno dei membri della spedizione di Havard. x Chandra x Clint x Ariabel x Flurio x Tonum x Edriust x Tom Po Infine il gruppo si divise, pronto ognuno ad intraprendere ancora una volta la propria strada, in quelle lande coperte di neve in cui si allungava sempre più l'ombra della Xorvintaal.
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