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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. Se i PG fossero serie TV Ariabel = Il Trono di Spade Bjorn = Vikings Celeste = Stranger Things Chandra = House of Cards Clint = Masters of Sex Edriust = Rectify Flurio = Spartacus Oceiros = Supernatural Seline = Streghe Thorlum = The Punisher Tom Po = Mr Robot Tonum = Dr House Trull = Magnum PI Zhughe = Doctor Who
  2. Bjorn Kalastaja Muoviti trippone o ti ammazzo! disse Bjorn in direzione di Gonaathan. Fu in quel momento che il Fhokki si rattristò di non aver con sè una frusta, la più grande innovazione nel campo dei rapporti tra datore di lavoro e dipendente. Tuttavia un'emergenza più immediata richiedeva il suo intervento: la salute di Byrnjolf. I rapporti tra i due erano stati tesi di recente, ma nessun attrito avrebbe convinto il Kalastaja a lasciar morire dissanguato un compaesano. Il bardo (quello valido) si avvicinò al guerriero per poi rilasciare dell'energia positiva che lenisse parte di quelle orrende ferite.
  3. DM Sven scosse la testa alla domanda di Trull Nessuna faida, ma a quanto sapevamo i nani avevano chiuso i loro commerci. Spero che la sua presenza voglia significare una riapertura, avremmo bisogno di alcune cose. Byrd l'allevatore accolse con curiosità le domande del nano Beh, non lo so. Non è che sfilino davanti a noi in pompa magna. Di solito si limitano a presentarsi a cavallo per chiedermi se ho cani da slitta. Quando il gruppo fu pronto per rimettersi in marcia in direzione della foresta, tutti poterono notare un paio di novità: la prima era Celeste che aveva un siberian husky bianco e nero al seguito, vestito con un cappottino di lana color lilla e dallo spirito molto vigile, ma che non mancava di portare il muso in direzione della mano della Borealis in cerca di carezze. Il secondo era un sospetto rigonfiamento all'interno di Yunisha, la cui espressione sembrava in particolar modo soddisfatta mentre strisciava per seguire il gruppo lasciando ampi solchi sulla neve. Come deciso dalla maggioranza, il gruppo entrò all'interno della Foresta di Yndlir in compagnia di Emercuryadar, che decise di mantenere la sua forma umana. La foresta non era così fitta da non lasciare trasparire la luce del giorno, tuttavia i larici e i pini avevano i rami carichi di neve bianca come il manto che nei punti più alti raggiungeva i polpacci dei viaggiatori. La Foresta di Yndlir A parte uno scoiattolo che si affacciò per scoprire chi osava attraversare quell'angusto luogo, non vi erano altri animali in giro per la foresta. La compagnia si sparpagliò brevemente per cercare tracce dei grugach, pur rimanendo tutti a portata di sguardo dai propri compagni. La neve però, che di primo acchito poteva essere un alleato naturale, sembrava essere caduta di recente eliminando di fatto i più visibili segni del passaggio degli elfi silvani che erano stati nominati da Sven Svensson. Dopo circa un'ora all'interno della foresta, tuttavia, Celeste udì un rumore in lontananza, così come il suo nuovo husky che, drizzate le orecchie e puntato il muso verso la fonte, afferrò con un morso l'abito invernale della sua padrona iniziando a trascinarla di peso sulla neve in direzione del suono udito. Il resto della compagnia, incespicando sulla neve, riuscì a tenere il passo fino a che tutti udirono quella che sembrava una filastrocca cantata da una nutrita serie di gole dalla voce roca Noi Puzzi siam così Noi siamo Puzzi blu Puzziamo su per giù Due righe, poco più La filastrocca terminò con un suono particolare, come se diverse dozzine di narici avessero inspirato contemporaneamente. Quando l'origine di quel suono fu a portata di vista, i viaggiatori avrebbero potuto vedere quella che sembrava una città in miniatura all'interno di una piccola radura. Il centinaio di piccole creature che la abitavano erano di forma vagamente umanoide, ma più bassi del più piccolo degli halfling, una quindicina di centimetri al massimo, e dalla pelle completamente blu. Le femmine si distinguevano dai maschi per il fisico leggermente più esile e il fatto che avessero i capelli, sebbene i maschi soverchiassero numericamente le donne. Vestivano con pesanti abiti invernali fatti in pelle di scoiattolo, tasso, marmotta e altri animali e sembravano intenti, come api laboriose, in varie attività: microcriminalità (sia letteralmente che figurativamente), spaccio di droga, prostituzione, tortura, commercio di organi (a quanto pare dei membri della loro stessa razza). L'arrivo degli stranieri non parve infastidire la popolazione locale, che in alcuni casi si rivolse direttamente a loro, come una puzzetta con i tacchi a spillo e dai lunghi capelli biondi che squadrò Zhuge e Bjorn prima di prendere una boccata dalla sua sigaretta Sentite ragazzi, se volete divertirvi mi sta bene, ma grandi come siete vi costerà di più, vi sta bene? disse con tono pratico. Un'altra puzzetta sua collega li osservò dalla distanza, sporgendosi ritmicamente da dietro un angolo, come se qualcuno la stesse spingendo avanti e indietro. Nei pressi di un piccolo esercizio vendeva panini di carne lurida con cipolla e patatine, un puzzo si stava rivolgendo a un altro Ehi, ti sei divertito poi la scorsa notte? chiese. Il suo amico morse il suo panino Di brutto, dopo che la botta è calata ho portato quella battona dietro il locale e quella ha cominciato subito a puzzarmelo disse sputacchiando pezzi di cibo Dai? Lì nel parcheggio dietro il negozio di articoli da bondage? chiese stupito il suo interlocutore L'altro lo guardò con orgoglio, la bocca sporca di salsa Sì, ero talmente preso che le ho puzzato su tutta la faccia sospirò Una puzzata da favola. Un puzzo dalla pancia gonfia spinse un baracchino su ruote Puzzi, è arrivato l'avvelenatorino! Portatemi veleni e ve li valuterò, se invece avete i soldi ve li venderò. Se avete bisogno di avvelenare le armi, chiedete e mostrate i soldi. O vi avvelenerò! concluse con un tono minaccioso, digrignando i denti gialli. Un trio di puzzi si avvicinò al cane di Celeste. Uno di loro si passò la lingua sulle labbra Senti te disse rivolto a Celeste A quanto lo fai il cane? Ho sempre voluto mangiare cucina del Katai disse con la bava alla bocca. Al centro della strada principale un puzzo si contorse a terra in preda alle convulsioni, dopo essersi fatto un'iniezione sul braccio. Nonostante iniziasse a perdere sangue dal naso, nessun passante intervenne. Il più vicino, un puzzo con della merce nascosta tra le pieghe del soprabito, lo scavalcò per poi rivolgersi a Trull e Seline Organi? Servono organi? Innesti? Li ho per tutte le razze e per tutti i gusti, pure occhi aggiuntivi. Raggi x, y, z... ho tutto l'alfabeto. Un puzzo magrolino si avvicinò al gruppo Sto cercando pixie per il mio bordello, sono richiestissime. Ne avete? Posso pagare molto bene. Un altro puzzo, per strada, osservò il contenuto di un negozio che esibiva strumenti di tortura e veleni psichici, quando a un tratto un altro puzzo ammantato lo raggiunse di corsa, piantandogli un pugnale tra le costole Gli Sprozlov mandano i loro saluti! disse accoltellando ripetutamente (e pubblicamente) la sua vittima, che crollò a terra mentre il suo assassino si dileguò con relativa calma. Il venditore di organi, che stava ancora proponendo la sua merce agli avventurieri, volse la testa verso quella potenziale merce gratuita. All'improvviso, la filastrocca udita prima di raggiungere quel luogo risuonò. Gli abitanti del piccolo villaggio trassero dalle loro tasche dei sacchetti contenenti della polvere, per poi tracciare delle piccole righe sulla prima superficie piana a disposizione. Noi Puzzi siam così Noi siamo Puzzi blu Puzziamo su per giù Due righe, poco più I puzzi abbassarono le loro testoline per poi inspirare rumorosamente, facendo scomparire le righe con la stessa rapidità con cui Thorlum o Ariabel avrebbero fatto scomparire un cofanetto di gioielli. Di fronte a tutto quello spettacolo Emercuryadar non disse nulla: il drago sembrava essersi pietrificato con la bocca semiaperta, incapace di muoversi o compiere anche il benchè minimo gesto di fronte a tutto ciò che si stagliava di fronte ai suoi occhi. x tutti
  4. DM Quando Ariabel chiese dettagli ai Falchi di Valleverde, fu Bander a rispondere No, non sappiamo molto altro. Le nostre domande erano prontamente soffocate dalle fruste... o peggio disse Ma immagino non volessero che si sapesse di queste armi, poiché le Colline erano un territorio difficile e con poche materie prime, specialmente della legna di cui erano composte. Lo scopo però doveva essere talmente importante da rendere valide le difficoltà. Havard osservò la mappa di Tonum, indicando con il dito Blavandshok Qui è dove siamo diretti, ma qui spiegò sollevando il dito in un punto appena sopra la città Sorge il tempio di Aerdrie Faenya. Esso si trova nei pressi della scogliera che costeggia l'area a nord. Detto ciò potete capire che in realtà dovremo solo preoccuparci di circumnavigare Blavandshok rimanendo a distanza di sicurezza contro eventuali vedette. Ci arriveremo verso la sera, tra due giorni concluse la spia. I corpi dei due anziani vennero seppelliti, ricevendo le benedizioni necessarie affinchè le loro anime non tornassero a tormentare Arth. La notte scese come un manto scuro sulla compagnia, le figure illuminate dai fuochi da campo accesi, mentre i Falchi di Valleverde montavano a turno la guardia. Durante la serata, Havard intonò una poesia dedicata a quella dura stagione che era l'inverno. Freddoloso, imbacuccato ecco l’inverno che è arrivato. Sulle spalle egli ha un saccone Che ci porti, buon vecchione? Porti feste? Allegria? Una lieta compagnia? Della stanza nel tepore ben di cuore vorrei darti il benvenuto; ma se penso ai poveretti il mio labbro resta muto. Folleggianti in danza lieve son nell’aria tanti fiocchi; quanti fiocchi! Quanta neve! Questo bianco abbaglia gli occhi lietamente non si lagna la campagna chè il buon chicco, chicco d’oro, che racchiude il gran tesoro sottoterra è riparato e lì giace addormentato. Dorme e sogna. Oh, verrà la stagion buona verso il cielo drizzerò il mio verde stelo e poi, grato, verso quei che han lavorato pel domani darò tanti biondi pani. L'anziano uomo del nord non disse nulla dopo quella poesia, limitandosi a consumare il suo pasto per poi andare a dormire. Nei giorni seguenti la loro guida fu di parola: guidandoli attraverso dei sentieri poco battuti essi sbucarono fuori da una fitta macchia di pini, che li condusse oltre il loro obiettivo principale. Ma dalla posizione che avevano guadagnato poterono rimirare infine il Mare delle Meraviglie su cui si affacciava Blavandshok. Essa sorgeva su un ampio tratto di costa che disegnava una curva attorno alla città e su cui era visibile un porto affollato di imbarcazioni. Nella parte che si affacciava sulla terraferma, una alta cinta muraria cingeva l'area, sorvegliata da grosse figure più grandi di un uomo che camminavano sui bastioni. Altre figure pattugliavano gli ingressi della città. Blavandshok da lontano Il gruppo proseguì fino a raggiungere verso sera il tempio di Aerdrie Faenya. La costruzione dal tetto a punta non sarebbe stata ricordata per la sua ampiezza, essendo grande come una chiesetta di campagna, sebbene la sua posizione in cima a un'alta scogliera e la pietra con cui era stata costruita la rendesse particolarmente difendibile. Tale fatto fu dimostrato quando essi raggiunsero la cima: nel momento in cui essi furono abbastanza vicini al tempio, una persona uscì dal tempio palesandosi loro. Protetto da una cotta di maglia e coperto da un lungo mantello nero, esso era un elfo dai lunghi capelli castano scuri e dagli occhi verdi L'elfo del tempio L'elfo si tenne a distanza mentre parlò loro Il vostro arrivo è inutile, poiché stavo per abbandonare questo luogo, umani disse bruscamente, prima di notare la presenza di un membro della sua reazza nel gruppo. A quel punto il suo tono si ammorbidì di un poco Il mio nome è Llandowar, sacerdote di Aerdrie Faenya, stranieri disse con una voce sussurrata Chi siete voi, che siete giunti fino a qui? E quali scopi vi portano in queste terre devastate dalla sofferenza e dal dolore? Siete in cerca di asilo?Avete perso il senno? O siete paladini in cerca di una missione suicida? Se invece è stato il caso a condurvi fin qui nei Fiordi, siate saggi e andatevene come stavo per fare io disse Il Nord è perduto x tutti
  5. Non ne ho fatta fare nessuna per non rallentare la marcia del gruppo Dovresti fare prove CD15+1 per ogni ora, durante ogni ora di viaggio. I gatti sarebbero già morti se non fosse stato per Tonum
  6. Aggiunto nella prima pagina di "Ambientazione e Creazione PG" il regolamento per coloro che sono interessati a spendere punti esperienza per incantesimi o creazione oggetti. Le ricompense per azioni particolarmente eroiche verranno valutate caso per caso. Resta aperto ai personaggi non eroici la possibilità di procurarsi punti oscuri tramite sacrifici umani (vedi il libro delle fosche tenebre)
  7. DM x Oceiros x Celeste Il capovillaggio scrutò gli avventurieri Avete dei buoni abiti, ma siete sicuri che non vi servirebbe anche un po' di pelliccia? Potreste aggiungerla agli abiti che indossate e potrebbe esservi utile se proseguite verso nord la premura di Sven si riflettè nello scoprire che la sarta del villaggio era sua sorella, specializzata nella produzione di pellicce da viaggio. x tutti Sven rimase per un attimo in silenzio, ascoltando le parole del sacerdote Non in diretto contatto rispose Ogni tanto essi ci fanno visita per scambiare pelli e carni di animali con beni di prima necessità. E' da mesi che stanno mettendo in difficoltà le truppe della Regina del Gelo e, se il nostro villaggio ha subito solo pochi sporadici assalti, è probabilmente anche per merito loro spiegò La foresta che avete forse visto fuori del villaggio costeggia la parte sud-occidentale dei Fiordi, si chiama Foresta di Yndlir Emercuryadar diede un'occhiata d'intesa ad Oceiros Sfruttano strane tattiche, spostandosi di continuo e facendo assalti “mordi e fuggi”. A rigor di logica anche il loro campo base deve essere mobile. Dovreste provare ad esplorare la foresta e cercare di trovare segni del loro passaggio per rintracciarli. Questo o chiedere ad alcune delle creature che abitano il bosco, circolano leggende su unicorni e spiritelli che abitino aree della foresta Sven fece spallucce Noi non ci spingiamo troppo in profondità, tagliamo alberi, ma senza esagerare. Il capovillaggio guardò incuriosito le avventrici che gli chiesero della pasticceria Beh, è da un po' che le carovane non passano e immagino manchino diversi ingredienti. E' un peccato, però, perchè andreste matte per i bignè ripieni al cioccolato e i cannoli alla crema grandi come una mano. Per non parlare dei bomboloni alla marmellata... L'arcanista Estrid scosse la testa quando Zhuge chiese pareri Ammetto di non essere una gran armaiola. Ho sentito parlare di armi parlanti, ma non ho mai approfondito l'argomento. Sono spiacente. Quando Celeste si avvicinò al venditore di cani, un giovane ragazzo dai capelli lunghi spettinati e dalla corta barba bionda, egli scrutò per un attimo la giovane, prima di alzarsi in piedi e fare una piccola riverenza Certamente, mia bella signora disse osservandola Mi chiamo Byrd Gunnarsson e sono celibe disse senza mezzi termini Purtroppo giunge in un triste periodo della mia attività... o per meglio dire, ho poco da mostrarle perchè quasi tutti i miei cani li ho scambiati con gli elfi. Al momento ne ho rimasti solo due disse indicando un lagotto marroncino alto circa 45 centimetri al garrese, che tirò fuori la lingua per poi girare freneticamente attorno a Celeste, e un siberian husky dal pelo bianco e nero e dagli occhi di ghiaccio, alto circa 60 centimetri al garrese, che si mise in posizione sollevando il muso e restituendo lo sguardo della Borealis Il piccoletto è un fenomeno quando si tratta di fiutare, mentre l'husky... beh, lui sarebbe un ottimo trainatore se non fosse da solo. Ma sa essere anche un buon guardiano. Se è interessata costano entrambi 25 monete d'oro.
  8. DM x Clint e Tonum Clint trovò conferma nel fatto che solo due erano le costruzioni sopravvissute allo sfacelo capaci di accogliere la compagnia: quella che sembrava la casa del fabbro, dalle robuste travi in legno, e la bottega del cerusico locale. Dopo aver transennato l'area e aver fatto i rilievi del caso, l'adepto timbrò le pratiche necessarie per l'agibilità dei locali e cercò di inoltrare il suo rapporto al catasto locale, salvo ricordarsi all'ultimo di non avere idea dove esso si trovasse nei Fiordi. Giunti all'interno dei locali, quello del cerusico occupato dai Falchi, Havard approvò il lavoro del Connor e fece la sua parte nell'accendere i focolari all'interno delle rispettive abitazioni. Lo sguardo di Havard raggiunse Ariabel Per la guardia terremo dei falò all'esterno, ma non esagereremo, per non farci notare troppo disse conciliante Tonum si innalzò in cielo, raggiunto dalle raffiche di vento in quella fredda serata invernale. Pur godendo di una vista eccellente grazie alla magia, la visibilità era limitata in quei luoghi, in quanto oltre alle precipitazioni spesso i venti stessi tendevano a sollevare la neve. A quanto spiegò Havard, il fenomeno poteva avere anche peggiori risvolti Può capitare che la tormenta sia talmente forte da cancellare la linea dell'orizzonte. Chiamiamo quel fenomeno whiteout disse Quando succede si perde completamente la percezione della profondità, poiché non c'è alcun riferimento e ci si trova in mezzo al bianco più assoluto. Ben pochi sono sopravvissuti all'interno di un simile fenomeno, ma avvicinandoci verso il mare il rischio si azzererà. E' più un fenomeno montano.
  9. Dragons' Lair Forum, Febbraio 2019 - Nel corso dell'avventura "Nella fredda fredda luce del nord", i felinidi Tom Po ed Edriust uniscono le forze per affrontare al meglio i pericoli in agguato. L'immagine cattura, con sconcertante precisione, la determinazione e la concentrazione dei due eroi verso il loro obiettivo.
  10. Questo non è il topic di gioco, i post di gioco non sono accettati
  11. Dragons' Lair Forum, Febbraio 2019 - Con l'inizio del nuovo capitolo a gruppo diviso, l'ambiguo sacerdote-ur Oceiros rassicura il fedele corvo Metatron in vista del difficile viaggio verso Monte Impervio.
  12. Capitolo Dodici – Un bagliore argenteo nel cielo Erano passati sei giorni da quando Emercuryadar il drago d'argento aveva iniziato a condurre la spedizione formata da Bjorn, Seline, Oceiros, Zhuge, Celeste e Trull in direzione della Catena Ghiacciata, la fascia di montagne che tracciava il confine occidentale di quella nazione. Fino ad allora, con l'eccezione di un assalto da parte di un branco di lupi che per poco non era riuscito a trascinare via Celeste nella loro tana, il viaggio era stato tranquillo Per quanto ai numeri le distanze sembrassero ciclopiche, esse erano dovute principalmente alla difficoltà di attraversamento dovuta alla neve. I Fiordi, in quel periodo dell'anno di pieno inverno, erano un posto poco ospitale, ma con un'atmosfera unica. Le precipitazioni erano frequenti e i cumuli di neve erano tali che spesso le strade che serpeggiavano tra le foreste di conifere divenivano impraticabili. Se gli avventurieri non avessero avuto una guida esperta, essi si sarebbero persi più e più volte cercando di seguire i sentieri Emercuryadar dal canto suo, pur godendo dei vantaggi del volo, non mancò di ridiscendere spesso di quota per sincerarsi delle condizioni dei suoi protetti Non è sempre così estremo, il tempo spiegò il drago Voi vedete i Fiordi nel loro periodo più rigido, ma durante i periodi estivi e invernali i cumuli di neve sono molto minori, le strade sono attraversabili e le foreste e le vallate risplendono in tutta la loro gloria disse La situazione non sarà più facile andando avanti, ma vi aiuterò con le mie nozioni a trovare il vostro passaggio a nord-ovest disse con tono saccente, come un esperto in tutti i campi culturali. Con l'assenza di Flurio, Nicolette colse l'occasione per presentarsi ai suoi compagni di viaggio Io temo non potrò essere di grande aiuto spiegò con la sua voce morbida e vellutata Non sono mai stata in questa landa così affascinante e selvaggia, vivendo sempre al sud. Se tuttavia qualcuno di voi accusasse problemi di respirazione o mal di testa, non esiti a dirmelo spiegò Non sono una sacerdotessa, ma durante i miei studi ho appreso qualche rudimento di pronto soccorso Seppur parzialmente in direzione ovest, l'avanzata verso nord sembrò in effetti amplificare i problemi che i viaggiatori avevano affrontato sinora. Durante le giornate molto corte, le temperature si aggiravano di giorno tra lo zero e i meno cinque Non so che sensazione proviate disse Emercuryadar, perplesso Ma più in là le cose penso saranno peggiori spiegò. La neve arrivava fino ai polpacci, il vento sembrava capace di infilarsi in qualunque pertugio e attanagliare le ossa con la sua gelida carezza. In tutto questo dispendio, la fame ne usciva amplificata e i pasti venivano consumati con voracità. Quel sesto giorno, perfino il loquace Emercuryadar non parlò molto. Verso metà pomeriggio il gruppo avrebbe raggiunto Falkheim, un nutrito villaggio di falegnami che sorgeva a un paio di giorni dal Monte Impervio e nei pressi della Foresta di Yndlir. Il drago d'argenteo, dopo una ricognizione aerea, comunicò al gruppo della presenza di vita all'interno del villaggio, prima di riprendere la forma umana usuale, dai capelli leggermente più lunghi (Emercuryadar guardò Celeste, come in cerca di approvazione) per poi proseguire con loro in direzione di Falkheim. Quando giunsero, tuttavia, sembrò sembrarsi un pandemonio esattamente come se Seline avesse iniziato a lanciare palle di fuoco a destra e sinistra. Gli uomini si armarono in fretta e furia, puntando lance, picche, giavellotti, asce, zappe e forconi contro i nuovi giunti. Il capovillaggio, un robusto anziano calvo, dalla lunga barba bianca e dalle orecchie a sventola che giunse finendo di mettersi un'armatura di pelle, si rivolse ai suoi concittadini Fermi, non sono mostri! Non vedete? Umani, semmai... e un nano! disse stupefatto, per poi rivolgersi a loro Il mio nome Sven Svensson si presentò Lo so, mio padre non era molto originale. Ad ogni modo, se non siete con la Regina del Gelo, siete i benvenuti. Non che possiamo offrire molto, in questi tempi, ma notizie da fuori sono gradite. Il sud ha deciso di aiutarci? chiese guadando Trull La Regina del Gelo è stata sconfitta? incalzò, avido di informazioni. Falkheim contava circa quattrocento abitanti, famosi principalmente per la loro produzione di slitte e armi ad asta. Il villaggio, tra le sue attività, contava un allevatore di cani da tiro, un fabbro, un vasaio, un macellaio, uno stagnino, una sarta, una pasticceria (chiusa per mancanza di materie prime) e una locanda, la Coperta di Lana, gestita da un mezzelfo biondo di nove Faldir. L'unica altra attività degna di interesse era la Lanterna Fatata, un negozio di articoli magici gestito da Estrid, una esile nordica dai lunghi capelli biondi raccolti. A chi avesse chiesto che cosa vendeva avrebbe risposto Incantesimi e incantamenti per chi ha il talento per impararli Lista degli articoli in vendita alla Lanterna Fatata Emercuryadar colse l'occasione di stallo per rivolgersi ai suoi compagni di viaggio Tra un paio di giorni potremmo arrivare ai piedi del Monte Impervio. So però che tra di voi vi era chi fosse interessato a conferire con gli elfi silvani che stavano mettendo i bastoni tra le ruote agli sgherri della Regina del Gelo. Non so dove trovarli, ma con la Foresta di Yndlir qui vicino potrebbe essere un buon inizio. Non so che cosa aspettarmi né dall'andare lì, né dal verificare subito la zona presidiata al Monte Impervio. Chiedo a voi quindi quale direzione preferite: deviazione verso gli elfi o subito verso il Monte Impervio? x Zhuge x tutti
  13. Capitolo Undici – Fuga dal gelido paradiso Erano passati cinque giorni da quando Havard Cydsson aveva iniziato a guidare il folto gruppo formato da Chandra, Clint, Ariabel, Flurio, Tonum, Edriust, Tom Po e dai Falchi di Valleverde in direzione di Blavandshok e, con l'eccezione di un ruggito di drago che aveva messo in allarme il gruppo che si era prontamente nascosto, il viaggio era stato tranquillo. La spia nordica aveva cercato, nel tempo che passava, di tenere alta la conversazione con i suoi compagni di viaggio, chiedendo spesso agli avventurieri informazioni sui viaggi che li avevano uniti come gruppo e delle avventure passate assieme. Allo stesso tempo, egli era molto riservato su sé stesso, preferendo istruire il gruppo sulle terre che stavano attraversando. I Fiordi, in quel periodo dell'anno di pieno inverno, erano un posto poco ospitale, ma con un'atmosfera unica. Le precipitazioni erano frequenti e i cumuli di neve erano tali che spesso le strade che serpeggiavano tra le foreste di conifere divenivano impraticabili. Se gli avventurieri non avessero avuto una guida esperta, essi si sarebbero persi più e più volte cercando di seguire i sentieri Non è una cosa insolita disse Havard Anche se le carovane passassero allo stesso ritmo, non è strano che di notte faccia quei trenta-quaranta centimetri di neve spiegò. Camminare era difficile e i tempi di percorrenza si dilatarono molto, pur essendo stati previsti Il nostro non è un paese molto esteso, ma percorrere le distanza non è agibile come al sud. Solo d'estate qui riusciamo ad avere una parvenza di facile passaggio, ma non è garantito. Seppur parzialmente in direzione est, l'avanzata verso nord sembrò amplificare i problemi elencati. Durante le giornate molto corte, le temperature si aggiravano di giorno tra lo zero e i meno cinque Ma più avanzeremo, più si abbasseranno spiegò Havard facendo sprofondare l'umore dei Falchi di Valleverde. Seppur avvezzi alle difficoltà, perfino Bander sembrava faticare in mezzo a quelle condizioni estreme. La neve arrivava fino ai polpacci, il vento sembrava capace di infilarsi in qualunque pertugio e attanagliare le ossa con la sua gelida carezza. In tutto questo dispendio, la fame ne usciva amplificata e i pasti venivano consumati con voracità. Quel giorno, l'atmosfera era tesa. Havard aveva istruito il gruppo sul fatto che quella sera avrebbero raggiunto la città di Stavanger, un piccolo insediamento a due giorni di distanza da Blavandshok. Nessuno sapeva però che cosa aspettarsi dall'ingresso nella cittadina, viste le notizie poco esaltanti a breve distanza. Quando la sera giunse, Havard scrutò l'orizzonte idenfiticando l'insediamento Niente fumo a quest'ora della sera strinse i denti E' un brutto segno, armi alla mano! disse estraendo la sua arma, un'ascia da battaglia. Quando il gruppo si fu avvicinato, la realtà dei fatti si manifestò in tutta la sua interezza: Stavanger era stata quasi del tutto rasa al suolo. Il piccolo insediamento non contava più di una decina di case, ognuna di esse con grandi recinti per animali. Tuttavia non vi era traccia di animali e con l'eccezione di due piccole casupole tutte le altre erano state divelte. Il gruppo trovò solo due cadaveri, una coppia di anziani: l'uomo aveva il cranio spaccato a metà, la donna aveva l'addome squarciato. Entrambi i corpi erano in avanzato stato di congelamento e parzialmente coperti di neve pur all'interno della loro abitazione, il cui tetto era stato scoperchiato. Havard cercò di inumidirsi le labbra Passeremo la notte in questo insediamento disse I servi della Regina del Gelo non hanno motivo di credere che qualcuno possa essere di nuovo tornato qui, dopo il loro passaggio il nordico sospirò, quindi si rivolse al gruppo Tra due giorni arriveremo alla città. So che tra di voi vi era chi poteva essere interessato al tempio di Aerdrie Faenya. Possiamo arrivarci, ma dovremmo deviare un po' verso nord per arrivarci, questo perchè il tempio è fuori città. Non so che cosa aspettarmi né dall'andare lì, né dal verificare subito la città. Chiedo a voi quindi quale direzione preferite: deviazione verso il tempio o subito verso la città? x tutti
  14. DM Quando Clint parlò di notte insonne, Emercuryadar scattò come fosse stato punto una tarantola, facendo spaziare il suo sguardo tra quello dell'adepto e quello della barda, gli occhi ridotti a due fissure quando il Connor accennò a non meglio precisati problemi di digestione. Un mugugnìo fu la risposta del drago. Chandra non ottenne dettagli da Bander, che ricambiò con un sorrisetto complice. In compenso non mancò di rispondere a Flurio, con cui aveva conversato il giorno prima La mia compagnia era stata assoldata per accompagnare delle carovane attraverso le Colline Cremisi. L'idea era di riaprire le vie commerciali bloccate dai nani, ma fummo attaccati e gran parte dei miei uomini uccisi spiegò, per poi prendere un sorso di latte Noi sopravvissuti fummo fatti prigionieri, costretti a lavorare attorno alle macchine d'assedio che stavano sviluppando sotto il giogo del loro comandante. I vostri compagni, guidati da Chandra, giunsero però a liberarci oltre a regalarci cibo e armi. Da allora abbiamo deciso di aiutare lady Silverhand nel suo viaggio e nella vostra nobile impresa concluse. Il momento dei saluti fu breve e intenso, con Emercuryadar che osservò sconcertato i vari saluti personali, prima di dire Ehi, anche io! prima di intavolare conversazioni private con ognuno dei membri della spedizione di Havard. x Chandra x Clint x Ariabel x Flurio x Tonum x Edriust x Tom Po Infine il gruppo si divise, pronto ognuno ad intraprendere ancora una volta la propria strada, in quelle lande coperte di neve in cui si allungava sempre più l'ombra della Xorvintaal.
  15. Io la pensavo più così
  16. Celeste sta alla diplomazia come Seline alla castità
  17. Geniale mettere i colori e non la legenda degli stessi
  18. @PietroD post fuori tempo massimo, non ci saranno tiri per gli scacchi
  19. DM x Chandra x Chandra e Clint x Clint x Flurio La partita a scacchi tra Clint e Chandra si concluse in favore della barda, che vinse quindi la possibilità di avere l'adepto al centro del letto per la nottata. Questo esito però non diede all'adepto la sensazione, percepita nelle volte precedenti, di sentirsi osservato da Emercuryadar. Il drago infatti non fece segreto di fissarlo pubblicamente, con uno sguardo eloquente. I racconti di mitologia di Chandra, ad ogni buon conto, intrattennero la folla estasiata e accesero la fantasia degli abitanti del nord, che si riunirono attorno alla talentuosa artista, applaudendo al termine di ogni esibizione ed elargendo oboli che furono prontamente girati all'oste su richiesta della Silverhand. Per l'occasione l'ospitale locandiere aprì alcune botti di birra tenute per le occasioni speciali, che aumentarono l'allegria in quella lunga nottata. Havard ascoltò con interesse i racconti di Bjorn, interrogandolo a lungo sui dettagli delle sue imprese e del viaggio per l'eliminazione di Azariaxis Un viaggio degno di un eroe dei racconti disse, interrogandolo su alcune parti come l'attraversamento della foresta e la battaglia dei Clivi Lunari, per poi in seguito concentrarsi sulle domande di Seline che li aveva raggiunti Questa è tua moglie, mi sembra di aver capito disse mostrando l'attenzione ai dettagli del suo ruolo. La spia prese una generosa sorsata di birra Davvero ottima quindi sospirò Ho sentito molti racconti, mia giovane donzella rispose Spesso i bardi esagerano volutamente nei loro racconti, ingigantendo i nemici e moltiplicandoli, tuttavia le mie fonti sono abbastanza affidabili perchè non li prendiate alla leggera l'anziano nordico chiamò da bere per il kalashtar e la tiefling Ma se non ho capito male, voi andrete in montagna. Quindi direi che la Regina non è la priorità assoluta, almeno per il momento. Ma ascoltate il consiglio di un vecchio. Siate eroici, ma non folli. Se la fuga sembra un'opzione sensata, non abbiate paura di voltare la schiena e muovere le gambe! quando arrivò la birra, Havard propose un brindisi. L'anziano nordico comunque non disdegnò di parlare della missione con Chandra, quando ella chiese dei Falchi Devo dirle, signorina, che non mi aspettavo di avere a che fare con una compagnia così numerosa la spia si passò una mano sulla barba bianca I vostri Falchi potrebbero fare troppo rumore, ma braccia in più non sono da scartare e, in ogni caso, anche se di traverso il nostro percorso ci conduce verso nord, dove si trova Lòrien. Se riusciremo a ricongiungerci con gli eserciti degli jarl, i suoi Falchi avranno di che lavorare assicurò. La notte si fece vecchia in quel di Gedser e, laddove le canzoni iniziavano a diventare via via più stonate e l'alcol si faceva strada nelle membra degli avventori, via via le persone iniziarono a tornare verso le proprie abitazioni o chi, come nel caso di Bander che fu visto allontanarsi con Viveka tra le risatine smorzate dei suoi compagni di ventura, verso un'abitazione altrui. Tom Po, fedele alle tradizioni, prese posto nella stalla costruendosi un comodo giaciglio con la paglia e mettendosi vicino a un bue che riscaldava piacevolmente l'ambiente. Flurio ebbe più di qualche scomodità nell'addormentarsi, ma non soffrì il freddo in virtù della fedeltà del buon Saltapicchio, che gli si accoccolò vicino. Ariabel scoprì invece i limiti di Ambrogio, che non era capace di trasformare una stalla in una reggia meravigliosa di Mordenkainen a comando, e che fu raggiunta da più di uno spiffero durante la notte. Oltre a ciò la barda ricevette da Ambrogio un volantino che la informava della possibilità di un possibile futuro sciopero dei servitori invisibili, contrari al nuovo contratto nazionale della categoria che voleva imporre maggiori compiti e nessun aumento delle componenti materiali necessarie per l'incantesimo. All'interno de L'Ultimo Focolare la situazione fu altrettanto particolare. Se quasi tutti i Falchi furono lieti di prendere posto nella sala principale della locanda, chi mettendosi a dormire sui tavoli e chi crollando ubriaco a terra al termine dell'ennesima gara di bevute, all'interno delle stanze gli eroi si divisero i grandi letti. La confusione durante la serata, e l'alcol ingerito, tuttavia portarono a bizzarri raggruppamenti, come quello di Tonum che finì a condividere il letto con Trull e Zhuge. Laddove tale trio sembrava perfetto, alla loro mente risuonò flebile la suadente, ma imbarazzata, voce di Nicolette Ma quindi... sto dormendo con tre uomini?? Io... non è che non vi abbia mai pensato, ma... ma... ma mi sembra così sconveniente! Oddio... che imbarazzo... Clint, che dovette pagare penitenza, crollò al centro del letto, preda facile di Chandra che approfittò della struttura fisica dell'adepto per riscaldarsi durante la notte. Esattamente come nelle Colline Cremisi, la situazione si ripetè, con la barda che si avvinghiò completamente alla sua stufa personale, premendo ogni singola curva del suo meraviglioso corpo contro quella dello sfortunato adepto. Se la situazione pareva drammatica, verso la tarda notte una terza figura si aggiunse a quel giaciglio, ponendosi a fianco di Clint completando quel “sandwich” fatto di peccaminosità. Quando il Connor sentì una figura esile e magra vicino a sé, temette il peggio. Quando una cascata di lunghi e setosi capelli ricadde su di lui quando la figura si strinse alla sua schiena per scaldarsi, ogni riserva sembrava abbandonata. Quando le mani della persona raggiunsero punti già messi a dura prova dell'adepto, tutto sembrava destinato al tracollo. Infine quando mormorò il nome del suo amante nell'ebrezza dell'alcol ingerito, l'ex frequentatore dell'Angolo di Shendilavri capì che il suo secondo ospite era Oceiros. Quella notte Clint Connor non chiuse occhio. Nonostante le rimostranze con Tonum, anche Seline e Bjorn furono in grado di prendere sonno. Ma l'intimità della coppia venne spezzata quando sentirono ai piedi del letto una pesante figura che cominciò a russare piano. Quando i due ispezionarono l'invasore, scoprirono un Edriust dal sonno pesante per l'alcol bevuto. Il felinide faceva anche le fusa. Spogliata, pronta a riposarsi dopo un lungo viaggio, Celeste non era riuscita a capire se Ariabel l'avrebbe raggiunta o se ella stessa avesse dovuto avventurarsi in camera di Seline e Bjorn. I suoi dubbi furono funestati dall'arrivo di Goran e Haldir, i due massicci gemelli membri dei Falchi di Valleverde che entrarono reggendo grossi boccali ecantando a squarciagola canzoni che terminavano con brindisi Alla figa! quando il duetto notò Celeste, l'entusiasmo aumentò e i due invitarono l'elocatrice ad unirsi ai canti, se non che i due finirono per rovinare sull'elocatrice, completamente ubriachi, seppellendola sotto i loro stessi corpi. La notte fu lunga in compagnia dei gemelli che sembravano fare una gara a chi facesse più rumore tra russi, parole pronunciate nel sonno, rutti e fragorosi peti. Il giorno seguente un rumoroso ticchettìo sulla finestra della stanza di Celeste attirò l'attenzione dell'elocatrice che, svincolandosi tra le braccia dei gemelli, aguzzò lo sguardo per notare la piccola figura che si trovava sul davanzale. La creatura dagli occhi spiritati sembrava un gallo spiumato, che provocava il rumore colpendo con il suo becco il vetro della finestra. La creatura si fermò quando incrociò lo sguardo della Borealis, fissandola con quello che la elocatrice avrebbe giurato essere un istinto omicida. Infine un forte gridò proruppe dalla gola dell'essere COCK-A-DOODLE-DOOO!!!!! Il verso svegliò tutti gli avventori della locanda, prima che la creatura planasse via dalla finestra della stanza di Celeste. Quella mattina il locandiere fece trovare loro una colazione ben più apprezzabile delle ultime che avevano provato, consistente in fette di pane scaldato con burro, latte caldo, frutta secca e i lussekatter già provati la sera prima. Emercuryadar li raggiunse nuovamente in forma umana Ho dormito fuori città, in una forma a me più congeniale si limitò a dire facendo un occhiolino a Chandra. Havard si unì a loro e così anche Bander, che fu oggetto di battutine da parte dei suoi commilitoni. Quando anche l'ultimo biscotto fu consumato, Havard si rivolse loro Ci apprestiamo a partire, se avete delle ultime commissioni da fare, questo è il momento giusto. Poi partiremo, ognuno per la sua strada a quel punto lui ed Emercuryadar passarono quindi alcuni minuti a discutere del rispettivo itinerario di viaggio. Gli avventurieri avevano l'ultima occasione per i loro saluti. x tutti
  20. La sciarpa costa 250, potete correggere. @PietroD @Fezza Tom Po deve ingegnarsi perché non si possono cambiare oggetti al momento dello scontro come fossero un paio di mutande, a meno che non ci sia un preavviso sullo stesso. Se prende la sciarpa, ai fini dell'avventura, considero l'abbia sempre addosso finché sarà nei Fiordi per non subire scompensi da freddo. Oggetti in altri slot ad hoc non ce ne sono.
  21. Bjorn Kalastaja Sveglia! disse il bardo tirando uno schiaffo sul viso di Gonaathan, sebbene lo scaldo fosse già assolutamente certo che avesse raggiunto uno stato di veglia Ce l'ho! disse ai compagni, per poi rivolgersi di nuovo al bardo E' il tuo momento, quando gli altri daranno il segnale ti daremo un'ampolla vuota e tu dovrai riempirla del sangue di una di quelle creature, chiaro? E' facilissimo, saranno morte e tu dovrai solo prendere del liquido! Ci riuscirebbe anche un bambino!
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