Sine Requie è un gran bel gioco, e sta riscuotendo il successo che merita.
I giochi Indie, Narrativisti e roba varia, sono cose molto diverse, ma credo che ciò che tu intenda siano in generale i giochi ''New-Wave''.
Non ne so moltissimo, da diciamo che ormai li conosco in qualche modo, anche perchè stanno diventando una realtà anche in italia.
Ci sarebbe da parlare ore, e si potrebbe inondare di lettere il topic senza riuscire comunque a trattare l'argomento con la dovuta profondità.
Semplicemente posso dire che sono giochi MOLTO eterogenei: Dogs è solo uno di questi, ma ve ne sono molti, e ancora di più.
Vi sono giochi che presentano le stesse finalità di un D&D, o di un Vampiri, altri totalmente narrativisti e caratterizzati da Conflitti narrativi, e non da test (tipo il d20 per intenderci).
Una, se non la principale, loro peculiarità risiede nell'aspetto di design: sono giochi fatti per concentrarsi a favorire un preciso tipo di gioco, ad un gruppo che voglia giocare a QUELLO.
Ed in questo sono assolutamente efficaci.
Sono giochi non pensati per fare ''quel che si vuole'' (ne senso di ''approccio al gioco'' non di azioni).
Sono giochi pensati per un gruppo che ha focalizzato quel che vuole, e che mediante un gioco preciso vuole giocare quel preciso modo di ruolare.
I loro manuali non permettono ''home rules'', vanno giocati come essi spiegano ed assicurano solo ciò che si prefiggono, null'altro.
E' un discorso abbastanza complesso, ma alla fine il risultato è qualcosa di nuovo, di totalmente diverso da ciò che un uomo che abbia giocato solo giochi ''tradizionali'' abbia mai sperimentato.
E fanno un certo effetto, va detto.
Possono piacere o non piacere, l'importante è che li si giochi come essi dispongono, non come fossero ''giochi classici'', permettendo loro di raggiungere i loro scopi.
Sono giochi con sistemi generalmente leggeri e MOLTO FUNZIONALI.
Questo è un elemento fondamentale. Sono leggeri, efficaci e con ambientazioni molto suggestive --> ecco perchè sono ritenuti uno dei ''migliori diffusori'' del gdr ai novizi (se solo li conoscessero).
Stanno via via affermandosi sempre più, ed in mille forme, ovviamente all'estero, mentre qui cominciano ad arrivare in forma di Dogs, AipS, Ncas, TSoY, ecc...
Molto apprezzati (sempre all'estero) sono visti da molti (secondo me sovraeccitati) come ''i giochi che favoriranno la diffusione del gdr'', principalmente a causa di sistemi efficaci ed estremamente leggeri e, soprattutto, di obiettivi di gioco FOCALIZZATI.
Sembrerebbe (ma sono solo articoli letti su vari siti americani) che gran parte dei novizi siano scoraggiati da due cose in particolare:
- Regolamente pesanti
- ''Dispersività''
Mentre la prima è abbastanza ovvia, la seconda è tra virgolette perchè chiunque sia esperto sa che il gdr è bellissimo e vastissimo.
Ma il novizio spesso rimane un pò perplesso, addirittura intimorito e confuso, da quella che invece è la vera perla del gdr: l'infinità di possibilità.
Un pò come Novecento che non vuole scendere dalla nave perchè della terra ferma ''non riesce a vederne la fine''. ^^
Cmq, sto allargandomi troppo.
Sono giochi ''nuovi'', nuovi in fatto di concezione, nuovi in fatto di scopi, di ricerca del gusto del giocatore, del bilanciamento tra funzionalità e leggerezza, dai setting sempre più accattivanti, ecc...
Sono ''i nuovi''.
Molti li ritengono ''i migliori''.
Molti li ''temono''.
Io ne conosco molti, ne ho provati alcuni e posso solo dire richiedono un grosso sforzo da parte del giocatore esperto: deve abbandonare ogni condizionamento dovuto al gioco di lunga data secondo schemi ''classici''.
Solo allora si può dire di averli giocati come si deve.
Questo è ciò che in grande sintesi posso dire.
Per esperienza personale si, molti sono giochi MOLTO adatti alle One Shot.
Li prendi, in due minuti inizi, ti diverti da pazzi e poi li chiudi.
Ma solo una PICCOLA parte è solo adatta alle One Shot: un enormità sono invece splendidi giochi per lunghe campagne, al pari di Wfrp o D&D.
I sistemi sono frutto di ragionamenti molto precisi, atti a contenere eventi come il PP, o incoerenze, o altro, per il semplice fatto che sono fatti APPOSTA per far giocare in un modo preciso.
Se ti piace bene, se no cambi gioco. E' semplice ^^.
Per quanto riguarda i giochi che ho provato, posso dire che sono delle vere chicche in fatto di regolamento: ci sono giochi come NCaS che sono talmente ben fatti che ancora migliaia di giocatori stanno cercandogli un difetto!
Basta una ''passeggiata'' su siti stranieri e ''affollati'' per vedere il successo che vanno acquisendo sempre più questi giochi, soprattutto tra i novizi.
Altra cosa importante è che vantano una varietà di ambientazioni davvero assurda, dalla Western di Dogs, alla psicopatica di NCaS, alla televisiva di Aips, ecc...
Davvero tante, varie e suggestive.
ne ho provati molti e mi sono piaciuti davvero PARECCHIO, e vi assicuro che io sono uno ''alla tradizionale''.
Gioco a Changeling e Wfrp divertendomi come un pazzo, ma allo stesso tempo un paio di amici mi hanno fatto provare roba come Non Cedere Al Sonno che realmente mi ha lasciato allibito.
E poi, ragazzi, vi consiglio POLARIS. ^^
Comunque, personalmente posso dire di dovere solo esperienze positive a tali giochi, ben fatti, ASSIMILABILI, rapidi, suggestivi...
Insomma, diciamo che meritano il successo che stanno riscuotendo, dai.
Ma sono sempre della posizione che sono giochi nuovi, e pertanto molto diversi da quelli tradizionali, per ragioni davvero radicali.
Sono però solo UN TIPO di gioco.
Non il migliore, il peggiore, ecc...
A me sono piaciuti molto, ma ad altri possono far schifo, altri ancora neanche li hanno mai provati BENE e li degradano, mentre altri ancora li sbandierano come i nuovi ''PROFETI'' del gdr...
Sono chiacchere fini a se stesse, dato che è fatto PALESE e studiato che anno dopo anno, anzi mese dopo mese, i due generi, classico e new wave, non facciano altro che FONDERSI sempre più.
I giochi new wave ''rubano'' elementi dei classici, e, cosa ancora più palese, i classici si lasciano sempre più condizionare dai new wave.
D&D 4 è un caso eloquente, un esempio di come il gioco più noto al mondo, anche se con qualche sbavatura, abbia approcciato principi ''new wave'' come la focalizzazione del gioco.
Non bisogna, insomma, sfociare nell'eccesso.
Sono giochi, come lo sono quelli classici: entrambi i tipi vanno provati BENE e poi si può buttarli o rivedersi il giovedì seguente per un altra sessione.
L'importante è sempre provare.