Altro raccontino per il manuale di Dreamwake, ambientazione creata da Hasimir. Differentemente da quanto detto da me in precedenza, questo racconto potrebbe, nel caso piaccia, essere utilizzato per l'antologia...
Soggetti sono una aberrazione di Deliria, una creatura impazzita creata dai suoi stessi incubi e l'Insonne che vi si oppone. Gli insonni sono umani che, venuti in contatto con Deliria per poco tempo, ne vengono influenzati tanto da sviluppare poteri paranormali. In cambio di ciò devono non dormire mai e, per controllare meglio le loro menti, assoggettarsi ad un fetish, in questo caso una museruola...
Fatemi sapere come lo trovate!...
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Dall'alto della torre un uomo guarda Deliria, misterioso mare di grida, follie, paure e perdizioni.
E' una scolta, una coraggiosa sentinella del bastione, che, ormai da diverse ore, muove i suoi passi sulle mura difensive. Alle sue spalle il sonno dei vivi, davanti a sé la creazione del Dreamwake: un mare di nebbia indistinta.
Il ritmico suono dei passi accompagna il suo lento peregrinare: ancora due ore e poi potrà riposarsi, calmare la mente da quella continua pressione, da quella martellante follia che sembra spirare dal Mondo di Fuori.
D'un tratto, un'ignea luce pulsante si leva, appare bruciante al di là delle mura: ora si appressa, ora scompare, ora ritorna più vivida e la scolta ammira turbata quello strano spettacolo nuovo.
La sua mano cala lentamente lungo i fianchi: sa di dover afferrare l'arma, sa di doverla impugnare e stringerla forte, ma la visione ha un qualcosa di morbosamente attraente e non sa resistervi.
Il battito del cuore aumenta vertiginosamente, al pari della tensione, del turbamento, della paura. Ogni pulsare di quel bagliore lontano, ormai troppo vicino, riecheggia nel suo petto, si trasmette alla mente: per la scolta esistono ormai solo il suo cuore e il fuoco crepitante. Come in un tutt'uno di strane sensazioni, quel bagliore lo avvinghia, lo solleva, lo stringe a sé e gli prende la vita.
Un urlo. Un tonfo. Le membra rossastre della sentinella si spandono sul terreno dove è atterrato, dopo una lunga caduta.
Dall'alto della torre un incubo di fiamma, un umanoide impazzito urla al mondo la sua sciagura: ha preso il posto della guardia, ma non guarda Deliria; osserva pochi istanti le mura ed illumina le vie cittadine con i bagliori che il suo corpo emana.
I lunghi capelli ambrati di una donna, che, sola, si avvicina all'immonda creatura, vengono inondati dalla luce: lenti passi cadenzati e uno sguardo appesantito dal sonno accompagnano il suo lento incedere ed una stretta museruola marrone le chiude pervicacemente la bocca.
I due si fanno ogni istante più vicini: l'aberrazione a grandi balzi, scintillando su e giù lungo i muri cittadini; la donna restando immobile, lo sguardo fisso su quella pazza fonte di luce.
All'improvviso, tutto si oscura: tese le braccia verso il nemico, l'Insonne scatena le forze della sua follia. Come attratta da un vortice ineludibile, la fiamma dell'umanoide si distacca dal suo corpo spiraleggiando, vorticando scompare in un nulla oscuro. Impaurita dallo strano fenomeno, l'aberrazione balza ed avvolge in spirali di fuoco la donna: fiamme guizzanti lambiscono il suo volto.
L'abbraccio mortale continua incessante: l'incubo di Deliria e l'incubo del bastione sembrano uniti in un legame indissolubile. Ma, sole mortale scacciato dalle tenebre di una fosca notte, l'aberrazione ha il destino segnato: lentamente, quasi fosse una candela di cera consumata, perde le forze, si concede al suo avversario. Mentre i suoi bagliori abbandonano la città, l'umanoide abbandona la vita, finalmente libero da ogni pazzia.
Passi lenti e cadenzati palesano l'allontanarsi della donna, salvatrice impazzita di una città affogante nell'incubo.