Siate clementi, è la prima volta che imbraccio una penna (la mia tastiera )...
Sono poche righe di prova, successivamente posterò L'INIZIO
Questo racconto si intitola: LA FINE
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...la torre giaceva lì, nell'oscurità. Quell'ultimo attacco l'aveva distrutta ed ora tutte le storie in essa racchiuse scivolavano via col vento e lui, l'ultimo rimasto, guardava dentro quel buio, che nascondeva alla vista i corpi della strage. Nulla era rimasto: né un compagno, né un nemico, né un profumo. Lui era lì e sentiva che doveva andarsene, ma qualcosa lo tratteneva.
Dal buio un lamento, si, un corto ma rincuorante lamento. Si diresse verso quel pianto e, raggiunta la zona da cui proveniva, gridò: “chi va là?”. Nulla si udì. Aspettò qualche secondo, trasse di tasca un accendino e disse:”Forse non mi vedi ma segui la luce del mio acc...”. Un dolore lancinante alla caviglia lo colpì, cadde massaggiandosela. Subito sentì un dolore al collo, non sentì più nulla. Il mostro si alzò ansimando e, strappatogli il braccio, uscì dalla foschia e ululò al nuovo dì