Vediamo, prima due marinareschi:
Qual'è quel gigante che porta casse grandi come palazzi e non riesce a reggere un sassolino? (Il mare)
Peso nel mio ventre, alberi sulla mia schiena, chiodi nei miei fianchi ma io ballo sempre. (la nave)
Qualcun altro potrebbe essere:
Ha cinque dita ma non ha un braccio. (Il guanto)
Se mi nomini mi rompi. (il silenzio)
Chi la costruisce non la vuole, chi la compra non la usa, chi la usa non la vede. (La bara... ok, un po' macabro )
Trentadue guardie biancovestite custodiscono una rossa caverna (I denti)
Poi ci sarebbero i classici indovinelli de Lo Hobbit, quelli che si scambiano Bilbo e Gollum:
Trenta bianchi destrier su un colle rosso battono e mordono, ma nessuno si è mosso. (I denti)
Non ha voce e grida fa, non ha ali e a volo va, non ha denti e morsi dà, non ha bocca e versi fa. (Il vento)
Un giorno un occhio in un azzurro viso vide un altro occhio dentro a un verde viso: «Quell’occhio è come me, però e laggiù, mentre il mio occhio se ne sta quassù».
(Il sole e una margherita)
Vedere non si può e neanche sentire fiutare non si può e neppure udire.
Sta sotto i colli, sta dietro le stelle ed empie tutti i vuoti, tutte le celle, per primo viene, ultimo va, a vita e a riso termine dà. (Il buio)
Senza coperchio, chiave né cerniera uno scrigno cela una dorata sfera. (Le uova)
Vive senza respirare, freddo come morte pare, beve ma non è assetato, non tintinna corazzato.
(Il pesce)
Senza-gambe sta su una gamba, Due-gambe vi siede accanto su Tre-gambe, Quattro-gambe ne prende un po’. (Un pesce su un tavolinetto, un uomo a tavola seduto su uno sgabello, il gatto mangia le lische)
Questa cosa ogni cosa divora, ciò che ha vita, la fauna e la flora; i re abbatte, e così le città, rode il ferro, la calce già dura; e dei monti pianure farà. (Il tempo)
Non è detto che tutti li conoscano.