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Gioco di Ruolo delle Mantidi Religiose Scomunicate.
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in House rules e progetti
Caratteristiche principali: Costituzione (Cos): questa caratteristica rappresenta la prestanza fisica del personaggio, la sua resistenza alla fatica, alle malattie e alle ferite, la capacità di sollevare pesi nonché le sue doti atletiche. Il suo valore influisce sulle prove di abilità legate alla resistenza fisica o alla forza, come nuotare, trattenere il respiro o cercare di sollevare qualcosa di molto pesante. Destrezza (Des): questo valore rappresenta la rapidità di movimento di un personaggio, la sua prontezza di riflessi, l’agilità ed il suo equilibrio. Influisce (sui tiri per colpire con le tutte armi ?) su le abilità che richiedono grazia, sveltezza o riflessi pronti nonché l’ordine in cui si agirà in combattimento. Intelligenza (Int): è l’acume mentale del personaggio, la sua capacità di apprendimento o di analizzare situazioni alla ricerca di una soluzione. Influenza tutte quelle abilità in cui è necessario riflettere e pensare per poter riuscire, come la programmazione di computer o la ricerca nei vari settori scientifici. In ambientazioni fantastiche può indicare anche la potenza mentale del personaggio (come ad esempio per l’utilizzo di poteri psionici). Saggezza (Sag): a differenza dell’intelligenza, la Saggezza riguarda (oltre alla sanità mentale e la forza di volontà) la ponderatezza del pg, che può derivare anche dall’esperienze di vita (non vite ) passate. Un valore alto indicherà un personaggio riflessivo che vaglia ogni ipotesi prima di prendere la sua decisione, mentre un valore basso sarà legato ad un personaggio con un modo di fare impulsivo e avventato Aspetto (Asp): questa caratteristica indica quanto sia gradevole l’aspetto del personaggio alle altre persone. Un valore alto non indica automaticamente la possibilità di essere benvoluto o accettato da tutti, ma probabilmente aumenterà le possibilità di relazionarsi con altre persone (soprattutto dell’altro sesso). L’aspetto influenza principalmente abilità di tipo interpersonale. Empatia (Emp): è la “misura” della simpatia e della capacità di esporre le proprie idee agli altri. Un valore alto potrebbe indicare un’innata dote di truffatore o una capacità carismatica da leader. Come l’aspetto questa caratteristica influenza abilità di tipo sociale. Caratteristiche Derivate: Movimento (MOV): è la distanza che può percorrere il personaggio in termini di gioco. E' data dalla media tra Destrezza e Costituzione. Capacità Tecnica (TEC): è la capacità di maneggiare e creare oggetti (riparazioni, decoupage, disegno, scultura). E' data dalla media di Destrezza e Intelligenza. -
ERIADAN, battute disegnate così, tanto per fare..
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Imizael in Libri, fumetti e animazione
Questa di oggi è spettacolare, fondendo vita vissuta con un vecchio gioco (Mortal Combat). -
Be'... non so... vediamo... 1- These Days - Bon Jovi 2- Slippery when wet - Bon Jovi 3- The Joshua Tree - U2 4- Acthung baby - U2 5- Pipes & Flowers - Elisa 6- So far so good - Bryan Adams 7- Zooropa - U2 8- Mi fai stare bene - Biagio Antonacci 9- Oltre - Claudio Baglioni 10- 18 'til I die - Bryan Adams
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Prendo la maglia BLU, taglia L. P.S.: Sono bellissime tutte e tre... ma ho un debole per il blu.
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Questo è un sonetto che scrissi nel 2002 per il 10° compleanno della mia cuginetta. Per mia cugina... Volerai lungo rotte mai tracciate e cavalcherai cavalloni bianchi raggiungendo isole inviolate e guardando con gli occhi mai stanchi vedrai segnali di fumo indiani, tuffi coreografici di sirene, uncini sostituire delle mani, bambini volanti e fate sceme. E quando raggiungerai quell'albero da cui si è più vicini al sole, arràmpicati senza un pensiero e di cadere non aver timore ché niente al mondo è più sincero di un grande solo vero amore.
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Aggiornamento sito 7 luglio 2005
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
Bentornato Enz! Ma... comunque, questo non era un Topic per parlare delgi aggiornamenti del sito? -
Io, l'Uomo Ragno
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Chiudo questo Topic in quanto ho trovato un altro modo per narrare queste cose senza occupare inutilmente (dal momento che posto solo io e nessun altro qui dentro) spazio nel forum. Il link è il seguente (lo trovate anche nel profilo) : Joram-Rosebringer -
Be', noi foumisti potremmo sempre personalizzarle una volta comprate mettendo il nostro nick e magari un numero, come per le maglie di calcio (io perlomeno farò così).
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Dedicata a quello che era successo l'11 Settembre 2001, ma con riferimento nascosto anche a quello che mi successe l'anno dopo. Settembre Settembre è iniziato Settembre non è mai nato viene e va come il sole ogni anno che passa Settembre è come un mese Settembre come un paese piange vite crollate che grattavano il cielo Settembre è ricordi Settembre che non scordi vedendo immagini di mondo che collassa Settembre è la vita Settembre è finita planando rasente per poi schiantarsi in volo
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Questa l'avevo scritta di getto proprio qui nel forum circa un anno fa. Penna e carta e basta sensazione di un focolare sogni racchiusi in una cesta profumo di scuola elementare La mano che disegna geometrie la mente che la guida lungo strade tortuose una striscia nera che ne segue le vie caratteri e parole come catene montuose Sentieri tracciati trovatori persi equilibristi squilibrati tempi trascorsi e chi detta è il cuore trascrivendo piano piano improbabile traduttore di un solenne "ti amo"
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E' stupenda!
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Aggiornamento sito 7 luglio 2005
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
Benvenuta a nome mio, del Sindacato delle Mantidi Religiose Scomunicate, del Ritrovo del Mezzorco e del CNA! (Ogni volta che scrivo questo saluto, mi immagino a prendere fiato per poi dirlo tutto insieme... alla Ace Ventura. ) Anche se è involontario... grazie per il disegno di Aragorn... ehm... di Joram! -
Aggiornamento sito 7 luglio 2005
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
WOW! C'è Joram! -
Non si sa mai... e comunque io sono sempre per le cose originali!
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Quello che ho detto non è una critica al telefilm, che comunque trovo molto ben fatto, ma una questione di gusti personali. A me piace molto vedere la psicologia del personaggio, come cresce, cosa lo fa diventare quello che sarà. Quindi gli scontri con i superesseri e la loro presenza, anche se funziona, l'avrei lasciata un po' "in secondo piano", concentrandomi di più sulla crescita di Clark, sulla sua consapevolezza di essere un "diverso" e sulla sua presa di coscienza. Ma, ripeto, è una questione di gusti personali. Riguardo l'ipotetica serie su Batman, non mi interesserebbe motlo vederlo all'opera contro criminali o cose del genere, ma solo vedere cosa lo porta ad indossare un costume da pipistrello. Batman non è un supereoe classico, ma (a mio avviso) un pazzo in costume, frustrato e in cerca di vendetta. Quindi vedere l'evoluzione della sua "pazzia" sarebbe stata una cosa che avrebbe dato spunto a innumerevoli colpi di scena e di belle storie.
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Io devo dire che la serie non mi dispiace, anche se avolte c'è a mio avviso un'eccedenza di superesseri. Il fatto che me la fa apprezzare poco è che Clark Kent si sa che diventerà Superman, il paladino del bene, la giustizia in terra... e così via. Non sento quella suspance, quel pensare "e adesso come reagirà?". So che farà la cosa giusta, più o meno sempre. Avrei trovato molto più interessante un telefilm su Bruce Wayne, dalla morte dei suoi fino a quando decide di indossare il costume da pipistrello. Lo avrei visto molto più complesso psicologicamente.
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film Film vari (commenti e opinioni)
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Wolf in Cinema, TV e musica
Terza Parte La proiezione riprende dopo aver infilato il gettone e schiacciato il pulsante destro del joystick. Secondo tempo. Il Fabbricante di Chiave si rivela essere l'ennesimo cinesino, circostanza che porta il suddetto gruppo etnico ad essere maggioranza assoluta nel film, e che convince qualche spettatore che la SARS dev'essere stata una punizione divina. «Ok, abbiamo il nostro fabbro.» commenta Trinity. «Adesso che facciamo?» «Non so: è il turno della scazzottata o quello dell'inseguimento?» «Ho un'idea: e se facessimo una scazzottata e un inseguimento?» «Con che pretesto?» «Be', diciamo che l'unico modo per tornare al mondo reale è una hard-line sull'autostrada a cinquanta miglia da qui. Così giriamo una bella scena d'autoscontro tra macchine e TIR e spendiamo talmente tanti soldi in CGI da umiliare Terminator 2.» «Tornare al mondo reale? Ma il Fabbricante di Chiavi è un programma! Non possiamo mica portarlo via da Matrix! Non è logico!» Morpheus ghigna. «Che c'entra la logica con questo film?» Neo annuisce. «Hai ragione: vado a cercare qualcuno da picchiare.» Con perfetta scelta di tempo si materializza il Merovingio, incazzato come un dugongo e spalleggiato da una dozzina di brutti tipacci con l'aria di non sogna altro che un bel calcione volante nelle gengive. E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf! Crash! Risbang! Pugn! Sbudell! Bottdaorb! La variazione sul tema, questa volta, sono gli spadoni cimmerici che Neo e gli altri trovano appesi alle pareti (circostanza assolutamente credibile, sono decorazioni che chiunque può vedere normalmente nei locali pubblici e negli appartamenti signorili!), cosicché possono intervallare i pugni in bocca con le sciabolate. Il tutto col solito sottofondo di bonghisti fumati a bestia. L'ultimo scagnozzo cade come una pera, ma non prima che il balletto di kung-fu figurato abbia raggiunto vette di comicità surreale quali non si vedevano dalle scazzottate di Bud Spencer & Terence Hill, i quali almeno erano simpatici, picchiavano al ritmo di musichette orecchiabili e gli unici effetti speciali che si concedevano erano i palloncini colorati. Il Merovingio scappa (probabilmente al bagno, succede lo stesso a molti spettatori in platea) e Neo prende il volo per raggiungere l'autostrada dove Morpheus e Trinity stanno distruggendo a mazzate l'intera produzione 2001-2003 di autoarticolati Iveco, in quella che forse è l'unica scena realistica del film (sul Raccordo Anulare di Roma ogni giorno succede di peggio). Ma ecco che appaiono gli avversari di questo livello (Il settimo? L'ottavo? Quando arriva il quadro del bonus?). Si tratta di due trogloditi rasta che hanno sbagliato candeggio e che dispongono della capacità di rendersi incorporei a comando (evidentemente i Wachowski stanno pensando a una tecnica per schivare gli strameritati pomodori e uova marce). Morpheus, piantato come un orango sul tetto di un TurboScania, li sfida con l'inevitabile gesto della manina di Bruce Lee. E giù botte. Sbang, sock eccetera. E bonghi, of course. Il pubblico scoppia in lacrime invocando il motivetto della "Dune Buggy" e le ben più credibili risse di "Altrimenti ci arrabbiamo". Tra il lusco e il brusco, Trinity torna al mondo reale (probabilmente c'è stato un taglio di troppo nel montaggio: gli spettatori applaudono con gratitudine), mentre Neo e Morpheus seguono il Fabbricante di Chiavi dall'Architetto. Ma entrare nella stanza segreta del creatore di Matrix non è facile. Sembra che la sequenza esatta sia "destra, destra, spada, salto, destra, avanti". O forse questo era il pattern finale di Dragon's Lair? Non importa, tanto è lo stesso. L'Architetto è una via di mezzo tra Piero Angela e Gianni Minà invecchiato. Siede in posa da Padreterno davanti a una parete strapiena di monitor tipo la redazione del TG2 ma senza il giochino demente di Lippi alla fine. «Ah... l'Essere... il Libero Arbitrio... la Voce e la Via...» blatera in un agghiacciante sermone di quindici ore in cui si afferrano sì e no quindici sillabe. «Scusa, Architetto, ma perché parli come un guru tibetano strafatto?» azzarda Neo. «Conosci già la risposta a questa domanda.» «Di nuovo? Vuoi dirmi qualcosa di utile, ca**o, prima che dia una scarica di mazzate anche a te?» L'altro sospira. «Ah, sapevo che sarebbe stata questa la tua scelta, Neo. Allora va', ordunque, a salvare la tua donna dal nome metaforicamente cattolico dal Fato invincibile e mortifero che la attende, condannando così la tua trista specie a perpetuarsi nell'orrida schiavitù che opprime le menti e umilia le carni a meno di una profezia fallace di cui tu sei il sesto strumento e vittima a un tempo.» «Ma va' a cagher!» ribatte Neo. O forse è il pubblico. E schizza via a mille all'ora a raccattare Trinity che è rientrata in Matrix giusto in tempo per gettarsi dal centesimo piano, beccarsi ottocento pallottole nella ghiandola pineale e spalmarsi modello Nutella sull'asfalto della strada sottostante. «Ah, amore mio...» ansima pesta e sanguinante, però con gli occhialini neri del ca**o senza un graffio. «Per me è troppo tardi. Muoio.» Neo scuote la testa. «Secondo te mi sono vestito da Don Camillo per niente? Sta' a vedere, che adesso ti resuscito io.» Le infila una mano nel... ehm... insomma, le fa un intervento in pranoterapia tipo i guaritori filippini sputtanati da Striscialanotizia e... Voilà, Trinity risorge più bella che pria. Il tutto col commento sonoro di terrificanti cori da opera lirica che fanno rimpiangere i bonghisti. Ma le 72 ore sono scadute. Nel mondo reale, le 250mila seppie hanno fatto un mazzo tanto all'esercito di Zion (peraltro una gran massa di segaioli) e si preparano a radere al suolo la città degli umani liberi. Neo e Trinity si scollegano da Matrix, lasciano la nave di Morpheus in preda alle fiamme e fuggono per mettersi in salvo. Le seppie, però, li braccano. Li circondano. Li sovrastano. Quando sembra che non ci sia più nulla da fare, inspiegabilmente Neo fa saltare in aria i nemici con quello che sembra un peto elettronico. E così, senza nessun ca**o di spiegazione e nel bel mezzo della battaglia, termina il film. Ghigno dei Wachowski e trailer della prossima puntata. Gli spettatori paganti assaltano la cassa per avere indietro i soldi del biglietto. E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf! Crash! Risbang! Fine -
film Film vari (commenti e opinioni)
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Wolf in Cinema, TV e musica
Seconda Parte Detto fatto. Neo, Morpheus e Trinity (questi due vestiti delle solite tutine di pelle sadomaso che si vede fanno arrapare molto i Wachowski) si ritrovano in un ristorante a quindici stelle, di quelli che al cameriere di mancia come minimo devi dare una Rolls. «Che ca**o ci facciamo qui?» chiedono i due sadomaso. «Dobbiamo andare dal Merovingio.» spiega Neo. «Non capisco.» «Il Merovingio. Un programma ribelle e potentissimo che tiene prigioniero il Fabbricante di Chiavi.» «Non capisco.» «Il Fabbricante di Chiavi. L'unico che può farmi accedere al rifugio dell'Architetto.» «Non capisco.» «L'Architetto. Il creatore del codice sorgente di Matrix.» «Non capisco.» Neo sbuffa. «Insomma, siamo qui per una bella scazzottata.» Trinity e Morpheus si illuminano. «Perché non l'hai detto subito, invece di arrampicarti sugli specchi con tutte quelle stron*ate?» Il Merovingio, che ha l'aspetto di un bisteccone a metà strada tra Cassano e il biondo dei Ricchi & Poveri, li fa accomodare al tavolo ove sta magnando a quattro palmenti. «Scusami, Neo...» sussurra Morpheus. «Non avevamo solo 72 ore per salvare Zion? Allora perché siamo così calmi e rilassati mentre sorseggiamo questo aperitivo del ca**o? E' una scena troppo pretestuosa perfino per questo cesso di sceneggiatura!» «Taci!» intima Neo. «E' vero, tutto questo è un pretesto. Ma serve per introdurre la grande e fighissima attrice che in questo momento rappresenta il Cinema Italiano nel mondo: un po' di rispetto.» Difatti, in quel momento appare Monica Bellucci nei panni di Persephone. «Borb borb borb...» dice. «Scusa, ma perché reciti come se avessi una banana in bocca?» le fa stupita Trinity. «E' la voce... borb... che mi veniva mentre il produttore... borb... mi faceva il provino.» confessa la Bellucci, sforzandosi inutilmente di scandire le sillabe. «Lui ha detto che ero... borb... bravissima.» «Già che ci siamo, Neo: tu invece perché sussurri sempre, anche quando gridi perché ti stanno scannando?» «Be', parlare sottovoce è come portare gli occhiali neri: fa tanto ieratico.» «Ora basta!» sbraita il Merovingio. «Avevo l'intenzione di consegnarvi il Fabbricante di Chiavi, ma dopo queste battute è chiaro che siete dei minchioni peggiori perfino di quelli che stanno seduti in platea. Filate via e non fatevi più vedere, prima che mi vendichi su di voi per questo nome del ca**o che mi hanno rifilato.» I tre lasciano il ristorante mogi come leghisti dopo le amministrative. «Che facciamo adesso, Neo?» «Coraggio, Trinity: è l'ora del colpo di scena più telefonato dai tempi di Meucci. Spero solo che il pubblico regga.» «Io non mi preoccuperei: questa gente beve tutto. Basta che il colpo di scena non sia una stron**ta colossale tipo che la Bellucci tradisce il marito e ci consegna il fabbro in cambio di un tuo bacio...» al pensiero, Trinity rotola a terra contorcendosi dalle risate. L'ascensore si apre, e la Bellucci ne esce trionfante ad annunciare che tradisce il marito e consegna il fabbro in cambio di un bacio di Neo. Trinity vomita nel vaso dei ficus. Il primo tempo termina con la musichetta finale di Pengo e la scritta "Insert coin to continue..." -
film Film vari (commenti e opinioni)
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Wolf in Cinema, TV e musica
A proposito di Matrix, posto una cosa che aveva già postato PanuZ... ma che è bellissima! Prima Parte Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Calcinfacc! I titoli di testa scorrono su Trinity impegnata a somministrare coscienziosamente a una banda di poveracci una bella scarica di mazzate volanti. Dopo l'ultimo calcione nelle gengive, Trinity si guarda intorno in cerca dell'uscita, disdegna & schifa la porta, e si getta infine contro l'unica finestra chiusa, che esplode come una fontana di vetri in slow-motion senza neppure scalfirle il gel, mica come noi che ci tagliamo anche coi fogli di carta. Mentre precipita ha il tempo di svuotare ottantadue caricatori, lanciare ventinove pugnali e completare dodici Bartezzaghi a schema libero. Poi, finalmente, muore. Neo si sveglia di soprassalto: era un incubo. «Cosa c'è, amore?» gli chiede Trinity «Sei sconvolto perché hai sognato la mia morte?» «No, è che ho visto la nota spese per gli effetti speciali solo per i primi trenta secondi di film.» «Che t'importa? Va tutto sul conto dei polli che pagheranno il biglietto per vedere questa boiata.» «Ah già, è vero.» «Alzati, coraggio: siamo arrivati a Zion.» La Città degli Umani Liberi, che il primo Matrix aveva avuto il buongusto di non mostrarci, si rivela una via di mezzo tra Kabul dopo i bombardamenti e la Metro A in ora di punta. Morpheus affida l'astronave a un parcheggiatore napoletano e va a trovare un brutto ceffo che, si viene a sapere: a) comanda l'esercito di Zion; si tromba l'ex-ragazza di Morpheus. «Stanno arrivando 250mila seppie!» bercia il ceffo. «Per me in umido con pomodori pachino» commenta Morpheus. «E senza aglio, sennò mi gonfio d'aria.» «Intendo sentinelle elettroniche!» sbraita il ceffo. «Matrix ne ha mandate 250.000 per farci il culo!» «Non devi aver paura: adesso abbiamo l'Eletto, l'Annunciato della Profezia, l'Unto del Signore.» «Ma chi, Berlusconi?» «Perché non vuoi credere?» insiste Morpheus. «Non ti convince la genialità dell'idea che, in questo mondo dominato dai computer, alla fine noi uomini prevarremo grazie a una sana spiritualità new age?» «Mi sembra una ca**ata.» «Vabbè,» si congeda Morpheus. «salutami Niobe.» «E tu salutami 'a soreta.» Neo e Trinity, nel frattempo, stanno cercando un posto per imboscarsi in santa pace, ma vengono circondati da una folla di questuanti e postulanti che nemmeno Andreotti ai tempi d'oro. «Ti prego, Eletto, fammi la grazia!» «Salvaci, Eletto!» «Proteggici, Eletto!» «Trovami un posto in ferrovia, Eletto, che se sei stato eletto è anche grazie al mio voto.» «Riusciremo mai a restare soli?» sussurra Neo. Trinity strizza l'occhio: «Non preoccuparti, caro: stasera c'è un rave party, e saranno tutti così fumati che non distinguerebbero un'orgia da una frittata di cipolle.» Difatti, quella stessa sera, la città sotterranea si trasforma in una megadiscoteca underground con tanto di cubiste, rapper schizzati e DJ conciati tipo ultimo video di Britney Spears. Gli abitanti di Zion (Zionisti?) pogano come matti, specialmente dopo che Morpheus sale sul cubo e spara un discorso da spogliatoio di finale Champions League, di cui peraltro nessuno capisce un ca**o date le percussioni a ventimila decibel... e forse è un bene. Neo e Trinity scopano in dissolvenza sulle immagini del rave party. Poi scopano di nuovo. E poi ancora. E ancora, visto che la sequenza si replica, in una sagra del brodo allungato, fino all'ultimo secondo tollerabile prima che in sala gli spettatori diano fuoco alle poltroncine. La mattina dopo, mentre tutti smaltiscono la sbornia, alla porta di Neo si presenta un corriere DHL. «L'Oracolo ti vuole parlare, Eletto.» informa. «Non poteva mandare una e-mail?» «Devi rientrare in Matrix, Eletto: l'Oracolo ha da farti delle rivelazioni importantissime.» «Tipo in Matrix 1, quando la cosa più utile che mi ha detto è che i biscotti vanno cotti in forno? No, grazie.» «Guarda che se rientri in Matrix potrai farti una serie di scazzottate che a confronto Bruce Lee era un gandhiano.» «Mi hai convinto. Andiamo.» Detto fatto, Neo si infila gli elettrodi in tutti gli orifizi disponibili, chiude gli occhi e si ritrova dentro il mondo simulato. L'aspetto del suo "avatar" è cambiato parecchio rispetto al primo film: ha un colorito da salma di tre giorni, una palandrana ieratica che dovrebbe richiamare Luke Skywalker in divisa da Jedi ma che invece lo fa somigliare a Don Camillo, e niente cellulare Nokia, probabilmente perché i finlandesi non hanno rinnovato l'accordo di sponsor. Gli occhialini alla Stevie Wonder invece sono sempre gli stessi, da indossare rigorosamente anche in piena notte con un buio ******o per creare il sintomatico mistero. Giunto all'indirizzo comunicato dal pony-express, Neo si ritrova in un dojo modello Karate Kid. «Salve.» fa Neo al cinesino che gli apre. «Io sono...» «Nooooo!» esclama l'altro, scandalizzato. «Prima dobbiamo picchiarci, poi mi dirai chi sei e che ca**o vuoi. Così è scritto sul contratto.» E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Sbudell! Ditonellocch! Il tutto commentato da una colonna sonora eseguita evidentemente da una band di bonghisti in pieno delirio etilico. «Ok,» commenta il cinesino alla fine. «Il tuo kung-fu fa cagare, però gli effetti speciali sono gagliardi. Puoi passare.» Lo conduce in un tipico parchetto newyorkese pieno di deiezioni canine piccioni rincoglioniti. L'Oracolo, seduta su una panchina, ha l'aspetto di una portinaia del Prenestino. «Tu sei un software, vero?» esordisce Neo. «Conosci già la risposta a questa domanda.» replica la donna. «E comunque, software o no, recito meglio di te.» «Fai parte anche tu di Matrix?» «Conosci già la risposta a questa domanda.» «Perché mi hai fatto chiamare?» «Conosci già la risposta a questa domanda.» «Ma cos'è, il call center di Infostrada?» sbotta Neo, spazientito. «Vuoi dirmi qualcosa di utile, una buona volta?» «L'Architetto di Matrix ti chiarirà tutto, Neo. Ma prima devi scoprire dov'è. E prima di questo devi trovare colui che ha la chiave per entrare. Ma prima di questo devi trovare colui che sa dov'è colui che ha la chiave. Chiaro, no?» «Ho capito: sei un software scritto in Cobol.» «Ora devo andare, Neo. Abbiamo parlato troppo: per compensare devi menare le mani almeno venti minuti.» Difatti, come per magilla, all'improvviso appare l'agente Smith incazzato come un ornitorinco. E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Sbudell! Calcneicoglion! Per far capire al pubblico che questa scazzottata è diversa dalla precedente (un compito davvero arduo) all'improvviso Smith si duplica. Poi si triplica. E così via, finché la piazzetta non è piena di gente vestita da Franco Battiato dedita a un kung-fu figurato quale non si vedeva dai tempi di "Franco & Ciccio dalla Sicilia con Furore". «Cos'è questa storia che puoi moltiplicarti, adesso?» chiede Neo, un po' contrariato. «Nei videogames i nemici dei livelli superiori sono più tosti, lo sanno tutti. - spiega Smith. - Nel prossimo quadro te la vedrai con Pacman e poi con Supermario.» «Non ho paura.» replica Neo con aria di sfida. «Posso volare, e appena supero 3.000 punti mi becco l'iperspazio e la smart bomb. E allora per voi saranno ca**i.» E giù botte. Sbang, sock, stunf eccetera. I due se le danno di santa ragione finché il numero di testicoli esplosi in sala non raggiunge il limite prescritto dalla Warner Bros. Poi Neo schizza via alla Superman, mentre Smith si spazzola la giacca appena impolverata dal combattimento. Un filmone! Nel frattempo, a Zion, Morpheus e l'ex-fidanzata Niobe interpretano un duetto di grande tormento interiore e sensibilità passionale. «Ah, amata Niobe, certe cose cambiano...» «Altre non cambiano mai, amato Morpheus...» sospira la donna. «Certe, invece, cambiano.» «Sì, ma altre non cambiano.» «Mai - conferma Morpheus.» «D'altra parte, alcune cambiano.» «Sì, ma sono altre.» specifica l'uomo. «Mentre alcune no.» «Proprio così... Cambiano.» «Alcune.» «... si può sapere di che ca**o stiamo parlando?» «Non importa: abbiamo sfangato altri dieci minuti di film, e questo è l'importante. Ora torniamo dentro Matrix che c'è da scazzottare.» -
Grazie ad Aerys, mi sono ricordato "All the small thing" dei Blink 182. Inoltre mi sono piaciuti molto (sparatemi se volete) i video di "As long as you love me", "Everybody (Backstreet's Back)" (perché quando io ed i miei amici eravamo ubriachi facevamo gli stessi balletti) e "Show me the meaning of being lonely" (per l'atmosfera a mio parere commovente), entrambi dei Backstreet Boys.
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Mi piacciono molto tutti i video dei Gorillaz, ma i miei preferiti in assoluto (perlomeno tra quelli che ricordo) sono: 1- "One" degli U2 (la prima versione, ovvero quella in cui la banda suona in cerchio e dove si vestono in certe scene da donna) 2- "Loosing my religion" dei REM per il suo significato 3- "I'll sleep when I'm dead" dei Bon Jovi per l'allegria che mi dà.
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videogiochi Videogiochi che lasciano il segno
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daglator in Videogiochi e Informatica
Ma nessuno che conosca/ricordi Day of the Tentacle? -
videogiochi Videogiochi che lasciano il segno
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daglator in Videogiochi e Informatica
Be'... che dire... ce ne sono moltissimi che mi sono piaciuti. Posso citare i miticissimi Baldur's Gate e Baldur's Gate 2, seguiti da Neverwinter Nights per quanto riguarda i giochi di ruolo su PC. Lascio stare Morrowind perché ci sto giocando e quindi ancora non esprimo un parere... anche se al momento mi sembra FANTASTICO! Come sparatutto ho adorato in passato Blood (bellissimo quando uccidevi i cultisti e questi strillavano agonizzanti ) e mi è piaciuto un casino Halo, anche se molte volte era ripetitivo. I miei preferiti comunque rimangono questi due: Football Manager 2005 (e anche tutti i suoi predecessori) e il mitico unico inestimabile fantastico irripetibile... DAY OF THE TENTACLE! -
Questa è la tua canzone... tu non lo sai...
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Cinema, TV e musica
Per me... per te... per voi... per noi... Immagina Biagio Antonacci Immagina Quando correvi libero Con le tue scarpe scomode E tanta voglia di far bene Immagina Regali senza meritare Il giorno dei coriandoli Quelle atmosfere uniche Immagina La prima notte fuori casa La sensazione di esser grande Ma di non poter decidere Immagina La tua ragazza moglie di Di chi ha saputo attenderla E poi ha spento la sua stella Immagina L’umore di tua madre che Quando perdeva l’autobus E ritardava in fabbrica Immagina Tuo padre e quante cose ancora Aveva da capire lui Come poteva insegnarle a te Immagina Quando sognavi timido Nei pomeriggi da inventare Di nebbia e di rivincite Immagina Quei giorni che hai dato tutto E che nessuno lo ha capito E ti sei sciolto in lacrime Immagina Se sangue fosse fragola Se rabbia fosse una carezza Se odio fosse un bacio in bocca Non perdere Di quel ragazzo non perdere La bella parte di vivere E quindi mettici l’anima e vivila vivila vivila... -
Io, l'Uomo Ragno
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Sono stanchissimo. Non ho dormito tutta la notte. Ho appena parlato con mia moglie che ha detto di avermi sentito strano. Mi sono inventato un mal di stomaco ed una nausea che non provo per giustificare la mia voce roca e assonnata. Non posso dirle quello che ho fatto questa notte. Non posso dirle che sono l'Uomo Ragno. E pensare che sembrava andare tutto per il meglio. La mia vita sembrava scorrere tranquilla. Ogni tanto mi mettevo a fare il supereroe, salvando qualcuno da piccoli pericoli e volteggiando per semplice piacere o per sfogo dopo una lite con mia moglie. Stavo veramente riscoprendo la gioia di essere l'Uomo Ragno, la gioia nel vedere gli occhi che straripavano lacrime di gratitudine, di osservare la gente che mi salutava e declamava il mio nome. La mia scuola, usata ormai come bagno di folla ristoratore da quando mi avevano considerato fuorilegge, era sempre piena di ragazzi e ragazze che inneggiavano a me, rischiando anche una nota solo per potermi salutare. E trovai anche il modo per mettere un piccolo fiore sulla cattedra della mia professoressa di filosofia, con tanti saluti dal suo amichevole Uomo Ragno di quartiere. E' da quando leggevo il fumetto che desideravo fare una cosa del genere. Tutto bene, insomma. Finché una mattina della scorsa settimana tutto cambiò. Mia madre ci ha messo come sempre un'eternità al bagno e quindi, correndo per non fare tardi, mi scordai a casa il solito libro da leggere in metropolitana, in attesa di arrivare a destinazione. Non sopportando di stare i piedi senza avere nulla che mi tenesse la mente occupata, una volta arrivato in stazione presi uno di quei quotidiani gratuiti. In questo modo avrei letto per tutto il viaggio e, anche se le notizie potevano non interessarmi, almeno avrei avuto un modo per passare il tempo. Diedi un'occhiata fugace alle prime pagine di politica, finché mi fermai su una pagina di Cronaca. E lì lessi dello stupro di Bologna. Improvvisamente sentii montarmi dentro una rabbia immensa. Mi guardavo in giro e la mia mente mi ripeteva sempre la stessa frase: «Tra questi che sono con te in metro potrebbe esserci un potenziale violentatore!». Mi guardavo intorno come se potessi vedere nelle loro anime. Osservavo le ragazze come se fossero tutte vittime e desideravo che ogni uomo che fosse vicino a loro sparisse. Le vedevo uscire dalla metro e imboccare cunicoli bui dove venivano assalite e stuprate. E mi maledivo per aver lasciato a casa il costume. Arrivai in stazione ed uscii all'aria aperta, pronto ad iniziare una nuova giornata di lavoro, una giornata che mi avrebbe impedito di accorrere in aiuto di chi ne avesse avuto bisogno. E stavo male per questo. Le ore passavano lentissime. Cercavo di concentrarmi sul lavoro, di impegnarmi il più possibile per non pensare ad altro, ma finii solo per commettere errori su errori, fino a quando decisi che era meglio prendermi qualche ora di permesso e tornare a casa. Anche se sapevo che non sarei tornato a casa. Nel momento in cui mi misi il costume cominciai a volteggiare per la città come un forsennato. Nella mia mente vi erano ancora le immagini di una ragazza che stava per essere violentata e che io avevo salvato... arrivando quasi ad uccidere i due violentatori. Ed ancora non sapevo se l'averli lasciati in vita fosse stata una scelta giusta. Li avrei uccisi, come avrei ucciso quelli che avevano commesso lo stupro a Bologna. In questo modo avrebbero finito di vivere, di fare del male, di rovinare l'innocenza di una ragazza. Ma la cosa che mi faceva più paura è che l'unica ragione per cui non li avrei uccisi era il fatto che avrebbero sofferto troppo poco. Io volevo farli soffrire! Tornai a casa per cena con una sensazione di vuoto per non aver trovato nessuno da picchiare. Questa città sa essere terribilmente calma quando ci si mette. Accesi la televisione con la paura di qualche notizia di altri stupri, magari proprio a Roma, in zone che io non avevo pattugliato. Invece nulla. Quindi decisi che non sarei andato a dormire, ma che sarei stato in giro tutta la notte, se necessario. Dovevo solo inventarmi una balla per mio fratello che dorme nella mia stessa stanza. Non sarebbe stato bello se mi avesse visto indossare il costume dell'Uomo Ragno per poi uscire dalla finestra lanciando una tela. Certo, sarei stato immediatamente il suo idolo, ma ho scelto di non dire nulla a nessuno. ...