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Joram Rosebringer

Circolo degli Antichi
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  1. Joram Rosebringer

    Last days

    No... non ne spaevo niente... e la cosa mi fa arrabbiare! Comunque... spero di saperne di più in breve tempo. P.S.: E' morto suicida: si è sparato una fucilata in bocca.
  2. Ok... ora vado io... una facile facile... Vittime... non lo siamo tutti?
  3. Allora siamo in due! Ci gioco ormai da 10 anni!
  4. Ricordati comunque che Paltron e il PG di Serghuio (del quale non ricordo assolutamente il nome) sono i due personaggi portati sulle barelle.
  5. "Be Cool"?
  6. Perché a volte, quando sono via dalla mia città, mi sento così... Dry County / Contea Arida Bon Jovi Across the border they turn water into wine / Al di là del confine tramutano l'acqua in vino Some say it's the devil's blood / Qualcuno dice che è il sangue del diavolo They're squeezing from the vine / Che estraggono dalla vite Some say it's a saviour / Qualcuno dice che è un salvatore In these hard and desperate times / In questi tempi duri e disperati For me it helps me to forget / A me serve solo per dimenticare That we're just born to die / Che siamo nati solo per morire I came here like so many did / Sono venuto qui come tanti altri To find the better life / Per trovare una vita migliore To find my piece of easy street / Per trovare la mia fetta di agiatezza To finally be alive / Per sentirmi finalmente vivo And I know nothing good comes easy / E so che neinte di buono arriva facilmente And all good things take some time / E tutto le cose buone richiedono del tempo I made my bed, I'll lie in it / Ho fatto il mio letto, ci dormirò To die in it's the crime / Morirci è il crimine You can't help but prosper / Non puoi far altro che prosperare Where the streets are paved with gold / Dove le strade sono pavimentate con l'oro They say the oil wells ran deeper here / Dicono che i pozzi di petrolio qui fossero più profondi Than anybody's known / Di quanto possano immaginare I packed up on my wife and kid / Ho abbandonato mia moglie e mio figlio And left them back at home / E li ho lasciato indietro a casa Now there's nothing in this paydirt / Ora non c'è nulla in questa terra desolata The ghosts are all I know / I fantasmi sono tutto ciò che conosco Now the oil's gone / Ora il petrolio è finito And the money's gone / E i soldi sono finiti And the jobs are gone / E i lavori sono finiti Still we're hangin' on / Ma stiamo ancora tenendo duro Down in dry county / Qui nella contea arida They're swimming in the sand / Stanno nuotando nella sabbia Praying for some holy water / Pregando per un po' di acqua santa To wash the sins from off our hand / Per lavare i peccati dalle nostre mani Here in dry county / Qui nella contea arida The promise has run dry / La promessa si è prosciugata Where nobody cries / Dove nessuno piange And no one's get out of here alive / E nessuno ne esce vivo In the blessed name of Jesus / Nel santo nome di Gesù I heard a preacher say / Ho sentito un predicatore dire That we are God's children / Che siamo tutti figli di Dio And He'd be back someday / E che Lui tornerà un giorno And I hoped that he knew / E speravo che lui sapesse Something as he drank his cup of wine / Qualcosa mentre beveva il suo bicchiere di vino I didn't have too good of a feeling / Non mi ha fatto una grande impressione As I head out to the night / Mentre uscivo nella notte I cursed the sky to open / Ho maledetto i cieli perché si aprissero I begged the clouds for rain / Ho elemosinato le nuvole per la pioggia I prayed to God for water / Ho pregato Dio per l'acqua For this burning in my veins / Per questo bruciare nelle mie vene It was like my soul's on fire / Era come se la mia anima andasse a fuoco And I had to watch the flames / Ed io dovevo stare a guardare le fiamme All my dreams went up in ashes / Tutti i miei sogni sono svaniti in cenere And my future blew away / E il mio futuro soffiato via Now the oil's gone / Ora il petrolio è finito And the money's gone / E i soldi sono finiti And the jobs are gone / E i lavori sono finiti Still we're hangin' on / Ma stiamo ancora tenendo duro Down in dry county / Qui nella contea arida They're swimming in the sand / Stanno nuotando nella sabbia Praying for some holy water / Pregando per un po' di acqua santa To wash the sins from off our hand / Per lavare i peccati dalle nostre mani Here in dry county / Qui nella contea arida The promise has run dry / La promessa si è prosciugata Where nobody cries / Dove nessuno piange And no one's get out of here alive / E nessuno ne esce vivo Men spend their whole lives / Gli uomini spendono le loro intere vite Waiting praying for their big reward / Aspettando pregando per il loro grande premio But it seems sometimes / Ma a volte sembra The payoff leaves you feeling / Che la ricompensa ti faccia sentire Like a dirty whore / Come una sporca pu**ana If I could choose the way I'll die / Se potessi scegliere il modo in cui morirò Make it by the gun or knife / Che sia per mezzo della pistola o del coltello 'Cause the other way there's too much pain / Perché nell'altro modo c'è troppo dolore Night after night after night after night / Notte dopo notte dopo notte dopo notte Down in dry county / Qui nella contea arida They're swimming in the sand / Stanno nuotando nella sabbia Praying for some holy water / Pregando per un po' di acqua santa To wash the sins from off our hand / Per lavare i peccati dalle nostre mani Here in dry county / Qui nella contea arida The promise has run dry / La promessa si è prosciugata Where nobody cries / Dove nessuno piange And no one's getting out of here / E nessuno ne esce fuori Dry County / Contea Arida And no one's getting out of here / E nessuno ne esce fuori Dry County / Conte Arida
  7. Be'... per motivi personali preferisco non aver nulla a che fare con sezioni che ricordano i Sogni...
  8. Sarebbe "Images and Words" (non "World" )... ma se lo traduci è esattamente "Immagini e Parole".
  9. Grande! Oppure, dal momento che partiamo da idee perfette per dare loro la forma, che ne dite di... - La fucina del Demiurgo oppure - L'Angolo del Demiurgo
  10. Mi è venuta in mente ora... Per la sezione intera: - Il Suono del Silenzio (rubata a Simon & Garfunkel)
  11. Visto le perplessità sul d12, perplessità che stanno nascendo anche in me soprattutto dopo l'intervento di aza (che sono sicuro ha una conoscenza dei Giochi di Ruolo maggiore della mia), pur avendo comunque idea di continuare su questa linea, direi prima di tutto di stabilire le basi del gioco (Caratteristiche, Abilità, check... e così via) in modo da vedere poi il sistema che ci piace maggiormente.
  12. Joram Rosebringer

    Racconto...

    Posto ora un racconto particolare che ho trovato. Non è mio. Ditemi che ne pensate. Mi ero quasi arreso all’idea che questa vigilia non avrebbe avuto fine. Sera dopo sera, sarei sceso a lucidare il mio sogno, quasi fosse davvero il momento di partire, ma non sarei partito mai. Prigioniero di una veglia senza tempo, in bilico tra il sospetto che esista davvero qualcosa da inseguire e l’incapacità di tagliare i fili e lasciarmi alle spalle tutto ciò che alle spalle sarebbe rimasto. E invece, no. Accadde così. All’improvviso. Il punto esclamativo che ci fa da bussola piega la schiena e diventa interrogativo. Resta lì, immobile, affacciato alla finestra della coscienza, con il sorriso di chi attende una risposta. Possiamo voltarci dall’altra parte, fingere di ignorarlo, ascoltarlo o meno, ma non possiamo ricacciarlo là da dove è venuto. Mi ha preso in contropiede, in un’ora di quelle che abitano la terra di nessuno, che divide la notte dal giorno e mi ha costretto ad aprire la carta geografica dell’esistenza, seguire con il dito le strade percorse e indagare le ragioni che, ad ogni bivio, mi hanno spinto a prendere quella e non un’altra direzione. Non fosse stato per quel palloncino che, dietro la finestra, saliva a cercare il tetto della notte, non avrei mai trovato la forza di andare. C’era un’energia sconosciuta in quell’immagine: il richiamo irresistibile di stagioni lontane. Ha attraversato la pelle della memoria con una rasoiata, scaraventandomi nel cuore del bambino che sono stato e ricordandomi che per quello sguardo – l’unico capace di verità e stupore insieme – ho sempre provato nostalgia. Nostalgia di una stagione nella quale riuscivamo a prendere tutto anche dal niente, il cui richiamo sale più forte adesso, in questo presente nel quale riusciamo a non prendere niente dal tutto. Sono uscito che lei Domani dormiva ancora, incapace di spiegarle che avevo bisogno di strapparmi di dosso una realtà nella quale l’evidenza soffoca e inganna. Un arrivederci, non un addio. Sarei tornato, trovata la terra di utopia, dove le cose sono come dovrebbero essere: un mondo a forma di lei. Viaggiare per viaggiare, senza barattare il viaggio con la meta, né preoccuparmi del fatto di non sapere bene dove andare. Meno si sa, più si va lontano, pensavo. Legando un’àncora e un aquilone, ho tracciato la rotta. Un viaggio verticale, a cercare il cielo al di là del sole e la terra sotto il mare, attraversando questo abisso di luci e suoni a riempirmi gli occhi di meraviglie, come se ogni secondo fosse l’ultimo, dentro il dolore amaro di non poter versare quell’abisso anche nel suo cuore. Volevo raggiungere il tempo e fissarlo, almeno un istante, negli occhi, per capire cos’è questa cosa che abbiamo creato e che, a un certo punto, ci sfugge di mano, ci rende schiavi e ci uccide. Ma, di fronte a questa notte senza fondo, ho capito che fissare il tempo negli occhi non si può. Se siamo fortunati, riusciamo appena a scorgerne la coda. Ma è bugiarda come l’orizzonte: più ti avvicini, più si allontana. Il futuro è così, inganna da lontano e il tempo si traveste da spazio. Per smascherarlo ho costruito questo oggetto strano. L’orologio che divide con me questa stanza. L’unico che mi permette di misurare l’illusione che non sia più la musica ad andare a tempo, ma il tempo che va a musica. Sarei potuto arrivare ovunque, ma non sarei mai riuscito a sbarcare da me stesso. I ricordi sono zavorra che pesa dalla quale, però, non ci si può liberare. Se li lasci cadere, hai l’impressione di salire in alto, ma, in realtà, è un altro quello che vola al tuo posto. Mi sono chiesto tante volte se ci fosse qualcuno all’ascolto. Se, da qualche parte, due occhi scrutassero questo lato della notte, se un dito indicasse nella mia direzione o un orecchio percepisse un suono, un segnale, un respiro lontano e indistinto come la voce del mare per chi si avvicina ad una conchiglia. Ma niente. Sono domande destinate a vagare senza risposta. Eppure non ho mai smesso di trasmettere. Né mi arrendo all’idea che tornerà un tempo nel quale riscopriremo il bisogno e il gusto di incontrarsi. Mentre guardo le foto e lascio scorrere le immagini che ho di lei, mi rendo conto che non è solo il ricordo che invecchia. Questo profilo che quasi fatico a riconoscere non è l’effetto della distanza o di una memoria che perde definizione e si mangia i dettagli. Domani invecchia, invecchia davvero. Lo so, lo sento ed evidentemente lo sentono anche queste immagini che cambiano, giorno dopo giorno, tra le mie mani. E’ come se lei mi volesse dire qualcosa. Volesse farmi capire che in questa asimmetria temporale, in questa deriva di anime che si allontanano, siamo destinati a diventare le sponde opposte di un oceano che non potremo mai più attraversare. Ascolto queste parole vorticare dentro di me e mi chiedo chi sarà la Domani che incontrerò, se mai mi capiterà di incontrarla. Qui, in questa immensa scatola di vetro che fa soffocare, in questo labirinto infinito, in questa continua partenza senza arrivo, mi rendo conto che Domani diventerà sempre più ieri e che non so più dove sia, Né che nome abbia il tempo nel quale poterla raggiungere per essere ancora insieme. Legando il palloncino, mi sono illuso di poter imprigionare il sogno, senza pensare che il sogno nasce libero ed è lui che sceglie noi. Possiamo farci tela per i suoi pennelli, ma non ci è dato dipingere; possiamo lasciarlo atterrare, ma non possiamo tracciare la rotta. Deve essere libero di migrare e portare scompiglio in altri cuori e in altre coscienze, solo cos’ corriamo il rischio di incontrarlo ancora e ritrovare il desiderio di partire. Così credo di aver sciolto il nodo e lasciato che volasse via. E, mentre lo guardo salire verso il tetto della notte, mi piace pensare che possa passare anche davanti alla tua finestra a consegnarti questi pensieri disordinati e la voglia di seguirne la scia. Chissà, forse, allora riusciremo a incontrarci ancora. Dopo tutto, se anche tu vedi la stessa luna, vuol dire che non siamo poi così lontani.
  13. La butto lì... al volo... Per la Sezione intera: - Anime d'Inchiostro - Cuore e Fantasia (parafrasando il film "Il Bisbetico Domato" con Celentano) Per la sezione dei racconti: - Pensieri e Parole ("rubato" al grande Lucio Battisti) - La Vergine Bianca (un po' troppo criptico, ma serve ad indicare il foglio bianco prima di "violarlo" con la scrittura) - L'Angolo del Bardo o L'Angolo del Cantastorie - Arcobaleni di Parole Per la sezione dei disegni: - Cartoline dal cuore - Graffiti
  14. Quale icona?
  15. Mi sono ricordato una cosa che volevo far notare da tempo. Per accedere ai Racconti sul sito, bisogna prima andare nella sezione Giochi di Ruolo (perché mai, poi? ) e poi, facendo moltissima attenzione, cliccare su un link appena visibile in basso a sinistra. Non sarebbe meglio mettere il link ai Racconti direttamente nel menù principale del sito? In questo modo avrebbero più visibilità e magari qualcun altro potrebbe aver voglia di postarli.
  16. Allora... nessuna buona/cattiva nuova?
  17. Sir, non solo è una poesia stupenda... ma è Poesia!
  18. Quel sito è TUTTO da vedere, Sir. Quando hai del tempo, aprilo e leggtiti tutte le vignette in ordine a partire da Dicembre 2003.
  19. Un aiutino? La situazione?
  20. Date un'occhiata qui: http://www.questotrentino.it/2005/08/SCHEDA_BLOG.htm
  21. Sono quasi stanco di guardare la televisione. Ogni telegiornale sembra dire sempre le stesse cose. L'argomento principale ormai è diventato uno solo: le lotte tra i superesseri. I giornalisti ne parlano anche con un certo orgoglio, sapendo che in tutto il mondo non vi è nulla di simile, ma solo qui, in Italia. Abituati da decenni a leggere le opere americane su gente che vola, si arrampica, sparisce, non sembra vero poter dire che tutto questo sta succedendo nel nostro paese. Ma nessuno che si chieda mai il motivo di una così repentina comparsa di gente "strana". Nessuno che indaghi i motivi per cui tutti sembrano avere poteri uguali agli eroi o ai criminali dei fumetti. Una stranezza. Uno scherzo del destino. La stessa cosa che pensavo io prima di incontrare Electro. Una parte di me vuole scoprire cosa succede. Sono per natura un curioso, quindi ogni cosa che non conosco attira la mia attenzione. Ma l'altra parte di me non vuole entrare in merito a questa faccenda. Ormai non è più paura di combattere superesseri. L'ho fatto e molto probabilmente lo rifarò. Il fatto è che non so a chi dare ragione. Questo scienziato, probabilmente con l'avallo di qualche potente (o non si spiega come possa aver creato tutto questo su una così larga scala), ha "donato" dei poteri a gente che prima era normalissima... come lo ero io. C'è chi dice che bisogna fermarlo e chi invece lo difende. Ma io non so da che parte stare. Penso sempre ai miei poteri ed a come essi, oltre a realizzare un sogno infantile, mi hanno permesso di salvare innumerevoli vite, mettendo all'opera quella promessa nata quasi tredici anni fa. Quindi è un bene. Ma poi penso a tutti quella gente che sta utilizzando il proprio dono per ottenere ciò che vuole con la forza. Penso a tutti quegli scontri che mettono ogni giorno a rischio la vita delle persone. E quindi credo che sia un male. Ma la domanda che mi pongo è questa: questo scienziato, sempre che si tratti di uno solo, ha dato il via a tutto questo per migliorare il mondo o per creare del caos? Le pedine impazzite sono i criminali o sono quelli come me? Non lo so... ma voglio saperlo. Un elicottero della polizia sembra essersi stabilizzato sopra di me. La mia fama di fuorilegge non mi permette di crogiolarmi più al sole, godendomi il panorama dalla cima dei monumenti. Lancio una tela e volteggio via, seguendo divertito l'elicottero che cerca di seguirmi. Lo semino senza problemi, infilandomi in vicoletti, passando sotto i cornicioni delle case, fino a trovare un altro punto per riposarmi. Scelgo un'altra volta la mia vecchia scuola, dove sono sicuro che tutti (o quasi) mi adorano. Mi porto sopra la cupola e ricomincio ad osservare il panorama ormai familiare, ma sempre capace di togliere il fiato. C'è bel tempo. Tutto sembra tranquillo. Sembra di stare dentro una palla di vetro che attende di essere girata per far cadere la neve. Chiuderei gli occhi se potessi essere sicuro che nessuno abbia intenzione di spararmi. Guardo l'orologio e vedo che è ora di rientrare al lavoro. Mi alzo in piedi e mi preparo a lanciarmi via. Nella mia testa frulla una domanda: "sei tu la scheggia impazzita o sono gli altri?". Non lo so...
  22. Semplicemente volevo dare qualche consiglio per creare una storia avvincente che possa coinvolgere giocatori e personaggi, i quali magari possono intraprendere l'avventura con una visione del nemico e degli obiettivi che popi crollerà quando scopriranno il vero nemico e quindi dovranno avere altri obiettivi.
  23. Aixela girava gli immensi corridoi della fortezza ammirando ogni singolo mattone, ogni singolo quadro e arazzo. La sua mente tornava alla sua vita nella locanda, a quel sogno coltivato sin da bambina, dopo la morte del padre. Non riesce a ricordare un momento della sua vita in cui non avrebbe voluto diventare membro dei Cavalieri di Jamalièl. Anche dopo l'uccisione del precedente Capo Supremo, anche dopo essere stata rifiutata per via della sua diversità, aveva sempre lo stesso desiderio. Provava per loro un amore che sfumava nell'odio. Ed ora era lì, nella loro sede più grande. Dicevano che stavano attendendo l'attacco dei draghi malvagi, ma lei sapeva che non potevano aspettare. I piani di Ashling erano chiari: svegliare i draghi e poi i morti della pianura di Kraansand. Una volta svegliati i morti, avrebbero avuto pochissime speranze. Si sentiva confusa. Quanti giorni erano stati sotto il mare? Non lo sapeva. Ricordava che, quando si era teleportata (ma come aveva fatto? Non le era mai successo volontariamente) sulla nave attaccata dal demone, la sua compagna aveva ormai raggiunto i monti Kylionberg, dimora dei draghi cromatici. Forse era giunta a destinazione la sera stessa o forse il giorno dopo. Ma lei non riusciva a capire quanto tempo avessero passato tutti sotto il mare. L'unica cosa che sembrava rassicurante era l'assenza di notizie di attacchi da parte di draghi. Ma se fosse perché ancora non erano stati svegliati o perché non vi erano sopravvissuti per raccontarlo non lo sapeva. Si fermò davanti alla porta della Grande sala, il luogo in cui stava avendo luogo la riunione per decidere un piano d'azione. Il piatto forte di tutto sarebbe stata proprio lei, assassina assolta del vecchio Capo Supremo dell'Ordine dei Cavalieri di Jamalièl e compagna di viaggio della dea che stava per distruggere il mondo. Avrebbe dovuto raccontare tutto il suo viaggio con Ashling, ma in cuor suo sapeva che non avrebbe mai rivelato il passato di lei e le sue azioni omicide effettuate durante il loro cammino. Volevano informazioni sui piani della dea. Basta. E lei avrebbe riferito solo quelle. Entrò nella sala e sentì subito gli occhi di tutti addosso. Il lunghissimo tavolo era pieno di cavalieri in sfavillanti armature, tutti con il mantello colorato e ricamato che indicava il loro grado elevato all'interno della gerarchia. Ad un'estremità sedeva il Capo Supremo Nyloc Horsemaster, seguito lungo i due lati da personaggi che non erano affatto cavalieri. Riconobbe subito Paltron e Ariaston che la fissavano. Di spalle riconobbe i profili di quella fredda guerriera elfa (Iskra'? Non lo ricordava...) e di Lirian, sedute ai lati di uno sgabello rialzato sul quale troneggiava appollaiato Sturmir. Con la coda dell'occhio vide Fizban appoggiato al muro, intento a giocherellare con quella che sembrava una piuma. Nyloc le fece cenno di avanzare verso di lui. Lei si inchinò ed eseguì il comando, notando al suo avvicinarsi che vi era una sedia vuota proprio accanto a lui. Sorrise amaramente. Aveva un posto d'onore nel raccontare la sua vita con Ashling. Giunse allo sgabello e attese ordini in piedi. «Benvenuta, Aixela Ashsword.» Esordì Nyloc. «Aspettavamo proprio te. Siamo tutti ansiosi di sentire cosa hai da dirci.» «Non vi farò attendere oltre, Signore. La storia, al contrario di quello che possono pensare i presenti,» i suoi occhi andarono ai compagni. «non è lunga. Tralascio i motivi che mi hanno spinto a seguirla... tanto sapete già che l'ho fatto o non mi avreste chiamato proprio qui vicino a voi per rivelare i piani di attacco della dea.» Guardò fisso Nyloc che annuì gravemente, accennando però un sorriso cordiale. «Posso solo dirvi che ho scoperto che sarebbe andata ai monti Kylionberg per svegliare i draghi cromatici e dirigersi quindi verso la pianura Kraansand per svegliare i morti che giacciono lì dalla Guerra dello Spirito.» Un mormorio di disappunto si levò dall'aula. Nyloc zittì tutti con un gesto, poi guardò Aixela: «Quello che dici è molto grave, ragazza. Un esercito del genere sbaraglierebbe chiunque. Solo se riuscissimo a radunare tutti i nostri cavalieri sparsi a presidiare altre città potremmo sperare di sopravvivere. Anche se non ho idea di come sopravvivere ad una dea. Forse ci potrebbero dare una mano i maghi della Corporazione.» Si arrestò un attimo, portando la mano al mento, pensoso e preoccupato. Poi alzò la testa e chiese a bruciapelo: «Come si chiama questa dea?» Fizban bruciò la ragazza sul tempo: «Si chiama Alissa.» Aixela sgranò gli occhi. Come poteva conoscere il nome della sorella di Ashling? «Non è possibile: Alissa è morta, uccisa da... da... un pugnale. La dea si chiama Ashling.» «Ti sbagli, ragazza.» «L'ho seguita per tutto questo tempo, vuoi che non lo sappia?» Aixela sentiva la rabbia montare dentro di lei. Chi era questo vecchio che conosceva il nome della sorella di Ashling? Chi era per mettere in dubbio quello che lei aveva vissuto? «Be', se non ci credi... chiedilo a lei.» Disse Fizban con semplicità. «E come potrei...» In quel momento entrò un cavaliere trafelato. Nyloc gli fece cenno di parlare. «Signore, una ragazza e due uomini vorrebbero entrare. Dicono che hanno notizie importanti riguardo i draghi.» «Potrebbe essere una trappola. Ti sei fatto dare le loro credenziali?» «Hanno detto solo di essere avventurieri. Gli uomini si chiamano Burk e Furm e risultano essere due banditi di bassa categoria. La ragazza ha detto di chiamarsi Ashling.» Nyloc guardò Aixela, che a sua volta fissò stupita il vecchio.
  24. Io ho letto "Bar Sport", "Bar Sport 2000", "Il Bar Sotto il Mare" e parte di "Achille Pie' Veloce" (interrotto a casua della lettura di altro) e devo dire che mi sono piaciuti veramente tanto (grandiosa la descrizione del "Dragobruco" in "Achille Pie' Veloce" ). Appena finirò le mie attuali letture ("La Guerra delle Anime" di Dragonlance) credo che mi dedicherò, oltre che alla fine del sopracitato "Achille Pie' Veloce", alla lettura di "Elianto" e di "Spiriti", già apprezzati da mio fratello. Inoltre, considerando quello che ha detto Sir Rohem, credo che mi comprerò anche "Margherita".
  25. Non so bene a che punto siamo come trama, essendo il mio personaggio un po' distaccato da tutto il "casino" che state facendo voi al Nord. P.S.: i messaggi OT scriviamoli con questo colore (o con un colore differente che preferite).
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