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Joram Rosebringer

Circolo degli Antichi
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  1. Veramente nel mio post intendevo proprio questo, ovvero che quello che ho postato succede anche quando il mio è l'ultimo post.
  2. Veramente le uniche opzioni possibili sono: Modifica, Riporta, Inizio Pagina. E cliccando su Modifica, non è possibile cancellare il messaggio.
  3. La taverna era colma di gente che parlava e mangiava. Lontano dal bancone vi era un angolo in cui dei Ryltariani fumavano il loro tipico calumet, riempendo l'aria di un intenso aroma di fumo aromatizzato ai più diversi frutti. Un'immensa tavolata ospitava dei barbari arrivati da tutte le regioni, come se avessero deciso di ritrovarsi in quel posto dopo tanti anni. Li si poteva sentire sbraitare e ridere rocamente, accompagnati dal tintinnio dei brindisi e dal rumore scrociante di qualche bicchiere che si rompeva, seguito quasi sempre da un sospiro dell'oste. Coppie di nobili bevevano da sottili bicchieri al bancone, mentre dietro di loro la gente si accalcava per ordinare qualcosa ad un'indaffaratissima cameriera grassa dal seno prosperoso, unico particolare che sembrava distinguerla da un uomo. Ashling sedeva all'angolo più in ombra, come al solito. Dopo i viaggi con Aixela, aveva preso l'abitudine della compagna di cercare sempre un posto con le spalle coperte e da cui fosse possibile vedere l'intera sala. Ringraziò l'oste con un cenno del capo e afferrò il bicchiere di birra schiumante, sorseggiandola lentamente per poi asciugarsi la schiuma dal labbro superiore con una mano. Guardava verso la porta d'ingresso per vedere se arrivavano Burk e Furm, ma dei due banditi nessuna traccia. Sorrise al pensiero che forse erano davvero troppo sporchi e che il processo di lavaggio richiedeva forse un tempo molto lungo. Alzò di nuovo il boccale, bevendo una lunga sorsata, poi lo posò di nuovo sul tavolo, sbattendolo leggermente. Notava come vi fossero numerosi uomini che la guardavano, magari considerandola un bel bocconcino. Sentì crescere in lei un moto d'ira, ma scoprì che era dato in parte dall'impotenza: non poteva più leggere nelle loro menti come una volta, quando era una dea... anzi, quando era LA dea. Scoprì però che la sua rabbia scemava vertiginosamente, sostituita da una sorta di sicurezza al pensiero delle compere che aveva fatto dal fabbro. E forse erano le sue stesse compere a tenere lontani quegli uomini. Dal suo fianco, infatti, pendeva una spada di magnifica fattura, simile a quelle utilizzate dai Cavalieri di Jamalièl. Sugli avambracci aveva due bracciali metallici neri, finemente ricamati. Aveva anche cambiato i suoi vestiti, indossando una camicia nera, accompagnata da pantaloni di pelle altrettanto neri e da un paio di stivali di cuoio. Sulle spalle aveva un mantello verde scuro con un cappuccio calato sul volto, che le copriva parte del viso, facendo vedere solo labbra sottili e rosa che spiccavano sulla carnagione pallida. Sì, il suo aspetto doveva essere decisamente quello di un'abile spadaccina, velata da un alone di mistero. Eppure, quando due uomini si misero a sedere al suo tavolo, la sua sicurezza sembrò svanire, lasciando il posto ad una rabbia che serviva solo a mascherare una paura che aveva troppo timore di riconoscere. Li guardò fissi negli occhi. Quello di fronte a lei aveva lunghi capelli neri raccolti in una treccia, che gli cadeva sul corpetto di cuoio, scendendogli sulla muscolosa spalla destra. Quello di sinistra invece aveva i capelli di un rosso intenso che gli ricadevano su una mantellina verde che copriva un altro corpetto di cuoio. La sua mano si mosse furtiva verso l'elsa della spada. «Ehm... signora... siamo noi.» Disse quello moro. Ashling scoppiò a ridere, stupefatta dal cambiamento. Quei due damerini di fronte a lei erano Burk e Furm, rasati e tirati a lucido.
  4. Io non parlavo della reputazione anonima, ma del fatto che se c'è o non c'è non mi cambia niente. Poi, se ci fosse la cosa del ban, ci sono sempre i mopderatori aiquali mandare una bella mail per far controllare che tutto fsia in regola.
  5. Se io reputo la reputazione (perdonatemi il gioco di parole) una cosa inutile, non me ne fregherebbe niente se mi danno giudizi positivi o negativi. se poi ritengo che quelli negativi stiano eccedendo senza freno e/o motivo, ci sono sempre gli amminstratori ed i moderatori a cui rivolgersi: loro sanno chi è a mandare certi messaggi.
  6. Io non capisco tutte queste dscussioni sulla reputazione. Dal momento che essa non è obbligatoria, chi non vuole usarla può anche fare a meno di usarla e chi invece vuole usarla lo può fare senza problemi. I moderatori ci sono per vedere eventuali offese ed irregolarità, quindi alla fine non vedo proprio dove sia il problema. Chi vuole firmare si firma (ed a mio parere dà un chiaro segnale di maturità) e chi non lo vuole fare non lo fa. Mi sembra semplice.
  7. Ok... per me può restare anche aperto. Pensavo che voleste chiuderlo perchè non ci postava nessuno.
  8. Chiedo agli amministratori di chiudere il Topic, dal momento che ho effettuato le operazioni di copia di quello che mi serviva. Grazie.
  9. Ti riporto quello che ho scritto per Squee in "La Nostra Storia: Commenti dei lettori e degli autori" nella sezione "Racconti e Poesie".
  10. «Secondo te è morta?» «No, sembra che respiri. Dorme come un angioletto.» «La uccidiamo?» «E perché? Abbiamo tutto qui a disposizione: le sue borse contengono abbastanza roba ed il cavallo non ci serve. I suoi vestiti inoltre sono vecchi e sporchi. Lasciamola dormire e prendiamole tutto.» «OK... mi sta bene... ma... occhio: si sta risvegliando!» Ashling cercò di aprire gli occhi, ma un istinto le disse che era meglio fingere di dormire. La sua mente ancora assonnata analizzò le parole che erano penetrate attraverso la sua parte cosciente. Capì di essere circondata da banditi. Se si fosse svegliata l'avrebbero uccisa, mentre in questo modo sembrava che fossero stuzzicati dall'idea di derubarla senza toccarla, come dei ladri perfetti. Finse un gemito di sonno e si immobilizzò di nuovo, le orecchie tese ad ascoltare quanti fossero e le loro posizioni rispetto alla sua cavalcatura. «Dorme ancora. Forse sta sognando.» «Be', vedrai che incubo vivrà quando aprirà gli occhi. Sola in mezzo a questa pianura e senza viveri.» «Già.» Una risata stridula. Dei passi si mossero verso il lato sinistro di Ashling. Capì dalle voci e dai rumori che erano soltanto in due. Fece scivolare la sua mano destra, non vista, sotto la pancia, diretta verso l'elsa della spada. Diede poi un calcio leggero alla borsa sempre alla sua destra, facendo tintinnare qualche moneta. Immediatamente tutti e due gli uomini si portarono da quel lato, per vedere cosa evesse causato quel rumore. Lei percepiva i loro sguardi su suo viso, atti a vedere se stesse effettivamente dormendo. Si impose di mantenere un'espressione impassibile, poi rischiò un'ultima mossa. Finse un altro gemito nel sonno e portò la mano sull'elsa della spada, sguainandola e fendendo lo spazio alla sua destra. La luce le colpì gli occhi con violenza, ma riuscì a distinguere due figure che indietreggiavano sorprese, una delle quali sembrò cadere a terra, inciampando. Ashling scese da cavallo con agilità, portandosi dalla parte opposta ed usando il corpo dell'animale come temporanea protezione, in attesa di riprendere la vista. Si sfregò gli occhi con il dorso della sinistra ed il mondo le appparve più nitido, pur se la luce sembrava entrare come una lama negli occhi. Vide che i due banditi sfoderavano le loro spade malconce girando intorno al cavallo, uno da una parte e l'altro da quella opposta, cercando di prenderla sui lati. Era evidente che non sapessero con chi avevano a che fare. Li guardò meglio mentre si avvicinavano e notò solo due sguardi disperati. I loro abiti erano logori e sporchi, la loro pelle ormai aveva perso il suo colorito rosa per mostrare solo il grigio della polvere e del fango. I movimenti erano goffi e impauriti, segno evidente che non avevano mai incontrato sorprese di questo genere. Due prede facili, insomma. Eppure... Ashling sentiva qualcosa che le diceva di non ucciderli. Forse erano i loro occhi, così impauriti e determinati da rasentare la disperazione. Forse il loro aspetto o il loro atteggiamento titubante e incerto. Non lo sapeva. «Che ne dite di accompagnarmi fino al prossimo villaggio?» I due si fermarono, incerti. «Vi offrirò da bere e da mangiare. In cambio vi chiedo solo di fare da scorta a questa signorina sola.» Entrarono nel villaggio che era quasi il tramonto. Ashling si guardò intorno per notare se fosse uno dei posti che aveva attraversato con Aixela o se magari vi era qualche traccia di razzia da parte di draghi. Con suo sollievo notò che non vi era neanche il sentore che erano stati liberati dei draghi. Forse sarebbe riuscita a dormire tranquilla. I suoi due compagni, che aveva scoperto chiamarsi Burk e Furm, cavalcavano poco dietro di lei, scambiandosi occhiate stupite. Lei si girò, guardando le loro barbe incolte. Se non fossero stati così alti avrebbero potuto essere tranquillamente scambiati per nani. Inoltre solo il colore delle loro barbe li distingueva: Burk l'aveva di un nero prossimo alla notte, pur se ingrigito dalla polvere, mentre Furm l'aveva di un rosso talmente acceso da sembrare dipinto. Ma comunque ogni loro colore era attenuato dalla polvere e dalla sporcizia che li ricopriva. Avevano vissuto una vita come mendicanti nelle pianure arse dal sole, rapinando soltanto viandanti da soli e vivendo con qualche colpo di fortuna. Finalmente, decise Ashling, avrebbero fatto un bel bagno. Raggiunsero una locanda e lasciarono i cavalli nella stalla. Il ragazzo che venne loro incontro si coprì il naso per la puzza che i due uomini emanavano. Ashling li vide arrossire sotto lo strato di sporcizia. Sorrise... e si accorse in quel momento che non lo faceva da tempo. «Tieni.» Disse al ragazzo, lanciandogli tre monete scintillanti che lui guardò con meraviglia «Una è per i cavalli: trattaceli bene e facceli trovare come nuovi. Due sono per i miei accompagnatori: trova loro un bagno e fai in modo che escano fuori luccicanti come la più lussuosa della armature imperiali.» Gli scompigliò un po' i capelli in un gesto affettuoso che si sorprese di saper ancora fare «Se saranno puliti, profumati e ben vestiti... ti aspettano altre due Corone d'Oro... e solo per te!» Gli fece un occhiolino malizioso, poi si girò verso i due «Andate con il ragazzo. Vi aspetto nella locanda. Intanto vado a fare un po' di... spesa.» Il suo sorriso ebbe un'incurvatura malvagia che sparì rapidamente, come se non fosse mai esistita. I due omoni si dissero d'accordo e seguirono il ragazzo, il quale teneva ancora una volta la mano sul naso per non respirare quella puzza. Ashling uscì in strada. Notò subito l'insegna di un fabbro e si diresse con passo veloce verso il negozio. Prima di entrare guardò dalle finestre, notando un enorme uomo che martellava sull'incudine. Più in là vi erano numerose armi, alcune fatte in una maniera che rasentava la perfezione. Lei sorrise ed entrò, facendo suonare una campanella. Il fabbro, pur sotto il suo continuo martellare, sentì quel suono tintinnante e immerse la lama nell'acqua fredda, togliendosi i guanti per andare a ricevere la ragazza. «Desidera?» Ashling sorrise.
  11. Per il Papa papà... One Tree Hill / One Tree Hill U2 We turn away to face the cold, enduring chill / Ci giriamo per affrontare il freddo, perdurante gelo As the day begs the night for mercy, love / Mentre il giorno supplica la notte di avere pietà, amore Your sun so bright it leaves no shadows, only scars / Il tuo sole così luminoso non lascia ombre, solo cicatrici Carved into stone on the face of earth / Scolpite nella pietra sulla faccia della terra The moon is up and over One Tree Hill / La luna è alta e sopra One Tree Hill We see the sun go down in your eyes / Vediamo il sole tramontare nei tuoi occhi You run like a river on to the sea / Corri come un fiume verso il mare You run like a river runs to the sea / Corri come un fiume corre verso il mare And in the world, a heart of darkness, a fire-zone / E nel mondo, un cuore di tenebra, una zona di fuoco Where poets speak their heart then bleed for it / Dove i poeti parlano dei loro cuori poi sanguinano per questo Jara sang, his song a weapon in the hands of love / Jara cantava, la sua poesia un arma nelle mani dell'amore You know his blood still cries from the ground / Sai che il suo sangue ancora grida dalla terra It runs like a river runs to the sea / Corre come un fiume corre verso il mare It runs like a river to the sea / Corre come un fiume verso il mare I don't believe in painted roses or bleeding hearts / Non credo in rose dipinte o in cuori sanguinanti While bullets rape the night of the merciful / Mentre i proiettili violentano la notte dei misericordiosi I'll see you again when the stars fall from the sky / Ti vedrò ancora quando le stelle cadranno dal cielo And the moon has turned red over One Tree Hill / E la luna sarà diventata rossa sopra One Tree Hill We run like a river runs to the sea / Correremo come un fime corre verso il mare We run like a river to the sea / Correremo come un fiume verso il mare And when it's rainin', rainin' hard / E quando sta piovendo, piovendo forte That's when the rain will break a heart / E' quando la pioggia spezzerà un cuore Rainin', rainin' in your heart / Piovendo, piovendo nel tuo cuore Rainin' in your heart / Piovendo nel tuo cuore Rainin', rain into your heart / Piovendo, pioggia nel tuo cuore Rainin', rainin', rainin' / Piovendo, piovendo, piovendo Rain into your heart / Pioggia nel tuo cuore Rainin', rain in your heart / Piovendo, pioggia nel tuo cuore Feel it / Sentila Oh great ocean / Oh grande oceano Oh great sea / Oh grande mare Run to the ocean / Corri verso l'oceano Run to the sea / Corri verso il mare ONE TREE HILL (Greg Carrol's Funeral, Wanganaui, New Zealand, 10th July 1986.) Greg Carrol era un ragazzo maori coetaneo di Bono (1960) conosciuto dagli U2 nel Unforgettable Fire Tour in Nuova Zelanda. Era diventato parte dell'entourage del gruppo, morì in un incidente stradale a Dublino mentre faceva una commissione per Bono con la sua Harley-Davidson. Gli U2 parteciparono al funerale del ragazzo che si tenne nel suo paese d'origine. One Tree Hill è una delle colline che dominano Auckland e prende il nome da un pino solitario, purtroppo abbattuto nell'ottobre 2000. Nelle note del disco si legge che l'intero album "The Joshua Tree" è dedicato alla memoria di Greg Carroll JARA SANG - Victor Jara era un poeta e cantautore cileno che collaborò tra gli altri con gli Inti Illimani. Fu imprigionato nello stadio di Santiago come dissidente politico, dove fu torturato e ucciso. La pronuncia di Bono del nome Jara è sbagliata, la J in spagnolo si pronuncia aspirata quindi il nome sarebbe dovuto suonare "Hara".
  12. Joram Rosebringer

    Richiesta Gruppi

    Per le scadenze, vanno bene anche i rapportini mensili che diverranno più dettagliati e "esigenti" (diciamo che non mi basterà più sentir dire: "ho mostrato il gioco di ruolo a XXX persone"). Inoltre verrà aggiunto un obiettivo da completare in un determinato tempo, come attività complementare o principale.
  13. Joram Rosebringer

    Richiesta Gruppi

    Riguardo il Topic delle Mantidi, do pienamente ragione a quello che ha detto aza, ma proprio per ovviare a questo adesso lo sto improntando in maniera molto più seria, magari con la collaborazione di chi ha DAVVERO voglia di parteciparvi. Aza, dai un'occhiata alle ultime pagine (dalla terzultima) e vedrai come ho risistemato un po' le cose, cominciando anche a dare delle regole. Riguardo lo Statuto che dovrebbe dare un regolamento più o meno definitivo, ci sto lavorando sul serio. Ora, passando alla richiesta del gruppo, ci dici che non vedi il motivo per cui un gruppo che voglia diffondere i GdR abbia un forum che nessun altro possa vedere. Motivazione giusta, ma presto spiegata: in quel forum porteremo avanti progetti e quant'altro serve per raggiungere gli obiettivi del sindacato. Poi in un Topic pubblico, che pensavo potesse essere quello attuale (magari riaperto per ripartire da zero e con ordine), si postano eventi e quanto può interessare il resto delle persone.
  14. Anche io sono un po' diviso su questa cosa. Da una parte penso che sia meglio non vedere chi dà la reputazione (perlomeno quella negativa) in modo da non creare attriti e casini tra gli utenti. Dall'altra io credo che uno dovrebbe esere abbastanza maturo da prendersi le piene responsabilità dei suoi giudizi.
  15. "L'Armata delle Tenebre" altro non è che "La Casa 3", chiamato in quel modo in quanto, visto il successo delle prime "Case", ci sono stati innumerevoli sequel italiani, che quindi hanno tolto (in Italia) la possibilità di intitolare il film "La Casa 3", dal momento che già esisteva. Il necronomicon, quindi c'entra in quanto parte integrante delle prime due "Case", di cui "L'Armata delle Tenebre" è un sequel.
  16. La fine della strada maestra del villaggio sembrava dividere nettamente due mondi. La ghiaia ordinata e perfettamente tondeggiante lasciava il posto ad un viale di terra battuta con dei ciuffi d'erba che crescevano al centro, dove le ruote dei carri non toccavano spesso. Il viale sembrava polveroso e dava l'idea di essere soffocante a percorrerlo sotto il sole cociente. Ma ai lati, subito dopo l'ultima casetta di legno, iniziava un fitto bosco che sembrava sovrastare il villaggio. Guardando quegli alberi, Joram non sapeva se gli dessero una sensazione di pericolo o di protezione. Diede un'occhiata alle spalle, notando la totale assenza di ogni forma di vita, poi volse lo sguardo verso il sentiero che si snodava tra gli alberi. Sospirò, incamminandosi alla ricerca di qualsiasi sentiero che potesse inoltrarsi nella boscaglia. Sperava di non trovarne nessuno, in modo che si sarebbe potuto riposare inoltrandosi tra la vegetazione senza il rischio che qualcuno si imbattesse in una stradina nascosta e lo trovasse. Sapeva di andare incontro al rischio di trovare qualche animale feroce, ma ormai sapeva come evitarli e combatterli. Sempre meglio uno di loro che degli uomini che battevano i sentieri per dargli la caccia. Quando si rese conto che non vi erano sentieri che si inoltravano nel bosco, si guardò indietro notando con soddisfazione che il villaggio era ormai abbastanza lontano. Tornò er qualche metro sui suoi passi, poi sguainò la spada e cominciò a farsi strada nella fitta vegetazione, ripromettendosi di non tagliare rami o piante se non fosse stato strettamente necessario, in modo da non lasciare tracce. Ogni tanto volgeva la testa alle sue spalle, notando con soddosfazione che le piante sembravano come richiudersi dietro di lui, non lasciando traccia alcuna del suo passaggio, come se avessero acconsentito a proteggerlo... o a rapirlo? Represse un brivido di paura e scosse la testa per cacciare via quel pensiero. Nonostante non avesse più memoria delle notti che aveva passato in quel modo, veniva ancora assalito da dubbi e paure. Forse era normale. Forse. Scelse un piccolo spazio in cui cresceva sollo della soffice erba e vi gettò lo zaino, come se fosse una bandiera da infilare nel terreno per rivendicare un territorio. Con la spada alzata cominciò a muoversi in spirale intorno a quello spiazzo, controllando i dintorni. Poi con un movmento identico, ma inverso, tornò dove aveva lasciato il suo zaino. Prese una coperta e la sistemò a terra. Si sedette su di essa, sbocconcellando della carne secca e bevendo un po' di acqua. Prese poi le erbe dallo zaino e se le spalmò sulla ferita che cominciava a pizzicare. Con un triste sollievo sentì che il pizzicore svaniva lentamente. Gettò quindi via le erbe ormai priva della loro efficacia e sistemò quelle restanti. Con la mano toccò un contenitore di una delle tre rose. Sospirò, vedendo davanti a lui capelli biondi e pelle bianca. Chiuse lo zaino, sfregandosi poi gli occhi, come se volesse impedire loro di lacrimare. E iniziò ad aspettare.
  17. Vi sono problemi con le emoticon. A volte, inserendone una, ne viene fuori un'altra.
  18. Grande! E questa? «Come va?» «Vaffan**** va!»
  19. Le modifiche le ho viste, ma sono riuscito a prendere quella schermata prima che la modificassi.
  20. Dici che devo leggere meglio?
  21. Mentre uno dei due sta annegando: «Manco "stronzo" te posso di'... armeno quelli galleggiano!»
  22. Per me... per te... per voi... per noi! October / Ottobre U2 October / Ottobre And the trees are stripped bare / E gli alberi sono spogliati Of all they wear / Di tutti quello che indossano Why do I care? / Perché me ne preoccupo? October / Ottobre And kingdoms rise / E i regni sorgono And kingdoms fall / E i regni cadono But you go on / Ma tu vai avanti And on / E avanti
  23. Be', in Supereroi sappi che il mio personaggio (L'Uomo Ragno) ancora non ha incontrato nessuno degli altri personaggi, pur sapendo qualche cosa tramite i media. Ma comunque sta scoprendo qualcosa della trama di fondo. In Vampiri ancora non si è incontrato nessuno, quindi puoi proprio partire da zero. L'importante, come ha detto Wolf, è che ti legga i post precedenti per sapere più o meno quello che è successo.
  24. Comunque... ho notato che, mentre nel vecchio forum vi era la dicitura "Amministartore" (o una simile) qui vi è la sigla "Administratore".
  25. Ma io ho Explorer.
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