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La nostra storia...supporto hardware
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daermon in Prosa e Poesia
Di Paul invece ci sono un mare di cose da dire, visto che è un mio personaggio storico di Cyberpunk, diciamo il Joram Rosebringer 2020. -
La nostra storia...supporto hardware
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daermon in Prosa e Poesia
Chi vuole mettere i dati può postare anche quelli, ma io credo che sia preferibile una descrizione e (chi volesse) un background, come per i personaggi della storia fantasy. -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
Quello che dice Ichil è giusto, per me. Pur adorando i Bon Jovi, infatti, ammetto che Richie Sambora, pur essendom un ottimo chitarrista, comunque non è un fenomeno, dal momento che fa il suo onesto lavoro (pur se a mio avviso molto bene), senza avere stili particolari o innovazioni che lo portino alla ribalta. Io adoro come suona la chitarra, ma non lo reputo un grande chitarrista. Mentre reputo un grande chitarrista, pur se a mio avviso ha una tecnica molto minore di Richie Sambora, The Edge in quanto ha uno stile molto personale, a tratti anche innovativo (pur se in certi casi aiutato dall'elettronica), pur limitandosi ad essere un chitarriste principalmente ritmico, senza assoli di spicco o cose del genere. -
La nostra storia...supporto hardware
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daermon in Prosa e Poesia
Che ne dite di postare qui i dati dei personaggi della storia Cyberpunk? oppure pensate che sia meglio aprire un altro Topic? -
«E quella volta che per guardarmi sei indetreggiato, finendo dentro quel rigagnolo?» Domandò Aixela, seduta accanto al fuoco, di fronte a Trebor, arrossito improvvisamente di imbarazzo. «Me lo ricordo... me lo ricordo.» Ammise lui. «Eri così carino ed avevi un viso così buffo che non ho potuto fare a meno di abbracciarti.» «Be'... era il minimo che tu potessi fare, vista la figuraccia che ho fatto davanti all'intero villaggio.» «Già. Mi ricordo. Avevi la fama del ladro gentiluomo, del perfetto cacciatore, del guerriero freddo e scaltro...» Trattiene una risata «... es ei finito come un sacco di patate nel rigagnolo.» Scoppia a ridere. «Te l'ho sempre detto, piccola. Se soltanto tu avessi avuto gusti diversi...» Guarda in cielo scherzosamente, come aspettando una benedizione. Lei gli dà un pugno sulla spalla. «Be'... che avresti fatto, omaccione? Mi avresti portata tra le tue braccia in un caldo letto... o...» Lo guarda fissa negli occhi «... oppure... mi avresti portata in un letto freddissimo che avremmo pensato noi a scaldare... vero? Immagina... le coperte aggrovigliate... le mani che stringono le lenzuola... i corpi sudati...» Gli si avvicina, spostandosi lentamente «... gemiti... sospiri... carezze e violenze...» Gli si mette accanto, sporgendo la testa verso di lui, verso il suo viso, le sue labbra «... un movimento lento, poi sempre più forte... più forte... e poi... ansimare... gridare... e poi...» Si ferma a pochi centimetri dalle sue labbra «... e poi...» Trebor sente il sudore freddo che gli imperla la fronte, il cuore battere, il respiro affannato. «E... e... poi...?» Aixela gli tocca le labbra con un dito, passandolo sopra di esse, come una carezza sensuale. Il suo corpo si avvicina sinuoso al suo, come quello di un gatto. «... e poi...» Gli prende il viso tra le mani, delicatamente, le labbra vicinissime alle sue, così tanto da sentirne il calore «... e poi...» La sua voce è un sussurro di passione e sensualità, di dolcezza e tenerezza, tutte unite a formare un'unica poetica irresistibile melodia «... e poi...» Lo spinge via di scatto, gettandolo a terra, pancia all'aria «... e poi ti svegli tutto sudato!» Scoppia a ridere «Ci caschi sempre!» Si butta a terra, anche lei pancia all'aria, quasi soffocando dalle risate. Trebor inizia a ridere. Prima è un risolino imbarazzato e sconfitto... poi una risata piena, forte. Poi è silenzio. Aixela sfodera immediatamnete la spada e Trebor imbraccia l'arco, incoccando una freccia che sibila oltre la finestra, seguita da un rantolo. Predoni! I due si guardano negli occhi. Giusto quello che ci voleva per scaricare questa tensione sessuale.
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Gigared in Prosa e Poesia
«Già... proprio tu, scacciaguai.» Gli dice lei, avvicinandosi lentamente con quel suo solito passo sensuale che metteva in risalto le sue belle gambe. Ogni volta che lui le guardava non gli sembrava vero che fossero finte, appendici metalliche coperte di vera pelle, un ricordo di un mezzo corazzato della polizia che le era passato sopra. E ricorda anche che quando le toccava non sembravano affatto di metallo. «Sai, adesso sono anche migliori.» Gli dice, notando il suo sguardo fisso sulle gambe «Queste sono carne viva, chicco! Clonate prelevando il mio DNA.» Apre un lato della sua tuta di pelle e gli mostra una coscia, lo sguardo volto ad indagare le reazioni di lui. Bingo! Lo vede avvampare in viso, come ai vecchi tempi. Prima di ritirare su la lampo, lascia che le si veda una parte delle sue mutandine bianche. Poi riallaccia il tutto. Sorride soddisfatta «Vedo che non hai perso il vecchio fuoco, cannemozze.» Lui la guarda con un sorriso di sconfitta. Sa toccare i tasti giusti, non vi è dubbio. Solo un innato orgoglio non gli permette di saltarle addosso e di strapparle i vestiti, come ha fatto più di una volta in passato. Un orgoglio unito alla paura che, se lei non avesse voluto, si sarebbe fatto molto male. Ma qualcosa, quel solito qualcosa che non aveva mai fallito con lei, gli dice che non si sarebbe fatto nulla se avesse tentato. «Non hai perso nulla, vedo.» Le sorride con un pizzico di malizia «Ma ancora non capisco perché ti sei abbassata a chiedere il mio aiuto... ora che so che sono io la causa dei tuoi guai... pur se non capisco ancora come posso esserlo.» «Non lo capisci proprio, vero?» Le si avvicina, veloce e sinuosa. Gli toglie di scatto l'impermeabile, sbottonandogli la camicia. Lui accenna una reazione, ma lo sguardo di lei ed un desiderio troppo represso lo fanno desistere. Poi, una volta sbottonata la camicia, gli scopre la spalla sinistra, rivelando il suo tatuaggio: la costellazione di Orione fluorescente. Lo lascia andare. «Rivestiti.» Gli dice «Che cosa ti aspettavi?» Un sorriso divertito le illumina il volto, ma i suoi occhi malcelano la passione. Lui si riveste, abbottonandosi la camicia: «Continuo a non capire. E' solo un tatuaggio. Lo stesso che hai tu. Ce lo siamo fatti insieme, ricordi?» «Già.» Scopre sensualmente una spalla. Poi la ricopre, soddisfatta ancora della reazione di lui. «Lo stesso tatuaggio che hanno quelli che ogni tanto vanno a fare visita alla tua ragazza. Lo stesso che hanno i sicari che mi vogliono uccidere. Lo stesso che hanno quelli che hanno tentato di uccidere te.» Si avvicina di nuovo a lui, portando il viso a pochi centimetri dal suo «Un giorno qualcuno ha visto il mio tatuaggio. Sai... dopo di te ho avuto delle... "avventure". Uno di essi ne aveva uno uguale, solo che era... diverso. Sotto la costellazione aveva due simboli strani, due geroglifici, mi sembrava. Ho fatto delle ricerche e ho scoperto che sono due segni che corrispondono a due lettere: S e H. Non so il significato.» fa spallucce «So solo che quell'uomo, nel momento in cui ha visto che io non le avevo, ha cercato di uccidermi.» Sospira, il suo respiro caldo si posa sulle labbra di lui «E da allora... ci stanno provando sempre più spesso.» Le labbra sono quasi a contatto «E se la tua ragazza è ancora viva è solo perché è l'unica cosa che potrebbe farti rintracciare. Prima o poi tornerai da lei. Loro vogliono questo. La stanno curando per farti tornare da lei e ucciderti.» «Quindi... cosa devo fare?» Le chiede, socchiudendo gli occhi. «Per il momento... lasciati andare...» Un lieve contatto con le labbra, che vengono socchiuse in fretta unendosi con quelle di lui in un bacio troppo atteso e desiderato e per troppo tempo represso. Non è giusto, si ripete lui. Non è amore. Non lo è. E' solo passione. Ma quel brivido torna e con esso un'improvvisa consapevolezza. Si stacca da lei, gli occhi spalancati. Lei intuisce prima che lui parli quello che ha in mente e gli fa un triste cenno di assenso con la testa. «La uccideranno lo stesso, una volta che l'avranno guarita. Uccideranno me e poi lei, che non servirà più. E' morta... e ancora non lo sa.» Dice lui, con un fil di voce. «Già... scacciaguai. L'unica cosa che puoi fare per salvare te stesso e lei è lasciarla morire.» -
dnd 3e Due risate con D&D
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di dyrn in Dungeons & Dragons
Il film inizia con il panorama di alcune montagne. All'improvviso veniamo proiettati in un fantastico TEASER DI JAMES BOND, dove GANDALF e il BALROG invece che cadere da un aereo cadono in una spaccatura senza fine. Volano spadate, fiammate e lampi in un combattimento aereo senza precedenti. PLATEA: WHOA! A un certo punto qualcuno fa due conti, e si rende conto che tutto cio' accade mentre, nel primo film, il resto della Compagnia dell'Anello PIANGEVA E SI DISPERAVA. Inizia il film vero e proprio. FRODO e SAM, nella stada verso MORDOR, si sono imbattuti in GOLLUM, e sono riusciti a prenderlo prigioniero. SAM: Ma e' E.T. con la depressione! FRODO (con aria saggia e triste): No, Sam. Questa creatura un tempo era un hobbit come noi, che e' stato distrutto dal potere dell'Anello, ed io voglio recuperarlo. Per questa ragione gli daro' fiducia e lo chiamero' SMEAGOL. SAM (confuso): E perche'? FRODO (consultando testi di CARL GUSTAV JUNG in numenoreano): Perche' se sapremo accettare la sua "Ombra" psichica, chiamata Gollum, essa sara' portata alla luce, e la COSCIENZA HOBBIT Smeagol potra' confrontarsi con essa in modo non conflittuale, ma positivo e costruttivo. Quindi accetteremo Gollum come compagno e lo porteremo con noi rivolgendoci a lui come SMEAGOL GOLLUM per la prima volta da secoli SORRIDE! FRODO mette via il libro e tira fuori una ricevuta. FRODO: Fanno dieci monete d'oro. Torna settimana prossima. GOLLUM (sibilando) Padrone infido. Padrone traditore... Grrrr... In qualche modo i tre giungono a un accordo, e GOLLUM promette che li condurra' al CANCELLO NERO DI MORDOR senza fare scherzi. LEGOLAS, GIMLI e VIGGO MORTENSEN stavano intanto inseguendo nelle terre di Rohan gli URUK-HAI che avevano rapito MERRY e PIPINO. Dopo un incontro con i CAVALIERI DI ROHAN capitanati dal coraggioso EOMER, i tre giungono alla FORESTA DI FANGORN. Gli uruk-hai sono stati sterminati dai cavalieri, e bruciati in una pira fumante. VIGGO (calciando un elmetto e uccidendo un microfonista fuori campo): DANNAZIONE! Guardando a terra si accorge pero' di qualcosa di strano. VIGGO: Ma... cosa sono queste FRECCE FLUORESCENTI con su scritto PERCORSO DI FUGA DI MERRY & PIPINO in brillantini? Sembrano condurre verso la foresta! GIMLI: Ah! L'istinto dei Raminghi! I tre si addentrano nell'antica foresta di FANGORN. La tensione e' altissima, quando all'improvviso appare LA MADONNA DI LOURDES. VIGGO (a bocca aperta): Non puo' essere... MADONNA DI LOURDES: Certo che non puo' essere, idiota! Credi che la Madonna di Lourdes parli con le voci di IAN MCKELLEN e CRISTOPHER LEE insieme? GIMLI (scoprendosi il capo): Un messaggio sacro! Sconfortata, la MADONNA DI LOURDES decide dunque di rivelarsi come GANDALF IL BIANCO. PUBBLICO DI MOULIN ROUGE: AaaaaaaAAAAAAAAaaaaaah! VIGGO: Gandalf! Al di la' di ogni speranza tu torni a noi! Ma perche' le luci stronze? GANDALF: Ho lottato contro il Balrog, e ho vinto, e poi mi e' apparso un monolito nero, che invece e' diventato bianco, e poi e' arrivato il Capitano Stellar delle Pleiadi, e... (nota le facce gli altri tre) Insomma, eccomi qui! Non preoccupatevi per Merry e Pipino, sono al sicuro con un albero che cammina! (gli altri tre ripensano al Capitano Stellar e si scambiano un'altra occhiata). Noi... ehu... invece dobbiamo cavalcare subito verso EDORAS la reggia di THEODEN, RE DI ROHAN, ove si aggirano impostori e figure non richieste! I quattro partono dunque verso EDORAS MERRY e PIPINO, nel frattempo, avevano infatti incontrato durante la loro fuga uno strano ALBERO PARLANTE, un ENT chiamato BARBALBERO. Dopo qualche discussione, l'albero accetta di portarli con se' nella sua dimora. MERRY (sfogliando la sua copia in hobbit del "Signore degli Anelli") E quando arriveremo la', povera Isengard! Nel frattempo nella collinosa reggia di EDORAS le cose vanno davvero poco bene. Il coraggioso capitano EOMER e' stato esiliato. Il saggio RE THEODEN e' stato posseduto dallo spirito di LINDA BLAIR, inviato dal CONTE DOOKU di Isengard, e straparla. Il suo fido consigliere BRAD DOURIF cerca di approfittare della situazione per concupire laidamente la bella PRINCIPESSA EOWYN interpretata da MILLA JOVOVICH. BRAD DOURIF: Il re e' finito in un altro film, tuo fratello e' esiliato e noi siamo soli. Giochino giochino! Che si fa? Il primo che indovina vince un bel premiozzo, mia bella pelosina! Ehehehe! MILLA CHE FA EOWYN tace. Stacco, la mattina dopo all'alba. BRAD DOURIF giace col collo rotto in fondo alle scale. In cima alle stesse MILLA si dispera. MILLA CHE FA EOWYN: Che disgrazia assurda... scivolare sul mio te! TIM CURRY NEI PANNI DEL CAPO DELLE GUARDIE: Non tormentatevi cosi', principessa! Voi non avete nessuna colpa! PROTAGONISTA DI C.S.I. CHE STA ESAMINANDO VERMILINGUO: Uhmmmmmmm... MILLA CHE FA EOWYN (tirando fuori di tasca un pergamenone con un sigillo palesemente ritagliato dalla confezione del TOBLERONE): ...Ma fortunatamente egli ha fatto in tempo a lasciare le sue ultime disposizioni! Marceremo tutti su Isengard, ove massacreremo il CONTE DOOKU e gli uruk-hai, e balleremo al suono del loro rock-n-troll!! POPOLO DI ROHAN ASSETATO DI SANGUE: EYUOAAAAAAARGH!!! Improvvisamente su MILLA CHE FA EOWYN si staglia una TETRA OMBRA. MILLA si fa piccola piccola. PETER JACKSON (cupo come un Nazgul): Beh? Ma il colpo di stato qui non doveva farlo Saruman? MILLA SMASCHERATA: Ecco... Degli assistenti di scena trascinano via MILLA, che resiste, morde e graffia, mentre altri mettono al suo posto MIRANDA OTTO e riaggiustano BRAD DOURIF MILLA PORTATA VIA: Possa il Signore Iddio perdonarti per i tuoi cambiamenti rispetto al libro, Peter Jackson, PERCHE' IO NON LO FARO! BRAD DOURIF: Dove eravamo? Ah, si', al giochino... MIRANDA OTTO: Sei malvagio e crudele, sob, e oltretutto mi hai fatto bruciare le brioche, sigh, buah... PLATEA (tirando pop corn contro lo schermo): MA CHI LA VUOLE 'STA PANETTIERA? RIPORTATECI INDIETRO LA FIGONA DELL'OREAL!! VOGLIAMO SANGUE!! (fischi) Mentre accadevano tali cose, alla reggia sono arrivati GANDALF, GIMLI, LEGOLAS e VIGGO. I quattro vengono invitati a lasciare le loro armi all'ingresso. PORTINAIO: Anche il vostro bastone, messer mago... GANDALF: Suvvia, buon portinaio! BRAD DOURIF puo' stare al cospetto del Re con due stampelle e un collare ortopedico, e tu vuoi negare a un vecchio il suo bastone? PORTINAIO: Vabbe'... GANDALF entra nella reggia, e come prima cosa cala il suo bastone in testa a BRAD DOURIF e a THEODEN, mentre gli altri tre massacrano di botte alcuni tipi che avevano l'unica colpa di essere vestiti di nero. GANDALF si erge quindi in tutto il suo splendore. GANDALF: VATTENE! NON HAI ALCUN DIRITTO DI RESTARE QUI! LIBERA QUESTI LUOGHI DALLA TUA PRESENZA! VIA! E' IL POTERE DEI VALAR CHE TE LO COMANDA! MILLA JOVOVICH (uscendo da sotto un tappeto): E va bene. E VA BENE! L'ho capita, sapete? Peggio per voi, non mi vedrete mai piu'! (se ne va tra sguardi allibiti) GANDALF (sfogliando una copia in elfico del "Signore degli Anelli"): Questi cambiamenti saranno la mia morte... THEODEN: Ma... Mi sento come risvegliato! Stavo facendo un sogno dove la mia amata Eowyn era... (Quattordici tra attori e maestranze si precipitano a tappare la bocca del re). MIRANDA OTTO: Mio Re! Siamo ai tuoi ordini! Comanda e avrai cio' che desideri! THEODEN: Vorrei una brioche! VIGGO MORTENSEN: Sire, con tutto il rispetto abbiamo affari piu' urgenti di cui occuparci. VIGGO bisbiglia qualcosa all'orecchio di Theoden, ed ecco BRAD DOURIF che vola fuori dal palazzo e in fondo alle scale, questa volta insieme alle stampelle. BRAD DOURIF: EYAAAARGH! PROTAGONISTA DI C.S.I.: La ricostruzione del crimine mi sembra ottima. LEGOLAS (rivolto a VIGGO): Ma che gli hai detto? VIGGO: Che voleva scoparsi Milla Jovo... Cioe'... (si morde la lingua). Ma cazzo! Vabbe', ci siamo capiti lo stesso... THEODEN: Vattene, infame serpe! E comunica al tuo Padrone che Re Theoden non se ne stara' con le mani in mano mentre il suo regno AFFONDA! Per qualche ragione si sentono delle RISATE REGISTRATE. Il popolo di Rohan appare comunque convinto e felice, e la storia ritorna quindi ai nostri FRODO, SAM e GOLLUM, che nel frattempo hanno raggiunto il CANCELLO NERO DI MORANNON, PORTALE DI MORDOR. SAM: Oh salvaci... sembrano le saracinesche del LINGOTTO DI TORINO... FRODO: E' cosi', Sam, e di questi tempi e' piu' facile uscirne che entrarci... Ma dobbiamo provarci comunque! GOLLUM: Se Gollum dice al Padrone che c'era una strada piu' facile e sicura, il Padrone si incazza? FRODO: Le probabilita' sono estremamente elevate. GOLLUM: Allora Gollum non lo dice. SAM: Dunque, questa e' l'unica strada. Andiamo! FRODO e SAM rovinano giu' da una scarpata ripidissima facendosi malissimo. Contemporaneamente, mettono in allarme una colonna di fanteria di Mordor, fanno suonare i corni del cancello, alzare in volo cinque Nazgul, attivare le torrette antiaeree lungo tutto Mordor e schierare la Terza Divisione SS "Totenkopf" a difesa dell'intera regione. A fatica, pesti, feriti e zoppicanti, i due tornano su. FRODO: No, Smeagol, no. Il Padrone non si arrabbia. Intanto THEODEN ha deciso di portare donne, vecchi e bambini al FOSSO DI HELM, un'antica fortezza di Rohan che sara' senz'altro uno dei primi bersagli militari in caso di guerra, mentre GANDALF galoppa via cercando di recuperare le forze esiliate di EOMER. Durante il viaggio MIRANDA OTTO si avvicina incuriosita a VIGGO MORTENSEN. MIRANDA OTTO: Prode e misterioso guerriero per il quale il mio petto gia' ansima, come mai quello sguardo corrucciato? Quale ombra ammanta il vostro cuore? VIGGO MORTENSEN: (pensato) L'ammanta il fatto che la stessa cosa poteva dirmela Milla Jovovich (detto) E' che non ho capito se il mio grande, vero, unico e immortale amore e' partito per i Porti Grigi o no, e quindi non so se e quando potremo scopare. MIRANDA non sa che dire, il che comunque non frega nulla a nessuno perche' a quel punto arriva una vedetta in preda al panico. VEDETTA IN PREDA AL PANICO: ORCHETTI SU IENE MANNARE! ORCHETTI SU IENE MANNARE! RE THEODEN (colto alla sprovvista): Ma da quando?! Nella mia copia del libro (in lingua di Rohan) non ci sono mica! Ma chi e' quell'imbecille che...! Ma intanto LEGOLAS ha gia' ha teso il suo maestoso ARCO DI GALADRIEL! Si sente un ruggito misto a una fiammata, e dall'arco parte una FRECCIA PROIBITA DAGLI ISPETTORI ONU. Dopo tre quarti d'ora, a dieci chilometri di distanza, muore colpito al petto uno che non c'entrava nulla. Nel frattempo la CAVALLERIA DI ROHAN e' arrivata al galoppo. CAVALIERI DI ROHAN: ADDOSSO! L'INCONTRO E' IMPREVISTO, MA SONO COMUNQUE PUNTI ESPERIENZA! Si accende la mischia. Durante la battaglia VIGGO MORTENSEN rimane impigliato a una IENA MANNARA che ha deciso di suicidarsi saltando da un burrone. VIGGO si lascia trascinare tutto tranquillo, rollandosi perfino una sigaretta. VIGGO: Niente paura, in questi casi l'eroe se la cava sempre, basta guardare I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA. VIGGO e la IENA MANNARA volano oltre il burrone. Curiosamente, si salva invece l'orchetto che la cavalcava. VIGGO: MA PORCO DI QUEL VALAR MAIAL... (il resto si perde nel precipizio). THEODEN, LEGOLAS e GIMLI (con aria abbattuta, e tenendosi l'elmo sul petto): Non crediamo che i Valar ascolteranno la sua ultima invocazione... (scuotono la testa e rimontano a cavallo). Intanto, la GENTE DI ROHAN guidata da MIRANDA OTTO, e' arrivata sana e salva al FOSSO DI HELM, giacche' "L'ASTUTO STREGONE DI ORTHANC" non aveva tenuto cinque-orchetti-cinque di riserva per attaccarla mentre i cavalieri erano impegnati in battaglia. I profughi vengono accolti da coloro che gia' si erano rifugiati nella fortezza. RIFUGIATI: Evviva! Sono arrivate le brioche! Arrivano anche i cavalieri superstiti, e MIRANDA e' colta da ansia. MIRANDA: Non vedo Viggo! Che e' accaduto? LEGOLAS: Ahime'! Egli e' caduto in un baratro, e purtroppo non insieme a un Balrog, quindi pensiamo che le speranze siano poche. MIRANDA: E... dite... ha detto qualcosa di me prima di cadere? LEGOLAS e GIMLI ci riflettono molto seriamente. GIMLI: Forse si! VIGGO, ovviamente, non e' morto, ma e' caduto in un fiume che passava proprio di li' in quel momento. La EPOCALE SPANCIATA che ha preso lo ha pero' steso, e ora galleggia come morto. Fortunatamente sulla scena arriva lo SPIRITO DI LIV TYLER. SPIRITO DI LIV TYLER: Ecco il bacio che ti rida' la vita (mostra a Viggo la Sacra Spada Narsil riforgiata) ed ecco lo spiedo che ti ritrovi nel culo se pensi ancora solo una volta a quella la'. E SAI BENE DI CHI PARLO! SPIRITO DI PETER JACKSON: CAPITO?! VIGGO (rinvenendo): Questa esperienza tra la vita e la morte ha improvvisamente illuminato molte cose nel mio cuore incerto! Gia' che se ne e' parlato, ci viene la curiosita' di tornare a Gran Burrone, mentre in basso sullo schermo appare la scritta PRODUCT PLACEMENT. AGENTE SMITH (mostrando una confezione di confettura grande come un bidoncino del latte): Per un Gran Burrone, un GRAN MARMELLATONE! NO-GLOBAL TRA LA PLATEA: Buuuh! Fiiiiih! L'AGENTE SMITH e' incazzato con sua figlia LIV TYLER per via della vita sentimentale di lei. AGENTE SMITH: Tutte le volte che penso a te e quello la' insieme, VEDO BLU. LIV TYLER (ascoltando col walkman l'ultimo disco degli AEROSMITH): Che palle, papa'! AGENTE SMITH: Come osi parlarmi cosi'!? LIV TYLER: Ma no, dicevo del disco... VIGGO arriva dunque anche lui al FOSSO DI HELM, ove tutti si preparano per la grande battaglia. Nel frattempo il CONTE DOOKU e BRAD DOURIF complottano. BRAD DOURIF: Le mura del Fosso di Helm sono imprendibili, tranne per un particolare: una condotta progettata dagli architetti della fortezza proprio appositamente per metterci delle mine! CONTE DOOKU (stupefatto): Incredibile! Di solito supercazzate di questo genere le facciamo noi cattivi, tipo progettare fortezze siderali con la luce di scarico che basta un siluro a far saltare tutto! BRAD DOURIF: Stavolta no! Ora pero' ci manca un esercito! Se solo vi foste tenuto da parte un po' delle armate che avete costruito per quella Federazione dei Mercanti... CONTE DOOKU: "Se solo"?! Per quale motivo credi che i Mercanti de "L'Attacco dei Cloni" hanno preso tutte quelle botte alla fine? BRAD DOURIF CAPISCE!, e una lacrima di commozione gli solca la guancia. Il CONTE DOOKU esce sul balcone della torre. Vista la fine che ha fatto l'ultimo esercito, completamente in CG, questa volta ha comunque deciso di assoldare anche qualche comparsa in carne e ossa. CONTE DOOKU: Orchetti di Isengard! Re Theoden ha fallito nella sua promessa di dimostrare che non possiede armi chimiche! A quest' pruvucazzione nun c'e' che 'na rispost... VIUUUULENZ!!!!! PUBBLICO DELLO STADIO DI AUKLAND REGISTRATO DA PETER JACKSON E SOVRAPPOSTO ALLA COLONNA SONORA: UAAAAAAAAAARGH!!! PLATEA: Ehi, ma ha ragione! In effetti Re Theoden non ha mai fornito alcuna prova che Rohan NON HA armi chimiche! Ma tu guarda 'sti stronzi - e ce li facevano pure passare per i buoni! FARAMIR: Parlando di stronzi... PETER JACKSON: Adesso arrivi anche tu, tranquillo! Infatti nel frattempo, FRODO, SAM e GOLLUM sono giunti nella verde contrada dell'ITHILIEN in cerca della strada alternativa. All'improvviso una colonna di GUERRIGLIERI TALEBANI accompagnata da ELEFANTI GENETICAMENTE MODIFICATI taglia loro la strada. Prima che i nostri possano reagire, pero', alcuni MARINE armati di archi sterminano sia i TALEBANI che gli ELEFANTI. A guidarli e' il CAPITANO FARAMIR, fratello di BOROMIR. FRODO: Nobile Capitano Faramir, la vostra apparizione e' una benedizione. Il libro infatti dice che Voi rappresentate il contraltare di vostro fratello BOROMIR, l'incarnazione della nobilta' e di tutto cio' che sia il soldato che il cittadino possono amare in un Capitano di Uomini! Gli uomini di Faramir prendono Frodo e Sam, li mettono in un sacco, li riempiono di legnate, li bendano, li legano, li prendono ancora un po' a calci e infine li gettano in una cella a GUANTANAMO... SAM (alzando una mano): Non parlate, Padron Frodo... Lo so... E' l'Anello che vi fa dire quello che dite... FRODO (scuotendo la testa con gli occhioni pieni di tristezza): No Sam... Non e' l'Anello... E' la sceneggiatura... Ci stavamo scordando di Merry e Pipino! E intanto anche da loro le cose si sono sviluppate: i due hobbit hanno raccontato agli ENT cosa sta avvenendo nel mondo, e della malvagita' del CONTE DOOKU, e una ventina di PASTORI DI ALBERI amici di BARBALBERO e' ora radunata in concilio per decidere una posizione politica. PIPINO: Purche' non facciano un girotondo... MERRY: Tranquillo Pipino, possiamo rilassarci! Infatti il libro racconta chiaramente di come ora gli Ent decideranno di disintegrare Isengard. Yu-hu! Passano QUATTRO MESI, fatto che ci mostra come PETER JACKSON stia utilizzando una sofisticata TECNICA ASINCRONICA nel suo montaggio alternato, ed e' quindi un regista fichissimo. Alla fine BARBALBERO torna dagli Hobbit. BARBALBERO: E-hum... Ci siamo detti: "Salve! Come va? Allora, siamo qui riuniti per un'importante decisione". MERRY: QUATTRO MESI per dirvi questo?! BARBALBERO: Che vuoi, questi sono i tempi di noi Ent... Comunque, non attaccheremo Isengard, perche' i tre quarti di noi sono lontani occupati a mandare avanti i PROCESSI CONTRO BERLUSCONI. MERRY tira la sua copia del libro scritta in hobbit contro un albero li' vicino. ALBERO: AHI! Che c'entro io? PIPINO viene colto da un'idea. PIPINO: E se si scoprisse che il CONTE DOOKU sta bruciando e devastando la foresta che si trova sotto la vostra cura? MERRY (tetro): Pipino, se accadesse davvero gli Ent lo saprebbero per primi! PIPINO: Perche', in questo film tu ti fidi ancora di quello che dice il libro? MERRY ci riflette seriamente. MERRY: Mi e' venuta un'idea: andiamo un attimo tutti a Isengard a vedere cosa succede la'! Intanto al FOSSO DI HELM la situazione e' critica. CAPO DELL'INTELLIGENCE DI THEODEN: Noi abbiamo solo vecchi, bambini e Miranda Otto che crede di saper combattere, mentre il nemico ci supera di venti a uno, e ha le portaerei ROOSEVELT e INDEPENDENCE schierate nel fiume Isen. RE THEODEN: Chiedero' all'ONU un'altra risoluzione! Funziona sempre! In quel momento arriva alla fortezza una divisione di ELFI NAZISTI, capitanata da HALDIR. HALDIR: Siamo venuti a onovave l'antico patto tva gli elfi e il covaggioso popolo dei cavalli! ISPETTORI ONU: Re Theoden fa chiaramente uso di truppe non previste dal libro, e quindi l'attacco terrestre e' giustificato! OTTO MILIARDI DI URUK-HAI assaltano le mura del Fosso, ovvero il numero minimo calcolato dagli strateghi di Isengard per sopravvivere alla prima bordata delle frecce di LEGOLAS. Si accende un mischione pauroso in cui accade di tutto! RE THEODEN: Non importa! Tanto nessuno ha mai sfondato le mura del Fosso! (le mura saltano in aria grazie alle MINE DA U-BOAT del CONTE DOOKU e all'azione commovente e gloriosa di un singolo uruk-hai; sotto al trucco da orchetto alcuni riconosceranno BEN CROSS). URUK-HAI: ADRIAAAANAAAA!!!!! (BOOOOOOOOOOOM!!!) RE THEODEN: Vabbe'! Tanto nessuno e' mai entrato nella fortezza principale! (gli uruk-hai sfondano, grazie a tattiche degne di RUSSEL CROWE ne IL GLADIATORE) LEGOLAS (colto da un'idea improvvisa): Nessuno ha mai imbavagliato il Re! TUTTI guardano Theoden. RE THEODEN: Ho un'idea migliore! Carichiamo a cavallo alla spera in dio! VIGGO: Tutto purche' non Miranda. Si scatena un grande contrattacco a cavallo, durante il quale i cavalieri scoprono una cosa meravigliosa: CHE AGLI URUK-HAI IN CG CI SI PUO' PASSARE IN MEZZO! All'improvviso sorge il sole, e Gandalf appare all'orizzonte est. TUTTI: Evviva e' tornato Gandalf, il Bianco Cavaliere! Evviva Gandalf! Ora carichera' con i rinforzi! GANDALF perde invece mezz'ora a fare scene equestri stagliato controluce. VIGGO (rivolto a LEGOLAS): Tira un missile contro quell'imbecille!! Fortunatamente GANDALF, che ha portato con se' EOMER, si decide infine a caricare gli uruk-hai sul fianco, e il risultato del susseguente massacro e' talmente scontato che neppure ce lo fanno vedere. In quello stesso momento gli ENT, che GUARDA UN PO' hanno scoperto che il CONTE DOOKU bruciava e devastava alberi, stanno facendo a pezzi Isengard. CHRISTOPHER LEE (guardando la scena rassegnato, con la guancia appoggiata a una mano): Sessant'anni di onorata carriera a fare il cattivo mi hanno insegnato a non prendermela... BARBALBERO: Allagate tutto e distruggete in un attimo mesi di fatiche immani! CHRISTOPHER LEE: Ma si'... Intanto FRODO, SAM, GOLLUM, FARAMIR e i SOLDATI DI GONDOR sono giunti sul set de IL NEMICO ALLE PORTE. FARAMIR (rivolto a uno che assomiglia curiosamente a un tizio che c'e' sempre in tutti i film di "Guerre Stellari"): Portate questo mezz'uomo a mio padre Denethor, e dite che suo figlio Faramir gli invia una grande arma della quale gli Ispettori dell'ONU non sanno nulla! SAM: Brutto stronzo! Siete proprio uguale a vostro fratello! Se Frodo non getta l'Anello nel Monte Fato saranno guai per tutti, e guardate voi che casino che ci combinate! TUTTI GLI UOMINI DI GONDOR E TUTTE LE SPIE DI SAURON PRESENTI SULLA SCENA: COSA?!? Questo mezz'uomo e' in possesso dell'Anello Dominante e lo sta andando a gettare nel Monte Fato?? INTERESSANTE!! Intanto FRODO, completamente in palla, offre l'ANELLO DEL POTERE a un Nazgul che stava pattugliando la NO-FLY-ZONE sopra Osgiliath. Lo spettro resta pietrificato dallo stupore. NAZGUL: Ma come...? Io il "Signore degli Anelli" lo so a memoria, e a 'sto punto della storia Frodo e' a Cirith Ungol, mica a Osgiliath! Mentre il NAZGUL sfoglia freneticamente una copia del libro (scritta in Linguaggio Nero) per vedere chi ha ragione, SAM si butta addosso a FRODO, e FARAMIR centra con UNA freccia la bestia volante del Nazgul. BESTIA VOLANTE: AHIO! Ma sei scemo? Nel contratto c'era scritto che dovevo sorvolare il set e terrorizzare delle comparse, e invece qui spuntano anelli del potere, guerrieri incazzati, volano frecce vere... avrete notizie dal mio sindacato! La BESTIA VOLANTE se ne va portandosi via il NAZGUL ancora immerso nella lettura. FARAMIR si avvicina a Frodo. FARAMIR: Stavo sbagliando tutto. Ma quando ti ho visto regalare l'Anello al primo Nazgul che passa ho capito che il mio dovere e' mandarvi da soli a Mordor accompagnati da uno schizofrenico. (Rivolto ai suoi uomini) Liberateli! LUOGOTENENTE DI FARAMIR: Ma... Capitano... cosi' rischierete la vita! Infatti a Gondor c'e' una legge molto precisa vecchia di tremila anni che dice che se un Hobbit di nome Frodo Baggins trovato nell'Ithilien e per caso in possesso dell'Anello Dominante dovesse essere liberato, chi lo fara' sara' messo a morte. FARAMIR: Amen, vabbe'! FRODO, SAM e GOLLUM vengono quindi liberati. GOLLUM complotta tra se'. GOLLUM: Ho un'idea! Porteremo i mocciosi hobbit da LEI. E dopo che LEI li avra' sistemati prenderemo l'anello. Eh, si', che bella idea, perche' LEI sa come si tratta con gli stupidi mocciosi! LETIZIA MORATTI: Perche' mi fischiano le orecchie? Il MONTE FATO erutta, il che e' comprensibile visto che e' un vulcano, e pure la TORRE NERA DI BARAD-DUR erutta, e qui la cosa e' gia' piu' inquietante, visto che un vulcano non e'. Ma prima dei titoli di coda c'e' ancora tempo per MIRANDA OTTO che decide di spoilerare una cosa del terzo film. MIRANDA OTTO: Completamente travestita da uomo, con il volto celato da un elmo, e nascosta da un incantesimo dell'invisibilita', cavalchero' anch'io verso Gondor, soddisfacendo cosi' il mio desiderio di combattere insieme alla mia gente. POPOLO DI ROHAN: Evviva! Dama Eowyn parte per Gondor! E con un bellissimo stendardo! Forza Dama Eowyn, suonagliele sode!! (piovono rose) PETER JACKSON: Ma... come fanno a saperlo? E' IMPOSSIBILE! Miranda Otto e' completamente nascost... PETER JACKSON CAPISCE PETER JACKSON (correndo verso i cavalieri in partenza): FERMI! FERMATELA! FERMIIII...! LA VOCE DI PJ SI SPEGNE IN LONTANANZA. DISSOLVENZA IN NERO TITOLI DI CODA L'AVVENTURA FINIRA' NE "IL RITORNO DEL RE"!!! -
Diciamo che è un mondo parallelo (o un altro pianeta... vedi tu) abitato da demoni. Aixela e Trebor invece se la stanna spassando... 8)
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Gigared in Prosa e Poesia
Corre. I muscoli sembrano cedere ad ogni passo, ridotti allo spasmo. Il sudore gli imperla la fronte, mischiandosi con le gocce che gli cadono dai capelli bagnati dalla pioggia che aveva imperversato fino a poco prima. Deve raggiungere la moto e poi sfrecciare al primo livello. Ha dieci minuti per fare tutto questo. Dieci minuti durante i quali, lo sa, rischierà la vita. Si lancia in un vicolo, aiutandosi con le mani per svoltare. Ancora due incroci e avrà raggiunto la sua moto. Ecco... non la prima... non la seconda... le terza! Svolta rapidamente a destra scivolando leggermente con i piedi e tenendosi in equilibrio sbattendo sul muro. Ma improvvisamente si trova davanti due persone, una ragazza ed un ragazzo esile biondo. Finisce rovinosamente addosso a loro, cadendo in terra e facendoli cadere a sua volta. «Ma che cazz...!» Esclama la ragazza andando gambe all'aria. Lui non se ne cura e si rialza in piedi con agilità, come se niente fosse successo, riprendendo la sua corsa. Svolta a sinistra e prosegue ancora. E finalmente la moto! La mette in moto, quasi dispiaciuto nell'aver visto due morti di fame svenuti accanto ad essa. L'antifurto Shocker ha fatto effetto. Non è letale: si riprenderanno. Accelera e la gomma lascia una scia di fumo bianca dietro di lui, stridendo come quei cavalieri neri incappucciati di quel vecchio film. Come si chiamava? "Il Signore dei Tranelli"? Non lo ricorda. Si ritrova a sfrecciare per le strade trafficate, evitando le macchine che gli si parano davanti, diretto verso il posto di blocco sorvegliato che dà l'accesso al primo livello. Avrebbe voluto prendere la strada più sicura, passando per lo scantinato di un vecchio palazzo, ma ci avrebbe messo troppo a piedi, quindi... è tempo di ballare! Punta il posto di blocco accelerando più che può, il motore che romba per le strade. Quei poliziotti non si aspettano una mossa del genere, impegnati come sono a tenere soprattutto la gente dentro il primo livello e non fuori. Sentendo il rumore, due di loro si girano, gli occhi sgranati dalla paura. Gli altri quattro invece estraggono le pistole. Un altro gli punta contro il fucile da un mezzo blindato. Neanche gli intimano di fermarsi. Vedono che ormai è impossibile. E poi questi poliziotti hanno il grilletto facile. Ma anche lui lo ha. Estratta rapidamente la sua Sword of Avalon dalla fondina ascellare, spara cinque colpi e quattro poliziotti vanno a terra. Rimane uno di quelli con la pistola in mano ed i due impauriti. Facile. Vira leggermente e punta quello rimasto con la pistola, piazzato proprio all'apertura dell'imbuto di macchine, l'unico punto in cui può passare. Quello spara ed il proiettile finisce con un tonfo sordo sul suo braccio. Fa male. Ma non abbastanza da passare lo strato di Kevlar della giacca. E stavolta toca a lui sparare. Due colpi e le gambe del poliziotto armato cedono, dopo che in esse si sono aperti due fori rossi sulle ginocchia. Poi vira quel tanto che basta per passare a velocità folle tra il corpo inginocchiato e la macchina. Sente le lamiere a pochi millimetri dalla sua gamba, ma ormai è passato ed il tunnel buio che porta al prima livello gli ha dato il benvenuto. Accende i fari e prosegue, dando un'occhiata alle spalle e notando con un sorriso che i poliziotti si stavano rialzando a fatica, feriti, ma non morti. Arriva davanti alla palestra, inchiodando. Spegne la moto e la porta a mano in un vicolo dove la copre con un telo e le peggiori immondizie. E proprio lì nota un'altra moto che non vedeva da anni. Sheila è arrivata. Alza un vecchio asse di legno malamente inchiodato ad una finestra ed entra. Subito lo accoglie un odore di muffa e marcio. Ma lui sente solo quello di vecchi sudori. E ne sente anche uno nuovo, ma familiare. «Finalmente rivedo il tuo brutto muso, scacciaguai.» Gli dice, accarezzando un sacco appeso al soffito malamente intonacato. «Non posso che dire altrettanto, bellezza.» Le sorride. Vorrebbe correrle incontro e abbracciarla, magari anche baciarla. Ma gli torna in mente lei, in un letto di ospedale, in coma. Il suo dono e la sua maledizione. «Non fare quella faccia triste. Lo so cosa stai passando.» Fa spallucce notando la sua espressione «Ho anche io i miei informatori, bello. Ogni tanto la vado a trovare. E sai una cosa?» «Cosa?» «Te la sei scelta proprio bella! Complimenti davvero.» Gli sorride ancora con quel sorriso malizioso e sincero che lo faceva impazzire. Come al solito lui non sa che fare. Lei ha sempre quel suo atteggiamento strafottente, ma sa che capisce veramente quello che lui sta provando. Uno dei motivi principali che li avevano portati a lasciarsi era stato proprio l'essere troppo simili. O forse era solo una scusa per non ammettere che lui era troppo poco per una come lei. «Cos'è quella ruga a forma di punto interrogativo sulla fronte?» Gli dice lei, avvicinandosi di qualche passo. «Nulla.» tenta di sorriderle e, stranamente, ci riesce «Allora... cos'è che ti fa tanta paura, bellezza?» «Tu, Paul Mullen, detto Orion, Osiris per pochi eletti... ovvero me e te. sei tu che mi fai paura... perché è per colpa tua che mi stanno dando la caccia.» Lui spalanca gli occhi, incredulo. -
dnd 3e Due risate con D&D
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di dyrn in Dungeons & Dragons
Perché un pollo attraversa la strada? UN ALTRO POLLO: Perché ha visto una polla. MAESTRA D'ASILO: Per andare dall'altra parte della strada. ARISTOTELE: E' nella natura del pollo attraversare la strada. KARL MARX: Era storicamente inevitabile. SADDAM HUSSEIN: E' stato un atto non provocato dei ribelli ed avevamo pertanto ogni diritto di buttargli addosso 50 tonnellate di gas nervino. CLINTON: Non sono mai rimasto da solo con questo pollo! RONALD REAGAN: Non ricordo. CAPITANO JAMES T. KIRK: Per arrivare li', dove nessun pollo era mai arrivato. HIPPOKRATE: Per via di un'eccessiva lentezza del pancreas. ANDERSEN CONSULTING: La deregolamentazione sul lato della strada del pollo minacciava la sua posizione di mercato dominante. Il pollo si è trovato di fronte delle sfide significative a sviluppare le competenze richieste per poter affrontare nuovi mercati competitivi. In una stretta collaborazione col cliente, Andersen Consulting ha aiutato il pollo ad elaborare una strategia di distribuzione fisica ed un processo di riconversione. Utilizzando il Modello di Integrazione dell'Uccello (MIU), Andersen ha aiutato il pollo ad impiegare le sue capacità, metodologie, conoscenze, capitale ed esperienza per indirizzare i dipendenti, i processi e le tecnologie proprie del pollo verso la riconversione della sua strategia generale nell'ambito del Programm-Management. Andersen Consulting ha utilizzato un team work composto di analisti di strade e dei migliori polli, nonché consulenti Andersen con notevole esperienza nel settore dei trasporti, che in due giorni di riunione e brain storming hanno portato il proprio bagaglio di conoscenze, sia tacito che manifesto, ad un livello comune, e che hanno creato sinergie per raggiungere lo scopo prefissato, ovvero di un sistema del Valore manageriale all'interno del processo dell'uccello medio. Le riunioni hanno avuto luogo in un parco, per ottenere un'atmosfera test efficace, che si basa sulla strategia prevista, focalizzata sul settore analizzato e che conduce a chiare e consistenti assunzioni di mercato. Andersen Consulting ha aiutato il pollo a riposizionarsi, per ottenere un maggiore successo. MARTIN LUTHER KING JR.: Vedo un mondo in cui tutti i polli saranno liberi di attraversare strade, senza che i loro motivi vengano messi in questione. MOSE': E Dio venne dal cielo e disse al pollo "Devi attraversare la strada". Ed il pollo attraversò la strada e ci fu grande giubilo. FOX MULDER: Lei ha visto con i suoi occhi il pollo attraversare la strada. Quanti Polli devono ancora attraversare la strada, prima che lei ci creda? RICHARD M. NIXON: Il pollo non ha attraversato la strada. Ripeto: il pollo NON ha attraversato la strada. MACHIAVELLI: L'importante è che il pollo ha attraversato la strada. A chi interessa Il motivo? L'attraversamento della strada giustifica ogni possibile motivo. FREUD: Il fatto che lei si ponga la domanda, perché il pollo ha attraversato la strada, esprime la sua sub-cosciente insicurezza sessuale. BILL GATES: Ho appena lanciato il nuovo Pollo Office 2000, che non solo attraversa la strada, ma fa anche le uova, amministra documenti importanti e gestisce il vostro conto in banca. DARWIN: I polli furono selezionati dalla natura attraverso un lungo periodo di tempo in modo da essere geneticamente in grado di attraversare strade. EINSTEIN: Se è stato il pollo ad attraversare la strada o se la è strada che si è spostata sotto al pollo, dipende dal vostro ambito di riferimento. BUDDHA: Con tale domanda rinneghi la tua natura di pollo. RALPH WALDO EMERSON: Il pollo non ha attraversato la strada ... l'ha trascesa. BELGIO: Dopo aver attraversato la strada è morto di fatica e non per il mangime alla diossina. COCA-COLA: Ha eruttato anidride carbonica di ottima qualità. ADLER: E' la nevrosi del pollo che l'ha spinto ad attraversare la strada per avere il sopravvento sugli altri polli. NIETZCHE: Ovviamente è un superpollo. HITLER: Il pollo ariano non solo attraversa la strada ma governerà il mondo. LIEH TZU: Se il pollo non pensasse ad attraversare la strada, si troverebbe dall'altra parte senza sapere come. PLANK: C'e' una certa probabilità che in un dato istante, il pollo sia un lato, sulla strada ed anche dall'altra parte. HISENBERG: Se so dove si trova il pollo non so con che velocità attraversa la strada. PARADOSSO DEI GEMELLI: Attraversata la strada alla velocità della luce, il pollo trova la tomba del fratello. ALICE: Il pollo seguiva un bianconiglio. WILLIE COYOTE: Mi è sfuggito un'altra volta! CHUANG TZU: Il pollo ha sognato di attraversare la strada o la strada ha sognato che un pollo la attraversasse. I CHING: Se il pollo ha attraversato la strada, prima o poi la riattraverserà per ritornare. REIKI: Il suo respiro era in armonia con l'universo. SUN TZU: Bisogna informarsi sulla natura della strada per ordinare ad un pollo di attraversare. KAMIKAZE: Cooooccooodeeeeeeeeeeeeee! CATTOLICI: Attraversando la strada ha commesso un peccato capitale di superbia. RITI SATANICI: Moonwalking. LIBRO TIBETANO DEI MORTI: Sebbene ha attraversato la strada è ancora in tempo per evitare la rinascita. EBRAISMO: Noi aspettiamo ancora che la attraversi. PANTEISMO: La strada ha gioito con il pollo. SIOUX: Il pollo lo aveva già fatto nella realtà parallela. POLITEISMO: Il io della Strada era d'accordo il dio dei Polli. BUDDAH (reprise): Il fatto che adesso stai mangiando il gelato è una concausa che un giorno un pollo ti attraverserà la strada. NICHIREN: Se ripeti sempre "Nam yo ho renghe kyo" riuscirai ad attraversarla pure te. MITOLOGIA GRECA: Pollo, figlio di Pelle... CARTESIO: raverso ergo sum. SCHUMACHER: Mi dispiace di averlo messo sotto ma ho avuto un problema al cambio. BADOER: L'ho visto da lontano, mi si è fermata la macchina prima. ALESI: Gli ho dato dei consigli per l'assetto migliore sul bagnato ma alla fine ha adottato una strategia che non mi è piaciuta: è uscito dai box con le zampe vecchie. MICHAEL JORDAN: Se avesse avuto le mie scarpe l'avrebbe saltata. NIKE: Just do it. NIKE (reprise): La mattina il pollo si sveglia e sa che deve attraversare la strada. La mattina l'automobilista si sveglia e sa che deve investire il pollo. La mattina ti svegli e non sai chi sei. Curati. PONTE SULLO STRETTO: Non era meglio farlo passare sotto la strada? D'ALEMA: Non permetteremo che si ripeta. PANNELLA: Attraverserò la strada con lui! AMATO: Dovremmo aumentare le tasse per i polli che lo fanno spesso. MIB: A causa dell'attraversamento del pollo la borsa italiana ha perso il 14%. Sono stati bruciati 40.000 miliardi. BINDI: Istituiremo una commissione scientifica per dare una risposta di certezza a tutti i polli. DI BELLA: Ero sicuro che ce l'avrebbe fatta. BERLUSCONI: Ho ritenuto di dover mettere il pollo in campo e seguirlo sulle mie reti in mondovisione. COSTANZO: Prima che la attraversi... consigli per gli acquisti. PUBBLICITA': Guarda mamma: un pollo! PUBBLICITA' (reprise): Miiii, pollo! All'arrembaggio! PUBBLICITA' (ri-reprise): Camilla, se ti compro il cellulare nuovo e il pollo si toglie di mezzo, me la dai? MATEMATICO: Ragioniamo per assurdo: se non fosse mai accaduto... UMANISTA: O pollo, tu che con sguardo fiero... Nel mezzo del cammin... INFORMATICO: E' possibile rendere il processo automatico. PROGRAMMATORE LINGUAGGIO IMPERATIVO: for pollo = 1 to strada PROGRAMMATORE OBJECT ORIENTED: pollo.move(strada) HACKER: Mascherandosi da pulce si può saltare sul pollo e passare dall'altra parte della strada senza essere scoperti. DBA: La transazione è andata a buon fine, fatemi controllare i log. MVS GURU: Se non mi dici qual è il dataset, come faccio io a dirti quando l'ha attraversata? SYSTEM ADMINISTRATOR: Li avete fatti i back-ups? Se il pollo viene investito perdete tutto, io vi ho avvisati! Anzi, vi mando un'e-mail. PROJECT MANAGER: Se sta tranquillo e non comporta una ulteriore spesa per l'azienda può attraversare tutte le strade che vuole, basta che non alzi la cresta. ACCOUNT MANAGER: Le prestazioni saranno migliori se acquistate la nuova release di mangime. Se ne comprate due tonnellate avete diritto ad uno sconto, ma dovrete firmare un contratto di assistenza per cinque anni con tecnici on-site. LEGGE DI MURPHY: Nonostante lo sforzo profuso in fase di sviluppo, anche se il pollo, per una volta, in fase di test, ha attraversato la strada con successo, in fase di collaudo, non lo farà più. BILL GATES (reprise): Un pollo che si blocca in fase di partenza sarà venduto lo stesso. I media faranno il resto. BILL GATES (ri-reprise): Sì, è vero che abbiamo copiato un altro pollo, ma il nostro è stato integrato con il sistema operativo. BILL GATES (ri-ri-reprise): Perché meravigliarsi se mentre il pollo attraversa manda i vostri dati personali a me? BILL GATES (ri-ri-ri-reprise): Prima del Duemila avrò il monopolio dei polli attraversatori. BILL GATES (ri-ri-ri-ri-reprise): Se non riusciremo ad averlo faremo causa a lui e a tutta la sua famiglia. VIDEO GAMER: Ho fatto 1000 punti, ma... non doveva essere una rana? PADRE DEL POLLO: Se lo rifai ti butto fuori dal pollaio. MADRE DEL POLLO: Ce l'avevi il casco, almeno? FRATELLI DEL POLLO: Ci volevi far menare tutti? NASA: Missione A-Pollo. ARMSTRONG: E' un piccolo passo per il pollo, un grande passo per il pollame. PIERO ANGELA: Adesso vedremo un interessantissimo documentario sui polli migratori. TENENTE COLOMBO: ... e, mi perdoni, un'altra domanda: pur ammettendo che un pollo abbia attraversato la strada fra le 15 e le 15:20, come dice la scientifica, le sembrano, queste, le impronte del suo pollo? RAFFAELLA CARRA': Il pollo che ha attraversato la strada... è quiiiiiiiiiiii! FEDERAZIONE MEDICO SPORTIVA: Era dopato. Stop! HOMER SIMPSON: D'OH! EMILIO FEDE: Stamane, nella meravigliosa Arcore, una processione di fedellissimi polli attraversatori si è recata in visita ufficile dal cavaliere. CARLO MAZZONE: A pollo! Mo che famo er terzo te pijo e te tiro er collo! IL MIO CAPO DURANTE UNA CRISI D'ANSIA: MAa... ma... ma com'e' possibile? Non deve mai più succedere una cosa simile! Permettere ad un pollo di attraversare la strada... ma è gravissimo! Bloccatelo subito! Qui perdiamo clienti! FLAVIA VENTO: ??? IL MINISTRO GASPARRI: Questo attraversamento è solo un uso privatistico del mezzo pubblico! I RAGAZZI DELLA CURVA: O-lellé... O-lallà... devi attraversa'... devi attraversa'... JUAN PABLO MONTOYA: Se il pollo attraversa come l'anno scorso, alla BMW abbiamo grandi possibilita di batterlo. E.R.: "Carter, cos'abbiamo?"... "Pollo... dodici anni circa... frattura al femore ed emoraggia interna." ... "Facciamogli l'emocromo... RX torace... e TAC." ... "Lo stiamo perdendo! Dieci unità di efedrina e scarica trecento!" MISSION IMPOSSIBLE 2: "Signor Hunt fermi quel Pollo a qualsiasi costo" ... "Ma, signore, se non so cos'ha rubato non so nemmeno come intende venderla." ... "Signor Hunt è per questo che lei è qui. Questa non è missione difficile, che per lei è uno scherzo. Questa è missione impossibile!" ROCKY BALBOA:; Perché se io ce l'ho fatta... se voi ce l'avete fatta... allora anche quel pollo può farcela! UN ASSICURATORE: Signor Pollo, il suo comune di residenza è a Sud della linea gotica: vada ad assicurarsi a Parigi o Dortmund... a meno di non voler fare una speciale "polizza collo" che l'assicura da furto, incendio, spiedini, girarrosti e quant'altro. -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
Be', non ho mai detto di essere normale (e neanche chi mi conosce lo ha mai fatto). -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
I Guns mi piacicono molto, pur non avendoli ascoltati tanto ed avendo comprato ora il loro Greatest Hits. Ma non sopporto Axl e soprattutto la sua voce mi dà proprio fastidio! -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
Ehm... ero ironico... -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
Che culo! -
Ancora quella sala buia. Ancora quella luce che la guidava e quella mano forte che stringeva la sua. Ancora quella voce che la rassicurava, che le diceva che la mamma si sarebbe presto risvegliata dal sonno. Adorava quella voce. Era da tanto tempo che papà non aveva una voce calda e felice come quella. Da quando la mamma si era addormentata in quello strano sonno. Poi la mano la lasciò e si allontanò. La vide muoversi compiendo strani gesti. Anche l'altra mano faceva gli stessi gesti. Erano lenti, armoniosi, accompagnati da parole sconociute e affascinanti. Ma poi... poi la voce divenne affannata, i gesti frenetici. Vide gli occhi di papà ancora una volta e ancora una volta guardavano lei, accusatori e tristi. Poi lui si accasciò a terra nello stesso sonno della mamma. E lei corse verso di lui... correva sempre verso di lui... lo faceva sempre. E poi si svegliava, a volte urlando, a volte sudata. Ma stavolta suo padre cambiò. La sala non era più buia. Un fuoco la illuminava e sotto di lei una massa liquida rossa ribolliva soddisfatta. Era la fucina. Prese il martello. Non voleva farlo, ma lo fece. Cominciò a battere una quella che sembrava una lama. Poi gettò va tutto e prese quel liquido che ribolliva. Un dolore lancinante al polso. Una delle lame che aveva gettato l'aveva tagliata. Il sangue usciva... tanto... troppo... e finiva dentro... dentro... Una mano la scosse dolcemente. Aprì gli occhi e la vista annebbiata le fece focalizzare il volto di Trebor che le sorrideva. Poi sentì un profumo di carne arrosto e lo scoppiettio del fuoco. Appoggiò le mani in terra e notò di essere stata avvolta in una coperta, stesa su quello che doveva essere un vecchio materasso della locanda. Si mise a sedere. Trebor le portò un piatto con della carne appena cotta. «Tieni, l'ho cacciato proprio mentre dormivi.» Prese il piatto e lo ringraziò, ma era certa che quell'animale non era stato cacciato, ma aveva solo avuto la sfortuna di trovarsi accanto alla locanda, a portata di arco. Lui non l'avrebbe mai lasciasta sola, specie se era svenuta. Sorrise al pensiero. «Grazie.» Mise in bocca il primo boccone. Era durissimo. «Senti...» Lo guardò negli occhi «... ma sei sicuro che sia stato tu ad uccidere questo animale e che invece non sia entrato qui, morendoti tra le braccia di vecchiaia?» Un attimo di silenzio e poi scoppiarono a ridere. Come ai vecchi tempi.
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Gigared in Prosa e Poesia
Eri ironico? -
La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Gigared in Prosa e Poesia
No, il primo livello che intendo io è quello completamente sepolto dalla città nuova, dove vivono solo i reietti ed i mutati (vedi Nathan Never). L'equivalente del Bronx. -
La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di Gigared in Prosa e Poesia
«Ciao, bellezza!» «Osiris!» «Zitta... zitta... non dire questo nome.» Si guarda intorno, come se qualcuno possa sentire la conversazione e soprattutto il suo soprannome, ma è solo in un altro vicolo sporco «Lo sai il mio nome, no?» «Certo, Paul.» il viso sul piccolo schermo del videofonino sorride. «Allora, che ti succede? Chi vorrebbe far fuori una come te?» Ridacchia «Anzi, chi è così pazzo da tentare una cosa del genere?» «Non scherzare, Paul. Questa gente fa paura. Lo sai che non mi spavento neanche di fronte a dei Killer professionisti. Ma questi sono di più!» «Sono tanti?» «No, scacciaguai che non sei altro! Sono più... più forti, Paul!» «Forti?» Un campanello d'allarme risuona nella sua testa. «Quanto forti?» «E che mi metto a fare a braccio di ferro con loro? Al massimo potrei fare "gamba di ferro".» Gli fa un occhiolino malizioso. Risponde al sorriso. «Intendevo... quanto sonoa bili? Che cos'hanno che li rend ecosì al di fuori della tua portata... così... così forti da abbassarti a chiedere il mio aiuto?» Touché. «Già... non lo avrei mai fatto. Ma sono davvero nei guai.» «Dove sei?» «Non te lo dirò mai sul videofonino.» «Hai ragione anche tu...» Si mette a pensare. Nella sua mente appare un luogo, un luogo che sa di antico, che odorava di sudore e risuonava di ansimanti sospiri di due persone che si allenavano... e che poi si amavano sugli stessi tappetini dove poco prima stavano combattendo. «Ci vediamo... al solito posto.» Gli occhi di lei si spalacano, due punti bianchi sul piccolo monitor. Poi sorride. «Capito... il solito posto. Quando?» «Alla solita ora.» Dice lui. «Ci sarò. Non ti fare ammazzare prima, scacciaguai!» «Non lo farò. Non sono io quello che muore di solito.» L'ultima parte gli esce in un sussurro. «Cosa?» «Nulla, bellezza. Ci vediamo. Ora chiudo.» «A presto, canne mozze.» Un'occhiolino malizioso, poi lo schermo si spegne. Si era quasi dimenticato quel soprannome, dovuto alla sua velocità la prima volta che andarono a letto. Sorride al pensiero che poi aveva avuto modo di rifarsi... eccome se ne aveva avuto modo! Si alza da terra, quando si trova davanti due uomini. Li osserva. Sono più alti di lui di quasi venti centimetri e altrettanto larghi. Uno di loro ha un braccio cromato che perde olio. L'altro anche. Hanno due pistole della Militech, evidentemente rubate a due poliziotti che non avevano avuto al fortuna di finire il loro turno. Le puntano al suo torace. «Salve... bruttoni.» Dice loro, con un sorriso sulle labbra. I due sparano quasi contemporaneamente, ma i colpi sono imprecisi e lui è abile a schivarli. Un rapido movimento e la sua Sword Of Avalon tuona due volte, seguita dal suono di due corpi senza vita che si accasciano in terra, il sangue che imbeve l'asfalto uscendo dalle loro fronti. Rimette a posto la pistola e comincia a correre verso la sua moto. Tra dieci minuti deve stare al "solito posto", quella che era casa sua: una palestra abbandonata al primo livello. -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
Chi può dirlo? Comunque, a me la musica piace tutta, come ho già detto (tranne latino-americana e da discoteca), quindi, anche se non conosco dei gruppi, me li sento sempre volentieri. Il fatto che vada pazzo per U2, Bon Jovi, Antonacci, Bryan Adams e Baglioni è dato da motivazioni personali e non solamente musicali. -
dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di PanuZ in Cinema, TV e musica
Da quello che so (ma sono solo voci) dovrebbe essere segno che il gruppo ormai è sciolto. L'album che uscirà, se uscirà, vedrà Axl da solista. -
Come ipnotizzata aveva preso la spada in mano, alzandola davanti ai suoi occhi e diventando con essa un'unica cosa luminosa. Sembrava più sorpresa dellla luce che emanava la spada piuttosto che di quella che emanava il suo corpo. Poi desiderò solo che tutta questa luce cessasse di esistere. E la luce cessò. Partendo dalla spada, quella luminosità si spense piano piano, riportando il tutto come doveva essere: una ragazza normale con una spada normale in mano. Guardò il nano e lesse ancora nei suoi occhi lo stupore. Ma stavolta sapeva perché. Lei aveva dissolto la sua magia di individuazione del magico, o qualunque cosa essa fosse. Non sapeva ancora come, ma lo aveva fatto. Sentì una mano sulla spalla: «Lo avevo sempre detto che sei brillante, piccola... ma non mi aspettavo fino a questo punto.» Si girò e vide Trebor che le sorrideva con uno sguardo comprensivo. Lo abbracciò stretto, la spada sempre in pugno, gli occhi chiusi. In quel momento desiderò solo di non essere lì, di non dover scappare e di trovarsi ancora in quella taverna dove lavorava come cameriera, prima che le venisse la malsana idea di arruolarsi nei Cavalieri di Jamalièl. Già quella taverna... quella taverna... Una sensazione di vuoto! Poi si sentì precipitare, come se fosse stata scagliata in alto per poi essere lanciata verso il basso. Cadde a terra, esausta. Gli occhi le se chiudevano dalla fatica e le braccia sembrava non volessero rialzarla. Si lasciò andare a terra, sbattendo la testa contro il pavimento di legno. Di legno? Aprì di scatto gli occhi. Due braccia la alzarono in piedi. Attraverso la nebbia dei sensi vide gli occhi di Treobor. Erano spalancati. Solo allora si guardò intorno e riconobbe le rovine della taverna dove aveva lavorato da giovane. «Come hai fatto a portarci qui?» Le stava domandando lui. «Bella domanda... bella domanda...» E il mondo si fece buio...
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Aixela rinfoderò la spada, lo sguardo sul nano. Non si fidava della magia. Non lo aveva mai fatto e non vedeva perchè doveva cominciare a farlo ora. E poi, ogni volta che qualcuno utilizzava la magia lei stava male. O stava troppo bene? I suoi pensieri andarono a quando fece l'amore per la prima volta. Era una ragazza stupenda, sinuosa, un'elfa. Anche lei sfuggiva da una società che non la accettava. E si trovarono. E quella notte decisero di fare l'amore, in barba a tutte convenzioni che impedivano questa pratica tra i rappresentanti dello stesso sesso. Fu l'estasi. L'orgasmo. Lo ricorda bene. Ricorda quella sensazione di svenimento, di appagamento, come se stesse morendo, come se la sua anima non stesse più dentro il corpo e fosse diventata tutt'uno con l'altro corpo. Come morire... e risorgere. Una sensazione molto simile a quella che provava nei pressi della magia. Poggia la spada a terra, allontanandosi di pochi passi. «Di più non mi allontano, nan... Sturmir.» Il nano fece una smorfia non rassicurante e cominciò a salmodiare lanciando il primo incantesimo. Aixela seguiva le mani del mago, gli occhi fissi poi sulla sua spada. La vide illuminarsi come se fosse un oggetto magico. Ma è assurdo! Lei stessa l'ha forgiata! Lei! Solo acciaio, il caldo della fornace e il martello. E tanta cura e attenzione. Ha anche rischiato la vita per quella spada, tagliandosi le vene del braccio destro. Meno male che c'era il fabbro accanto a lei o sarebbe morta dissanguata. E poi... e poi l'ha lavorata come tutte le spade che ha lavorato. Non può essere magica. Non può! «Senti...» Alzò gli occhi verso Sturmir per dirgli qualcosa, ma si bloccò. Vide suoi occhi spalancati, stupiti. Si girò verso Trebor notando una maschera che sembrava dire "lo sapevo". Anche gli altri la stavano guardando. Persino il kender aveva lasciato le borse per guardarla. Ma... cosa...? Si guardò le mani, poi le barccia ed il resto del corpo. Brillava come la spada.
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La nostra storia...supporto hardware
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daermon in Prosa e Poesia
Riporto per chi volesse partecipare alla nostra storia Cyberpunk. -
OK per il primo (già so cosa fare). Per il secondo... devo vedere una cosa prima di postare. Avete pazienza fino a stasera?
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La nostra storia...supporto hardware
Joram Rosebringer ha risposto alla discussione di daermon in Prosa e Poesia
Io una volta disegnavo... ma il mio unico superstite da rogo collettivo ora è nella libreria di Sianna...