qui vi è il back ground di una vecchi lista di non morti che poi non ho completato
IL PERDUTO ORDINE
Spoiler:
Assedio di Altdorf 2051, la battaglia sotto le mura della città stava infuriando da mesi con alterne vicende, ovunque non si vedevano che scene di morte e distruzione, ormai i cadaveri non si contavano più; il Gran Maestro Ulrich von Jugingen dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici comprese la follia distruttiva e la bramosia di dominio che aveva mosso Vlad von Carstain, come era stato stolto a credere alle parole del vampiro, le sue intenzioni non erano quelle di portare ordine nel caos delle continue lotte che sconvolgevano l’impero ogni qual volta doveva essere eletto il nuovo imperatore; eppure il sogno di un imperatore eterno che potesse por fine a quelle continue guerre civili gli era sembrato fattibile e per tal motivo aveva accettato di porsi ai suoi ordini. Adesso però, dopo quarant’anni di guerre e devastazioni, e l’impero pur sull’orlo del crollo non voleva cedere, e lui capiva che le parole del Von Carstain erano state soltanto un abile inganno per poter usufruire del suo potente Ordine. Già il suo Ordine, i migliori cavalieri che si potessero trovare; oramai la disgrazia e la rovina si sarebbero abbattute sulla nobile istituzione; solo la morte poteva evitargli di subire questa onta. Con rinnovata energia si buttò nella mischia preferendo la morte al disonore, e così i suoi uomini, quando lo videro caricare, lo seguirono essendo giunti alla stessa conclusione.
Per loro sfortuna Vlad fu ucciso prima, cosicché ciò che rimaneva dell’esercito, senza più un capo, si diede alla fuga. Ebbe inizio un incalzante inseguimento fino alle porte della Sylvania; qui, nella piana delle Torri Maledette venne ordinato all’Ordine Teutonico di proteggere la ritirata fino all’ultimo uomo, e così avvenne.
Poiché al conte elettore Ludwig fu impedito di inseguire le armate dell’oscurità, e vedendo che i cavalieri dell Ordine si preparavano ad un’ultima disperata resistenza, ordinò di bersagliarli con le frecce e l’artiglieria.
Neanche l’onore di una morte valorosa in uno scontro in campo aperto volevano concedere al Gran maestro e ai suoi cavalieri, che si lanciarono perciò in una carica tanto coraggiosa quanto inutile in cui venero annientati. Mentre vedeva cadere i suoi valorosi uomini, Ulrich von Jugingen, proferì un sacro giuramento; se mai fosse stato richiamato dalla morte avrebbe combattuto tutti i vampiri fino a che non avesse debellato la loro stirpe dal mondo trovando così la pace, e con queste parole esalò l’ultimo respiro trafitto da molte frecce.
Quasi cinque secoli dopo, il giovane negromante Jacob Holfesten si trovava nascosto in una foresta vicino il confine con la terra dei vampiri, i cacciatori di streghe imperiali gli stavano dando la caccia per impartirgli la giusta punizione di Sigmar, per essersi dedicato alla blasfema arte oscura della negromanzia.
Dopo aver vagabondato per lunghi giorni, nella oscura foresta riuscì ad uscirne e si accorse di essere entrato in Sylvania, ma non era ancora salvo, i cacciatori non si sarebbero dati per vinti tanto facilmente. Decise di cercare la protezione di un vampiro e così si diresse verso Wandenhof. Giunse stremato in uno sperduto villaggio dominato da raccapricciante castello e qui venne accolto da un Von Carstain al servizio del quale pose la sua arte come debito di riconoscenza, e sotto la protezione di colui che non vive, poté studiare e perfezionarsi nell’arte oscura.
Un giorno, mentre era nell’antica biblioteca, si imbatté nello strano resoconto della disfatta del potente Ordine Teutonico, la cui fine era avvolta nella leggenda; secondo la testimonianza di un contadino che raccolse le volontà di un cavaliere morente; dopo la morte di Vlad sulle mura di Altdorf, il Gran Maestro Ulrich e i suoi cavalieri dovettero proteggere la ritirata di ciò che rimaneva dell’armata del vampiro. Gli imperiali non accettarono battaglia preferendo annientarli con le macchine da guerra, e sebbene i proiettili dei cannoni li stessero facendo a pezzi, lanciarono una gloriosa carica alle Torri Maledette, preferendo la morte al disonore e alla rovina per aver seguito il vampiro Vlad nella sua rovinosa guerra contro l’impero.
La bramosia di potere di Jacob gli fece concepire un piano che lo avrebbe portato alla morte.
Decise di risvegliare i cavalieri Teutonici per uccidere il suo protettore nella vana speranza di impadronirsi delle sue ricchezze; ma il vampiro venne a conoscenza del tradimento e costrinse alla fuga il negromante.
Costui raggiunse la piana delle Torri Maledette, teatro del massacro dell’Ordine, e richiamò dalla morte lo spirito di Ulrich e dei suoi cavalieri. Non essendo a conoscenza della promessa fatta dal Gran Maestro prima di spirare, credeva di poterne piegare lo spirito al suo volere, ma per sua grande sfortuna fu ucciso da colui che voleva soggiogare.
Nel frattempo Von Carstain e il suo seguito giunsero nella piana e come aveva previsto avrebbe dovuto ingaggiare battaglia con il negromante.
Il vampiro cercò di assumere il comando di questo spettrale esercito, reso ancor più inquietante dalle uniformi bianche con la croce nera, ma rimase costernato nell’apprendere che nulla poteva dato che non doveva, con sua grande meraviglia contrastare il negromante, bensì una volontà ferrea immensamente più forte del mortale.
Non gli restò altro che accettare battaglia, e mentre una gelida tormenta di neve spazzava il campo, i due eserciti prendevano posizione uno di fronte all’altro in assetto da battaglia.
La piana delle Torri Maledette sarebbe stata ancora un volta, muto testimone di un cruento scontro. I due spettrali eserciti cominciarono ad avanzare in due schiere contrapposte, squilli di trombe ancestrali risuonarono nella gelida piana, il tintinnio delle antiche armi scandiva il passo delle truppe, l’eco delle battaglie combattute nella vita precedente pervadevano lo spirito di Ulrich facendogli sembrava riassaporare il gusto della battaglia.
I due eserciti non morti si avvicinavano sempre di più all’inevitabile scontro le opposte schiere di cavalieri aumentarono l’andatura da prima impercettibilmente poi sempre di più passando dal trotto al galoppo fino alla carica, furono scagliate frecce e giavellotti e sotto un cielo plumbeo solcato da terribili tuoni, le due schiere cozzarono in un fragore di armi e armature.
Le truppe d’élite del vampiro dovettero presto soccombere alla superiore abilità marziale dei cavalieri teutonici, niente era in grado di arrestare la loro furia distruttiva, derivata dalla sete di vendetta; finalmente Ulrich si trovò di fronte al mortale nemico e mentre intorno a loro la battaglia infuriava, i due antichi guerrieri si affrontarono in un duello mortale.
Nessuno dei due prevaleva sull’altro la minor abilità guerresca del vampiro era compensata dalla sua magia. Nonostante ciò, dopo diverse ore, la ceca volontà di Ulrich addestrata dalla ferrea disciplina dell’Ordine cominciò a sortire il suo effetto ed il Von Carstain fu costretto ad indietreggiare, cominciava a sentire la stanchezza mentre lo spirito del Gran Maestro sembrava rinvigorirsi, oramai non riusciva più a pensare lucidamente e neanche le trasformazioni erano più efficaci; un attimo di distrazione fu fatale al vampiro, poiché Ulrich scoprì un varco nella sua guardia e ne approfittò ferendolo gravemente. Il vampiro fu sbilanciato dalla violenza del colpo e rovinò a terra, Ulrich non indugiò oltre e fu sopra di lui; nel mentre stava per dargli il colpo di grazia lo spirito proferendo in un grido di trionfo con queste lo schernì “tu sarai il primo della tua maledetta genia a morire per mano di Ulrich von Jugingen Gran Maestro dell’Ordine dei cavalieri Teutonici, come te molti altri pagheranno per la rovina e il disonore gettato su di noi”. Ed alzando la spada sopra la testa con un fendente mozzò il capo del nemico. L’ultima cosa che il vampiro vide fu il sorriso beffardo sul volto scheletrico del suo avversario, poi le tenebre eterne lo avvolsero per non lasciarlo più.
Tutt’intorno la battaglia era giunta al suo sanguinoso epilogo; ovunque i cavalieri dell’Ordine annientavano senza pietà ciò che rimaneva degli avversari, i cavalieri neri e i guardiani dei tumuli erano stati spazzati via dal primo impatto della cavalleria e dalla fanteria teutoniche in una pioggia di schegge ossee, gli zombi venivano falciati a metà ed i loro organi putrefatti insozzavano la piana mescolandosi al nero sangue dei ghoul che non avevano avuto la fortuna di fuggire, al termine della terribile battaglia più nulla rimaneva delle schiere oscure; Ulrich e i fantasmi dei suoi cavalieri avevano dato inizio alla loro vendetta, sarebbero rimasti vincolati a infestare la piana delle Torri Maledette affrontando tutti coloro abbastanza folli da attraversare la desolazione di quel terreno intriso del loro sangue, e non avrebbero più potuto trovare pace fino a quando anche l’ultimo dei vampiri non fosse morto.
Usare lo spoiler please... DTL