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lepracauno

Circolo degli Antichi
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  1. vabbeh, ci ho provato! grazie
  2. al baloon dei nuovi post.
  3. io adoro quel gioco quindi sarei di parte. Se vuoi però informazioni sull'ambientazione visita il sito della games workshop (non sto facendo pubblicità vero?) che sono i proprietari del setting.
  4. Ciao a tutti. Mi è venuto un pensiero e volevo condividerlo con voi: Perchè non creare una icona per indicare che il topic riguarda un contest? QUando si vedono i post compare sempre l'iconcina del baloon e il contest potrebbe perdersi nell'elenco... Potrebbe essere un modo come un altro per far emergere i contest..che ne dite?
  5. Dopo aver accennato alle 14 famiglie di Doramarth oggi spiego l'araldica! Ogni simbolo ha un suo perchè e visto che Doramarth è profondo per antonomasia, mi sembra doveroso spiegare i simboli araldici! Buona lettura! http://doramarth.blogspot.com
  6. Dico la mia: tematiche Credo che le tematiche nel gioco debbano esserci. Anzi, se dobbiamo considerare l'essenza stessa del giocare la si può considerare "apprendimento ludico" dove la prima cosa che si insegna è il rispetto del gioco/giocatori e la correttezza; al senso strettamente ludico del gdr ecco che essendo un gioco di relazione mentale per poter aver un gioco anche più profondo poter parlare di politica, religione ecc diventa un ingrediente importante (non fondamentale ma importante).Diventa un modo per rendere anche tutto meno PGcentrico. spoiler della trama Secondo me non va mai spoilerata. Al massimo si descrive il luogo in cui si gioca specificando quel che può accadere, si descrivono i popoli che l'abitano e cose così. Il giocatore saprà quindi cosa potrebbe capitargli.. (vorrei fare un post più lungo ma sto di fretta)
  7. UAO!!! acc! non ci posso essere!
  8. Secondo me un modo per spiegarlo esiste ma non avendo le conoscenze sufficienti dico solo i punti fondamentali: - teorema generale e scopo generale - struttura del gioco - Le varianti al gioco - classico e new age - Le varianti del gdr -gdl e psicodramma(volendo?) che ne dite?
  9. Non vorrei rompere le uova nel paniere ma vorrei dire una cosa. Sulla questione della necromanzia più che le regole bisognerebbe vedere l'ambientazione di riferimento. Il problema sta nel come si concepisce la necromanzia più che su quel che fa.
  10. Effettivamente Fenna hai ragione. Ma una dicitura iniziale è difficile da trovare. Forse è un tipo di precisazione che andrebbe messa nei "comma" del teorema?
  11. ok, dopo 34 post si riesce a fare un riassunto? (copio parte dei post altrui!) Ci provo io: A grandi linee, il "teorema" recita: un gioco in cui si gioca a essere qualcun altro, come nel fanciullesco "facciamo che io sono lo sceriffo e tu gli indiani". Ma prima di tutto solo un gioco. Il cui scopo, sempre nel teorema generale afferma: Divertirsi. Non ha senso parlare di chissà quali menate mentali. Che sia l'interpretazione caratteriale in dnd o le sfide morali in Cani nella vigna, che sia impegnato o bambinesco, l'unica cosa di cui si deve occupare un gdr è di far divertire chi lo usa. Se ci riesce, è un buon gioco. Ovviamente, a seconda della persona ci sono preferenze diverse, per cui, se chi lo usa si diverte, il gioco di ruolo ha raggiunto il suo scopo, ossia quello di essere un gioco. Il supposto teorema si basa, volendo, su alcuni fattori che Roger Caillois definisce il gioco come un attività: Libera: il giocatore non può essere obbligato a partecipare; Separata: entro limiti di spazio e di tempo; Incerta: lo svolgimento e il risultato non possono essere decisi a priori; Improduttiva: non crea né beni, né ricchezze, né altri elementi di novità; Regolata: con regole che sospendono le leggi ordinarie; Fittizia: consapevole della sua irrealtà. Personalmente credo che questa possa essere l'inizio, di fondo più che condivisibile. Ma se si volesse definire tutto ciò che è intorno?
  12. E oggi vi faccio viaggiare tra le onde del Costabuia! http://doramarth.blogspot.com/2011/05/immagini-di-riferimento-costabuia.html
  13. E si sa, siamo "sempre una grande famiglia"... Da che mondo è mondo le famiglie si proteggono e si difendono ma sopratutto si creano nemici e tramano. Ma chi sono queste famiglie? Scopritelo! http://doramarth.blogspot.com
  14. anche io lo metto sempre coll'1all'in su!
  15. Ciao, io ho giocato con diversi dadi e di ogni genere e grandezza(sia per gdr che per boardgame). Solo una volta ho notato che un dado era particolarmente fortunato ed era per un angolo leggermente smussato. Forse questa cosa può capitare anche ad altri dadi dato che son fatti con procedure meccaniche e una svista se non controllati può capitare... I dadi che citi non li conosco ma son buoni?
  16. Pensiamo ad analizzare il termine. GIOCO: evento in cui tramite una serie di regole più o meno stabilite, si raggiunge una finalità o obiettivo vincendo la partita. ruolo: impersonificazione di un personaggio e recitarlo. Anche volendo dare una definizione al termine sicuramente non si ottiene l'effetto che si ha giocando un gdr. Il problema sta nel fatto, secondo me, che rispetto ad un boardgame si ha un empatia con il resto dei giocatori che altrimenti non si avrebbe. Anche il concetto di ruolo è limitato perchè si possono interpretare anche più PG(come nel caso del DM)... Se si chiamasse ruolismo ludico?
  17. Beh, Sarevok, sicuramente è un topic fine a se stesso ma obbiettivamente è un argomento sempre dibattuto... (scusate l'ot).
  18. Ok dico la mia. (please, non litigate sempre..) Premetto che il topic mi piace e che il post di Fenna mi è piaciuto. Premetto che dare a priori definizioni su definizioni mi sembra infruttuoso e sempre inesatto, è come definire il concetto di arte... Comunque: Sul concetto di vittoria si potrebbe sindacare. In un boardgame in genere si dichiara vinta una partita quando si raggiungono determinati scopi/punti/obiettivi. Nel gdrC (classico alla D&D) il concetto non cambia dato che(considerando ad esempio una campagna) la vittoria la si ottiene uccidendo il boss (campagna classica, senza strane sfumature). Nel gdrc però si può anche vincere parzialmente raggiungendo scopi personali e questo spetta solo ai giocatori e non al master. L'unica vera differenza è che a monte di una vittoria il gioco non finisce, in teoria ma si riaggiornano gli obbiettivi.
  19. Continuerò sempre a sostenere la mia teoria: se va bene intorno al tavolo allora va bene e basta. Un gdr è per antonomasia un gioco di comunicazione, spesso di dichiarazioni e intenti, ma tutti i giocatori a cui piace il gdr(di qualunque tipo) se appassionati finiranno per discutere di questa o quella regola perchè a monte ognuno di noi ha un Suo modo di vedere il gdr. Penso che l'impianto regolistico oggi devono essere strutturati in maniera diversa. Mai come prima d'ora la tecnologia sta entrando nella vita di ogni giorno e anche i gdr(più dei boardgame) dovranno subire il cambiamento nell'approccio alle regole. 300 pagine per un gioco sono troppe, 600 una infinità, 1000 una utopia. L'intento creativo d'altro canto si appoggia a quello che dicevo sopra. Bisogna avere in mente una comune idea di gioco(sono più importanti i pg o la storia? ad esempio..) e a questo poi si dovrebbe appoggiare un sistema regolistico...
  20. Il diritto d'autore è sempre dell'autore. Si possono cedere alcuni diritti per la pubblicazione delle tavole ma nei contratti vanno specificati quali debbano essere questi canali di pubblicazioni. Gli originali son sempre dell'autore e vanno sempre restituiti. In genere si paga una tantum per il lavoro fatto(a priori dalla buona o no vendita del prodotto-come acconto di tutto il lavoro fatto sino a quel momento) poi si paga a percentuale per copia venduta.
  21. e il Freddoconfine lo scordiamo? cosa non ne avevo mai parlato? eheheh beh, andate a leggere e fate sapere ok?! http://doramarth.blogspot.com
  22. GRAZIE per il commento/fama! certo che continuo!! ;)

  23. Con i blocchi è dura conviverci. Personalmente quando ne ho uno lascio da parte il progetto e penso ad altro. Film e serie tv, libri, fumetti, uscite con amici. Basta non pensarci, poi un giorno ci rimetti mano e rivedi un pò di errori.. Insomma bisogna un pò distrarsi e tutto passa!
  24. io non ho moltissima esperienza diretta in quanto non sono mai riuscito a trovare gruppi longevi. anno 2000 D&D 3.0 anno 2004 Martelli da guerra e successivamente un pò di WFRP anno 2006 Ars Magica Nel frattempo un sacco di regolamenti letti e testati ogni tanto ma nulla di più.. (carta e penna for ever!)
  25. Continuano gli aggiornamenti sui culti! Cosa ne pensate??? http://doramarth.blogspot.com Buon viaggio!
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