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- [Discussione] Cos'è un gioco di ruolo? Qual è lo scopo?
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[Discussione] Cos'è un gioco di ruolo? Qual è lo scopo?
ok, dopo 34 post si riesce a fare un riassunto? (copio parte dei post altrui!) Ci provo io: A grandi linee, il "teorema" recita: un gioco in cui si gioca a essere qualcun altro, come nel fanciullesco "facciamo che io sono lo sceriffo e tu gli indiani". Ma prima di tutto solo un gioco. Il cui scopo, sempre nel teorema generale afferma: Divertirsi. Non ha senso parlare di chissà quali menate mentali. Che sia l'interpretazione caratteriale in dnd o le sfide morali in Cani nella vigna, che sia impegnato o bambinesco, l'unica cosa di cui si deve occupare un gdr è di far divertire chi lo usa. Se ci riesce, è un buon gioco. Ovviamente, a seconda della persona ci sono preferenze diverse, per cui, se chi lo usa si diverte, il gioco di ruolo ha raggiunto il suo scopo, ossia quello di essere un gioco. Il supposto teorema si basa, volendo, su alcuni fattori che Roger Caillois definisce il gioco come un attività: Libera: il giocatore non può essere obbligato a partecipare; Separata: entro limiti di spazio e di tempo; Incerta: lo svolgimento e il risultato non possono essere decisi a priori; Improduttiva: non crea né beni, né ricchezze, né altri elementi di novità; Regolata: con regole che sospendono le leggi ordinarie; Fittizia: consapevole della sua irrealtà. Personalmente credo che questa possa essere l'inizio, di fondo più che condivisibile. Ma se si volesse definire tutto ciò che è intorno?
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Doramarth - Nuovo anno
E oggi vi faccio viaggiare tra le onde del Costabuia! http://doramarth.blogspot.com/2011/05/immagini-di-riferimento-costabuia.html
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Doramarth - Nuovo anno
E si sa, siamo "sempre una grande famiglia"... Da che mondo è mondo le famiglie si proteggono e si difendono ma sopratutto si creano nemici e tramano. Ma chi sono queste famiglie? Scopritelo! http://doramarth.blogspot.com
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Dadi: sfiga o difetti?
anche io lo metto sempre coll'1all'in su!
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Dadi: sfiga o difetti?
Ciao, io ho giocato con diversi dadi e di ogni genere e grandezza(sia per gdr che per boardgame). Solo una volta ho notato che un dado era particolarmente fortunato ed era per un angolo leggermente smussato. Forse questa cosa può capitare anche ad altri dadi dato che son fatti con procedure meccaniche e una svista se non controllati può capitare... I dadi che citi non li conosco ma son buoni?
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[Discussione] Cos'è un gioco di ruolo? Qual è lo scopo?
Pensiamo ad analizzare il termine. GIOCO: evento in cui tramite una serie di regole più o meno stabilite, si raggiunge una finalità o obiettivo vincendo la partita. ruolo: impersonificazione di un personaggio e recitarlo. Anche volendo dare una definizione al termine sicuramente non si ottiene l'effetto che si ha giocando un gdr. Il problema sta nel fatto, secondo me, che rispetto ad un boardgame si ha un empatia con il resto dei giocatori che altrimenti non si avrebbe. Anche il concetto di ruolo è limitato perchè si possono interpretare anche più PG(come nel caso del DM)... Se si chiamasse ruolismo ludico?
- [Discussione] Cos'è un gioco di ruolo? Qual è lo scopo?
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[Discussione] Cos'è un gioco di ruolo? Qual è lo scopo?
Ok dico la mia. (please, non litigate sempre..) Premetto che il topic mi piace e che il post di Fenna mi è piaciuto. Premetto che dare a priori definizioni su definizioni mi sembra infruttuoso e sempre inesatto, è come definire il concetto di arte... Comunque: Sul concetto di vittoria si potrebbe sindacare. In un boardgame in genere si dichiara vinta una partita quando si raggiungono determinati scopi/punti/obiettivi. Nel gdrC (classico alla D&D) il concetto non cambia dato che(considerando ad esempio una campagna) la vittoria la si ottiene uccidendo il boss (campagna classica, senza strane sfumature). Nel gdrc però si può anche vincere parzialmente raggiungendo scopi personali e questo spetta solo ai giocatori e non al master. L'unica vera differenza è che a monte di una vittoria il gioco non finisce, in teoria ma si riaggiornano gli obbiettivi.
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I Giusti e Puri Giocatori di Ruolo
Continuerò sempre a sostenere la mia teoria: se va bene intorno al tavolo allora va bene e basta. Un gdr è per antonomasia un gioco di comunicazione, spesso di dichiarazioni e intenti, ma tutti i giocatori a cui piace il gdr(di qualunque tipo) se appassionati finiranno per discutere di questa o quella regola perchè a monte ognuno di noi ha un Suo modo di vedere il gdr. Penso che l'impianto regolistico oggi devono essere strutturati in maniera diversa. Mai come prima d'ora la tecnologia sta entrando nella vita di ogni giorno e anche i gdr(più dei boardgame) dovranno subire il cambiamento nell'approccio alle regole. 300 pagine per un gioco sono troppe, 600 una infinità, 1000 una utopia. L'intento creativo d'altro canto si appoggia a quello che dicevo sopra. Bisogna avere in mente una comune idea di gioco(sono più importanti i pg o la storia? ad esempio..) e a questo poi si dovrebbe appoggiare un sistema regolistico...
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Aiuto prezzo illustrazione!
Il diritto d'autore è sempre dell'autore. Si possono cedere alcuni diritti per la pubblicazione delle tavole ma nei contratti vanno specificati quali debbano essere questi canali di pubblicazioni. Gli originali son sempre dell'autore e vanno sempre restituiti. In genere si paga una tantum per il lavoro fatto(a priori dalla buona o no vendita del prodotto-come acconto di tutto il lavoro fatto sino a quel momento) poi si paga a percentuale per copia venduta.
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Doramarth - Nuovo anno
e il Freddoconfine lo scordiamo? cosa non ne avevo mai parlato? eheheh beh, andate a leggere e fate sapere ok?! http://doramarth.blogspot.com
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blocco dello scrittore?
Con i blocchi è dura conviverci. Personalmente quando ne ho uno lascio da parte il progetto e penso ad altro. Film e serie tv, libri, fumetti, uscite con amici. Basta non pensarci, poi un giorno ci rimetti mano e rivedi un pò di errori.. Insomma bisogna un pò distrarsi e tutto passa!
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Un gioco semplice come OD&D alla lunga stufa?
io non ho moltissima esperienza diretta in quanto non sono mai riuscito a trovare gruppi longevi. anno 2000 D&D 3.0 anno 2004 Martelli da guerra e successivamente un pò di WFRP anno 2006 Ars Magica Nel frattempo un sacco di regolamenti letti e testati ogni tanto ma nulla di più.. (carta e penna for ever!)
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Doramarth - Nuovo anno
Continuano gli aggiornamenti sui culti! Cosa ne pensate??? http://doramarth.blogspot.com Buon viaggio!
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Un gioco semplice come OD&D alla lunga stufa?
Personalmente credo che invece un regolamento leggero sia alla base per una buona giocata. Poi c'è da differenziare un regolamento leggero e uno funzionale perchè uno non vuol dire l'esclusione dell'altro. Inoltre credo che un regolamento complesso porti a due punti: - il primo è che manchi competenza tra i giocatori intorno al tavolo - secondo non si coopera tra tutti. Una volta a lucca comics trovai un volantino che recitava "gdr for dummies" era un foglietto a5 che in 30 righe spiegava cosa era un gdr e dava le regole: tira un d6 se sotto a 3 fallisci, se sopra a 3 superi la prova. (volendo questo è più che sufficiente!)
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Doramarth - Nuovo anno
E in questi giorni tra considerazioni e altro qualche nuovo post! http://doramarth.blogspot.com buona lettura!
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Master e interpretazione
l'interpretazione dipende molto dai casi per quel che mi riguarda. Se faccio un oste, un mercante o un personaggio singolo che sia mostro o no provo sempre a caratterizzarlo sia gestualmente che con la voce. Forse un mercante si sfrega sempre le mani, un consigliere parla un pò ingobbito e un goblin si guarda sempre intorno(improvviso..) Con un gigante o un avversario molto grande mi metto in piedi, semmai cambio i dadi(ne ho alcuni in metallo e il rumore che fanno aiuta ve lo assicuro). Insomma dipende! Le descrizioni si, in terza persona, semmai mi soffermo su cose che possono aiutare i giocatori a individuare il loro interlocutore/avversario. Poi sempre meglio aiutarsi con della musica di fondo, i giocatori intuiscono meglio quello che si fa con qualcosa di extradiegetico..
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fantasy classico contro fantasy atipico
ok, mi spiego meglio. Quello che intendo è che con un fantasy classico, molti ingredienti sono prestabiliti o quasi. Nell'atipico invece dato che gran parte dei dettagli e sfumature del setting vanno create da zero o quasi si può cadere nell'incoerenza con altri elementi già creati. Il fantasy classico da una base abbastanza sostanziale e che permette di poter uscire dagli schemi rimanendo coerenti. La coerenza è sostanziale e quindi in fase di gioco il DM deve sempre stare attento e il classico diciamo che ti viene incontro da 'sto punto di vista. Poi un fantasy atipico è final fantasy VII e ormai lo trovo banale (ma son gusti).
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fantasy classico contro fantasy atipico
premetto che a me piace il classico(secondo me è come si gioca più che il cosa..) ma in un atipico vorrei trovare sistemi tecnologici diversi, mostri differenti ma realistici(un terrasque non posso proprio capire dove cavolo va a dormire senza farsi trovare!)
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Il successo di D&D
C'è anche da considerare una cosa: l'uscita della terze edizione fu per il sistema uno scossone di freschezza. La seconda edizione di D&D è durata decenni e tutto era decisametne fermo. Con la terza edizione la Green Ronin, e molti altri si rimisero in movimento più seriamente.
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fantasy classico contro fantasy atipico
nephandum è un horror/dark. poi c'è la notte eterna, anche quella nel dark. Volendo potremmo estendere anche ad altri gdr... ma se si chiedesse uno split del topic, e se ne apre un altro?
- proposta per avventura
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fantasy classico contro fantasy atipico
e se si facesse un elenco diviso in categorie dei vari setting? non credo sia mai stato fatto!
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fantasy classico contro fantasy atipico
Si ma orlando furioso cade di più nel med fantasy... Comunque è OT..