Questa dicotomia non mi lascia in pace...
Più passano i giorni e più inizio a chiedermi quanto sia interessante il classico fantasy e del perchè è così affascinante una favola....
Nel web trovo immagini che assumono un valore importante: non è fantasy ma neanche una fiaba.
Più vado avanti e più mi chiedo quali sono gli elementi che caratterizzano il fantasy e la favola.
La conoscenza è sicuramente uno di questi elementi.
Ma gli altri?
Figure come il lupo, la strega e gli altri cattivi come possono essere classificati?
secondo una logica da trama(buoni, cattivi, mentori, aiutanti, ostacoli) o secondo uno stile più scientifico?
A quel punto mi vien da chiedere: il cattivo rimarrà sempre tale? e se non fosse così?come renderlo ponte tra i mondi del bene e del male?
Le fiabe e il fantasy hanno migliaia di figure più o meno comuni e questo non aiuta a distinguere il tutto...
A grandi linee dividere una ambientazione per "stili di vita"(buono e cattivo per esempio) renderebbe tutto più statico, senza modo di oscillare tra diverse situazioni, forse diventerebbe troppo teatrale e da siparietto. A questo punto si arriva a un bivio: cosa è più importante? il PG o la storia? cosa deve risaltare intorno al tavolo?
e come?
troppe domande, lo so.... Questa miscellanea sta creando tanti nodi e il pettine li ha raggiunti ormai....