innanzitutto belle parole!
in ogni caso avere un senso estremizzato di bene e male ci aiuterebbe a capire le varie sfaccettature di queste.
Considera che uno dei punti su cui voglio vertere la mia ambientazione è la relatività..Il buono senza macchia è sì un assoluto ma nel momento che uccide(per fare un esempio classico) sta comunque commettendo un atto cattivo. Per questo analizzavo il concetto del cattivone assoluto.
POi ovviamente non dico che il male è onniscente e sa tutto ma ha una preparazione più profonda. Prendiamo un pò di esempi:
SIgnore degli anelli: Sauron, praticamente immortale; Saruman, gran sapiente..
Spiderwick(più fiabesco e per bimbi): il cattivo è a conoscenza dei vari esseri fatati, li conosce e per questo li vuole dominare usando il libro(in mano ai protagonisti)
Dragonlance: Raistlin?!-non faccio altri commenti
Biancaneve: la strega ha lo specchio che le permette di sapere...che poi lei è civettuola e le frega solo delle gnocche è un altro discorso..
Come si nota, il male si informa (finche gli interessa ciò per cui si muove) e fa di tutto per avere ciò che vuole.
Di fondo e questo l'hai detto anche tu Strike, che semplicemente il male si "informa" di qualcosa prima che lo facciano i buoni.
Quindi spesso le storie si basano sul: "io male fermo te buono per non avere le mie conoscenze ma tu bene ti ingegni per fermarmi?"..considera che si sta generalizzando.. ma il problema è ritrasportare in una maniera coerente queste prospettive..
Che il punto focale diventi la conoscenza!?