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Nemo

Circolo degli Antichi
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  1. Nemo

    Le cronache di Narnia

    a me non è piaciuto: un pò alcuni elementi della storia che francamente trovo ridicoli (babbo natale con l' equipaggiamento...), un pò la recitazione degli attori decisamente carente (saranno anche piccoli, avrà anche 6 anni quella bambina, ma insomma! sono attori, che si guadagnino il loro compenso!), un pò le parti dei personaggi decisamente banali. vorrei solo aggiungere che tutta quella discussione sulle capacità da spadaccino del ragazzo dopo un brevissimo allenamento è totalmente e completamente fuori luogo, perché il suddetto ragazzo brandisce la spada con la stessa maestria con cui un contadino brandisce la zappa, sia prima che dopo l' allenamento. dov' è che si fa strada a colpi d' arme in mezzo a minotauri, giganti e simili mostri, che l' unica cosa che sa fare è parare maldestramente gli attachi con lo scudo? la sua totale incapacità è ben evidente nel momento del duello con la strega, in cui non si può non notare che attacca solo con due mosse, sempre quelle (diagonale verso destra e diagonale verso sinistra). esattamente come un contadino usa la zappa. non che io sia questo gran espertone di scherma, ma è abbastanza evidente che non è capace, no?
  2. Nemo

    Berserk

    io la penso diversamente (mi sembra chiaro...). sciattezza, mancanza di inventiva e situazioni sempre più al limite del buon gusto (comunque un limite che per un lettore di Berserk è necessariamente piuttosto largo) non le ho mai nemmeno intraviste, in nessun momento della storia. e, dissento, sono proprio la coerenza con i personaggi e l' ambientazione ad essere segno di una buona trama
  3. intendo che sarà dura per l' arciere possedere un arco +6 (o anche solo una faretra di frecce), necessario per superare la riduzione del danno, quindi tutti gli attacchi che colpiranno infliggeranno 10 danni in meno
  4. il che vuol dire che un personaggio che non sia in possesso di un' arma epica non supererà mai la sua riduzione del danno. le chances dell' arcere diminuiscono...
  5. Nemo

    Berserk

    vero, vero. probabilmente sono 2 dei motivi per cui vende, ma non credo gli unici. erano così anche i primissimi numeri. l' unica cosa che eccede da questo schema sono state la digressione sulla Squadra dei Falchi e (ma guarda...) i numeri posteriori alla torre di Albione. può essere che Miura non abbia ben chiaro come proseguire la storia e proceda ad intuito, ma non ci vedo nulla di male: se riesce a trovare delle soluzioni coerenti per tutte le situazioni che ha messo in piedi, che altro mi serve?
  6. vince il pg, ovviamente. il brachyurus è quella specie di lupo sul manuale dei livelli epici, no? io credo che abbia delle capacità magiche o simili, dovresti tenerne conto. è raro che un mostro con grado di sfida tanto alto non disponga di qualche risorsa offensiva contro bersagli a distanza: il massimo che mi viene in mente è il Tarrasque. altrimenti, se il mostro non è in grado di attaccare o danneggiare bersagli distanti nel gradi di sfida se ne tiene conto, e difficilmente raggiungerà numeri tanto alti controllando il brachyurus noto che effettivamente non dispone di attacchi a distanza (escludendo l' ululato che comunque non è efficacie oltre i 18 metri e non causa danni ma solo lo status "scosso"), ma è dotato di riduzione del danno 30/+5 (che in 3.5 vuol dire 30/magico, credo), resistenza 20 a tutte le forme di energia elementale (compreso suono), guarigione rapida 10, ca 40 e 893 pf. detto questo l' arciere dell' esempio ha 15 minuti di tempo (il massimo giornaliero degli stivali) per infliggere 893 danni ad un mostro con ca 40 (quindi conviene tenere nei conti di fallire almeno il 50% degli attacchi), che in 15 minuti si cura naturalmente di 1500 danni, quasi senza l' ausilio di danni elementali derivanti da armi infuocate, gelide, folgoranti o simili (escludendo tiri per i danni assurdamente fortunati). se ci riesce, compie un' impresa epica, non ne dubito. notiamo inoltre che il brachyurus ha intelligenza 18, che non è poco, e un buon modificatore alle prove di nascondersi e di muoversi silenziosamente: nulla gli impedisce di trovare rifugio se non può reagire agli attacchi, invece di fare da puntaspilli
  7. Nemo

    Berserk

    il 15 della prima serie o della collection?
  8. però credo che per le componenti materiali qualcosa si possa fare. una prova contrapposta rapidità di mano vs osservare potrebbe starci, no?
  9. Nemo

    Tiro in Movimento

    dai, non è una bischerata così grossa. in fondo, "gatling" o no, non ci puoi attaccare più volte di quante potresti con un arco, ed in più ti è costata un talento di competenza
  10. Nemo

    3.0 e 3.5

    per fortuna che non è affatto così, altrimenti mi sentirei un cretino...
  11. beh, vado un pò ot, però come Tizio può usare un' azione di ritirata per uscirsene senza causare AdO, così Caio può usare un' azione di ritirata per frapporsi tra Tizio e il cancello senza causare AdO (posto che vi sia spazio per muoversi fuori dell' area minacciata da Tizio). ma d' altronde, anche se Tizio riesce ad uscire perché Caio non ha agito (o potuto agire) in modo da impedirglielo, non è difficile immaginare la scena in maniera realistica: Tizio sta cercando di scappare, quando sopraggiunge Caio ad inseguirlo; Tizio sa che dopo che il cancello sarà chiuso le sue possibilità di fuga saranno nulle, così difendendosi dagli incalzanti attacchi di Caio arretra verso l' uscita. arrivato al di là del cancello per un pelo, mentre questo si sta già abbassando sotto la sua statura, impedisce a Caio di oltrepassare lo spiraglio apertosi con la propria arma e attende trionfale che il cancello si chiuda del tutto. non mi sembra tanto irrealistico, no? eppure è l' esatta rappresentazione di ciò che è successo. beh, dipende. se ci pensi l' esplosione provocata da un meteoite non necessariamente è un fatto istantaneo (come una palla di fuoco), ma potrebbe anche trattarsi di una lunga conflagrazione che duri per vari secondi. se proprio la cosa che il mago non tiri per la concentrazione non ti va giù puoi tranquillamente stabilire che il meteorite provoca un danno continuato in un' area d' effetto per la durata di uno o due round, e il mago deve fare una prova per la concentrazione con cd 10 + danni subiti/2. vale anche per il dubbio di Elayne: fuori da un combattimento non c' è iniziativa, perciò è impossibile sapere se il meteorite colpisce prima, dopo o durante il lancio, ma se dai l' esplosione del meteorite come effetto continuato, puoi sapere se il mago in quel periodo sta lanciando, no? è su questo che non sono daccordo. non è che D&D non sia realistico per teorema: il fatto è tareche il sistema utilizza varie semplificazioni e approssimazioni che vanno a rappresen concetti realistici. ad esempio i punti ferita. o l' intero sistema dei livelli.
  12. per rispondere ad Azar sulla contemporaneità delle azioni: è vero che il sistema, per stare in piedi, prevede che non esistano azioni contemporanee, ma ci sono le dovute precisazioni. ad esempio, un incantatore che lancia un incantesimo normalmente provoca un attaco d' opportunità, che avviene in contemporanea al lancio, tanto da costringerlo a tentare una prova di concentrazione. vero, questo esclude l' utilizzo delle armi da lancio e da tiro (che non minacciano aree e di conseguenza non infliggono AdO), ed è anche vero che probabilmente l' incantatore tenterà di lanciare sulla difensiva per non provocare AdO (ma questo non c' entra con la contemporaneità delle azioni, è semplicemente una possibilità che si è garantita agli incantatori in questa edizione del gioco). e comunque occorre ricordare che il combattimento inteso nelle regole è solo una rappresentazione di come vanno le cose in "realtà". nel tuo esempio di Tizio e Caio quest' ultimo può tranquillamente impedire a Tizio di fuggire, né ritardando, né buttandosi fuori per primo, e comunque riuscendo ad attaccarlo: gli basta mettersi tra lui e il cancello (cosa che farebbe qualunque Caio dotato di un minimo di buonsenso). in questo modo Tizio non potrebbe fuggire (anche se potesse, non senza provocare AdO). il discorso del meteorite è diverso: in questo caso si assume che l' incantatore non stia lanciando un bel niente mentre il meteorite lo colpisce, e che inizi solo dopo a farlo. è tutta una questione di interpretazione del ssseguirsi delle azioni e delle varie approssimazioni. altrimenti, come sarebbe possibile che tutte le mappe siano basate su multipli di 1,5 metri? o che in 6 secondi (un round) si passi in poco tempo da 1 attacco a 2, quando anch' io, con uno spazzolone in mano, posso dare 5 o 6 bastonate (e riceverne altrettante)? idem per quanto riguarda il lancio degli incantesimi: le regole servono semplicemente a rappresentarlo, non a descriverlo con efficacia e completezza. per quello c' è la fantasia del master e dei giocatori
  13. credo che tu le possa definire in molti modi. buco nero controllabile, palla di antimateria, roba-che-distrugge-altra-roba. in fondo fa poca differenza: qualunque cosa la sfera annientatrice tocca viene disintegrato senza via di scampo
  14. direi di si, ma hai voglia di lavoro quanto ce n' è da fare. se puoi star li a comandare una sfera annientatrice per le centinaia e centinaia di anni necessarie...
  15. Nemo

    "Abbandonare" incantesimi

    personalmente la penso come Dedalo. secondo me un incantatore che prepara gli incantesimi (e qui generalizzo, sia arcano che divino) non può abbandonare gli slot preparati fuori dell' apposita fase di preparazione (a dire il vero non vedo neanche seri motivi per farlo, quindi...). a parte ciò che dicono letteralmente FAQ e manuali, che può effettivamente essere frainteso o interpretato in due modi...
  16. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    purtroppo non conosco minimamente Planescape, perciò non lo utilizzo nelle mie campagne. certo sembrerebbe molto interessante ecco, un' altra possibile interpretazione (peraltro da me condivisa). comunque non esiste una risposta certa a quella domanda, per stessa ammissione di Skip Williams verissimo. è esattamente ciò che ho fatto per quanto riguarda le due ombre, ma la soluzione "generale" si scontra con la mia sensibilità. ovvio che non mi sono messo a riflettere su cosa pensavano i creatori quando la scrissero; piuttosto mi sono interrogato su quale sia lo "spirito" della regola, ed ho trovato che il caso in questione non lo rispettasse. forse è una mia impressione. forse no.
  17. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    certo che è chiaro, ho letto anch' io il manuale. il fatto che il piano etereo (ma anche qualunque altro piano vogliamo citare) sia un universo dotato delle sue particolari leggi naturali nessuno lo ha messo in discussione, io men che meno. nemmeno ho messo in discussione il fatto che sia difficile viaggiare tra un piano e l' altro, anche se si tratta di piani "vicini" come primo materiale, etereo o piano delle ombre (per quanto obiettivamente il viaggio sia più facile per questi che per altri piani più "distanti": per esempio, usare transizione eterea non è come salire o scendere da un tram, ma quasi...). inoltre, non saprei per quanto concerne il piano delle ombre, ma l' etereo non può avere zone che non corrispondano ad altrettante zone sul materiale: questo andrebbe contro il "si vede il primo materiale vagamente sfocato ed indistinto per un raggio di 18 metri". detto tutto questo, spiegato che i piani sono separati, distinti, che sono cose diverse, insomma, non è vero che la distinzione tra l' etereo ed il materiale è più labile di, ad esempio, la distinzione tra il materiale e l' abisso? un esempio: come mai nella sezione del combattimento in cui viene spiegata l' azione del colpo di grazia non è specificato cosa accada se se ne intraprende uno con armi che infliggono danni non letali? qualcuno sa come occorre comportarsi in questi casi? "normalmente si fa così", senza "tranne che". qui manca una specifica, d' altronde in un sistema vasto come dnd può sfuggire qualche minimo particolare come questo. cosa faresti? non è possibile infliggere colpi di grazia con armi non letali? oppure l' arma infligge tanti danni non letali quanti sono gli attuali pf +10? e in tal caso, il tiro salvezza va fatto o no? qualunque cosa rispondessi sarebbe una tua personale interpretazione; lo stesso "Sage" che risponde a simili quesiti su Dragon magazine non può che dare una risposta ufficiosa. ora, poniamo che in effetti a chi ha progettato il sistema del combattimento a mani nude, quando lo ha progettato, non passasse neanche per l' anticamera del cervello un caso in cui due creature incorporee si trovassero a combattere tra loro a mani nude (ed in effetti non credo proprio che abbiano considerato un caso simile). in tal caso qualunque congettura noi possiamo fare sarebbe solo e solamente un' interpretazione, no? ecco la tua interpretazione. sono daccordo su alcune cose, meno su altre. cosa puoi fare per convincermi? indicarmi dove, ad esempio, il "Sage" risponde alla questione chiaro. era una metafora...
  18. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    così la distorci un pò: un altro universo sì, ma con le dovute precisazioni. il piano etereo e il primo materiale sono sovrapposti strettamente l' uno all' altro, in corrispondenza biunivoca (cioè ad ogni punto dello spazio di uno corrisponde un punto dello spazio dell' altro), tanto che dal piano etereo si può osservare in un certo raggio d' azione ciò che avviene nel corrispondente luogo del primo materiale; l' etereo come definizione si avvicina più ad "un' altra realtà dello stesso luogo", piuttosto che ad "un altro luogo". sarebbe diverso se parlassimo, ad esempio, del piano astrale. esatto! coesistente e sovrapposto non ho capito esattamente cosa intendi. quello che dicevo io è che lo specchio, non essendo un oggetto trasperente, impedisce l' osservazione sia a chi si trova sul materiale che a chi si trova sull' etereo ti sbagli. ovvio che non sia scritto a chiare lettere, proprio perché viene data per scontata, ma la corporeità è uno dei presupposti di quelle regole, per il semplice fatto che esse sono state pensate per creature corporee, ovvero i personaggi. potrebbero anche essere valide per creature incorporee, non sta a me escluderlo, ma la mia personale impressione è che queste ultime dovrebbero essere trattate diversamente
  19. Nemo

    Lo Stregone

    l' umano mi sembra la scelta migliore in assoluto. se hai voglia di rischiare un pò ai primi livelli il drow sarebbe una scelta interessante; è anche vero che dietro al drow dovrebbe esserci un' attenta interpretazione e un background ragionato, mentre con l' umano sei un pò più libero
  20. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    prima di tutto rettifico la mia posizione. dopo attenta e meticolosa ricerca sono giunto alla conclusione che etereo -> incorporeo non è vera, quindi hanno ragione i sostenitori di tale posizione. comunque non è esattamente così. per amor di precisione occorrerebbe dire che una creatura eterea è lì, in una sorta di dimensione parallela. non la si può toccare perché è intangibile, non perché non è lì. non la si può vedere perché è invisibile, non perché non è lì (tant' è che con un incantesimo di vedere invisibilità si possono osservare le creature eteree, Guida del DM, pag 291). non la si può udire perché non fa rumore, non perché non è lì. tutte caratteristiche in comune con le creature incorporee, cosa che mi aveva tratto in inganno. il fatto che questi siano più effetti dovuti al piano che alle creature che vi si trovano non dovrebbe invalidare la teoria: se una creatura può acquisire il sottotipo extraplanare ogniqualvolta si trova in un piano diverso da quello natio e perderlo ogniqualvolta si trova nel piano natio ( Manuale dei Mostri, pag 311), può, almeno in teoria, similmente acquisire il sottotipo incorporeo ogniqualvolta si trova sul piano etereo e perderlo se non si trova lì (in realtà non è così). l' esempio non è molto calzante: lo specchio è un impedimento per la visuale sia di una creatura eterea che di una creatura sul materiale; una creatura eterea potrebbe vederlo sfocato, un pò indistinto, ma non trasparente. e in effetti, anche se non è incorporea, la creatura eterea può essere attaccata, non con armi magiche, è vero, ma con incantesimi. il fatto che una creatura eterea goda dell' occultamento totale è perché per le creature materiali essa è automaticamente invisibile: se una creatura incorporea fosse invisibile, anche lei godrebbe dell' occultamento, quindi non subirebbe sempre gli effetti di forza... se per "da regole" intendi la Guida del DM a pagina 292, più precisamente dove si spiega "le creature incorporee possono essere ferite solo da altre creature incorporre, da armi magiche etc...", lo sapevo anch' io, e non è il punto che contestavo. il punto su cui non sono daccordo è quel "chiunque". nel Manuale del Giocatore sono spiegate queste regole del combattimento senz' armi, ma si da per scontato di riferirsi a creature corporee. non sono certo che le stesse valgano anche per le incorporee: il manuale né lo afferma né lo nega. la mia personale logica suggerirebbe di no, poiché mi sembra pacifico sostenere che per effettuare un attacco senz' armi occorra un punteggio di forza, cosa di cui gli incorporei deficitano
  21. l' idea migliore che ho in mente è un umano psicopatico: soffre di tutta una serie di disturbi psichici, come sdoppiamento della personalità, schizofrenia, claustrofobia e chi più ne ha più ne metta. nessuno di questi disturbi a livelli eccessivi, per due ottimi motivi: innanzitutto un personaggio matto da legare diventerebbe molto più difficile da giocare, e secondariamente il personaggio dovrebbe cercare di sembrare del tutto normale. magari di tanto in tanto un paio di uscite un pò "strane" possono accennare alla vera natura del pazzo. potresti ispirarti vagamente a Belkar di order of the stick... per la classe suggerirei bardo, prevalentemente per le sue vaste capacità di interazione sociale (estremamente utili per un simile personaggio) ma anche un mago subdolo e maligno o un monaco diabolicamente crudele vanno benissimo
  22. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    una creatura eterea non è incorporea sul piano etereo. per me che sono sul materiale esiste, solo che è invisibile e, appunto, "incorporea". sappiamo benissimo tutti e due che l' incorporeità è l' assenza di un corpo fisico, ma una creatura eterea, in effetti, sul materiale non ha nessun corpo fisico. ora, non vorrei trasformare questa discussione in una discussione teorica sulla natura di incorporeità o etereità, ma in base a quali ipotesi logiche l' implicazione eterea -> incorporea è falsa? senza interpretazioni. a parte, forse, la supposizione che l' ombra sia in grado di infliggere danni, non letali o letali che siano, a chicchessia, che è esattamente il punto in cui disaccordo. per risolvere temporaneamente una situazione va benissimo
  23. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    si, probabilmente occorrerebbe una soluzione salomonica del genere in via temporanea, finché non si giunga ad una risposta più soddisfacente
  24. Nemo

    Fascia dell'intelletto

    ho letto la faq. Skip Williams spiega che l' oggetto deve essere indossato durante la fase di preparazione degli incantesimi e che se viene tolto si perdono tutti gli incantesimi in più
  25. Nemo

    Ombra contro Ombra...

    ma io non ho detto che sono la stessa cosa. una creatura è eterea quando si trova sul piano etereo; dal punto di vista del primo materiale una creatura eterea è effettivamente incorporea, nel senso che può attraversare gli oggetti, muoversi in qualunque direzione, etc. una creatura eterea può essere ferita solo da effetti di forza, una incorporea da effetti magici che subiscono una 50% di probabilità di fallimento o effetti di forza senza alcuna penalità. insomma, dal punto di vista strettamente logico una creatura eterea è anche incorporea. non è vero il contrario, perciò non sono la stessa cosa la cosa continua a non convincermi. se l' arma naturale dell' ombra causasse danni fisici sarei daccordo, potrebbe utilizzare un colpo senz' armi per causare danni non letali (o letali con il -4). ma l' unico effetto del pugno di un' ombra sono danni alla forza. cosa infliggerebbe il colpo senz' armi dell' ombra, danni alla forza non letali?
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