Mah!
Parlare di ragazze è come parlare di pesce o di dolci, o di qualsiasi cosa in maniera generica.
Alle ragazze piacciono i dolci alla cioccolata? Mah! Si anche a me.
Il rischio di questo approccio così generico è che ne esca un ritratto di ciò che i partecipanti alla discussione pensano possa piacere a x.
Per me il problema non riguarda il genere, ma è strettamente culturale: D&D è diventato IL gioco di ruolo, il primo e spesso l'unico, gioco con cui si viene in contatto con il mondo dei giochi di ruolo e questo è veramente un limite enorme.
Cioé è come se si entrasse in gelateria e ci fosse solo il gusto cioccolato fondente, questo esclude dall'esperienza degustativa di mangiare un gelato chi non piace il cioccolato.
In termini di giochi, guarda i boardgame, anche solo a livello di roba che si trova nei supermercati, c'è "Risiko", "Monopoli", "Tabù", "Trivial", se si passa a livello un po' più "da esperti" (in Italia, in Germania sono giochi diffusissimi nelle case), aggiungi "Coloni di Catan", "Carcassonne", "Citadels".
7 a 1, così, su due piedi, mi viene in mente che con 7 giochi, uno differente dall'altro, si può avere maggiore probabilità di avere una base maggiore di persone a cui piacciono, indipendentemente dal sesso, o dal genere.