-
Conteggio contenuto
2.200 -
Registrato
-
Ultima attività
-
Giorni vinti
12
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Blog
Download
Gallery
Calendario
Articoli
Regolamento e FAQ
Tutti i contenuti di fenna
-
@Demian Hunter c'è sia nel OWoD, Hunter: The Reckoning, che nel NWoD Hunter: The Vigil, quello nuovo non lo conosco, quello vecchio era un gioco stand alone, come un po' tutti i giochi del vecchio mondo di tenebra, ci ho fatto una demo ed era tamarro simile a MotW, solamente che a differenza di Hunter qua non ci sono le classiche coterie/organizzazioni dei giochi WW, ma ci sono semplicemente degli archetipi, che hanno le loro motivazioni per essere li e fare quello sporco lavoro.
-
Ciao ragazzuoli, lo dico spesso e lo faccio troppo poco, nel senso che mi ripropongo spesso di parlare di alcuni giochi e poi, per tempo o pigrizia non lo faccio. Nel merito non parlerò del gioco completo perché ho fatto solo una demo ieri, ma è un gioco molto diverente e che, sopratutto se siete appassionati si Supernatural può fare decisamente al caso vostro. Il gioco si chiama Monster of the Week (d'ora in poi MotW) ed è un hack de Il mondo dell'Apocalisse, un gioco di Vincent Backer, autore che letteralmente adoro, che ultimamente sta avendo una larga schiera di persone atte a modificarlo per supportare tematiche differenti (appunte farne un hack). Nel merito MotW è veramente un gioco molto spassoso, cosa devi fare (parlo del giocatore): prendi un libretto, tipo da QUI, segli la tipologia di personaggio che ti intriga di più e lo compili secondo le regole (regole che trovi direttamente nella scheda). Io avevo scelto il The Coosen, giusto per capirci, l'immagine non è affatto indicativa, infatti il mio personaggio era una futura star della NFL, tipo potenzialmente prima scelta nel draft, però... beh un tizio strano (Weirdo) gli ha ucciso la ragazza e gli ha detto che era il prescelto. La cosa **** è che pur essendo un maledetto stereotipo (qualcuno ha detto Supernatural) è stato veramente divertente giocarlo, perché mi ha permesso di stare "comodo" e lasciare che le giocate e le situazioni uscissero a ruota libera. Gli altri ragazzi avevano scelto di giocare un Flake e un Monstrous, in particolare quest'ultimo si trasformava in una specie di lucertolone se spinto dalla rabbia. Il tutto gira in maniera molto semplice, cioé a te (giocatore) tocca agire come se fossi un eroe, anzi per la precisione un cacciatore di mostri. Il GM ha tutta la sua roba da fare, ma nel merito, come ho detto, avendo fatto una demo non so cosa c'è dietro, posso immaginarlo visto che conosco Il mondo dell'Apolisse, ma anche questo non da una mano, visto che gli Hack spesso hanno regole specifiche, che altrettanto spesso cambiano il gioco. Come fai a fare qualcosa? Non dici che cerchi di fare, dici come la fai, ma se la fai, la fai. Quest'ultima frase significa che quando dici che fai una cosa, allora la devi fare e se la fai non è che tiri i dadi (2d6) e vedi se riesci a farla, no, vedi se rientra in qualche mossa particolare... Cosa sono le mosse? Le mosse descrivono delle situazioni particolari, prendete la scheda del Prescelto e andate in fondo alla terza pagina, ecco quelle sono delle mosse particolari del personaggio, sono mosse che solo un prescelto può fare, gli altri personaggi hanno anche loro delle mosse particolari, che rendono unico ogni personaggio; poi ci sono delle mosse standard, che però ora non ricordo in maniera precisa. Quando fai una mossa, e quando la fai la fai, tiri i dadi, sommi la caratteristica che ti dice la mossa e scegli, da una lista un outcome. Io avevo scelto questa: The Big Entrance: When you make a showy entrance into a dangerous situation, roll +Cool. On 10+ everyone stops to watch and listen to you until you finish your opening speech. On a 7-9, you pick one person, minion, or monster to stop, watch and listen until you finish talking. On a miss, you're marked as the biggest threat by all. Eravamo in una piccola città in Luisiana, un cacciatore era scomparso e stavamo andando a vedere perché. Fra l'altro la notte prima il mio personaggio aveva avuto una premonizione (sfruttando la mossa Destiny's Plaything, ho tirato ho fatto un bel risultato e il keeper (GM) mi ha descritto una visione: due vampiri in abiti vittoriani stavano facendo casino in città. Bene la scena è questa, uno di quei maledetti succhiasangue sta per fare a pezzi il Flake. Bene, a quel punto: entro in scena con i Van Halen come musica di sottofondo, coperto dal rombo della mia shelby degli anni 70... Una entrata con i controcazzi insomma. Tiro. Tiro un 6. Se guardate la mossa vedete l'outcome: divento il bersaglio numero 1. Quindi quelli lasciano il nerd mezzo morto, il loro capo se lo porta via, e io mi pippo due vampiri in piena forma che vogliono ammazzarmi. La cosa veramente bella del tutto è che magari stai facendo una mossa e nemmeno te ne accorgi, perché sei occupato a giocare di fatto, poi tiri i dadi per vedere come vanno le cose e anche se vanno male, possono andare molto male, chissenefrega: il tuo compito è agire come un eroe cacciatore di mostri, non di farti domande sulle tattiche della schermaglia. Insomma un gioco che consiglio spassionatamente ai fan di Supernatural e a chi giocava a Hunter. Se volete prenderlo, fra l'altro, il pdf sono 10$, mentre il libro, su Lulu, sono 15€... insomma, poteva andare decisamente peggio no?
-
Yeah! Come mai Raven? Visto il rapporto con Asterion pensavo sarebbe uscito con quest'ultima casa.
-
Horace de Vere Quando vuoi (estendo l'invito a chi vuole) su g+ facciamo un hangout. In tre/quattro dura circa 3 orette, compresa pausa centrale.
-
Bravo matking FIASCO è veramente un gran gioco. Semplicissimo, divertenterrimo, in Antro (ludoteca che frequento) oramai è un must.
-
avventura Editori e GDR ....in italia
fenna ha risposto a una discussione in Discussioni GdR Generiche
Ottimo, anche perché secondo me è una via che ti permette di organizzare demo, manifestazioni come quella di Brescia a Settembre e di lasciare a Lulu o chi per lui il compito di fare la parte noiosa. Aggiungo una nota interessante in questo topic l'ha fatta Iacopo Frigerio, autore di Ravendeath (gioco veramente bello), la riporto per intero: -
Per gli artefatti: http://lnx.magoscuro.com/exalted/forum/viewforum.php?f=40 Tutti fanbase, ma molto curati. Comunque non è D&D, se giochi un solare... un artefatto di orichalco è qualcosa di veramente grosso, potente, raro, probabilmente tramandato in potenti famiglie di sangue di Drago. La restante parte è facilmente adattabile, tra lo spadone e la spadina... si può fare tranquillamente spannometricamente. Per i bestiari. Non saprei, mi sono fermato molto presto nell'acquistare i manuali, posso dirti che il compendio del narratore è molto utile per gli archetipi di PNG che trovi dentro. Per il resto lascio a persone che sicuramente ne sanno più di me.
-
avventura Editori e GDR ....in italia
fenna ha risposto a una discussione in Discussioni GdR Generiche
Rob ero convinto che avessi dei manuali su LuLu -
comic Incredebile al Cibali: Ritorna SandMan
fenna ha inviato una discussione in Libri, fumetti e animazione
Uno dei più bei fumetti della storia del fumetto ritorna, l'annuncio dalle parole di Neil Gaiman in persona http://youtu.be/GndnR7oSYYk -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
Questo sito ha bisogno dello Slow Down. @bobon123 Capisco il tuo punto di vista, non lo condivido. Direi che abbiamo finito. @Sir Daeltan Fernagdor Con il GM, ma vale sempre GM: il tizio che vi sta di fronte è alto tozzo e piuttosto incazzato, ha il viso perfettamente rasato, grossi muscoli e una cicatrice che dalla fronte arriva al mento. "Ciao Io sono Garth" Più tardi nella serata Marco, il GM riprende lo stesso personaggio sta raccontando eventi che nella fiction hanno avuto luogo la sera dello stesso giorno in cui i PG hanno incontrato Gart. GM: Garth si accarezza il lungo baffo Gino: hem... ma non era perfettamente rasato questa mattina? GM: Si hai ragione. L'esempio che hai portato non cambia le cose, sono particolari di contorno che possono cambiare o meno, non hanno alcuna influenza. Cosa conta veramente? Le decisioni che lo scrittore o i giocatori al tavolo fanno prendere i loro personaggi. Il decidere, ad esempio di fuggire di fronte/affrontare un pericolo. Il gioco ha delle regole. Facciamo finta che una regola di gioco sia: la scelta finale spetta al giocatore che controlla il personaggio. Quindi Mario che controlla Serena potrà scegliere se combattere o fuggire. Mario sceglie di fuggire. E' una scelta, valida, non valida? Chiessenefrega! Il metodo è stato dato, chi doveva scegliere ha scelto. Non c'è in alcun modo un vantaggio da parte dello scrittore semplicemente è una possibilità del medium scrittura. -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@bobon123 Causa maltempo ho dovuto ritornare dalla mia escursione (sono in ferie) programmata. Ti rispondo. Non se ne esce vivi credo, almeno dagli anni ottanta (come dicevano gli Afterhours). Stai introducendo una distinzione che, ancora una volta, non ha senso per me. Cioé recitare, interpretare... per me non ha alcun senso come distinzione. Ecco perché parlo di giocare e non di interpretare (termine vago a cui appiccicare mille significati) ne di recitare. Giocare di ruolo significa mille cose e prevede mille cose. Prevede tipi di iterazioni differenti e creativi in base alle regole del gioco. Ora, il punto è questo. Ci sono dei giochi che permettono di riscrivere le cose che avvengono? Si. Lo scrittore ha più libertà perché può fare dell'opera ciò che vuole? Ni. Cioé può mettersi a riscrivere l'opera, ma rimane il problema di fondo della trasposizione di questo nel GDR. Cioé se un gioco da le regole per accordarsi rispetto a quello che succede nella fiction, se le regole sono accettate da tutti e sono divertenti, semplicemente a me diventa difficile capire perché si voglia tornare inietro a riscrivere il tutto. Al massimo si possono fare dei commeti post sessione. Si stava giocando a Ravendeath a Verolanuova, dopo un anno che tampino Iacopo Frigerio per farmelo giocare. Io, Ernesto, Daniele. Daniele fa la parte dell'antagonista e fa una scelta che a mio avviso poteva essere più incisiva. Spetta a lui farla. Alla fine del gioco, molto apprezzato, gli dico: sai che avrei fatto quell'altra cosa? Ma non mi sarei mai permesso di dirgli che *****. Perché le regole del gioco definiscono il come accordarsi. Aggiungo poi che quello che dici sullo scrivere non è poi così vero quando si ha pubblicato dei libri. Il caso Martin bloccato per anni nel riuscire a trovare una soluzione per mettere assieme tutto il casino precedente e farlo combaciare è li a dimostrarlo (sperando che non schiatti prima di finire i libri) Sul BG. Ci son due problemi. 1) Se tu ti mettessi ad interpretare una macchietta di Daniele Fenaroli, chi ne risentirebbe? Io? No di certo. La funzione di critica si esaurisce all'interno del gruppo di gioco. Quando serve sapere il passato del personaggio? Quando giochi a OnStage e sai che hai in mano un personaggio, facciamo Mercuzio e vuoi mantenere il canone shakespeariano. Ma se ai ragazzi che giocano con te non frega? Mi ricordo di un amica che aveva portato in scena "Senza Giulietta", Romeo e Giulietta senza l'intoppo femminile. Mi ha fatto pensare a come si potesse veramente fare in OnStage; 2) Quella roba li, cioé ciò che sei stato cambia. In Cani ogni volta che entri in un conflitto, sia che tu perda o vinca, il tuo personaggio cambia. Matura si evolve. A volte anche radicalmente. Perché? Perché più di chi era prima è importante chi è ora e cosa gli sta accadendo. Altrimenti il rischio è veramente che sia il punto d'arrivo il BG invece è al massimo è l'inizio. In Polaris fa esperienza (quindi vince più facilmente i conflitti tirando il dado quando è lui a chiamarli) quando tradisce il popolo, agisce direttamente contro il popolo, per un demone o per i demoni, quando si dimostra spietato, apatico ecc. Il gioco porta a situazioni dove il Cuore deve decidere dove schierarsi e pagarne il prezzo. In questo processo il personaggio cambia e questo si riflette sul Cosmo, ma anche sui temi. Quello che è importante non è chi è il personaggio all'inzio, non è un canone da rispettare, è l'inizio. Nel peggiore dei casi avere un BG approfondito limita le possibilità di contribuire con colpi di scena, nel peggiore porta ad un pattern di comportamento dove non esistono variazioni di carattere, non c'è crescita... insomma c'è una fotografia di un momento. Il che non mi pare proprio una gran cosa. Temo però che bisognerà riconoscere di essere in disaccordo (e magari splittare) -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@bobon Hai esperienza di giochi di ruolo. Chiedo scusa. Avevo torto Errore mio, pensavo che non avessi l'esperienza che hai e commettessi l'errore comune che fanno i ragazzi che hanno giocato solo a D&D, di generalizzare. Ad ogni modo non era un argomentazione, perché sarebbe un argomentazione "non sai chi sono io al contrario", no, era un assunzione errata, che vedo ti ha urtato parecchio. Non è un problema. Bene. Allora dovresti sapere che è inutile parlare in generale di gioco di ruolo. Il curriculum conta anche nel gdr: perché dice che età hai, quindi con che soggetto sto interloquiendo; che esperienza hai; che tipo di contatti è possibile avere e che mezzi usare per comprendersi; che tipo di hobbista sei. Come vedi io ho età, nome e cognome in firma, posizione geografica e se vai a cercare i miei giochi preferiti trovi quelli che ci stanno nel profilo. Non è un caso. Facessi un esempio su un asta di OnStage mi sarebbe possibile saltare tutta la parte tecnica perché la darei per assunta. Così come per Dogs, mi dici che hai giocato, se mi serve fare un esempio su un conflitto potrò dire: ho ritorto il colpo, senza spiegare cosa significa. E' un vantaggio. In un hobby dove il mono gioco è un problema culturale, sapere che il mio interlocutore ha esperienza di giochi differenti mi fa pensare ad una persona curiosa e aperta, quindi stimolante. Non la classica persona che mi viene a dire "hei quello non è un gdr". Andiamo alle argomentazioni. Non equivale per nulla è questo il punto. O meglio potrebbe equivalere nei casi in cui si ha un storia scritta che deve andare in una certa maniera, dove le scene sono prefissate per avere una reazione da parte del dato personaggio che ha avuto un passato. Questo è un grosso problema. Alcuni hanno descritto l'atto di giocare come una jam session. Lo trovo un esempio decisamente più calzante. Anzi più eccitante come prospettiva. Lo trovo calzante perché il problema è che non esiste uno spartito, non esiste un prima, un dopo e un durante. Immagina una sessione impro. C'è un live, non mi ricordo se il Flying Cyrcus l'aveva tradotto, dove l'unica cosa che veniva dato ai presenti era un hangout con i rapporti famigliari. Non c'era scritto nient'altro. Mario è il cugino ricco, sta bene, è vestito come un lord inglese e fa la parte del riccone, va da Gino, lo trascina in un angolo e gli dice "lo zio mi ha fregato un sacco di soldi e ora ho le pezze sul sedere, mi serve un prestito". Quella cosa diventa vera. Quello è un evento che non è stato scritto, che diventa vero per le regole del gioco, che è una roba fighissima: perché è materiale su cui è possibile costruire città. Palazzi. Grattacieli. In che maniera uno scrittore è più avvantaggiato perché può riscrivere la storia? Sono due media differenti. Con caratteristiche differenti. Alla stessa maniera ci sono giochi che danno la possibilità di inserire ricordi, oggetti, frammenti narrativi dal nulla e danno la possibilità di essere creativi con essi: le minuzie di shock, visto che l'hai citato l'uso degli attributi di cani nella vigna. Quindi esattamente non condivido e reputo anacronistico il commento. Perché non vedo come possa avere senso comparare in termini di migliore o peggiore due media con possibilità differenti e iterazioni differenti. Sul commento di Polaris. Come non cambia il discorso? Se qualcuno al tavolo fa l'affermazione che ho fatto quella è vera. Il gioco da le regole per cambiare quell'affermazione una volta fatta. Quindi l'affermazione sottolineata dal quote è falsa, nello specifico e nel particolare. Le tre sessioni prima non sono la parte che mi interessa dell'affermazione. Non è li che parlavi di controllo autoriale, ma soprattutto: avrebbe senso? Perché dovrei voler tornare a tre sessioni prima a cambiare un idea uscita nel gioco? Quando il gioco mi da tutte e dico tutte le armi a disposizione per poter cambiare gli eventi li, in quel momento mentre sto giocando? Mi pare un controsenso assurdo... L'unico vantaggio che riesco a vedere, ancora una volta, che posso riuscire a vedere è quando la storia che il DM o GM aveva in testa non sta andando nella direzione che lui voleva che andasse. Mi fai un esempio di che vantaggio potrebbe portare ad una partita, scegli tu quale gdr, avere questa opportunità? Qui serve un esempio pratico. Vorrei capire: ad un certo punto del libro, Gino si accorge che gli è uscita una scena dove il personaggio principale positivo si dimostra essere freddo e duro. Allora decide di riscrivere le azioni passate del romanzo? Qualcosa non mi torna. Perché dovrebbe prendere tale decisione e in che maniera questo potrebbe essere un vantaggio nel gioco di ruolo? Boh! Su D&D ho un ossessione, tiro a caso, penso male e spesso ci azzecco. Il discorso vale per buona parte dei GDR tradizionali che hanno come base un sistema di simulazione della fisica e basta. Due cose in aggiunta. In riferimento al fatto che assumevo che tu non avessi esperienza in materia mi rispondi: Al post numero nove, giusto per non farmi alterare: Mi sono perso qualcosa? -
Quoto anche io Pendragon
-
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@Aleph Ho capito il tuo punto di vista, direi che si sta parlando di cose lievemente differenti. Rimango dell'idea che (come spiego sotto) il fatto di fare la storiella di cosa è accaduto prima, senza legarla a regole di gioco per quello che accadrà veramente durante il gioco, semplicemente non porta da nessuna parte. Però diciamo che siamo su posizioni differenti. Il motivo dell'aver passato la mano agli altri moderatori è perché in questa discussione voglio, per una volta, essere abbastanza franco. Quindi lasciare un po' i toni del pacificatore da parte. Perché non hai idea di quante volte, da quando faccio il moderatore ho iniziato a scrivere post, poi lasciandoli da parte @bobon123 Io continio a credere che tu abbia giocato solo a D&D. Questo non è stato alcun modo smentito dalle tue affermazioni successive: ora lo prendo come un dato di fatto. Il problema è capire perché te la prendi. Non c'è nulla di male. La cosa non è nemmeno importante, la cosa importante è che da come parli e ti esprimi mi pare tu non abbia sufficiente esperienza per parlare in generale di gioco di ruolo. Nel merito dell'espressione che ho quotato in precedenza: dici che un libro è più organico perché trama e personaggi possono essere adattati e cresce assieme, compari inoltre il gioco allo scrivere. [Edit giusto riportare il quote corretto] La frase importante è quella sottolineata. La frase non ha alcun senso per due motivi. Motivo 1 Questo è comparare due media differenti. La scrittura e il gioco di ruolo. Il punto in merito è che nel gdr il ruolo dell'autore e della critica nasce e si esaurisce fra il gruppo dei presenti alla sessione di gioco. La fiction prodotta è un elemento non marginale, ma è solo una parte dell'esperienza del gioco. Chi la giudica? Chi gioca. Nessuno da fuori verrà a imporre una critica, o lamentarsi della qualità del prdotto: la fiction prodotta ha senso mentre si gioca e solo per i giocatori. Quindi la tua affermazione in merito al fatto che l'autore di un libro è più fortunato perché riesce a produrre una fiction più organica, non ha alcun senso, semplicemente perché la qualità della fiction prodotto potrebbe essere assolutamente marginale per un gruppo di giocatori. Infatti ci sono ragazzi che se ne sbattono altamente della fiction che esce e giocano felici da anni ad ammazzare mostri e a creare storie attaccate con il nastro adesivo. Ci sono gamedesigner che fanno avventure come "la tomba degli orrori" e ragazzi che poi la giocano. Alcuni dei quali molto soddisfatti. Se rimaniamo in termini di D&D. Motivo 2 La frase poi acquista ancora meno senso quando si sono provati giochi che danno veramente la possibilità di poter influire sull'estetica della fiction attraverso le regole: sia a livello di decisioni prese, sia per cambiarle. a) Hai mai giocato a Polaris? In Polaris si gioca con frasi definitive. Ogni personaggio al tavolo ha ruoli differenti, l'errore fa la parte delle avversità, le lune dei PNG, il cuore dell'eroe. Giocare per frasi definitive significa non usare il "tento di". Pertanto una frase di gioco potrebbe essere. "Polluce prende la spada di tuo padre e trafigge tua moglie da parte a parte, un demone ne esce sibilante mentre lei si spegne" Ora. Questa frase, nel gioco, diventa vera. Magari è anche un bel fatto importante, qualcosa di grosso, perché il cuore, per la moglie ha affrontato orde di demoni, ha tradito il popolo e sacrificato la vita di suo padre (non robetta). Questa potrebbe essere la chiusura di un capitolo. Ora ci sono due casi in cui il cuore può riscrivere la frase. 1) se era una luna a farla può dire: ma non era importante. Questo però deve essere detto sia dal cuore che dall'errore; 2) il cuore può usare la frase Questo non accadrà: tira i dadi e se riesce l'ultima affermazione dell'avversario è negata; 3) se il cuore pensa che sia veramente troppo, o troppo presto, mettere in gioco la vita di quel png, può dire: stai chiedendo troppo. L'avversario deve riformulare la frase abbassando "le pretese". FIASCO Fiasco è un gioco maledettamente semplice. O sei tu a settare la scena e i tuoi amici a risolverla, o tu la risolvi e i tuoi amici la settano. Ci sono dei d6 bianchi e neri, hanno varie funzioni, una di queste è quella di essere assegnati se la scena finisce bene (bianchi) o se la scena finisce male (neri). Non serve dire che decidere di risolvere la scena comporta che si possa decidere come vada, quindi l'estetica. c) Un Penny per i miei pensieri In Penny giochi qualcuno che ha perso la memoria. Da degli spunti mnemonici estratti a caso il giocatore (paziente) inizia a raccontare come sono andate le cose, quando arriva ad un punto dove il suo personaggio dice o fa qualcosa può dire cosa fa e se gli altri giocatori non dicono "ne sei sicuro" la cosa è vera, oppure può chiedere consiglio. Se chiede consiglio chiede a due altri giocatori come sono andate le cose e sceglie la risposta che gli è piaciuta di più. Tre esempi, non uno di giochi che rendono: a) facile coinvolgere nella storia e rendere partecipi i giocatori al tavolo, perché o ti interessi alle cose che accadono al tuo personaggio o semplicemente non giochi; rendono completamente anacronistico il tuo paragone. c) rispetto a questi giochi D&D non ha semplicemente le armi per competere su questo livello, quindi: c.1) o ci si adegua a cosa passa il convento; c.2) o si sperimentano tecniche che portino fuori D&D dall'empasse diventando game designer, c.3) oppure si cambiano giochi perché magari veramente si cerca qualcosa di differente; Direi che ora ho argomentato meglio e sopratutto ho ricollegato al discorso -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@Aleph capisco il punto. Il problema è che in base a come lo si fa cambia radicalmente. Una sessione come l'ho proposta io sopra, dove il DM dice hei ragazzi mi piacerebbe giocare qui, fa vedere la zona, la spiega e quant'altro. Voi dovete: - trovare il motivo per cui i vostri PG stanno assieme, io suggerisco, ma spetta a voi decidere il perché; - decidere chi sono i vostri personaggi e magari dare qualche accenno di carattere; - scegliere in che rapporti sono l'uno con l'altro possono essere varie cose come: "gli devo la vita perché mi ha salvato le chiappe"; "il nostro amore interraziale non può esistere per lei sono solo un umano"; - magari introdurre una segreto del vostro PG che volete che esca in gioco. Il che è molto differente da: scrivete il BG del personaggio quando fate la scheda. La differenza è quella testimoniabile da Minokin e da altri del gruppo chimera che, negli anni, si son ritrovati a leggere palandrate di BG assurdi per giustificare le razze e le classi. Perché per dire che uno era un mezz'orco celestiale dovevano fare la genealogia. Ora bisogna intendersi. Tu stai parlando della parola background di cosa è accaduto prima e che porta una persona ad agire in una determinata maniera; io sto parlando del metodo di definizione di cosa è accaduto prima ad un personaggio e a come viene gestito in un gioco di ruolo come D&D, dove non ci sono regole specifiche. Se sono i 4 fogli non serve a nulla. Il rapporto a mia esperienza fra la gente che scrive i 4 fogli e la gente che si siede al tavolo per decidere che pg giocare e come giocarli è decisamente a favore del primo. P.S. nota in calce. A parte splittare eventualmente il topic, come accade sempre quando sono coinvolto direttamente in una discussione, ho chiesto agli altri moderatori di guardare la dissione loro. Se credete che esageri o sia troppo diretto (il caldo, la birra e la passione per dire a qualcuno su internet che ha torto sono un mix letale per le discussioni) non abbiate problemi a segnalare, grazie. -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@Aleph Ora. Non parliamo sempre di semantica. cazzarola. Il BG cos'è l'è quei quattro fogli che ti vengono dati con scritto il passato dei personaggi. Nel migliore dei casi i giocatori si sono messi daccordo. Nel peggiore nemmeno c'è. Ti ho chiesto: fare una sessione con cui si crea il personaggio, si stabiliscono i legami tra personaggi del gruppo, sopratutto cosa fa andare avanti i PG maniera coerente all'ambientazione sia un processo normale per te. Mi rispondi con la filosofia. Dimmi è normale. Non è la prassi. Dipende. Ma non mi puoi filosofeggiare sul concetto di Background perché questo è marginale. @bobon123 Non hai mai ritrattato o avuto richieste di ritrattare su un dato momento della fiction nel (probabilmente unico gioco che hai provato cioé) D&D? Perché quando giocavo a quel gioco, nelle sue incarnazioni fatte male a me è capitato. L'esempio (da the gamers) è quello relativo alle persone che nel tal momento della notte sono sveglie e invece non lo sono. Perché si ritratta? Perché, a volte, ci sono cose che non vengono dette o vengono sott'intese. GM: Siete stanchi morti, non riuscite a fare un altro passo oltre, dovete riposare. Fatemi un tiro X. roll. Tutti siete sfiniti. Tranne il PG di Marco che sembra non aver subito il caldo. Marco: Ok allora io resto sveglio a fare da guardia. GM: passano poche ore e la stanchezza si fa sentire. Marco: quante? GM: tipo sei, però sei stanco morto. Hai un -2 ai tiri percezione. Marco: hei però in sei ore gli altri hanno potuto dormire seramente per darmi un cambio. Qui marco sta tentando di non avere la penalità perché ha capito che sta (o potrbbe succedere) per succedere qualcosa di brutto, qualcosa che prevede il tirare dadi GM: mmm... direi di si. Chi è sveglio? Si decide chi è sveglio. GM: tira i dadi percezione. L'esempio semplice e capitato a tutti parla di una ritrattazione. Non ti è mai capitato? Come sopra, temo tu debba giocare più di ruolo e più giochi. Aggiungo poi che un gioco dove si gioca a giocare ciò che è successo prima è Un penny per i miei pensieri; ma ci sono giochi dove tranquillamente il BG non serve, perché elementi come frammenti di ricordi, ma anche regole per collegare i personaggi fra loro sono usati e funzionano. Solo che non li conosci. @Dannat0 Io non so se l'appellativo buono mi calza, direi di no. So però che nel merito della questione BG si è sulla stessa linea d'onda. -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@Aleph A si? E lo fate tutti assieme per tutti i personaggi? Bello, bravi. Io intendevo per PG quelle due paginette di storia del personaggio che veninvano recapitate da qualche amico giocatore e che servivano a me (GM all'epoca) a farmi un idea, alcuni avevano anche la scheda già fatta. Poi D&D non dice come fare, quindi credo che ci si sia organizzati in maniere anche molto differenti nel tempo. Dannat0 Avventure in prima serata non funziona così Il Produttore non decide l'ambientazione, è un processo comune. -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
Sinceramente vedo che si stanno sovrapponendo due discorsi, il primo è quello del thread opener l'altro è sull'utilità dei BG. Chiedo a BoredUlam di dirci se ha avuto risposta e eventualmente si splitta. @bobon123 Io sinceramente credo che ti manchi l'esperienza necessaria per parlare in generale di gioco di ruolo un esempio: Questo dimostra che tu non hai mai giocato a giochi che permettono di costruire la storia mentre si gioca, introducendo elementi esterni che di volta in volta si integrano, o che abbiano regole per gestire "ciò che è accaduto prima" in maniera più organica di D&D. Due cose possono uscire di buono da un BG per spingere ad un maggiore coinvolgimento: rapporti tra i personaggi; segreti da rivelare in gioco. Punto. Il resto è fuffa, in D&D spesso è fuffa per giustificare accostamenti di razze, classi e supercazzole australiane con lo scappellamento antani che ci si potrebbe risparmiare. Molto, molto meglio, fare una sessione di inizio, dove il GM definisce l'ambientazione, dove i personaggi saranno collocati, i giocatori definiscono perché i PG stanno assieme, cosa li spinge, degli obiettivi concreti e quali sentimenti provano uno per l'altro. Così si evita scollamento fra personaggio e ambientazione e fra personaggio e personaggio. -
avventura Invogliare i propri giocatori a giocare di ruolo, come?
fenna ha risposto alla discussione di BoredUlam in Discussioni GdR Generiche
@BoredUlam Sicuro che tu voglia giocare con quelle persone a quel gioco? [immagino D&D è sempre D&D] Perché per come la vedo i tuoi amici stanno usando correttamente le regole del gioco (D&D non generalizziamo), dove non c'è scritto da nessuna parte che bisogna essere attori (anzi Gigax aveva qualche parolina poco carina sui finti attori che giocano di ruolo) e a me pare che tu stia cercando qualcosa d'altro, o come gioco o come persone al tavolo. by by -
In merito alle situazioni, ho quella vaga impressione che siano parecchie, se ne hai qualcuna che ti ha dato fastidio e ti diverte riportarle possiamo ragionarci sopra e posso indicarti eventualmente (fermo restando quello che ho detto in precedenza) quali giochi risolvono (o non risolvono) eventualmente il problema. Per i punti 1-2-3 (meno le situazioni di cui sopra), ti scontri con qualcosa che centra poco con i tuoi amici, che invece IMHO hanno "colpa" (non è una colpa eh! Diciamo che è più una limitazione che vedo come assurda) nel rimanere fossilizzati nel voler giocare solo gdr fantasy in stile D&D. La responsabilità è del sistema di gioco di D&D. Ora: la parte sottostante è abbastanza acida, so che ci sono un sacco di ragazzi che amano alla follia D&D, prego questi ragazzi di non prendersela. Voi siete bravi, vi divertite con D&D e con i vostri amici. La critica non è a voi, ma è ad un gioco che reputo, almeno nelle ultime due incarnazioni e mezzo (quelle che ho giocato, mentre AD&D l'ho evitato come la peste), fatto male. Infatti, giusto per prevenire eventuali commenti del tipo "allora non giocarci", non lo gioco molto felicemente . Per quanto scritto sopra, l'intervento è sotto spoiler. Spoiler: Il primo problema, grosso come una casa é che non viene mai detto: D&D è un gioco che ha iniziato ad essere fatto male (così dicono gli esperti), quindi fatto ad minchiam e non testato dalla seconda edizione di AD&D. 1) Consiglio di leggerti "I dadi non hanno senso estetico" scritto da Michele Gelli sul libro che ti ho consigliato di scaricare alla pagina 1, in quell'articolo Michele spiega molto bene quali sono i limiti dei giochi che presentano un physical engine, sopratutto quando si smette di tirare dadi per ammazzare mostri, schivare/trovare trappole, collezionare tesori e si tenta di metterci sotto una storia; 2) Altra cosa fatta male è gestita peggio è stata la questione allineamenti. Sai da dove arriva tutta la solfa degli allineamenti? Da Chainmail. Cioè da un wargame skirmish, dove l'allineamento riprendeva quello delle bande da guerra. Il problema è che per giustificare la tradizione gli hanno attaccato la solfa del comportarsi in una data maniera, complicandola ulteriormente giusto per rendere ancora meno chiaro come giocare. Nel Solar System, unica cosa che riesco sinceramente a salvare, c'è il sistema delle chiavi; nel fate degli attributi e in Burningn Wheel quello dei Beliefs, sistemi più intelligenti, funzionali e moderni: quindi vedi che la cosa era risolvibile; 3) Il terzo è un punto che amano in molti invece. A me fa schifo. Mi fa letteralmente schifo perché lo ritengo un problema di come è stato fatto il gioco. Cioé si sono pensate alle cose che ci dovevano essere e non si sono veramente testate. Peccato. Byby
-
A me ha fatto specie che non fosse possibile dire quanto tempo hai giocato ad una o all'altra edizione, ma sopratutto con quale frequenza... il che potrebbe tranquillamente far dire a ragazzi che non giocano più da anni di giocare a D&D da 30 anni, quando sono magari 10 che non riescono ad organizzare più di qualche sporadica demo. Francamente questo lo capisco poco, o meglio mi pare poco saggio, ovviamente IMHO
-
@SinConneri Grazie della risposta, sono perfettamente soddisfatto.
-
Ma stai parlando di Warhammer Fantasy Roleplay seconda edizione?
-
@SinConneri Posso chiederti esattamente, secondo te, in cosa differiscono i giochi che hai consigliato da D&D diciamo 3.5? Perché per come la vedo hanno la stessa distribuzione dei compiti fra i giocatori (un gm e gli altri giocatori), pari livello di impegno e preparazione, stessa modalità di fruizione; però è come la vedo io, quindi vorrei capire un attimo, invece perché secondo te cambierebbero le cose per Matteo giocando con quei giochi li, invito anche Matteo eventualmente a dirci, magari quali erano i problemi emersi durante le partite con il suo gruppo storico che l'hanno portato a schifare D&D.
-
Matteo con il tuo ultimo post mi togli le castagne dal fuoco Cioé non sapevo quali erano i problemi che tu evidenziavi. A parte i giochi, io seriamente ti consiglio di provare a venire ad una Con, le prossime sono a Sirmione, Montecatini e a Settembre a Reggio Emilia. Ti siedi giochi con persone differenti a giochi differenti; non riesci a farti vivo alle Con? Per vari impegni di vita: perfetto! Prova via hangout, ti prendi la tua birra, il tuo pc e provi un po' di giochi ti butti proprio! Perché veramente, non lo puoi sapere prima se un gioco ti piacerà o meno, funziona esattamente come per i boardgame! Per farti un esempio, ciò che avevo letto su Il gusto del delitto non lo aveva fatto piacere per niente, poi ho giocato a Rovereto divertendomi molto, sopratutto per il tono che la storia stava prendendo e ho detto: ammazza che gioco! Mi piace un sacco! Al contrario quando ho giocato al Solar System l'ho trovato un gioco molto raffazzonato e poco piacevole. Il vantaggio di approcciarti al gioco così è che non sei obbligato ad avere il gioco, ne a comprarlo, semplicemente ti siedi al tavolo con delle persone che hanno proprio voglia di provare e giocare, a volte il gioco gli piacerà, altre volte non gli piacerà. Ti dico invece, a mio avviso che rischio corri a proporti ai tuoi amici con le modalità che intendevi tu: -> Rischi di andare a pipparti un pacco di roba da leggere senza nemmeno un po' di divertimento: diamine hai la possibilità, gente disposta a provare! Giocaci! -> Rischi che scatti il temibilissimo effetto nostalgia: effetto tale per cui le partite di una volta sono impareggiabili, anche se i giocatori sono gli stessi, i personaggi sono gli stessi, il gioco è lo stesso, l'avventura è identica... non sarebbe la stessa magia. Tale effetto si spiega con il fatto che... beh "quant'è bella giovinezza"; -> Rischi di giocarti il gioco male, perché magari ti viene da giocarlo come giocavi a D&D, a me è capitato a AIPS, la mia amica vince un conflitto per il suo personaggio, io narro l'outcome facendo in modo che, alla fine il suo personaggio non ottenga quello che aveva vinto, fortuna ha voluto che lei conoscesse le regole e mi correggesse, altrimenti sarebbe stata la solita solfa Sul punto 3 mi sa che ti stai riferendo a Dogs. Io invece ti consiglio a pacchi di provare Dogs, ma da giocatore. Perché ti accorgerai che il problema è sempre del personaggio; in una città che avevo creato c'era il sovrintendente che per risolvere il problema di una malattia che pareva affliggere le donne del villaggio, vedendo il propagarsi della malattia, non sapendo come arginarla, aveva deciso di segregarle nel tempio e di mettere due uomini armati alle entrate per non fare entrare nessuno. La scena iniziava con uno dei cani in scena e il marito di una di queste arriva con il suo bambino appena nato che per la decisione del sovrintendente rischiava di non avere il latte dalla madre, visto che nessuna donna poteva fare da levatrice. Ovviamente va con le cattive e gli altri due reagiscono. La scelta di intervenire prima, da che parte stare poi, ma sopratutto come giudicare l'operato del sovrintendente poi è evidente che è in fiction è dei giocatori. Capisci quale è la differenza? Cioé io ti metto davanti un pezzo di fiction che ovviamente riguarda il tuo personaggio, ma il cosa fare e il come farlo riguarda solo te come giocatore: non ci sono allineamenti, non ci sono scelte facili, non c'è nessuno che ti da PE se hai fatto la cosa giusta o sbagliata. Anzi... Inoltre è un gioco dove i combattimenti, pur non essendo tattici, non solo ci sono, ma hanno una meccanica di risoluzione molto bella basata sui rilanci del poker e coinvolgete. Ora però ti prego di darmi un ulteriore mano, farmi qualche esempio, perché investigativo = tiro il dado (o simile) per avere l'indizio che il GM ha preparato in precedenza, allora vai sul GUMSHOE, se invece vuoi un gioco legato ai racconti investigatvi... beh, il gusto del delitto se ti piacciono i gialli inglesi, mi hanno poi parlato entusiasticamente di Sporchi segreti, che però non ho mai provato, ne letto. Io ti inviterei comunque a provare ad una Con, o via hangout, Cani in primis, poi FIASCO e Penny. Poi se non ti sono piaciuti vabbé, ma dagli una possibilità.