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fenna

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  1. Ok, ragazzi, la discussione ha esaurito il suo senso, visto che ci sono almeno una pagina e mezzo almeno di OT. Prego: a) smetterla con gli ot; di segnarsi gli argomenti interessanti e aprire topic a duopo; Se Adol74 vuole intervenire per riportare in topic la discussione, magari aggiungendo altra carne al fuoco, altrimenti la discussione ha avuto la sua fine, quindi entro 24 ore si chiude. [edit] Come da richiesta dell'autore il topic viene chiuso.
  2. reutreth Scrivo a te, ma vale per tutti ovviamente. preciso, come ti ho spiegato via pm, che, di fatto, la discussione è stata aperta per vedere cosa ne pensasse la gente, nel senso che è trasversale ad ogni tipo di cultura, certo è che, fesso io, sarebbe stato utile specificare che è utile dire da quanto si gioca; come detto da altri, dopo dieci anni di D&D, cambiare o provare sistemi differenti viene abbastanza normale, così come un ragazzo che ha appena iniziato è facile che dica: non sento il bisogno di cambiare sistema. Il topic in questo ha come scopo il capire come le persone del forum la pensano Nessuno nasce imparato e nessuno ha autorità suprema sull'argomento
  3. Per chi voglia rispondere all'ultima affermazione di reutreth "perchè un gioco semplice come il Old d&d alla lunga stufa" ho aperto un topic apposito qui: http://www.dragonslair.it/forum/threads/48852-Un-gioco-semplice-come-OD-amp-D-alla-lunga-stufa?p=964653#post964653 Prego di continuare li. Grazie buona continuazione
  4. Quoto da qui: http://www.dragonslair.it/forum/threads/48794-Dov-e-il-vecchio-Gioco-di-Ruolo-matita-carta-e-fantasia?p=964555#post964555 Ecco io ad esempio la penso differentemente, non tanto perché giudico l'approccio al gioco di reutreth ilegittimo, e ci mancherebbe altro, ma perché credo che il problema sia un altro e non riguardi la pesantezze delle regole. L'altro modo di vederla riguarda il fatto che, per come la vedo io, nessun gdr "è per sempre"; ho fatto la quest della ricerca dell'unico gdr capace di soddisfare le mie esigenze fallendo miseramente, ho invece trovato parecchie soddisfazioni nel provare parecchi giochi differenti, facendo campagne auto-conclusive, in questo il fatto che i regolamenti non sia pesanti, magari con giochi in cui la preparazione fosse zero, ha aiutato sotto molti fattori. Voi come la vedete?
  5. @reutreth temo di non essere daccordo con te per alcune buone ragioni che ti elenco. Non solo perché ci sono giochi in cui le regole sono quelle, funzionano e vanno seguite; non solo perché ci sono giochi in cui il GM come figura alla D&D non esiste o i suoi compiti non prevedono cambiare le regole a piacimento; ma anche perché quello che dici tu è una cosa che è uscita dopo il lancio di Vampiri della WW, che poi ha influenzato AD&D. In OD&D, ma anche in altri giochi della cosidetta oldschool, il GM era un arbitro, punto, quello che era fuori dalle regole scritte nel gioco lo dovevano sbrigare i giocatori al tavolo. Quindi tutto il ragionamento che stai facendo è legato a una serie - consistente per carità - di gdr, ma non alla totalità del gdr, ne ad un pensiero comune negli anni. Come del resto "il dm ha il compito di far divertire i giocatori" è qualcosa che viene esplicitata in D&D 3.x - in AD&D non lo so -, che ad esempio non solo io personalmente non condivido, ma che molti giochi nemmeno si sognano di dire: per citarne uno su tutti Call of Chtulhu, dove il capitolo dell'arte del fare il custode non parla di far divertire i giocatori, ma parla di cosa deve fare un GM - leggere il modulo fino all'ultima lettera, creare l'atmosfera ecc ecc -.
  6. Adol, Maldazar Guardate, non è costruttivo fare un botta e risposta come il vostro, tanto più che, come spesso capita nel mondo dei gdr, il problema è dei forum e non delle persone , a volte no, ma del resto funziona così. L'argomento è interessante, perché nasce da uno "sfogo" su un tipo di approccio editoriale - e al nostro hobby - che Adol sente mancare, come Adol a dire il vero in molti, ridurlo ad un botta e risposta sposta decisamente verso il basso la qualità del topic e, visto l'educazione media - veramente alta - e la curiosità nell'approcciare ogni discorso di chi in questo forum ci bazzica converrete con me che è un peccato. Il consiglio da lettore della discussione, da partecipante alla discussione e da moderatore è che eventuali divergenze sul modo di giocare dell'uno e dell'altro, che pur ci possono essere, le possiate chiarire in privato. Grazie e buona continuazione.
  7. Concordo con Ashrat. Anzi aggiungo che un modo di insoddisfazione simile è alla base del Carretto di mele nuclearizzato, uno degli articoli più critici e radicali sul gdr che mi sia capitato di leggere, ma sopratutto condividere alla luce dei giochi che il movimento indie ha poi proposto. Detto questo due specifiche, la prima sui cari bei tempi andati, da uno che gioca solo da una decina d'anni e ha saltato la prima ondata del gdr ; la seconda sull'uso di mezzi come miniature ecc ecc. Le origini se non ti mettevano davanti al dungeon, poco ci mancava, leggersi il manuale base di D&D - prima edizione quello bianco - attraverso i vari progetti OSIRIS, poi Blackmoore di Arneson, da un idea di quello che sto dicendo: non c'è uno stracci di ambientazione come oggi la concepisce il giocatore di ruolo: mostri e statistiche di mostri, nel secondo caso; nel primo solamente le regole per il combattimento e poc'altro. Quelle robe li, gli atlanti etnogeografici-fantasy nascono prima con Tékumel :: The World of the Petal Throne del Professor M. A. R. Barker; con lo splendido lavoro di Greg Stafford per Glorantha; poi con le ambientazioni di AD&D. Per capire le origini fatevi un passaggio nella famigerata Tomba degli orrori di Gygax. La seconda è un opinione personalissima; per quanto mi riguarda il punto non è se ci sono mezzi come contatori, carte, miniature, ma se il loro uso è divetente nel gioco. Un esempio tipico che faccio è quello di Exalted II Edizione - gioco di cui venero l'ambientazione per capirci -. Il gioco non prevende nient'altro che carta, matite, penne. Il problema è che il sistema di combattimento e di charme usato senza carte charme, almeno due dadi per vedere calare i punteggi di difesa e schivata momentanei, almeno un d10 come conta tic, rende il tutto mooolto moolto complicato da seguire. Il che mi porta a dire che se avessero pensato a dei tool per facilitare il tutto sarebbe stato più semplice e non mi avrebbero rovinato un ambientazione che mi fa sbavare con un sistema allucinogeno .
  8. hai provato a contattare via messaggio privato i ragazzi che hanno messo la richiesta? Potrebbe essere un buon modo per contattarli, anche perché, a volte, a me è capitato in forum dove sono iscritto da molto tempo, accade che la mail di iscrizione vada persa. Per mandare un messaggio privato è sufficiente cliccare sul nickname dell'utente con il tasto sinistro del mouse e cliccare su messaggi, in base al broswer ti si aprirà una nuova finestra "invia un nuovo messaggio". Potrebbe risolvere il problema comunicativo. D'altro canto a noi non è possibile in alcun modo costringere un utente a risponderti, ne tantomeno avere informazioni in merito al fatto che un account email sia attivo o meno. Spero di esserti stato utile.
  9. Kalloreen... potresti specificare meglio cosa intendi? Così da poterti aiutare, perché hai dato troppi pochi dati per poter capire cosa stai esattamente chiedendo. Grazie
  10. Aronne, la discussione è stata e rimane aperta e ci mancherebbe, io sono interessato a parteciparvi. Per il resto frasi come "se tu hai bisogno di..." ecc ecc non fanno altro che aumentare il volume e i toni degli interventi e sono, per l'ennesima volta, gratuite e di cattivo gusto, sei pregato di astenerti dal proporle nuovamente. Grazie.
  11. Aronne Caduto? Il grassetto è mio. Edit Il topic non sarà chiuso, dopo aver sentito Alessio via pm attendo il suo post.
  12. Airon, per me le due cose vanno di pari passo, sopratutto se non parliamo del binomio "sistemi universale"+ambientazione. Cioé non c'è solamente il discorso legato al fascino del mondo che mi viene descritto, ma anche di come le meccaniche del gioco sono in grado di rendere l'atmosfera, ad esempio Cani nella Vigna ha un ambientazione che non è normalmente nelle mie corde, ma le meccaniche del gioco rendono talmente bene l'effetto frammentazione del tempo tipico del western, rendono facile mettere di fronte ai giocatori problemi morali ecc ecc che diventa tutto decisamente più interessante, più vivo.
  13. Ragazzi basta con l'OT
  14. ho seguito il tuo topic sul sito della tana dei goblin: http://www.goblins.net/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=46422 Devo dire che concordo con alcuni commenti dove viene evidenziato che gli assunti che stai prendendo sono abbastanza torbidi dal punto di vista della mia esperienza di gioco, come ti hanno detto di la: 1) chi gioca per primo non è abituato probabilmente a formulare in maniera di racconto il proprio discorso, perché è una pratica inusuale, del resto, però ha la possibilità di esprimersi in maniera meno libera da schemi comportamentali tipici del giocatore di ruolo navigato: pensare che dal Gm dipenda tutto il divertimento della giocata; giocare nel cosidetto "mother may I" ecc ecc 2) AIPS può essere giocato nel fantasy, nessuno lo vieta, ma ricordati che c'è la fase di pitch che non è un optional, cioé non è un optional che i giocatori decidano che tipo di serie fare, non è nemmeno un optional evitare di fare questa parte, quindi non pensare di giocare i Forgotten Realms con AIPS perché ti hanno detto che è un gioco semplice perché può tranquillamente darsi che ne esca una vaccata, proprio perché manca la parte iniziale dove ogni giocatore viene coinvolto nella definizione del mondo della serie e ne stabilisce i dettagli. Questo è talmente importante che nemmeno si inizia a giocare se tutti i partecipanti non sono completamente soddisfatti del pitch fatto. 3) ci sono giochi più adatti di aips, almeno per quanto mi riguarda, se si vuole provare un fantasy che porti su vie alternative rispetto a D&D, dove la parte tecnico tattica degli incontri conti, ma conti in funzione di altro, per ora te li cito, poi eventualmente googola e se proprio non trovi recensioni vedrò se ho il tempo di trovartele io: Trollbabe, Legend Of Anglerre, Solar System/ World of near; Heroquest.
  15. La discussione andrebbe spostata in un altra sezione, che segnalo subito e vediamo di spostarla in luoghi più consoni. E' l'ennesimo topic che apri con tematiche molto vaghe... precisale e renderai tutto molto interessante, temo inoltre che tu voglia tentare di dimostrare qualcosa avendo una visione del panorama del gdr abbastanza limitata, perdonami, ma veramente c'è tanto tanto tanto altro oltre D&D3.5 e prima di aprire discussioni simili sarebbe utile capire il cosa c'è e che approcci all'hobby ci sono. Altrimenti come detto da altri è aria fritta, con alto contenuto di supercazzoleprematurate Realismo cosa intendi? Intendi Physical engine o altro? Se è del Physical engine che parli, allora ti dico HERO, GURPS e CHAMPIONS che praticamente son lo stesso gioco declinato in differenti + o - 1, mentre di universale ho apprezzato il tristat, che in confronto a quelli citati è meno corposo - come supplementi -, ma, per come la vedo io, molto efficace. Se intendi altra roba. Io ti direi Spione ambientazione spiegata nei minimi dettagli - Berlino durante la guerra fredda comprese le tecniche di spionaggio e il taglio di tipo letterario alla LeCarré -, regole per giocare a mettere "nel freddo" i personaggio giocanti. Il problema è che nel manuale non c'è scritto da nessuna parte che è un gioco di ruolo. Il che per me è solo che un bene. Cosa significa esattamente questa cosa? E' un po' come dire un alimento che sa di carne, pesce e gelato.... Polaris tutta la vita, quello che mi ha dato più soddisfazioni, sin dall'Hype della versione italiana.
  16. D@rK-SePHiRoTH- Pronti! Scusami la sintesi, ma dopo il pippone di prima un po' di sintesi non guasta, non prenderla come un modo marziale di esporre, è che sono in vena di scrivere e il rischio è che diventi grafomane. Due cose Cosa 1 la frase "l'importante è divertirsi" viene utilizzata genericamente per chiudere i discorsi sul gdr, è la frase da bar dei forum di gdr, sai quelle che aleggiano nell'aria come la luisona del bar sport [1]. Non è questo il caso e non è questa l'accezione. Cosa 2 Quello che intendo è semplice ed è contenuto nella frase. I giocatori - per giocatori intendo tutti quelli che partecipano alla sessione - godono della compagnia del prossimo, per l'amicizia, la stima, le battute e la simpatia reciproca, ma si devono divertire per il gioco: altrimenti perché giocare? Vanno al bar che fanno prima no? Attenzione! Non peroro la causa di chi dice "non ci deve essere troppo cazzeggio", penso solo che se c'è troppo cazzeggio è perché si è scarsamente interessati a giocare. Se ci si diverte solo per la compagnia e non per il gioco prodotto al tavolo, per me c'è qualcosa che non va, qualcosa di guasto nel gioco prodotto dal tavolo. Questa è la differenza. Se vuoi apriamo un topic per approfondire: come dico sempre i topic sono gratis. [1]http://it.wikiquote.org/wiki/Stefano_Benni
  17. Ragazzi giù il tono di un po' di tacche, anche se non sono moderatore di sezione, seriamente, non è un bello spettacolo. Finita la reprimenda, andiamo a rispondere al topic. La domanda è tutt'altro che semplice. Il perché è lapalissiano dalle stesse risposte date al topic: non esiste qualcosa come "il ruolare bene". La difficoltà sta nei termini usati: "ruolare" e "bene". "Il" è chiaro invece. Il gdr si gioca fra un gruppo di persone e basta. Non fra un gruppo di persone e il mondo intero, non ci sarà nessun broadcasting a dire che la partita è stata divertente, che i giocatori hanno giocato su livelli alti ecc ecc Allora come si fa a stabilire quel "bene"? La cosa si risolve evidentemente nel gruppo di persone che gioca. Punto. Se il gruppo si diverte a giocare non a stare insieme a bere birra o patatine, ma a giocare a quel gioco nel modo in cui giocano, i giocatori stanno giocando bene. No! Sbagliato, ma si stanno divertendo a giocare a quel gioco, ed è quanto ci si possa aspettare da un gioco no? Si aggiunga: la frase scritta poc'anzi non significa "l'importante è divertirsi". Non ci sono segreti di Fatima da scoprire, o mostri di Locness dell'interpretazione. Quando diventa fumosa la questione? Quando se ne parla sui forum. Ciò che accade nelle discussioni da forum è riproporre antologiche discussioni e disquisizione di sapore "Gygaxiano", cioé dal sapore di uno che dava degli attorucoli a tutti coloro che non mettevano, nella scheda del loro avventuriero, oggetti capaci di evitare al personaggio di finire nelle trappole - sparse in ogni stanza - posizionate da lui. La cosa curiosa è che qualche decennio dopo, i seguaci di Vampiri dicevano che era la loro la strada giusta per giocare di ruolo, ma andava in tutt'altra direzione, così poi faranno i giocatori di AD&D ecc ecc. Andando nel piccolo e senza scavare nella storia; guarda le risposte a questo topic, sembrano tutti daccordo, con qualche divergenza, con definizioni laterali, ma simili, su cosa sia quel "bene", ma appena si entra nel dettaglio, magari con qualche esempio ecco sorgere i problemi: sorgono divergenze anche nettissime su cosa è bene o meno. Il che mi porta a dire che - senza entrare nel dettaglio del fatto che bene e male sono categorie di ordine morale e che sarebbero termini da usare con cautela, ma credo che sia chiaro l'uso generico che ne si è fatto nella discussione - il termine "bene" non sia facilmente applicabile in maniera universale. Ovviamente è la mia personale opinione. Passiamo al "ruolare". E' un termine talmente generico che non saprei, non è nemmeno definito, quindi sarebbe utile capire cosa vuoi dire. Se con ruolare intendi giocare di ruolo, allora vedi punto sopra. Se con ruolare intendi come viene vissuto il rapporto giocatore/personaggio, allora un opionione te la posso dare. Nel secondo caso il termine farebbe riferimento al rapporto personaggio/interprete, mutuando il processo dal teatro. Credo che sia comparare i due medium sia un errore madornale, se non in linea teorica e spingendo molto la fantasia, i due medium hanno poco a che spartire, molto poco. A livello di esperienza assumono connotati completamente differenti per i partecipanti, al limite dell'antitesi, l'unico spazio di contatto è l'improvvisazione, ma stiamo parlando di una branca talmente minima del teatro e che a sua volta assume connotati ludici - se pensi alle regole dei match di improvvisazione teatrali, stai pensando, per la definizone di gioco di Mimeisis data da Caillois[1] -. Inoltre questa sovrapposizione, non solo non è precisa, anzi risulta fuorviante, non rende nemmeno onore al medium gdr, alla malleabilità e alle caratteristiche intrinseche che lo rendono un esperienza differente e bella da provare. Lo dico non per alzare un polverone, ma, parlando di esperienze personali, un decennio fa ho iniziato a giocare di ruolo perché non c'era una compagnia teatrale in zona, poi sono finito per appassionarmi al gioco di ruolo e lo preferisco al teatro: all'oggi preferisco giocare di ruolo che recitare una parte in uno spettacolo teatrale. Quindi che fare? Essere più chiari per evitarsi i pipponi dello zio fenna [1]http://www.gdrzine.com/wiki/doku.php?id=teoria:fondamenti_ludologia
  18. @smot dici che Anima Prime va bene anche per i meccha? Perché io lo vedevo meglio settato per roba tipo final fantasy/exalted più che per i mecha, ma non ho ancora avuto tempo di provarlo quindi può darsi che non me lo sia figurato bene. Aggiungo a titolo informativo che Bagi - grandissimo - ha fatto la wiki in italiano e che tutto il materiale è in creative commons. http://www.gdrzine.com/wiki/doku.php?id=sistemi:anima_prime_-_beta_1.2
  19. Mi ricordavo che ci fosse altro materiale appena ho avuto cinque minuti di tempo sono andato a scavare nei recessi della memoria. Dall'archivio di GDRItalia e ho scovato il vincitore del GdRItalia Contest 2008: Sky Side di Francesco D'Arcadia, qui puoi scaricarne una versione di prova: http://www.gdrzine.com/wp-content/uploads/Download/2009/12/Sky_Side_RegoleBase.pdf Doveva uscire per Coyote Press, almeno così Michele - Dubini - aveva preannunciato, speriamo in bene Poi c'è Jovian Chronicles, se vuoi qualcosa in stile Gundam fra l'altro disponibile in pdf e in Italiano: Manuale base, Companion Sky side ho solo letto l'anteprima, delle Croncache Gioviane invece ne letto ne giocato, ma lo mettiamo in elenco.
  20. Come già consigliato c'è BESM3, secondo me è molto buono, fra l'altro c'è la versione d20 - Anime d20 - che è disponibile come sdr, quindi a costo 0 e se giochi a d&d non vai troppo distante da ciò che sei abituato. Mai giocati - ma so che Gilga ne è appassionato, magari fa un salto a dare informazioni e gli si fa gli auguri di pasqua - ci sono i giochi Palladium: Robotech su tutti. Si trovano in inglese e in pdf, non so se c'è ancora distribuzione cartacea. Maggiori informazioni: http://en.wikipedia.org/wiki/Robotech_(role-playing_game) Bliss Stage, mai giocato pure io, ma ne ho sentito parlare molto bene, anche se voci dicono ci sono dei passaggi oscuri - il gioco è in fase beta oramai da anni -, che vengono risolti da Ron Edwards telefonando a Ben Lehman... non ci ha lasciato il numero per fare la stessa operazione. In spoiler riporto di cosa parla il gioco direttamente dalla pagina del titolo stesso, per non occupare troppo spazio. Spoiler: What is it? Right now, right this moment, right as you read these words, humanity is struck down by an alien force from beyond the limits of our understanding. It is the first blow of a terrible war. Seven years later, armed with a technology you cannot understand and can barely operate, you will strike back. This is how. Bliss Stage is a role-playing game about teenage pilots fighting back against alien invaders with giant robots made of weaponized love. It’s about love and war and the future of humanity. It has a lot of sex parts in it. Bliss Stage drives right at the thematic core of giant robot stories: power, war, sacrifice, and most especially the human relationships that drive them. All mechanical interactions are focused on the relationships and social tensions of a small cell of isolated rebels. The game refuses, however, to tell you how to play your character. You are never forced by the mechanics to make a decision or take an action: you merely must own up the consequences of your character’s decisions. The game requires 3-7 players and takes 20-50 hours of play over 5-15 engagements to complete. With more players, it takes longer. Why you should play this game I wrote Bliss Stage because I wanted to play a game where sex wasn’t a big taboo. I kept writing it because I wanted to play a game which matched the giant robot anime I liked (Gunbuster, VOTOMs, Evangelion), where the fighting wasn’t measured in heat sinks and ammo counts but in the toll on the participants and the people who care about them. I finished Bliss Stage because I wanted to play a game which was honest about the power of love: it might not conquer all, but it’s damn fine backup. Since Bliss Stage debuted, I’ve had people who were fans of love stories, war stories, and giant robot stories come up to me and say “finally, someone got it right! It’s not about bits and pieces, it’s about the relationships.” If you watch giant robot stories for the character development, then you should play Bliss Stage. Why you shouldn’t play this game Bliss Stage has sex in it. If you’re skeeved out by the idea of sex in a role-playing game, don’t play Bliss Stage. Bliss Stage has war in it. If you’re unsettled by the idea of playing child refugees in a post-apocalyptic future: well, you might like the game, or you might hate the game. Bliss Stage is not cavalier about the costs of war on young soldiers. But, at the same time, that’s what the game is about. You should probably approach it with caution. Bliss Stage is not a tactical game. If you absolutely cannot live without tactical rules for your giant robots, you should not play Bliss Stage. You should wait until the tactical rules come out. In Bliss Stage, the game will never tell you what to do with your character. If don’t like games where you can’t force someone to act in a particular way with the mechanics, you won’t like Bliss Stage. Bliss Stage relies on the judgements of your friends. If you’re the sort of person where you get spiteful when you play Apples to Apples, you probably won’t like Bliss Stage. Bliss Stage can have a happy ending or a sad ending. If you need to have a happy ending, you may not be comfortable with Bliss Stage. Spero di essere stato utile. edit Se vuoi robottoni ma che vanno a carbone ci sono gli Iron Kingdoms, sempre d20, della Privateerpress http://privateerpress.com/iron-kingdoms
  21. La più antica per D&D è sicuramente Blackmoor del grandissimo Dave Arneson. [errata] è una delle più antiche in effetti, anzi è la prima con cui Gygax ha avuto "contatto", ma come secondo supplemento di D&D il primo era Greyhawk Ragazzuoli, quando iniziano OT così prepotenti è ora di chiudere baracca e burattini. Aspettiamo che simone_pg ritorni a postare e vediamo cosa ne esce, se volete stacchiamo la parte relativa alla storia delle ambientazioni, fra l'altro ho anche qualche link interessante in merito. Nel frattempo ritorniamo in carreggiata per favore. Grazie
  22. Non è una domanda provocatoria è interessante. Le ambientazioni sono libri, sono, di fatto un opera letteraria, come tali vengono criticate, ma sono e rimangono un metatesto perché il loro scopo non è essere lette, ma essere rimacinate nella sessione di gioco. L'autore e il critico in questo caso sono differenti, il medium stesso è differente.
  23. Simone Ok! Forse ho capito. Il punto è che, se da un lato, come dice Simone (Steppenwolf) dei limiti vengono dettati a priori dal gioco e dall'ambientazione di riferimento, questi limiti sono solitamente impliciti fra coloro che stanno giocando, l'ambientazione, il tono, il colore, sono e rimangono degli elementi che durante la sessione di gioco sono rimacinati dagli autori della fiction: i partecipanti al gioco. Nessuna entità calerà dall'alto per dire ai partecipanti di una sessione di gioco una roba del tipo: "hei! Non ci sta che degli zombie assassini inseguono un gruppo di ragazzini catapultati nei Forgotten Realms dopo un viaggio sulle montagne russe! Ritirate subito quello che avete detto!". Perché gli autori sono quelli seduti al tavolo e sono anche audience e critica. Quindi "ogni cosa deve avere una spiegazione" è parte dell'estetica che tu ricerchi quando giochi di ruolo. edit crosspost con simone_pg Il punto è che a stabilire cosa sia coerente o meno è il gusto estetico di chi partecipa alla sessione: non esistono regole universali. Per evidenziare, per cortesia usa il grassetto, nella nettiquette il maiuscolo è considerato urlare. Grazie
  24. Simone Non siamo in un topic legato alla scrittura e non stai descrivendo un tipo di approccio alla scrittura dove si evidenziano i pregi della granitica coerenza del tono e della tua opera, siamo in un topic che parla di gioco di ruolo, un medium completamente differente, un medium dove autore, emittente, audience e critica sono le stesse persone attorno al tavolo. Il come queste persone hanno influenza sulle scelte estetiche del gioco dipende dai fattori che ti ho fatto presente: anche in giochi di ruolo dove c'è un solo partecipante alla sessione che ha il compito di gestire l'estetica di cosa è compatibile o meno con la fiction - i giochi dove c'è un GM con i poteri classici del GM - ci sarà sempre il problema che gli altri seduti al tavolo prendono la funzione non solo di audience, ma anche di critici. Il che si traduce che se io e te giocassimo a D&D in Dragonlance e io facessi il GM e introducessi degli elementi che a te parrebbero improponibili, come minimo storceresti il naso, nella peggiore delle ipotesi alla seconda-terza volta accamperesti scuse per smettere di giocare: perché quella roba ti urta. Quindi no, non esistono pilastri dell'ambientazione, esiste il gioco di ruolo come medium e chi partecipa al gioco. Pertanto non posso che non trovare convincenti le tue argomentazioni tantomeno le tue conclusioni.
  25. simone Stai facendo una gran confusione, lo dico per il bene della discussione sopratutto per il fatto che stiamo arrivando al limite, la terza-quarta pagina, in cui una discussione diventa fruibile da tutti senza problemi e quindi mettere carne al fuoco senza chiarire bene, ma proprio bene cosa si voglia ottenere dalla stessa è far perder tempo alle persone che, di loro, il tempo lo perdono volentieri per discutere di argomenti interessanti, molto meno per discutere di argomenti vaghi e ondivaghi. Quindi l'invito è a fare ordine mentale e spiegare bene cosa vuoi ottenere dalla discussione, se vedi anche nel topic che hai aperto su cosa si preferisce fra supereroi e contemporanei/horror c'è una confusione difficile da gestire per chi vuole discutere con te. Ti dico secondo me dove devi andare a correggere: - i termini che stai introducendo: come "canoni di riferimento", "pilastri di un ambientazione", sono parole che devi chiarire bene a noi interlocutori, con esempi semplici, multipli e chiari, dimodoché si possa tutti capire e avere una base comune; - le affermazioni che fai spesso sono poco chiare e ondeggiano fra l'essere espressione di gusti personali e affermazioni che cercano supporto/diniego/risposta; Chiarisci bene queste cose e vedrai che la discussione ne guadagnerà, se non riesci a chiarirle forse è bene fermare la discussione per un po'. Grazie,
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