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Secondo me per D&D 3.5 ci sono troppi manuali, troppe classi, troppi talenti, troppi incantesimi... e sopratuttto TROPPO livello di potere. E' vero, tutto questo dovrebbe essere un bene perchè aggiunge versatilità e (dovrebbe) aggiungere molteplici modi di caratterizzare il proprio personaggio. Però spesso si cade in tentazione di cercare la combo invece dell'interpretazione. Fateci caso, i manuali sono composti al 90% di meccaniche e 10% di descrizioni, flavour e quant'altro possa aiutare il gioco di ruolo. Quindi tutto è lasciato in mano ai giocatori e al DM.
Fateci caso, almeno secondo la mia esperienza è sempre ai livelli bassi che si interpreta "meglio", stando più attenti ai particolari, si passa del tempo intorno al fuoco a parlare, si fa attenzione alle proprie parole quando si parla con gli altri. Ai livelli più alti tutto questo è meno frequente e molto spesso ci si ritrova per più del 50% della sessione a parlare in "meccanichese" (tiri per colpire, tiri salvezza, talenti, incantesimi) invece di fare del sano GdR.
Purtroppo il modo in cui D&D 3.5 si è espanso porta a favorire il combattimento e le meccaniche in generale piuttosto che il GdR. E come ripeto, basta guardare i contenuti dei manuali di supplemento per verificare questa ipotesi.
E vi lascio con un mio ultimo pensiero: facendo il paragone con vampiri, exalted o chtulu, ho notato che con D&D trovo più "fatica" a entrare nel personaggio, vedere con i suoi occhi e ascoltare con le sue orecchie rispetto ad altri GdR. Per quanto ci si sforza si rimane sempre un pò distaccati, rimanendo con la scheda del nostro pg in mano a ricordarci il meccanichese