Ciao ragazzi! (madòò quanto tempo non scrivevo qui!) Volevo chiedervi un parere: riguarda il compagno animale, nell'edizione 3.5 che gioco io.
Siccome un paio di miei amici che gioca da D&D da anni si inventa spesso e volentieri le regole, ho scritto un breve articolo per metterli nell'ottica di come funziona un compagno animale. Premetto che loro, da 3.0, praticamente trattano il compagno animale come una bestiolina con intelligenza/capacità di comprensione pari ad un PG... insomma, il druido gli parla e gli dice cosa fare senza limiti.
La mia domanda è: è corretto quanto dico in questo articolo, o io stesso a mia volta non ho compreso le regole? (ve lo copioincollo qui di seguito in spoiler)
Spoiler:
Druidi e compagni animali: non date per scontati poteri che non hanno!
Il compagno animale del druido è un amico per la pelle: grazie alle doti del druido di saper farsi capire dagli animali ed interpretare il loro atteggiamento, egli coi suoi poteri può conquistarsi la fiducia di un animale il quale lo seguirà, e che se trattato bene starà ai suoi ordini.
IL COMPAGNO ANIMALE DEL DRUIDO NON E' MAGICO, ma ha dei bonus grazie alla grande comunione con la natura che il druido possiede (infatti l'animale ha dei bonus di natura Straordinaria, non magica).
Come spiegato nel capitolo sul druido, il compagno animale come un qualunque altro animale addestrato conosce un numero limitato di comandi che il druido stesso gli insegna: per far sì che li esegua il druido deve comunicare con l'animale in qualche modo, fargli capire ciò che vuole che quello faccia, il che equivale ad una prova di addestrare animali. E il druido può anche fallirla.
Come spiegato nell'abilità "addestrare animali", la CD aumenta se il druido cerca di impartire ordini che non corrispondono ad alcun comando appreso dall'animale ("spingi" l'animale a fare qualcosa). Se gli ordini sono troppo complessi, tali che un animale non può comprenderli, oppure se si tratta di un compito aldilà delle possibilità dell'animale in questione, probabilmente il DM dirà "Il tuo amico leprotto ti guarda, poi si guarda in giro, si gratta un orecchio con la zampetta e poi torna a fissarti."
MA BASTA. Il druido non ha un legame telepatico con l'animale.
L'animale ha un intelligenza da animale, pari a qualunque altro animale della sua specie. E' quindi inutile cercare di dargli ordini del tipo "vola sulla foresta e avvertimi se c'è qualcuno", e nemmeno "vola sopra di noi e grida se qualcuno si avvicina" e nepppure "sgattaiola nella stanza e dimmi cosa sta succedendo": NO.
Come scritto nel manuale del giocatore, i comandi che possono essere insegnati sono "annusa, attacca, cerca, fermo, indietro, intrattieni, lavora, proteggi, recupera, segui, vieni". Un animale può eseguire un comando alla volta.
Inoltre si parla di un "compito generico" in cui può un animale può venire addestrato, cioè un compito come "fare la guardia" o "cavalcare in combattimento": si tratta di una piccola serie di ordini che viene ricollegata in un obiettivo ben preciso.
[serve il benestare del DM per i compiti generici, egli valuta se l'animale è in grado o meno di imparare certe cose e a quali comandi corrispondono].
Certo, in questo caso posso insegnare alla mia aquila a "fare la guardia": vola sopra di me e urla quando ci sono nemici. In questo caso però è facile che l'aquila non avrà abbastanza comandi per poter imparare qualcos'altro, e quindi non imparerà i comandi per combattere o recuperare un oggetto.
Inoltre il druido non può dire all'aquila "Ok, fai la guardia, ma invece di urlare devi venire silenziosamente da me e farmi capire se ci sono nemici o no": questo non si può proprio fare! L'aquila è ormai addestrata ad un compito ben preciso, sa fare quello e sa farlo in quel modo lì, inoltre non ha abbastanza intelligenza per comprendere che "stavolta non deve gridare", senza contare poi che il druido non può parlare con l'animale ma si fa capire a grugniti e gesti, imitando i comportamenti della specie di quell'animale.
In conclusione il compagno animale non è un famiglio di livello 6: non può parlare col druido. Certo, poi esistono degli incantesimi per ovviare a certe cose, ma normalmente non succede così.