L'ordine di San Biagio non mi ispira, in quanto in parte malvagio. Per far capire il personaggio scrivo il BG completo (in prima persona, come faccio quasi sempre).
Spoiler:
"Mi chiamo William Alexander Winvar. Sono nato a Brighton il 19 Settembre 1972. Mia madre nemmeno la vidi, ed ancora oggi cerco di evitare di pensarci, mentre mio padre, Richard Maximillian Winvar, mi crebbe e accudì fino a quando il cancro non se lo portò via quando io avevo 10 anni.
Fui accolto, nonostante la mia età, all'orfanotrofio Sangue Benedetto (quando ripenso a questo nome, quasi mi viene da ridere) dove restai fino a maggiore età, e dove, grazie ai contatti di Padre Jacob (il direttore/padrone dell'istituto), ebbi la possibilità di condurre degli studi di teologia che mi aiutarono ad entrare nella facoltà di Teologia. Mi laureai nel 1995. Quattro anni più tardi, morii.
Come frase è semplice da dire: "Quattro anni più tardi, morii". Ma se non siete come me (una bestia), non potrete mai capire cosa vuol dire morire e vivere.
E' stato un mio amico. O almeno, eravamo amici all'orfanotrofio. Sempre insieme, fino a che lui non decise di andare a Chimica. Roba seria, ma che ci avrebbe diviso inevitabilmente.
Quella notte mi aspettavo tutti tranne che lui nel confessionale..
"Padre perdonami, perchè ho molto peccato"
Aveva un tono ironico, come sempre, ma inquietante. Se avessi capito
"Ryan?? Sei proprio tu?"
"Ciao Will" rispose "chi non muore si rivede"
Continuava a scherzare. Dio, perchè non capii
"Andiamo nel mio studio. Il Signore non si offenderà per qualche goccio di vino tra amici"
"Oh no" disse lui sorridendo "Io prediligo la birra, e non ti permetto di offrirmi più del tuo orecchio. Seguimi!"
Perchè non capii?
Passammo ore ed ore a bere e a raccontare. Restammo fino alla chiusura del bar, ed io (ammetto con vergogna) avevo ecceduto. Ormai non più lucido, ascoltai con attenzione il discorso che, mentre eravamo in macchina, aveva iniziato.
"Ti ricordi le nostre crisi mistiche all'orfanotrofio, quando non dormivamo e scappavamo dai preti per andare a parlare sul tetto?"
"Sì. Ci ossessionava la morte, il peccato e tutto il resto"
"Hai detto bene: morte!!! Perchè ostinarci a vivere, se prima o poi dovremo morire?"
"Dai, sono uscito per essere allegro oggi"
"Anche io. E quale allegria maggiore, che dirti che ho trovato una scappatoia?"
In quel momento trasalii. Era davvero possibile?
"La scienza può questo?"
"Oh, non si tratta di scienza. E' qualcosa di più... mistico".
I fumi dell'alcool mi avevano annebbiato al punto da non riuscire a vedere il modo in cui si avvicinava al mio collo mentre parlava.
Mi lasciò quasi morto (no, morto e basta) davanti alla mia parrocchia. Non so dopo quanto mi risvegliai, ma ero morto. Avevo una lettera in tasca, scritta da Ryan
Caro Will
Non so quanto bene tu possa reagire all'Abbraccio, ma sono sicuro che sarai forte e sopravviverai. Io ti ho donato un modo per scappare alla morte, ma non sei vivo. Sei uno di quei mostri demoniaci che tanto disprezzi. L'ironia mi sembra sia evidente.
Ho ritrovato mio padre. E' un "Pezzo grosso" tra di noi. Penso ci incontreremo ancora, forse come nemici, forse come fratelli di sangue. La vita è un lancio di dadi, e così è anche la non-morte
Ryan
Da allora vivo nascondendomi e cercando di frenare i miei istinti. Ma non è facile, e cedo anche io. A volte, quando la mia Masquerade viene svelata, sono proprio degli umani a venire da me per chiedermi di morderli.
Prego ogni giorno per essere forte, guardando le mani che dovrebbero benedire, e invece uccidono. Nascondo la mia persona snaturata e abominevole nei vicoli più oscuri, o sotto un impermeabile e un cappello.
Che Dio mi dia la forza, se ha in grazia anche i mostri"
Vorrei tanto provarlo in una campagna. Chi è disposto a organizzare un gruppo e fare il narratore?