Quoto Aerys. Per il lato tecnico dell'approccio ad uno strumento, chi è naturalmente portato imparerà prima, chi non lo è dovrà smazzarsi di più per capire come far rendere al massimo le sue mani (nel caso della chitarra o del pianoforte ad es.) evitando tendiniti, posizioni scorrette, tensioni parassite che ostacolano l'esecuzione dei pezzi più difficili. Fermo restando che chi è portato probabilmente arriverà più lontano di quello che non lo è.
Altro discorso è il fare musica con quello strumento: lì o sei "musicale" o non lo sei. Puoi migliorare le tue conoscenze della teoria, ma se non sei fatto per creare musica resterai un esecutore (non intendo sminuirne il valore, sia chiaro).
Importante secondo me però resta ricordare fare musica è principalmente una passione che arricchisce l'individuo e come tale non è tanto importante diventare supertalentuosi quanto divertirsi e trarne (e magari anche dare) piacere.