Posto che rendere "originale" od "antiquata" la parola (o la frase) per l'attivazione non è un obbligo, il problema si pone soprattutto nell'ipotesi di attivazione inconsapevole (che preferisco al "non volutamente" di blate).
Ovvero se io pronuncio la frase/parola di comando, dopo che ho esaurito i miei "slot" azioni, e quindi come azione gratuita (perché la frase/parola non è così impegnativa ed estranea al contesto), cosa succede? Non si attiva l'oggetto perché non ho più azioni disponibili? Mi si attiva, ma il prossimo round ho un'azione standard in meno (alla stregua di quelle veloci)? Si attiva, ma il prossimo round ho tutte le mie azioni possibili?
Inoltre, se io ho la possibilità di dire quella frase/parola come azione gratuita (perché ripeto è nel gergo comune o riferita al contesto), a senso dire: "anche se viene usata inconsapevolmente spreco la mia azione"? (spreco quindi che viene determinato dal master e non dal pg, con dubbi effetti interpretativi).
Per fare un discorso logico ed in linea con il rischio di attivazione accidentale, non considererei l'attivazione come azione standard, quando questa avviene inconsapevolmente. Inconsapevolezza che di sicuro coincide con la non conoscenza della parola/frase di comando.
Viceversa, benché dire quelle parole non "costerebbero" niente, qualora vi sia consapevolezza/volontarietà del pg nel dirle, ciò varrebbe come azione standard, vietando di fatto al pg di usarle se ha già consumato i suoi slot azione.