Ops..mi sono dimenticato che ipotizzando a mio avviso che i draghi sono abili nel parlare, a volte anche prolissi (per loro il tempo?), anche se non amanti di spiegare paroparo quanto dicono...di dire come sostiutire i tempi omessi:
-Il passato ed il futuro è uno solo, per far capire la dimensione temporale (se non la danno per scontata) lo dicono nella frase (come i nostri seppur banali: ieri, poi, prima, prima ancora..certo se li trasformiamo in draconico che è una lingua antica e di per sé molto aulica..);
-Futuro condizionalato? Per indicare una cosa che farà nel breve tempo di sicuro utilizzerà il presente indicativo, per il resto o ve lo fate promettere (credo che il senso dell'onore sia genetico nei draghi anche se i bastardoni, quelli CN, NM, CM, possano poi trovare una scusa per annullare la promessa) o sennò state al buon cuore del drago;
-Al posto del gerundio usare l'indicativo.
-Il fatto che non abbiano tempi composti (cosa che a volte si può anche ovviare con l'uso dei verbi modali -dovere, potere, volere-), magari può essere un motivo di distinzione rispetto al draconico usato da altri esseri (coboldi in primis), dotati di una longevità minore e quindi di un bisogno maggiore di "etichettare" le azioni nel tempo.
BASTA! CIAO