Personalmente credo che coloro che sostengono la tesi secondo la quale il paladino non debba uccidere l'innocente pensino che il NON compiere alcuna azione sia differente dal compierla.
Io non la vedo così.
Porto un esempio: se una persona sta cadendo da un precipizio e il paladino è l'unica persona che in quel momento può aiutarla a risalire è OBBLIGATO ad aiutarla. Se decidesse di non agire compierebbe una azione malvagia (pur non avendo essendosi di fatto mosso).
Il fatto quindi che il paladino non possa compiere una azione ritenuta malvagia (in questo caso uccidere l'innocente) è giusto ma NON compiendo l'azione porterebbe ad una conseguenza talmente disastrosa da non essere nemmeno considerabile.
Lo scopo di un paladino non è di NON COMPIERE ATTI MALVAGI, ma di far in modo che LE SUE AZIONI NON PORTINO A CONSEGUENZE "MALVAGIE" o, meglio ancora, FAR IN MODO CHE IL BENE ASSOLUTO TRIONFI. La distruzione del mondo è chiaramente una conseguenza malvagia del suo non agire.
Oltretutto, come ha già detto LetBloodline, l'azione del paladino sarebbe di un egoismo estremo. Mettere davanti alla vita di miliardi di persone il proprio codice morale è inconcepibile.