Vai al contenuto

vanuz88

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    187
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    1

Tutti i contenuti di vanuz88

  1. Visione molto bella e romantica, ma non è così. Non in D&D, dove bene e male sono assoluti e non relativi. I dogmi stessi di Pelor dicono di essere nemici di tutto ciò che è malvagio. Sapere quindi se quell' uomo sia buono o meno è fondamentale in una scelta del genere
  2. Mi riferisco all' obbligo di essere nemici di tutto ciò che è malvagio (è scritto abbastanza chiaramente) e agli aspetti più marziali del Dio Pelor. E' quindi ovvio che accertarsi se qualcuno è malvagio o meno in un'occasione del genere è proprio il minimo
  3. Non è mia intenzione intromettermi nella discussione tra te e black nuovamente, il mio parere l'ho dato ed è inutile ripetermi, ma su questo punto ti invito a rileggere il dogma di Pelor, pagina 90 manuale dei e semidei
  4. Forse non ci siamo capiti. Il problema non è che lui è buono, il problema è che sta ruolando un chierico di Pelor. E un chierico di Pelor, al possibile diffondersi di una malattia magica, tra l'altro difficilmente curabile, si preoccupa della causa di questa malattia. Malattia che , almeno per il momento, presentano in due, e che non si capisce come possano essere stati contagiati, quindi non è esclusa la possibilità di un ulteriore contagio. Seguito fin qui il ragionamento, abbiamo che uno dei due contagiati che conosce l'ubicazione della pozione, ma non risponde ad alcune lecite domande sotto zona di verità. Sapendo dunque di non poter mentire, decide di non rispondere, nonostante questo possa mettere a rischio la sua stessa vita. Potrà anche aver avuto un milione di ragioni per farlo, ma , sinceramente, io ne vedo solo una: non dire cosa stava facendo ad un chierico di Pelor. E qual' è l'unica ragione per cui quell' uomo può essersi ammalato di una malattia magica, conoscere il luogo dove si trova la cura e non voler dire cosa stava facendo a un chierico di Pelor? Adesso sto ipotizzando, ma una delle soluzioni che mi viene in mente è che sia un criminale o un assassino che, dopo aver nascosto la cura in un posto sicuro (che fosse per ricattare il barone o per sicurezza nel caso si fosse involontariamente contagiato) abbia contagiato la bambina. In seguito si è accorto di essersi ammalato anche lui e ha beccato il primo avventuriero di turno per andarla a recupareare (supponendo che lui ormai fosse troppo debole per farlo). Potrebbe essere, come potrebbe non essere, sta di fatto che chi nasconde qualcosa a un chierico buono difficilmente lavora per il bene
  5. Nessuno ti obbliga a fare domande, è vero, ma la pozione è una e bisogna capire tante cose. Una malattia di natura magica non si contrae così, perchè qualcuno ti fa uno starnuto addosso. Come abbia contratto quest' uomo la malattia mi pare una domanda lecita, soprattutto alla luce del fatto che anche una bambina se ne è ammalata. Da chierico saggio quale sono (o dovrei essere, se i punteggi sulla mia scheda non sono solo numeretti per powware, ma caratteristiche da interpretare) individuo un problema che è possibile riguardi l'intera cittadina in futuro(l'uomo può essere innocente o meno, ma se non risponde alle mie domande, è sospetto) e cerco una soluzione al mistero, soprattutto perchè, come dichiarato "non ci sono templi di guaritori". Lui ha abbandonato l'isola sostanzialmente fregandosene,e quando tornerà sull' isola potrebbe trovare solo una lunga serie di bare ad attenderlo, questo perchè, invece di investigare sulla faccenda più a lungo, è andato a conoscere un carpentiere. Sono sicuro che Pelor avrebbe qualcosa da ridire. Ha ammesso lui stesso che l'uomo ha, in qualche modo, schivato alcune delle sue domande sotto zona di verità. Infatti non sappiamo chi sia, come si procuri da vivere e tante altre cose che mi sarebbe piaciuto sapere se avessi dovuto dargli l'unica pozione di guarigione. Questo rimane comunque sospetto Qui mi ripeterò, ma non sapendo come sia venuto a conoscenza della pozione e come ha contratto la malattia, perchè lui schiva le domande, mi sembra proprio immeritevole della pozione. Anche perchè sta, potenzialmente, mettendo in pericolo altri cittadini. No, è vero, ma sta di fatto che lui le domande le ha fatte. Nessuno lo ha obbligato, di certo non il suo allineamento. Era questione di buon senso. Una volta fatte, tuttavia, alcune domande che potevano essere importanti non hanno trovato risposta. Questo è il tipico caso in cui un giocatore dovrebbe scegliere le divinità del chierico leggendo cosa i dettami della sua divinità con attenzione se vuole giocarlo bene. Gli allineamenti sono restrittivi per un chierico più che per gli altri PG, proprio perchè la tua forza dipende da qualcuno più in alto di te e non gli piace che i suoi seguaci vadano fuori rotta. Edit: Se su qualche punto mi sono sbagliato, prego il giocatore del chierico a chiarire meglio alcuni punti ancora oscuri, tipo cosa si sia rifiutato di dire l'uomo sotto zona di verità e dove stava la pozione e perchè non poteva raggiungerla da solo.
  6. Scusami, ma hai detto che ha rifiutato di rispondere alle tue domande sotto zona di verità e hai deciso di dargli la pozione comunque perchè ti sembrava che se la meritasse? Getta l'amuleto di Pelor, dubito ti servirà più a qualcosa(o almeno se tu fossi un mio giocatore)....
  7. Beh, si, ma non è questo il caso. Qui si sta parlando di un master che potrebbe aver commesso un errore, sia in termini di bilanciamento dello scontro, sia che come spazio effettivo...sinceramente una creatura 3x3 ce la vedo parecchio male a combattere in una stanza 4x4 o in una 5x5, considerando che, da quanto ho capito dalla situazione descritta in questo caso, questo mostro è una statua in una stanza che ha una porta per entrare e una per uscire (sembra proprio essere più una prova che qualcos'altro)...
  8. Il problema non è se uno vuole multiclassare, il problema è che tu costringi a multiclassare. E da giocatore che tu mi tolga qualcosa senza una motivazione accettabile, sinceramente parlando, mi fa allontanare dal tuo tavolo. Se vuoi evitare le aberrazioni da multi cdp metti dei limiti. Prima di tutto le cdp vanno portate a fondo e devono avere conseguenze logiche e gdristiche. Seconda cosa occorre trovare un mentore o un "manuale" che spieghi come sfruttare i determinati poteri di quella cdp ( obbligali quindi a unirsi alla gilda, andare a cercare l'antico tomo che parla di una tecnica/un potere perduto oppure diventare gli schiavetti di qualcuno che , in cambio dei favori fatti, ti addestra). Ma le classi base non hai motivo di toccarle. Se voglio essere uno stregone e solo uno stregone non vedo perchè non posso esserlo. Inoltre qui si parla di caratterizzare lo stregone perchè basta leggere un attimo il manuale per rendersi conto che è la classe a cui hanno prestato meno attenzione: la progressione è tristemente vuota, mentre i talenti di retaggio dal rod o dal pbh2 ci starebbero tutti alla grande, lancia lo stesso numero di incantesimi di un mago specialista focalizzato un livello più tardi, con CD più basse, una caratteristica più sconveniente a livelli di gioco (intelligenza aumenta anche i PA, che combinati agli skill trick può rendere il tuo personaggio mostruoso, mentre carisma è tristemente inutile) e non potendo normalmente metamagizzare. Senza contare che le cdp a lui dedicate sono 3 in centinaia di manuali (l' esagerazione in negatico è voluta, vi prego di non andare a controllare davvero quante cdp cisono per stregoni -.-). E' quindi sbagliato sentire che a questa classe, così ben presentata a livello ruolistico e, allo stesso tempo, così calpestata nelle meccaniche, debba essere in qualche modo caratterizzata (puoi essere o non essere d'accordo con il modo in cui lo si sta facendo qui, ma questo è un altro discorso) per sfuggire allo stereotipo di "è come un mago, ma più scarso"? A mio parere no. E ti spiego perchè: Uno stregone ha la magia nel sangue. Non ha bisogno di studiare magia, i suoi poteri sono in qualche modo richiamati da una fonte ancestrale. Ebbene ciò che viene descritto lo voglio vedere anche a livello di meccanica. Se un mago è uno studioso e ha passato tutto il tempo della sua vita a studiare e uno stregone no, è ridicolo che mago e stregone abbiano gli stessi pa e le stesse abilità, tranne che per raggirare (cos'è, sono uno stregone quindi passo il tempo a mentire? ma fatemi il piacere). Uno stregone lo vedo molto meglio come più vicino a un bardo o a un beguiler (senza amored mage, ma magari anche si) e, visto il numero limitatissimo di incantesimi conosciuti, non vedo perchè non dovrebbe avere le stesse caratteristiche del beguiler, che conosce molti, ma molti più incantesimi (anche se solo di due scuole, quindi fa la parte dello stregone "specialista" e ci sta tutto) e che tra l'altro casta su intelligenza (tornando al discorso dei PA).
  9. Da manuale solitamente i poteri si sviluppano nell' adolescenza, quindi hai tutto il tempo per prendere il primo livello di classe da stregone. Prima di fare HR dannose per una classe che già di suo soffre enormemente nel confronto (inevitabile) con un mago (per quanto rimanga molto forte e, soprattutto, molto più affascinante del suo "collega", almeno secondo il mio parere), assicurati che queste si sposino bene con le motivazioni di ruolo... Se prendiamo come esempio l'umano esso avrà un' età base di 15 anni, a cui poi si aggiungono 1d4 se è uno stregone, mentre 2d6 se è mago, proprio in virtù del fatto che stregoni si nasce, maghi lo si diventa in molto tempo. La tua house rule a mio parere è insensata visto le meccaniche su cui su basano le due classi (nel senso che, come ho già detto, non vai a bilanciare una situazione sbilanciata, ma peggiori solo una classe senza motivo), limitante per i tuoi giocatori (per lo stregone sono previsti esattamente 20 livelli come per gli altri, perchè togliermi la possibilità di farlo costringendoni a multiclassare?) e che va totalmente contro il manuale a livello ruolistico (la tabella del mdg sulle età iniziali a pagina 109 e la descrizione dello stregone danno torto alla tua motivazione). A mio parere dovresti rivederla. Anche perchè, sempre secondo le regole, i px che ottengono uno stregone e un mago sono uguali, e se obblighi lo stregone a multiclassare potrebbero essere pure meno (ricordi la regola della penalità ai px?)
  10. Ho letto qui sul forum, ma non ricordo dove, dell' esistenza di una classe che ha 10 punti abilità + intelligenza....che classe è e in che manuale la trovo?
  11. Potresti anche utilizzare Mondo Di Tenebra... è fatto apposta per avventure horror, e non devi per forza mescolarlo con le ambientazioni vampiri o lupi mannari, può anche essere giocato da umani normali edit: le regole delle macchine li ci sono, compresa resistenza ai colpi e altra roba, non solo velocità e accelerazione
  12. Vi ringrazio per le risposte così veloci... Allora, il derviscio non mi attira molto (so che è forte, ma un mezz'orco danzatore? direi proprio di no, al massimo posso fare una gara di rutti), mentre invece la tempesta mi sembra un' ottima CdP...inoltre il master ha detto che preferisce il sistema dei talenti del pathfinder, quindi prendiamo un talento per ogni livello dispari (avevo dimenticato di scriverlo)
  13. Salve a tutti...mi era balenata in mente l'idea di un mezz'orco ranger che combattesse con la doppia ascia orchesca come arma doppia... è follia? I manuali a disposizione sono base più tutti i perfetti (escluso il complete champion), le caratteristiche che ho tirato sono: 16 15 15 15 12 8 E' possibile prendere oggetti magici e incantesimi dal magic item compendium e dallo spell compendium. Ringrazio tutti anticiatamente
  14. vanuz88

    Il Mago (5)

    Quoto. Inoltre se i livelli non esistono ( e non esistono) il pg non saprà cosa imparerà prossimamente, non sa che quel percorso che ha scelto (sia ecco classe base o cdp) non può più portargli nulla di utile (non ha la tabella con i benefici di classe davanti, al contrario del giocatore), quindi a meno di una buona motivazione di ruolo o di una cdp che approfondisca ancora di più quello che il pg già sa fare, si tiene la cdp. Esattamente. Se voglio fare un ladro acrobata me ne frego che l'assassino è più utile, io voglio fare il ladro acrobata. L'unico limite di D&D deve essere la mia fantasia, non l'ottimizzazione del pg Non proprio incompatibile, ma di certo i pg tendono a essere forzati. Uno stregone che impara solo incantesimi di protezione / buff perchè è di indole protettiva verso i suoi compagni (e quindi i suoi poteri si sviluppano in base alla sua personalità) è molto più apprezzato di un mago/classe x/ classe y/ classe z (perchè lo stregone è gia anti-powwa a meno che non sia buildatissimo con coboldi e riti strani) che magari riesce a proteggere i suoi compagni molto meglio dello stregone e contemporaneamente a disintegrare tutto ciò che guarda, ma che manca della forte personalità che lo stregone di prima aveva, o almeno così è nel mio tavolo
  15. Quasi...il problema è che nel film di Tim Burton si trasforma pure (senza contare che oltre può volare, toccare e trasportare oggetti mentre dovrebbe essere "etereo")
  16. ...vi propongo una sfida... diamo la caccia allo stregatto! Createlo, cercando di essere il più vicini possibili ai due film disney....
  17. Oddio,scusami tanto se in 8 anni di divinità dai nomi più disparati (tra ambientazioni official e custom) ricordo una "h" in più nel nome di una divinità(e visto che non uso l'ambientazione base da secoli direi che mi si può perdonare). Seconda cosa, quando pensavo alla parte in cui ho detto "è buona", pensavo di aver scritto la parola divinità. Mi scuso della piccola svista, sono errori che si possono fare scrivendo di fretta, ma giudicare da queste cose da quanto gioco a D&D, o peggio ancora, quanti anni ho è ridicolo, nonchè l'espressione di un pregiudizio su chi è colpevole del terribile atto di essere nato qualche anno dopo di voi (comunque com intuibile dal nick di annine ho 21 ) ed osa esprimere un parere contrario al vostro. Scusate se ho scambiato un forum per un luogo dove si poteva discutere tranquillamente, non commetterò più questo indicibile errore. Dopo questo post eviterò accuratamente di rispondere a qualsiasi altro post dove tu o Elayne avete già risposto, così da evitarvi futuri fastidi. Stavo solo dicendo che non ha senso accettare i non morti perchè 1 o 2 vampiri nella storia sono stati buonini e controllati (soprattutto contando sul fatto che, a meno che non si parli di un'amicizia con uno di questi, un druido che non abbia tantissimi gradi su conoscenze nel giusto campo che si giustifica per quei 2 vampiri, è metagame puro). E poi le bare dei vampiri sono fatte di legno, io prenderei in considerazione anche questo. E i castori abbattono gli alberi, sarà il caso di sterminare anche loro,visto che danneggiano la flora. (queste sono ovviamente battute)
  18. Sempre ammesso che si voglia concedere il caso "rarissimo o unico" da manuale, spiegami perchè un buono dovrebbe rimanere in quella forma. Io non lo permetterei, tranne che il permanere in quella forma non sia mirato alla ricerca di risorse per farsi riportare in vita dopo essersi fatto distruggere.
  19. Così come non tutti gli uomini sono colpevoli di ciò che il druido di Gnomo.Anziano li accusa. Però li odia comunque. Stavamo parlando del suo personaggio, e dalle premesse fatte non mi sembra uno che fa caso a queste sottigliezze comportamentali. Ti dirò di più: i non morti sono organismi che non si decompongono senza rendere fertile la terra. Se è davvero così intransigente li dovrebbe andirittura andare a cercare per eliminarli. E questo è solo l'aspetto più pratico. L'interruzione del ciclo vita-morte è fuori dal mondo naturale. Indubbiamente tra le due razze non corre buon sangue, e questo crea forti pregiudizi. Pregiudizi che possono essere superati, ma non facilmente. Due elementi di queste razze possono anche stringere amicizia per diverse ragioni, sostanzialmente perchè sono creature ragionevoli e capiscono che possono lavorare insieme. E possono anche trovarsi simpatici. A parte il fatto che l'elfo può sfoggiare un'invidiabile tintarella nei mesi estivi?Tutto, a cominciare dal fatto che l'elfo non è per forza malvagio, che non è stato riportato in vita magicamente,rompendo il ciclo vita-morte e facendo tra l'altro arrabbiare wee-jas. Indubbiamente. Tuttavia stai parlando di non morti molto particolari, che rappresentano delle eccezioni. E si ritorna al discorso degli umani che hanno la grande colpa di abitare in case costruite magari da anni prima che nascessero. No, perchè corhellon è buona.E perchè,di norma si preferisce non avere la preoccupazione di avere un mostro succhiasangue che può dominarti, farti fare ciò che vuole, e poi lasciare a te le conseguenze. E perchè in caso di necessità il vampiro (che ricordo per chiarezza: allineamento:sempre malvagio (qualsiasi) ) userà gli elfi come scatolette di cibo. I lich sono particolarissimi casi e gli arcilich ancora di più (e fondamentalmente non li approvo, ma vabbè,ho scritto tanto su questo su un altro post e, soprattutto, non si parla di questo). Gli arcilich sono persone buone che accettano il destino da non morto perchè sentono il bisogno di continuare l'opera che stanno facendo. Ma sicuramente tracciano le linee guida da seguire per giocare a D&D. Un vampiro buono è una house rule, perchè va contro una regola. Semplicemente vale la regola uscita per ultima. Il trionfo dell' umiltà e della disponibilità a mettere in gioco le proprie idee discutendo con gli altri
  20. beh, quelli sono al servizio di coloro che li creano (e penso sia la gente che il suo dudu tanto odia), quindi non vedo il motivo di citarli... Dal manuale dei mostri:" i wraith sono creature nate dal male e dall' oscurità. Disprezzano le creature viventi [...] i wraith del terrore possono percepire l'arrivo dei viventi e bramarlo...", ma anche "le ombre sono creature fatte di oscurità senziente, nemiche della vita e della luce, che odiano accanitamente","le ombre notturne sono composte in agual misura da oscurità e male assoluto"," i morgh sono corpi rianimati di terribili assassini [...].Torturati da un odio per le creature viventi,dsiderano ardentemente poter vivere di nuovo" e potrei continuare con ogni non morto presente in qualunque manuale (questo è solo il manuale dei mostri 1, quello base...) Odiano tutto ciò che è vivo...uccidono più spesso gli umanoidi solo perchè gli avventurieri tendono a non avere il buonsenso che hanno gli animali a scappare
  21. In tutte le descrizioni dei non morti è specificato che odiano tutto ciò che è vivo...questo significa che uccidono non per cibarsi, ma assecondando soltanto l'odio. Non sono troppo diversi dagli umani che il tuo dudu tanto detesta sotto questo punto di vista
  22. Come tutti gli incantatori, non è che può competere...può fare molto meglio con i giusti incantesimi..dipende anche dai manuali concessi
  23. Ottimo... da quel manuale noi prendiamo già il duellante (non ho mai capito perchè gli abbiano ridotto così i danni in più in 3.5...cioè i magi lanciano teletrasporto e a loro sembra troppo forte un +3d6 sul suellante?mah),quindi non penso ci iano particolari problemi
  24. Ok, questa è la bozza, non ho avuto molto tempo di corregerla, in più è solo l'idea iniziale...spero ti piaccia, anche se nessuno può sapere come vuoi il tuo personaggio meglio di te stesso La notte era calata velocemente, più di quanto avesse previsto.Sedendo vicino al fuoco del suo accampamento aveva pensato che se si fosse guardato indietro avrebbe ancora visto il contorno della sua città natale, di quelle mura che lo avevano ospitato dalla sua nascita fiono ad adesso. Sputò per terra, disgustato da se stesso per quel momento di debolezza. Fin dal giorno in cui era venuto al mondo, strappando la vita a sua madre, aveva imparato che era meglio non fidarsi di nessuno. Col tempo, una volta cresciuto, era stato lui a diventare quello di cui non fidarsi. Il suo stupido padre, uno dei tanti piccoli signorotti della città che si atteggiavano a grandi lord, aveva sposato la madre perchè affascinato dalle voci su di lei; "è una strega","è la sposa di una creatura oscura" mormoravano le vecchie in città.Quelle donne parlavano solo per invidia, perchè sua madre era splendida, col suo viso pallido e i capelli corvini sempre raccolti elegantemente,o almeno questo aveva pensato guardando i ritratti appesi alle pareti,eppure erano più vicine alla verità di quanto loro stesse non credessero. Sua madre possedeva dei poteri. I suoi stessi poteri, come scoprì un giorno, trovando, per caso, un suo diario: un libretto pieno di annotazioni alchemiche e di studi su alcune capacità straordinarie che la donna aveva scoperto di possedere durante l'infanzia.Sembrava che odiasse i propri poteri e cercasse un metodo per porre fine a quella che lei chiamava a volte "la maledizione del nostro sangue" e altre volte "il patto". Qualunque fosse la loro natura, la madre glieli aveva passati, insieme alla bellezza e alla naturale eleganza, proprio come lei li aveva ereditati dal padre.E adesso che aveva abbandonato la casa paterna era libero di utilizzarli senza i limiti imposti da suo padre.Quello stupido ometto lo aveva sempre trattato con disprezzo e tenuto lontano dai figli avuti dal matrimonio precedente a quello di sua madre, forse perchè non gli aveva mai perdonato la morte della sua bellissima seconda moglie. Quentin ed Ellas, questi i nomi dei due figli, dal canto loro, avevano imitato il comportamento del padre, lo avevano chiamato "bastardo" e avevano fatto del loro peggio quando erano in sua compagnia. Almeno fino al giorno in cui, in uno scatto di ira, utilizzò per la prima volta i suoi poteri. Non si rese conto di ciò che era successo fino a quando non ebbe visto i danni che aveva fatto alla stanza. Da quel giorno i suoi due fratellastri rimasero terrorizzati e iniziarono ad evitarlo come se fosse un appestato;il padre, invece, minacciò di fare costruire una cella in cantina apposta per lui se avesse utilizzato nuovamente i suoi poteri. Lui aveva continuato ad utilizzarli eccome, ma di nascosto, lontano da sguardi indiscreti, fino a quando non era riuscito a imbrigliare la magia nel suo sangue e ad utilizzarla correttamente. Si era divertito, per un po', in città, utilizzando l'eredita di sua madre per spaventare le bande di ragazzini-banditi che si aggiravano per le strade dei quartieri più sporchi e malfamati, oppure per far pisciare sotto qualche nobile che aveva avuto la cattiva idea di andare a ubriacarsi in una qualche taverna senza scorta,o ancora per punire mercenari e ******* che osassero importunarlo durante i suoi vagabondaggi notturni,ma più tempo passava, più sentiva il bisogno di conoscere di più i suoi poteri, capire ciò che poteva farne e come poteva accrescerli. Riuscì, in qualche modo, a procurarsi dei tomi di magia e cominciò a studiarli con attenzione maniacale. Non aveva più tempo per le sciocchezze, eppure gli mancava utilizzare il proprio potere in città. Non ne capiva il motivo, ma sentire la paura dei ragazzini e dei nobili e il dolore che i suoi poteri provocavano gli mancava. Comprò così una piccola casa appena fuori dalla città dove poteva fare esperimenti e verificare i suoi progressi. La guardia cittadina era in mano ad incompetenti, non avevano mai scoperto cosa succedesse a coloro i quali infliggeva le sue punizioni, non avrebbero nemmeno scoperto i suoi esperimenti.Passarono alcuni mesi, durante i quali testò i suoi poteri stando attento a non correre troppi rischi: cominciò rubando alcuni animali, ma se anche andavano bene per testare i propri poteri,non gli procuravano quella sensazione che voleva. Cominciò allora a ingannare la feccia cittadina, convincendo chiunque non fosse troppo rischioso far sparire a seguirlo nel suo laboratorio: orfani, straccioni, mercenari veterani rimasti feriti durante le battaglie e altra feccia entrò in quella casa senza più uscirne. Univa uno studio preciso e metodico al piacere che solo gli occhi e le urla delle sue vittime sapeva dargli: studiò il sangue di chi non possedeva poteri alla ricerca di qualcosa di diverso dal suo,le ferite che uomini,donne e bambini comuni potevasno sopportare prima di svenire o morire, studiò i danni che i suoi poteri causavano nei corpi delle vittime e gli effetti secondari che comportavano. In quei mesi si sparse la voce che quella casa fosse infestata dagli spiriti. Sapeva bene di non potere andare avanti in questo modo, che rischiava di venire scoperto. Decise così di andarsene. Suo padre non avrebbe fatto troppe domande, anzi, sarebbe stato sollevato dall' idea di liberarsi finalmente di quel figlio mai amato. Così, una mattina come le altre, uscì dalla porta di quella casa, deciso a non varcarle mai più.
  25. ok, mi metto al lavoro...spero mi venga bene
×
×
  • Crea nuovo...