“perché fai questo?”
Questa domanda mi è stata posta durante il mio primo campo estivo come Rover.
Già, perché faccio questo? Perché sono lì ad aiutare?
Sembrano cose banali ma così non sono. Nonostante tutto non mi è stato difficile rispondere.
“perché c’è bisogno”, cos’è il servizio se non fare “ciò che serve” ?
Ero lì per SERVIRE, per diventare servo.
E’ risaputo che ad un servo vengono dati i compiti più faticosi, che nessuno vuole fare. Perché c’è bisogno che lui faccia quello.
E così è per me, per noi scout. Fare ciò che serve, metterci a disposizione per i bisogni di questi ragazzi e ragazze.
La differenza sostanziale è che un servo non vuole fare quello che fa, io volevo. Ed è per questo che ho potuto servire veramente. Se non vuoi fare una cosa non ci metterai mai il 100%. Quando desideri aiutare allora si che riuscirai a dare il meglio di te e a lasciare una traccia.
Ovviamente c’è sempre un discorso di egoismo. Fa stare incredibilmente bene poter aiutare qualcuno, consolarlo o aiutarlo.Tirar su con lui una sopraelevata, un alzabandiera. Vedere che senza di te probabilmente alcune cose sarebbero venute peggio.
E’ impossibile donarsi davvero. Perché un dono non vuole nulla in cambio. Noi vogliamo la felicità invece.
Ma questo non è un problema. Se riusciamo ad accettare questo fatto, a farcene una ragione, potremo plasmare questa felicità che ci viene data per ritrasmetterla ai ragazzi in modo da trovarci in un cerchio senza fine di dare e ricevere.
Ed è questo un servizio, trovarsi a dare e ricevere, e a ridare quello che si è ricevuto. E così potremo crescere e fare crescere.
“perché fai questo?” “perché è bello”